per l energia Relatore Ph.D. Ing. Raffaello Possidente



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Transcript:

Sistemi di Micro/Co e Tri-generazione per l energia Relatore Ph.D. Ing. Raffaello Possidente

La cogenerazione (Combined Heat and Power - CHP) Produzione simultanea di due forme di energia elettrica e/o meccanica e termica da una singola fonte energetica. FLUIDO TERMOVETTORE DESTINATO ALL UTENZA CIRCUITO DI RAFFREDDAMENTO (LIVELLO TERMICO 1) GAS DI SCARICO (LIVELLO TERMICO 2) ENERGIA TERMICA DA FONTE FOSSILE O RINNOVABILE COMBUSTIBILE MOTORE ALTERNATORE ENERGIA MECCANICA ENERGIA ELETTRICA La cogenerazione con potenza elettrica inferiore ad 1 MW si definisce piccola cogenerazione, quella con potenza inferiore a 50 KW si definisce microcogenerazione (definizioni del DLgs 20/2007) - MCHP MEDICLIMA 2013. ENERGIA E AMBIENTE: la Sardegna del futuro 2

È una tecnologia che consente la razionalizzazione dell uso delle risorse energetiche in quanto recupera il calore altrimenti disperso nel processo di conversione dell energia termica. η el = 46 % 100 ENERGIA PRIMARIA IMPIANTO COGENERAZIONE IMPIANTO DI COGENERAZIONE Bilancio energetico nella cogenerazione 30 55 ENERGIA ELETTRICA ENERGIA TERMICA 30 55 IMPIANTO CONVENZIONALE (RETE) IMPIANTO CONVENZIONALE (CALDAIA) CUC = 85% η cal = 80 % Il Risparmio di Energia Primaria (REP) mediamente conseguito è circa del 25% e per questo la tecnologia viene incentivata per mezzo del D.M. 05/09/2011 che introduce l indice del PES (Primary Energy Saving) per la definizione di CAR (Cogenerazione ad Alto Rendimento) 65 69 134 ENERGIA PRIMARIA IMPIANTO CONVENZIONALE MEDICLIMA 2013. ENERGIA E AMBIENTE: la Sardegna del futuro 3

La trigenerazione L utilizzo di energia termica per la produzione di energia frigorifera, consente di ottenere un sistema di trigenerazione. Le tecnologie attualmente disponibili per la trigenerazione sono: 1. Sistemi ad assorbimento o adsorbimento - controllo di temperatura 2. Sistemi a ruota entalpica con materiali essiccanti (Dessiccant Evapotative Cooling, DEC) controllo di temperatura e umidità relativa 100 ENERGIA PRIMARIA IMPIANTO DI COGENERAZIONE CUC = 85% 35 50 ENERGIA ELETTRICA ENERGIA TERMICA MACCHINA AD ASSORBIMENTO/ADSORBIMENTO O DESSICCANT COOLING COP= O,7 35 ENERGIA FRIGORIFERA DISPONIBILE NELLA STAGIONE INVERNALE MEDICLIMA 2013. ENERGIA E AMBIENTE: la Sardegna del futuro 4

Tecnologie disponibili per la microcogenerazione Motori a combustione interna Sono i più utilizzati per la semplicità impiantistica, bassi costi di acquisto e affidabilità Presentano lo svantaggio di avere una certa rumorosità e richiedere frequenti interventi di manutenzione Utilizzano gas naturale e biogas (a ciclo Otto) e gasolio, biodiesel e olio vegetale (a ciclo Diesel) Presentano alcune problematiche sulla combustione di syngas prodotto da biomassa legnosa con processi di piro-gassificazione (utiilizzatissimi con processi anaerobici) Motori Stirling Tecnologia a combustione esterna: possono utilizzare combustibili tradizionali meno pregiati (a basso costo), ma soprattutto biomasse sottoposte a processi di pirogassificazione o cmbustione in caldaia Presentano minore necessità di manutenzione dei motori a combustione interna Costi più elevati di investimento ed ingombri maggiori Sono stati commercializzati prodotti di piccolissima taglia (da 1 e 5 kw elettrici) alimentati a pellet Microturbine a gas a combustione interna o esterna Pesentano elevati rendimenti elettrici e termici Possono essere alimentati anche da biomassa (se a combustione esterna) piccola CHP Presentano minori rumorosità ed emissioni inquinanti rispetto ai MCI Costi più elevati di investimento e ingombri maggiori MEDICLIMA 2013. ENERGIA E AMBIENTE: la Sardegna del futuro 5

