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Annunciazione del Signore (solennità) sabato 25 marzo III settimana di Quaresima - Proprio Introduzione la preghiera O Dio vieni a salvarmi, Signore vieni presto in mio aiuto. Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo, a Dio che è che era e che viene, per i secoli dei secoli, amen. Inno (Turoldo) La tua prima parola, Maria, ti chiediamo di accogliere in cuore; come sia possibile ancora concepire pur noi il suo Verbo. «Non chiedete mai segni o ragioni, solamente credete e amate: il suo Spirito scenda su voi e sarete voi stessi sua carne». Te beata perché hai creduto, così in te ha potuto inverarsi la parola vivente del Padre, benedetta dimora di Dio. Cantico Ef 1,3-6 Benedetto sia Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo. In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità, predestinandoci a essere per lui figli adottivi mediante Gesù Cristo, 263

secondo il disegno d amore della sua volontà, a lode dello splendore della sua grazia, di cui ci ha gratificati nel Figlio amato. Ripresa della Parola di Dio del giorno «Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, un corpo invece mi hai preparato» (Eb 10,5). Cantico di Zaccaria o di Maria o di Simeone (vedi bandella) Lode e intercessione Rit.: Ecco, io vengo per fare la tua volontà. Liberami dalla paura, o Padre, e donami il coraggio di scelte aperte ad accogliere il tuo desiderio di bene. Aprimi gli occhi, o Padre, perché siano i segni che tu mi dai a orientare il mio cammino, a fondare le mie scelte in questo giorno. Concedimi un cuore docile, capace di ascolto, perché possa dire sì alla tua promessa e non alle mie illusioni. Padre nostro Orazione (vedi Colletta) 264

sabato 25 marzo - Annunciazione del Signore la messa antifona d ingresso Eb 10,5.7 Disse il Signore, quando entrò nel mondo: «Ecco, io vengo per fare, o Dio, la tua volontà». Gloria p. 340 colletta O Padre, tu hai voluto che il tuo Verbo si facesse uomo nel grembo della Vergine Maria: concedi a noi, che adoriamo il mistero del nostro Redentore, vero Dio e vero uomo, di essere partecipi della sua vita immortale. Per il nostro Signore Gesù Cristo prima lettura Is 7,10-14; 8,10c Dal libro del profeta Isaìa In quei giorni, 10 il Signore parlò ad Acaz: 11 «Chiedi per te un segno dal Signore, tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure dall alto». 12 Ma Acaz rispose: «Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore». 13 Allora Isaìa disse: «Ascoltate, casa di Davide! Non vi basta stancare gli uomini, perché ora vogliate stancare anche il mio Dio? 14 Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: 265

la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele, 8,10 perché Dio è con noi». Parola di Dio. salmo responsoriale 39 (40) Rit. Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà. 7 Sacrificio e offerta non gradisci, gli orecchi mi hai aperto, non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato. 8 Allora ho detto: «Ecco, io vengo. Rit. Nel rotolo del libro su di me è scritto 9 di fare la tua volontà: mio Dio, questo io desidero; la tua legge è nel mio intimo». Rit. 10 Ho annunciato la tua giustizia nella grande assemblea; vedi: non tengo chiuse le labbra, Signore, tu lo sai. Rit. 11 Non ho nascosto la tua giustizia dentro il mio cuore, la tua verità e la tua salvezza ho proclamato. Rit. 266

sabato 25 marzo - Annunciazione del Signore seconda lettura Eb 10,4-10 Dalla Lettera agli Ebrei Fratelli, 4 è impossibile che il sangue di tori e di capri elimini i peccati. 5 Per questo, entrando nel mondo, Cristo dice: «Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, un corpo invece mi hai preparato. 6 Non hai gradito né olocausti né sacrifici per il peccato. 7 Allora ho detto: Ecco, io vengo poiché di me sta scritto nel rotolo del libro per fare, o Dio, la tua volontà». 8 Dopo aver detto: «Tu non hai voluto e non hai gradito né sacrifici né offerte, né olocausti né sacrifici per il peccato», cose che vengono offerte secondo la Legge, 9 soggiunge: «Ecco, io vengo a fare la tua volontà». Così egli abolisce il primo sacrificio per costituire quello nuovo. 10 Mediante quella volontà siamo stati santificati per mezzo dell offerta del corpo di Gesù Cristo, una volta per sempre. Parola di Dio. canto al vangelo Gv 1,14ab Lode e onore a te, Signore Gesù. Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria. Lode e onore a te, Signore Gesù. 267

vangelo Lc 1,26-38 Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo, 26 l angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, 27 a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. 28 Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». 29 A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. 30 L angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. 31 Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. 32 Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre 33 e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». 34 Allora Maria disse all angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». 35 Le rispose l angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. 36 Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: 37 nulla è impossibile a Dio». 38 Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l angelo si allontanò da lei. Parola del Signore. 268

sabato 25 marzo - Annunciazione del Signore Credo p. 342 preghiera sulle offerte Accogli con bontà, o Padre, i doni che ti offriamo celebrando l incarnazione del tuo unico Figlio, e fa che la tua Chiesa riviva nella fede il mistero in cui riconosce le proprie origini. Per Cristo nostro Signore. prefazio È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore. All annunzio dell angelo la Vergine accolse nella fede la tua parola, e per l azione misteriosa dello Spirito Santo concepì e con ineffabile amore portò in grembo il primogenito della umanità nuova, che doveva compiere le promesse di Israele e rivelarsi al mondo come il Salvatore atteso dalle genti. Per questo mistero esultano gli angeli e adorano la gloria del tuo volto. Al loro canto concedi, o Signore, che si uniscano le nostre umili voci nell inno di lode: Santo antifona alla comunione Is 7,14 Ecco, la Vergine concepirà e darà alla luce un Figlio: sarà chiamato Emmanuele, Dio con noi. 269

