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Osservazioni dell ANEA al documento dell AEEG del 28 febbraio 2013: compensazioni della spesa sostenuta per la fornitura del servizio idrico dagli utenti domestici economicamente disagiati - bonus sociale idrico - L ANEA (Associazione Nazionale Enti e Autorità di Ambito) presenta le proprie osservazioni al documento per la consultazione 85/2013/R/IDR dell AEEG, Compensazioni della spesa sostenuta per la fornitura del servizio idrico dagli utenti domestici economicamente disagiati bonus sociale idrico -, di seguito DCO 85/2013. Introduzione Preliminarmente è necessario evidenziare che la definizione di agevolazioni economiche per i soggetti in difficoltà nel pagamento della fattura dei servizi idrici è stata una delle priorità dalle Autorità e Enti di Ambito fin dal loro insediamento. Già nel maggio del 2003 l Autorità di Ambito Territoriale n.3 del Medio Valdarno approvava un Regolamento attuativo per le agevolazioni tariffarie per utenze deboli e successivamente altre Autorità di Ambito provvedevano a definire strumenti di tutela per gli utenti in disagio economico che sono tutt ora utilizzati. Le caratteristiche comuni di queste forme di agevolazioni sono: l individuazione della caratteristica di disagio economico attraverso l indicatore ISEE o mediante una misurazione del reddito familiare; la predisposizione di strumenti economici (sconti in bolletta, sussidi ecc) che riducono la spesa per i servizi idrici il finanziamento di tali strumenti attraverso le tariffe dei servizi idrici. Negli anni sono state decine di migliaia gli utenti che nel territorio nazionale hanno usufruito di tali forme di agevolazione. Le Autorità di Ambito hanno modulato le agevolazioni in funzione dell intensità del disagio, cogliendo le necessità delle rispettive popolazioni. Alla luce di circa 10 anni di applicazioni, l Associazione ritiene opportuno che la struttura del bonus sociale idrico presentata nel DCO 85/2013 debba tenere conto di un adeguata flessibilità negli elementi di individuazione dei soggetti da agevolare e nell entità dell agevolazione visto che il territorio nazionale si caratterizza per condizioni economiche mediamente diverse. Un efficace compromesso consiste nel disciplinare che l individuazione delle soglie ISEE nonché dell entità dell agevolazione sia definita a livello regionale. L associazione concorda nell utilizzo, per la raccolta delle istanze, delle analoghe procedure già previste per il bonus elettrico. Ritiene però opportuno un progressivo coinvolgimento dei gestori dei servizi idrici per le attività di verifica delle caratteristiche dei richiedenti e di erogazione del bonus. L utilizzo delle procedure evidenziate nel DCO 85/2013 (verifica di 1

ammissibilità attraverso le procedure previste per il bonus elettrico e utilizzo del bonifico postale domiciliato) dovrebbero infatti essere obbligatorie per i territori nei quali i soggetti erogatori dei servizi idrici non sono in grado di gestire autonomamente tali fasi. Si ritiene opportuno che, attraverso i gestori dei servizi idrici, sia mantenuto un collegamento fra il finanziamento dei bonus e l erogazione dei medesimi. Tale fenomeno avrebbe anche il benefico effetto di contribuire all aggiornamento delle anagrafiche di utenza. Di seguito si riportano sinteticamente le osservazioni agli spunti per la consultazione. Risposte agli Spunti per la consultazione S.1. Si concorda con l ipotesi di confermare anche per la compensazione della fornitura del servizio idrico i medesimi requisiti di ammissibilità ed i livelli di agevolazione media già previsti dalla normativa primaria per il bonus elettricità e per il bonus gas? Se no, motivare. L Associazione ritiene opportuno che i requisiti di ammissibilità e i livelli di agevolazione previsti nel DCO 85/2013 siano delle soglie minime e che le stesse possano essere innalzate a livello regionale come previsto nel punto 2.19. S.2. Si ritiene condivisibile la proposta di applicare la componente tariffaria deputata al recupero dell onere di sistema alla generalità dell utenza? Se no, motivare. S.3. Si concorda con la previsione secondo cui il meccanismo di compensazione per la spesa sostenuta per il servizio idrico debba essere applicato da tutte le gestioni indipendentemente dal regime tariffario applicato? Se no, motivare. S.4. Come si valuta la possibilità di differenziare il bonus e la componente tariffaria di recupero dell onere a livello regionale? L Associazione ritiene necessario che sia lasciata la possibilità di innalzare i requisiti di ammissibilità e i livelli di agevolazione a livello regionale. Conseguentemente l aliquota della componente tariffaria per il recupero dell onere di sistema sia articolata a livello regionale andando a costituire distinti fondi per ciascuna regione. Tale impostazione richiede che sia individuato un soggetto a livello regionale deputato alla individuazione delle soglie di ammissibilità e delle agevolazioni. S.5. Si condivide la proposta di lasciare agli Enti d Ambito la scelta di continuare ad applicare, in aggiunta al meccanismo di agevolazione proposto, eventuali meccanismi di agevolazione locali? S.6. Si ritiene esaustivo l elenco delle necessità da considerare in relazione all attivazione del sistema di compensazione nel settore dei servizi idrici integrati delineato nel paragrafo 3.4? Se no, quali altre problematiche si ritiene debbano essere analizzate e affrontate? Quali soluzioni si propongono per tali problematiche aggiuntive? 2

