La scheda di misura approvata con la Deliberazione n del 4 agosto 2016 ha stabilito, tra l altro:

Documenti analoghi
STRUMENTI REGIONALI DI SUPPORTO ALL INTERNAZIONALIZZAZIONE

STRUMENTI REGIONALI DI SUPPORTO ALL INTERNAZIONALIZZAZIONE

Progetti Integrati di Filiera (PIF)

Progetti Integrati di Filiera (PIF)

Progetti Integrati di Filiera (PIF)

A relazione del Presidente Chiamparino e dell'assessore De Santis:

A relazione degli Assessori De Santis, Parigi:

A relazione del Presidente Chiamparino e dell'assessore De Santis:

A relazione dell'assessore De Santis:

A relazione dell'assessore De Santis:

BOLLETTINO UFFICIALE N. 13 del 29 marzo 2018

A relazione del Presidente Chiamparino e dell'assessore De Santis: Premesso che:

A relazione del Presidente Chiamparino e dell'assessore De Santis:

Giuseppina De Santis. Assessore alle Attività Produttive; Energia, Innovazione e Ricerca - Regione Piemonte

Decreto Dirigenziale n. 131 del 11/05/2018

A relazione dell'assessore De Santis:

Premesso che con la deliberazione n del 29 dicembre 2015 la quale la Giunta regionale:

Decreto Dirigenziale n. 110 del 07/05/2018

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori 30/07/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 61

INVITO A MANIFESTARE INTERESSE PER L ADESIONE AI PROGETTI INTEGRATI DI FILIERA

L.R. 34/2004, L.R. 18/2017, L.R.

l Accordo di partenariato Italia , del 29 ottobre 2014 (di cui alla decisione della Commissione europea C(2014) 8021);

REGIONE PIEMONTE BU22 01/06/2016

A relazione dell'assessore Pentenero:

Deliberazione della Giunta Regionale 24 luglio 2017, n Attrazione investimenti dall'estero - Linee guida per un Piano d'azione

INVITO A MANIFESTARE INTERESSE PER L ADESIONE AI PROGETTI INTEGRATI DI FILIERA

Approvato con Determinazione Dirigenziale n.del.

11/08/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N Supplemento n. 1 Pag. 215 di 408. Regione Lazio

REGIONE CALABRIA DIPARTIMENTO PROGRAMMAZIONE NAZIONALE E COMUNITARIA SETTORE N. 4 Coordinamento e Attuazione S3

Regione Lazio POR FESR Internazionalizzazione PMI

SETTORE POLITICHE ORIZZONTALI DI SOSTEGNO ALLE IMPRESE

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 116 del

Obiettivo "Investimenti in favore della crescita e dell occupazione" Programma operativo della Regione Lombardia Fondo Sociale Europeo (FSE)

Ricerca e Innovazione nelle imprese

Le politiche regionali a favore delle imprese e il Programma Operativo Regionale

A relazione dell'assessore Giordano:

A relazione dell'assessore De Santis: Premesso che:

ASSESSORATO DEL TURISMO, ARTIGIANATO E COMMERCIO PROT. N DETERMINAZIONE N DEL 06/10/2011

L.R. 27 Maggio 2008, n. 5 Disciplina degli interventi regionali a sostegno dell'internazionalizzazione delle piccole e medie imprese nel Lazio (1)

Delibera della Giunta Regionale n. 749 del 19/12/2012

SETTORE POLITICHE ORIZZONTALI DI SOSTEGNO ALLE IMPRESE BALDI SIMONETTA

A relazione dell'assessore De Santis:

A relazione dell'assessore Porchietto: Vista la LR n. 63 del 13/04/1995 Disciplina delle attività di formazione e orientamento professionale ;

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 23 DEL 22 MAGGIO 2006

22/11/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 93. Regione Lazio

lo Statuto Speciale per la Sardegna e le relative norme di attuazione;

SETTORE POLITICHE DI SOSTEGNO ALLE IMPRESE. Decreto soggetto a controllo di regolarità contabile ai sensi della D.G.R. n. 553/2016

con la stessa deliberazione sono state destinate parte delle risorse disponibili per le manifestazioni in essa individuate;

REGIONE PIEMONTE BU40 03/10/2013

REGIONE PIEMONTE BU39S1 29/09/2016

Delibera della Giunta Regionale n. 600 del 01/12/2014

Interventi a sostegno del comparto turistico: le novità del sistema agevolativo regionale

