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5ª Domenica Di Quaresima - anno c - 7 aprile 2019 GAM - Settimanale a servizio della Parola iniziato da don Carlo De Ambrogio neanch io ti condanno, va e non peccare più Dal vangelo secondo Giovanni 8,1-11 1 In quel tempo, Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro. Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo. 5

2 Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano nell interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani. Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch io ti condanno; va e d ora in poi non peccare più». Gesù sta parlando del Regno di Dio alla gente, quando il cerchio degli uditori improvvisamente si rompe per lasciar passare una donna spinta da uomini che gridano e imprecano contro di lei. I farisei dicono a Gesù di aver colto quella donna in atto di commettere peccato grave e vogliono sapere da lui come si devono comportare in situazioni di questo genere. Essi conoscono bene il giovane Rabbi: sanno che, ancora una volta, si mostrerà misericordioso! La loro vera e segreta intenzione è di dimostrare a tutti che Gesù non rispetta la legge di Mosè che, in questi casi, impone la lapidazione. Alla domanda degli avversari Gesù non risponde; in silenzio si china e comincia a scrivere con il dito per terra. Poi, alzando lo sguardo verso di loro, dice: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». E, ancora in silenzio, Gesù continua a scrivere per terra. Che effetto devono aver prodotto quelle parole nel cuore dei Farisei se, uno dopo l altro, a capo chino, si dileguano tutti, lasciando cadere dalle loro mani le pietre! Sapevano che l uomo non può sottrarsi allo sguardo di Dio e che Dio conosce bene cosa c è nel cuore dell uomo. Rimangono soli Gesù e la donna: il giudice e l imputata, la misericordia e la miseria. «Neanch io ti condanno. Va e non peccare più!». Le parole di Gesù in un attimo ricreano e donano la Grazia a un esistenza rovinata dal peccato. Nelle difficoltà, per resistere alle tentazioni, o quando hai peccato, prega la Mamma Celeste, Madre di misericordia, perché ti aiuti a chiedere perdono a Gesù e a ricominciare una vita nuova. Inserisci nello schema le nove parole ricavate dalle definizioni. Leggendo di seguito le lettere lungo il tracciato, scopri cosa dice Gesù alla peccatrice. 1.Contrario di andare 2.Così Gesù chiama la peccatrice 3.Unico e particolare 4.Batuffoli di neve 5.Alla donna, Gesù dice: «Neanch io ti» 6.Il pianeta sul quale viviamo 7.Gli scribi e i farisei si rivolgono a Gesù chiamandolo: 8.Le avrebbero usate lapidando la peccatrice 9.Gesù si avviò verso il Monte degli Per me Cristo. D.R. Don Giovanni Ciravegna - Testi biblici ufficiali C.E.I. Nulla osta per quanto riguarda i testi biblici e liturgici: marco Brunetti, Vescovo - Alba Aut. Trib. di Torino nr. 2800 del 09-06-1978 A cura delle Figlie della Madre di Gesù del Movimento GAM, Santuario Todocco - 12070 Pezzolo Valle Uzzone (CN) Tel. 0173 87043 - Fax 0173 821334 - E-mail: gam.fmg@elsynet.it - www.gamfmgtodocco.it non commerciabile 6

