Analisi giornaliera 17.12.2015 giovedì 17 dicembre 2015-1 -
Il big event è arrivato senza danni Ho ancora ben impressi quei lontani momenti di fine 2008, quando un certo Ben Bernanke, stanziò i primi miliardi di dollari per comprare titoli tossici e titoli di stato, visto che i tassi erano ormai a zero. Tutto ciò passò nella più totale indifferenza del mercato. Come possiamo vedere il primo QE avvenne nel dicembre 2008. Nella linea rossa è ben evidente come l indice SP500 continuò la discesa fino a marzo 2009, per poi accorgersi di aver fatto male i conti. In sei anni l indice americano è passato da quel famoso numero demoniaco di 666, toccato proprio a marzo 2009 a circa 2120. Altrettanto indifferente, come ci si aspettava, è stata la reazione del mercato, nella giornata di ieri, a fronte della decisione della Yellen di alzare i tassi per la prima volta dopo 8 anni. Ad una domanda fatta durante la conferenza, con cui si chiedeva come la Fed avrebbe ridotto l attivo nel tempo, la risposta del Governatore è stata secca: porteremo i titoli di stato a scadenza senza ricomprarne dei nuovi. Questa, fra tutte le dichiarazioni di ieri, è quella che mi ha colpito maggiormente. La Fed arriverà a fare ciò, solo quando i segnali di inflazione saranno evidenti, mentre il rialzo di 0,25 rappresenta poca cosa ai fini della contrazione di liquidità. Diciamo che la giornata di ieri è particolarmente significativa, in quanto evidenzia il limite massimo oltre il quale la Fed non è più disposta ad andare. Direi non poca cosa, se pensiamo al livello di rischio ormai inglobato nei portafogli degli investitori. giovedì 17 dicembre 2015-2 -
Detto ciò, credo che anche i mercati, prima o dopo, si accorgeranno che esistono dei veri e propri limiti, oltre i quali è impossibile andare. Cadere nell illusione che il peggio sia passato, potrebbe rivelarsi altamente pericoloso. Questo per dire che spesso i mercati ritardano i tempi di reazione, ma che prima o dopo seguono la strada ormai indicata. Da ieri, infatti è stato tracciato il percorso contrario a quello visto dal lontano 2008. Attendiamo pazienti. Chiusa la parentesi Fed mi soffermerei su un altro argomento. In questi giorni, come guardo la Tv non c è una trasmissione nella quale non si parli della vicenda banche italiane. Sta crescendo in modo esponenziale la consapevolezza dei rischi ai quali sono esposti tutti i correntisti, alla luce delle ultime vicende. Forse, cadrà tutto nel dimenticatoio, in quanto le autorità in questo sono brave, o forse assisteremo a dei pericolosi ritorni di fiamma, qualora altri istituto alzassero bandiera bianca. Quello che è certo è che ci troviamo difronte ad un argomento da seguire molto attentamente in quanto potrebbe rappresentare uno dei catalizzatori negativi dei prossimi mesi. Qui possiamo osservare l indice bancario europeo e come la reazione sia avvenuta a ridosso dell importantissimo supporto di 122. L inclinazione della media a lungo periodo sottolinea la debolezza in essere. Sicuramente uno dei settori più precari, in un contesto di mercato non proprio bullish. giovedì 17 dicembre 2015-3 -
ANALISI QUANTITATIVA LEGENDA Sopra 1,03 Tra 1 e 1,03 Tra 0,97 e 1 Sotto 0,97 BUY NEUTRAL BUY NEUTRAL SELL SELL Titoli europei UP Titoli europei down giovedì 17 dicembre 2015-4 -
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