Elaborato Tipo / S tipo Sistema / Edificio / argomento RT DEG Centrale\Impianto : Rev: Titolo Elaborato: SALUGGIA IMPIANTO CEMEX: DESCRIZIONE OPERE PER BANDO Descrizione delle revisioni Prima emissione 22/06/10 Rev Data Incaricat o/i Collaborazioni Verifica Approvazio ne Autorizzaz ione all uso FINALE AZIENDALE 1/14
I N D I C E 1 SCOPO DEL DOCUMENTO 3 2 DESCRIZIONE DELLE OPERE 4 2.1 GENERALITÀ 4 2.2 DESCRIZIONE DELL EDIFICIO IMPIANTO DI PROCESSO 6 2.3 DESCRIZIONE DEL PROCESSO DI CEMENTAZIONE 9 2.4 DESCRIZIONE DEL DEPOSITO D3 11 FINALE AZIENDALE 2/14
SL CX 0520 01 1 SCOPO DEL DOCUMENTO Il presente documento riporta una descrizione sintetica delle opere relative al bando di gara per la realizzazione, presso il sito di Saluggia, dell impianto di cementazione dei rifiuti liquidi denominato CEMEX. Il complesso dei sistemi finalizzati alla solidificazione dei rifiuti liquidi di EUREX si articola sinteticamente in: - Impianto di processo; - Deposito temporaneo D3; - Sistemi ausiliari. La descrizione delle opere riportata nel presente documento è solo indicativa e può essere suscettibile di variazioni anche in funzione dei risultati del processo autorizzativo in atto. In fase di richiesta di offerta saranno resi disponibili i documenti progettuali definitivi.
2 DESCRIZIONE DELLE OPERE 2.1 Generalità L Impianto di Cementazione (CEMEX) è una struttura destinata al trattamento degli effluenti liquidi radioattivi che sono attualmente stoccati nella Zona 8 del Centro EUREX di Saluggia (VC) e dei quali una parte sarà travasata nel Nuovo Parco Serbatoi (NPS) di nuova realizzazione. L impianto si compone essenzialmente di un edificio dedicato agli impianti di processo attraverso il quale i fluidi radioattivi sono cementati, previa alcalinizzazione, in contenitori metallici e di annesso edificio di stoccaggio dei manufatti di terza Categoria risultanti. L Impianto di processo è ubicato in un area libera adiacente al Nuovo Parco Serbatoi, già servita dalle reti di impianti generali del centro EUREX. Tale area è stata ritenuta idonea per la sua lontananza dalle zone con presenza continua di personale operativo. Il processo di cementazione produrrà rifiuti sia di terza che di seconda Categoria secondo la GT n 26 (ENEA). L impianto CEMEX sarà collegato con idonee linee di interconnessione, sia con il NPS che con il vecchio Parco Serbatoi. FINALE AZIENDALE 4/14
Figura 2.1: Posizione CEMEX e deposito D3 Figura 2.2: Sezione CEMEX e deposito D3 FINALE AZIENDALE 5/14
2.2 Descrizione dell edificio Impianto di processo L Edificio Impianto di Processo è posizionato sul lato sud ovest del Nuovo Parco Serbatoi (NPS), distaccato da quest ultimo di circa 3 metri (parte fuori terra) ed è costituito da una struttura in cemento armato gettata in opera. Inoltre è collegato con il Deposito Temporaneo D3 al fine di minimizzare i percorsi dei fusti dall uscita dell Edificio Impianto di Processo al deposito suddetto. L edificio è costituito da un fabbricato a pianta rettangolare delle dimensioni riferite al filo esterno della struttura di circa metri 37, x 38,. I piani principali fuori terra sono 3 e l altezza complessiva è di circa 18, metri; in alcune zone del fabbricato sono previsti piani intermedi. Le dimensioni massime del fabbricato sono: larghezza 37 m circa; lunghezza 38 m circa; altezza max fuori terra 18 m circa. Il volume complessivo lordo è pari a circa 225 m3. La quota di imposta del piano terra è rialzata di circa un metro (quota +171.80) rispetto al livello dell attuale piano campagna del Centro (+170.64 metri. L Edificio Impianto di Processo è composto dalle seguenti principali aree funzionali: Area serbatoi di stoccaggio (Sezione di ricezione, alcalinizzazione e dosaggio). Area evaporatore (Sezione di evaporazione). Area di processo (Sezione di cementazione). Area componenti ausiliari del Processo. Area servizi generali. Area servizi ausiliari. Le aree funzionali sono suddivise a loro volta in locali, secondo la denominazione riportata di seguito: FINALE AZIENDALE 6/14
Locale officine/magazzino caldo (1). Locale serbatoi Bunker (2). Locale evaporatore (3). Locale distillatore (4). Locale serbatoi finali (5). Locale serbatoi reagenti (6). Deposito fusti vuoti (7). Transito fusti vuoti (8). Cella d impasto (9). Cella maturazione impasto (10). Cella maturazione capping (11). Deposito fusti in emergenza (12). Decontaminazione (13). Area trasferimento manufatti (14). Locale retrocella (15). Area operativa (16). Sala Controllo (17). Atrio (18). Locale batterie (19). Locale motore montacarichi (20). Locale drenaggi controllati (21). Locale manovre pompe e valvole neutralizzazione (22). Locale manutenzione reattore neutralizzazione (23). Locale campionamento (24). Locale pompe evaporatore (25). Locale pompe dosatrici reagenti (26). Corridoio caldo q. +6. (27). Locale area tramogge cemento impasto (28). Locale area tramogge cemento capping (29). Corridoio accesso aree operative (30). Laboratorio radiochimico (31). FINALE AZIENDALE 7/14
