CITTÀ METROPOLITANA DI VENEZIA

Documenti analoghi
CITTÀ METROPOLITANA DI VENEZIA

CITTÀ METROPOLITANA DI VENEZIA

PROVINCIA DI PADOVA SETTORE ECOLOGIA AUTORIZZAZIONE ALLA GESTIONE DI UN IMPIANTO DI RECUPERO RIFIUTI PERICOLOSI E NON PERICOLOSI

CITTÀ METROPOLITANA DI VENEZIA

Regione Umbria DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N DEL 03/04/2017


Provincia di Rimini SERVIZIO POLITICHE AMBIENTALI PROVVEDIMENTO DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO 5/2006 E SS.MM.II. DITTA: GIORGI ANGELO SNC - RIMINI.

DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE Del 22/07/2019 n. 771

Città Metropolitana di Roma Capitale. Dipartimento 04 Servizio 04. Procedimenti integrati e sanzioni ambientali

DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE Del 19/04/2019 n. 420

DETERMINAZIONE. Estensore CRESCENZI ROBERTO. Responsabile del procedimento R. CRESCENZI. Responsabile dell' Area F. TOSINI

REGIONE TOSCANA DIREZIONE AMBIENTE ED ENERGIA SETTORE AUTORIZZAZIONI AMBIENTALI. Responsabile di settore: RAFANELLI ANDREA

Allegato B1 alla Delib.G.R. n. 14/32 del

CITTÀ METROPOLITANA DI VENEZIA

SETTORE BONIFICHE, AUTORIZZAZIONI RIFIUTI ED ENERGETICHE

PROVINCIA DI VICENZA

CITTÀ METROPOLITANA DI VENEZIA

SETTORE BONIFICHE, AUTORIZZAZIONI RIFIUTI ED ENERGETICHE

Città Metropolitana di Genova

Il Responsabile Servizio Edilizia Privata -SUAP

Decreto Dirigenziale n. 76 del 18/07/2014

Città Metropolitana di Genova DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DIREZIONE AMBIENTE

SETTORE BONIFICHE E AUTORIZZAZIONI RIFIUTI

Uff. Controllo Suolo e Sottosuolo. Autorizzazione Unica Ambientale. N. Reg. Decr. 312/2015 Data 28/08/2015

PROVINCIA DI VICENZA

COMUNE DI FORLI' Area Servizi al Territorio SERVIZIO INNOVAZIONE IMPRESE E PROFESSIONISTI UNITA' SUAP

DETERMINAZIONE. Estensore MAZZEO FORTUNATO. Responsabile del procedimento TUCCINI MORENO. Responsabile dell' Area F. TOSINI

AREA AMBIENTE AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE

SETTORE BONIFICHE E AUTORIZZAZIONI RIFIUTI

DETERMINAZIONE. Estensore FRANZESE MAURIZIO. Responsabile del procedimento FRANZESE MAURIZIO. Responsabile dell' Area F. TOSINI

SETTORE BONIFICHE E AUTORIZZAZIONI RIFIUTI

PROVINCIA DI VICENZA

Autorizzazione Dirigenziale

REGIONE TOSCANA DIREZIONE AMBIENTE ED ENERGIA SETTORE AUTORIZZAZIONI AMBIENTALI. Responsabile di settore: MIGLIORINI SIMONA

PROVINCIA DI GENOVA DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI SERVIZIO ACQUA E RIFIUTI

DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE Del 08/04/2019 n. 352

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N in data

Decreto Dirigenziale n. 45 del 19/03/2015

ARPAE Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia dell'emilia - Romagna * * * Atti amministrativi

DETERMINAZIONE. Estensore FRANZESE MAURIZIO. Responsabile del procedimento FRANZESE MAURIZIO. Responsabile dell' Area F. TOSINI

IL DIRIGENTE DEL DIPARTIMENTO II ATTESA la propria competenza derivante dal Decreto REGDP/98/2013 del 18/12/2013;

DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE Del 14/11/2016 n. 1636

AREA AMBIENTE AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE

SETTORE BONIFICHE, AUTORIZZAZIONI RIFIUTI ED ENERGETICHE

Provincia di Venezia

PROVINCIA DI VICENZA

DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE Del 03/06/2019 n. 564

PROVINCIA DI VICENZA

DETERMINAZIONE. DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE DIREZIONE AMBIENTE Ing. Claudio Coffano

Città Metropolitana di Genova DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DIREZIONE AMBIENTE

DETERMINAZIONE. Estensore CRESCENZI ROBERTO. Responsabile del procedimento CRESCENZI ROBERTO. Responsabile dell' Area F. TOSINI

ARPAE Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia dell'emilia - Romagna * * * Atti amministrativi

DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE Del 29/09/2016 n. 1432

CITTÀ METROPOLITANA DI VENEZIA

DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE Del 09/08/2019 n. 874

Provincia di Ravenna Piazza dei Caduti per la Libertà, 2 / 4

DIPARTIMENTO INFRASTRUTTURE, LAVORI PUBBLICI, MOBILITA' (ILPM) SETTORE 9 - TRASPORTO PUBBLICO LOCALE.

Allegato F3 alla Delib.G.R. n. 14/32 del

AREA AMBIENTE E TERRITORIO SERVIZIO GESTIONE E CONTROLLO AMBIENTALE

Città Metropolitana di Genova DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DIREZIONE AMBIENTE

CITTÀ METROPOLITANA DI VENEZIA

Autorizzazione Dirigenziale

Città Metropolitana di Genova DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DIREZIONE AMBIENTE

Città Metropolitana di Genova DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DIREZIONE AMBIENTE

Comune di Villafranca di Verona PRO VINCIA DI VE RO NA

C.F./P.IVA: Sede Legale: Via Calderon de la Barca, Roma Sede Operativa : Via Salaria, Roma Durata: Anni cinque (5)

SETTORE BONIFICHE, AUTORIZZAZIONI RIFIUTI ED ENERGETICHE

PROVINCIA DI VICENZA

Città Metropolitana di Genova DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DIREZIONE AMBIENTE

DECRETO N Del 19/12/2016

Regione Umbria Giunta Regionale

PROVINCIA DI GORIZIA

Oggetto: D.P.R. 59/ AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE -

Provincia di Forlì-Cesena

DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE Del 08/08/2019 n. 866

SETTORE BONIFICHE, AUTORIZZAZIONI RIFIUTI ED ENERGETICHE

Città Metropolitana di Genova DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DIREZIONE AMBIENTE

PROVINCIA DI VICENZA

PROVINCIA DI GENOVA DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE 5 DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI SERVIZIO ACQUA E RIFIUTI

DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE Del 18/07/2016 n. 1150

DIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE DETERMINAZIONE

SETTORE BONIFICHE E AUTORIZZAZIONI RIFIUTI

PROVINCIA DI VICENZA

Ambiente e Pianificazione Territ.le. Autorizzazione Unica Ambientale. N. Reg. Decr. 265/2016 Data 5/07/2016

DECRETO N. 148 Del 12/01/2017

PROVINCIA DI MANTOVA

DETERMINAZIONE. Estensore TUCCINI MORENO. Responsabile del procedimento TUCCINI MORENO. Responsabile dell' Area. Direttore Regionale F.

AREA AMBIENTE AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE

AREA AMBIENTE AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE

Regione Umbria Giunta Regionale

IL DIRIGENTE. - la suddetta istanza è stata presentata in occasione del rinnovo dell iscrizione citata in precedenza;

DETERMINAZIONE. Estensore MARCONI FABIO. Responsabile del procedimento MARCONI FABIO. Responsabile dell' Area. Direttore Regionale M.

