COMUNE DI AGNOSINE Provincia di Brescia VERBALE DI DELIBERAZIONE N. 13 DEL CONSIGLIO COMUNALE Adunanza ordinaria di prima convocazione - seduta pubblica OGGETTO: ESAME ED APPROVAZIONE REGOLAMENTO DELLE SPESE DI RAPPRESENTANZA. L anno duemilasedici, addì quattordici del mese di Aprile alle ore 20:30, nella sala consiliare. Previa l osservanza di tutte le formalità prescritte dalle vigenti leggi, vennero oggi convocati a seduta i componenti del Consiglio Comunale. All appello risultano: Presente Assente Presente Assente 1 BONTEMPI GIORGIO 5 ZANET GIUSEPPE 2 BERNARDELLI PAOLO 6 ANDRINI JACOPO 3 CAINI GIULIANA 7 POLLINI ANGELA 4 GIUSTACCHINI GIOVANNI PRESENTI: 7 ASSENTI: 0 Partecipa all adunanza l infrascritto Segretario Comunale Lorenzi Alberto il quale provvede alla relazione del presente verbale. Essendo legale il numero degli intervenuti il Signor Bontempi Giorgio - Sindaco - assume la presidenza e dichiara aperta la seduta per la trattazione dell oggetto sopraindicato.
OGGETTO: ESAME ED APPROVAZIONE REGOLAMENTO DELLE SPESE DI RAPPRESENTANZA. PREMESSO che nel novero della spesa pubblica rientrano anche le spese di rappresentanza, intese come tutte quelle spese necessarie a mantenere o ad accrescere il prestigio dell ente all esterno in occasione di visite, manifestazioni, ricorrenze, ecc.; PREMESSO altresì che il quadro normativo in materia di spese di rappresentanza è variegato e prevede una serie di obblighi e di limitazioni disciplinati da: l articolo 1, commi 9 e 173 della legge n. 266/2005 (finanziaria 2006) i quale prevedono che gli enti locali devono trasmettere alla sezione regionale di controllo della Corte dei conti gli atti di spesa superiori a 5.000 euro inerenti, tra gli altri, le spese di rappresentanza; art. 6, comma 8, del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78 (conv. con modificazioni dalla legge n. 122/2010) il quale obbliga tutte le pubbliche amministrazioni a ridurre dal 1 gennaio 2011 dell 80% le spese per relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e rappresentanza rispetto a quanto sostenuto nel 2009; l articolo 16, comma 26, del decreto legge 13 agosto 2011, n. 138 (conv. con modificazioni dalla legge n. 148/2011) il quale prevede che gli enti locali rendicontino le spese di rappresentanza in apposito prospetto da allegare al rendiconto di gestione, prospetto che deve essere pubblicato sul sito internet dell ente e trasmesso alla sezione regionale di Controllo della Corte dei conti entro 10 giorni dall approvazione; RISCONTRATO che, nonostante le norme sopra richiamate, manca nell ordinamento pubblicistico una disciplina legislativa specifica che individui quali sono le spese di rappresentanza, quali tipologie ricondurre a tale ambito e che consenta, pertanto, di individuare i limiti dell esercizio del potere di spesa da parte delle pubbliche amministrazioni; TENUTO CONTO che la sostanziale carenza normativa provoca uno stato d'incertezza in ordine alla valutazione dei singoli casi e alla loro riconducibilità o meno al concetto di spese di rappresentanza, tanto da indurre la giurisprudenza a soffermarsi sulla nozione stessa di rappresentanza, sui limiti entro i quali può ragionevolmente e legittimamente svolgersi la funzione relativa, sugli strumenti e sulle modalità della sua esplicazione; RICORDATO che, secondo i principi elaborati dalla giurisprudenza contabile, le spese di rappresentanza, nonché quelle per pubblicità, convegni e mostre possano essere legittimamente sostenute dagli enti, e necessario il verificarsi delle seguenti condizioni: 1) la stretta correlazione con le finalità istituzionali dell ente; 2) necessita della Pubblica amministrazione a una proiezione esterna ovvero a intrattenere pubbliche relazioni con soggetti estranei, diretta a mantenere o ad accrescere il prestigio dell Ente, inteso quale elevata considerazione, anche sul piano formale, del suo ruolo e della sua presenza nel contesto sociale, interno ed internazionale per il miglior perseguimento dei suoi fini istituzionali; 3) previsione della spesa in uno specifico stanziamento di bilancio; 4) eventuale determinazione delle fattispecie ammissibili da prevedere in regolamenti o atti amministrativi a valenza regolamentare (ad esempio linee guida predisposte dall organo esecutivo) (Corte dei conti, sezione regionale di controllo del Piemonte, deliberazione n. 46/2009/SRCPIE/VSGF). RITENUTO necessario dotarsi di uno specifico regolamento interno per le spese di rappresentanza con cui definire le linee generali che consentano di individuare, in base a obiettivi criteri tecnico-