Tecnologie disponibili per la microcogenerazione Micro e mini cicli Rankine (e ORC) Il calore viene introdotto per combustione esterna in una caldaia e trasferito al fluido di lavoro (vapor d acqua o un fluido organico - Organic Rankine Cycle, ORC, per impianti più grandi), il quale muove una turbina per la produzione di energia elettrica. È particolarmente indicato per impianti di piccola e media taglia alimentati a biomassa (cippato). Sono disponibili ad alta e bassa temperatura. Tecnologia affidabile e buoni rendimenti a carichi parziali. Sono disponibili oggi sistemi a partire da 10 kw elettrici a bassa temperatura di scarico (45 C). Celle a combustibile Possono essere considerate un evoluzione delle comuni batterie: trasformano energia chimica in energia elettrica e termica, senza alcun processo di combustione. Al momento, utilizzano principalmente idrogeno come combustibile, che ha scarsissima diffusione o costi elevati di produzione Tecnologia che presenta costi ancora molto elevati Presentano elevati valori di efficienza elettrica e termica di conversione ed emissioni praticamente nulle, assenza di parti in movimento MEDICLIMA 2013. ENERGIA E AMBIENTE: la Sardegna del futuro 6

Altre tecnologie per la microcogenerazione a biomassa solida Motori alternativi a vapore (spilling) Utilizzano la stessa tecnologia delle vecchie locomotive a vapore (tra i 15 e i 60 bar) Tecnologie affidabili soprattuto per le piccole taglie, ma richiedono la presenza di un conduttore di impianto qualificato per via della produzione di vapore ad elevata pressione (oneri di gestione elevati) Possibilità di regolazione dell indice elettrico grazie allo spillamento del vapore Bassi rendimenti elettrici (massimo del 18%) ed elevati indici termici (rapporto energia termica/energia elettrica superiore a 5) Sistemi termofotovoltaici PTV L energia termica prodotta nella camera di combustione viene filtrata ed assorbita da una cella fotovoltaica sensibile all infrarosso, che la converte in energia elettrica Può uilizzare combustibili di varia natura (biogad, bio-oli, biomasse, oli vegetali ecc.) È una tecnologia particolarmente indicata nella microcogenerazione domestica Presenta emissioni molto basse, silenziosità, ma elevati rapporti Pt/Pel (anche superiori a 20) Tecnologia ancora in fase di ingegnerizzazione MEDICLIMA 2013. ENERGIA E AMBIENTE: la Sardegna del futuro 7

Altre tecnologie per la microcogenerazione da fonte solare Motori stirling con concentratori parabolici solari L energia termica viene trasferita a un gas (elio) che viene riscaldato fino a 800 C per la combustione in un motore stirling Tecnologia ancora in fase sperimentale Pannelli solari ibridi Sono in fase di produzione prototipi per applicazioni domestiche da 3,5 kw el (temperature dell elio di 300 C) Tecnologie MCHP con biomasse legnose Potenza elettrica minima [kw] Rendimenti elettrici [η] Motore alternativo a vapore 50 10% - 18 % Sistemi a ciclo ORC 10 10% - 18 % Motori stirling 1 8% - 22 % Motori a combustione interna 40 14% - 34 % MEDICLIMA 2013. ENERGIA E AMBIENTE: la Sardegna del futuro 8

