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Marca da bollo 16,00 Alla PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Servizio industria artigianato commercio e cooperazione Via G.B. Trener 3 38121 TRENTO settore.carburanti@pec.provincia.tn.it DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE ALL INSTALLAZIONE E ALL'ESERCIZIO DI NUOVI IMPIANTI STRADALI DI DISTRIBUZIONE DI CARBURANTE art. 36 della legge provinciale 30 luglio 2010 n. 17 art. 5, comma 2 del regolamento di esecuzione (D.P.P. 11 settembre 2012, n. 18-93/Leg.) art. 71, commi 1, 3, 4, e 5 D.Lgs. 26 marzo 2010, n. 59 Il sottoscritto / La sottoscritta cognome nome nato a residente a indirizzo n. civico codice fiscale indirizzo di posta elettronica / posta elettronica certificata (PEC) telefono fax nella sua qualità di: titolare dell impresa individuale legale rappresentante/procuratore speciale della società il (indicare la corretta denominazione) con sede in indirizzo codice fiscale/partita IVA della C.C.I.A.A. di numero REA n. civico iscritta al Registro delle imprese per l attività di indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) telefono fax CHIEDE l autorizzazione all installazione e all esercizio di un nuovo impianto stradale di distribuzione di carburante da collocarsi nel comune di

via S.S./S.P. n. km sulla p.ed. e/o pp.ff. C.C. con la seguente composizione petrolifera: A tal fine DICHIARA a) che l impianto possiederà i requisiti minimi previsti dall art. 3 del regolamento di esecuzione (D.P.P. 11 settembre 2012, n. 18-93/Leg. come modificato dal D.P.P. 4 agosto 2017, n. 14-67/Leg.); In particolare, sarà garantita la presenza di: copertura attraverso idonee pensiline delle isole di distribuzione di carburante estese a tutta la zona di rifornimento da parte degli utenti; apparecchiature per il servizio self service pre-pagamento; impianto di video-sorveglianza a circuito chiuso da attivare anche al di fuori dell orario del servizio assistito e sistema di allarme collegato automaticamente con le forze dell ordine; almeno una colonnina per l alimentazione delle autoveicoli elettrici con le caratteristiche prescritte dall'art. 3 comma 1 lettera c) del regolamento di esecuzione (D.P.P. 11 settembre 2012, n. 18-93/Leg. come modificato dal D.P.P. 4 agosto 2017, n. 14-67/Leg.); Inoltre: sarà assicurato il rispetto delle misure in favore delle persone in situazioni di handicap previste dalla normativa provinciale e statale in materia (legge provinciale 7 gennaio 1991, n. 1 e D.M. 14 giugno 1989, n. 236); sarà prevista l erogazione del prodotto gas naturale compresso o liquido come prescritto dall'art. 3 comma 1 lettera b) del regolamento di esecuzione (D.P.P. 11 settembre 2012, n. 18-93/Leg. come modificato dal D.P.P. 4 agosto 2017, n. 14-67/Leg.);

oppure, in alternativa: non sarà prevista l erogazione del prodotto gas naturale compresso o liquido, ma sarà prevista l erogazione del prodotto GPL poiché ricorrono le seguenti impossibilità tecniche individuate dall articolo 18 comma 6 del decreto legislativo n. 257/2016: gli accessi e gli spazi sono insufficienti per motivi di sicurezza ai sensi della normativa antincendio in quanto: per il GNC la lunghezza delle tubazioni per l'allacciamento è superiore a 1000 metri tra la rete del gas naturale e il punto di stoccaggio del GNC e la pressione della rete del gas naturale è inferiore a 3 bar; la distanza del più vicino deposito di approvvigionamento del GNL via terra è superiore a 1000 chilometri; oppure, in alternativa: che non sarà prevista l erogazione del prodotto gas naturale compresso o liquido, né del prodotto GPL per i seguenti motivi: mancano le distanze di sicurezza poiché: la realizzazione risulta eccessivamente onerosa in quanto: di essere consapevole che per la messa in esercizio dell impianto, entro 90 giorni dalla data indicata nella dichiarazione di fine lavori, deve essere presentata certificazione di un tecnico abilitato che attesti la conformità dell impianto al progetto autorizzato; che per la realizzazione dell impianto è stato acquisito il parere favorevole del Servizio Antincendi e protezione civile n. in data

