XVII domenica del tempo ordinario domenica 28 luglio XVII settimana del tempo ordinario - I settimana del salterio Introduzione la preghiera O Dio vieni a salvarmi, Signore vieni presto in mio aiuto. Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo, a Dio che è che era e che viene, per i secoli dei secoli, amen. Alleluia. Inno (Germagno) O Cristo, vero sole, sei venuto tra noi perché il mondo, redento, tramontasse al peccato: accogli benigno, per i doni di oggi, questo canto di lode, puro incenso del cuore. O Cristo, vera sera, sei disceso dal cielo per portare il riposo sul cammino dell uomo; conduci il tuo gregge a pregare sul monte e adorare in silenzio l infinito mistero. O Cristo, vera vita, alleanza per sempre, sei salito sul legno per offrirci il tuo Regno; ritorna glorioso, o Signore risorto, che attraverso la notte ci prepari il tuo giorno. Salmo cf. Sal 67 (68) Sei salito in alto e hai fatto prigionieri dagli uomini hai ricevuto tributi e anche dai ribelli, perché là tu dimori, Signore Dio! Di giorno in giorno benedetto il Signore: a noi Dio porta la salvezza. 283
Il nostro Dio è un Dio che salva; al Signore Dio appartengono le porte della morte. Appare il tuo corteo, Dio, il corteo del mio Dio, del mio re, nel santuario. Precedono i cantori, seguono i suonatori di cetra, insieme a fanciulle che suonano tamburelli. «Benedite Dio nelle vostre assemblee, benedite il Signore, voi della comunità d Israele». Ripresa della Parola di Dio del giorno Abramo [ ] gli disse: «Davvero sterminerai il giusto con l empio?». [ ] Rispose il Signore: «Se a Sòdoma troverò cinquanta giusti [ ], per riguardo a loro perdonerò a tutto quel luogo» (Gen 18,23.26). Cantico di Zaccaria o di Maria o di Simeone (vedi bandella) Lode e intercessione Rit.: Rispondici, Signore! Tu non decadi dalla necessità di fare la giustizia, ma il tuo desiderio è usare a tutti misericordia: rendici audaci con te nel difendere i fratelli, nel ricordarti che siamo opera delle tue mani. Tu non fai altro che azzerare i nostri conti in rosso, aiutarci nella fatica di seguire le vie libere dell amore: rinnova in noi la fiducia che la tua vita nuova è ancora possibile. Tu aspetti solo che non ci vergogniamo di bussare, chiedere, cercare, insistere, per darci la possibilità di essere tuoi amici e fratelli tra noi: fa che osiamo perdonare e lasciarci perdonare. Padre nostro Orazione (vedi Colletta) 284
domenica 28 luglio - XVII domenica del tempo ordinario la messa antifona d ingresso Sal 67 (68),6-7.36 Dio sta nella sua santa dimora; ai derelitti fa abitare una casa, e dà forza e vigore al suo popolo. Gloria p. 646 colletta O Dio, nostra forza e nostra speranza, senza di te nulla esiste di valido e di santo; effondi su di noi la tua misericordia perché, da te sorretti e guidati, usiamo saggiamente dei beni terreni nella continua ricerca dei beni eterni. Per il nostro Signore Gesù Cristo oppure: Rivelaci, o Padre, il mistero della preghiera filiale di Cristo, nostro fratello e salvatore, e donaci il tuo Spirito, perché invocandoti con fiducia e perseveranza, come egli ci ha insegnato, cresciamo nell esperienza del tuo amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo 285
prima lettura Gen 18,20-32 Dal libro della Gènesi In quei giorni, 20 disse il Signore: «Il grido di Sòdoma e Gomorra è troppo grande e il loro peccato è molto grave. 21 Voglio scendere a vedere se proprio hanno fatto tutto il male di cui è giunto il grido fino a me; lo voglio sapere!». 22 Quegli uomini partirono di là e andarono verso Sòdoma, mentre Abramo stava ancora alla presenza del Signore. 23 Abramo gli si avvicinò e gli disse: «Davvero sterminerai il giusto con l empio? 24 Forse vi sono cinquanta giusti nella città: davvero li vuoi sopprimere? E non perdonerai a quel luogo per riguardo ai cinquanta giusti che vi si trovano? 25 Lontano da te il far morire il giusto con l empio, così che il giusto sia trattato come l empio; lontano da te! Forse il giudice di tutta la terra non praticherà la giustizia?». 26 Rispose il Signore: «Se a Sòdoma troverò cinquanta giusti nell ambito della città, per riguardo a loro perdonerò a tutto quel luogo». 27 Abramo riprese e disse: «Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere: 28 forse ai cinquanta giusti ne mancheranno cinque; per questi cinque distruggerai tutta la città?». Rispose: «Non la distruggerò, se ve ne troverò quarantacinque». 29 Abramo riprese ancora a parlargli e disse: «Forse là se ne troveranno quaranta». Rispose: «Non lo farò, per riguardo a quei quaranta». 30 Riprese: «Non si adi- 286