Tecnologie disponibili per la trigenerazione Macchine frigorifere ad assorbimento e adsorbimento Le macchine frigorifere alimentate da vettori termici (Thermally actived Heat Pump THP) sono caratterizzate da tre livelli di temperatura: livello di alta temperatura (T H ) - alimentazione termica del processo; cui è associata una quantità di energia termica Q H livello di bassa temperatura (T L ) ciclo di refrigerazione; energia termica Q L livello di media temperatura (T M ) energia termica di dissipazione della macchina, Q M. Indice di prestazione della macchina: THP Q H, T H Q L,T L Q M,T M Energy Efficiency Ratio (EER) = Q Q L H MEDICLIMA 2013. ENERGIA E AMBIENTE: la Sardegna del futuro 9

Tecnologie disponibili per la trigenerazione Macchine frigorifere ad assorbimento e adsorbimento Le macchine THP: Si basano sull effetto frigorifero determinato dall assorbimento di una sostanza (NH 3 o H 2 O) in un altra definita assorbente (H 2 O o LiBr). Il processo di trasformazione avviene in fase liquida, ABsorber Heat Pump ABHP Quando vengono usate sostanza solide come assorbenti (zeolite o silica gel) si parla di sistemi ad adsorbimento (ADsorber Heat Pump ADHP) Esistono anche nuovi brevetti che utilizzano tre stati: solido, liquido e gassoso, sfruttando le proprietà del sale ClLi. MEDICLIMA 2013. ENERGIA E AMBIENTE: la Sardegna del futuro 10

Tecnologie disponibili per la trigenerazione Macchine frigorifere a ruota entalpica con materiali essicanti (dessicant cooling) Sistemi che utilizzano gel di sicilio come adsorbente e determinano trasformazioni adiabatiche isoentalpiche dell aria che lo attraversa. Il processo è rigenerativo per mezzo di somministrazione di energia termica. A tale scopo viene utilizzata una ruota definita entalpica per via della trasformazione subita dall aria che la lambisce. Il sistema può essere quindi facilmente integrato ad impianti cogenerativi o solari. 9 8 1 Ruota essiccante con silica gel Scambiatore di calore ruotante 2 7 6 5 3 4 Trasformazioni dell aria di immissione: 1-2 deumidificazione adiabatica in ruota entalpica 2-3 preriscaldamento su scambiatore ruotante 3-4 umidificazione Trasformazioni dell aria di ripresa: 5-6 umidificazione (che amplifica il potere di scambio) 6-7 preriscaldamento nello scambiatore rotante 7-8 riscaldamento per la rigenerazione della ruota (fino a 50-75 C) 8-9 umidificazione adiabatica nella ruota entalpica MEDICLIMA 2013. ENERGIA E AMBIENTE: la Sardegna del futuro 11

Tecnologie disponibili per la trigenerazione Sistemi DEC Acqua e bromuro di litio Silica gel Cloruro di litio Silica gel Macchine frigorifere ad assorbimento e adsorbimento MEDICLIMA 2013. ENERGIA E AMBIENTE: la Sardegna del futuro 12

PES (Primary Energy Saving) e CAR (Cogenerazione Alto Rendimento) Il D.M. 5/9/11 che recepisce la direttiva 2004/8/CE introduce il concetto di Risparmio di Energia Primaria come valore minimo da rispettare per accesso alle agevolazioni (riconoscimento CAR): PES 1 = 1 > PES ηel, CHP ηth, CHP + η η el, ST th, ST min Se P el 1 MW Se P el < 1 MW PES > 0,1 PES > 0 PES = E el, CHP 1 > PESmin Eel, CHP Eth, CHP η el, ST + η th, ST La prima condizione da verificare è il Coefficiente di Utilizzo del Combustibile inteso come rapporto tra l energia prodotta (elettrica + termica) e l energia primaria di alimentazione Il PES consente di valutare l efficienza operativa del sistema cogenerativo per mezzo dei rendimenti MEDICLIMA 2013. ENERGIA E AMBIENTE: la Sardegna del futuro 13

