Arcidiocesi di Capua PARROCCHIA SACRO CUORE ETERNA É LA SUA MISERICORDIA LITURGIA PENITENZIALE DI AVVENTO 20 novembre 2015
Nel sacramento della Riconciliazione, l incontro vivo con la misericordia di Dio, che ci accoglie e rinnova i nostri cuori, diventa chiara espressione della presenza del «Dio vicino». In questo anno in cui si celebra il Giubileo Straordinario della Misericordia vorremmo che l accostamento dei ragazzi, dei preadolescenti, degli adolescenti e dei giovani alla Confessione sia ancora più frequente. L impegno della comunità educante consisterà dunque nel ripetere più volte l invito a vivere la Riconciliazione non solo come opportunità in vista del perdono dei peccati, ma anche come occasione per un accompagnamento personale. Inoltre, ci impegniamo a indicare loro uno stile che consiste nell assumere l atteggiamento di una confessione che parta dalla lode per i doni belli e positivi che hanno ricevuto e giunga all assunzione di impegni concreti che migliorino la propria amicizia con il Signore Gesù. La conversione e la penitenza trovano la loro sorgente e il loro alimento nell'eucaristia, poiché in essa è reso presente il sacrificio di Cristo che ci ha riconciliati con Dio; per suo mezzo vengono nutriti e fortificati coloro che vivono della vita di Cristo; essa «è come l'antidoto con cui essere liberati dalle colpe di ogni giorno e preservati dai peccati mortali». Queste parole siano il motivo che spinge la nostra comunità a proporre con maggior forza e determinazione il sacramento della Penitenza come consuetudine per i ragazzi, i preadolescenti, gli adolescenti e i giovani che accostiamo nel nostro oratorio. Terminato il canto, il sacerdote saluta i presenti, dicendo: Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. La grazia, la misericordia e la pace di Dio nostro Padre e di Gesù Cristo nostro Salvatore sia con tutti voi. R. E con il tuo spirito. MONIZIONE letta da una voce fuori campo Siamo riuniti per celebrare la misericordia di Dio, canto di lode e gioia da irradiare attorno a noi. Questo momento diviene un seme di speranza, perché esprime la nostra risposta al Signore che è passato con la sua grazia nella nostra vita rivelandoci l immensità del suo amore. La vita di ogni uomo è una realtà di deserto, di aridità e di solitudine in cui spesso vincono le nostre resistenze, le nostre contraddizioni; tuttavia la consapevolezza del limite non ci impedisce l esperienza risanatrice dell amore di Dio manifestataci in Gesù. ORAZIONE Sac.: Preghiamo, fratelli, perché la venuta del Signore nella prossima solennità del Natale ci trovi pronti ad accogliere il dono della sua salvezza. T: La coscienza della nostra colpa ci rattrista, o Signore, e ci fa sentire indegni di servirti; donaci la tua gioia e salvaci, con la venuta del Redentore.
Sac.: Dio nostro Padre, che hai mandato il tuo unico Figlio in tutto simile a noi fuorché nel peccato, T: guarisci in noi le ferite della colpa e rinnovaci interiormente a immagine del nostro Salvatore. Sac.: Vieni, Spirito Santo, amore del Padre e del Figlio, T: scalda ciò che è gelido, sana ciò che sanguina, drizza ciò che è sviato, fa nuovo il cuore del mondo. Amen! Tutti pregano per qualche tempo in silenzio. Quindi il sacerdote dice la seguente orazione: La coscienza della nostra colpa ci rattrista, o Signore, e ci fa sentire indegni di servire a te; donaci la tua gioia e salvaci, con la venuta del Redentore, che vive e regna nei secoli dei secoli. Questa sera iniziamo il nostro percorso di preghiera e di pentimento benedicendo Dio che ci precede nell amore e ci guida alla pienezza della gioia. Salmo 95 Venite, cantiamo al Signore, acclamiamo la roccia della nostra salvezza. Accostiamoci a lui per rendergli grazie, a lui acclamiamo con canti di gioia. pregato a cori alterni Perché grande Dio è il Signore, grande re sopra tutti gli dèi. Nella sua mano sono gli abissi della terra, sono sue le vette dei monti. Suo è il mare, è lui che l ha fatto; le sue mani hanno plasmato la terra. Entrate: prostràti, adoriamo, in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti. È lui il nostro Dio
e noi il popolo del suo pascolo, il gregge che egli conduce. Ascoltiamo la Parola del Signore dal Vangelo secondo Luca 1,26-38 Al sesto mese, l angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazareth, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l angelo si allontanò da lei. A partire dal vangelo di Luca Confessio laudis di cosa posso rendere grazie al Signore? - «l angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzareth»: l annuncio dell angelo è un annuncio di bene. Quali esperienze, fatti, circostanze sono state un annuncio di bene per me? Riconosco e rendo grazie perché il Signore abita le nostre città, le nostre storie - «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te»: il Signore ricolma di una grazia particolare Maria; ma anche io sono oggetto della Sua grazia. Mi rallegro per il dono della fede, perché il Signore è con me, accompagna la mia esistenza, riconosco i segni della sua presenza, lo ringrazio Confessio vitae riconosco il male che ho accolto nella mia vita - «A queste parole ella fu molto turbata»: C è un turbamento che apre alla ricerca della volontà di Dio, quello di Maria, c è un turbamento che chiude, è quello
