scheda 3 LO PORTÒ IN UN ALBERGO Una Chiesa che accoglie e cura esprima solo la compassione ma si strutturi sempre più come cura e accompagnamento. LA PAROLA DEL VANGELO Lc 10,25-37 25 Ed ecco, un dottore della Legge si alzò per metterlo alla prova e chiese: «Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?». 26 Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Come leggi?». 27 Costui rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso». 28 Gli disse: «29 Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesù: "E chi è mio prossimo?". 30 Gesù riprese: "Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. 31 Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passò oltre. 32 Anche un levita, giunto in quel luogo, vide e passò oltre. 33 Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione. 34 Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui. 35 Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li diede all'albergatore, dicendo: "Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te lo pagherò al mio ritorno". 36 Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?". 37 Quello rispose: "Chi ha avuto compassione di lui". Gesù gli disse: "Va' e anche tu fa' così". Mc 6,7-13.30-31 7 Chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. 8 né sacca, né denaro nella cintura; 9 ma di calzare sandali e di non portare due tuniche. 10 E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. 11 Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro». 12 Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, 13 scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi 23
30 Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. 31 Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un non avevano neanche il tempo di mangiare. Commento alla Parola Se il buon Samaritano della parabola è un perfetto autoritratto del Signore Gesù (come abbiamo visto nella scheda 2), non bisogna Chiesa. I Padri della Chiesa non si sono lasciati sfuggire l'occasione di chiarire le varie corrispondenze e hanno interpretato così il racconto: "L'umanità, creata da Dio, stava in Gerusalemme, cioè nella pace del paradiso terrestre, luogo della presenza di Dio in mezzo al suo popolo. Ma l'uomo si mosse alla ricerca di un'altra felicità, verso la città del peccato, che è Gerico. Come avviene per il figliol prodigo, questo abbandono del Padre fu fatale: Adamo incappa nei ladroni - Satana tentatore - che lo spoglia del dono dell'amicizia con Dio e lo ferisce nelle sue stesse capacità umane; adesso l'uomo, lasciato a sé solo, è incapace di resistere al male, e langue destinato alla morte lungo la strada della storia. Il sacerdote e il levita dell'antica Alleanza passano a fianco di questa umanità, ma è un passaggio inefficace. Finché viene un Samaritano, appunto Cristo Salvatore, che, chinatosi su quest'uomo, lo mette sulla sua cavalcatura - l'umanità da lui assunta - per portarlo alla locanda - che è la Chiesa -, dentro la quale l'uomo possa ritrovare guarigione e vita...: nell'attesa del suo ritorno! Intanto lì è possibile il suo ricupero mediante le due monete lasciate dal Samaritano, che sono la Parola di Dio e i Sacramenti." Al caravan serraglio tra Gerusalemme e Gerico un anonimo pellegrino del MedioEvo scolpì su pietra una frase tuttora esistente: "Amico che leggi, se persino sacerdoti e leviti passano oltre la tua angoscia, sappi che Cristo è il buon samaritano, che avrà sempre compassione di te e, nell'ora della tua morte, ti porterà alla locanda eterna". In attesa di questa destinazione finale, frattanto, noi siamo invitati a prendere posto nella locanda terrena che è la Chiesa e se in questi ambienti ci stiamo bene non dobbiamo dimenticarci di quelli che fuori di lì patiscono e aspettano anche il nostro sollievo, se invece per vari motivi troviamo che in questa casa che è la Chiesa c'è qualcosa da migliorare, siamo invitati a fare la nostra parte dall'interno, in maniera costruttiva, superando le diffidenze e le resistenze umane e diventando noi stessi operatori di quella carità di cui soffriamo la mancanza. Anche questa è Carità e anche nella Chiesa e per la Chiesa c'è tanto da fare. IL VOLTO DELLA MISERICORDIA Una Chiesa che appoggia sulla misericordia Misericordiae vultus (n. 10, 12) 10. dovrebbe essere avvolto dalla tenerezza con cui si indirizza ai credenti; nulla del suo annuncio e della sua testimonianza verso il mondo può essere privo di misericordia. La credibilità della Chiesa passa 24