Domenica Delle Palme - anno c - 14 aprile 2019 GAM - Settimanale a servizio della Parola iniziato da don Carlo De Ambrogio PADRE, NELLE TUE MANI CONSEGNO IL MIO SPIRITO Dal Vangelo secondo Luca 22,39-62 1 Gesù uscì e andò, come al solito, al monte degli Ulivi; anche i discepoli lo seguirono. Giunto sul luogo, disse loro: «Pregate, per non entrare in tentazione». Poi si allontanò da loro circa un tiro di sasso, cadde in ginocchio e pregava dicendo: «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà». Gli apparve allora un angelo dal cielo per confortarlo. Entrato nella lotta, pregava più intensamente, e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadono a terra. Poi, rialzatosi dalla preghiera, andò dai discepoli e li trovò che dormivano per la tristezza. E disse loro: «Perché dormite? Alzatevi e pregate, per non entrare in tentazione». Mentre ancora egli parlava, ecco giungere una folla; colui che si chiamava Giuda, uno dei Dodici, li precedeva e si avvicinò a Gesù per baciarlo. Gesù gli disse: «Giuda, con un bacio tu tradisci il Figlio dell'uomo?». Allora quelli che erano con lui, vedendo ciò che stava per accadere, dissero: «Signore, dobbiamo colpire con la spada?». E uno di loro colpì il servo del sommo sacerdote e gli staccò l'orecchio destro. Ma Gesù intervenne dicendo: «Lasciate! Basta così!». E, toccandogli l'orecchio, lo guarì. Poi Gesù disse a coloro che erano venuti contro di lui, capi dei sacerdoti, capi delle guardie del tempio e anziani: «Come se fossi un ladro siete venuti con spade e bastoni. Ogni giorno ero con voi nel tempio e non avete mai messo le mani su di me; ma questa è l'ora vostra e il potere delle tenebre». 7

2 Dopo averlo catturato, lo condussero via e lo fecero entrare nella casa del sommo sacerdote. Pietro lo seguiva da lontano. Avevano acceso un fuoco in mezzo al cortile e si erano seduti attorno; anche Pietro sedette in mezzo a loro. Una giovane serva lo vide seduto vicino al fuoco e, guardandolo attentamente, disse: «Anche questi era con lui». Ma egli negò dicendo: «O donna, non lo conosco!». Poco dopo un altro lo vide e disse: «Anche tu sei uno di loro!». Ma Pietro rispose: «O uomo, non lo sono!». Passata circa un'ora, un altro insisteva: «In verità, anche questi era con lui; infatti è Galileo». Ma Pietro disse: «O uomo, non so quello che dici». E in quell'istante, mentre ancora parlava, un gallo cantò. Allora il Signore si voltò e fissò lo sguardo su Pietro, e Pietro si ricordò della parola che il Signore gli aveva detto: «Prima che il gallo canti, oggi mi rinnegherai tre volte». E, uscito fuori, pianse amaramente. Con la domenica delle Palme ha inizio la Settimana Santa, cuore della Quaresima, che ci fa rivivere con più attenzione la Passione di amore di Gesù per gli uomini. La domenica delle Palme, o dell ulivo benedetto, ricorda l entrata di Gesù a Gerusalemme, città in cui si compì il dono del suo amore totale per noi uomini. La gente fa festa a Gesù: stende i mantelli sulla strada, agita le palme e applaude. La palma è il simbolo della vittoria e del trionfo di Gesù che, risorgendo, ha vinto la morte. Ad attendere Gesù non ci sono i «capi» della città, ma i discepoli, i piccoli, i poveri, i semplici. La storia si ripete. Molti non si accorgono di Gesù o fanno finta di non vederlo; altri invece gli fanno festa. Gesù entra in città per tutti: dove arriva porta la pace e la vita; non fa distinzioni. Il popolo spera di essere liberato dalla schiavitù e in Gesù vede il Liberatore, il Messia, il Salvatore. Ed è per questo che gli dicono: «Osanna al Figlio di Davide». Gesù, però, non è in sintonia con quanti pensano di rimettere pace e giustizia con le armi. Ha una missione ben più preziosa: Gesù vuol portare la pace con l amore e con il perdono. Oggi alla Messa domenicale ti viene consegnato il ramoscello d ulivo, simbolo della pace e della vittoria; intrèccialo al Crocifisso della tua cameretta: esso ti ricorda che il Signore Gesù è la nostra Pace. In questa Settimana Santa ricordiamo Gesù che va incontro alla morte, e lo accompagneremo alla Cena pasquale del Giovedì Santo, nella Via Crucis del Venerdì Santo, al silenzio presso il Santo Sepolcro del Sabato Santo, accanto alla sua Mamma. Ella, nel buio e nella sofferenza di quei giorni, fu l unica che tenne accesa la lampada della speranza, credendo nella Risurrezione di Gesù, Figlio di Dio, come egli aveva promesso. Incastra correttamente i diversi tasselli sparsi e trascrivi sui puntini la frase con la quale Gesù accetta pienamente la volontà di Dio, che è volontà di amore. Soluzione:............................................ Per me Cristo. D.R. Don Giovanni Ciravegna - Testi biblici ufficiali C.E.I. Nulla osta per quanto riguarda i testi biblici e liturgici: marco Brunetti, Vescovo - Alba Aut. Trib. di Torino nr. 2800 del 09-06-1978 A cura delle Figlie della Madre di Gesù del Movimento GAM, Santuario Todocco - 12070 Pezzolo Valle Uzzone (CN) Tel. 0173 87043 - Fax 0173 821334 - E-mail: gam.fmg@elsynet.it - www.gamfmgtodocco.it non commerciabile 8