Ai sensi degli artt. 46 e 47 del d.p.r. 445/2000, consapevole delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazioni non veritiere, di formazione o uso di atti falsi, richiamate dall'articolo 76 del d.p.r. 28 dicembre 2000, n. 445, nonché della decadenza dai benefici conseguenti al provvedimento eventualmente emanato sulla base della dichiarazione non veritiera, qualora dal controllo effettuato emerga la non veridicità del contenuto di taluna delle dichiarazioni rese (art. 75 d.p.r. 28 dicembre 2000, n. 445), inoltre DICHIARA a) di essere in possesso dei requisiti morali previsti dall art. 71, commi 1, 3, 4, e 5 del D.Lgs. 59/2010 (vedi nota esplicativa); b) che non sussistono nei propri confronti le cause di divieto, di decadenza o di sospensione di cui all'articolo 67 del D.Lgs. 6 settembre 2011, n. 159 (antimafia). Informativa ai sensi del decreto legislativo 196/2003, articolo 13: - i dati forniti verranno trattati esclusivamente per le finalità istruttorie connesse alla comunicazione di modifiche non strutturali di impianti stradali esistenti, con modalità, automatizzate e non, strettamente correlate alle finalità stesse, tali da garantire il rispetto delle regole di sicurezza e riservatezza stabilite dal Codice; - il trattamento sarà effettuato con supporto cartaceo e/o informatico; - il conferimento dei dati è obbligatorio per dar corso alla procedura; - titolare del trattamento è la Provincia Autonoma di Trento; - responsabile del trattamento è il Dirigente del Servizio industria artigianato commercio e cooperazione; - in ogni momento potranno essere esercitati nei confronti del titolare del trattamento i diritti di cui all'art. 7 del d.lgs.196/2003. Luogo e data FIRMA DELL INTERESSATO. Ai sensi dell'articolo 38 del d.p.r. 445 del 28 dicembre 2000, la presente domanda è stata: sottoscritta, previa identificazione del richiedente, in presenza del dipendente addetto sottoscritta e presentata unitamente a copia fotostatica non autenticata di un documento di identità del sottoscrittore Si allega la seguente documentazione cartacea in duplice copia: estratto mappa relativo all'area su cui verrà costruito l impianto, firmato da tecnico abilitato; progetto dell impianto completo di planimetrie, piante, sezioni, prospetti, in scala adeguata, firmato da tecnico abilitato; documentazione fotografica relativa allo stato dei luoghi oggetto di intervento; tavola grafica dei percorsi di accesso/recesso all impianto e dei percorsi di accesso/recesso alla colonnina per autoveicoli elettrici, firmata da tecnico abilitato; tavola grafica con indicazione dei percorsi che consentono il rispetto delle norme in materia di superamento delle barriere architettoniche, firmata da tecnico abilitato; relazione tecnico-illustrativa nella quale sono puntualmente descritte le opere da realizzare, firmata da tecnico abilitato; dichiarazione sostitutiva dell atto di notorietà del possesso dei requisiti morali nonché dell insussistenza nei propri confronti di cause di divieto, di decadenza o di sospensione di cui all'art. 67 del D.Lgs. 159/2011 (antimafia) rilasciata da ciascuno dei soggetti indicati all art. 85 del medesimo D.Lgs.159/2011.

Nota esplicativa L articolo 71, commi 1, 3, 4 e 5 del D.L.gs n. 59/2010 così recita: 1. Non possono esercitare l'attività commerciale di vendita e di somministrazione: a) coloro che sono stati dichiarati delinquenti abituali, professionali o per tendenza, salvo che abbiano ottenuto la riabilitazione; b) coloro che hanno riportato una condanna, con sentenza passata in giudicato, per delitto non colposo, per il quale è prevista una pena detentiva non inferiore nel minimo a tre anni, sempre che sia stata applicata, in concreto, una pena superiore al minimo edittale; c) coloro che hanno riportato, con sentenza passata in giudicato, una condanna a pena detentiva per uno dei delitti di cui al libro II, Titolo VIII, capo II del codice penale, ovvero per ricettazione, riciclaggio, insolvenza fraudolenta, bancarotta fraudolenta, usura, rapina, delitti contro la persona commessi con violenza, estorsione; d) coloro che hanno riportato, con sentenza passata in giudicato, una condanna per reati contro l'igiene e la sanità pubblica, compresi i delitti di cui al libro II, Titolo VI, capo II del codice penale; e) coloro che hanno riportato, con sentenza passata in giudicato, due o più condanne, nel quinquennio precedente all'inizio dell'esercizio dell'attività, per delitti di frode nella preparazione e nel commercio degli alimenti previsti da leggi speciali; f) coloro che sono sottoposti a una delle misure di prevenzione di cui alla legge 27 dicembre 1956, n. 1423, o nei cui confronti sia stata applicata una delle misure previste dalla legge 31 maggio 1965, n. 575, ovvero a misure di sicurezza; 3. Il divieto di esercizio dell'attività, ai sensi del comma 1, lettere b), c), d), e) ed f), e ai sensi del comma 2, permane per la durata di cinque anni a decorrere dal giorno in cui la pena è stata scontata. Qualora la pena si sia estinta in altro modo, il termine di cinque anni decorre dal giorno del passaggio in giudicato della sentenza, salvo riabilitazione. 4. Il divieto di esercizio dell'attività non si applica qualora, con sentenza passata in giudicato sia stata concessa la sospensione condizionale della pena sempre che non intervengano circostanze idonee a incidere sulla revoca della sospensione. 5. In caso di società, associazioni od organismi collettivi i requisiti morali di cui ai commi 1 e 2 devono essere posseduti dal legale rappresentante, da altra persona preposta all'attività commerciale e da tutti i soggetti individuati dall'articolo 2, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 3 giugno 1998, n. 252. In caso di impresa individuale i requisiti di cui ai commi 1 e 2 devono essere posseduti dal titolare e dall'eventuale altra persona preposta all'attività commerciale.