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COMUNE DI PRATA DI PORDENONE Provincia di Pordenone ghkjf Gestione Ambientale Verificata n IT-000639 VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE COPIA ANNO 2013 N. 147 del Reg. Delibere OGGETTO: PIANO STRALCIO PER L'ASSETTO IDROGEOLOGICO DEL BACINO DEL FIUME LIVENZA (P.A.I.L.) INDIRIZZI APPLICATIVI L'anno 2013, il giorno 07 del mese di OTTOBRE alle ore 17:30 e seguenti, nella sala comunale si è riunita la Giunta Comunale. Fatto l'appello nominale risultano: Presente/Assente DOTT. FAVOT DORINO Sindaco Presente DOTT. GIACOMET SIMONE Vice Sindaco Presente SIG. CERESER GIOVANNI Assessore Presente SIG. MACCAN MARZIO Assessore Presente DOTT. GASPAROTTO DANIELE Assessore Presente ING. ROS YURI Assessore Presente Partecipa il Segretario ROVER DOTT. PAOLA. Constatato il numero degli intervenuti, assume la presidenza il Sig. FAVOT DOTT. DORINO nella sua qualità Sindaco ed espone gli oggetti inscritti all'ordine del giorno e su questi la Giunta Comunale adotta la seguente deliberazione: Comune di Prata di Pordenone Deliberazione n. 147 del 07/10/2013 1

OGGETTO: PIANO STRALCIO PER L'ASSETTO IDROGEOLOGICO DEL BACINO DEL FIUME LIVENZA (P.A.I.L.) INDIRIZZI APPLICATIVI LA GIUNTA COMUNALE VISTA la proposta di deliberazione in oggetto sulla quale è stato espresso il parere favorevole del Responsabile Incaricato di P.O. ai sensi dell articolo 49 del D.Lgs. 18/08/2000, n. 267; Premesso che: Il Piano Stralcio per l Assetto Idrogeologico del fiume Livenza (P.A.I.L.) è stato approvato con D.P.C.M. del 22.07.2011 ed è entrato in vigore il 09.02.2012. La Prima Variante al Piano, adottata con Delibera dell Autorità di Bacino n. 4 del 09.11.2012 in corso di approvazione, ha coordinato la normativa del PAIL con gli altri piani di bacino adottati e/o approvati e conseguentemente le norme sono state poste in salvaguardia. Il Piano, sulla base delle conoscenze acquisite e dei principi generali contenuti nella normativa vigente, classifica il territorio comunale in funzione delle diverse condizioni di pericolosità e gli elementi a rischio secondo le seguenti classi: P3 (pericolosità elevata), P2 (pericolosità media) e P1 (pericolosità moderata). Le classi di pericolosità determinano i vincoli alle attività di trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio; le classi degli elementi a rischio, ove definite, costituiscono elementi di riferimento prioritari per la programmazione degli interventi di mitigazione e per le misure di protezione civile. A seguito dell approvazione del Piano succitato e dell adozione della variante sono emerse alcune problematiche in merito alla corretta applicazione dei contenuti delle Norme tecniche di attuazione relative agli stessi. Sia l Autorità di Bacino dei Fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta-Bacchiglione, che la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Direzione centrale ambientale e politiche, hanno espresso dei pareri in merito all applicazione dello strumento in questione. In fase di applicazione della Normativa, anche gli uffici Urbanistica Ed. Privata e Ambiente del Comune hanno manifestato alcuni dubbi sulla regolamentazione degli interventi, in particolare quelli inclusi nelle aree classificate P2 - a pericolosità media. Per una corretta applicazione delle norme sono stati presi in considerazione i pareri espressi dall Autorità di Bacino, anche ad altre amministrazioni comunali che si trovavano nella stessa incerta fase di applicazione, come ad esempio quella resa al comune di Pasiano di Pordenone, in data 05.08.2013 con nota prot. n. 1806/L.365/00. Inoltre, ai sensi della vigente normativa in materia, come riportato anche nelle note della Regione Autonoma F.V.G. è emerso che: le disposizioni dei Piani citati hanno, ai sensi di legge, carattere immediatamente vincolante per le amministrazioni e gli enti pubblici, nonché per i soggetti privati ai sensi dell art. 65 del D.lgs 152/2006; le Amministrazioni comunali sono tenute a verificare gli strumenti urbanistici comunali vigenti alla luce dei contenuti dei suddetti piani, apportando, ove necessario, modifiche agli strumenti urbanistici stessi, anche attraverso la procedura semplificata di cui all art. 17 del D.P.Reg. 86/2008. Nelle more del completamento della verifica è opportuno che gli uffici tecnici valutino caso per Comune di Prata di Pordenone Deliberazione n. 147 del 07/10/2013 2