causato dal peccato. La mia vita da cosa è stata turbata in questo ultimo periodo? Riconosco il male che mi rattrista, che spegne la mia gioia, che mi fa guardare i fratelli come nemici - «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio»: i timori di Maria vengo superati con il suo affidamento alla grazia di Dio. Come ho vissuto il tempo di Avvento? È stata una occasione di grazia o ha prevalso la pigrizia? Gli impegni presi mi hanno preparato ad accogliere il dono più grande per la mia vita? Confessio fidei proclamo, a voce e con i fatti, la mia fede - «Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio»: come posso narrare la santità di Dio con la mia vita? Il Figlio di Dio che contemplo nella mangiatoia mi incoraggia, mi rianima a vivere da figlio. - «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola»: la risposta di Maria è carica di fiducia nel Signore e assume la forma dell obbedienza alla sua Parola. Quale gesto di obbedienza al Signore, per esprime la mia fede in Lui, cercherò di vivere in questo tempo di Avvento al Natale? L'onnipotenza della sua misericordia. Signore, quando tu diventasti invisibile per noi partendo dalla terra, volesti rimanere con noi nel Santissimo Sacramento dell'altare, spalancandoci in esso la tua misericordia. A questa sorgente d'amore hai chiamato tutti. Qui è il tempio della tua bontà, qui il rimedio della nostra infermità. Alla tua misericordia tendono tutte le anime: alcune come cervi assetati del tuo amore, altre per detergere le piaghe dei peccati, altre ancora per riprender forza nelle fatiche della vita. Dalla tua morte riversasti su noi la vita eterna, nel momento in cui il tuo fianco fu squarciato. Ecco l'onnipotenza della tua misericordia, dalla quale scorrono l'acqua e il sangue e, con essi, tutte le tue grazie! (Dai Pensieri di santa Faustina Kowalska) CHE POSTO OCCUPI NEL PRESEPIO? In principio era il Verbo. All inizio ci sta la Parola, ci sta un offerta di relazione. All inizio c è un Dio che vuole comunicare con me ma??? Come? Perché all inizio c è anche il male, c è la mia aridità, ci sono le mie lacerazioni interiori, i miei sbagli. All inizio, dentro il nostro cuore, c è un male pesante. Bene, prima di questo c è la possibilità di rinascere, di ripartire. Cogli il Natale come l occasione per ripartire, per rinascere di nuovo. Ritorna al giorno in cui hai fatto un esperienza forte con il
Signore della vita ci sarà almeno un giorno in cui Dio ti ha riempito il cuore della sua presenza! Bene, ora, in questo momento, in questo Natale, immergiti nuovamente in Lui. Fidati di Lui! Lascia che ti prenda per mano! Dice il profeta Isaia (49,14-16): può una madre dimenticare il suo bambino? Dio dice al suo popolo Io non mi dimenticherò mai di te! Perché il tuo nome è scritto sul palmo delle mie mani, perché tu sei mio, mi appartieni! Sì, Dio vuol fare storia di salvezza con noi ed è significativo che Dio scelga luoghi e persone semplici, Dio sceglie i poveri pensate al Battista: entra nella storia nel grembo fuori uso di Elisabetta; Maria nel suo canto di lode al Signore ringrazia perché Dio ha guardato all umiltà della sua serva C è un Dio che si comunica con noi in un bambino, la cosa più fragile che ci sia un Dio che cerca amore, come il bambino cerca le braccia della mamma, un seno per essere allattato Sì, cari amici, Natale ci fa sentire la nostalgia di semplicità cogli l occasione per accogliere il Figlio di Dio chi ti credi di essere per non accoglierlo? Sgonfiati, non essere orgoglioso ritorna semplice spalanca il tuo cuore... HO SENTITO IL BATTITO DEL TUO CUORE Ti ho trovato in tanti posti, Signore. Ho sentito il battito del tuo cuore nella quiete perfetta dei campi, nel tabernacolo oscuro di una cattedrale vuota, nell'unità di cuore e di mente di un'assemblea di persone che ti amano. Ti ho trovato nella gioia, dove ti cerco e spesso ti trovo. Ma sempre ti trovo nella sofferenza. La sofferenza è come il ritocco della campana che chiama la sposa di Dio alla preghiera. Signore, ti ho trovato nella terribile grandezza della sofferenza degli altri. Ti ho visto nella sublime accettazione e nell'inspiegabile gioia di coloro la cui vita è tormentata dal dolore. Non sono riuscito a trovarti nei miei piccoli mali e nei miei banali dispiaceri. Nella fatica ho lasciato passare inutilmente il dramma della tua passione redentrice, e la vitalità gioiosa della tua Pasqua è soffocata dal grigiore della mia autocommiserazione. Signore io credo. Ma aiuta tu la mia fede. (Madre Teresa)