ARPAE Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia dell'emilia - Romagna * * * Atti amministrativi

AREA AMBIENTE E TERRITORIO SERVIZIO GESTIONE E CONTROLLO AMBIENTALE

Città Metropolitana di Genova DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DIREZIONE AMBIENTE

AREA AMBIENTE AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE

SETTORE BONIFICHE, AUTORIZZAZIONI RIFIUTI ED ENERGETICHE

PROVINCIA DI MANTOVA

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE. Centro di Responsabilità

Transcript:

CITTÀ METROPOLITANA DI VENEZIA AMBIENTE Determinazione N. 207 / 2019 Responsabile del procedimento: MEMOLI SOFIA Oggetto: AUTORIZZAZIONE ALL'IMPRESA NUOVA ECOLOGICA 2000 SRL PER L'ESERCIZIO DELL'IMPIANTO DI RECUPERO RIFIUTI IN VIA VII STRADA 9 30030 FOSSO' (VE) PROROGA Visti: Il dirigente i. il D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i. recante Norme in Materia Ambientale ; ii..il Capo IV della Parte IV del D.Lgs. n. 152/2006 che disciplina in particolare le Autorizzazioni e iscrizioni per gli impianti di smaltimento e recupero dei rifiuti ; l art. 184-ter c. 3 che disciplina la cessazione della qualifica di rifiuto; il D.L.24.06.2014 n. 91/2014, convertito con L. 11.08.2014 n. 116, che ha modificato l art. 216 del D.Lgs. 152/206 e smi, con riferimento alle attività di trattamento disciplinate dai regolamenti di cui all art. 6, par. 2 della Direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio, che fissano i criteri per la cessazione di rifiuto per specifiche tipologie di rifiuti; v. la D.G.R.V. n. 1773 del 28.08.2012 e la successiva D.G.R.V. n. 1060 del 24.06.2014, come modificata con la DGRV 439 del 10.04.2018, che hanno definito le Modalità operative per la gestione dei rifiuti da attività di costruzione e demolizione e le Modalità operative per la gestione e l utilizzo nel settore delle costruzioni di prodotti ottenuti dal recupero dei rifiuti ; vi. vii. la DGRV n. 445 del 06.04.2017 che detta indirizzi tecnici sulla corretta classificazione dei rifiuti prodotti da attività di pretrattamento dei rifiuti urbani; la D.G.R.V. 119 del 07.02.2018 Indirizzi tecnici sulle attività di miscelazione e gestione dei rifiuti contenente anche indicazioni in merito alla corretta caratterizzazione dei rifiuti; v la L.R. 21 gennaio 2000, n. 3, che integra e modifica la L.R. 16 aprile 1985 n. 33; ix. la L.R. n. 20/2007 che ribadisce le competenze di cui agli artt. 5, 6 e 7 della L.R. n. 3/2000; x. la L.R. 52/2012 con la quale la Regione del Veneto ha dettato nuove disposizioni per l organizzazione del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani ed attuative dell articolo 2, comma 186 bis della legge 23 dicembre 2009, n. 191 disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello stato (Legge Finanziaria 2010) ; xi. il D.M. 5 febbraio 1998 e s.m.i ed il D.M. 161/2002 contenenti norme tecniche per il recupero di rifiuti non pericolosi e pericolosi;

