Analisi dell'impatto economico e sociale del progetto "make in nuoro" 2016

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Analisi dell'impatto economico e sociale del progetto "make in nuoro" 2016 Politiche per lo sviluppo territoriale e per il lavoro della Camera di Commercio di Nuoro sui temi dell industria 4.0. MAKE IN nu ro fablab

frontiera eccellenza qualità visione Internazionalizzazione ingegnerizzazione ricerca eccellenza fertilizzazione networking eccellenza resilienza frontiera comunicazione qualità assistenza tecnica specialistica continuità futuro resilienza fertilizzazione ricerca modellazione business comunicazione Internazionalizzazione policy pubblica continuità qualità continuità networking strategia professionalità strategia

INDICE: 1. > PREMESSA 2. > ANALISI DI SCENARIO DIMENSIONE NAZIONALE 2.1 > Italia: recessione, crisi e ripresa 2.2 > Componenti principali della spinta alla crescita 2.3 > Elementi di stallo e di criticità 2.4 > Mercato interno 2.5 > Occupazione 2.6 > Focus sul settore manifatturiero 3. ANALISI DI SCENARIO TERRITORIO NUORESE 3.1 > Territorio e demografia 3.2 > Infrastrutture e mobilità 3.3 > Istruzione e occupazione 3.4 > Imprese 3.4.1 >Settore manifatturero 3.4.2 > Focus territoriale 3.4.3 > Best practice 3.5 > Sviluppo innovativo 3.5.1 > Manifattura e Innovazione 3.5.2 > Ricerca e innovazione 3.5.3 > Smart City 3.5.4 > Startup innovative 3.5.5 > FabLab 4. CONCLUSIONI > FONTI E BIBLIOGRAFIA > CREDITI >> 1

1. PREMESSA La Camera di Commercio di Nuoro, nell'ambito dell'iniziativa denominata Make in Nuoro, ha espresso la volontà di realizzare una policy pubblica che avesse come output le realizzazione di un laboratorio per la fabbricazione come volano per lo sviluppo del territorio. Il laboratorio, da ora in poi denominato FabLab 1 è inteso come strumento per la promozione dell'innovazione del tessuto imprenditoriale afferente al territorio camerale. Il FabLab, MIN, che ha modello di ricerca e sviluppo quello dei laboratori nati al MIT di Boston, declina il modello americano per lo sviluppo delle potenzialità legate al digitale in ambito manifatturiero sulle peculiarità delle aziende Nuoresi. Il tema territoriale, pertanto, è il carattere preminente che il FabLab MIN dove interiorizzare ad esso finalizzando organizzazione, attività e fornitura di macchine e materiali in tal senso. Il presente documento fornisce un'analisi di scenario che, nella prima parte, affronta le tematiche su scala nazionale e, nella seconda parte, confronta le stesse sulla dimensione regionale, con particolare attenzione al territorio nuorese. Lo studio è volto non solo a focalizzare il contesto entro cui il FabLab si colloca, ma anche le potenzialità da attivare. La realizzazione di un FabLab utile allo sviluppo imprenditoriale di un territorio, implica che le macchine in esso presenti siano funzionali alle attività produttive locali, agli scopi culturali e didattici, ma anche alla produttività diretta, rispondendo a richieste di settori disparati, impegnati da cicli produttivi eterogenei. Quindi, le osservazioni statistiche sono state interpretate anche in vista di un'ottimale versatilità e flessibilità delle macchine in dotazione. 1 Per le caratteristiche del FABLAB si fa riferimento alla delibera del consiglio Camerale con oggetto: PROGETTO "FAB-LAB"- BANDO PROGETTAZIONE E FORMAZIONE - DETERMINAZIONI. >> 2

2 > ANALISI DI SCENARIO DIMENSIONE NAZIONALE 2 2.1 > ITALIA: RECESSIONE, CRISI E RIPRESA Gli episodi recessivi che si sono verificati in Italia tra il 2008 e il 2013 sono stati i più pesanti dalla fine del secondo conflitto mondiale. La crisi finanziaria internazionale scoppiata nel 2008-2009 è culminata nel collasso dei flussi commerciali mondiali. Le politiche di consolidamento fiscale, il calo di fiducia delle famiglie, il diffuso peggioramento delle condizioni di finanziamento per le imprese hanno determinato una compressione dei consumi finali e degli investimenti. La breve e moderata ripresa del 2010 è stata interrotta da una nuova contrazione dell attività economica nel 2012-2013. Sebbene sia stata meno intensa del 2008-2009, il secondo episodio recessivo sembra aver indebolito profondamente la capacità di ripresa dell economia italiana, a causa di una forte perdita di capacità produttiva nel settore manifatturiero e un crollo della produzione industriale (- 10,9% tra aprile 2011 e novembre 2013). 2.2 > COMPONENTI PRINCIPALI DELLA SPINTA ALLA CRESCITA Il ciclo economico italiano mostra per il 2015 una moderata ripresa, con un Pil in crescita del +0,8%. Moderatamente positive le variazioni dei consumi finali nazionali (+0,5%) e degli investimenti fissi lordi (+0,8%). Le esportazioni hanno segnato un incremento del +4,3%, sebbene inferiore a quello delle importazioni (+6,0%), alimentate dalla domanda interna e favorite dalla diminuzione delle quotazioni internazionali delle materie prime energetiche importate, nonché dalla crescita dei prezzi delle esportazioni. Dopo un triennio consecutivo di flessioni, il valore delle 2 L'analisi di scenario sintetizzata nel presente documento si serve principalmente di dati elaborati dall'istat per gli anni 2015-2016. Partendo dalla dimensione nazionale, sono state successivamente selezionate e ordinate le informazioni, secondo criteri territoriali ed economici. >> 3

importazioni di merci ha ripreso a crescere+7,8%. Tale aumento, che però esclude le importazioni di prodotti energetici (-19,8%), ha beneficiato del miglioramento del settore dei mezzi di trasporto. L ampliamento dell avanzo della bilancia commerciale ha così raggiunto i 45,2 miliardi di euro. La componente di spinta alla crescita più dinamica, però, è stata la spesa delle famiglie residenti, cresciuta dello 0,9 % grazie all'incremento dei redditi nominali (+0,9%) e a una sostanziale stabilità dei prezzi al consumo. Si è trattato del primo incremento dal 2007 e ha riguardato sia beni che servizi. Nei primi mesi del 2016, al rallentamento dei paesi emergenti e alla caduta delle quotazioni delle materie prime si sono sovrapposte le crescenti turbolenze sui mercati finanziari. Gli indicatori anticipatori suggeriscono, tuttavia, la prosecuzione di una moderata ripresa ciclica. Dopo il marcato aumento di gennaio (+1,9% su base congiunturale) la produzione industriale ha segnato in febbraio una contrazione (-0,8%). Nello stesso mese, il tasso di disoccupazione è sceso al 10,2%, il più basso da agosto 2011. Secondo le valutazioni di consenso dell Eurozone Economic Outlook, la ripresa dell area euro continuerebbe a ritmi moderati nel 2016, sostenuta dai bassi prezzi del petrolio, dall espansione monetaria e dal deprezzamento dell euro. La sostanziale stabilità dei prezzi al consumo e l andamento positivo del mercato del lavoro fornirebbero ulteriore sostegno ai consumi. In aprile l Istat economic sentiment indicator, IESI, indicatore del clima di fiducia degli imprenditori, ha recuperato oltre due punti rispetto al mese precedente. Ciò è dovuto all'aumento della fiducia nei servizi di mercato e nelle costruzioni, cui si è accompagnato un aumento, seppur contenuto, nella manifattura. Ciononostante il commercio al dettaglio ha segnato un ulteriore calo dopo la flessione in marzo. Non va pero trascurato un dato relativo all innovazione delle aziende italiane. Infatti dalle analisi condotte da Deloitte azienda che lavora per conto del Governo italiano per sviluppare indagini sulla crescita dei mercati, si smentiscono i luoghi comuni che vedrebbero le imprese famigliari Italiane poco inclini al rischio e all innovazione: il 76% del campione dichiara infatti che l'innovazione è in cima alle priorità della loro azienda". >> 4

Una delle principali sfide per la prossima generazione di imprenditori sarà, quindi, convincere i componenti della propria famiglia e i membri del board circa l'importanza dell'innovazione come strumento per rispondere alla crisi e per garantire la continuità del proprio business. Più del 60% dei rispondenti è consapevole dell importanza di innovare, ma solo il 40% è disposto ad assumersi i rischi connessi. Ciò nonostante, il 55% dichiara che la propria azienda innova più velocemente della concorrenza e il 51% vorrebbe assumere un profilo di rischio più aggressivo. 2.3 > ELEMENTI DI STALLO E CRITICITÀ Resta immutato nel 2015 l indicatore di grave deprivazione materiale che rileva la quota di persone in famiglie che vivono situazioni di disagio. Anche il quadro della povertà assoluta resta stabile al 6,8% (4,1 milioni di persone, circa il doppio rispetto al 2008). Nel 2015 gli investimenti fissi lordi sono tornati a crescere (+0,8%, da -3,4 % del 2014), ma il recupero è debole. Nonostante il livello di incertezza sia ridotto e siano avviate politiche monetarie di rilancio 3, l aumento della spesa in beni capitali è risultato piuttosto contenuto. La dinamica dell attività economica, pur restando positiva, ha sperimentato in corso d anno una decelerazione (+0,2 % nel quarto trimestre). 2.4 > MERCATO INTERNO Il mercato interno e i beni strumentali trainano la produzione e il fatturato dell industria. La produzione industriale, infatti, ha segnato nel 2015 un incremento (+1,1%), grazie alla dinamica positiva dei beni strumentali (+3,6%) e dell energia (+2,3%), mentre i beni intermedi sono calati (-1,0%) e l'andamento dei beni di consumo risulta stagnante. 3 Piano europeo per gli investimenti strategici 2015-2020, piano Juncker. >> 5

Il fatturato dei servizi ha proseguito nel 2015 la moderata tendenza espansiva (+1,9% rispetto al 2014). Tutti i principali comparti sono migliorati, a eccezione dei servizi relativi ad attività professionali, scientifiche e tecniche (-0,9%); una dinamica particolarmente vivace si segnala per il settore delle riparazioni di autoveicoli e motocicli (+10,6%). Dopo quattro anni consecutivi di diminuzioni (+0,7%), la ripresa dei consumi ha determinato incrementi anche per le vendite del commercio al dettaglio 4. L'aumento di spesa dei servizi +0,7% è dovuto al parallelo contenimento delle spese per l abitazione (+0,6 per cento). Crescono pertanto le spese relative ai servizi ricreativi (+2,8 per cento) e ai servizi alberghieri che, dopo la tendenza negativa degli ultimi tre anni, hanno segnato un incremento dell 1,8 %. Il fatturato dell industria, al netto della stagionalità, ha segnato un incremento positivo sia a gennaio sia a febbraio, grazie alla vivacità dei beni strumentali (+2,5% in febbraio) e dei beni intermedi (+1,2%). Segnali più positivi giungono dagli ordinativi dell industria che in febbraio sono aumentati dello 0,7%. L indice della produzione industriale ha registrato un sensibile aumento in gennaio (+1,7% rispetto al livello di fine 2015), cui è seguito un calo contenuto (-0,6%) in febbraio. Qualche segnale di ripresa giunge dal settore delle costruzioni: a febbraio l indice registra un incremento dello 0,3%. 4 L incremento è registrato specialmente per l acquisto di auto nuove (+11,8 per cento in volume, +14,0 per cento in valore), ma favorevole è anche l'andamento del settore della telefonia, mentre un contributo più limitato proviene dagli acquisti di mobili e beni durevoli per la casa. >> 6