caso in sede di rilascio dei titoli abilitativi edilizi, l eventuale contrasto delle vigenti prescrizioni urbanistiche con le norme di P.A.I.L. negli ambiti di pericolosità geologica, idraulica e valanghiva; in attesa della verifica e dell eventuale adeguamento degli strumenti urbanistici alle vigenti prescrizioni di PAIL, gli enti locali interessati dal Piano sono tenuti comunque a rispettare nel settore urbanistico le sovraordinate prescrizioni, a prescindere dall effettivo adeguamento dei propri strumenti di pianificazione agli effetti del D.Lgs. 152/2006; le Norme di attuazione del P.A.I.L. stabiliscono in modo puntuale gli interventi consentiti nelle zone aventi pericolosità media (P2), elevata (P3) e molto elevata (P4), mentre per le zone a pericolosità moderata (P1) prevedono che l uso del territorio, le nuove costruzioni, i mutamenti di destinazione d uso, la realizzazione di nuove infrastrutture e gli interventi sul patrimonio edilizio esistente siano disciplinati dalla pianificazione urbanistica e territoriale nel rispetto dei criteri e delle indicazioni generali dei P.A.I.L., conformandosi agli stessi. Alla luce di quanto sopra, si vuole con il presente atto esprimere la seguente direttiva al fine di un applicazione uniforme dei contenuti del P.A.I.L. per le zone di pericolosità P1, P2, P3. Per quanto sopra: CON voti unanimi e favorevoli resi ed accertati nelle forme di legge, D E L I B E R A Punto 1 P1 zona a pericolosità idraulica moderata Gli interventi previsti nelle zona P1 devono rispettare l art. 9 Disposizioni comuni per le aree a pericolosità idraulica geologica e idraulica del P.A.I.L. approvato con D.P.C.M. del 22.07.2011, nonché l art. 8 Disposizioni comuni per le aree a pericolosità idraulica, geologica e per le zone di attenzione della Prima variante al PAIL adottata, con Delibera dell Autorità di Bacino n. 4 del 09.11.2012. Inoltre devono rispettare quanto previsto dall art. 10 Interventi ammissibili nelle aree classificate a pericolosità idraulica e geologica moderata P1 del P.A.I.L. approvato nonché l art.12 Disciplina degli interventi nelle aree classificate a pericolosità moderata P1 della Prima variante al P.A.I.L. adottata. Per le zone a pericolosità idraulica moderata (P1) si ritiene opportuno prendere in considerazione anche l indicazione data dalla Regione F.V.G. circa l innalzamento del piano di calpestio dei nuovi edifici ad una quota di almeno 50 cm sopra il piano di campagna ed il divieto di realizzare vani accessibili al di sotto di tale quota. L eventuale adozione di precauzioni inferiori dovrà essere giustificata con un elaborato di valutazione dei possibili fenomeni di allagamento del territorio comunale. Gli elaborati progettuali degli interventi devono essere corredati da una eventuale relazione tecnica che tenga conto in modo approfondito della tipologia di pericolo e attesti il rispetto dei contenuti degli articoli 9 e 8 sopra richiamati. La documentazione dovrà essere redatta da un tecnico laureato abilitato e le eventuali indicazioni devono essere integralmente recepite nel progetto delle opere di cui si prevede l esecuzione. P2 zona a pericolosità idraulica media Gli interventi previsti nelle zone P2 devono rispettare l art. 9 Disposizioni comuni per le aree a pericolosità idraulica geologica e idraulica del P.A.I.L. approvato nonché l art. 8 Disposizioni Comune di Prata di Pordenone Deliberazione n. 147 del 07/10/2013 3