domenica 28 luglio - XVII domenica del tempo ordinario ri il mio Signore, se parlo ancora: forse là se ne troveranno trenta». Rispose: «Non lo farò, se ve ne troverò trenta». 31 Riprese: «Vedi come ardisco parlare al mio Signore! Forse là se ne troveranno venti». Rispose: «Non la distruggerò per riguardo a quei venti». 32 Riprese: «Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora una volta sola: forse là se ne troveranno dieci». Rispose: «Non la distruggerò per riguardo a quei dieci». Parola di Dio. salmo responsoriale 137 (138) Rit. Nel giorno in cui ti ho invocato mi hai risposto. 1 Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore: hai ascoltato le parole della mia bocca. Non agli dèi, ma a te voglio cantare, 2 mi prostro verso il tuo tempio santo. Rit. Rendo grazie al tuo nome per il tuo amore e la tua fedeltà: hai reso la tua promessa più grande del tuo nome. 3 Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai risposto, hai accresciuto in me la forza. Rit. 6 Perché eccelso è il Signore, ma guarda verso l umile; il superbo invece lo riconosce da lontano. 7 Se cammino in mezzo al pericolo, tu mi ridoni vita; 287
contro la collera dei miei avversari stendi la tua mano. Rit. La tua destra mi salva. 8 Il Signore farà tutto per me. Signore, il tuo amore è per sempre: non abbandonare l opera delle tue mani. Rit. Rit. Nel giorno in cui ti ho invocato mi hai risposto. seconda lettura Col 2,12-14 Dalla Lettera di san Paolo apostolo ai Colossési Fratelli, 12 con Cristo sepolti nel battesimo, con lui siete anche risorti mediante la fede nella potenza di Dio, che lo ha risuscitato dai morti. 13 Con lui Dio ha dato vita anche a voi, che eravate morti a causa delle colpe e della non circoncisione della vostra carne, perdonandoci tutte le colpe 14 e annullando il documento scritto contro di noi che, con le prescrizioni, ci era contrario: lo ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce. Parola di Dio. canto al vangelo Rm 8,15bc Alleluia, alleluia. Avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: Abbà! Padre! Alleluia, alleluia. 288
domenica 28 luglio - XVII domenica del tempo ordinario vangelo Lc 11,1-13 Dal Vangelo secondo Luca 1 Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». 2 Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite: Padre, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno; 3 dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano, 4 e perdona a noi i nostri peccati, anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore, e non abbandonarci alla tentazione». 5 Poi disse loro: «Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: Amico, prestami tre pani, 6 perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli ; 7 e se quello dall interno gli risponde: Non m importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani, 8 vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono. 9 Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. 10 Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto. 11 Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? 12 O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? 13 Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del 289
cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!». Parola del Signore. Credo p. 648 preghiera sulle offerte Accetta, Signore, queste offerte che la tua generosità ha messo nelle nostre mani, perché il tuo Spirito, operante nei santi misteri, santifichi la nostra vita presente e ci guidi alla felicità senza fine. Per Cristo nostro Signore. antifona alla comunione Sal 102 (103),2 Anima mia, benedici il Signore: non dimenticare tanti suoi benefici. preghiera dopo la comunione O Dio, nostro Padre, che ci hai dato la grazia di partecipare al mistero eucaristico, memoriale perpetuo della passione del tuo Figlio, fa che questo dono del suo ineffabile amore giovi sempre per la nostra salvezza. Per Cristo nostro Signore. 290
