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UN ANNO DOPO L ALLUVIONE, IL PUNTO DELLA SITUAZIONE

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RASSEGNA STAMPA UNIONE VENETA BONIFICHE TESTATE: 4 FEBBRAIO 2014 1 PARTE UFFICIO COMUNICAZIONE UVB comunicazione@bonifica-uvb.it

OGGI NOTIZIE SU: Consorzio/Pag. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Veronese Adige Po Delta del Po Alta Pianura Veneta Brenta Adige Euganeo Bacchiglione Acque Risorgive Piave Veneto Orientale LEB Consorzio/Pag. 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 Veronese Adige Po Delta del Po Alta Pianura Veneta Brenta Adige Euganeo Bacchiglione Acque Risorgive Piave Veneto Orientale LEB 4 FEBBRAIO 2014 1 PARTE UFFICIO COMUNICAZIONE UVB comunicazione@bonifica-uvb.it

Del 4 gennaio 2014 Estratto da sito MALTEMPO: DALLE 8 EVACUAZIONE DI BOVOLENTA Comunicato stampa N 289 del 04/02/2014 (AVN) Venezia, 4 febbraio 2014 Peggiora la situazione del maltempo nel Veneto. Alle ore 8 inizierà l evacuazione degli abitanti di Bovolenta, in provincia di Padova, che saranno inviati e ospitati a Polverara. A Montegalda è in transito il colmo di piena che si riverbera sino a Bovolenta e ha raggiunto il livello dell alluvione del 2010. Anche il Fratta-Gorzone ha raggiunto e superato il suo massimo storico a 2,45 metri. Su Este permane la sofferenza legata al canale Bisatto, mentre il Muson dei Sassi preoccupa meno. A Motta di Livenza situazione in miglioramento. Il Livenza nella notte è calato e per ora è scongiurata l evacuazione dell Ospedale riabilitativo. Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile Pagina 1

Del 4 gennaio 2014 Estratto da sito MALTEMPO IN VENETO: STIVAL, TRE EMERGENZE: NEVE, ACQUA E SPIAGGE. PEGGIO DEL 2010. IN CAMPO PIU DI 3.000 UOMINI TRA PROTEZIONE CIVILE E SUEM 118. PREOCCUPAZIONE PER NEVE SUI TETTI E BACINO FRATTA-GORZONE. Comunicato stampa N 294 del 04/02/2014 (AVN) Venezia, 4 febbraio 2014 In questo momento stiamo fronteggiando 2 emergenze in atto ed una che ci attendiamo nei prossimi giorni: la massa di neve in montagna dove si lavora principalmente per sgomberare i tetti ricoperti da metri di neve pesantissima e a rischio crollo; la situazione idrogeologica in pianura dove le maggiori preoccupazioni vengono dalla bassa padovana e dal bacino Fratta-Gorzone, dove non escludiamo di dover procedere a una rottura programmata degli argini in area di Vighizzolo per proteggere le persone e i centri abitati; le spiagge, devastate dallo scirocco e in attesa di ricevere tonnellate di detriti che i fiumi scaricano in mare, che sono considerati rifiuti speciali e costeranno una fortuna per essere rimossi. E questa la fotografia della situazione del maltempo in Veneto scattata oggi alle ore 12 dall assessore regionale alla protezione civile Daniele Stival, nel corso del punto stampa dopo la seduta della Giunta regionale, pressochè interamente dedicato ai temi del maltempo. Tra tecnici regionali, volontari della protezione civile e sanitari del Suem 118 ha detto Stival abbiamo sul campo non meno di 3.000 uomini e altrettanti appartengono ai corpi militari, ai Vigili del Fuoco, agli Alpini, agli Enti territoriali, Comuni in testa. Un piccolo grande esercito che sta combattendo una battaglia più difficile di quella del 2010. Stival ha confermato l evacuazione decisa per Bovolenta (sinora circa 200 gli sfollati ospitati nel vicino comune di Polverara) ma evacuazioni anche piccole di poche persone o nuclei familiari ha aggiunto si sono rese necessarie un po ovunque e altre potranno essere decise qualora valutassimo situazioni locali e puntuali di potenziale rischio. Ci risulta fortunatamente in miglioramento la situazione nel Veneto orientale, grazie al fatto che il mare ha iniziato a ricevere le grandi masse d acqua dai fiumi. Migliora anche la situazione del Livenza a Motta che allontana seppur di poco la necessità di evacuazione dell ospedale, ma in quel caso tutto dipende dai volumi d acqua che vengono rilasciati a monte dai bacini friulani. Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile Pagina 2-3