xii. la Legge 7 aprile 2014, n. 56 Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni ; x l art. 23, comma 1-ter, introdotto dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, di conversione del d.l. 24 giugno 2014 n. 90, che ha stabilito che la Città metropolitana di Venezia subentra alla Provincia omonima, con gli effetti successori di cui all articolo 1, comma 16, della legge 7 aprile 2014, n. 56, dalla data di insediamento del Consiglio metropolitano, avvenuta il 31 agosto 2015; x l art. 1 della L. 7 aprile 2014, n. 56 che: al comma 16, tra l altro, stabilisce che le Città metropolitane, subentrando alle Province omonime, ne esercitano le funzioni; al comma 10 prescrive che lo statuto metropolitano, nel rispetto delle norme della stessa legge 7 aprile 2014, n. 56, stabilisce le norme fondamentali dell organizzazione dell Ente, ivi comprese le attribuzioni degli organi nonché le articolazioni delle loro competenze; al comma 50 stabilisce che alle Città metropolitane si applicano, per quanto compatibili, le disposizioni in materia di comuni di cui al testo unico (d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267) nonché le norme di cui all art. 4 della legge 5 giugno 2003, n. 131 xv. xvi. xvii. legge regionale 29 ottobre 2015, n. 19 Disposizioni per il riordino delle funzioni amministrative provinciali ed in particolare l art. 3 comma 2, che conferma in capo alla Città metropolitana di Venezia le funzioni non fondamentali confermate in capo alle province dall art. 2; la Deliberazione del Consiglio Regionale n. 30 del 29/04/2015 che ha approvato il Piano Regionale di gestione dei rifiuti urbani e speciali, e in particolare l elaborato D dell Allegato A recante Criteri per la definizione delle aree non idonee alla localizzazione degli impianti di recupero e smaltimento dei rifiuti e l art. 16 dell Allegato A che rimanda agli artt. 10 ed 11 del D.M. 120/2014 per la verifica del possesso dei requisiti per l esercizio delle attività di gestione rifiuti; la D.G.R.V. n. 2721 del 29.12.2014 che detta disposizioni in materia di garanzie finanziarie relative alle attività di smaltimento e di recupero dei rifiuti; xv la D.G.R.V. n. 2166 del 11.07.2006 che fornisce i primi indirizzi per la corretta applicazione del D.Lgs. n. 152/2006, confermando tra l altro, le procedure di cui alla L.R. n. 3/2000; xix. xx. xxi. xxii. xx la deliberazione del Consiglio Provinciale n. 2006/00031 di Verbale del 20.04.2006, che modifica le Delibere del Consiglio n. 2005/00097 del 22.12.2005 e n. 2006/00004 del 12.01.2006, con cui sono stati stabiliti i requisiti di idoneità del tecnico responsabile delle imprese autorizzate all esercizio di attività di gestione di rifiuti ai sensi dell art. 28 del D.Lgs. n. 22/1997; la sentenza del Consiglio di Stato n. 1229 del 28.02.2018 che ha dichiarato l esclusiva competenza statale per la definizione di criteri di cessazione della qualifica di rifiuto, in assenza di corrispondenti criteri a livello comunitario; la nota acquisita con prot. 16574 del 06.03.2018, con la quale, considerata la situazione di incertezza, la Regione Veneto rappresenta la necessità che siano sospese le valutazioni inerenti procedimenti in itinere per il rilascio di autorizzazioni, ex art 208 del TUA, di cessazione della qualifica di rifiuto caso per caso ; con la citata nota la Regione del Veneto ha comunicato di aver richiesto alla Conferenza delle Regioni la convocazione urgente di un tavolo tecnico per valutare soluzioni condivise a livello nazionale da sottoporre al competente Ministero in merito ai dubbi di legittimità dei provvedimenti di cessazione della qualifica di rifiuti caso per caso, ai sensi dell art. 184-ter del D.Lgs. 152/2006, rilasciati dalle Regioni o dagli Enti da queste delegati, sollevati dalla Sentenza del Consiglio di Stato n. 1229 del 28.02.2018; la nota acquisita con prot. 18837 del 13.03.2018 con cui la Regione del Veneto ha comunicato che il sopracitato incontro interregionale è stata convocato per il 26.03.2018; la nota prot. 32387 del 02.05.2018 con cui questa Amministrazione ha richiesto alla Regione del Veneto aggiornamenti in merito a quanto comunicato con nota acquisita con prot. 16574 del 06.03.2018, al fine di dar seguito ai procedimento in corso, con particolare riferimento alle istanze di rinnovo, per le quali viene effettuata la rivisitazione dell attività autorizzata, ai sensi dell aggiornamento agli standard ambientali previsti