giuridici predeterminati, le esigenze di rappresentatività che rispondono all interesse pubblico e che quindi possono dare luogo alle relative spese; VISTO lo schema di regolamento predisposto dagli uffici competenti, che si allega al presente provvedimento; ATTESO che con l approvazione di tale regolamento si intende: a) garantire il contenimento della spesa pubblica; b) uniformare la gestione al rispetto della normativa vigente e dei principi elaborati dalla giurisprudenza contabile; c) semplificare le procedure amministrative e contabili dell'attività propedeutica e consequenziale alle spese di rappresentanza. RICHIAMATO l art. 7 del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 il quale dispone che nel rispetto dei principi fissati dalla legge e dello statuto, il comune e la provincia adottano regolamenti nelle materie di propria competenza ed in particolare per l organizzazione e il funzionamento delle istituzioni e degli organismi di partecipazione, per il funzionamento degli organi e degli uffici e per l esercizio di funzioni ; Indirizzi della Corte dei Conti. Per l ascrivibilità delle spese al genus delle spese di rappresentanza così come enucleate dalla giurisprudenza contabile vedi: Deliberazione n. 271/2013/VSGO della Sezione Regionale di Controllo per l Emilia-Romagna, n. 8/2013/PAR della Sezione di Controllo per la Regione Valle D Aosta, n. 465/2012/IADC, n. 466/2012/IADC, n. 443/2013/VSG, n. 88/2014/IADC, n. 207/2014/VSG e n. 208/2014/VSG della Sezione Regionale di Controllo per la Lombardia. CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LE MARCHE Deliberazione n. 204/2014/VSG identifica i requisiti delle spese di rappresentanza: ( )stretta correlazione della spesa con le finalità istituzionali, alla sussistenza di elementi che richiedano una proiezione esterna delle attività dell ente per il migliore perseguimento dei propri fini istituzionali, alla rigorosa motivazione circa lo specifico interesse istituzionale perseguito, alla dimostrazione del rapporto tra l attività dell Ente e la spesa erogata, nonché alla qualificazione del soggetto destinatario della spesa ed alla rispondenza a criteri di ragionevolezza e di congruità rispetto ai fini. ( ) riguardo alla spesa per omaggi si rammenta, altresì, che gli stessi possono essere legittimamente ascritti al novero delle spese di rappresentanza, allorché destinati a soggetti esterni, particolarmente qualificati, in quanto rappresentativi dell ente al quale appartengono; in caso contrario si configurano quali mere liberalità (cfr. SR Controllo per l Emilia Romagna, deliberazione n. 271/2013). Sulla specifica questione, in senso conforme, si è, peraltro, espressa di recente la Sezione regionale di controllo per la Lombardia (cfr. deliberazione n. 287/2014). C. CONTI Piemonte Sez. contr., Delib., 02/12/2015, n. 171 CONTABILITA' E BILANCIO DELLO STATO: ( ) Le spese di rappresentanza sono invece state individuate esclusivamente in presenza di eventi ufficiali con personalità o rappresentanti di istituzioni o enti di rilievo in cui emerga l'esigenza dell'ente di valorizzare le qualità del territorio di riferimento o l'azione amministrativa ovvero l'immagine pubblica dell'ente organizzatore al fine di incrementare il prestigio e la considerazione generale dell'ente medesimo (Corte Conti, sez. contr. Emilia R., 24.10.2013, n. 271; Corte Conti, sez. contr. Puglia, 14.3.2013 n. 54; Corte Conti, sez. contr. V. d'aosta, 29.3.2013, n. 8). CORTE DEI CONTI Sezione della Lombardia con pronuncia n 264/2015 si sofferma sul concetto di spese di rappresentanza, destinate (secondo una consolidata impostazione) «ad accrescere il prestigio e la reputazione della singola pubblica amministrazione verso l esterno».