domenica 28 luglio - XVII domenica del tempo ordinario per la riflessione Quanto più La liturgia di questa domenica ci fa volgere lo sguardo verso «il mistero della preghiera» che Cristo «ci ha insegnato» e testimoniato anzitutto con il suo stesso modo di vivere la nostra umanità. Il richiamo proposto dall intreccio delle letture descrive i tratti di una preghiera semplice e filiale, da farsi «con fiducia e perseveranza» (cf. Colletta). Già nel libro della Genesi scopriamo il volto di un Dio attento e premuroso di fronte alle vicende dell umanità da lui stesso creata: «Il grido di Sòdoma e Gomorra è troppo grande e il loro peccato è molto grave. Voglio scendere a vedere se proprio hanno fatto tutto il male di cui è giunto il grido fino a me; lo voglio sapere!» (Gen 18,20-21). Inutilmente potremmo rintracciare in queste parole l esplosione di una rabbia che vuole frettolosamente giudicare e castigare gli uomini. Esse ci pongono piuttosto davanti allo sconforto di un Padre, capace di soffrire e incapace di restare insensibile di fronte alle grida di dolore della sua umanità. Abramo è l uomo che intuisce il mistero di una prevalenza, in Dio, della misericordia rispetto al giudizio. La Scrittura lo coglie e lo descrive nell atto di avvicinarsi a Dio per ingaggiare con lui un serrato patteggiamento «Lontano da te il far morire il giusto con l empio, così che il giusto sia trattato come l empio» (18,25) fino a scoprirsi capace di piegare il cuore di Dio verso una scelta 291
di piena compassione: «Non la distruggerò per riguardo a quei dieci» (18,32). Il presagio di sconfinata bontà contenuto nel dialogo tra Dio e Abramo diventa certezza nelle note esplicative con cui Gesù accompagna la preghiera del Pater noster, facendoci capire che il modo in cui ci rivolgiamo a Dio è quasi più decisivo dei contenuti che scegliamo di proporgli con la nostra voce. Attraverso la parabola dell amico invadente, che osa andare di notte a chiedere la carità di tre pani, il Signore Gesù manda in crisi gli atteggiamenti inutilmente devoti con cui crediamo di dover comparire davanti a Dio per essere graditi ed esauditi: «Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione?» (Lc 11,11-12). La principale «tentazione» (11,4) da affrontare nella preghiera è sempre la sfiducia nei confronti di un Dio avvertito come distratto o, addirittura, un po crudele nei nostri confronti. Con estrema franchezza, il Maestro ci smaschera e ci salva, dichiarando che non è Dio a essere cattivo, ma è il nostro cuore a trasformarsi in un luogo alieno e ostile alla nostra umanità, un vero e proprio «documento scritto contro di noi» (Col 2,14), incapace di attendere le cose migliori. Cattivi, infatti, lo siamo quando chiediamo briciole anziché pane, quando inseguiamo rassicurazioni nel volto di Dio anziché l autorizzazione a diventargli simili fino in fondo: «Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, 292
domenica 28 luglio - XVII domenica del tempo ordinario quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!» (Lc 11,13). Secondo il vangelo non basta dunque essere fiduciosi, occorre diventare invadenti. La santa esuberanza spirituale suggerita dal Signore Gesù sembra essere la capacità di porsi in un rapporto con il Padre che è nei cieli come alleati e non più come servi. Questa profonda sinergia di spirito è il «carattere» indelebile che il battesimo può generare in chi entra nell esperienza della vita nuova in Cristo: «Fratelli, con Cristo sepolti nel battesimo, con lui siete anche risorti mediante la fede nella potenza di Dio, che lo ha risuscitato dai morti» (Col 2,12). Solo attraverso una rinnovata fiducia nella realtà, il labirinto dei nostri giorni può tornare a essere una strada percorribile, dove le cose alla fine si trovano e le porte si aprono. Solo attraverso una santa e serena «invadenza» la vita si dilata, anche quando le cose desiderate e necessarie sembrano assenti o difficili da reperire. Eppure, in fondo al cuore, resta una grande e irriducibile speranza: «Il Signore farà tutto per me» (Sal 137[138],8). Signore Gesù, donaci di ingaggiare con te il gioco adulto dei figli, che quanto più imparano la fiducia di chiedere e l audacia di insistere, tanto più tu darai loro quanto desiderano, insieme a quanto non sanno immaginare. Se noi a volte riusciamo a dare qualcosa di buono, quanto più tu ci donerai una vera alleanza con l altro, la libertà di consegnarci fino in fondo. 293
Calendario ecumenico Cattolici Nazario e Celso, martiri (III sec.). Ortodossi e greco-cattolici Memoria dei santi apostoli e diaconi Procoro, Nicanore, Timone e Parmenas (al tempo degli apostoli). Copti ed etiopici Teodoro lo Stratilata, martire (III-IV sec.). Luterani Johann Sebastian Bach, musicista (1750). 294