PARROCCHIA DI SANT ANDREA APOSTOLO UDINE/PADERNO Piazza Paderno 1 33100 UDINE Tel. 0432 42809 / email: pier.mazz@tin.it Anno II n. 49/35/15 VENTIDUESIMA SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO 6-12 settembre 2015 La guarigione del sordomuto e la nostra liberazione In quel tempo, Gesù, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidòne, venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli. Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente. E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!». Il percorso tracciato da Marco è molto significativo: con una lunga deviazione Gesù sceglie un itinerario che congiunge città e territori estranei alla tradizione religiosa di Israele; percorre le frontiere della Galilea, alla ricerca di quella parte comune ad ogni uomo che viene prima di ogni frontiera, di ogni divisione politica, culturale, religiosa, razziale. Scrivo queste parole dalla Mongolia, da una piccola, giovanissima chiesa ad Arvaheer, dove risuonano vere; dove, nella fede sorgiva delle origini, senti che Gesù è davvero l'uomo senza confini, che lui è il volto alto e puro dell'uomo, e che per il cristiano ogni terra straniera è patria. Gli portarono un sordomuto. Un uomo imprigionato nel silenzio, vita a metà, ma portato da una piccola comunità di persone che gli vogliono bene da colui che è Parola e liberazione, che parla come nessuno mai, che è l'uomo più libero passato sulla terra.
E lo pregarono di imporgli la mano. Ma Gesù fa molto di più di ciò che gli è chiesto, non gli basta imporre le mani in un gesto ieratico, vuole mostrare la umanità e l'eccedenza, la sovrabbondanza della risposta di Dio. Allora Gesù lo prese in disparte, lontano dalla folla. In disparte, perché ora conta solo quell'uomo colpito dalla vita. Immagino Gesù e il sordomuto occhi negli occhi, che iniziano a comunicare così. E seguono dei gesti molto corporei e insieme molto delicati: Gesù pose le dita sugli orecchi del sordo. Secondo momento della comunicazione, il tocco delle dita, le mani parlano senza parole. Poi con la saliva toccò la sua lingua. Gesto intimo, coinvolgente: ti dò qualcosa di mio, qualcosa che sta nella bocca dell'uomo insieme al respiro e alla parola, simboli dello Spirito. Vangelo di contatti, di odori, di sapori. Il contatto fisico non dispiaceva a Gesù, anzi. E i corpi diventano luogo santo di incontro con il Signore. Gesù guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: Effatà, cioè: Apriti! In aramaico, nel dialetto di casa, nella lingua del cuore, quasi soffiando l'alito della creazione: Apriti, come si apre una porta all'ospite, una finestra al sole. Apriti dalle tue chiusure, libera la bellezza e le potenzialità che sono in te. Apriti agli altri e a Dio, anche con le tue ferite. E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente. Prima gli orecchi. Ed è un simbolo eloquente. Sa parlare solo chi sa ascoltare. Gli altri innalzano barriere quando parlano, e non incontrano nessuno. Gesù non guarisce i malati perché diventino credenti o si mettano al suo seguito, ma per creare uomini liberi, guariti, pieni. «Gloria di Dio è l'uomo vivente» (sant'ireneo), l'uomo tornato a pienezza di vita. (Letture: Isaia 35,4-7; Salmo 145; Giacomo 2,1-5; Marco 7,31-37). p. Ermes Ronchi domenica 6 settembre, raccolta alle porte della chiesa per i poveri della parrocchia. Si ringrazia per la vostra generosità. Il denaro raccolto sarà messo a disposizione del Gruppo parrocchiale della San Vincenzo, che interverrà nelle situazioni più critiche di famiglie e persone della nostra comunità Buona domenica e buona settimana
C A L E N D A R I O L I T U R G I C O S E T T I M A N A L E Ventitreesima settimana del Tempo ordinario e Terza settimana della Liturgia delle Ore 23ª DEL TEMPO ORDINARIO Is 35,4-7a; Sal 145 (146); Gc 2,1-5; Mc 7,31-37 Fa udire i sordi e fa parlare i muti. R Loda il Signore, anima mia. Col 1,24 2,3; Sal 61 (62); Lc 6,6-11 Osservavano per vedere se guariva in giorno di sabato. R In Dio è la mia salvezza e la mia gloria. Natività della B. Vergine Maria (f) Mic 5,1-4a opp. Rm 8,28-30; Sal 12 (13); Mt 1,1-16.18-23 Il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. R Gioisco pienamente nel Signore. S. Pietro Claver (mf) Col 3,1-11; Sal 144 (145); Lc 6,20-26 Beati i poveri. Guai a voi, ricchi. R Buono è il Signore verso tutti. Col 3,12-17; Sal 150; Lc 6,27-38 Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. R Ogni vivente dia lode al Signore. 1 Tm 1,1-2.12-14; Sal 15 (16); Lc 6,39-42 Può forse un cieco guidare un altro cieco? R Tu sei, Signore, mia parte di eredità. Ss. Nome di Maria (mf) 1 Tm 1,15-17; Sal 112 (113); Lc 6,43-49 Perché mi invocate: «Signore, Signore!» e non fate quello che dico? R Sia benedetto il nome del Signore, da ora e per sempre. 24ª DEL TEMPO ORDINARIO Is 50,5-9a; Sal 114 (116); Gc 2,14-18; Mc 8,27-35 Tu sei il Cristo Il Figlio dell uomo deve molto soffrire. R Camminerò alla presenza del Signore nella terra dei viventi. 6 DOMENICA 7 LUNEDÌ 8 MARTEDÌ LO Prop 9 MERCOLEDÌ 10 GIOVEDÌ 11 VENERDÌ 12 SABATO 13 DOMENICA LO 4ª set ORARI DELL UFFICIO PARROCCHIALE: da lunedì a venerdì dalle ore 11 alle ore 12. IL PARROCO IN QUESTA SETTIMANA SARA ASSENTE da lunedì a venerdì EMAIL: pier.mazz@tin.it Ore 8.00 Santa Messa Ore 10.30 SANTA MESSA Ore 20.30 Prove di canto Ore 8.00 Santa Messa Ore 10.30 SANTA MESSA Ore 18.30 Settenario della Addolorata