Del 4 gennaio 2014 Estratto da sito Complessivamente la Protezione Civile del Veneto ha messo in campo sinora 2.670 uomini tra tecnici regionali e volontari, attivando 300 Organizzazioni di volontariato per complessive 625 squadre e decine di Centri operativi Comunali, Centri Operativi Misti e Centri Coordinamento Soccorsi. Forte anche l impegno del sistema sanitario, con il Suem 118 che è intervenuto in decine di situazioni in cui era necessario raggiungere persone malate e bloccate in casa dalla neve o dall acqua. Il 118 ha messo in campo, pronte ad intervenire, 81 ambulanze e 15 mezzi per il trasporto disabili, che diverrebbero preziose, ad esempio, nel caso di evacuazione di ospedali. Da ieri il Creu ha alzato a 2 lo stato di allarme delle centrali operative provinciali. E già programmata nei minimi particolari l eventuale evacuazione dell ospedale di Motta di Livenza. Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile Pagina 2-3

Del 4 gennaio 2014 Estratto da sito MALTEMPO. STATO DI ALLARME IN VENETO PER RISCHIO IDRAULICO E IDROGEOLOGICO Comunicato stampa N 298 del 04/02/2014 (AVN) Venezia, 4 febbraio 2014 In riferimento alla situazione meteorologica attesa, il Centro Funzionale Decentrato della protezione civile del Veneto ha dichiarato lo STATO DI ALLARME per rischio idraulico e per rischio idrogeologico nelle aree Vene-D (Po, Fissero Tartaro Canalbianco e Basso Adige), Vene-E(Basso Brenta Bacchiglione), Vene-F (Basso Piave, Sile e Bacino scolante in laguna) e Vene-G (Livenza, Lemene e Tagliamento). E inoltre STATO DI PREALLARME nelle aree Vene-B (Alto Brenta-Bacchiglione) e Vene-C (Adige Garda e Monti Lessini). E pure stato di preallarme per rischio idrogeologico su Vene-A (Alto Piave) dove invece è stato di attenzione per rischio idraulico. Questa dichiarazione ha validità dalle ore 14 di oggi alle ore 16 di domani, mercoledì 5 febbraio. Lo Stato di ALLARME per Rischio Idraulico su Vene-D è riferito ai territori dei Comuni rivieraschi del sistema Fratta-Gorzone. Sul restante territorio si dichiara lo di Stato di ATTENZIONE. E attiva la sala operativa di Coordinamento Regionale in Emergenza (Co.R.Em.). La Protezione Civile Regionale, anche attraverso il proprio Centro Funzionale Decentrato, seguirà l evoluzione dell evento e comunicherà tempestivamente ogni eventuale sviluppo negativo. Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile Pagina 4-5

Del 4 gennaio 2014 Estratto da sito Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile Pagina 4-5

Del 4 gennaio 2014 Estratto da sito MALTEMPO. CONTE: IN CRISI IL SISTEMA IDROGRAFICO MINORE CHE NON RIESCE A SMALTIRE L ACQUA IN ECCESSO Comunicato stampa N 297 del 04/02/2014 (AVN) Venezia, 4 febbraio 2014 Rispetto a quanto avvenuto nel 2010, il maltempo nel Veneto ha messo in luce una criticità diversa: si sta allagando il sistema secondario dei corpi idrici e non è possibile smaltire l acqua in eccesso verso i grandi fiumi perché sono già pieni. Stiamo quindi cercando di centellinare la quantità d acqua da far defluire. E quanto ha fatto rilevare l assessore regionale alla difesa del suolo Maurizio Conte commentando, al termine dei lavori della giunta, la situazione di emergenza conseguente al maltempo che ha colpito il Veneto. L ultimo mese ha detto Conte è stato pesante sul fronte delle precipitazioni. Ma il dato importante è che grazie alle opere realizzate fino ad oggi è stata data risposta alle possibilità di resistenza degli argini dei corsi d acqua. Ricordo infatti a chi dice che finora non si è fatto niente che nel 2010 l alluvione è stata causata da oltre trenta rotture arginali sul territorio regionale. Finora gli argini hanno tenuto. L azione forte da fare nei confronti del governo ha evidenziato l assessore è di tornare a chiedere di liberare dal Patto di stabilità le risorse destinate a far fronte al dissesto idrogeologico. Attualmente, infatti, anche in presenza di un piano di interventi, le risorse non potrebbero essere spese a causa di questi vincoli. Inoltre, per accelerare la tempistica rispetto all emergenza ci vorrebbe un commissario con poteri speciali. Con le procedure ordinarie, ad esempio, per fare un bacino di laminazione servono anni. Con riferimento alle opere utili sul piano della mitigazione del rischio, l assessore Conte ha infine reso noto che è appena stato presentato da privati un progetto da cento milioni di euro in project financing per la pulizia dell alveo del fiume Piave. Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile Pagina 6