Maria, donna dei nostri giorni... Santa Maria, vergine dell'attesa, donaci del tuo olio perché le nostre lampade si spengono. Vedi: le riserve si sono consumate. Se oggi non sappiamo attendere più, è perché siamo a corto di speranza. Santa Maria, donna dell'attesa, conforta il dolore delle madri per i loro figli che, usciti un giorno di casa, non ci sono tornati mai più, perché uccisi da un incidente stradale o perché sedotti dai richiami della giungla. Perché dispersi dalla furia della guerra o perché risucchiati dal turbine delle passioni. Perché travolti dalla tempesta del mare o perché travolti dalle tempeste della vita. Ci sentiamo più figli del crepuscolo che profeti dell'avvento. Di fronte ai cambiamenti che scuotono la storia, donaci di sentire sulla pelle i brividi dei cominciamenti. Facci capire che non basta accogliere: bisogna attendere. Accogliere talvolta è segno di rassegnazione. Attendere è sempre segno di speranza. Rendici, perciò, ministri dell'attesa. E il Signore che viene, Vergine dell'avvento, ci sorprenda, anche per la tua materna complicità, con la lampada in mano. don Tonino Bello, vescovo Caro Gesù, spesso siamo distratti dalle tante cose da fare, non riusciamo a trovare pochi minuti per stare in ascolto della Tua Parola. Aiutaci a rimanere svegli e attenti perché possiamo accoglierti con gioia quando arriverai. Ti preghiamo, o Signore, perché, come Maria, con il silenzio e la meditazione, impariamo a fare la tua volontà, a mettere la nostra vita nelle tue mani, a raccontare a tutti le meraviglie che compi in noi.. Ti affidiamo tutte le mamme del mondo perché siano sempre il tuo volto sorridente. Ti preghiamo, Signore, per tutti i papà del mondo, perché, come Giuseppe, siano sempre delle persone giuste, oneste, forti e leali, perché abbiano il coraggio di sognare, di agire e di pensare al futuro con speranza. Signore, fa che la preghiera ci aiuti a non essere ciechi con i fratelli, a non essere sordi alla tua Parola, a non zoppicare sul cammino che ci conduce alla gioia di essere "figli di Dio". Amen.
Suor Faustina Kowalska Santa della Divina Misericordia Gesù, verità eterna e nostra vita, come una mendicante imploro la tua Misericordia per i peccatori. Cuore dolcissimo del mio Signore, pieno di compassione e di Misericordia, io ti supplico per essi. O Cuore, sorgente di Misericordia, da cui scaturiscono sull intera umanità raggi di grazie incomparabili, chiedo da te luce per coloro che sono nel peccato. Gesù, ricorda l amara tua Passione e non permettere che vadano perdute anime riscattate a così caro prezzo col tuo sangue. O Gesù, quando medito il grande valore del tuo sangue, io mi rallegro d una simile grandezza perché, sebbene il peccato sia un abisso d ingratitudine e di cattiveria, tuttavia il prezzo che ne fu pagato è infinitamente più grande del peccato. Un immensa gioia s accende nel mio cuore, ammirando questa tua inconcepibile bontà. O Gesù mio, desidero condurre ai tuoi piedi tutti i peccatori, affinché glorifichino la tua Misericordia che è infinita. Amen. Suor Faustina Kowalska RINGRAZIAMENTO MAGNIFICAT L'anima mia magnifica il Signore * e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l'umiltà della sua serva. * D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto in me l'onnipotente * e Santo è il suo nome: di generazione in generazione la sua misericordia * si stende su quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, * ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, * ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, * ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo, * ricordandosi della sua misericordia, come aveva promesso ai nostri padri, * ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre. PREGHIERA CONCLUSIVA Signore Gesù Cristo, ricco di misericordia e di perdono, che hai voluto assumere la nostra natura umana per sostenerci fra le prove della vita con l'esempio della tua umiltà e pazienza, aiutaci a custodire i benefici della tua redenzione e fa' che mediante una sincera penitenza risorgiamo dalle nostre cadute. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. RITO DI CONCLUSIONE Ci benedica il Padre, che ci ha generati alla vita eterna. Ci aiuti Cristo, Figlio di Dio, che ci ha accolti come suoi fratelli. Ci assista lo Spirito Santo, che dimora nel tempio dei nostri cuori. Il Signore vi ha perdonato. Andate in pace. R. Rendiamo grazie a Dio. A CURA DELL AREA SACERDOTALE