preghiera dopo la comunione O Padre, che ci hai accolti alla tua mensa, conferma in noi il dono della vera fede, che ci fa riconoscere nel figlio della Vergine il tuo Verbo fatto uomo, e per la potenza della sua risurrezione guidaci al possesso della gioia eterna. Per Cristo nostro Signore. 270 per la riflessione Il corpo della Parola «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te» (Lc 1,28). L annuncio della gioia, che risuona in questa solennità, sembra interrompere il nostro cammino quaresimale. In realtà, più che interromperlo, lo rischiara dal di dentro, portandone alla luce il significato autentico. Quello quaresimale è infatti itinerario gioioso, perché conduce alla vita piena e beata. La stessa ascesi che siamo invitati a vivere in questo tempo altro non desidera che rimuovere tutto ciò che, nella nostra esistenza quotidiana, rischia di soffocare questa gioia, conducendoci nella tristezza, nella paura, nell insoddisfazione. È la gioia di chi può riconoscere, come Maria è sollecitata a fare dalle parole di Gabriele, che «il Signore è con te». Questo saluto l angelo lo pronuncia scrive Luca con grande precisione «entrando da lei» (1,28). Non «nella sua casa» o

sabato 25 marzo - Annunciazione del Signore nella «sua stanza», ma «da lei», facendosi dunque vicino alla sua persona, introducendo la parola di Dio nel segreto della sua esistenza. È nel cuore della sua vita che Maria può ascoltare ciò che Dio le dice; è al centro della sua esperienza che deve discernere questa presenza di Dio che si fa così prossima e fedele. È nella carne della sua corporeità che ella può trovare il luogo santo dove abita il suo Signore. Il segno ci è dato ad Acaz, a Maria, a ciascuno di noi per consentirci di aprire gli occhi e riconoscere come i luoghi in cui cercare Dio non sono lontani da noi, non ci chiedono di andare altrove rispetto a quanto viviamo. Il luogo siamo noi: il nostro corpo, la nostra vita. Perché Dio è l Emmanuele, il Dio-con-noi (cf. Is 7,14; 8,10). È il mistero dell incarnazione, che si attua in Maria in modo singolare, ma che rivela il modo tipico di agire di Dio nella storia degli uomini. Scrive l autore della Lettera agli Ebrei: «Per questo, entrando nel mondo, Cristo dice: Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, un corpo invece mi hai preparato» (Eb 10,5). Un corpo non da sacrificare a Dio, ma da assumere come luogo in cui compiere la sua volontà. Un corpo non è solamente lo spessore carnale della nostra vita. È anche impegno nella storia, rete di relazioni, condivisione della realtà cosmica e naturale del mondo. Fare la volontà di Dio in un corpo significa dunque cercare di vivere secondo il suo desiderio tutto ciò che costituisce la nostra esistenza: la responsabilità storica, le relazioni con gli altri, il rapporto con i beni della terra Questo è ciò che Dio vuole da 271

noi: non che sacrifichiamo il nostro corpo per lui; ma che nel nostro corpo, e in tutto ciò che esso simbolicamente rappresenta, cerchiamo la sua presenza e la sua volontà. Quella volontà che è pace, giustizia, amore, misericordia, comunione, condivisione, perdono tutto ciò che Gesù non solo ha vissuto nella sua obbedienza, ma ci ha anche rivelato nello spessore umano della sua vicenda. Anche noi abbiamo ricevuto un corpo per vivere in questo modo la nostra ricerca di Dio. Con Maria dobbiamo tornare a ripetere le parole del suo desiderio: «Avvenga per me secondo la tua parola» (Lc 1,38). Maria dice queste parole all angelo nel momento stesso in cui il Figlio le dice al Padre: «Ecco, io vengo a fare la tua volontà» (Eb 10,9). L incarnazione è frutto della parola di Dio, che è suo Figlio, che ora diventa la parola stessa di Maria, la parola di una donna. La parola di Dio si incarna in un corpo che diventa a sua volta Parola. Questo è ciò che Dio vuole: non il sacrificio di tori e di capri; neppure il sacrificio dei nostri corpi, ma che i nostri corpi diventino luoghi della sua volontà, cioè luoghi della sua parola. Una Parola che continua ad annunciare che l amore è più forte dell odio, il perdono è più forte del peccato, la vita è più forte della morte, la comunione è più forte della dispersione. Rallegrati: accogliamo oggi il saluto della gioia con il desiderio che anche il nostro corpo diventi annuncio della gioia di Dio per tutti i suoi figli. 272

sabato 25 marzo - Annunciazione del Signore Un corpo, Signore, mi hai dato, così come hai voluto che tuo Figlio assumesse un corpo del tutto simile al mio, al nostro. Concedi anche a me, come a Maria, la grazia di discernere la tua presenza nella corporeità della storia che vivo giorno dopo giorno, perché anch io possa rallegrarmi della tua presenza, fedele alla mia vita, solidale con la nostra storia. Cattolici, ortodossi e greco-cattolici, anglicani e luterani Annunciazione (Evangelizzazione, per gli ortodossi) della Madre di Dio. Copti ed etiopici Michele I, patriarca (767). Ebraismo Martiri ebrei dei pogrom in Ucraina. 273