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Transcript:

COPIA C i t t à d i B a c o l i (Prov. di Napoli) SETTORE II Prot. n. 1061 del 15.6.2012 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 129 del 05.6.2012 OGGETTO: Protocollo d intesa per la gestione del servizio di mediazione direttive. L anno DUEMILADODICI il giorno 05 del mese di GIUGNO alle ore 12,40 nella casa Comunale si è riunita la GIUNTA COMUNALE, con la presenza dei seguenti componenti : N Cognome e Nome Carica Presente Assente. 1 SCHIANO Ermanno Sindaco SI 2 MASSA Michele Assessore SI 3 SALVIATI Vincenzo Assessore SI 4 SCOTTO DI VETTA Giuseppe Assessore SI 5 D ELIA Ettore Assessore SI 6 CARANNANTE Giuseppe Assessore SI Assume la Presidenza il Sindaco, dott. Ermanno SCHIANO. Partecipa il Segretario Generale dr. Giovanni Schiano di Colella Lavina. Sulla proposta di deliberazione sottoposta a questa Giunta Comunale, sono stati espressi i seguenti pareri, ai sensi dell art. 49, comma 1, D.lgs. 18.8.2000, n.267. Il Responsabile del Servizio ========= esprime ai sensi dell art.49, comma 1,D.lgs. 18.8.2000, n. 267, il seguente parere di regolarità tecnica in ordine alla suddetta proposta: ============== IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO Bacoli, li ====================== Il Responsabile del Servizio ================ esprime,ai sensi dell art.49, comma 1, D.lgs. 18.8.2000, n. 267, il seguente parere di regolarità contabile in ordine alla suddetta proposta : =============== IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO FINANZIARIO Bacoli, li ====================== Impegno contabile assunto ai sensi dell art. 153, comma 5, D.lgs.18.8.2000, n. 267 : Cap. Bilancio IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO FINANZIARIO Bacoli, li ===================== Constatata la legalità della riunione, il presidente inizia la trattazione dell argomento in oggetto.

La presente proposta di deliberazione viene approvata dalla Giunta Comunale con l apposizione a tergo della firma del Presidente e del Segretario Generale. PROPOSTA DI DELIBERAZIONE PREMESSO che le tecniche di negoziazione e mediazione costituiscono un valido strumento alternativo per la risoluzione di controversie, consentendo una rapida qualificata ed efficiente risposta in campo civile, commerciale e sociale, rispondendo all esigenza comune di trovare soluzioni soddisfacenti che siano in grado di ovviare alla lunghezza ed ai costi dei giudizi ordinari; VISTO il D.Lgs. n. 28 del 04 marzo 2010 in attuazione dell art. 60 della L. 18 giugno 209, n. 69, in materia di mediazione finalizzata alla conciliazione della controversie civili e commerciali, pubblicato sulla G.U. del 05 marzo 2010, n. 53 ed entrato in vigore il 20 marzo 2010, che ha introdotto la facoltatività di esperire il tentativo di conciliazione per le controversie civili e commerciali vertenti sui diritti disponibili nonchè l obbligatorietà per le materie di cui al comma I dell art. 5 del medesimo decreto; - che l ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Napoli ha istituito l organismo di mediazione MEDì, registrato presso il Ministero di Giustizia dal 05.01.2011 al n. 142 nel registro degli organismi di mediazione; - che l organismo di mediazione MEDì, si propone di diffondere la cultura della conciliazione gestendo e promuovendo la mediazione delle controversie di natura civile ed economica ed in particolare, quelle che possono insorgere tra imprese, Enti, consumatori ed utenti; TENUTO CONTO - che è interesse di questo Ente operare sinergicamente per promuovere e favorire una maggiore diffusione e conoscenza delle tecniche di risoluzione consensuale del conflitto ed in particolare per ottimizzare il migliore rapporto tra Ente e cittadino e per favorire il dialogo e la risoluzione dei conflitti in maniera rapida ed economica e disincentivare il ricorso alla giustizia ordinaria profittando delle sue lungaggini arrecando danno all Amministrazione ed eventuale vantaggio a soggetti terzi; SI PROPONE 1) di fornire al Responsabile dell Avvocatura la direttiva di valutare il protocollo di intesa per la gestione del servizio di mediazione, che, allegato al presente atto ne forma parte integrante e sostanziale al fine di impegnare l Ente ad attivare la procedura di mediazione con l organismo MEDì per tutte le obbligatorie previste dall art. 5 del D.lgs. 28/2010 nonché per le materie facoltative ed a tal fine fornire direttive al Responsabile al Responsabile dell Ufficio di Staff Legale. L Ass.re proponente f.to dr. Vincenzo Salviati Il Resp. Uff. Gare e Contratti f.to Tobia Massa LA GIUNTA COMUNALE Vista la proposta di deliberazione soprariportata avente ad oggetto:"protocollo d intesa gestione del servizio di mediazione direttive. Ritenuto di provvedere in merito; Con voti unanimi favorevolmente espressi per alzata di mano per la DELIBERA 1)Approvare la soprariportata proposta di deliberazione avente ad oggetto:" Protocollo d intesa per la gestione del servizio di mediazione direttive, che qui si intende integralmente riportata; 2)Dichiarare il presente atto deliberativo immediatamente eseguibile, con separata ed unanime votazione.