SETTORE PRODUZIONI AGRICOLE, VEGETALI E ZOOTECNICHE. PROMOZIONE

APPROVATE CON PROCEDURA SCRITTA N. 9

Delibera della Giunta Regionale n. 739 del 27/11/2017

21/09/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 76. Regione Lazio

DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA P.F. PROGRAMMAZIONE INTEGRATA, COMMERCIO, COOPERAZIONE E INTERNAZIONALIZZAZIONE ##numero_data##

la D.G.R. n del 27/10/2017 con la quale la Giunta regionale ha preso atto della Decisione C(2017) 6892 del 12/10/2017 citata;

SINTESI DEL BANDO DELLA REGIONE ER PER PROGETTI DI PROMOZIONE DELL EXPORT A FAVORE DI IMPRESE NON ESPORTATRICI O ESPORTATRICI NON ABITUALI

l Accordo di partenariato Italia , del 29 ottobre 2014 di cui alla decisione della Commissione europea C(2014) 8021;

POR Campania Complemento di programmazione Capitolo 3 Misura 4.3. Sezione I Identificazione della misura

SETTORE PROGRAMMAZIONE FORMAZIONE STRATEGICA E ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE

DECRETO N Del 21/06/2016

REGIONE CALABRIA Giunta Regionale DIPARTIMENTO N. 7. Sviluppo Economico, Lavoro, Formazione, e Politiche Sociali

DETERMINAZIONE N. PROT N. REP 1452 Del 10/05/2017

DETERMINAZIONE PROT. N REP. N. 274 DEL

Regione Umbria. Giunta Regionale DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 542 SEDUTA DEL 06/05/2019

REGIONE TOSCANA LUCIANI ANGELITA. Il Dirigente Responsabile:

Regione Lazio. DIREZIONE CULTURA E POLITICHE GIOVANILI Atti dirigenziali di Gestione 14/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N.

Consorzio Internazionale di Sviluppo Il ruolo di CIS a supporto dei processi d internazionalizzazione delle PMI

Burc n. 1 del 2 Gennaio 2018

lo Statuto Speciale per la Sardegna e le relative norme di attuazione;

Decreto Dirigenziale n. 93 del 18/05/2018

Programma di Cooperazione Italia - Francia Marittimo

Internazionalizzazione: sfida e opportunità per il Piemonte

Il Direttore del Servizio

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 7 del

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori 09/12/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 98

Decreto Dirigenziale n.250 del 11/08/2015

DIPARTIMENTO PRESIDENZA (PRES) SETTORE 2 - AGENDA DIGITALE E COORDINAMENTO SISTEMI INFORMATICI REGIONALI

A relazione dell'assessore De Santis: Premesso che:

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 10 DELIBERAZIONE 26 febbraio 2018, n. 166

A relazione dell'assessore Ferrero:

DETERMINAZIONE N. 2/AUT.URB./AREA V DEL 31/01/2019 IL COORDINATORE DELL AUTORITA URBANA CITTA DI SAN SEVERO DIRIGENTE AREA V

Il Direttore del Servizio

REGIONE CALABRIA GIUNTA REGIONALE DIPARTIMENTO SVILUPPO ECONOMICO, LAVORO, FORMAZIONE E POLITICHE SOCIALI

"Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione" che abroga il regolamento (CE) n.1080/2006;

SVILUPPO ECONOMICO, ATTIVITA' PRODUTTIVE E LAZIO CREATIVO INTERNAZIONALIZZAZIONE E MARKETING TERRITORIALE DETERMINAZIONE

ASSESSORADU DE S'INDÙSTRIA ASSESSORATO DELL INDUSTRIA

lo Statuto Speciale per la Sardegna e le relative norme di attuazione;

DETERMINAZIONE N. PROT N. REP 1448 Del 10/05/2017

Relazione di accompagnamento alla richiesta di modifica del POR FESR /06/2017 Regione Umbria

REGIONE TOSCANA LUCIANI ANGELITA. Il Dirigente Responsabile:

07/12/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 98. Regione Lazio

Transcript:

REGIONE PIEMONTE BU2 12/01/2017 Deliberazione della Giunta Regionale 5 dicembre 2016, n. 18-4309 POR FESR 2014-20 - Asse III. Obiettivo specifico III.3b.4, Azione III.3b.4.1. Modifica della scheda tecnica di misura "Sostegno alla Internazionalizzazione delle imprese del territorio attraverso Progetti Integrati di Filiera - PIF" approvata con D.G.R. n. 2-3740 del 4 agosto 2016. A relazione dell'assessore De Santis: I Progetti Integrati di Filiera PIF, nati da azioni avviate con il Docup 2000-2006 e realizzati nell ambito del Piano strategico per l internazionalizzazione del Piemonte (approvato con DGR n. 23-3395 del 13 febbraio 2012 e cofinanziato dal Fondo nazionale di Sviluppo e Coesione 2007-2013), si sono affermati come modalità efficace per promuovere filiere integrate, in grado di valorizzare sia il sistema regionale che le singole imprese coinvolte. Con riferimento a tale positiva esperienza la Giunta Regionale, con D.G.R. n. 2-3740 del 4 agosto 2016, ha approvato la scheda tecnica di misura "Sostegno alla Internazionalizzazione delle imprese del territorio attraverso Progetti Integrati di Filiera - PIF", al fine di dare attuazione all Azione III.3b.4.1 "Progetti di promozione dell export destinati a imprese e loro forme aggregate individuate su base territoriale o settoriale" del POR FESR 2014-2020, quale anticipazione delle azioni che saranno previste dal nuovo Piano strategico per l internazionalizzazione del Piemonte. La scheda di misura approvata con la Deliberazione n. 2-3740 del 4 agosto 2016 ha stabilito, tra l altro: di articolare le attività che saranno condotte nell ambito dei PIF in Azioni di sistema e Azioni di investimento. Le Azioni di sistema, propedeutiche e funzionali a quelle di investimento, sono costituite da iniziative a titolarità regionale, a vantaggio del sistema regionale nel suo complesso e non di soggetti predeterminati; le Azioni di investimento sono costituite da iniziative che generano un beneficio diretto sulle imprese partecipanti ai PIF, che per la loro natura integrata non possono essere svolte direttamente da esse, ma devono essere svolte da un soggetto intermediario che opera nel loro interesse. Il beneficio alle imprese si sostanzia nella forma di erogazione di servizi gratuiti o a prezzo agevolato e si configura come Aiuto concesso ai sensi del Reg. (UE) 1407/2013; di individuare Ceipiemonte s.c.p.a. quale soggetto dotato delle necessarie specifiche competenze cui affidare l attuazione delle attività, nel rispetto degli adempimenti di cui alla D.G.R. 1-3120 del 11 aprile 2016 in merito alla verifica dell idoneità tecnica, economica e organizzativa e della congruità delle prestazioni, nonché delle più generali disposizioni comunitarie inerenti il POR FESR 2014-2020; di identificare la Regione Piemonte quale beneficiario delle Azioni di Sistema, che saranno attuate avvalendosi di Ceipiemonte s.c.p.a., e Ceipiemonte s.c.p.a. stesso quale beneficiario delle Azioni di Investimento, in quanto soggetto che gestisce ed eroga i servizi a beneficio delle imprese; di dare mandato all Autorità di Gestione del POR FESR di avviare l iter di modifica dell Azione III.3b.4.1, per quanto attiene la definizione dei beneficiari, al fine di recepire la configurazione sopra definita.