2.5 > OCCUPAZIONE La crescita dell occupazione nel 2015 prosegue a ritmi più sostenuti rispetto all anno precedente (186 mila occupati in più, pari allo 0,8%). Un aumento della stessa intensità si è osservato anche in termini di ore lavorate (+0,9%) e di input di lavoro (+0,8%, pari a circa 190 mila unità di lavoro standard), sulla base delle misure di contabilità nazionale. La crescita dell occupazione (sulla base delle forze di lavoro) ha portato il tasso di occupazione al 56,3 per cento, 0,6 punti in più rispetto a un anno prima. L incremento del tasso di occupazione è stato più accentuato per gli occupati tra 50 e 64 anni; tuttavia, nel secondo semestre sono emersi segnali positivi anche per le altre classi di età (15-34 e 35-49 anni). La crescita dell occupazione su base annua ha interessato esclusivamente i dipendenti, sia a termine (+4,6 per cento rispetto al 2014) sia a tempo indeterminato (+0,7 per cento), mentre tra gli indipendenti è proseguito il calo, specie tra i collaboratori (-7,8 per cento). Nelle imprese con più di dieci dipendenti si è continuata a registrare nel 2015 una sensibile riduzione del ricorso alla Cassa integrazione guadagni (da 48,4 a 30,3 ore effettivamente utilizzate per mille ore lavorate). Il numero delle persone in cerca di occupazione è diminuito del 6,3% in un anno. Gli inattivi della classe 15-64 anni si sono ridotti di 84 mila unità (-0,6%). L andamento complessivo delle retribuzioni di fatto si conferma per il 2015 inferiore a quello della componente contrattuale. Incrementi superiori alla media si registrano nell agricoltura (+2,8%) e nell industria (+1,5%). Solo per il comparto delle costruzioni si osserva una crescita inferiore alla media (+0,5%). >> 7

Emerge una forte eterogeneità tra i comparti nella dinamica occupazionale: nella manifattura, solo 9 settori manifatturieri su 23 hanno aumentato il numero di posizioni lavorative negli anni considerati (2013-2014 e 2014-2015); nei servizi di mercato, e ancor più nei servizi alla persona, l andamento è risultato più brillante. Nell ambito di un sistema economico caratterizzato da una estrema frammentazione produttiva (le imprese con meno di dieci addetti rappresentano il 95% delle unità produttive e poco meno del 50% dell occupazione totale), la componente dimensionale della creazione di posti di lavoro assume un particolare rilievo. Nella manifattura, come per la quasi totalità dei comparti, una unità di media dimensione su due ha aumentato le posizioni lavorative dipendenti in ciascuno dei due anni considerati. Nel terziario, relativamente a imprese con meno di 10 addetti, tre unità su quattro hanno preservato o aumentato il numero di posizioni lavorative. Rispetto alla media dei paesi dell Unione monetaria, in Italia vi è stato un recupero occupazionale ritardato di un anno nei servizi alle imprese, ma la crescita degli addetti si è riallineata nel corso del 2015. I profili strategici e strutturali delle imprese assumono un ruolo di fondamentale importanza nella propensione alla creazione di posti di lavoro. Secondo i risultati di un esercizio di stima, la probabilità di aumentare l occupazione risulta, infatti, più elevata per le imprese più produttive, più giovani e, nel caso della manifattura, esportatrici. La prima e la terza caratteristica incidono soprattutto per le imprese di media dimensione: nelle due sottoclassi di questo gruppo di imprese (50-149 e 150-249 addetti), il raggiungimento dei livelli più elevati di produttività aumenta la probabilità di assumere di 15 e 14 punti percentuali. Analogamente, nelle stesse sottoclassi, le imprese (manifatturiere) esportatrici presentano una probabilità di creare posti di lavoro più alta di 10 e 14 punti percentuali rispetto alle unità che operano solo sul mercato nazionale. A un età d impresa inferiore a 5 anni, invece, è associato un vantaggio maggiore, in corrispondenza delle classi dimensionali più ridotte (tra i 13 e 22 punti percentuali nelle tre sottoclassi di unità con meno di 10 addetti). Anche l età dell imprenditore influenza la crescita occupazionale delle imprese: nelle microimprese la probabilità di aumentare l occupazione passa dal 23%, delle aziende condotte da un imprenditore con almeno 50 anni di età, al 31% di quelle gestite da un imprenditore tra 30 e 49 anni, per arrivare al 41% nel caso degli imprenditori più giovani, tra 15 e 29 anni. >> 8

I processi di creazione di posti di lavoro risentono quindi di fattori quali il carattere economico, dimensionale, di mercato legati alle caratteristiche delle singole imprese, fattori che interagiscono con le tendenze generali dell economia e delle policy attuate negli anni recenti. A tal proposito, si propone una prima valutazione della percezione delle imprese riguardo gli effetti occupazionali dei recenti provvedimenti normativi. Nella valutazione delle imprese che tra gennaio e novembre 2015 hanno aumentato l occupazione dipendente, gli esoneri contributivi sono percepiti come un elemento decisivo. Il nuovo contratto a tutele crescenti sembra invece aver esercitato un ruolo meno rilevante, ma pur sempre positivo. Nei servizi, che pure registrano una crescita delle retribuzioni del +0,3%, la dinamica più sfavorevole riguarda l aggregato delle attività dell amministrazione pubblica, difesa, istruzione e sanità (-1,0 %). Più vivace la risposta dei servizi di informazione e comunicazione (+1,8%), delle attività finanziarie e assicurative e (+2,3 %). Nel settore industriale, la contrattazione nazionale procede con regolarità. La dinamica in quest'ultimo settore (+2,3 %) è stata determinata quasi esclusivamente da applicazioni contrattuali intercorse nell anno. La crescita delle retribuzioni contrattuali orarie nel 2015 è stata pari all 1,1%. Le imposte indirette sono diminuite di oltre un miliardo, passando dal 15,4% del Pil nel 2014 al 15,1 nel 2015. In presenza di una moderata crescita dell attività economica, la pressione fiscale è scesa di un decimo di punto, dal 43,6 nel 2014 al 43,5 nel 2015. Per il 2016 le attese sull andamento del ciclo internazionale si mostrano positive, pur con segnali di incertezza. Il tema che ci interessa di più trattare, in questo lavoro di analisi è, però, quello che evidenzia come l industry dell innovazione incide sull occupazione in generale e su quella qualificata in maniera particolare. Questo dato è bene evidenziato dal report TECHNOLOGY AT WORK. The Future of Innovation and Employment della Oxford Martin School e Citi GPS, a cura dei proff. Frey e Osborne, che si pone l obiettivo di valutare come impatteranno le nuove scoperte in ambito tecnologico sul mondo del lavoro. Nonostante il taglio del report sia di carattere pessimistico emerge un dato >> 9

incontrovertibile, quello legato alla progressiva ed inarrestabile alienazione da parte del genere umano nei confronti di quel tipo di lavoro definito pericoloso o usurante. Il report mostra quanto velocemente i profili lavorativi richiesti dalla aziende manifatturiere cambino in relazione all avvento delle nuove tecnologie. Questo però non deve spaventare. Come riporta Andrea Cefis sul Solve 24 Ore in un articolo redatto proprio sui temi del report citato in precedenza: Più che concentrarsi sull impedire lo sviluppo tecnologico è fondamentale investire pesantemente in politiche attive degne di tale nome. L obiettivo deve essere quello di guidare i disoccupati verso una riqualificazione che permetta loro di acquisire nuove competenze effettivamente spendibili in un mercato del lavoro in continuo mutamento. Dall altro lato è doveroso giocare d anticipo formando adeguatamente le future generazioni, dando maggiore importanza alle soft-skill, quelle competenze adatte per restare flessibili e pronti ad affrontare il cambiamento. 2.6 > FOCUS SUL SETTORE ATTURIERO I comparti si caratterizzano per una elevata eterogeneità. Nella manifattura 9 settori su 23 hanno confermato anche nel 2014-15 l andamento positivo delle vendite, che incorpora anche un effetto depressivo dovuto alla debolezza dei prezzi dell output registrato nel periodo 2013-2014. Tra questi, spicca la performance degli autoveicoli (+21,4% nel periodo più recente, dopo il 12,1% del 201314). Più contenuto l incremento di fatturato nella farmaceutica (+6,6%), altri mezzi di trasporto (+4,5%), altre industrie. Le dinamiche delle posizioni lavorative e i profili delle imprese nel settore manifatturiero sono in crescita del +4,1%, per gli articoli in gomma (+3,5%), per l'abbigliamento (+3,2%). In dettaglio, emerge il buon andamento dei settori delle bevande (+4,8%), della fabbricazione di computer (+4,4%), delle apparecchiature elettriche (+3,1%) e dei prodotti in metallo (+1,5%). >> 10

All opposto, tra i settori in declino, si segnalano due comparti tradizionali del made in Italy: la fabbricazione di articoli in pelle (-1%, dopo il +4,9% precedente) e i prodotti tessili (-0,6%). Infine, tre settori hanno confermato anche nel periodo più recente le difficoltà evidenziate in precedenza: coke e raffinazione (-14,8%), stampa ed editoria (-2,3%), industria del legno (-0,7%). Il rapporto redatto dal Censis, nell ormai lontano 2013, sulla situazione sociale Italiana, redatto come strumento e leva per uscire dalla crisi sembra ancora oggi molto attuale per ciò che ci ricorda. Infatti già tre anni fa il rapporto rilevava che le professioni di tipo tecnico-scientifico, informatica, e programmazione e sono aumentate del 2,3%. Dato negativo invece per le imprese artigiane, soprattutto gestite da giovani che continuano a calare. Questo però completamente in controtendenza rispetto alla vocazione manifatturiera Italiana che presenta il 10% di imprese manifatturiere sul totale concentrate sul made in Italy e capaci di che muovere oltre 390 miliardi di euro. >> 11

3 > ANALISI DI SCENARIO DEL TERRITORIO NUORESE 3.1> TERRITORIO E DEMOGRAFIA Il cuore della nostra analisi è il territorio di appartenenza delle imprese facenti parte della Camera di Commercio di Nuoro. L'indagine si riferisce a un'estensione di 7042 km 2, prevalentemente montuosa 5, che coinvolge 100 comuni. Secondo i dati aggiornati al gennaio 2013, la circoscrizione di Nuoro ha una popolazione residente di 257.575 abitanti, che rappresenta il 15% della intera popolazione regionale, con una densità abitativa di 36,57 ab/km 2, rispetto ad un valore medio regionale di 68,04 ab/km 2. Tale valore va commisurato a un territorio che rappresenta il 30% del territorio dell Isola. L unico centro con una popolazione superiore ai 30.000 abitanti è Nuoro. Superano i diecimila abitanti: Macomer, Siniscola e Tortolì. Il 32% dei comuni ha meno di 1000 ab., il 49% è nella fascia 1000-3000 ab., il 15% nella fascia 3000-8000 ab. Nel decennio 2001-2011, la circoscrizione ha subito un decremento medio annuo della popolazione di 6329 unità, pari allo 0,02%. Gli unici incrementi si sono avuti nei comuni costieri o prossimi alla costa (Bari Sardo, Bosa, Irgoli, Magomadas, Posada, San Teodoro, Siniscola, Tertenia, 5 Secondo la catalogazione ISTAT relativa alla zona altimetrica, fra i 100 comuni facenti parte della circoscrizione camerale di Nuoro vi sono: 28 comuni catalogati come montagna interna, 40 comuni facenti parte della categoria collina interna e 32 comuni facenti parte della categoria collina litoranea. Secondo la catalogazione che individua i comuni montani, su 100 comuni solo 8 sono classificati come non montani, 7 come parzialmente montani e 84 come montani. >> 12

grafico 1 TERRITORIO POPOLAZIONE ED ESTENSIONE CITTÀ AMBITO C.C. NUORO POPOLAZIONE (abitanti) SUPERFICIE (km 2 ) San Teodoro Budoni Torp Posada Lod Siniscola Osidda Bitti Onan Lula Montresta Bosa Suni Modolo Magomadas Flussio Tinnura Sagama Sindia Birori Macomer Borore Bortigali Bolotana Lei Silanus Dualchi Noragugume Ottana Orotelli Oniferi Orani Sarule Orune Nuoro Mamoiada Orgosolo Oliena Loculi Irgoli Onifai Galtell Dorgali Orosei Olzai Ollolai Gavoi Lodine Fonni Teti Ovodda Urzulei Austis Tiana Ortueri Sorgono Tonara Desulo Talana Triei Baunei Atzara Meana Sardo Belv Aritzo Gadoni Villagrande Strisaili Arzana Lotzorai Girasole Tortol Laconi Seulo Seui Elini Ilbono Lanusei Loceri Gairo Bari Sardo Genoni Nurallao Nuragus Villanova Tulo Sadali Esterzili Ussassai Osini Ulassai Jerzu Cardedu Nuoro La dimensione e il colore della circonferenza indica l estensione superficiale in km 2 di ogni città Isili Gergei EscolcaSerri Nurri Orroli Perdasdefogu Tertenia La dimensione del testo indica il numero di abitanti Escalaplano

