Sistemazione pavimentazione di Corso Vercelli dalle Vie Mario/Balbo alle Vie Cernaia/Catulo

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Città di Gattinara

INDICE 1. PREMESSA... 2-3 2. NORMATIVA SPECIFICA DI RIFERIMENTO... 3 3. STATO DI FATTO DELLA STRUTTURA... ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.3 4. LAVORI OGGETTO DI INTERVENTO... 3-7 5. DISPONIBILITA DELLE AREE... 7 6. STUDIO DI PREFATTIBILITA AMBIENTALE... 8-10 7. INDAGINE GEOLOGICA... 9 8. PRIME INDICAZIONI E DISPOSIZIONI PER LA STESURA DEI PIANI DI SICUREZZA... 9-11 9. CRONOPROGRAMMA DELLE FASI DI ATTUAZIONE... 11-13 10. QUADRO ECONOMICO... 132

1. PREMESSA Nell ultimo decennio (2008-2018) sono state completamente rifatte le pavimentazioni e i relativi servizi sottostanti di tre delle quattro direttici del vecchio nucleo abitativo della città, ovvero Corso Cavour nel 2008, Corso Garibaldi nel 2009, Piazza Italia nel 2014, Corso Valsesia, sino alle Vie Lanino/Trieste nel 2016 mentre è appena terminato l ultimo tratto di Corso Valsesia tra le Vie Lanino/Trieste e Ferraris. In base alla programmazione triennale delle OO.PP. 2018/2020, la pavimentazione di Corso Vercelli nel tratto compreso tra gli incroci con le Vie Mario/Balbo e Cernaia/Catulo sarà cantierabile nella primavera del 2019, mentre il tratto tra gli incroci con le Vie Cernaia/Catulo e Furno/Carso diventerà cantierabile nella primavera 2020. L Amministrazione Comunale, sempre nella programmazione delle OO.PP. 2018/2020, nell anno 2018 ha previsto l esecuzione della seguente opera pubblica denominata SISTEMAZIONE PAVIMENTAZIONE DI CORSO VERCELLI DALLE VIE MARIO/BALBO ALLE VIE CERNAIA/CATULO, per un importo complessivo di progetto di 277.000,00. La Giunta Comunale ha dato mandato alla propria struttura tecnica interna di procedere alla progettazione di tutte le fasi e alla gestione di tutto il successivo iter (appalto, direzione lavori e collaudo) per dare l opera finita. Nel Settembre 2018 è stato redatto il progetto definitivo/esecutivo, pertanto, con propria deliberazione la Giunta Comunale ha approvato il progetto, invitando la propria struttura tecnica a proseguire l iter emettendo il relativo bando per l affidamento dei lavori successiva fase esecutiva. 2. NORMATIVA SPECIFICA DI RIFERIMENTO Per quanto riguarda la normativa specifica, si fa espresso riferimento a quanto previsto dalle norme di circolazione stradale ed arredo urbano e superamento delle barriere architettoniche.

3. STATO DI FATTO DELLA STRUTTURA Come già citato nella premessa, questo intervento verrà eseguito in Corso Vercelli, nel tratto compreso tra l incrocio con le Vie Mario / Balbo e l incrocio con la Vie Cernaia / Catulo, quale naturale proseguimento della programmazione a suo tempo prevista. L area di forma pressoché irregolare ma riconducibile ad un rettangolo, di una lunghezza di circa ml. 96,00 e di una larghezza di ml. 9,30, nel corso degli ultimi anni è stata già oggetto di alcuni interventi che hanno riguardato il rifacimento della pavimentazione dei marciapiedi e degli accessi carrai. 4. LAVORI OGGETTO DI INTERVENTO Per permettere il flusso continuo del traffico veicolare attorno ai quartieri, l intervento si articola in 3 fasi lavorative come segue: FASE 1 - Tratto: Piattaforma di Via Mario / Via Balbo; FASE 2 - Tratto: Carreggiata stradale tra i due incroci; FASE 3 - Tratto: Piattaforma di Via Cernaia / Via Catulo. Le lavorazioni che verranno eseguite per il rifacimento della pavimentazione saranno le seguenti: Disfacimento di pavimentazione con accatastamento del materiale utilizzabile entro la distanza massima di metri 300, compreso il taglio dei bordi della pavimentazione. il compenso viene corrisposto come sovrapprezzo allo scavo e pertanto nella misura dello scavo non deve essere dedotto lo spessore della pavimentazione. In macadam, calcestruzzi cementizi, cubetti, masselli e pavimentazione bituminosa in genere, di qualunque tipo e spessore e con qualunque sottofondo, per superfici di m² 0,50 e oltre; Estrazione manuale di guide o cordoni, con trasporto fino alla distanza di m 50. Cordoni da cm 50 a 65, a delimitazione di sedi bitumate, con demolizione retrostante delle sedi bitumate per la parte strettamente indispensabile; Scavo generale, di sbancamento o splateamento a sezione aperta, in terreni sciolti o compatti, fino a 4 m di profondità, eseguito con mezzi meccanici,