Pasqua di RisuRRezione - anno C - 21 aprile 2019 GAM - Settimanale a servizio della Parola iniziato da don Carlo De Ambrogio Gesù cristo doveva risorgere dai morti Dal vangelo secondo Giovanni 20,1-9 1 Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l hanno posto!». 2 Pietro allora uscì insieme all altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario - che era stato sul suo capo - non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. 9

3 Allora entrò anche l altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti. È Pasqua di Risurrezione. Dappertutto riecheggia un grido di gioia: «Gesù è risorto! È vivo!». Le campane della Chiesa, rimaste silenziose durante tutta la Settimana Santa, sono tornate a suonare. Fiori e colori, musiche e canti di gioia. Tutto è festa! È la gioia delle donne che avevano seguito Gesù. Esse, giunte al sepolcro, hanno udito l annuncio dell angelo: «Perché cercate tra i morti Colui che è vivo? Non è qui, è risuscitato!». È la gioia di ogni cristiano che sa di essere scampato dalla morte eterna grazie al sacrificio di Gesù che si è lasciato crocifiggere per amore, per la nostra salvezza, e che è risorto dai morti il terzo Giorno. Dal giorno di Pasqua, giorno in cui Gesù è risorto, la domenica è diventata per noi cristiani la Pasqua della settimana: la liturgia celebra Gesù Cristo risorto e vivo, che sta alla destra del Padre nei cieli, e presente nella santa Chiesa. Ecco perché i cristiani incominciano la settimana con la domenica, che è il giorno del Signore: Questo è il giorno che ha fatto il Signore, giorno in cui la Luce ha vinto le tenebre, la Vita ha vinto la morte, la Grazia ha vinto il peccato. Seguendo Gesù si ottiene la bontà già su questa terra e la Vita eterna quando raggiungeremo il Cielo. Ricevendo Gesù nella Celebrazione Eucaristica come Parola di Dio e come Pane della Vita, Egli fa passare in noi la vita nuova e immortale della risurrezione. Questa è la Pasqua che il Signore vuole da noi: la conversione del cuore, il cambiamento della nostra vita, il ritrovare o rendere più forte l amicizia con il Signore. Ricostruisci queste frasi del Vangelo incomplete e ritrascrivi le parole trovate nelle rispettive caselle. A gioco finito leggi di seguito le lettere all interno dei cerchi e, anche tu, canta con tutta la Chiesa: «........» 1...... entrò anche l altro discepolo, che era giunto per primo. 2 Maria di Magdala si recò al........ di mattino, quand era ancora buio. 3 Corse allora da Simon Pietro e dall altro......... quello che Gesù amava. 4 Si recò al sepolcro di mattino, quando era.......... 5 Simon Pietro entrò ed osservò i teli posati là, e il sudario non posato là con i teli, ma........... luogo a parte. 6 Non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioé egli doveva............ morti. Per me Cristo. D.R. Don Giovanni Ciravegna - Testi biblici ufficiali C.E.I. Nulla osta per quanto riguarda i testi biblici e liturgici: marco Brunetti, Vescovo - Alba Aut. Trib. di Torino nr. 2800 del 09-06-1978 A cura delle Figlie della Madre di Gesù del Movimento GAM, Santuario Todocco - 12070 Pezzolo Valle Uzzone (CN) Tel. 0173 87043 - Fax 0173 821334 - E-mail: gam.fmg@elsynet.it - www.gamfmgtodocco.it non commerciabile 10