S.7. Si ritiene condivisibile la semplificazione di non articolare l agevolazione per tener conto dei servizi effettivamente utilizzati? In caso contrario, quali criteri di dimensionamento della compensazione potrebbero essere adottati? L Associazione ritiene opportuno che, nel caso in cui l agevolazione non tengo conto dei servizi effettivamente utilizzati, anche l onere di finanziamento sia omogeneo indipendentemente dai servizi effettivamente utilizzati. S.8. Si condivide la proposta dell Autorità illustrata al paragrafo 4.9 ai fini della individuazione dei soggetti beneficiari del bonus acqua? Se no, motivare la risposta e proporre soluzioni alternative. L Associazione condivide la proposta ma ritiene opportuno che laddove siano definite delle soglie regionali di accesso queste siano prese a riferimento per l ammissibilità del bonus idrico. S.9. Si ritiene che possano sussistere casi in cui un utenza domestica provvista di fornitura di energia elettrica non sia connessa al servizio idrico integrato e pertanto possa non aver diritto al bonus acqua (ad esempio, utenze che utilizzano pozzi privati)? Si ritiene che tali casi possano essere significativi dal punto di vista della numerosità? Se sì, indicare una quantificazione del fenomeno, anche se di larga massima. L Associazione ritiene che tali casi siano marginali. Ritiene altresì che laddove i gestori dei servizi idrici abbiano già sviluppato procedure di verifica dei requisiti delle agevolazioni, gli stessi siano coinvolti in tali fasi, controllando, mediante il codice di utenza, che la stessa sia attiva. S.10. Si ritiene esistano modalità alternative, più efficaci e/o meno onerose dal punto di vista procedurale, per verificare in maniera oggettiva la sussistenza dei requisiti di ammissibilità al bonus acqua? Se, si quali? L Associazione condivide la proposta di utilizzare il sistema SGAte per la gestione operativa delle richieste, però ritiene opportuno che dove i gestori dei servizi idrici abbiano già sviluppato procedure di verifica dei criteri di ammissibilità per le agevolazioni dei servizi idrici, tali gestori siano coinvolti nel processo di verifica. Il requisito della residenza dovrebbe essere verificato dall amministrazione comunale alla quale è indirizzata l istanza di agevolazione, mentre l esistenza e le caratteristiche di una utenza idrica attiva dovrebbe essere verificata dal gestore dei servizi idrici mediante il codice di utenza del richiedente. S.11. Si ritiene significativa la criticità individuata al paragrafo 4.11? Si ritiene applicabile la soluzione operativa proposta al paragrafo 4.12 al problema? Motivare le proprie posizioni. Come motivato nel punto precedente l Associazione ritiene opportuno un differenziato coinvolgimento dei gestori dei servizi idrici. S.12. Si condivide la proposta di considerare soggetti obbligati alla copertura dell onere di sistema tutte le utenze del servizio idrico integrato che non beneficiano dell agevolazione? Se no, motivare. 3