esclusa la roccia da mina ma compresi i trovanti rocciosi ed i blocchi di muratura fino a 0,50 m³, misurato in sezione effettiva, compreso il carico sugli automezzi, trasporto e sistemazione entro l'area del cantiere, anche in presenza di acqua fino ad un battente massimo di 20 cm; Scavo in trincea comunque eseguito, di larghezza commissionata, su terreno compatto di tipo stradale o di qualsiasi natura, senza l'ausilio dell'autocarro per il carico ed il trasporto alla pubblica discarica del materiale estratto, lasciando il materiale stesso a fianco dello scavo. Tale voce deve essere preventivamente autorizzata dall'ente appaltante, fino a 2 m di profondità; Ricolmatura degli scavi, meccanica o manuale, utilizzando i materiali di scavo preesistenti, esecuzione dei prescritti costipamenti a strati. Tale voce deve esser preventivamente autorizzata dall'ente appaltante, con materiale a bordo scavo; Regolarizzazione e rullatura con rullo di adatto peso, statico o vibrante, o piastra vibrante idonea del piano del sottofondo in terra o del piano dello strato di fondazione in ghiaia per l'esecuzione di ripristini o risanamenti, compreso ogni onere per il funzionamento del rullo o della piastra, su carreggiate stradali e su banchine; Provvista e stesa di misto granulare anidro per fondazioni stradali, conforme alle prescrizioni della città attualmente vigenti, composto di grossa sabbia e ciottoli di dimensioni non superiori ai cm 12, assolutamente scevro di materie terrose ed organiche e con minime quantità di materie limose o argillose, esclusa la compattazione, compresa la regolarizzazione con materiale fine secondo i piani stabiliti, eseguita a macchina, per uno spessore compresso pari a cm 20; Compattazione con rullo pesante o vibrante dello strato di fondazione in misto granulare anidro o altri materiali anidri, secondo i piani stabiliti, mediante cilindratura a strati separati sino al raggiungimento della compattezza giudicata idonea dalla direzione lavori, per spessore finito superiore a cm 30; Fornitura a pie d'opera di tubi e relativi tappi di sigillatura in: PVC flessibile, parte interna liscia, diametro esterno cm 14;

Posa in opera di tubi PVC rigidi o flessibili e/o tubi in Polietilene tipo Pead, di diametro diverso con relativi tappi di sigillatura; Nastri: Nastro segnalatore tubo; larghezza 12 cm; Posa in opera di nastro segnaletico, di fornitura, al di sopra di 20 cm dalla protezione meccanica dei cavi posati; Esecuzione pozzetto tipo traffico incontrollato di mattoni pieni spessore minimo cm 12,5 o in cls spessore minimo cm 10 compreso scavo, trasporto alla pubblica discarica del materiale eccedente, ricolmatura, fornitura dei materiali necessari per l'esecuzione a regola d'arte dei lavori, sottofondo in cls spessore minimo cm 20, sigillatura tubi: dimensioni interne minime 50 x 50 x 90h; Provvista e posa in opera di chiusino in ghisa completo di telaio tipo "traffico incontrollato", del peso di circa kg 86 (50 x 50); Provvista e posa in opera di chiusino in ghisa completo di telaio tipo "traffico incontrollato", del peso di circa kg 110 (50 x 70); Calcestruzzo a prestazione garantita, in accordo alla UNI EN 206-1, per strutture di fondazione (plinti, cordoli, pali, travi rovesce, paratie, platee) e muri interrati a contatto con terreni non aggressivi, classe di esposizione ambientale xc2 (UNI 11104), classe di consistenza al getto S4, D.max aggregati 32 mm, Cl 0.4; fornitura a piè d'opera, escluso ogni altro onere: per plinti con altezza < 1.5 m, platee di fondazione e muri di spessore < 80 cm. Classe di resistenza a compressione minima C 25/30; Getto in opera di calcestruzzo, cementizio eseguito direttamente da autobetoniera con apposita canaletta, per sottofondi di marciapiedi; Rete metallica elettrosaldata in acciaio B450A e B450C per armature di calcestruzzo cementizio, lavorata e tagliata a misura, posta in opera, in tondino da 4 a 12 mm di diametro; Cordoni retti o curvi di gneiss o simili, dell'altezza di cm 25, con smusso di cm 2, con faccia vista lavorata per un' altezza di almeno cm 18 a punta fine o fiammata come per la faccia piana o a piano naturale di cava (non segati) nel caso di pietra tipo Luserna, rifilati nei giunti per un perfetto