CORTE DEI CONTI Sezione giurisdizionale per la Regione Piemonte Sentenza 25 febbraio 2013, n. 27: Principali requisiti di legittimità di dette spese sono: lo scopo di promozione dell ente, l inerenza della spesa ai fini istituzionali, la congruità rispetto ai valori di mercato e la sobrietà (sia rispetto all evento, che alle dimensioni ed ai vincoli di bilancio dell ente che le sostiene), l effettuazione da parte degli organi di vertice e in occasione di manifestazioni ufficiali, ed il previo stanziamento in bilancio. ( ) ricordiamo come la magistratura contabile abbia, con precedenti pronunce, evidenziato come le spese di rappresentanza non si debbano risolvere in un beneficio personale dei dipendenti e degli amministratori dello stesso ente (Sez. controllo Stato, deliberazione 1 agosto 1995, n. 109), infatti lo scopo dev essere quello di promozione dell ente pubblico. Deve trattarsi: 1. di oneri aventi lo scopo di consentire all ente locale di intrattenere rapporti istituzionali e di manifestarsi all esterno in modo coerente ai propri fini pubblici (rappresentatività); 2. di spese caratterizzate anche dal requisito dell inerenza, ossia della coerenza con il fine di mantenere o accrescere il ruolo, il decoro e il prestigio dell ente stesso; 3. di spese che devono avere un carattere di ufficialità, nel senso che devono finanziare manifestazioni della pubblica amministrazione idonee ad attrarre l attenzione di ambienti qualificati o dei cittadini amministrati al fine di ricavare i vantaggi correlati alla conoscenza dell attività amministrativa (ufficialità); l attività di rappresentanza avviene, in eventuali manifestazioni ufficiali, attraverso gli organi muniti, per legge o per statuto, del potere di spendita del nome della pubblica amministrazione di riferimento; 4. di spese che sul piano economico-finanziario rispettano i due canoni della sobrietà e della congruità della spesa di rappresentanza, sia rispetto al singolo evento finanziato sia rispetto alle dimensioni e ai vincoli di bilancio ACQUISITI in argomento il parere di rito del responsabile del servizio in ordine alla regolarità tecnica attestante la regolarità e la correttezza dell'azione amministrativa e il parere di regolarità contabile, emesso dal responsabile del servizio finanziario, del presente deliberato a sensi degli articoli 49, 147 comma 2 lettera c) e 147-bis (articolo inserito dall'art. 3, comma 1, lett. d), D.L. 10 ottobre 2012, n. 174, convertito, con modificazioni, dalla L. 7 dicembre 2012, n. 213) del Tuel D.Lgs. n. 267/2000. DATO ATTO che con il rilascio dei pareri di cui sopra, ai sensi del regolamento comunale sul sistema dei controlli interni e dell articolo 147-bis del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, inserito dall articolo 3 del D.L. 10 ottobre 2012, n. 174, convertito con modificazioni dalla legge 7 dicembre 2012, n. 213, è stato assicurato sulla presente proposta di deliberazione il controllo di regolarità amministrativa e contabile. VISTO il D.P.C.M. 13 novembre 2014 in ordine alle regole per la formazione, l'archiviazione e la trasmissione di documenti con strumenti informatici e telematici sia per i privati che per le pubbliche amministrazioni, che detta le regole tecniche per i documenti informatici previste dall'art. 20, commi 3 e 4, dall'art. 22, commi 2 e 3, dall'art. 23, e dall'art. 23-bis, commi 1 e 2 e dall'art. 23- ter del Codice dell'amministrazione Digitale (D.Lgs. n. 82 del 2005) e la sottoscrizione con firma digitale ovvero con firma elettronica qualificata; CON VOTI favorevoli numero cinque, contrari nessuno, astenuti numero due (i Consiglieri Andrini e Pollini del gruppo Semplicemente Agnosine ), espressi in forma palese, per alzata di mano, come previsto dallo Statuto Comunale da numero sette Consiglieri presenti e votanti;
D E L I B E R A 1. di approvare l allegato Regolamento delle spese di rappresentanza, il quale si compone di n. 9 (nove) articoli. S U C C E S S I V A M E N T E UDITA la proposta del Sindaco intesa a dare immediata eseguibilità alla presente deliberazione; VISTO l'art. 134, comma 4, del D.Lgs. n. 267 del 18/08/2000; CON VOTI favorevoli numero cinque, contrari nessuno, astenuti numero due (i Consiglieri Andrini e Pollini del gruppo Semplicemente Agnosine ), espressi in forma palese, per alzata di mano, come previsto dallo Statuto Comunale da numero sette Consiglieri presenti e votanti; D E L I B E R A 2.di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi dell art. 134, comma 4, del D.Lgs. 267/2000.