Generare comunicazione di salvezza I miracoli di Cristo non sono gesti spettacolari. Sono atti di bontà che manifestano la presenza del Regno di Dio tra noi, cioè la salvezza di tutto l'uomo. Così, la guarigione di un sordomuto, oltre che realtà, può essere «segno» di un intervento del Signore Gesù che ci libera il cuore. Il sordomuto, infatti, assomiglia a noi quando siamo nel peccato. Dio ci è accanto, ci bisbiglia parole dolci. Non lo sentiamo. Abbiamo vicino le persone più acute e più buone, che desiderano aiutarci. Non prestiamo attenzione. Passiamo vicino a chi ha bisogno di un conforto, di speranza. Ma siamo soli al mondo, chiusi nel nostro egoismo. L'egoismo è sempre disattenzione a Dio e agli altri. È chiusura in noi stessi. È affondare nella solitudine e nella disperazione. Abbiamo bisogno di ascoltare e di parlare. Di ascoltare, innanzitutto. Per questo Dio ci ha creati con due fonti di ascolto! E una sola di comunicazione. Viviamo in una cultura intrisa di parole e vuota di senso e di passione. Talvolta, una persona che taccia e presti ascolto è una grande benedizione. Dio ci parla nella sua Chiesa. I fratelli ci dicono le loro sofferenze e le loro gioie avare. Ascoltare e parlare, intervenendo con saggezza e pulizia, con tenerezza e vigore, con il linguaggio giusto, con il tono appropriato. Dicendo ciò che va detto. Ne nasce una incomparabile comunione con Dio che rende sorridente la vita. Ne nasce una fraternità che ha Dio come Padre e Cristo come primogenito. Per morire e risorgere con lui. Facciamo come Ferdinando Dergani, un giovane sordomuto che ha deciso di «parlare al mondo intero». La sua storia e la sua voglia di vivere ha generato una rete di corrispondenza intensa. Proviamoci!
MARTEDI 8 SETTEMBRE, ALLE ORE 20.30, NELLA SALA PARROCCHIALE RIPRENDERANNO LE PROVE DI CANTO Gruppo per la pulizia della Chiesa La nostra chiesa è bella, grande, luminosa, ricca di opere che parlano agli occhi e allo spirito! Ed è sempre pulita ed accogliente anche grazie al servizio del Gruppo che si occupa della pulizia della chiesa. Un gruppo di signore che ogni venerdì mattina, puntualmente, si ritrova per tenere in ordine la casa di Dio (chiesa e sacrestia). Due signore poi si prendono cura dei fiori e delle piante che rendono bella la nostra Chiesa. Sempre indaffarate come la sorella di Lazzaro, Marta, a pulire e riodinare la chiesa... queste signore non ignorano l'esempio di Maria perchè "ramazzare, spolverare e lavare" in chiesa è un po' come... pregare tre volte!! A.A.A. Volontari Cercasi Il gruppo ha preso vita anni fa: si dedicano alla chiesa con gioia. Scopa e straccio sono i loro ferri del mestiere ma... non sono più giovanissime (chiedo scusa di questa affermazione!!!!), anzi sono sempre meno, a volte proprio poche... e il lavoro è tanto!! Cerchiamo amici e amiche, collaboratori e collaboratrici. Unico requisito: il desiderio di dare lode a Dio con un lavoro semplice e umile, ma non meno necessario di altri. Se sei interessato/a, puoi dare la tua disponibilità al parroco o presentarti il venerdì mattina in Chiesa.
domenica 4 ottobre SANTA MESSA di inizio anno catechistico, con la benedizione degli zainetti venerdì 9 ottobre e sabato 10 ottobre inizio degli incontri di catechismo Sono aperte le iscrizioni per l anno catechistico 2015-2016. L iscrizione, per ogni gruppo di catechesi, si fa compilando la scheda apposita e consegnandola in parrocchia. Il modulo di iscrizione si trova in chiesa oppure nel sito della parrocchia: http://www.padernopoli.it/parrocchia/ Anche per questo servizio parrocchiale chiediamo la collaborazione. Il numero dei ragazzi richiede anche un numero adeguato di catechisti. Si confida nella disponibilità di qualche papà o mamma e non solo!!!
FESTA DELLA B. V. ADDOLORATA Domenica 20 settembre 2015 ore 10.30 Santa Messa ore 18.30 - Vesperi DAL 13 AL 19 SETTEMBRE SETTENARIO IN PREPARAZIONE ALLA FESTA ORE 18.30 PREGHIERA Si rinnova martedì 8 settembre il pellegrinaggio diocesano istituito da mons. Battisti all'indomani del devastante sisma del 1976. Il ritrovo dei pellegrini è alle 14.15 a Carraria di Cividale. Alle 17.00 la Santa Messa presieduta dall'arcivescovo nel piazzale del Santuario. ORE 19.00 - SANTA MESSA PELLEGRINAGGIO DIOCESANO A CASTELMONTE Il 28 agosto, è deceduto GIOVANNI MARSILIO, di anni 72 Il Signore gli conceda il riposo eterno. Ai familiari assicuriamo la nostra vicinanza e la nostra fraterna preghiera, affidando questo nostro fratello alla Misericordia di Dio RIPOSI IN PACE