Domenica della Divina misericordia - anno c - 28 aprile 2019 GAM - Settimanale a servizio della Parola iniziato da don Carlo De Ambrogio mio signore e mio dio! Dal vangelo secondo Giovanni 20,19-31 1 La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati». 2 Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo». Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!». 11

Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!». 3 Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome. Il Vangelo di questa domenica narra l apparizione di Gesù risorto ai discepoli raccolti nel Cenacolo la sera di Pasqua. In questa occasione Gesù diede loro il potere di perdonare nel suo Nome i nostri peccati. È il grande dono di Gesù risorto dai morti, il suo regalo pasquale ai discepoli. Ancora oggi, dopo 2000 anni, noi riceviamo il suo perdono nel Sacramento della Riconciliazione (Confessione) attraverso il Sacerdote. Noi non abbiamo la gioia di vedere Gesù come i discepoli in quella sera di Pasqua, ma la sua Parola e lo Spirito Santo che abita in noi, ci rassicurano che tutte le volte che ci sentiamo ripetere dal Sacerdote le parole: «Io ti assolvo dai tuoi peccati: va in pace!», è Gesù stesso che ce le dice. Ogni peccato è un offesa fatta a Dio nostro Padre, una rottura dell amicizia fra noi e Gesù. Nel profondo del nostro cuore o ai piedi del nostro letto, ogni giorno noi dobbiamo chiedere perdono a Dio del male commesso; ma è soprattutto nel Sacramento della Confessione che i nostri peccati vengono cancellati come una goccia d acqua caduta in un braciere di fuoco. Dalla domenica di Pasqua, giorno in cui Gesù donò agli Apostoli con lo Spirito Santo il potere di perdonare i peccati, la Chiesa continua ad annunciare quanto Dio è buono e misericordioso. Otto giorni dopo i discepoli sono ancora riuniti, e Tommaso è con loro. Essi sono nella gioia, perché hanno visto il Signore risorto; Tommaso è nella tristezza perché non ci crede. Gesù entra di nuovo nel Cenacolo a porte chiuse e invita Tommaso a mettere il dito nel suo costato. Toccare il costato di Gesù per Tommaso è divenuto inutile, adesso si sente completamente vinto, non ha più il minimo dubbio, è sicuro di trovarsi davanti a Gesù, tornato in vita più bello e più potente che mai. Si getta pentito ai piedi del Maestro gridando: «Mio Signore e mio Dio». Inserisci nello schema il contrario di ogni parola affiancata. Nella colonna evidenziata scopri cosa opera nell anima di ogni cristiano una Confessione fatta bene: CI fa......... dalla morte del peccato alla vita della Grazia. Per me Cristo. D.R. Don Giovanni Ciravegna - Testi biblici ufficiali C.E.I. Nulla osta per quanto riguarda i testi biblici e liturgici: marco Brunetti, Vescovo - Alba Aut. Trib. di Torino nr. 2800 del 09-06-1978 A cura delle Figlie della Madre di Gesù del Movimento GAM, Santuario Todocco - 12070 Pezzolo Valle Uzzone (CN) Tel. 0173 87043 - Fax 0173 821334 - E-mail: gam.fmg@elsynet.it - www.gamfmgtodocco.it non commerciabile 12