Nel caso in cui i limiti di 0,80 e 0,75 non siano rispettati si valuta l energia elettrica prodotta come E e = E t xc (essendo C il rapporto tra energia elettrica e energia termica effettivo). Il PES viene calcolato solo sulla quota cogenerata. I valori dei rendimenti di riferimenti sono tabellati in funzione della tecnologia considerata. MEDICLIMA 2013. ENERGIA E AMBIENTE: la Sardegna del futuro 14

Incentivi e agevolazione riconosciute alla CAR La cogenerazione è incentivata con: 1. D.M. del 5/9/2011 per impianti alimentati da fonti non rinnovabili per mezzo di TEE dedicati riconosciuti per un periodo di 10 anni, aumentati a 15 nel caso di teleriscaldamento; 2. premi sulla tariffa omnicomprensiva (TO) previsti dal D.M. del 6 luglio 2012, variabili in funzione della taglia e della tipologia di impianto, dedicata agli impianti alimentati da fonti rinnovabili Le agevolazioni riguardano: 1. Priorità di dispacciamento dell energia elettrica prodotta. 2. Esenzione dall obbligo di acquisto dei CV per i soggetti obbligati (produttori e importatori di energia da fonti non rinnovabili eccedenti i 100 GWh) 3. Condizioni di ritiro di energia elettrica dedicata e scambio sul posto (con esclusione degli impianti che accedono alla TO). 4. Semplificazioni autorizzative e fiscali per gli impianti di microcogenerazione (P el < 50 kw) alimentati a gasolio, GPL e gas naturale. MEDICLIMA 2013. ENERGIA E AMBIENTE: la Sardegna del futuro 15

Fonti rinnovabili: perché favorire la cogenerazione Impianto di produzione di energia elettrica alimentato a biomassa Combustione di 100 t di biomassa SISTEMA DI PORDUZIONE 360 MWh CON η EL = 25% E el = 90 MWh = 16,8 tep Combustione di 100 t di biomassa Combustione di 100 t di biomassa CALDAIA CON 360 MWh η TH = 80% E th = 288 MWh = 24,8 tep SISTEMA CHP η EL = 25% 360 MWh η TH = 60% E el = 90 MWh = 35,4 tep E th = 216 MWh MEDICLIMA 2013. ENERGIA E AMBIENTE: la Sardegna del futuro 16

Fonti rinnovabili: perché favorire la cogenerazione Dove è necessario pianificare la valorizzazione energetica di biomassa di scarto, la sola generazione termica è sempre da favorire alla sola generazione elettrica per evidenti vantaggi energetici. A questo vantaggio andrebbe aggiunto quello ambientale derivante dall eliminazione di emissioni dovute alla combustione di combustibili fossili per la produzione termica nelle immediate vicinanze, che nel caso di energia elettrica non si presenta. Tuttavia la scelta della cogenerazione è quella da privilegiare in quanto somma sia gli effetti energetici (+110% di TEP risparmiati rispetto alla sola produzione di energia elettrica e +43% rispetto alla sola produzione termica) che quelli ambientali. È necessario eseguire una corretta fattibilità in base alle utenze esistenti MEDICLIMA 2013. ENERGIA E AMBIENTE: la Sardegna del futuro 17

Condizioni di applicabilità della cogenerazione Un impianto di poligenerazione presenta la peculiarità di produrre contemporaneamente più forme di energia (elettrica, termica e/o frigorifera) Risulta fondamentale individuare i livelli termici richiesti dall utenza e i profili di carico termico/frigorifero ed elettrico dell utenza su scala giornaliera, mensile, annuale allo scopo di: 1. scegliere la tecnologia più opportuna tra quelle disponibili sul mercato 2. dimensionare l accumulo termico in modo opportuno 3. eseguire una corretta fattibilità tecnico/economica dell investimento Attenzione! Non tutte le utenze sono indicate per questo tipo di applicazione MEDICLIMA 2013. ENERGIA E AMBIENTE: la Sardegna del futuro 18