Torpè, Tortolì, Triei), con un incremento medio dello 0,09 %, con una punta massima registrata a San Teodoro (0,46 %) e il valore minimo di Bosa e Triei (0,01%). L andamento dell Indice di vecchiaia su base provinciale risulta essere pressoché in linea con l andamento regionale. Il Grafico 1 Territorio ci permette di visualizzare rapidamente la densità demografica e l'estensione territoriale dei comuni e delle località oggetti del nostro studio. Il grafico fornisce un inquadramento preliminare alle successive valutazioni, in quanto consente una stima ideale che misura genericamente bacini di utenza. Individuare i comuni e le località più popolose ci suggerisce di verificare se, a tale dato, corrisponde un'adeguata risposta in termini di attività produttiva e formativa. 3.2> INFRASTRUTTURE E MOBILITÀ L'intera area è interessata da difficoltà di mobilità sia interne alla zona considerata, che fra questa e le altre città e località sarde. Le grandi distanze fra i diversi centri abitati e tra questi e il maggiore centro, la città di Nuoro, sono un freno alla mobilità delle persone e delle merci, sia per le caratteristiche orografiche del terreno, sia per lo stato della rete viaria. Da studi e analisi infrastrutturali e di mobilità 6 emerge che: - la concentrazione dei poli urbani sull asse Macomer Nuoro Siniscola è caratterizzata da insufficiente infrastrutture viarie e da lunghi tempi di percorrenza per il collegamento con i principali poli infrastrutturali regionali, quali porti e aeroporti; 6 M.Coni, F.Maltinti, S.Portas, F.Pinna, F.Annunziata, Libro Bianco. Le criticità del sistema stradale italiano, Regione Sardegna, a cura della Società Italiana Infrastrutture Viarie, ed. Franco Angeli, 2002 >> 13

- in particolare il polo urbano sviluppato attorno alla città di Tortolì, la cui importanza è rafforzata anche dalla presenza di un aeroporto, si presenta isolato dal resto del territorio nuorese; - vaste aree della Barbagia e del Logudoro, in cui sono concentrati molti piccoli comuni, sono caratterizzate da gravi problemi di accessibilità, individuate come lacune di accessibilità. Otre ai dati da noi direttamente rielaborati, ai fini della nostra analisi, abbiamo ritenuto utile allegare al Grafico 2 Infrastrutture e accessibilità 7 che da una comparazione tra le reti degli attuali trasporti internazionali 8, evidenzia che la mobilità viaria e ferroviaria di passeggeri e merci per il territorio di Nuoro, e in generale per la Sardegna, risente di un gap qualitativo e quantitativo infrastrutturale. Secondo il Libro Bianco. Le criticità del sistema stradale italiano 9 «il trasporto di merci su tutto il territorio nazionale, da e per la Sardegna, è pari a 25.159. tonnellate/anno. Il contributo dato dal sistema ferroviario alla movimentazione merceologica è ridottissimo. Sul mercato interno (intraregionali) la quota di merci movimentate su ferro è pari allo 0.02% del totale complessivo mentre lo stesso valore calcolato sull insieme delle movimentazioni merci da e per la Sardegna cresce a valori del 4.6%, superiore al valore di molte regioni con dotazione ferroviaria di gran lunga 7 La Commissione Europea ha condotto analisi a supporto della politica europea dei trasporti. A tale scopo ha utilizzato il modello di trasporto europeo TRANS-TOOLS, un modello di rete che simula sia la mobilità dei passeggeri sia la mobilità delle merci, sviluppato nell ambito del VI Programma Quadro di Ricerca per conto della Direzione Generale Trasporti ed Energia della Commissione Europea. Esso copre con un livello di dettaglio omogeneo tutti i paesi membri dell Unione Europea (inclusi quelli di più recente adesione) e dell Europa Centrale e Orientale (inclusi i paesi non membri dell Unione Europea). Inoltre consente la costruzione di matrici merci che tengono conto degli aspetti logistici e prevedono esplicitamente catene multimodali. 8 BANCA D ITALIA. INDAGINE CAMPIONARIA SUI ORTI INTERNAZIONALI. Periodo 2011-2014 - Benchmark 2011 Rapporto finale 9 Op. cit. >> 14

grafico 2 INFRASTRUTTURE E ACCESSIBILITÀ ISOCRONE 60 MINUTI DA POLO URBANO DI MACOMER ISOCRONE 60 MINUTI DA POLO URBANO DI NUORO ISOCRONE 60 MINUTI DA POLO URBANO DI TORTOLÌ AREA CON LACUNE DI ACCESSIBILITÀ MACOMER NUORO (sotto: MODELLO ORTO EUROPEO TRANS-TOOL) TORTOLÌ

maggiore.» Il rapporto tra il traffico merci su strada è sbilanciato verso le importazioni. Anche in Sardegna come nel resto del Paese, si assiste a una forte terziarizzazione del settore verso trasportatori artigiani, o padroncini. Il 70% delle imprese di autotrasporto svolge attività in conto terzi. Ci interessa prendere in esame il sistema infrastrutturale nella misura in cui questi si dimostri comprovato fattore di potenziamento o arresto tanto dello sviluppo economico quanto dell'accesso a un'istruzione di livello universitario o altamente specializzato. 3.3 > ZIONE E OCCUPAZIONE Il tasso di occupazione per il territorio della circoscrizione camerale di Nuoro, al 2011 risulta al di sotto della media regionale di poco più di un punto percentuale (39%). Il territorio nuorese presenta una percentuale maggiore, rispetto alla media regionale, di popolazione con licenza di scuola elementare e di scuola media inferiore. Per quanto concerne invece i titoli di diploma di scuola secondaria superiore, diploma terziario del vecchio ordinamento e A.F.A.M. e titoli universitari, la popolazione residente nella circoscrizione di Nuoro presenta delle percentuali inferiori alla media regionale. Ciò detto va chiarito che gli istituti tecnici rappresentano il 47% degli istituti secondari superiori, seguiti dai licei (28%) e dagli istituti professionali, d arte e magistrali (24%). Un indice positivo da menzionare, a proposito della scuola sarda, riguarda il numero di connessione alla rete delle aule. Solo Sardegna ed Emilia >> 15

Romagna, infatti, superano l'80% aule dotate di collegamento internet. Il grafico 3 rappresenta il totale della popolazione scomposto in classi di età e grado scolastico che rimanda alla comparazione con i dati nazionali e regionali del grafico 5. Eccetto le sedi distaccate di Cagliari e Sassari, non esistendo di fatto università a Nuoro, l indagine si è focalizzata sull analisi degli studenti di secondo grado. Il grafico visualizza l orientamento degli studenti, che nella maggioranza dei casi prediligono il tecnico commerciale e il liceo scientifico. Il grafico 4 permette invece di analizzare l orientamento degli studenti rispetto alla localizzazione delle scuole, con l indicazione del numero di studenti per tipologia di indirizzo di studi dei diversi istituti. Si evidenza un modesto numero di istituti scolastici dislocati in modo diradato sul territorio, spesso anche a grande distanza dai centri minori. Probabilmente tale dislocazione non favorisce la mobilità degli studenti favorendo la dispersione scolastica, o comunque il basso tasso di scolarizzazione analizzato nel grafico 5. Il grafico 5 analizza il grado di istruzione scolastica (titoli universitari e diplomi) comparando i dati nazionali, regionali e provinciali. Si evidenzia un evidente gap: Nuoro ha solo un quarto dei laureati e la metà dei diplomati rispetto alla media nazionale. Si sottolinea il numero di laureati in scienza e tecnologia per regione. Le criticità emerse dal mapping dei dati sulle scuole e sul grado di istruzione esigono azioni strategiche per invertire marginalizzazione e dispersione scolastica, come una puntuale applicazione delle indicazioni contenute nel Piano Nazionale sulla Scuola Digitale elaborato dal MIUR 10, puntando a metodologie e pratiche didattiche innovative volte al digitale e 10 Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) è il documento di indirizzo del Ministero dell Istruzione, dell Universita e della Ricerca per il lancio di una strategia complessiva di innovazione della scuola italiana e per un nuovo posizionamento del suo sistema educativo nell era digitale. >> 16

grafico 3 ALBERO DEL GRADO D ZIONE [fonte: C.C. Nuoro] TITOLO UNIVERSITARIO GRADO DI ZIONE SCOLASTICA DIPLOMA TERZIARIO DIPLOMA SCUOLA SUPERIORE LICENZA MEDIA LICENZA ELEMENTARE ALFABETI PRIVI DEL TITOLO DI STUDIO ANALFABETI 0,2% 8,14% 23,2% 36,4% 21,3% 1,2% 9,3% TOTALE POPOLAZIONE 258.548 [ ISTAT 2011 ] CLASSI DI ETÀ [IN ANNI] 0-14 15-19 19-64 > 64 12,66% 4,96% 61,13% 21,25% N. e TIPO di SCUOLE > N. STUDENTI 1 3 11 5 11 2 5 3 2 4 1 2 63 STUDENTI 333 STUDENTI 566 STUDENTI 407 STUDENTI 563 STUDENTI 513 STUDENTI 333 STUDENTI 782 STUDENTI 1041 STUDENTI 863 STUDENTI TOTALE N. di SCUOLE > 50 TOTALE N. di STUDENTI > 12.348 ISTITUTO TECNICO AGRARIO ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE ISTITUTO TECNICO RCIALE ISTITUTO TECNICO GEOMETRI LICEO SCIENTIFICO LICEO CLO LICEO PEDAGOGICO ISTITUTO D ARTE 3267 STUDENTI IPAS IPSAR IPSIA IPSCT 1 3 11 5 11 5 2 2 3 2 4 1 3652

grafico 4 SCUOLE SECONDARIE [fonte: C.C. Nuoro] San Teodoro IPSAR 168 Budoni Torp Posada ITC 534 IPAS 250 Lod L.SC. 135 ITG 68 Siniscola Osidda Bitti L.SC. 77 Onan Lula L.SC. 1130 Orune ITC 921 Irgoli Loculi Onifai ITC 154 Montresta Bosa Suni Modolo Magomadas Flussio Tinnura Sagama Sindia ITC 598 ITG 481 L.SC. 244 IPSIA 244 Bortigali Birori Macomer Silanus Lei Bolotana Orotelli Oniferi Orani L.CL. 670 L.PED. 518 IPSIA 343 ITA 330 Nuoro ITI 270 IA 201 ITG 163 IPAS 78 Oliena Galtell L.SC. 164 Dorgali Orosei Borore Dualchi Noragugume Ottana Sarule Mamoiada Orgosolo Olzai Ollolai ITC 112 ITG 20 L.CL. 15 Gavoi Lodine 12.348 STUDENTI - 50 SCUOLE Teti Ovodda L.PED. 45 Fonni Urzulei 333 STUDENTI 1 566 STUDENTI 3 3267 STUDENTI 11 407 STUDENTI 3652 STUDENTI 5 11 1041 STUDENTI 5 563 STUDENTI 2 333 STUDENTI 2 513 STUDENTI 3 782 STUDENTI 2 863 STUDENTI 4 63 STUDENTI 1 ISTITUTO TECNICO AGRARIO ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE ISTITUTO TECNICO RCIALE ISTITUTO TECNICO GEOMETRI LICEO SCIENTIFICO LICEO CLO LICEO PEDAGOGICO ISTITUTO D ARTE IPAS IPSAR IPSIA IPSCT Ortueri Genoni Laconi Nuragus IPSCT 63 Sorgono Tonara Desulo L.CL. 33 Atzara Austis Meana Sardo Nurallao Isili L.SC. 236 IPAS 185 Gergei Escolca Tiana ITC 435 L.SC. 395 Serri ITI 83 Belv ITC 80 Aritzo Gadoni Seulo Villanova Tulo Nurri ITC 45 Orroli Sadali Esterzili Seui L.SC. 121 Escalaplano Ussassai IPSIA 88 Perdasdefogu Talana Villagrande Strisaili Arzana Elini Ilbono Lanusei Osini Gairo Ulassai ITC 120 Jerzu L.SC. 213 L.SC. 370 L.CL. 220 ITG 156 IA 100 Loceri Tertenia Triei IPSAR 614 L.SC. 330 ITC 268 ITI 213 Tortolì Cardedu Bari Sardo Baunei Lotzorai Girasole IPSIA 188 L.CL. 103

grafico 5 COMPARAZIONE GRADO D ZIONE [fonte: ISTAT 2013] TITOLO UNIVERSITARIO LAUREATI IN SCIENZA E TECNOLOGIE 13,2% > 22.4% LAUREATI IN SCIENZA E TECNOLOGIE 7,9% > 17.1% 8.14% ITALIA SARDEGNA NUORO 58.2% 47.7% 23.6% DIPLOMA ITALIA SARDEGNA NUORO