combaciamento e per cm 3 di profondita' nella faccia opposta a quella vista, in pezzi di lunghezza di almeno m 0.80, retti della larghezza di cm 30; Posa in opera di cordoni retti e curvi di gneiss graniti, sieniti, dioriti e simili, delle dimensioni in uso (larghezza cm 30 altezza cm 25) con smusso di cm 2, in pezzi di lunghezza di almeno m 0,90, comprendente: - lo scavo per far posto al cordone e al sottofondo in calcestruzzo, secondo le quote stabilite dalla direzione dei lavori; - il trasporto dei materiali di recupero ai magazzini municipali e dei materiali di rifiuto alle discariche; - lo strato di conglomerato cementizio (cemento mg 15, sabbia m³0,400, ghiaietto m³0,800) per la formazione del letto di posa dei cordoli, dello spessore di cm 15 e della larghezza di cm 40; - la rifilatura dei giunti e il ripassamento durante e dopo la posa;- la sigillatura con pastina di cemento colata - interventi necessari per eventuali riparazioni e manutenzioni secondo le prescrizioni del capitolato. - ogni opera di scalpellino, con scavo eseguito a mano; Fasce in pietra di borgone o simili, rifilate sui lati e sulle teste di cm 50x10, per scivoli di accessi carrai, dello spessore di cm 8-10; Posa in opera di fasce in pietra di borgone o simili, lavorata a punta fina e corrispondente alle prescrizioni del capitolato, per formazione di risvolti negli accessi carrai o di fasce, comprendente: - lo scavo per l'altezza della fascia e del sottofondo in calcestruzzo; - il trasporto dei materiali di ricupero ai magazzini municipali e del materiale di rifiuto alle discariche; - lo strato di conglomerato cementizio (cemento m² 15, sabbia m³ 0,400, ghiaietta m³ 0,800) per la formazione del letto di posa, dello spessore di cm 15; - la rifilatura delle teste e dei fianchi;- la sigillatura; - gli interventi successivi necessari per eventuali riparazioni e per la manutenzione durante tutto il periodo previsto dal capitolato. Fasce delle dimensioni di cm 30x10 e con scavo eseguito a mano; Fornitura di piastrelle di Porfido Rosso del Trentino con lati tranciati, dimensioni cm. 30 a correre, dello spessore variabile di cm. 3-6, con superfice naturale a spacco; Riparazione di marciapiede comprendente la rimozione manuale degli elementi lapidei dissestati o spezzati, il carico ed il trasporto fino alla distanza di

m 100 ed il successivo accatastamento degli elementi, l'eventuale taglio e rifilatura delle parti di lastra recuperabile, lo spianamento a regola d'arte, l'adattamento e la posa dell'elemento reimpiegabile o di quello di nuova fornitura con perfetta sigillatura dei giunti, compreso lo strato di sabbia lavata per il livellamento del piano d'appoggio, il tutto su preesistente sottofondo; esclusa l'eventuale provvista delle parti di lastra o delle lastre complete da sostituire. In lastre di luserna e simili; Pavimentazione a cubetti. Fornitura e posa di pavimentazione realizzata con cubetti, provvisti in prossimità del luogo di posa, con faccia vista a piano naturale di cava e facce laterali a spacco, disposti ad archi contrastanti e paralleli; posati a secco su fondo dello spessore di cm 5-8 composto da sabbia (della Dora, della Stura, del Po) con granulometria adeguata (0/4-0/8) mista a cemento tipo 325 (nelle dosi di 200 kg per m3 di sabbia). Nel prezzo si intendono compresi e compensati la fornitura e la posa dell'allettamento, la formazione delle pendenze necessarie allo smaltimento delle acque meteoriche, l'eventuale realizzazione di pendenze per la formazione di scivoli, la bitumatura dei cubetti attraverso l'innaffiamento, la battitura con piastra vibrante del peso di kg 150 e la spazzatura delle superfici. Laddove non venga eseguita la bitumatura, è prevista la sigillatura dei giunti attraverso la stesura sulle superfici di boiacca di cemento (beverone formato da sabbia fine 0/2 e cemento), la successiva pulitura superficiale con getto d'acqua e segatura. E' esclusa la preparazione del sottofondo che sarà compensata a parte. E inoltre compreso quanto altro occorre per dare l'opera finita a regola d'arte. Cubetti in pietra di Luserna con spigolo variabile da cm 8 a cm 10; Posa in opera di lastre in materiale litico per marciapiedi e accessi carrai, della lunghezza di m 1,40-2, larghezza minima m 0,70, spessore cm 8 a 10, su sottofondo preesistente, compreso : - lo strato di sabbia lavata per il livellamento del piano di appoggio; - lo spianamento a regola d'arte; - la rifilatura; - l'adattamento e la perfetta sigillatura dei giunti; escluso l'adattamento per i chiusini e simili. Lastre in pietra di Luserna o bagnolo; Granito bianco Montorfano, in lastre dello spessore di cm 9;