Del 4 gennaio 2014 Estratto da sito MALTEMPO. ZAIA. STATO DI CRISI IN VENETO. UN APPELLO AI MEDIA: L ACQUA NON C E SOLO A FIUMICINO Comunicato stampa N 296 del 04/02/2014 (AVN) Venezia, 4 febbraio 2014 Ho dichiarato, con un decreto, lo stato di crisi in Veneto a causa del maltempo. Abbiamo assegnato per le prime necessità un milione di euro. Lo ha annunciato il presidente Luca Zaia, al termine della seduta odierna della giunta regionale nel corso della quale è stato deciso di presentare immediatamente la richiesta di recepimento da parte del governo per lo stanziamento delle risorse necessarie a far fronte all emergenza. Interventi ha aggiunto che tutte le Regioni più volte hanno chiesto al governo venga liberati dai lacci del Patto di stabilità. Nel Veneto già colpito dall alluvione del 2010 ha aggiunto - i danni sono inimmaginabili e incalcolabili e i dati meteo sono peggiori rispetto al 2010. Faccio un appello ai media nazionali: si rendano conto che l acqua non c è solo a Fiumicino. L attuale calamità coinvolge tutto il Veneto e c è grande preoccupazione per quanto riguarda le temperature in questi giorni che dovrebbero essere i più freddi dell anno. Questo caldo rischia di far sciogliere la neve che si è accumulata in montagna e riversare una mole enorme di acqua nei fiumi già ingrossati. Se si verificasse, sarebbe peggio che nel 2010. In questo quadro ha detto Zaia è allucinante la situazione di difficoltà della montagna veneta che, tra neve e black-out, non ha fatto la stagione turistica invernale. A Natale si è registrato un -97%. Ma non sono da meno i disagi per la popolazione: 35 mila famiglie sono rimaste senza corrente elettrica per molto tempo. La verità è che tutto questo non è da paese civile. Ora abbiamo il grosso problema delle slavine. Una ha praticamente distrutto un impianto di risalita sulla Marmolada. Tornando alla situazione del dissesto idrogeologico, Zaia ha sottolineato che le 925 opere realizzate sul territorio dopo l alluvione del 2010 ci hanno permesso finora di respirare, ma non sappiamo quanto possano ancora reggere. Nonostante gli interventi, ci preoccupa infatti la consistenza di parecchi argini che sono fragili. Ci vuole un piano strategico nazionale. Quello per il Veneto lo abbiamo fatto e lo abbiamo notificato al governo. Non è possibile che distretti produttivi fondamentali siano messi in discussione per un po di pioggia. E va dato atto all impegno dei comuni che fanno quello che possono, anche se ridotti al dissesto finanziario. Un ringraziamento va infine a tutti quelli che si stanno prodigando e in particolare al vero esercito sul campo che è quello dei volontari. Da parte sua l assessore al bilancio Roberto Ciambetti ha fatto presente che lo stanziamento di un milione di euro è possibile come anticipazione, nonostante la Regione stia operando in regime di bilancio provvisorio, in quanto si tratta di una situazione di emergenze e di interventi di prima necessità. Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile Pagina 7