A seguito dell approvazione della scheda di misura l Autorità di Gestione del POR FESR ha svolto, attraverso un confronto con i referenti della Commissione Europea, gli approfondimenti propedeutici all avvio dell iter di modifica dell Azione III.3b.4.1 del POR FESR, nonché ulteriori approfondimenti volti ad una puntuale definizione dell iter attuativo della misura in oggetto. Tali approfondimenti hanno condotto ai seguenti esiti: - la natura dei PIF quale strumento integrato in grado di favorire l emergere di filiere organizzate in settori chiave dell economia regionale e di generare sia benefici di sistema che benefici diretti alle imprese, il che necessita di una forte azione di coordinamento, configura i PIF come azione a titolarità regionale, rendendo opportuno individuare la Regione Piemonte quale beneficiario della misura in oggetto ai sensi dell art. 2 del Regolamento UE n. 1303/2013; - analogamente, Ceipiemonte s.c.p.a è individuato quale soggetto dotato delle necessarie specifiche competenze cui affidare, in qualità di organismo in house, l attuazione delle attività nell interesse delle imprese destinatarie ultime dei benefici, nel rispetto degli adempimenti previsti dalla normativa vigente in merito alla verifica dell idoneità tecnica, economica e organizzativa e della congruità delle prestazioni, nonché delle più generali disposizioni comunitarie inerenti il POR FESR 2014-2020; - tale configurazione è stata sottoposta al Comitato di Sorveglianza Unico dei POR FESR e FSE 2014-2020 tramite una procedura di consultazione (prot. n. 17423/A19000 del 28/10/2016), conclusasi positivamente; - espletate le opportune verifiche, non è necessario avviare l iter di modifica del POR FESR; - si rende necessaria una limitata revisione delle attività imputate alle categorie di Azioni di Sistema e di Investimento, al fine di una migliore rispondenza e coerenza alla normativa in materia di Aiuti di Stato, anche in ordine alla migliore differenziazione tra gli aiuti all esportazione e aiuti all internazionalizzazione delle imprese, questi ultimi i soli ammissibili. Ritenuto pertanto di modificare la scheda di misura approvata con D.G.R. n. 2-3740 del 4 agosto 2016 al fine di assumere la configurazione della misura in oggetto definita a seguito degli approfondimenti condotti e limitatamente a tali aspetti. Attestata la regolarità amministrativa della presente Deliberazione da parte del dirigente del Settore Sistema universitario, diritto allo studio, ricerca e innovazione, del dirigente del Settore Affari internazionali e Cooperazione decentrata, del Direttore Regionale Competitività del Sistema regionale e del Direttore Regionale Gabinetto della Presidenza della Giunta Regionale; la Giunta regionale, unanime, delibera per le motivazioni in premessa indicate e ai fini dell attuazione del POR FESR 2014-2020 Obiettivo specifico III.3b.4 Incremento del livello di internazionalizzazione dei sistemi produttivi di: - individuare la Regione Piemonte quale beneficiario della misura in oggetto ai sensi dell art. 2 del Regolamento UE n. 1303/2013, che, come disposto dalla D.G.R. n. 2-3740 del 4/8/2016, si avvarrà di Ceipiemonte s.c.p.a in qualità di organismo in house ai fini dell attuazione delle attività previste, che opererà nell interesse delle imprese destinatarie ultime dei benefici, fermo restando il rispetto degli adempimenti previsti dalla normativa vigente in merito alla verifica

dell idoneità tecnica, economica e organizzativa e della congruità delle prestazioni, nonché delle più generali disposizioni comunitarie inerenti il POR FESR 2014-2020; - prendere atto dell esito positivo della procedura urgente di consultazione (prot. n. 17423/A19000 del 28/10/2016) con la quale è stata sottoposta al Comitato di Sorveglianza Unico dei POR FESR e FSE 2014-2020 l individuazione della Regione Piemonte quale beneficiario della misura in oggetto; - prendere atto che, a seguito degli approfondimenti condotti dall Autorità di Gestione del POR FESR, non è necessario avviare l iter di modifica del POR FESR; - modificare, conformemente ai punti precedenti, per le motivazioni espresse in premessa e limitatamente a tali aspetti, la scheda di misura Sostegno alla internazionalizzazione delle imprese del territorio attraverso Progetti Integrati di Filiera PIF, precedentemente approvata con D.G.R. n. 2-3740 del 4 agosto 2016, così come da allegato alla presente deliberazione per farne parte integrante e sostanziale (All. A). La presente deliberazione sarà pubblicata sul B.U. della Regione Piemonte ai sensi dell art. 61 dello Statuto e dell art. 5 della L.R. n. 22/2010, nonché ai sensi dell art. 26 del D.Lgs. n. 33/2013 nel sito istituzionale dell ente, nella sezione Amministrazione trasparente. (omissis) Allegato