SAS uscita materiali (32, 33 e 37). Presidio fisica sanitaria (34). Spogliatoio donne (35). Uscita zona controllata (36). Spogliatoio uomini (38). Servizi igienici (39). Area ventilazione fredda (40). Atrio Primo Piano (41). Ingresso (42). Locale quadri elettrici q. +6. (43). Locale ventilazione raccolta sfiati (44). Locale Off-Gas (45). Locale vapore ausiliario (46). Corridoio caldo q. +12. (47). Locale apparecchiature ventilazione (48). Locale officine/magazzino caldo (49). Locale servizi ausiliari (50). Ingresso secondo piano (51). Locale quadri elettrici q. +12. (52). Locale reattore neutralizzazione (53). Corridoio freddo accesso Zona Controllata (54). Locale (55). Locale valvole evaporatore (56). Locale manovra valvole evaporatore (57). Locale pompe da vuoto P.P. (58). Sala conteggi (59). Atrio q. +12. (70). Scala Zona Controllata (71, 71, 73, 74 e 76). Locale quadri elettrici q. 0. (75). Locale pompe di neutralizzazione (77). Ingresso materiali q. +6. (79). FINALE AZIENDALE 8/14
SAS freddo (80). 2.3 Descrizione del processo di cementazione L impianto di processo è un complesso costituito da un sistema di celle schermate in cui sono realizzate le seguenti operazioni (generalmente remotizzate): ricezione e controllo delle soluzioni liquide radioattive, trasferite dal NPS o dagli esistenti serbatoi di stoccaggio della Zona 8 di EUREX; neutralizzazione/alcalinizzazione delle soluzioni da cementare e dosaggio; cementazione con la tecnica di in drum mixing (le operazioni di inglobamento in matrice cementizia dei liquidi radioattivi avvengono in ciascun singolo fusto, dotato al proprio interno di girante mescolatrice a perdere); operazioni finali sul fusto (capping, chiusura, controllo contaminazione, trasferimento ai depositi). L impianto di processo è inoltre dotato di propri servizi e impianti ausiliari, quali ventilazione di apparecchiature, celle e locali, aree di intervento, sala controllo, laboratorio analitico etc., ed è dimensionato per una produzione nominale giornaliera di 5 manufatti in fusti da 440 l (20 fusti per settimana), corrispondenti a circa 3,5 m3 per settimana di rifiuto liquido radioattivo. L impianto è inoltre dotato di una sezione di evaporazione/concentrazione. I liquidi radioattivi da condizionare sono tra di loro fortemente disomogenei, sia per quanto riguarda la composizione chimica che per il contenuto radioisotopico. Per tale ragione le diverse correnti saranno trattate e condizionate separatamente. I rifiuti liquidi radioattivi da condizionare si suddividono in due tipologie: 1. rifiuti liquidi radioattivi primari, prodotti durante le attività di riprocessamento di elementi di combustibile irraggiato ed ubicati, per la maggior parte, all interno dell NPS (Nuovo Parco Serbatoi). 2. rifiuti liquidi radioattivi secondari, prodotti durante l esercizio dell impianto CEMEX e/o durante il lavaggio dei serbatoi attuali (NPS ed area 8). I rifiuti liquidi primari possono essere ulteriormente suddivisi nei seguenti due gruppi: FINALE AZIENDALE 9/14
GRUPPO A. Rifiuti a bassa attività e a basso contenuto di sali inorganici (2AW, LLW); GRUPPO B. Rifiuti a più elevata radioattività e ad alto contenuto di sali inorganici (nitrato di alluminio, nitrato di uranile) (1AW-MTR, 1AW-CANDU); Nella tabella seguente sono riportate le caratteristiche radiochimiche principali delle varie correnti: I rifiuti liquidi radioattivi secondari, in relazione alla loro origine, si distinguono in: rifiuti liquidi secondari da processo rifiuti liquidi secondari da spostamento di volumi morti; rifiuti liquidi secondari da lavaggio/decontaminazione serbatoi. Per i rifiuti liquidi primari i processi di trattamento e condizionamento selezionati sono i seguenti: Trattamento di alcalinizzazione mediante idrossido di sodio. Condizionamento con processo di cementazione. I rifiuti liquidi saranno sottoposti, inizialmente, ad un processo di trattamento chimico di neutralizzazione, funzionale alla successiva fase di condizionamento. Il prodotto FINALE AZIENDALE 10/14