Del 4 febbraio 2014 Estratto da sito 04 febbraio 2014 Maltempo: Tosato e Cappon (LN), Bonfante chieda a Letta risorse per il suolo (Arv) Venezia 4 feb. 2014 - Al collega Bonfante deve essere sfuggito ciò che Zaia sta facendo ed ha fatto quanto ad opere anti-alluvione: oltre 920 interventi in 233 comuni, con uno stanziamento di quasi 400 milioni di euro. Altro che feste padane. Bonfante, invece di pontificare come al suo solito a mezzo stampa, potrebbe spiegare perché il suo Governo destina fondi cospicui a immigrati e lavoratori socialmente utili di Napoli e Palermo, lasciando finora a secco il capitolo sulla difesa del suolo. Lo dichiarano in una nota il vicepresidente leghista in Consiglio regionale, Paolo Tosato e il consigliere veronese Bruno Cappon, rispondendo alle dichiarazioni del collega FrancoBonfante (PD), che ha accusato il presidente Luca Zaia di non usare le risorse per l alluvione in modo utile, ma di destinarle a non meglio precisate feste padane. Comprendiamo che Bonfante usi certe sparate per farsi pubblicità, ma le bugie hanno le gambe corte dichiarano i due leghisti - Per evitare di diffamare, provi piuttosto a chiedere al suo Governo perché non ci siano soldi per la difesa del suolo tra gli stanziamenti in Finanziaria, o perché non si esentino dal Patto di Stabilità le opere di tutela idrogeologica per chi avrebbe fondi, ma non li può usare perché Roma li blocca, o perché i parlamentari PD si limitino sempre e solo a passerelle di solidarietà nelle aree alluvionate senza fatti concreti. I bla-bla delle cornacchie non vanno lontano. Quel che Bonfante per ovvi motivi non dice, è che quanto è stato fatto dal 2010, nonostante le lentezze burocratiche, si è realizzato solo grazie all'impegno dell'amministrazione regionale di Luca Zaia, non certo ad opera dei Governi Monti e Letta, che in Veneto hanno portato unicamente nuove tasse per mantenere il carrozzone statale. Per mettere in sicurezza il territorio spiegano servono 2,7 miliardi. Metà li abbiamo in cassa: Bonfante chieda a Letta di farceli usare, invece di bloccarli con i vincoli del Patto di stabilità. E sappia che con le piogge di questa settimana il Veneto sarebbe andato tutto sott acqua se i fondi concessi nel 2010 dal Governo Berlusconi non fossero stati usati da Zaia per il consolidamento di opere lasciate nell abbandono da 80 anni. Altro che feste padane. La Regione sta facendo la sua parte, mentre gli esponenti del Pd che a Roma governano dal 2011 sanno solo lanciare sterili accuse. Di certo, a chiacchiere, sono i migliori. Peccato che le parole non servano mai a nulla. Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile Pagina 8

Del 4 febbraio 2014 Estratto da sito Pulizia dei canali: si pensa già alle asciutte Stabilito dal Consorzio di bonifica Brenta il calendario delle chiusure dei canali per l'annuale operazione di rimozione di depositi di materiali sedimentati e rifiuti e di ripristino delle sponde: interessata una rete idrica di 2.400 chilometri Redazione bassanonet.it, 04 feb 2014 13:39 Visto 50 volte Il Consorzio di bonifica Brenta ha stabilito il calendario delle asciutte dei canali per l anno 2014. Le chiusure saranno operate in corrispondenza delle rispettive prese. L operazione di messa in asciutta, ripetuta ogni anno, serve per attuare le pulizie dei canali, preparatorie per la prossima stagione estiva, per lo svolgimento delle irrigazioni, e per consentire il deflusso delle piene a seguito di piogge intense, che possono verificarsi in ogni periodo dell anno. Con l asciutta dei canali - operazione concordata con un apposito programma insieme alle Province e alle Associazioni dei pescatori, per consentire il recupero della fauna ittica - viene svolta la manutenzione all interno dei canali da parte del personale del Consorzio. E l occasione per rimuovere depositi di materiali solidi sedimentati, provvedere alla ripresa di franamenti delle sponde, stuccare i rivestimenti spondali, espurgare i sifoni, realizzare manufatti quali ponti o muri di sostegno, tutte attività che non possono essere svolte in presenza d acqua. Inoltre, quando i canali vengono messi in asciutta, al loro interno si trovano rifiuti di ogni tipo, abbandonati con assai poco senso civico. Essi vanno pertanto rimossi. Non si ripete mai abbastanza - afferma il presidente del Consorzio, Danilo Cuman - l invito a rispettare i fossi, non considerandoli come una discarica, ma come un elemento che è patrimonio della collettività e che valorizza l ambiente. Tutti in questo modo possiamo concorrere con atti e comportamenti alla salvaguardia nel nostro territorio. La pulizia vedrà impegnati 13 sorveglianti e circa 50 operai stagionali, appositamente assunti dal Consorzio per questo lavoro. La rete di canali è lunga infatti ben 2.400 chilometri. Con l asciutta dei canali, inoltre, possono essere realizzati - sia da parte di Enti che di privati - tutti quegli interventi autorizzati dal Consorzio che interessino i canali medesimi (ad esempio: ponticelli, protezioni di sponda, viabilità, ecc.). Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile Pagina 9-10

Del 4 febbraio 2014 Estratto da sito Durante l asciutta non dovranno essere rimesse nei canali acque per qualsiasi motivo, né eseguite manovre che potrebbero nuocere allo svolgimento dei lavori in corso all interno delle rogge. Terminato il periodo di asciutta (diverso per ogni canale), l acqua verrà regolarmente re-immessa. Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile Pagina 9-10

Del 4 febbraio 2014 Estratto da pag. 2 Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile Pagina 11-12

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Del 4 febbraio 2014 Estratto da pag. 10 Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile Pagina 13-14-15

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Del 4 febbraio 2014 Estratto da pag. 20 Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile Pagina 19

Del 4 febbraio 2014 Estratto da pag. 22 Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile Pagina 20-21

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