Pietra di Luserna in lastre dello spessore costante di cm 9. 5. DISPONIBILITA DELLE AREE L area da utilizzare, sia per la realizzazione dell opera, che per l organizzazione e gestione del cantiere, risultano già totalmente disponibili in quanto di proprietà del Comune di Gattinara e pertanto non si prevedono oneri per l acquisizione di aree. 6. STUDIO DI PREFATTIBILITA AMBIENTALE L intervento è compatibile con il Piano Regolatore Generale Comunale vigente in quanto viene realizzato in un area vincolata a viabilità e verrà eseguito secondo le normative vigenti e con tutte le misure, precauzioni e accorgimenti, tali da non compromettere la salute dei cittadini. L area interessata dall opera non è oggetto di tutela sotto il profilo culturale e paesaggistico in quanto, come detto in precedenza, in quanto realizzato su area vincolata a strada e rientra nel contesto del tessuto edilizio esistente senza portare aggravi dal punto di vista dell impatto ambientale. 7. INDAGINE GEOLOGICA L esame dell indagine Geologica allegata al Piano Regolatore Generale Comunale, ci consente di effettuare una prima ipotesi sulle caratteristiche del terreno su cui è previsto l intervento. L indagine allegata al P.R.G. individua l area tra quelle classificate come terreni formatisi a seguito di ALLUVIONI FLUVIOGLACIALI RISSIANE-WURMIANE ( FG W-R). Appartengono a questa formazione i terreni su cui sorge il capoluogo. Essa presente un debole strato di alterazione brunastro, con potenza massima attorno al metro, al di sotto del quale compaiono ghiaie a matrice sabbiosa. Gli elementi delle ghiaie hanno natura poligenica e, talvolta, un certo grado di alterazione.

Dall esame di alcune stratigrafie di pozzi trivellati in zona si può notare come la composizione granulometrica degli strati sia delle più variabili. Infatti si susseguono, dall alto verso il basso, diversi orizzonti la cui natura è ciottolosa ghiaiosa, ghiaioso-sabbiosa, ghiaioso-argillosa o solamente argillosa. Tutto ciò denota, oltre ad un estrema varietà di composizione litologica, l intensità degli eventi alluvionali che hanno accumulato i sedimenti predetti. Il terreno in esame risulta quindi idoneo a supportare l intervento di manutenzione straordinaria della pavimentazione da realizzare. 8. PRIME INDICAZIONI E DISPOSIZIONI PER LA STESURA DEI PIANI DI SICUREZZA In ottemperanza ai disposti ed agli obiettivi previsti dal D.lgs. n 81/2008 e s.m.i. non sarà necessario redare un Piano di Sicurezza e Coordinamento da parte del Committente, in quanto non ricadente nelle casistiche stabilite dalla normativa. Comunque l Amministrazione dovrà incaricare un Coordinatore della Sicurezza in fase d esecuzione e l impresa esecutrice dovrà produrre un Piano Sostitutivo del Piano della Sicurezza, che avrà lo scopo di contenere l individuazione, l analisi e la valutazione dei rischi e le conseguenti procedure, gli apprestamenti e la attrezzature atte a garantire, per tutta la durata dei lavori, il rispetto delle norme per la prevenzione degli infortuni e la tutela della salute dei lavoratori, nonché la stima dei costi relativi che non sono soggetti a ribasso d asta nelle offerte in sede di gara delle Imprese esecutrici concorrenti. Il piano conterrà le misure di prevenzione dei rischi risultanti dalla eventuale presenza contemporanea di più imprese o dei lavoratori autonomi. Il piano dovrà essere costituito da una relazione tecnica e da prescrizioni, in particolare si dovranno regolamentare i seguenti elementi del cantiere: a. modalità da seguire per la delimitazione e recinzione del cantiere, gli accessi e le segnalazioni; b. protezioni o misure di sicurezza contro i possibili rischi provenienti dall esterno; c. servizi igienico-assistenziali;