all apertura di luoghi diffusi sul territorio per la diffusione della cultura digitale quali i fab lab. 3.4 >IMPRESE Secondo i dati Movimprese-Unioncamere relativi al 2013, la CCIAA di Nuoro conta 25019 imprese attive, situandosi al terzo posto, nell ambito regionale, ma presentando una densità imprenditoriale più alta di quasi un punto percentuale rispetto al dato regionale. A ciò occorre aggiungere la presenza di un settore manifatturiero più forte rispetto al panorama regionale. Per quanto riguarda l approfondimento su Opencoesione, aggiornato all'ottobre 2014, e i progetti finanziati sulla base dei fondi strutturali europei, dei Piani Operativi, dei fondi CIPE e del Piano di Azione per la Coesione, si nota che il numero di progetti per abitante della circoscrizione camerale di Nuoro è inferiore di circa 0.20 punti percentuali rispetto alla media regionale. Spicca poi il dato sui progetti in tema di competitività delle imprese, i cui valori sono di otto volte inferiori rispetto alla media regionale. D altra parte è confortante come invece il territorio si segnala per aver destinato progetti il cui budget è superiore di quasi quattro volte al valore regionale in tema di città e aree rurali e di quasi tre volte in tema di ambiente, energia, ricerca e innovazione. Il grafico 6 rappresenta il numero di imprese divise per settore; ciascuno di essi è rappresentato con un quadrato di base, che corrisponde al numero di addetti impiegati, e un quadrante iscritto, che raffigura, per quel settore, il numero di imprese. Dal rapporto tra numero di addetti e imprese scaturisce la capacità di occupazione data dai settori. Il grafico presenta una linea di demarcazione, differenziando l indagine su due livelli, il primo riguarda i settori prevalenti, ovvero con almeno 1000 addetti. È già possibile individuare i settori trainanti: il commercio all'ingrosso e al dettaglio, il settore manifatturiero e >> 17

grafico 6 TOTALE NUMERO di ADDETTI e IMPRESE [fonte: 10.341 5.885 4.900 1.657 CITTÀ CAPOLUOGO NUORO C.C. Nuoro] Numero di addetti Numero di imprese [ RCIO ALL INGROSSO E AL DETTAGLIO, RIPARAZIONE AUTOVEICOLI E MOTOVEICOLI ] 6.254 4.258 2.854 1.968 [ UZIONI ] [ ATTIVITÀ DI ALLOGGIO E RAZIONE ] [ ATTIVITÀ ATTURIERE ] 2.269 1.989 [ ATT. SSIONALI ] 1.016 652 [ À E ASSISTENZA SOCIALE ] 1.123 467 [ORTO/MAGAZZINAGGIO] 1.182 426 [NOLEGGIO,AGENZIE DI IO] > 1.000 ADDETTI 394 104 269 28 122 551 354 168 44 10 ENER 331 222 364 998 177 218 60 98 159 638 ISTR

quello delle costruzioni vantano il maggior numero di imprese e di addetti per impresa con un tasso ampiamente maggiore rispetto a settori quali: agricoltura, attività estrattive e altre. Il grafico 10 approfondisce la ricerca e, partendo dal rapporto tra numero di addetti e numero di imprese, rappresenta la distribuzione degli addetti per settore. La ramificazione che parte da tale base, infatti, indicizza nella linea di colore più chiaro il numero di imprese; tale linea è contenuta in una linea di colore più scuro che corrisponde al numero di addetti. All estremità del ramo ci sono i germogli, ovvero la media matematica tra numero di addetti per impresa. Emerge che tra i settori prevalenti per numero di imprese e impatto economico sul territorio, quello con maggiore ricaduta occupazionale è sicuramente il comparto manifatturiero, con quasi 4 addetti per impresa. Il commercio e le costruzioni non arrivano a due addetti per impresa. Il grafico 11 rende ordina tale dato mediante una graduatoria, in vetta alla quale il settore manifatturiero si attesta quale quello con maggior numero di addetti per impresa. Lo studio della situazione appena descritta fornisce dati utili per individuare i settori sui quali puntare e quelli da potenziare. Il grafico 7 analizza lo sviluppo dei singoli settori produttivi per ogni comune del nostro territorio di riferimento. Nella maggior parte dei casi si tratta di piccoli realtà senza adeguato tessuto imprenditoriale. In grigio sono evidenziati i poli che hanno più di 500 imprese, appena 8. I diagrammi radar dimostrano un orientamento monodirezionale dello sviluppo economico e imprenditoriale locale. I poli d impresa così analizzati sono quindi localizzati nella mappa seguente, grafico 8 che mostra come sono dislocati i principalmente poli: Bosa, Macomer, Tortolì, Dorgali, Orosei, Budoni, S. Teodoro. In realtà, tali poli d imprese se sovrapposti al sistema delle infrastrutture e dell accessibilità, nel grafico 9, si palesa che non configurano un ecosistema :Tortolì appare isolato, Bosa e Marcomer si susseguono lungo un asse che confluisce su Nuoro, mentre solo Dorgali, Orosei, Siniscola sembrano costituire una piccola triangolazione di rete collegata solo a Nuoro. >> 18

300 grafico 7 NUMERO di ADDETTI e IMPRESE [fonte: C.C. Nuoro - ATECO 2007] CITTÀ CAPOLUOGO NUORO SETTORI IMPRESE [LEGENDA GRAFICO RADAR] > OLTURA > ZIONE DI MINERALI DA CAVE E MINIERE 219 612 > ATTIVITA' AT- TURIERE > FORNITURA DI IA ELETTRICA, GAS, VAPORE E ARIA CONDIZIONATA > FORNITURA DI ACQUA, RETI FOGNARIE, ATTIVITà DI GESTIONE DEI RIFIUTI E RISANAMENTO 339 879 > UZIONI 848 2.293 > RCIO 230 625 ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO RIPARAZIONE AUTOVEICOLI E MOTOCICLI > ORTO E MAGAZZINAGGIO > ATTIVITA' DEI SERVIZI DI ALLOGGIO E RAZIONE 75 150 225 300 75 150 225 300 75 150 225 >200 IMPRESE >400 ADDETTI 582 786 516 > SERVIZI DI INFOR- MAZIONE E ICAZIONE > ATTIVITA' FINANZIARIE E URATIVE > ATTIVITA' I- LIARI > ATTIVITA' SSIO- NALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE > NOLEGGIO, AGENZIE DI IO, SERVIZI DI SUPPORTO ALLE IMPRESE > ZIONE > A' E ASSITENZA SOCIALE > ATTIVITA' ARTISTICHE, IVE DI INTRATTENIMEN- TO E DIVERTIMENTO NUMERO DI ADDETTI NUMERO DI IMPRESE > ATTIVITA' DI SERVIZI 2.878 7.082 TOTALE

75 150 75 225 300 150 225 300 Bari Sardo Bolotana Cardedu Escalaplano Gadoni Austis Bitti Budoni Elini Fonni Atzara Birori Dualchi Flussio BOSA 527 1.107 Arzana Belv Bortigali DORGALI 648 1.405 Esterzili Aritzo Baunei Borore Desulo POLI D IMPRESE (> 500) Escolca NUMERO DI ADDETTI 000 000 NUMERO DI IMPRESE TOTALE NUMERO DI IMPRESE / TOTALE ADDETTI

Gergei Jerzu Loculi Montresta Genoni Isili Loceri Lula Modolo Gavoi Irgoli Lei Lotzorai Meana Sardo MACOMER 807 2.187 Galtell Ilbono Lanusei Lodine Mamoiada Gairo Girasole Laconi Lod POLI D IMPRESE (> 500) Magomadas NUMERO DI ADDETTI 000 000 NUMERO DI IMPRESE TOTALE NUMERO DI IMPRESE / TOTALE ADDETTI

75 150 225 300 75 150 225 75 150 225 75 150 225 300 300 300 75 150 225 75 150 225 300 300 Nurri Onifai Orotelli Osini Sadali Nurallao Onan Osidda Posada Nuragus Olzai Orgosolo Orune Perdasdefogu OROSEI 529 1.428 NUORO 2.878 7.082 Ollolai Orani Ortueri Ovodda Noragugume Oliena Oniferi Orroli POLI D IMPRESE (> 500) Ottana NUMERO DI ADDETTI 000 000 NUMERO DI IMPRESE TOTALE NUMERO DI IMPRESE / TOTALE ADDETTI

Seui Sorgono Tiana Triei Villanova Tulo Serri Teti Villagrande Strisaili Sarule Sindia Tertenia Ussassai SINISCOLA 793 1.848 TORTOLÌ 952 2.459 Torpé SAN TEODORO 584 1.024 Silanus Talana Tonara Urzulei Sagama Seulo Suni Tinnura POLI D IMPRESE (> 500) Ulassai NUMERO DI ADDETTI 000 000 NUMERO DI IMPRESE TOTALE NUMERO DI IMPRESE / TOTALE ADDETTI

grafico 8 POLI D IMPRESE [fonte: C.C. Nuoro - ATECO 2007] SAN TEODORO 584 1.024 Budoni Torp Posada Lod SINISCOLA 793 1.848 Osidda 527 BOSA 1.107 Montresta NUORO 2.878 7.082 Bitti Orune Onan Lula Loculi Irgoli Onifai Galtell OROSEI 529 1.428 Suni Modolo Magomadas Flussio Tinnura Sagama Sindia MACOMER 807 2.187 Birori Borore Bortigali Silanus Lei Dualchi Noragugume Bolotana Ottana Orotelli Oniferi Orani Sarule Olzai Ollolai Gavoi Lodine Mamoiada Orgosolo Oliena DORGALI 648 1.405 Fonni Teti Ovodda Urzulei Austis Tiana CITTÀ 0000 0000 Città RETE POLI D IMPRESE POLI D IMPRESA (CON NUMERO DI IMPRESE > 500) NUMERO DI IMPRESE TOTALI / NUMERO DI ADDETTI TOTALI [ PER CITTÀ ] CITTÀ CON BASSO NUMERO DI ADDETTI E IMPRESE TOTALI VISUALIZZAZIONE NUMERO TOTALE DI IMPRESE PER CITTÀ VISUALIZZAZIONE NUMERO TOTALE DI ADDETTI PER CITTÀ Ortueri Sorgono Tonara Desulo Atzara Belv Aritzo Meana Sardo Gadoni Seulo Laconi Seui Sadali Genoni Nurallao Nuragus Villanova Tulo Esterzili Isili Nurri Gergei Escolca Serri Orroli Ussassai Talana Triei Baunei Lotzorai Villagrande Strisaili Girasole Arzana Elini Ilbono Lanusei Loceri Gairo Bari Sardo Osini Ulassai Jerzu Cardedu Tertenia Perdasdefogu TORTOLÌ 952 2.459 Escalaplano

grafico 9 COLLEGAMENTI TRA POLI D IMPRESE SAN TEODORO Budoni Lod SINISCOLA Torp Posada Osidda Bitti Onan Lula Montresta BOSA Suni Modolo Magomadas Flussio Tinnura Sagama Sindia MACOMER Birori Borore Bortigali Silanus Lei Dualchi Noragugume NUORO Bolotana Ottana Orotelli Oniferi Orani Sarule Olzai Ollolai Gavoi Lodine Orune Mamoiada Orgosolo Oliena DORGALI Loculi Irgoli Onifai OROSEI Galtell Fonni Teti Ovodda Urzulei Austis Tiana CITTÀ Città COLLEGAMENTO ENTRO 60 minuti TRA POLI D IMPRESE POLI D IMPRESA (CON NUMERO DI IMPRESE > 500) CITTÀ ISOCRONE 60 MINUTI DA POLO URBANO DI MACOMER Ortueri Sorgono Atzara Meana Sardo Laconi Genoni Nurallao Nuragus Tonara Desulo Belv Aritzo Gadoni Seulo Seui Sadali Villanova Tulo Esterzili Ussassai Talana Triei Baunei Villagrande Strisaili Gairo Osini TORTOLÌ Arzana Ulassai Jerzu Elini Ilbono Lanusei Lotzorai Girasole Loceri Bari Sardo Cardedu ISOCRONE 60 MINUTI DA POLO URBANO DI NUORO ISOCRONE 60 MINUTI DA POLO URBANO DI TORTOLÌ AREA CON LACUNE DI ACCESSIBILITÀ Isili Gergei Escolca Serri Nurri Orroli Perdasdefogu Tertenia Escalaplano