comuni per le aree a pericolosità idraulica, geologica e per le zone di attenzione della Prima variante al P.A.I.L. adottata. Inoltre devono rispettare quanto previsto dall art. 11 Interventi ammissibili nelle aree classificate a pericolosità idraulica e geologica P2 del P.A.I.L. approvato nonché l art.11 Disciplina degli interventi nelle aree classificate a pericolosità media P2 della Prima variante al P.A.I.L. adottata. L attuazione delle previsioni e degli interventi degli strumenti urbanistici vigenti alla data di approvazione del P.A.I.L. (22 luglio 2011) è subordinata alla verifica da parte delle amministrazioni comunali della compatibilità con le situazioni di pericolosità evidenziate dal Piano adotatto e deve essere conforme alle disposizioni indicate dall art. 8 di cui sopra. Gli interventi dovranno essere realizzati secondo soluzioni costruttive funzionali a rendere compatibili i nuovi edifici con la specifica natura o tipologia individuata. Pertanto i nuovi interventi edilizi, se previsti dallo strumento urbanistico vigente, devono essere subordinati alle condizioni di pericolosità individuate dal P.A.I.L. Gli elaborati progettuali degli interventi devono essere corredati da una relazione tecnica che tenga conto in modo approfondito della tipologia di pericolo, redatta da un tecnico laureato abilitato. Le indicazioni contenute nella suddetta relazione devono essere integralmente recepite nel progetto delle opere di cui si prevede l esecuzione. P3 zona a pericolosità idraulica elevata Gli interventi previsti nelle zona P3 devono rispettare l art. 9 Disposizioni comuni per le aree a pericolosità idraulica geologica e idraulica del P.A.I.L. approvato nonché l art. 8 Disposizioni comuni per le aree a pericolosità idraulica, geologica e per le zone di attenzione della Prima variante al P.A.I.L. adottata. Inoltre devono rispettare quanto previsto dall art. 14 Interventi ammissibili nelle aree classificate a pericolosità idraulica elevata P3 del P.A.I.L. approvato nonché l art.10 Disciplina degli interventi nelle aree classificate a pericolosità elevata P3 della Prima variante al P.A.I.L. adottata. Nelle more del completamento della verifica degli strumenti urbanistici vigenti, gli elaborati progettuali degli interventi devono essere corredati da una relazione tecnica che tenga conto in modo approfondito della tipologia di pericolo, redatta da un tecnico laureato abilitato. Le indicazioni contenute nella suddetta relazione devono essere integralmente recepite nel progetto delle opere di cui si prevede l esecuzione. Tutti gli interventi da realizzare nelle zone a pericolosità idraulica dovranno comunque rispettare anche gli altri contenuti delle Norme del P.A.I.L. approvato e nella variante adottata che non sono stati presi in considerazione nella presente nota. Il Piano Regolatore Generale Comunale variante n.20 (P.R.G.C.) è dotato di uno studio geologicoidrogeologico ed idraulico che individua nell ambito del territorio comunale le aree di criticità idraulica interessate da fenomeni di esondabilità del Meduna, e da fenomeni di esondabilità della golena del Meduna, del Livenza e del sistema idrografico secondario. Tale studio riporta oltre ad una situazione dello stato di fatto del territorio, le prescrizioni per le aree inondabili, così come indicate all articolo 17 norme di sicurezza delle Norme Tecniche di Attuazione (N.T.A.) del vigente P.R.G.C. sopra citato. Nelle aree del territorio comunale dove si sovrappongono più fenomeni di esondabilità, per rottura d argine del Meduna e/o per rigurgito del reticolo idrografico secondario, prevalgono i riferimenti alle lame d acqua, nel caso in cui risultino più conservative. Comune di Prata di Pordenone Deliberazione n. 147 del 07/10/2013 4

Nelle aree in cui si vanno a sommare i fenomeni esondativi di cui sopra alle previsioni dettate dalle norme di P.A.I.L., prevalgono i riferimenti più conservativi, ai fini di una maggior tutela degli abitanti e del territorio. Punto 2 Di trasmettere la presente, a tutti gli uffici comunali, preposti all istruttoria delle pratiche, affinché possano adottare gli stessi parametri evitando una discordante applicazione dei contenuti del Piano Stralcio approvato e della variante adottata, sino all adeguamento dello strumento urbanistico comunale. Punto 3 Di trasmettere la presente, a tutti i professionisti del settore che hanno sede sul territorio comunale. Punto 4 Di pubblicare permanentemente il presente atto nel sito web dell ente. Punto 5 Di dichiarare il presente atto immediatamente eseguibile ai sensi dell'articolo 1, comma 19, della L.R. 21/2003 e s.m.i., con successiva e separata votazione risultata unanime e favorevole. Comune di Prata di Pordenone Deliberazione n. 147 del 07/10/2013 5

PARERE DI REGOLARITÁ TECNICA Ai sensi dell'art. 49, comma 1 del D.Lgs.n. 267/2000 del T.U.EE.LL., si esprime parere favorevole alla regolarità tecnica della proposta di deliberazione. Prata di Pordenone, 07 ottobre 2013 IL RESPONSABILE INCARICATO DI P.O. F.TOARCH. LUCIANO LIUT Comune di Prata di Pordenone Deliberazione n. 147 del 07/10/2013 6

Letto, confermato e sottoscritto, Il Presidente F.to FAVOT DOTT. DORINO Il Segretario F.to ROVER DOTT. PAOLA ATTESTAZIONE DI INIZIO PUBBLICAZIONE Si attesta che la presente deliberazione viene affissa all Albo pretorio il 11/10/2013, ove vi rimarrà per 15 giorni consecutivi fino al 26/10/2013, e comunicata ai capigruppo consiliari ai sensi dell articolo 1 comma 16 della L.R. 11/12/2003 n. 21. Comune di Prata di Pordenone, lì 11/10/2013 Il Responsabile della Pubblicazione F.to SIG.RA ORIETTA SCUDELER ATTESTATO DI ESECUTIVITA` La presente deliberazione è divenuta esecutiva il giorno 07/10/2013, poiché dichiarata immediatamente esecutiva (art.1, comma 19 della L.R. 11/12/2003 n. 21 come modificato dall art.17 della L.R. 24/05/2004 n. 17). Il Responsabile dell Esecutività F.to SIG.RA ORIETTA SCUDELER E' COPIA CONFORME ALL'ORIGINALE SOTTOSCRITTO DIGITALMENTE AI SENSI DEL D.P.R. 445/2000 E DEL D.LGS. 82/2005 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI. Comune di Prata di Pordenone Deliberazione n. 147 del 07/10/2013 7