vive un desiderio inesauribile di offrire misericordia». Forse per tanto tempo abbiamo dimenticato di indicare e di vivere la via della misericordia. La tentazione, da una parte, di pretendere sempre e solo la giustizia ha fatto dimenticare che questa è il primo passo, necessario e indispensabile, ma la Chiesa ha bisogno di andare oltre per raggiungere una meta più alta e più signi alcuni momenti sembra svanire. Senza la testimonianza del perdono, tuttavia, rimane solo una vita infeconda e sterile, come se si vivesse in un deserto desolato. È giunto di nuovo per la Chiesa il tempo di debolezze e delle difficoltà dei nostri fratelli. Il perdono è una forza che risuscita a vita nuova e infonde il coraggio per guardare al futuro con speranza. 12. La Chiesa ha la missione di annunciare la misericordia di Dio, cuore pulsante del Vangelo, che per mezzo suo deve raggiungere il cuore e la mente di ogni persona. La Sposa di Cristo fa suo il comportamento del Figlio di Dio che a tutti va incontro senza escludere nessuno. Nel nostro tempo, in cui la Chiesa è impegnata nella nuova evangelizzazione, il tema della misericordia esige di essere riproposto con nuovo entusiasmo e con una rinnovata azione pastorale. È determinante per la Chiesa e per la credibilità del suo annuncio che essa viva e testimoni in prima persona la misericordia. Il suo linguaggio e i suoi gesti devono trasmettere misericordia per penetrare nel cuore delle persone e provocarle a ritrovare la strada per ritornare al Padre. La prima verità sé, la Chiesa si fa serva e mediatrice presso gli uomini. Pertanto, dove la Chiesa è presente, là deve essere evidente la misericordia del Padre. Nelle nostre parrocchie, nelle comunità, nelle associazioni e misericordia. LE ATTIVITÀ FORMATIVE 1 BUONA LA PRIMA! Attraverso questa attività si vuole aiutare i giovani a rileggere il proprio rapporto con la famiglia, luogo immedesimeranno in alcune situazioni tipiche di tipo familiare. Si possono usare come canovaccio 6. Agli attori presenti in scena vengono date alcune informazioni riguardo alla situazione da creare attraverso la loro improvvisazione estemporanea. Successivamente, gli animatori forniranno agli attori nuove informazioni verranno a trovare (nelle quali non mancheranno grandi risate). Al termine si può animare la riflessione chiedendo ai ragazzi se hanno mai vissuto quelle situazioni in famiglia, come si sono comportati, come hanno vissuto la loro voglia di indipendenza, i conflitti, quali sono state le fatiche e che cosa li ha aiutati a superarle. 25
2 LA MAPPA DELLA POVERTÀ In questa attività si vuole prossimo, in particolare per i più bisognosi. Il primo passo che Gesù ci chiede di fronte alla povertà è cartina) il percorso che ogni giorno compi segnalando tutti i luoghi in cui incontrano condizioni di povertà (si possono distinguere con colori o simboli diversi i vari tipi di povertà). Poi insieme ci si confronterà sulle seguenti domande: - Ero consapevole di così tante situazioni di sofferenza attorno a me? - Mi sono mai lasciato toccare da una di queste? Se sì che cosa ho pensato? - Ho mai pensato di fare qualcosa? Da dove cominciare? Una seconda parte potrebbe essere quella di incontrare un operatore Caritas del territorio per avere ragazzi possono confrontare le loro mappe e decidere piccole azioni per migliorare una situazione. 3 Con questa attività si vuole far prendere coscienza di far parte di una Chiesa che accoglie, che si prende comunità che è sempre stata in grado di accogliere. Allora si propone ai ragazzi di ricercare materiali che documentino le diverse iniziative che la parrocchia ha fatto negli ultimi 15-20 anni a riguardo. Si possono raccogliere foto, articoli, volantini, interviste a varie persone, coinvolgendo soprattutto persone di la festa divertenti. Tutto questo serve sia per ripercorrere i 4 VERSO CRACOVIA 2016 La Chiesa vive con la Giornata Mondiale della Gioventù un momento fortissimo di comunione e di fraternità con i giovani di tutto il mondo, dandosi appuntamento a Cracovia dal 26 al 31 luglio 2016. Chiesa, occorre viverla bene. Ecco che si vuole qui proporre ai ragazzi, sia per coloro che sono interessati a partecipare, sia per quelli che non potranno andare in Polonia, di prendere parte a uno (o più) degli incontri diocesani in preparazione alla GMG. Anche questi sono momenti privilegiati di condivisione della fede con altri giovani della propria Diocesi. Qui di seguito alcuni di questi appuntamenti: Martedì 27 ottobre 2015 serata lancio del percorso in preparazione alla GMG 2016 Avvento 2015 i Martedì del Vescovo di Avvento 2015 Quaresima 2016 i Martedì del Vescovo di Quaresima 2016 Sabato 19 marzo 2016 la Giornata Diocesana Giovani Sabato 21 maggio 2016 la festa del mandato per Cracovia 2016 Per maggiori informazioni, fare comunque riferimento a: www.diocesi.parma.it/pastoralegiovanile 26
LA PREGHIERA Padre, ti ringrazio di essere Chiesa, di appartenere a una comunità, alla tua Chiesa. Mi chiami ad essere Chiesa, essa è forte se spera, essa è vera se ama, essa è santa se ognuno è santo. Esse Chiesa è esistere per gli altri, incontrarti negli uomini, pregarti con essi, dare ragione della propria speranza. Nella Chiesa è la tua parola, la parola che salva, che mi dà conforto, se abbattuto, mi rende sereno, se triste, mi fa forte, se debole, mi perdona, se ho peccato, mi dà coraggio, se ho paura. Dacci una Chiesa che pensi come pensi tu, che operi come vuoi tu, che viva come hai insegnato tu, che ami come hai amato tu. Vito Morelli 27