grafico 10 ALBERO DEL LAVORO [fonte: C.C. Nuoro - ATECO 2007] > 1.000 ADDETTI OLTURA ZIONE DI MINERALI DA CAVE E MINIERE ATTIVITÀ ATTURIERE FORNITURA DI IA ELETTRICA, GAS, VAPOLE E ARIA CONDIZIONATA FORNITURA DI ACQUA, RETI FOGNARIE, ATTIVITÀ DI GESTIONE DEI RIFIUTI E RISANAMENTO 16.519 TOTALE NUMERO DI IMPRESE 36.331 TOTALE NUMERO DI ADDETTI ORTO E MAGAZZINAGGIO SERVIZI DI INFORMAZIONE E ICAZIONE ATTIVITÀ FINANZIARIE E URATIVE UZIONI ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI ALLOGGIO E RAZIONE RCIO ALL INGROSSO E ALDETTAGLIO RIPARAZIONI AUTOVEICOLI EMOTOVEICOLI ATTIVITÀ ILIARI ATTIVITÀ SSIONALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE NOLEGGIO, AGENZIE DI IO, SERVIZI DI SUPPORTO ALLE IMPRESE ZIONE À E ASSISTENZA SOCIALE ATTIVITÀ ARTISTICHE, IVE DI INTRATTENIMENTO E DIVERTIMENTO ATTIVITÀ DI SERVIZI 0 1.000 2.000 3.000 4.000 5.000 6.000 7.000 8.000 9.000 10.000 LINEA COLORATA GROSSA: NUMERO DI ADDETTI PER TIPO DI IMPRESA LINEA ARENTE SOTTILE: NUMERO DI IMPRESE PER TIPO LINEA RAMIFICATE: MEDIA NUMERO DI ADDETTI PER SINGOLA IMPRESA

grafico 11 MEDIA NUMERO di ADDETTI per IMPRESA [fonte: CITTÀ CAPOLUOGO NUORO C.C. Nuoro] ATTIVITÀ ATTURIERE 3,55 / NOLEGGIO, AGENZIE DI IO SERVIZI DI SUPPORTO ALLE IMPRESE 2,77 / ATTURA NOLEGGIO E I ORTO E MAGAZZINAGGIO 2,40 / CATEGORIE DI IMPRESE < 1000 ADDETTI TOTALI 2,30 / UZIONI 2,19 / ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI ALLOGGIO E RAZIONE 2,16 / RCIO ALL INGROSSO E AL DETTAGLIO RIPARAZIONE AUTOVEICOLI E MOTOVEICOLI 2,11 / À E ASSISTENZA SOCIALE 1,55 / ORTO CATEGORIE DI IMPRESE UZIONI ALLOGGIO E RAZIONE RCIO À ATTIVITÀ SSIONALI 1,14 / ATTIVITÀ SSIONALI

3.4 > SETTORE ATTURIERO 3.4.1 > FOCUS TERRITORIALE L'analisi di scenario condotta su scala nazionale, confermata nei punti fondamentali su scala regionale, anche per il focus territoriale sulla circoscrizione nuorese, trova valida una basilare osservazione: la capacità di ripresa dell'economia dalla recessione è indebolita dalla perdita di capacità produttiva del settore manifatturiero e industriale, settori che, di contro, presentano la maggiore capacità di dare lavoro, dimostrando una probabilità di assunzione di 14-15 punti percentuali, laddove i livelli di produzione siano riportati a indici positivi. Alla luce di una ripresa dei consumi, il settore manifatturiero, tassello strategico per il rilancio economico nazionale e locale, può orientare la propria fiducia a un'ottimizzazione del ciclo produttivo, attraverso ammodernamenti, innovazione, formazione, ripensamenti nella tecnica produttiva e manifatturiera, in modo da convergere tradizioni, vocazioni e conoscenze consolidate verso le opportunità contemporanee. Basti considerare che sull industria innovativa l Europa ha deciso di investire nei prossimi anni ben 150 miliardi di euro 11. Secondo il rapporto dell'istituto Tagliacarne, redatto su dati Infocamere, Istat, nel 2013 l industria ha contribuito con 537 milioni di euro, ovvero per il 16,8% al valore aggiunto provinciale, contro il 6,9% dell'agricoltura, mentre tutto il terziario vale il 76,3%. Inoltre, dal settore industriale, manifatturiero ed estrattivo deriva il 100% dell'export nuorese con 100,1 milioni di euro. Il settore manifatturiero del nuorese è piuttosto variegato. La presenza di realtà di alta specializzazione e di imprese leader a livello internazionale garantisce un valore aggiunto a tutto il sistema produttivo.il tessile e la chimica hanno rappresentato un importante opportunità di crescita per il centro Sardegna, a questi settori, in effetti, si deve il processo di modernizzazione e la formazione di una cultura imprenditoriale, però tali comparti sono più in crisi degli altri. 11 Vedi i fondi Ue 2014-2020. >> 19

Il grafico 12 rappresenta il quadro delle imprese manifatturiere presenti nell area territoriale di nostro interesse. Da una base totale di 1657 attività manifatturiere i rami si dipartono secondo le categorie Ateco 2007. Si evince subito che il settore manifatturiero con maggior numero di imprese è quello alimentare, seguito dalla fabbricazione di prodotti in legno e sughero (escluso mobili), di prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi e di prodotti in metallo (esclusi macchinari e attrezzature). Non sono disponibili i dati regionali atti a valutare la specifica del grado occupazionale e il fatturato dei diversi settori manifatturieri. Seguono una serie di grafici (da 13 a 18) che restringono l'analisi sui settori risultati prevalenti dalle rappresentazioni di cui sopra. Sulla base della classificazione specifiche Ateco 2007, si è proceduto a mapparne la dislocazione per città sotto forma di campo fiorito, dove i rami indicano il numero di categorie specifiche per i settori manifatturieri prevalenti e i germogli evidenziano il numero di imprese per città. Sono altresì visualizzabili misurazioni di distanze, entro i 60 minuti, da Nuoro, Macomer e Tortolì, non trascurando di segnalare le aree che presentano lacune di accessibilità. II primo di questo ciclo di grafici, permette di localizzare, secondo i parametri ora descritti, le industrie alimentari [cod. 10]. Il maggior numero di imprese di questo settore destina le proprie attività a prodotti da forno e farinacei. Il secondo campo fiorito graficizza le imprese che producono oggetti in legno [cond. 16]. L'attività prevalente è destinata ai prodotti in legno, sughero, paglia e materiali da intreccio. Il terzo campo localizza le imprese che fabbricano prodotti non metalliferi [cod. 23]. L'attività prevalente, in questo caso, coinvolge il taglio, la modellatura e la finitura di pietre. Il quarto campo fiorito localizza le imprese che fabbricano prodotti in metallo [cod. 25]. Il numero maggiore di imprese, relative a tale settore produttivo, fabbrica elementi da costruzione. >> 20

grafico 12 ALBERO DELLE ATTIVITÀ ATTURIERE [fonte: CC Nuoro] germogliazione: il numero di germogli e la quantità di rami indicano la quantità e la tipologia di imprese manifatturiere per classificazione specifica ateco 2007 INDUSTRIA ALIMENTARE 503 INDUSTRIA DELLE BEVANDE 25 INDUSTRIE TESSILI 41 CONFEZIONE DI ARTICOLI DI ABBIGLIAMENTO, CONFEZIONE DI ARTICOLI IN PELLE E PELLICCIA 30 FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN PELLE E SIMILI 10 INDUSTRIA DEL LEGNO E DEI PRODOTTI IN LEGNO E SUGHERO (ESCLUSI I MOBILI) 239 FABBRICAZIONE DI CARTA E DI PRODOTTI DI CARTA 1 STAMPA E RIPRODUZIONE DI SUPPORTI REGISTRATI 44 FABBRICAZIONE DI COKE E PRODOTTI DERIVANTI DALLA RAFFINAZIONE DEL PETROLIO 4 FABBRICAZIONE DI PRODOTTI CHIMICI 14 FABBRICAZIONE DI PRODOTTI FARMACEUTICI DI BASE E DI PREPARATI FARMACEUTICI 0 FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN GOMMA E MATERIE PLASTICHE 24 FABBRICAZIONE DI ALTRI PRODOTTI DELLA LAVORAZIONE DI MINERALI NON METALLIFERI 185 METALLURGIA 9 FABBRICAZIONE DI PRODOTTI IN METALLO (ESCLUSI MACCHINARI E ATTREZZATURE) 287 FABBRICAZIONE DI COMPUTER E PRODOTTI DI ELETTRONICA E OTTICA, APPARECCHI ELETTROMEDICALI, APPARECCHI DI MISURAZIONE E DI OROLOGI 6 FABBRICAZIONE DI APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED APPARECCHIATURE PER USO DOMESTICO NON ELETTRICHE 8 FABBRICAZIONE DI MACCHINARI ED APPARECCHIATURE NCA 10 FABBRICAZIONE DI AUTOVEICOLI, RIMORCHI E SEMIRIMORCHI 3 FABBRICAZIONE DI ALTRI MEZZI DI ORTO 9 FABBRICAZIONE DI MOBILI 16 INDUSTRIE ATTURIERE 95 RIPARAZIONE, MANUTENZIONE ED INSTALLAZIONE DI MACCHINE ED APPARECCHIATURE 94 ATTIVITÀ PREVALENTI 00 numero delle attività manifatturiere per classificazione ateco 2007 ramificazione: lunghezza ramo indica il numero di attività manifatturiere per classificazione ateco 2007 1.657 ATTIVITÀ ATTURIERE