per i nuovi impianti nel frattempo autorizzati previsto dall art. 16 c. 2 dell allegato A al Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani e Speciali approvato con DCR n. 30 del 29.04.2015; xx xxv. xxvi. la nota acquisita con prot. 38028 del 22.05.2018 con cui la Regione del Veneto ha evidenziato ancora la mancanza di indirizzi chiari ed inequivocabili da parte dello Stato utili a definire il percorso amministrativo più corretto da adottare per riconoscere la qualifica di rifiuti caso per caso, ai sensi dell art. 184 ter del TUA; la nota prot. 316848 del 30.07.2018 della Regione Veneto acquisita agli atti di questa Amministrazione con prot. 56957 del 30.07.2018 con la quale è stato trasmesso il resoconto della riunione tenuta in data 09.07.2018 presso gli uffici della Regione Veneto, alla quale hanno partecipato la Regione Veneto, la scrivente Amministrazione e tutte le Province del Veneto al fine di condividere le posizioni da adottare, a seguito delle incertezze sollevata dalla Sentenza del Consiglio di Stato n. 1229 del 28.02.2018 in materia di autorizzazione alla cessazione della qualifica di rifiuto ai sensi dell art. 184-ter del D.Lgs. 152/2006, nel caso di istanze di rinnovo dei provvedimenti autorizzativi ai sensi dell art. 208 c. 12 del D.Lgs. 152/2006 e sm.i. Nel corso della citata riunione è stata condivisa la decisione di prorogare i provvedimenti vigenti previa estensione delle garanzie finanziarie e verificata la persistenza delle condizioni di prosecuzione dell esercizio dell attività, in attesa di determinazioni dello Stato; la circolare del MATTM n. 4064 del 15.03.2018 relativa a Linee guida per la gestione operativa degli stoccaggi negli impianti di gestione dei rifiuti e per la prevenzione dei rischi, trasmessa dalla Regione per opportuna conoscenza e per la sua applicazione, con nota acquisita con prot. 22418 del 26.03.2018; Visti: i. il decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, Testo unico delle leggi sull ordinamento degli enti locali, in particolare, l articolo 107 che definisce le funzioni e le responsabilità dei dirigenti; ii. lo statuto della Città metropolitana di Venezia, approvato con deliberazione della conferenza dei sindaci n. 1 del 20 gennaio 2016; l art. 29 comma 5 dello Statuto della Città metropolitana di Venezia, ai sensi del quale, nelle more dell adeguamento alla disciplina di settore, continuano ad applicarsi, in quanto compatibili, i regolamenti, i piani e le forme di gestione dei servizi previste dalle vigenti norme; gli artt. 24 e 25 del regolamento provinciale sull ordinamento degli uffici e dei servizi che individuano il ruolo, le funzioni e i compiti dei dirigenti; Premesso: i. in data 18.01.2018 è stato ricordato con comunicazione via mail a tutto il personale l obbligo previsto dal Codice di Comportamento di comunicare le situazioni di potenziale conflitto di interesse; ii. il dirigente Massimo Gattolin, il responsabile del procedimento Sofia Memoli ed il collaboratore all istruttoria Zenere Roberta non hanno comunicato di trovarsi in posizione di conflitto d interessi rispetto all incarico loro conferito, connesso con il presente procedimento, e pertanto non sono tenuti all obbligo di astensione così come stabilito dall art. 6 bis della Legge 241/90 nonché dagli artt. 6 e 7 del Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici; la legge 7 agosto 1990, n. 241, detta i principi, le norme e le garanzie a cui che devono attenersi le pubbliche amministrazioni nello svolgimento dei procedimenti; gli artt. 24 e seguenti del regolamento provinciale sull accesso ai documenti amministrativi e sul procedimento, disciplinano, ai sensi della legge 241/1990, la materia del procedimento amministrativo; v. con deliberazione 30 giugno 2010, n. 89, la Giunta provinciale ha approvato l elenco dei procedimenti amministrativi di competenza provinciale ed ha indicato:

il Servizio Ambiente come unità organizzativa responsabile del presente procedimento; la dott.ssa Sofia Memoli come responsabile del procedimento; il termine di 180 giorni per la conclusione del procedimento; Premesso che con determina provinciale prot. n. 76413 del 16.09.2014 (Determinazione n. 2568/2014) è stata rilasciata, ai sensi dell art. 208 del D. Lgs. 152/2006, all impresa Nuova Ecologica 2000 S.r.l. con sede legale ed impianto in VII Strada, 9 a Fosso (Ve), l autorizzazione all esercizio di un impianto di recupero rifiuti e che con provvedimento prot. n. 102869 del 16.12.2015è stata sostituita la planimetria di Lay out dell impianto; Visto che con nota acquisita al prot. n. 55007 del 19.07.2018, l impresa ha presentato istanza di rinnovo dell autorizzazione all esercizio di cui sopra; Considerato che con nota prot. n. 66379 del 11.09.2018 la Città metropolitana di Venezia ha comunicato l avvio del procedimento per il rinnovo dell autorizzazione chiedendo di regolarizzare la documentazione agli atti; Considerato che con la medesima nota prot. n. 66379 del 11.09.2018, alla luce della corrispondenza sopracitata intercorsa con la Regione Veneto in merito alla cessazione della qualifica di rifiuti caso per caso, la scrivente Amministrazione ha comunicato all impresa di ritenere che, in attesa di chiarimenti in materia, può essere rilasciato il rinnovo dell autorizzazione solo per l ottenimento di end of waste previste nel D.M. 05.02.98 nell ambito delle specifiche filiere individuate nei paragrafi dell Allegato 1 suballegato 1; Atteso che con nota prot. n. 66379 del 11.09.2018 la Città metropolitana di Venezia ha quindi ha avviato ai sensi dell art. 10 bis della L. 241/1990 il procedimento volto alla proroga del provvedimento prot. n. 76413 del 16.09.2014 e successivo provvedimento prot. n. 102869 del 16.12.2015; Preso atto che l impresa con nota acquisita agli atti con prot. 75844/2018 del 12.10.2018 ha integrato la documentazione richiesta e si è avvalsa della facoltà prevista dall art. 10 bis della L. 241/90 ed è intervenuta nel procedimento presentando le proprie memorie e osservazioni scritte; Considerato che l impresa Nuova Ecologica 2000 S.r.l nella suddetta nota ha formalmente condiviso che nell ambito del procedimento di rinnovo le valutazioni relative al rilascio di end of waste non previste nelle filiere del D.M. 05.02.98 o in Regolamenti Europei siano sospese fino a intervenuti chiarimenti normativi o indicazioni provenienti dalla Regione Veneto e che si proceda alla proroga dell autorizzazione in essere fino alla definizione di univoche disposizioni inerenti la cessazione della qualifica di rifiuti da applicarsi indiscriminatamente a tutti gli operatori del settore; Richiamata la nota prot. n. 77260 con la quale la Scrivente ha chiesto ad Arpav - Dipartimento Provinciale di Venezia di esprimere un parere circa la valutazione acustica inviata dall impresa ed assunta al prot. n. 75843 del 12.10.2018; Richiamata la nota prot. n. 81501 del 07.11.2018 con la quale si chiesto a V.E.RI.T.A.S. Spa di trasmettere copia aggiornata dell Atto di Assenso per lo scarico delle acque reflue; Preso atto della nota, assunta al Prot. n. 85826 del 23.11.2018, con la quale Arpav - Dipartimento Provinciale di Venezia U.O. Fisica ha trasmesso copia del parere prot. n. 182/RU/18 dal quale si evince che non si rileva superamento dei limiti previsti per la classe prevista dalla zonizzazione acustica per la zona di riferimento, tuttavia, per completezza si ritiene opportuno svolgere un ulteriore valutazione in corrispondenza del recettore in classe V situato a sud ovest del capannone della Nuova ecologica 2000 che può risentire dell impatto derivante da eventuali attività svolte interne al capannone della ditta Nuova ecologica 2000, in particolare se svolte a portone aperto, oltre che della rumorosità prodotta dall impianto di aspirazione ; Ritenuto di prescrivere una nuova valutazione acustica che tenga conto anche delle osservazioni di Arpav - Dipartimento Provinciale di Venezia U.O. Fisica; Preso Atto della nota di V.E.RI.T.A.S. Spa del 07.01.201, assunta al prot. n. 1041/2017, con la quale è stata trasmessa copia dell atto di Assenso prot. n. 2019/1271 per lo scarico delle acque reflue; Visto che l attività è garantita dalla polizza fideiussoria n. 0397408239 emessa da HDI Assicurazioni emessa il 06.11.2018 con decorrenza dal 10.10.2018 e scadenza il 10.10.2028 e validità fino al 10.10.2030;