ALLEGATO A) MISURA: Sostegno alla internazionalizzazione delle imprese del territorio attraverso Progetti Integrati di Filiera PIF FONDO ID DEL PROGRAMMA/ASSE OBIETTIVO TEMATICO FESR Asse III competitività dei sistemi produttivi III. Promuovere la competitività delle PMI PRIORITA' DI INVESTIMENTO III.3b Sviluppare e realizzare nuovi modelli di attività per le PMI, in particolare per l'internazionalizzazione OBIETTIVO SPECIFICO/RISULTATO ATTESO III3b.4 Incremento del livello di internazionalizzazione dei sistemi produttivi AZIONE III.3b.4.1 progetti di promozione dell'export destinati a imprese e loro forme aggregate individuate su base territoriale o settoriale DENOMINAZIONE DELLA MISURA Sostegno alla internazionalizzazione delle imprese del territorio attraverso Progetti Integrati di Filiera PIF L'obiettivo generale dell'azione consiste nel favorire l'incremento del livello di internazionalizzazione dei sistemi produttivi regionali. La misura mira in particolare a consolidare la presenza competitiva e la proiezione internazionale di alcune filiere produttive piemontesi di eccellenza favorendone la penetrazione organizzata nei mercati esteri e, al tempo stesso, la capacità di presidio da parte delle singole imprese. OBIETTIVI DELLA MISURA Saranno elaborati progetti integrati di filiera (PIF) di durata triennale e con articolazione annuale delle attività comprese nel PIF. Il Progetto Integrato, attraverso la collaborazione tra aziende di dimensioni e grado di internazionalizzazione differenti, rappresenta, soprattutto per le imprese meno internazionalizzate che necessitano di supporto conoscitivo e logistico, la possibilità di raggiungere e conquistare grazie all aggregazione strutturata e sinergica maggiori spazi di mercato. Il tipo di internazionalizzazione ricercato è strutturato e coordinato su un territorio estero, regionale o multiregionale, scelto appropriatamente anche con analisi sul campo della domanda internazionale potenziale, in particolare in relazione alle potenzialità che la filiera piemontese, il portfolio Piemonte nel suo complesso, presenta. Il PIF è composto da una previsione di attività riconducibili a due principali tipologie di azioni: 1. Azioni a favore del sistema regionale nel suo insieme; 2. Azioni di investimento all internazionalizzazione, a favore di PMI selezionate sulla base di procedure di evidenza pubblica. Le filiere interessate dai progetti sono prioritariamente quelle individuate in coerenza con la Strategia S3 e segnatamente: Automotive, Aerospazio, Chimica Verde/Clean Tech, Made in Piemonte (Tessile Abbigliamento e Agroalimentare), Meccatronica, Salute e Benessere, rispetto alle quali l azione dei PIF sarà operata in sinergia con i Poli di Innovazione piemontesi e altri soggetti aggregati, formalmente riconosciuti e vocati al sostegno del sistema imprenditoriale piemontese relativi alle sopraccitate filiere. Ulteriori filiere produttive su cui attivare i relativi PIF potranno essere individuate a seguito di analisi sulla consistenza economica e propensione all internazionalizzazione di tali filiere, nonché nell ambito di consultazioni con il partenariato Le azioni di ogni singolo PIF si articolano in azioni di animazione/sistema e azioni di investimento. Nello specifico: INTERVENTI AMMISSIBILI Azioni di animazione/sistema Oltre alla progettazione e al coordinamento generale del PIF sono previste le seguenti azioni: Percorsi collettivi volti alla crescita culturale e competitiva per le imprese che intendono proporsi ed operare sui mercati internazionali. Attività quali incontri su focus Paese e/o problematiche settoriali quali normative internazionali, contrattualistica commerciale ecc. Percorsi di supporto all aggregazione attraverso tavoli tecnici per analizzare la domanda internazionale, adeguare il prodotto, presentare offerte aggregate anche attraverso la predisposizione di materiali promozionali comuni Azioni di investimento all internazionalizzazione: Nell'ambito delle azioni di investimento all internazionalizzazione ogni impresa potrà complessivamente beneficiare di un aiuto di Stato fino a 15,000 per anno e per PIF concesso ai sensi del Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo all applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell Unione europea agli aiuti «de minimis» de minimis (in GUUE L 352 del 24.12.2013). Sono ammissibili le tipologie di spese riconducibili alla organizzazione ed erogazione dei servizi in seguito enunciate e meglio definite nell atti attuativi della presente misura. In tale ottica si individuano: Percorsi individuali volti alla crescita culturale e competitiva per le imprese/aggregazioni che intendono proporsi ed operare sui mercati internazionali, con attività di preparazione all'internazionalizzazione anche 1