grafico 13 CAMPO FIORITO cod. 10 - INDUSTRIA ALIMENTARE LOCALIZZAZIONE IMPRESE ATTUTIERE CODICE 10 (ATECO 2007) RAPPORTATA AL TOTALE DI ADDETTI PER COMPARTO ATTUTIERO E ALLA MOBILITA 10.8 = 1 10.7 = 12 10.8 = 2 10.7 = 7 San Teodoro9 10.7 = 3 10.7 = 5 10.5 = 1 Budoni 6 10.7 = 2 Posada3 Torp 1 10.8 = 1 10.4 = 2 10.2 = 1 LEGENDA ANALISI PER CITTA CON CLASSIFICAZIONE ATECO 10 10.8 = 9 10.7 = 31 Nuoro 43 10.5 = 2 10.4 = 1 Numero di imprese riferite alla specifica classificazione da codice ateco 2007 Numero totale imprese settore 10 H = Numero totali di addetti nel comparto manifatturiero ISOCRONE 60 MINUTI DA POLO URBANO DI MACOMER ISOCRONE 60 MINUTI DA POLO URBANO DI NUORO ISOCRONE 60 MINUTI DA POLO URBANO DI TORTOLÌ AREA CON LACUNE DI ACCESSIBILITÀ Classificazione delle attività economiche Ateco 2007 C - ATTIVITÀ ATTURIERE 10 INDUSTRIE ALIMENTARI 10.1 > lavorazione e conservazione di carne e produzione di prodotti a base di carne > 23 10.2 > lavorazione e conservazione di pesce, crostacei e molluschi > 5 10.3 > lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi > 2 10.4 > produzione di oli e grassi vegetali e animali > 21 10.5 > industria lattiero-casearia > 27 10.6 > lavorazione delle granaglie, produzione di amidi e di prodotti amidacei > 10 10.7 > produzione di prodotti da forno e farinacei> 370 10.8 > produzione di altri prodotti alimentari > 38 10.9 > produzione di prodotti per l'alimentazione degli animali > 7 10.7 = 1 Montresta1 10.7 = 4 Bosa 4 10.7 = 3 10.7 = 2 10.1 = 1 Suni 2 Modolo0 Flussio Tinnura 4 0 Magomadas0 Sagama0 10.7 = 2 Sindia 4 10.1 = 2 10.9 = 1 10.8 = 1 10.7 = 6 10.6 = 1 Macomer 10.5 = 2 10.4 = 2 10.1 = 2 10.7 = 2 10.9 = 1 10.5 = 1 10.7 = 2 10.5 = 1 15 Birori 3 10.7 = 1 10.5 = 1 Borore 2 Bortigali4 10.7 = 2 10.7 = 1 Bolotana2 10.7 = 2 10.8 = 1 10.7 = 2 Lei 1 Orotelli3 Silanus2 10.7 = 1 10.7 = 1 10.7 = 1 10.1 = 1 Ottana 2 Dualchi1 Noragugume1 10.7 = 3 Genoni2 10.7 = 4 10.7 = 2 10.5 = 1 Laconi 3 10.7 = 2 10.7 = 1 10.7 = 1 10.5 = 1 10.9 = 2 10.7 = 2 Austis 2 Ortueri3 Sorgono3 Atzara 0 Meana Sardo5 Nuragus1 Nurallao1 10.7 = 2 10.7 = 3 Isili 4 10.7 = 3 10.5 = 1 10.5 = 1 10.7 = 10.5 6 = 1 10.7 = 1 Gergei Escolca 8 2 10.7 = 11 10.7 = 6 10.7 = 1 10.7 = 4 10.7 = 2 Olzai 10.7 = 1 10.8 = 9 Oniferi1 10.5 = 1 10.4 = 1 10.7 = 11 Orani Sarule9 10.2 = 1 10.7 = 5 10.8 = 3 10.7 = 1 10.5 = 1 10.8 = 1 10.7 = 3 10.3 = 1 10.7 = 1 10.5 = 1 10.7 = 4 10.7 = 2 10.8 = 1 10.1 = 1 Belv 5 Aritzo 2 10.7 = 24 Ollolai 4 Gavoi12 Ovodda 3 12 Teti 2 Tiana 1 4 10.7 = 11 10.5 = 1 10.2 = 1 10.1 = 3 Tonara14 Desulo 19 Gadoni2 Osidda 2 Lodine 1 10.4 = 1 10.9 = 1 10.7 = 3 10.6 = 1 10.5 = 1 10.8 = 1 10.1 = 1 10.7 = 2 10.7 = 1 10.7 = 1 10.7 = 3 10.7 = 1 10.7 = 3 10.7 = 31 10.8 = 9 10.8 = 1 10.7 = 3 Mamoiada3 Fonni 26 Villanova Tulo1 Esterzili2 Nurri7 Serri 0 Orroli 3 10.1 = 1 10.7 = 2 10.7 = 7 10.5 = 2 10.7 = 7 10.6 = 1 10.1 = 1 10.7 = 2 10.7 = 6 10.7 = 15 10.7 = 4 10.1 = 1 Escalaplano5 Bitti 9 Nuoro 43 Seulo 1 Sadali 3 Orgosolo8 10.4 = 1 Orune9 10.6 = 1 10.1 = 2 Onan 2 Oliena23 10.5 = 2 10.4 = 4 10.1 = 1 10.8 = 4 10.6 = 2 10.5 = 2 10.4 = 1 10.6 = 1 10.7 = 1 10.5 = 1 Gairo 0 Seui 3 Perdasdefogu4 10.7 = 3 10.2 = 1 10.1 = 2 10.7 = 9 Lula 6 Urzulei2 10.7 = 5 10.7 = 1 10.6 = 1 10.5 = 1 10.4 = 1 10.1 = 1 10.7 = 4 10.7 = 7 10.9 = 1 10.7 = 1 10.8 = 1 10.7 = 3 10.7 = 1 10.7 = 6 10.2 = 1 10.4 = 1 10.1 = 1 Talana1 Villagrande Strisaili 9 10.7 = 8 Osini 0 Ussassai0 Ulassai1 10.7 = 1 Lod 2 Arzana 4 10.7 = 18 Dorgali27 10.7 = 2 10.6 = 1 10.4 = 1 10.7 = 5 10.5 = 1 10.4 = 1 10.8 = 1 10.7 = 3 Elini 0 Ilbono Lanusei5 Galtell 3 10.7 = 1 10.9 = 1 10.7 = 3 10.1 = 1 10.5 = 1 Irgoli 11 10.4 = 1 10.4 = 2 10.8 = 1 10.7 = 3 10.7 = 3 9 Loceri 4 Loculi 1 10.4 = 1 10.7 = 3 10.5 = 1 Triei 1 Baunei4 Bari Sardo3 Cardedu4 Jerzu9 Tertenia7 Siniscola16 Onifai 1 Lotzorai2 Girasole0 10.7 = 9 10.6 = 1 10.4 = 1 10.3 = 1 10.1 = 1 Orosei13 Tortol 9

grafico 14 CAMPO FIORITO cod. 16 - INDUSTRIA DEL LEGNO LOCALIZZAZIONE IMPRESE ATTUTIERE CODICE 16 (ATECO 2007) RAPPORTATA AL TOTALE DI ADDETTI PER COMPARTO ATTUTIERO E ALLA MOBILITA 16.2 = 12 16.2 = 2 San Teodoro2 16.1 = 1 Budoni13 16.2 = 16.2 7 = 4 16.2 = 1 16.1 = 2 Posada1 Torp 4 LEGENDA ANALISI PER CITTA CON CLASSIFICAZIONE ATECO 16 16.2 = 18 16.1 = 5 Nuoro 23 Numero di imprese riferite alla specifica classificazione da codice ateco 2007 Numero totale imprese codice 16 H = Numero totali di addetti nel comparto manifatturiero 16.2 = 5 Montresta0 Bosa5 16.2 16.2 = = 1 1 16.1 = 1 Suni0 Modolo0 Flussio Tinnura 1 2 Magomadas0 Sagama0 16.1 = 1 Sindia1 16.2 = 6 16.1 = 2 Macomer8 16.2 = 4 Borore5 Bortigali0 Birori0 16.1 = 1 16.2 = 2 Bolotana3 Lei0 Silanus2 16.2 = 1 Dualchi1 Noragugume0 16.2 = 2 16.1 = 1 16.2 = 3 Ottana3 16.2 = 1 Orotelli1 Oniferi2 Orani4 Sarule2 Olzai0 16.2 = 3 16.2 = 2 16.1 = 1 16.2 = 2 16.2 = 1 16.2 = 8 Ollolai1 Gavoi8 Osidda0 Lodine0 Nuoro23 Mamoiada2 Orgosolo0 16.2 = 3 Onan 0 Bitti3 Orune1 16.2 = 3 Oliena10 Lula0 Lod 0 16.2 = 12 Galtell 1 Dorgali12 Siniscola9 Irgoli0 Loculi0 Onifai2 Orosei11 Fonni3 ISOCRONE 60 MINUTI DA POLO URBANO DI MACOMER Austis0 Teti0 Ovodda1 Tiana0 16.2 = 4 Urzulei0 16.2 = 3 ISOCRONE 60 MINUTI DA POLO URBANO DI NUORO ISOCRONE 60 MINUTI DA POLO URBANO DI TORTOLÌ AREA CON LACUNE DI ACCESSIBILITÀ Classificazione delle attività economiche Ateco 2007 C - ATTIVITÀ ATTURIERE 16 INDUSTRIA DEL LEGNO E DEI PRODOTTI IN LEGNO E SUGHERO (ESCLUSI I MOBILI); FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN PAGLIA E MATERIALI DA INTRECCIO Ortueri2 Sorgono3 Atzara3 Meana Sardo4 Laconi0 16.2 = 2 Genoni3 Nurallao0 16.1 = 1 Nuragus1 Isili2 16.2 = 4 Tonara2 Desulo4 Belv Aritzo 4 4 Gadoni2 16.2 = 4 16.1 = 1 Villanova Tulo1 Seulo1 Sadali1 Esterzili1 Seui2 Ussassai0 Talana0 Villagrande Strisaili 4 Arzana1 Elini0 Ilbono4 Lanusei4 Gairo1 Osini0 Ulassai2 Jerzu3 16.2 = 1 16.2 = 4 16.2 = 4 Loceri1 Triei1 Baunei3 Bari Sardo2 Cardedu1 Lotzorai1 Girasole2 Tortol 8 16.2 = 1 16.2 = 2 16.1 > taglio e piallatura del legno > 28 16.2 > fabbricazione di prodotti in legno, sughero, paglia e materiali da intreccio > 211 Gergei2 Serri1 Escolca0 Nurri4 Orroli3 Perdasdefogu0 Tertenia3 16.2 = 1 16.2 = 2 16.2 = 18 16.1 = 5 16.2 = 1 16.2 = 8 16.1 = 2 16.2 = 1 16.2 = 2 16.2 = 11 16.2 = 1 16.2 = 2 16.2 = 3 16.2 = 2 16.2 = 1 16.2 = 2 16.1 = 1 16.2 = 1 16.2 = 2 16.1 = 2 16.2 = 2 16.2 = 2 16.1 = 1 16.2 = 2 16.2 = 1 16.2 = 3 16.1 = 1 16.2 = 3 16.2 = 1 16.2 = 1 16.2 = 2 16.2 = 2 16.2 = 4 16.1 = 1 16.2 = 2 16.1 = 1 16.2 = 3 16.2 = 1 16.2 = 6 16.2 = 2 16.2 = 1 16.1 = 2 Escalaplano1

grafico 15 CAMPO FIORITO cod. 23 - FABBR. PRODOTTI NON METALIFFERI LOCALIZZAZIONE IMPRESE ATTUTIERE CODICE 23 (ATECO 2007) RAPPORTATA AL TOTALE DI ADDETTI PER COMPARTO ATTUTIERO E ALLA MOBILITA 23.7 = 1 23.6 = 2 23.4 = 1 23.1 = 1 23.7 = 3 San Teodoro5 23.6 = 2 Budoni5 23.7 = 4 23.7 = 1 23.6 3 23.4 = 2 23.7 = 1 23.1 = 2 Posada 1 Torp 1 LEGENDA ANALISI PER CITTA CON CLASSIFICAZIONE ATECO 23 Osidda0 23.7 = 4 23.4 = 1 23.1 = 1 23.7 = 1 23.6 = 1 23.2 = 1 23.1 = 1 Lod 0 Siniscola 23.7 = 10 11 23.9 = 1 23.7 = 5 23.6 = 3 23.4 = 7 23.1 = 4 Nuoro 20 Numero di imprese riferite alla specifica classificazione da codice ateco 2007 Numero totale imprese codice 23 H = Numero totali di addetti nel comparto manifatturiero Montresta0 23.7 = 2 23.7 = 23.7 1 = 1 Bosa 2 Suni 1 Modolo0 Flussio Tinnura 0 1 Magomadas0 Sagama0 Sindia 0 23.7 = 3 23.4 = 1 Macomer4 Borore 1 Bortigali0 Birori 0 23.7 = 1 23.7 = 1 23.7 = 1 Bolotana 1 Lei 0 Silanus 1 Dualchi0 Noragugume0 23.6 = 1 Ottana 1 23.7 = 1 Orotelli 1 23.7 23.7 = 3 = 2 23.6 = 1 23.1 = 2 Olzai 0 Ollolai 1 Gavoi2 Lodine0 Fonni 5 Bitti 6 Nuoro 20 Oniferi 3 Oliena4 23.7 = 1 Orani 5 Sarule 1 Mamoiada2 23.7 = 2 23.6 = 1 23.7 = 2 23.6 = 1 23.9 = 1 23.7 = 3 23.1 = 1 23.9 = 1 23.7 = 5 23.6 = 3 23.4 = 7 Orgosolo2 Orune 1 23.5 = 1 23.7 = 1 23.6 = 1 23.7 = 1 23.1 = 4 23.7 = 1 23.6 = 2 23.5 = 1 Onan 0 Lula 4 23.7 = 6 Loculi Irgoli 2 23.4 = 4 Galtell 5 23.6 = 2 Dorgali13 23.7 23.6 = 1 2 23.4 = 1 23.6 23.7 = = 3 2 23.6 = 2 23.1 = 1 2Onifai0 Orosei13 23.1 = 1 ISOCRONE 60 MINUTI DA POLO URBANO DI MACOMER ISOCRONE 60 MINUTI DA POLO URBANO DI NUORO 23.7 = 1 Ortueri 1 Teti 0 Ovodda2 Austis 0 Tiana 0 23.7 = 1 23.7 = 1 23.6 = 1 23.7 = 1 Sorgono2 Tonara 1 23.7 = 1 Desulo 1 Urzulei0 Talana0 23.4 = 1 23.6 = 5 Triei 0 Baunei 1 23.9 = 1 23.7 = 2 ISOCRONE 60 MINUTI DA POLO URBANO DI TORTOLÌ AREA CON LACUNE DI ACCESSIBILITÀ Classificazione delle attività economiche Ateco 2007 C - ATTIVITÀ ATTURIERE 23 FABBRICAZIONE DI ALTRI PRODOTTI DELLA LAVORAZIONE DI MINERALI NON METALLIFERI 23.1 > fabbricazione di vetro e di prodotti in vetro > 20 23.2 > fabbricazione di prodotti refrattari > 1 23.3 > fabbricazione di materiali da costruzione in terracotta > 0 23.4 > fabbricazione di altri prodotti in porcellana e in ceramica > 20 23.5 > produzione di cemento, calce e gesso > 2 23.6 > fabbricazione di prodotti in calcestruzzo, cemento e gesso > 42 23.7 > taglio, modellatura e finitura di pietre > 96 23.9 > fabbricazione di prodotti abrasivi e di prodotti in minerali non metalliferi nca > 4 Laconi2 Atzara 1 Meana Sardo1 23.7 = 2 23.7 = 2 23.7 = 1 Genoni0 Nurallao0 23.7 = 1 Nuragus2 Isili 2 23.7 = 1 23.1 = 1 Gergei Serri Escolca 1 0 0 Belv 0 Aritzo 0 Gadoni0 Seulo 0 Sadali0 Villanova Tulo0 Esterzili0 23.7 = 2 23.6 = 1 23.6 = 3 Nurri 3 Orroli 3 23.7 = 1 Seui 1 Escalaplano0 Ussassai0 23.4 = 1 Perdasdefogu1 Villagrande Strisaili 0 23.7 = 1 23.6 = 1 23.7 = 3 23.1 = 3 Arzana 1 Elini 0 Ilbono 3 Lanusei4 23.7 = 1 Loceri0 Lotzorai3 Girasole 1 Gairo 0 Bari Sardo2 23.7 = 1 Osini 0 Ulassai 1 Cardedu2 Jerzu 1 23.7 = 2 23.6 = 3 23.1 = 1 Tertenia6 Tortol 9 23.7 = 1 23.9 = 1 23.7 = 1 23.7 = 1 23.4 = 1 23.1 = 1 23.7 = 1 23.6 = 1 23.6 = 1