Dato atto che l impresa è in possesso di certificazione ISO 14001con scadenza il 07.07.2020; Ritenuto che, in accordo con l istruttoria svolta dal competente ufficio, non sono emerse situazioni ostative al prosieguo temporaneo dell attività in accordo con le indicazione fornite dalla Regione del Veneto con nota prot. 316848 del 30.07.2018 acquisita con prot. 56957 del 30.07.2018, e di avviare d ufficio le valutazioni per il rinnovo dell autorizzazione a seguito di intervenuti chiarimenti normativi o di indicazioni provenienti dalla Regione Veneto e comunque almeno 180 giorni prima della scadenza indicata nel presente provvedimento; DETERMINA 1. Il termine di scadenza indicato punto 3 del provvedimento prot. n. 76413 del 16.09.2014 (Deliberazione n. 2568/2014) rilasciato all impresa Nuova Ecologica 2000 S.r.l. con sede legale ed impianto in VII Strada, 9 a Fosso (Ve) è prorogato fino al 30.12.2019. 2. Entro 30 giorni dal ricevimento del presente provvedimento, dovrà essere presentata, ai sensi della DGRV 2721 del 29.12.2014, un appendice alla fideiussione prestata, conformemente al facsimile consegnato unitamente al presente provvedimento. L appendice andrà presentata in minimo 3 esemplari (Beneficiario/Contraente/Fideiussore) completa delle firme e delle attestazioni ivi richieste. Una copia sarà trattenuta dalla Provincia di Venezia, in qualità di Beneficiario e gli esemplari del Contraente e del Fideiussore saranno vidimati e restituiti per accettazione. 3. Entro 30 giorni dal ricevimento del presente provvedimento dovrà essere trasmessa alla Scrivente Amministrazione ed ad Arpav dipartimento provinciale di Venezia U.O. Fisica una nuova valutazione acustica che tenga conto anche delle osservazioni di Arpav. 4. L'inosservanza delle disposizioni e prescrizioni contenute nel presente provvedimento comporterà l'applicazione delle sanzioni di legge. Il presente provvedimento potrà essere sospeso, modificato e anche revocato previa diffida, in dipendenza dei riscontri delle attività di ispezione e controllo attribuite a questa Amministrazione dalla normativa vigente in materia di smaltimento di rifiuti. Per quanto non previsto si fa riferimento alle disposizioni normative e regolamentari vigenti in materia. 5. Rimangono invariate le prescrizioni e le indicazioni contenute nel provvedimento prot. n. 76413 del 16.09.2014 (Determinazione n. 2568/2014) e provvedimento prot. n. 102869 del 16.12.2015 non in contrasto con il presente atto. 6. Sono fatte salve eventuali altre autorizzazioni in capo ad altri Enti. 7. Avverso il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso giurisdizionale avanti al Tribunale Amministrativo Regionale competente per territorio, ovvero è ammesso ricorso straordinario al Capo dello Stato, rispettivamente entro 60 e 120 giorni dalla data di acquisizione del presente da parte della Ditta interessata. 8. Il presente provvedimento viene trasmesso a mezzo PEC all impresa Nuova Ecologica 2000 S.r.l., alla Regione Veneto Dipartimento Ambiente, al Dipartimento provinciale di Venezia dell ARPAV, al Comune di Fossò, all ARPAV Servizio Osservatorio Suolo e Rifiuti di Treviso e al Consiglio di Bacino Venezia Ambiente. Si attesta, ai sensi dell art. 147-bis, comma 1, del d.lgs n. 267/2000, la regolarità e la correttezza dell azione amministrativa relativa al presente provvedimento. IL DIRIGENTE MASSIMO GATTOLIN atto firmato digitalmente