Analisi di fattibilità: approccio di base 1. Individuare i livelli termici necessari all utenza termica o frigorifera da alimentare. Spesso l ottimizzazione dell energia elettrica prodotta con il minimo consumo comporta una riduzione del livello termico al di sotto del valore minimo necessario! 2. È necessario negli impianti cogenerativi di piccola dimensione considerare l energia elettrica come sottoprodotto della generazione termica. 3. L utenza che necessita di energia termica spesso non coincide con i punti più baricentrici favorevoli all approvvigionamento. È necessario quantificare i costi/benefici che derivano dal reperimento della biomassa e dalla distanza di conferimento dell energia termica! 4. Favorire la generazione distribuita tramite impianti di micro-poligenerazione che possono utilizzare minori quantitativi di biomassa reperiti unicamente nel territorio circostante (filiera corta entro un raggio di 70 km ai sensi degli art. 9 e 10 del D.lgs 102/2005, in tal modo la filiera può essere considerata sostenibile). 5. Ridurre le perdite dovute al trasporto energetico. MEDICLIMA 2013. ENERGIA E AMBIENTE: la Sardegna del futuro 19

100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Composizione dei profili di carico delle utenze Profilo di potenza elettrica 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% F2 F1 F3 F1 F3 30% F2 F1 20% F3 10% F1 F2 F3 0% 0 1 000 2 000 3 000 4 000 5 000 6 000 7 000 8 000 8 760 Profilo di potenza termica 0 1 000 2 000 3 000 4 000 5 000 6 000 7 000 8 000 8 760 100.00% 90.00% 80.00% 70.00% 60.00% 50.00% 40.00% 30.00% 20.00% 10.00% 0.00% Profilo di potenza frigorifera 0 1 000 2 000 3 000 4 000 5 000 6 000 7 000 8 000 8 760 MEDICLIMA 2013. ENERGIA E AMBIENTE: la Sardegna del futuro 20

La curva di durata La corretta progettazione di un impianto di cogenerazione parte dall analisi del diagramma di carico dei consumi, che consente la scelta di un impianto con il maggior numero di ore di funzionamento: in tal modo l impianto sarà scelto in modo da parzializzare il meno possibile il proprio funzionamento. 120% 100% 80% 60% 40% Curva di durata delle potenze termiche cumulate Caldaia di integrazione Cogeneratore a biomassa Nell esempio riportato a fianco il cogeneratore alimentato a biomassa (linea rossa) è in grado di fornire la maggior parte dell energia termica necessaria all utenza e di mantenere un funzionamento a pieno carico di 2000 ore. 20% 0% 0 400 800 1200 1600 2000 2400 2800 3200 3600 4000 4400 4800 5200 5600 6000 6400 6800 7200 7600 8000 8400 8800 MEDICLIMA 2013. ENERGIA E AMBIENTE: la Sardegna del futuro

Gli studi di fattibilità e analisi di sensibilità È bene accompagnare le analisi di sensibilità a tutti gli studi di fattibilità in modo da individuare le variazioni dei seguenti parametri economici fondamentali al variare di determinate condizioni (costi energetici, uso dell energia elettrica, ore di funzionamento ecc.) Simple o Discounted Pay Back (SPB o DPB) 3 valore attuale netto 2 tasso interno di reddiività. SPB [anni] 9 8 7 6 5 4 Simple Pay Back costo unitario medio del combustibile: 0,90 /Nmc SPB senza finanziamento SPB con finanziamento del 30% 0.10 0.11 0.12 0.13 0.14 0.15 Costo unitario medio dell'energia elettrica [ ] Diagrammi come quelli riportati in figura consentono di misurare l incidenza dei principali fattori di influenza dell investimento, quantificando la pendenza della curva rispetto alle variazioni percentuali. MEDICLIMA 2013. ENERGIA E AMBIENTE: la Sardegna del futuro

Per ulteriori informazioni: PhD. Ing. Raffaello Possidente S.E.S.CO. Srl Via Nazario Sauro, 12 09123 Cagliari Tel. +39 0705511744 Cell +39 3496674814 raffaello.possidente@sescoenergia.com Grazie per l attenzione MEDICLIMA 2013. ENERGIA E AMBIENTE: la Sardegna del futuro 23