PROTOCOLLO D INTESA PER LA GESTIONE DEL SERVIZIO di MEDIAZIONE Tra: - Organismo di Conciliazione MEDì dell Ordine Dottori Commercialisti Ed Esperti Contabili di Napoli, con sede in Napoli alla Piazza dei Martiri n.30 codice fiscale 05936561215 rappresentato dal Presidente Dott. Riccardo Izzo di seguito denominato Organismo e dal Presidente dell Odcec di Napoli dott Achille Coppola.; e - Comune di BACOLI (NA), rappresentato dal Sindaco Dott...., di seguito denominato Comune ;. PREMESSO CHE - Le tecniche di negoziazione e mediazione costituiscono un valido strumento alternativo per la risoluzione di controversie, consentendo una rapida, qualificata ed efficiente risposta in campo civile, commerciale e sociale, rispondendo all'esigenza comune di trovare soluzioni soddisfacenti che siano in grado di ovviare alla lunghezza ed ai costi dei giudizi ordinari; - Il decreto legislativo n. 28 del 4 marzo 2010, in attuazione dell art.60 della Legge 18 giugno 2009, n. 69, in materia di mediazione finalizzata alla conciliazione in materia di mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civile e commerciali, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 5 marzo 2010 n. 53 ed entrato in vigore il 20 marzo 2010 ha introdotto la facoltatività di esperire il tentativo conciliazione per le controversia civili e commerciali vertenti sui diritti disponibili, nonché l obbligatorietà per le materie di cui al comma 1 dell art.5 del medesimo decreto; - La cultura tradizionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili ben si adatta a questa innovativa impostazione del modo di gestire i conflitti, essendo governata da criteri mirati più a risolvere i problemi e a recuperare i rapporti che non a distinguere tra chi abbia torno e chi ragione; - L Ordine dei Dottori Commercialisti e Esperti Contabili di Napoli ha istituito l Organismo di Mediazione MEDì, registrato presso il Ministero di Giustizia, in base a quanto previsto dal Decreto del ministero della Giustizia 18 ottobre 2010 n. 180 ed iscritto dal.05/01/2011 al numero 142 nel registro degli organismi di Mediazione - L Organismo di Mediazione MEDì si propone di diffondere la cultura della Conciliazione gestendo e promuovendo la mediazione delle controversie di natura civile ed economica, ed in particolare quelle che possono insorgere tra imprese, enti, consumatori ed utenti. - L Ordine dei Dottori Commercialisti e Esperti Contabili di Napoli, unitamente ad altre strutture formative pubbliche e private, tra cui l Università Partenope di Napoli, la Seconda Università di Napoli e l Istituto di alta formazione Anthilya, ha organizzato un polo formativo di alta qualificazione tra i soggetti che hanno la responsabilità di progettare e svolgere gli interventi formativi necessari, - L Ordine dei Dottori Commercialisti e Esperti Contabili di Napoli è stato nominato dal Consiglio Nazionale Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, quale referente per la formazione degli Ordini del Sud Italia; - L Ordine dei Dottori Commercialisti e Esperti Contabili di Napoli ha inoltre istituito una apposita Commissione conciliazione per cogliere le opportunità offerte dalla nuova normativa in tema di conciliazione e negoziazione ed offrire nuove opportunità professionali, sviluppando nel contempo uno strumento di elevata utilità sociale; 1