dell impianto CEMEX sarà costituito da una serie di manufatti cementati realizzati secondo gli standard internazionali più diffusi, nel rispetto della GT26. I rifiuti liquidi secondari saranno pretrattati nella sezione di Evaporazione/Distillazione. Il trattamento consentirà di concentrare la radioattività presente originariamente in ogni corrente, in una frazione molto ridotta del volume iniziale (< 1%) e di produrre soluzioni liquide a bassa attività, che potranno essere riciclate nell impianto ovvero rilasciate, con impatto ambientale, chimico e radiochimico, praticamente nullo. La corrente di rifiuto concentrata costituirà il materiale liquido da sottoporre a processo di cementazione. 2.4 Descrizione del deposito D3 Il deposito D3 ha una capacità ricettiva per circa 1.2 fusti da 440 litri, posti in cestelli contenenti ciascuno quattro manufatti non schermati. Il deposito è situato accanto all impianto CEMEX per minimizzare la movimentazione dei manufatti. In particolare, nel D3 saranno immagazzinati: la frazione di rifiuti a più elevata attività attualmente stoccati nell Edificio 23; i rifiuti a più elevata attività, da caratterizzare, trattare e condizionare, attualmente depositati in infrastrutture del sito diverse dall Edificio 23; i manufatti ottenuti dalla cementazione dei circa 113 metri cubi rifiuti liquidi a più elevata attività stoccati nell attuale parco serbatoi situato nella Zona 8; i manufatti ottenuti dalla cementazione dei liquidi radioattivi a più alta attività che saranno prodotti nel corso delle operazioni di decontaminazione e lavaggio propedeutiche allo smantellamento dell impianto EUREX; i manufatti di III categoria provenienti dal trattamento e condizionamento dei rifiuti solidi prodotti durante lo smantellamento delle installazioni nucleari del Sito, presenti e future. L esercizio del deposito e la movimentazione, l ispezionabilità e il controllo dei manufatti stoccati avverranno in modo completamente remotizzato. FINALE AZIENDALE 11/14
L edificio Deposito D3 è costituito da un edificio a pianta rettangolare posizionato in adiacenza all Edificio Impianto di Processo. I due edifici sono distaccati tra di loro di 3 metri e sono collegati mediante un tunnel. Il tunnel prosegue nel deposito come Area di Caricamento e Manutenzione del Deposito Temporaneo D3. Al piano terra della zona di separazione, oltre al tunnel di collegamento è stato inserito un vano tecnologico ed una scala di emergenza che serve entrambi gli edifici. Sempre nella zona di separazione dei due edifici, la copertura del tunnel è utilizzata come base di appoggio del camino off gas. L edificio è costituito da una struttura scatolare in cemento armato di elevato spessore ed elevata incidenza di armatura a protezione della zona stoccaggio manufatti. Figura 2.3: Sezione deposito D3 Le dimensioni riferite al filo esterno della struttura sono di metri 17.40 x 35.70 per un altezza max fuori terra di circa metri 13. FINALE AZIENDALE 12/14
Le dimensioni massime del fabbricato sono: larghezza 17.40 m circa; lunghezza 35.70 m circa; altezza max fuori terra 13 m circa. Il volume complessivo è pari a circa 85 m 3. Sul lato sud est dell edificio è posizionato un corpo di fabbrica parallelepipedo delle dimensioni di 7.80 x 15. m destinato all ingresso automezzi per caricamento ed uscita pallet con un altezza fuori terra di circa 7.15 m. Le dimensioni massime del fabbricato sono: larghezza 7.80 m circa; lunghezza 15. m circa; altezza fuori terra 7.15 m circa. Le zone di stoccaggio sono fisicamente separate da un muro divisorio schermante, dotato di asola per consentire il passaggio del carroponte con i relativi colli sospesi. Sul perimetro dell area di stoccaggio è previsto uno spazio libero tra i colli e le pareti verticali e sono predisposti dei paracolpi. La quota di imposta del piano terra per la zona di stoccaggio manufatti e per la zona servizi è rialzata di circa un metro (quota +171.80) rispetto al livello dell attuale piano campagna del Centro (+170.64 metri in corrispondenza dell isola nucleare). Gli accessi al nuovo deposito saranno opportunamente raccordati con la viabilità esistente del Sito. L Edificio Deposito Temporaneo D3 è composto dalle seguenti principali aree funzionali: Area Caricamento e Manutenzione. Baia di Carico. Area Stoccaggio Manufatti. Sezione ausiliari. FINALE AZIENDALE 13/14
Le aree funzionali dell edificio Deposito Temporaneo D3 sono suddivise a loro volta in locali, secondo la denominazione riportata di seguito: Locale tunnel di movimentazione (60). N. 4 Celle di Stoccaggio Vault (61). Baia di Carico (62). Locale batterie deposito (63). Locale quadri elettrici deposito (64). Locale sala manovre (65). Locale area fisica sanitaria accesso carroponte (66). Area manutenzione carroponte (67). Area manutenzione (68). Locale apparecchiature di ventilazione (69). Corridoio freddo deposito (78). FINALE AZIENDALE 14/14