grafico 16 CAMPO FIORITO cod. 25 - FABBR. PRODOTTI IN METALLO LOCALIZZAZIONE IMPRESE ATTUTIERE CODICE 25 (ATECO 2007) RAPPORTATA AL TOTALE DI ADDETTI PER COMPARTO ATTUTIERO E ALLA MOBILITA 25.9 = 2 25.1 = 5 San Teodoro7 25.6 = 1 25.1 = 6 Budoni7 25.9 = 1 25.6 = 1 25.1 = 4 25.9 = 1 25.1 = 12 25.1 = 2 25.1 = 1 25.9 = 1 Torp 6 Posada3 LEGENDA ANALISI PER CITTA CON CLASSIFICAZIONE ATECO 25 25.9 = 4 25.6 = 2 25.1 = 17 Nuoro 23 Numero di imprese riferite alla specifica classificazione da codice ateco 2007 Numero totale imprese settore 25 H = Numero totali di addetti nel comparto manifatturiero 25.1 = 1 Montresta1 25.1 = 1 Bosa 1 25.1 = 1 25.1 = 2 Suni 2 Modolo0 Flussio Tinnura 1 0 Magomadas0 Sagama0 Sindia2 25.1 = 12 25.9 = 2 25.9 = 2 25.6 = 1 25.5 = 1 25.1 = 1 Macomer16 25.1 = 2 Borore2 Bortigali1 Birori 0 25.1 = 2 25.1 = 3 Bolotana3 Lei 0 Silanus2 Dualchi0 Noragugume0 Ottana0 25.9 = 1 25.1 = 3 25.9 = 1 25.6 = 2 Orotelli4 Olzai 0 25.1 = 1 25.9 = 1 25.1 = 2 Oniferi0 25.1 = 4 25.5 = 1 25.1 = 10 Orani 14 Sarule2 25.9 = 1 25.9 = 1 25.1 = 1 25.1 = 1 25.1 = 1 Ollolai2 Gavoi2 Osidda0 25.1 = 3 Lodine1 Fonni3 25.9 = 4 25.6 = 2 25.9 = 1 25.1 = 2 25.9 = 1 25.1 = 2 25.1 = 3 25.9 = 1 25.1 = 17 Orune3 Nuoro 23 Mamoiada3 Orgosolo3 Bitti 3 25.6 = 1 25.1 = 2 25.9 = 1 25.1 = 9 Oliena10 Onan 1 25.1 = 3 Lula 3 25.1 = 1 Lod 1 25.9 = 2 25.9 = 1 25.1 = 8 Galtell 2 Dorgali10 Siniscola13 25.1 = 1 25.1 = 3 25.6 = 1 Irgoli 3 Loculi0 Onifai0 Orosei9 25.1 = 8 ISOCRONE 60 MINUTI DA POLO URBANO DI MACOMER ISOCRONE 60 MINUTI DA POLO URBANO DI NUORO ISOCRONE 60 MINUTI DA POLO URBANO DI TORTOLÌ AREA CON LACUNE DI ACCESSIBILITÀ Classificazione delle attività economiche Ateco 2007 C - ATTIVITÀ ATTURIERE 25 FABBRICAZIONE DI PRODOTTI IN METALLO (ESCLUSI MACCHINARI E ATTREZZATURE) 25.1 > fabbricazione di elementi da costruzione in metallo > 222 25.2 > fabbricazione di cisterne, serbatoi, radiatori e contenitori in metallo > 0 25.5 > fucinatura, imbutitura, stampaggio e profilatura dei metalli; metallurgia delle polveri > 2 25.6 > trattamento e rivestimento dei metalli; lavori di meccanica generale > 13 25.7 > fabbricazione di articoli di coltelleria, utensili e oggetti di ferramenta > 0 25.9 > fabbricazione di altri prodotti in metallo > 50 25.9 = 1 25.1 = 2 Ortueri3 25.1 = 1 Genoni1 25.1 = 1 25.1 = 3 25.1 = 1 25.1 = 3 Austis 0 Sorgono1 Atzara3 25.9 = 2 25.1 = 2 25.1 = 3 Isili 4 25.1 = 1 25.9 = 3 25.9 = 1 Belv 3 Aritzo 1 Meana Sardo3 Gadoni2 Laconi1 Nurallao0 Nuragus0 Teti Ovodda 1 5 Tiana 1 Tonara3 25.1 = 3 25.1 = 2 25.1 = 1 Desulo1 Seulo 0 Sadali0 Villanova Tulo0 Esterzili1 25.1 = 2 25.9 = 1 Nurri 2 Gergei3 Serri 0 Escolca0 Orroli1 25.1 = 1 25.1 = 1 25.1 = 3 25.1 = 2 Escalaplano2 Perdasdefogu2 25.1 = 3 Urzulei1 Talana3 25.9 = 1 25.1 = 2 25.9 = 1 25.9 25.1 = 2 = 2 25.9 = 4 Villagrande Strisaili 3 25.1 = 3 25.1 = 7 25.1 = 4 25.9 = 2 25.9 = 1 25.1 = 1 25.1 = 1 Arzana3 Jerzu 6 1 Ilbono 0 Lanusei11 25.1 = 1 25.1 = 2 25.1 = 6 25.9 = 2 25.9 = 1 25.1 = 2 25.9 = 1 25.9 = 1 25.9 = 1 25.6 = 3 25.6 = 1 25.1 = 1 25.1 = 4 Lotzorai5 Girasole3 Loceri1 Gairo 2 Seui 1 Bari Sardo2 Osini 0 Ussassai3 Ulassai2 Cardedu4 Elini Tertenia7 Triei 1 Baunei2 25.1 = 2 25.1 = 9 Tortol 13

CAMPO FIORITO cod. 32 - INDUSTRIE ATTURIERE LOCALIZZAZIONE IMPRESE ATTUTIERE CODICE 32 (ATECO 2007) RAPPORTATA AL TOTALE DI ADDETTI PER COMPARTO ATTUTIERO E ALLA MOBILITA 32.5 = 1 32.1 = 5 San Teodoro6 Budoni0 32.9 = 1 32.5 = 1 LEGENDA Lod 0 Torp 1 32.5 = 2 32.1 = 1 Posada1 Siniscola3 ANALISI PER CITTA CON CLASSIFICAZIONE ATECO 32 32.9 = 4 32.5 = 17 32.1 = 10 Nuoro 31 Numero di imprese riferite alla specifica classificazione da codice ateco 2007 Numero totale imprese settore 32 H = Numero totali di addetti nel comparto manifatturiero Montresta0 32.5 = 4 32.1 = 1 32.9 = 1 Bosa 5 Sindia 0 32.9 = 1 32.5 = 1 32.1 = 1 Suni 1 Bortigali0 Modolo0 Flussio Tinnura 0 0 Magomadas0 0 3 0 Sagama Macomer Birori Borore0 Lei 0 Silanus0 Dualchi0 Noragugume0 Bolotana0 Ottana0 Orotelli0 Osidda0 Oniferi0 Orani 0 Sarule0 32.1 = 1 Olzai 0 Ollolai0 Gavoi1 Lodine0 32.5 = 1 32.9 = 4 32.5 = 17 32.9 = 1 32.5 = 1 Orune 0 32.1 = 10 Nuoro 31 Mamoiada1 Orgosolo1 Bitti 0 32.5 = 1 32.1 = 3 Oliena4 Onan 0 32.9 = 1 Lula 1 32.9 = 1 32.5 = 2 32.1 = 3 Dorgali6 32.5 = 1 32.5 = 4 Irgoli 1 Loculi0 Onifai0 Galtell 0 Orosei 6 32.1 = 2 Fonni1 ISOCRONE 60 MINUTI DA POLO URBANO DI MACOMER 32.5 = 1 Austis1 Teti 0 Ovodda0 Tiana 0 Urzulei0 32.1 = 2 ISOCRONE 60 MINUTI DA POLO URBANO DI NUORO ISOCRONE 60 MINUTI DA POLO URBANO DI TORTOLÌ AREA CON LACUNE DI ACCESSIBILITÀ Ortueri0 Sorgono0 Atzara 0 Meana Sardo0 Tonara0 Desulo0 Belv 0 Aritzo 0 Gadoni0 Talana0 Villagrande Strisaili 0 32.1 = 1 Arzana1 32.5 = 1 32.5 = 1 Elini 0 Ilbono1 Triei 0 Baunei2 32.5 = 6 Lotzorai0 Girasole0 Tortol 6 Classificazione delle attività economiche Ateco 2007 C - ATTIVITÀ ATTURIERE 32 INDUSTRIE ATTURIERE 32.1 > fabbricazione di gioielleria, bigiotteria e articoli connessi; lavorazione delle pietre preziose > 32 32.2 > fabbricazione di strumenti musicali > 0 32.3 > fabbricazione di articoli sportivi > 0 32.4 > fabbricazione di giochi e giocattoli > 0 32.5 > fabbricazione di strumenti e forniture mediche e dentistiche > 53 32.9 > industrie manifatturiere nca > 10 Laconi0 32.5 = 1 Genoni0 Nurallao0 Nuragus1 Isili 32.1 = 1 32.5 = 1 1 Gergei1 Serri 0 Escolca0 32.5 = 1 Seulo 0 Sadali0 Villanova Tulo1 Esterzili0 32.5 = 1 Nurri 1 Orroli 0 Seui 0 Escalaplano0 Ussassai0 Perdasdefogu0 Lanusei1 Loceri0 Gairo 0 32.5 = 1 Osini 0 Ulassai0 Jerzu1 32.5 = 2 Tertenia2 32.5 = 1 32.1 = 1 Bari Sardo2 Cardedu0