- L Ordine dei Dottori Commercialisti e Esperti Contabili di Napoli ha sviluppato una vera e propria professionalità nella gestione degli strumenti di negoziazione, mediazione e conciliazione ; - L Organismo ha costituito un elenco di professionisti qualificati e preparati sia con riferimento alle novità normative, sia in relazione alle tecniche di negoziazione, mediazione e conciliazione; - E interesse dell Organismo e del Comune operare sinergicamente per promuovere e favorire una maggiore diffusione e conoscenza di queste tecniche di risoluzione consensuale del conflitto ed in particolare per ottimizzare il migliore rapporto fra Ente e cittadino e per favorire il dialogo e la risoluzione dei conflitti in maniera rapida ed economica e disincentivare il ricorso alla giustizia ordinaria profittando delle sue lungaggini arrecando danno all amministrazione ed eventuale vantaggio a soggetti terzi; Per cui - Vista la Legge n. 241/1990 e ss.mm.ii. Nuove norme in materie di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi, la quale, all art.15, prevede la possibilità che le amministrazioni pubbliche possano sempre concludere tra loro Accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di comune interesse; - Visto il Decreto Legislativo 267/2000 e ss.mm.ii. Testo Unico delle leggi sull ordinamento degli Enti Locali il quale, disciplinando compiutamente i principi e le disposizioni in materia di ordinamento degli Enti Locali, in particolare prevede, all art.119, che, in applicazione dell art. 43 della legge 27 dicembre 1997, n. 449, al fine di favorire una migliore qualità dei sevizi prestati, gli Enti Locali possono stipulare accordi di collaborazione nonché convenzioni con soggetti pubblici o privati diretti a fornire consulenze o servizi aggiuntivi; - Visto il Decreto Legislativo n. 28 del 4 marzo 2010, recante l" Attuazione dell art.60 della legge 18 giugno 2009, n.69 in materia di mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civile e commerciali che disciplina il tentativo di mediazione finalizzata alla conciliazione ed il successivo Decreto del Ministero della Giustizia 18 ottobre 2010 n. 180 ; - Visto il particolare favor del Legislatore italiano ed europeo nei confronti di questo strumento alternativo di risoluzione dei conflitti in considerazione del miglioramento del benessere sociale a cui porta il suo utilizzo ; - Vista la particolare esperienza dell Organismo in materia di ADR ed in particolare nell utilizzo delle tecniche di negoziazione e mediazione; - Vista la possibilità di gestire il contenzioso del Comune con una nuova strategia indicata dalla normativa vigente (DLgs n 28 del 4 marzo 2010); - Visto interesse del Comune all adozione di procedure alternative al ricorso all autorità giudiziaria allo scopo di ridurre i tempi e i costi del contenzioso; - Visto che le lungaggini processuali rendono difficoltosa la tutela effettiva riconosciuta dalla giustizia ordinaria;. - Visto che l accesso alla giustizia, costituisce un diritto fondamentale espresso nell art. 6 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell uomo e delle libertà fondamentali; - Visto che il diritto ad un ricorso effettivo alla giustizia, previsto dall art. 47 della Carta dei diritti fondamentali dell Unione Europea, costituisce un principio generale del diritto comunitario; - Visto che il ricorso al tentativo di conciliazione consentirà una drastica riduzione dei costi delle procedure contenziose ed un aumento il grado di soddisfazione della generalità dei cittadini, rappresentando uno strumento al servizio della pace sociale ed efficienza economica dell ente e non ultimo un disincentivo per chi utilizza il ricorso all Autorità Giudiziaria allo scopo di avvantaggiarsi dei suoi tempi indefiniti. 2

LE PARTI CONVENGONO QUANTO SEGUE Art.1 Finalità del protocollo 1.L Organismo ed il Comune concordano di collaborare in attività di comune interesse per favorire la diffusione della strumento della mediazione/conciliazione, quale metodo di risoluzione delle controversie alternativo alla giustizia ordinaria economico ed efficace; Art.2 Oggetto del protocollo 1.Il Comune affida all Organismo, l incarico di organizzare in via esclusiva il servizio di mediazione finalizzata alla conciliazione per ogni controversia esistente e futura intercorrente tra il Comune ed i terzi, tra i cittadini del Comune stesso, nonché tra quest ultimi e terzi, che abbia ad oggetto diritti disponibili in ambito civile e commerciale, nonché ogni altra controversia che le parti intendano, per loro volontà, in forza di una disposizione o dell invito di legge, dell invito del giudice o di una clausola contrattuale, risolvere attraverso una procedura consensuale; 2.Il Comune acconsente all apertura di uno sportello di conciliazione presso le sede dell Organismo, o presso diversa sede da quest ultimo indicata o presso il Comune, al fine di fornire informazioni ai cittadini circa le procedure di mediazione finalizzate alla conciliazione, di effettuare la raccolta delle istanze di mediazione e, in una fase successiva (legata all espletamento degli adempimenti necessari per l accreditamento quale sede di staccata dell organismo Medi ) di svolgere la procedura stessa di mediazione. Art.3 Spese 1.In merito alle procedure per la mediazione finalizzata alla conciliazione, si applicheranno, in riferimento alle spese di avvio del procedimento e alle spese di avvio della conciliazione, le indennità spettanti agli Organismi di conciliazione, di cui al Decreto del ministero della Giustizia 18 ottobre 2010 n. 180, meglio precisate nel DM 145/2011; 2. Le attività necessarie all apertura dello sportello di conciliazione saranno svolte dal Comune e dall Organismo a titolo gratuito Art.4 Impegni delle parti sottoscrittrici 1. L Organismo provvederà a predisporre ogni attività, procedura ed organizzazione necessaria per l attivazione del servizio di mediazione a favore dei cittadini (e comunque fra le parti siano esse pubbliche che private) che per legge, o su base volontaria, si avvalgono del suddetto servizio, gestendolo attraverso le apposite sezioni specializzati per le procedure non amministrate, e avvalendosi di apposito Organismo di mediazione per la procedura amministrata, di cui al DLgs. N. 28 del 4 marzo 2010 e successivo Decreto del ministero della Giustizia 18 ottobre 2010 n. 180 ; 2. Il Comune verificherà tutte le controversie già pendenti innanzi all autorità giudiziaria per valutare la convenienza e possibilità di procedere al tentativo di conciliazione sottoponendole all attenzione dell Organismo; 3. Il Comune si impegna ad attivare la procedura di mediazione con l Organismo Medi per tutte le materie obbligatorie previste dall art. 5 del dlgs 28/2010 e a valutare la convenienza e possibilità di procedere al tentativo di conciliazione di tutte le controversie future, in materie non obbligatorie, attivando la procedura di mediazione con l Organismo di mediazione Medì dell Odcec di Napoli. 3