S.13. Si ritiene condivisibile la quantificazione illustrata nella Tabella 1 dei consumi standard per numerosità familiare? In caso di risposta negativa quali dati e quali ipotesi alternative si ritiene debbano essere utilizzati? Perché? L Associazione condivide la quantificazione. S.14. Si condivide l ipotesi di identificare tre classi di numerosità familiare? In caso di risposta negativa si forniscano le motivazioni e si indichi una soluzione alternativa evidenziandone i vantaggi. L Associazione ritiene che siano troppo poche tre classi di numerosità familiare visto che la maggioranza delle famiglie è composta da un numero di componenti inferiore a 4. Di conseguenza la prima classe andrebbe suddivisa ulteriormente. S.15. Si condivide la quantificazione del bonus acqua da riconoscere? Se no, motivare la risposta e proporre una procedura alternativa evidenziandone i vantaggi. L Associazione ritiene che, viste la notevole diversità della spesa dei servizi idrici sul territorio nazionale, sia opportuno differenziare il bonus idrico a livello regionale, individuando livelli di spesa media regionale per i servizi idrici e quantificando il bonus in riferimento a tali livelli regionali di spesa. S.16. Quale delle tre ipotesi illustrate si ritiene preferibile per l erogazione del bonus acqua? Motivare. L Associazione ritiene opportuno che i gestori dei servizi idrici che già attualmente provvedono alla erogazione delle agevolazioni mantengano tale attività utilizzando come riferimento il codice utenza. Per le utenze finali che non hanno un rapporto diretto con il gestore dei servizi idrici o il cui gestore dei servizi idrici non provvede alla erogazione delle agevolazioni, l Associazione ritiene opportuno utilizzare il bonifico postale domiciliato. L Associazione ritiene che progressivamente l utilizzo del bonifico dovrebbe essere ridotto, obbligando i gestori dei servizi idrici ad attivare le relative procedure di erogazione. S.17. Quali altre ipotesi potrebbero essere prese in considerazione? L Associazione ritiene opportuno un percorso di progressiva introduzione dell erogazione del bonus idrico come specificato nel punto precedente. S.18. Si ritiene condivisibile l ipotesi di non prevedere alcuna verifica di capienza del bonus acqua erogato rispetto alla spesa effettivamente sostenuta? Se no, perché? Quali meccanismi di verifica della capienza si ritiene potrebbero essere previsti per non appesantire le procedure di gestione del bonus acqua? L Associazione ritiene opportuno che la verifica della capienza della spesa dei servizi idrici sia effettuata dai gestori dei servizi idrici secondo l impostazione di cui ai punti precedenti. Non appare opportuno che il bonus possa essere superiore all importo della spesa idrica, poiché se ne cambierebbe la natura. 4

S.19. Si ritiene condivisibile la stima dell onere della tutela compensativa nel settore idrico delineata nel capitolo 9? Se no, motivare. L Associazione non ha elementi per valutare la correttezza della stima proposta dall Autorità. S.20. Si condivide la quantificazione della componente UIs riportata nel capitolo 10? Se no, motivare. L Associazione non ha elementi per valutare la correttezza della stima proposta dall Autorità. S.21. Si ritiene più opportuna la soluzione che prevede un ammontare di bonus e un aliquota di recupero uniformi a livello nazionale o quella che prevede differenziazioni a livello regionale? Motivare L Associazione ritiene opportuna una differenziazione a livello regionale vista l enorme differenza della spesa dei servizi idrici nel territorio nazionale. S.22. Si condivide la soluzione proposta per l applicazione della componente UIs? Se no, motivare ed indicare possibili alternative. L Associazione ritiene opportuno che i gestori dei servizi idrici siano coinvolti nell erogazione del bonus e che agli utenti agevolati non sia applicata la componente Uls. S.23. Si ritiene adeguato e comprensibile il processo di gestione del bonus acqua delineato? Se no, motivare. L Associazione concorda con il processo di gestione del bonus sociale idrico delineato nel DCO 85/2013 prevedendo però gli elementi di differenziazione regionale e di operatività dei soggetti gestori dei servizi idrici esplicitati nei punti precedenti. S.24. Si concorda con la previsione che il Comune non debba verificare elementi aggiuntivi rispetto a quanto già verificato per la gestione del bonus elettricità? Se no, quali altri requisiti dovrebbero essere verificati? L Associazione ritiene opportuno che le Amministrazioni Comunali verifichino il requisito della residenzialità. S.25. Si ritiene che le procedure di verifica delineate nel capitolo 11 siano sufficienti ed adeguate? Se no, quali ulteriori verifiche potrebbero essere attivate? L Associazione concorda con il processo di gestione del bonus sociale idrico delineato nel DCO 85/2013 prevedendo però che i gestori dei servizi idrici siano coinvolti. S.26. Si ritiene percorribile la soluzione proposta per l ammissione al bonus acqua delle utenze domestiche che superano i limiti di potenza impegnata ammissibili per l ottenimento del bonus elettricità? Se no, motivare. L Associazione ritiene che la problematica possa essere risolta con un progressivo coinvolgimento dei gestori dei servizi idrici. S.27. Si condivide l ipotesi di allineare i periodi di vigenza del bonus elettricità e del bonus acqua? Se no, motivare. 5

L Associazione condivide la proposta S.28. Si ritiene percorribile la soluzione adottata per il primo periodo di avvio del meccanismo del bonus acqua (periodo retroattivo)? L Associazione condivide la proposta S.29. Si ritiene percorribile la soluzione ipotizzata al paragrafo 14.3 per l ottenimento, da parte dei beneficiari del bonus acqua dell esenzione dal deposito cauzionale? Se no motivare. Si ritiene possano essere adottate soluzioni differenti per raggiungere il medesimo scopo? L Associazione ritiene che non debba essere prevista una esenzione del deposito per gli utenti che usufruiscono del bonus sociali idrico. Le politiche di agevolazione dovrebbero essere scollegate dai segnali di incentivo al pagamento puntuale delle bollette che scaturiscono dal deposito. Roma 11 Aprile 2013. 6