d. protezioni o misure di sicurezza connesse alla presenza nell area del cantiere di linee aeree e condutture sotterranee; e. viabilità principale di cantiere; f. impianti di alimentazione e reti principali di elettricità, acqua, gas ed energia di qualsiasi tipo; g. impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche; h. misure generali di protezione contro il rischio di seppellimento da adottare negli scavi; i. misure generali da adottare contro il rischio di annegamento di protezione da adottare contro il rischio di caduta dall alto; j. misure generali di protezione da adottare contro il rischio di caduta dall alto; k. misure per assicurare la salubrità dell aria nei lavori in galleria; l. misure per assicurare la stabilità delle pareti e della volta nei lavori in galleria; m. misure generali di sicurezza da adottare nel caso di estese demolizioni o manutenzioni, ove le modalità tecniche di attuazione siano definite in fase di progetto; n. misure di sicurezza contro i possibili rischi di incendio o esplosione connessi con lavorazioni e materiali pericolosi utilizzati in cantiere; o. disposizioni per dare attuazione a quanto previsto. Il cantiere dovrà quindi essere recintato con rete in plastica di colore arancione o altro colore che crei contrasto con l ambiente circostante o bindellato con nastri bicolore nelle porzioni di cantiere meno pericolose o nelle fasi di lavorazione iniziali o finali, in modo da impedire l accesso alle persone non addette ed i conseguenti rischi. Verranno apposti i vari cartelli di divieto, di avvertenza e di prescrizioni, tracciando percorsi separati, delimitati con semplici bindellature e con parapetti per i lavoratori e altri percorsi riservati ai pedoni che dovranno accedere alla struttura. Al calare della luce solare che permette la visione del cantiere in ogni suo punto, si dovranno utilizzare appositi dispositivi di segnalazione luminosa.

La ditta appaltatrice dovrà avere al suo interno un Piano Operativo di Sicurezza (P.O.S.) che verrà visionato dal CSE, Direttore Lavori e per il committente dal Responsabile dei Lavori. All interno del cantiere si predisporrà l utilizzo dei dispositivi di protezione personale che la ditta dovrà dare in dotazione ad ogni suo addetto presente sul cantiere, le attrezzature utilizzate dovranno essere in regola con la vigente normativa, forniti di dispositivi automatici di sicurezza. Verrà selezionata un area dove collocare le attrezzature di primo soccorso. A servizio dei lavoratori dovrà essere presente un servizio igienico o di tipo a cella completo di disinfezione automatica e collegamento con acqua potabile, che potrà essere sostituito dai servizi igienici pubblici presenti in loco. 9. CRONOPROGRAMMA DELLE FASI DI ATTUAZIONE I tempi massimi di svolgimento delle varie attività saranno: Progettazione Definitiva/Esecutiva Approvazione Progettazione Affidamento Esecuzione Collaudi Totale 15 gg. 5 gg. 80 gg. 90 gg. 35 gg. 235 gg. 10. QUADRO ECONOMICO Le opere sopra descritte sono meglio individuate nelle allegate tavole progettuali e computo metrico estimativo dei lavori, e prevedono il seguente quadro economico:

N. DENOMINAZIONE QUADRO ECONOMICO IMPORTO PARZIALE IMPORTO TOTALE A IMPORTO LAVORI A BASE D'ASTA Forniture 126 576,55 Manodopera 89 423,45 IMPORTO LAVORI SOGGETTO A RIBASSO D'ASTA 216 000,00 ONERI PER LA SICUREZZA AGGIUNTIVI NON SOGGETTI A RIBASSO 2 450,00 IMPORTO TOTALE DEI LAVORI 218 450,00 218 450,00 B SOMME A DISPOSIZIONE DELL'AMMINISTRAZIONE IVA 22% SUI LAVORI 48 059,00 INCENTIVI D.LGS. 50/2016, ART. 113, COMMA 2 (80%) 3495,20 ACCANTONAMENTO PER TECNOLOGIE (20%) 873,80 COORDINATORE SICUREZZA ESECUTIVA 4 600,00 CASSA 4% 184,00 IVA 22% SU ONORARIO E CASSA 1 052,48 CONTRIBUTO AUTORITA' DI VIGILANZA SUI LL.PP. (DELIBERA 10/01/2007) 225,00 ARROTONDAMENTI 60,52 TOTALE SOMME A DISPOSIZIONE 58 550,00 58 550,00 IMPORTO DI PROGETTO 277 000,00 L importo del progetto come sopra indicato dovrà trovare opportuni finanziamenti tramite fondi di bilancio.