4. l Organismo nomina quali referenti che cureranno l esecuzione degli impegni quivi stabiliti la dott.ssa Caterina Festa (coordinatore commissione convenzioni); il Comune, non oltre 20 giorni dalla sottoscrizione del presente Protocollo, si riservano di nominare uno più Referenti che cureranno l esecuzione degli impegni quivi stabiliti. oppure L Organismo Medì ed il Comune, non oltre 20 giorni dalla sottoscrizione del presente Protocollo, si riservano di nominare uno più Referenti che cureranno l esecuzione degli impegni quivi stabiliti. 5. L Organismo e il Comune si impegnano altresì a promuovere iniziative finalizzate alla divulgazione, all applicazione e all implementazione del presente Protocollo di Intesa. A tal fine saranno organizzati congiuntamente eventi formativi, rivolti sia al personale dei Comune, nonché alle altre figure professionali interessate alla materia. Gli aspetti organizzativi saranno di volta in volta concordati in relazione alle singole iniziative promosse; 6. Il Comune si impegna a mettere a disposizione dell Organismo a titolo gratuito, una stanza ed una postazione ufficio presso le sue strutture idonea per l organizzazione di un punto informazione per i cittadini circa le procedure per la mediazione finalizzata alla conciliazione nonché di raccolta delle istanze di mediazione e lo sviluppo delle stesse. 7. Il Comune e l Organismo, si riservano di apportare le modifiche che si rendessero necessarie ed opportune per migliorare la qualità e l efficienza del servizio in ottemperanza alla normativa in rapida evoluzione; Art. 5 Durata del Protocollo Il presente protocollo avrà una durata di cinque anni, che decorreranno dalla data di sottoscrizione delle parti del presente atto. Napoli lì,... Il Sindaco Del Comune di... ( Dott....) Il Presidente Il Presidente Organismo Mediazione Medì Organismo Odcec di Napoli ( Dott. Riccardo Izzo) (Dott. Achille Coppola) 4

IL PRESIDENTE IL SEGRETARIO GENERALE f.to Dr. Ermanno Schiano f.to dr. Giovanni Schiano di Colella Lavina La presente deliberazione è copia fin qui conforme all'originale costituita da fogli 1 e da allegati n. 1 Bacoli,li 15.6.2012 IL RESPONSABILE DEL II SETTORE dr.ssa BASCIANO Lucia REFERTO DI PUBBLICAZIONE I sottoscritti, visti gli atti d ufficio, A T T E S T A N O che la presente deliberazione è stata pubblicata all'albo Pretorio on-line della Città di Bacoli sul sito istituzionale all indirizzo web www.comune.bacoli.na.it il giorno 15.6.2012 per rimanervi 15 gg. consecutivi (art.124, c. 1, D. Lgs. 267/2000). L Incaricato della pubblicazione f.to Di Meo Antonio Biagio Il Resp.le del II Settore f.to dr.ssa Lucia Basciano Il Segretario Generale f.to dr. Giovanni Schiano di Colella Lavina La presente deliberazione è stata inserita nell elenco trasmesso ai Capi - gruppo consiliari, giusta nota n.... del..., a norma dell art.125 D.lgs. 18.8.2000, n. 267 Bacoli,... Il Resp.le del II Settore CERTIFICATO DI ESECUTIVITA La presente deliberazione è divenuta esecutiva il... Il Segretario Generale Bacoli,....