attraverso consulenze specifiche e/o inserimento in azienda di risorse umane dedicate. Partecipazione in forma collettiva a fiere internazionali, eventi espositivi, business convention ecc., anche con la predisposizione di materiali promozionali comuni Organizzazione di eventi con incontri B2B fra aziende piemontesi e straniere realizzati sia all estero sia attraverso missioni di incoming di buyer stranieri o di gruppi multinazionali ALLEGATO A) Assistenza continuativa individuale alle imprese/aggregazioni, accompagnamento e follow up su mercati prioritari o verso key player di riferimento, monitoraggio tematiche specifiche nell ottica dello sviluppo di business, anche con la fornitura di servizi sui mercati stranieri, e ricorrendo a strutture istituzionali del Sistema Italia in loco (Uffici ICE, Camere di Commercio italiane all'estero) o strutture locali (es. Camere di commercio del mercato di interesse) per analisi di mercato, studi di fattibilità, ricerca partner. BENEFICIARI DESTINATARI DOTAZIONE FINANZIARIA Regione Piemonte Le PMI e i sistemi territoriali in cui esse si collocano 12 milioni per il primo ciclo triennale di programmazione dei PIF STRUTTURA INCARICATA DELLA COSTITUZIONE E GESTIONE DELLA MISURA Direzione Competitività del Sistema Regionale Settore Sviluppo sostenibile e qualificazione del sistema produttivo del territorio STRUTTURA INCARICATA DEI CONTROLLI Direzione Competitività del Sistema Regionale Settore Sistema universitario, diritto allo studio, ricerca e innovazione. La domanda di finanziamento sarà presentata dalla struttura regionale beneficiaria, e sarà esaminata dalla struttura regionale incaricata nel rispetto di quanto previsto dal Disciplinare e dal documento Metodologia e criteri di selezione delle operazioni del POR FESR 2014 2020 approvato dal Comitato di Sorveglianza del POR del 12 giugno 2015 per l Azione III.3b.4.1; tali criteri, come previsto dal documento stesso nel caso di misure a titolarità regionale, potranno trovare un applicazione parziale o temperata. Per quanto riguarda i PIF, la definizione degli stessi avverrà attraverso le seguenti principali fasi: PROCEDURE TECNICHE E AMMINISTRATIVE DI SELEZIONE E VALUTAZIONE 1. Selezione delle imprese da parte della struttura regionale beneficiaria, tramite procedura pubblica annuale a graduatoria per l'accesso alle agevolazioni/servizi previsti da ciascun PIF, applicando i criteri stabiliti dal documento Metodologia e criteri di selezione delle operazioni del POR FESR 2014 2020 approvato dal Comitato di Sorveglianza del POR del 12 giugno 2015 per l Azione III.3b.4.1. Alle imprese ammesse sarà concessa un'agevolazione per la fruizione dei servizi previsti dai PIF, entro l annualità per cui è stata presentata la domanda e con il limite annuale cumulativo di 15.000 Euro. 2. Progettazione esecutiva annuale dell attività di ciascun PIF, sulla base del profilo delle imprese ammesse. A seguito dell'approvazione, da parte della Regione Piemonte, del progetto esecutivo, avvio delle attività stesse, per entrambe le tipologie di azioni. Tale progettazione potrà essere oggetto di revisioni in itinere, nell ambito delle risorse già assegnate. TIPOLOGIA ED ENTITA' DELL'AGEVOLAZIONE SETTORI DI INTERVENTO La Regione Piemonte è direttamente responsabile dell attuazione della misura, relativamente ad entrambe le linee di attività ("Azioni di Sistema" e Azioni di investimento ), e si avvarrà del proprio soggetto in house Ceipiemonte s.c.p.a. quale soggetto esecutore delle attività, nell interesse delle imprese destinatarie ultime dei benefici Per quanto riguarda la linea di attività "Azioni di Investimento" l'agevolazione alle imprese consisterà in una sovvenzione a fondo perduto per l'accesso a servizi il cui valore massimo è stabilito in 15.000 ad impresa per ciascuna annualità del PIF. Tale limite è da considerarsi per ogni singolo PIF; nel caso l'impresa risulti ammessa a più PIF, la medesima impresa potrà usufruire di più agevolazioni. In caso di mancato utilizzo dell'agevolazione concessa, in parte o in tutto, annualmente la Regione Piemonte emanerà un corrispondente provvedimento di riduzione dell aiuto concesso. L'aiuto è concesso ai sensi del Reg. (UE) 1407/2013 Codice 066: Servizi avanzati di sostegno alle PMI e a gruppi di PMI 2