grafico 17 CAMPO FIORITO cod. 33 - RIPARAZIONI, MANUTENZIONE LOCALIZZAZIONE IMPRESE ATTUTIERE CODICE 33 (ATECO 2007) RAPPORTATA AL TOTALE DI ADDETTI PER COMPARTO ATTUTIERO E ALLA MOBILITA 33.1 = 4 San Teodoro4 33.1 = 4 Budoni4 33.1 = 1 33.1 = 1 Posada1 Torp 1 LEGENDA Lod 0 33.1 = 2 Siniscola2 ANALISI PER CITTA CON CLASSIFICAZIONE ATECO 33 33.2 = 9 33.1 = 16 Nuoro 25 Numero di imprese riferite alla specifica classificazione da codice ateco 2007 Numero totale imprese codice 33 H = Numero totali di addetti nel comparto manifatturiero Montresta0 33.1 = 2 33.2 = 1 33.1 = 3 Bosa 2 Sindia 0 Suni 0 Bortigali0 Modolo0 Flussio Tinnura 0 0 Magomadas0 Sagama Macomer Birori 0 4 0 33.1 = 2 Borore 2 Lei 0 Silanus0 Dualchi0 Noragugume0 33.2 = 2 33.1 = 2 Bolotana4 Ottana0 33.2 = 1 Orotelli1 33.1 = 2 Osidda0 Oniferi0 Orani 2 Sarule 0 Olzai 0 Ollolai0 Gavoi0 Lodine0 Orune 0 Nuoro 25 Mamoiada1 Orgosolo0 33.1 = 1 33.2 = 9 33.1 = 1 33.1 = 16 Bitti 0 33.2 = 2 33.1 = 2 Oliena 4 Onan 0 33.1 = 1 Lula 1 33.1 = 5 Dorgali5 33.1 = 1 33.2 = 1 Irgoli1 Loculi0 Onifai0 Galtell 0 Orosei 4 33.1 = 3 Fonni1 ISOCRONE 60 MINUTI DA POLO URBANO DI MACOMER ISOCRONE 60 MINUTI DA POLO URBANO DI NUORO Ortueri0 Teti 0 Austis 0 Sorgono0 Ovodda0 Tiana 0 Tonara0 Desulo0 Urzulei0 Talana0 33.2 = 1 Triei 0 Baunei3 33.1 = 3 33.1 = 12 33.1 = 2 ISOCRONE 60 MINUTI DA POLO URBANO DI TORTOLÌ AREA CON LACUNE DI ACCESSIBILITÀ Atzara 0 Meana Sardo0 Belv 0 Aritzo 0 Gadoni0 Villagrande Strisaili 0 Arzana0 33.1 = 1 33.2 = 1 Lotzorai3 Girasole0 Tortol 13 Elini 0 Ilbono 0 Classificazione delle attività economiche Ateco 2007 C - ATTIVITÀ ATTURIERE Laconi0 Seulo 0 Seui 0 Lanusei1 Gairo 0 Osini 0 33.1 = 1 Loceri0 33.1 = 1 Bari Sardo1 33 RIPARAZIONE, MANUTENZIONE ED INSTALLAZIONE DI MACCHINE ED APPARECCHIATURE Genoni0 Nuragus0 Nurallao0 33.1 = 1 Villanova Tulo0 Sadali0 Esterzili0 Ussassai0 Ulassai0 Jerzu1 Cardedu0 33.1 > riparazione e manutenzione di prodotti in metallo, macchine ed apparecchiature > 76 33.2 > installazione di macchine ed apparecchiature industriali > 18 Isili 1 GergeiEscolca 0 0 33.1 = 1 Serri1 33.1 = 1 Nurri 0 Orroli1 Tertenia0 Perdasdefogu0 Escalaplano0

grafico 18 CAMPO FIORITO - SINTESI TERRITORIALE LOCALIZZAZIONE IMPRESE ATTUTIERE PER CLASSIFICAZIONE ATECO 2007 San Teodoro Budoni Torp COD. 10 > INDUSTRIE ALIMENTARI Lod Posada Siniscola Osidda Onan Bitti COD. 16 > INDUSTRIA DEL LEGNO E DEI PRODOTTI IN LEGNO E SUGHERO Lula Loculi Orune (ESCLUSI I MOBILI); FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN PAGLIA E MATERIALI DA INTRECCIO Irgoli Onifai Orosei Galtell Montresta Nuoro Bolotana Lei Bosa Sindia Modolo Bortigali Suni Tinnura Flussio Magomadas Sagama Macomer COD. 23 > FABBRICAZIONE DI ALTRI PRODOTTI DELLA LAVORAZIONE DI MINERALI NON METALLIFERI Orotelli Silanus Borore Orani Ottana Dualchi Dorgali Oliena Oniferi Birori Sarule Noragugume Mamoiada Orgosolo Olzai Ollolai Gavoi Lodine Fonni Teti Austis COD. 25 > FABBRICAZIONE DI PRODOTTI IN METALLO Ovodda Urzulei Tiana Talana Ortueri Sorgono (ESCLUSI MACCHINARI E ATTREZZATURE) Triei Baunei Tonara Desulo Atzara Belv Aritzo Meana Sardo Lotzorai Villagrande Strisaili Girasole Tortol Arzana Gadoni Elini Ilbono Lanusei Seulo COD. 32 > INDUSTRIE ATTURIERE Loceri Laconi Gairo Seui Genoni Bari Sardo Osini Sadali Ulassai Ussassai Cardedu Jerzu Nurallao Villanova Tulo Nuragus Esterzili Isili GergeiEscolca Serri Nurri Tertenia Orroli Perdasdefogu COD. 33 > RIPARAZIONE, MANUTENZIONE ED INSTALLAZIONE DI MACCHINE ED APPARECCHIATURE Escalaplano

Il quinto campo fiorito osserva i dati relativi a un sottogruppo eterogeneo, genericamente definito come altre industrie [cod. 32]. Il numero maggiore di imprese riguarda quelle che fabbricano strumenti e forniture mediche e dentistiche. Il sesto grafico localizza le imprese che si occupano della riparazione, della manutenzione e dell'installazione di macchine e apparecchiature [cod.33]. Le imprese che si occupano di riparazione e manutenzione sono più diffuse di quelle che le istallano. I singoli grafici sono interessanti perché permettono di cogliere la distribuzione delle imprese per settore, lasciando emergere la vivacità imprenditoriale delle località e, quindi, concentrazioni per categorie di attività. Il ciclo di grafici di questa particolare sezione di studio si conclude con campo fiorito di insieme (grafico 19); esso permette la localizzazione simultanea, sempre secondo i parametri sopra descritti, delle imprese afferenti alle seguenti categorie Ateco 2007: cod. 10, cod. 16, cod. 23, cod. 25, cod. 32, cod. 33. Si evince anzitutto che sistemi di attività manifatturiere variegate esistono solo pochi centri, mentre in altri si esauriscono in uno, due, al massimo tre settori. La concentrazione prevalente è attorno Nuoro. Esistono poi delle minori concentrazioni di poli dislocate in modo diffuso sul territorio in prossimità delle principali infrastrutture. Infine una vasta area, che coincide con le aree con lacune di accessibilità, ove la presenza di imprese è diluita o inesistente. 3.4.2 > POLI ATTURIERI Il grafico 20 permette di localizzare il dato aggregato delle imprese manifatturiere, sia come presenza di attività che come numero di addetti, valutandone anche il livello di strutturazione in poli. Si determina un mutamento di scenario rispetto alla mappa che segnalava i poli d impresa al grafico 8. Il contesto manifatturiero, infatti, vede emergere località >> 21

grafico 20 POLI ATTURIERI [fonte: C.C. Nuoro - ATECO 2007] San Teodoro Budoni Torp Posada Lod Montresta BOLOTANA 24 190 Osidda NUORO 219 612 Bitti Orune Onan Lula Loculi Irgoli Onifai Galtell SINISCOLA 65 361 OROSEI 69 314 Bosa Suni Modolo Magomadas Flussio Tinnura Sagama Sindia MACOMER 66 Lei Bortigali Silanus Birori Borore 456 Dualchi Noragugume Orotelli OTTANA 11 440 Oniferi Orani Sarule Olzai Ollolai Gavoi Lodine OLIENA 64 150 Mamoiada Orgosolo DORGALI 83 288 Teti Ovodda Austis Tiana FONNI 44 201 Urzulei CITTÀ 000 000 Città RETE POLI ATTURIERI POLI ATTURIERI (CON NUMERO DI IMPRESE > 50 O NUMERO DI ADDETTI > 150) NUMERO DI IMPRESE ATTURIERE PER CITTÀ / NUMERO DI ADDETTI CITTÀ CON BASSO NUMERO DI ADDETTI E IMPRESE ATTURIERE VISUALIZZAZIONE NUMERO DI IMPRESE PER CITTÀ SETTORE ATTURIERE VISUALIZZAZIONE NUMERO DI ADDETTI PER CITTÀ SETTORE ATTURIERE Ortueri Sorgono Tonara Desulo Atzara Belv Aritzo Meana Sardo Gadoni Seulo Laconi Seui Sadali Genoni Nurallao Nuragus Villanova Tulo Esterzili Isili Nurri Gergei Escolca Serri Orroli Ussassai Talana Triei Baunei Villagrande Strisaili Lotzorai Girasole Arzana Elini Ilbono Lanusei Loceri Gairo Bari Sardo Osini Ulassai Jerzu Cardedu Tertenia Perdasdefogu TORTOLÌ 76 284 Escalaplano

grafico 21 COLLEGAMENTI TRA POLI ATTURIERI San Teodoro Budoni Torp Posada Lod Montresta BOLOTANA 24 190 Osidda NUORO 219 612 Bitti Orune Onan Lula Loculi Irgoli Onifai Galtell SINISCOLA 65 361 OROSEI 69 314 Bosa Suni Modolo Magomadas Flussio Tinnura Sagama Sindia MACOMER 66 Lei Bortigali Silanus Birori Borore 456 Dualchi Noragugume Orotelli OTTANA 11 440 Oniferi Orani Sarule Olzai Ollolai Gavoi Lodine OLIENA 64 150 Mamoiada Orgosolo DORGALI 83 288 Teti Ovodda Austis Tiana FONNI 44 201 Urzulei CITTÀ 000 000 Città COLLEGAMENTI ENTRA 60 MINUTI TRA POLI ATTURIERI POLI ATTURIERI (CON NUMERO DI IMPRESE > 50 O NUMERO DI ADDETTI > 150) NUMERO DI IMPRESE ATTURIERE PER CITTÀ / NUMERO DI ADDETTI CITTÀ CON BASSO NUMERO DI ADDETTI E IMPRESE ATTURIERE VISUALIZZAZIONE NUMERO DI IMPRESE PER CITTÀ SETTORE ATTURIERE VISUALIZZAZIONE NUMERO DI ADDETTI PER CITTÀ SETTORE ATTURIERE ISOCRONE 60 MINUTI DA POLO URBANO DI MACOMER Ortueri Sorgono Atzara Meana Sardo Laconi Genoni Nurallao Nuragus Tonara Desulo Belv Aritzo Gadoni Seulo Seui Sadali Villanova Tulo Esterzili Ussassai Talana Triei Baunei Villagrande Strisaili Lotzorai Girasole Arzana Gairo Osini Ulassai Jerzu Elini Ilbono Lanusei Loceri Bari Sardo Cardedu TORTOLÌ 76 284 ISOCRONE 60 MINUTI DA POLO URBANO DI NUORO Isili ISOCRONE 60 MINUTI DA POLO URBANO DI TORTOLÌ AREA CON LACUNE DI ACCESSIBILITÀ Gergei Escolca Serri Nurri Orroli Perdasdefogu Tertenia Escalaplano

precedentemente non rilevate: Ottana, Fonnì, Oliena, Botolana. Il grafico 21 permette di studiare i collegamenti tra i diversi poli: Tortolì che si conferma come zona distaccata, mentre gli altri poli manifatturieri, a differenza di quelli generici d impresa, configurano un ecosistema dalla maggiore complessità reale e potenziale di relazioni e scambi. 3.4.3 > BEST PRACTICE Esistono significative eccellenze da osservare. Ad esempio, l Antica Fornace Villa di Chiesa, nell'ex Contratto d'area di Ottana, aperta nel 2002, con 117 occupati, 13 milioni di fatturato nel 2011 e 14mila metri quadri di capannone. Qui si producono guarnizioni in gomma (o-rings) ad alta tecnologia, esportate in tutto il mondo, con picchi a Hong Kong e negli Stati Uniti. Agli aggiornamenti disponibili, datati 2011, l Antica Fornace rappresenta il, 40% del fatturato prodotto e della forza lavoro presente in un'area industriale, dove operano 13 aziende e 245 addetti. Nonostante questi numeri, l'azienda è rallentata dalle carenze infrastrutturali dell area. Un'altra eccellenza è Corstyrene Italie, un azienda italo-corsa insediatasi nel 2001 nella zona industriale di Ottana grazie al Contratto d area. La Corstyrene ha alle sue dipendenze 20 persone, tra lavoratori diretti e indiretti. Lo stabilimento produce, all interno del sito, Pse, polistirolo espanso sintetizzato e commercializza in tutta la regione altri prodotti strettamente legati all edilizia. In particolare produce materiale per la coibentazione. Finora non ha mai avuto problemi produttivi. Buono il rapporto con il territorio e con l ambiente al punto che, nel Natale 2011 e 2013, l'azienda ha regalato un parco giochi in plastica riciclata alla scuola dell infanzia di Ottana. Il futuro della Corstyrene, però, è vincolata alla sorti della centrale termoelettrica di Ottana, attualmente chiusa con 83 operai in cassa integrazione. Ciò dimostra l'interdipendenza tra le attività produttive e di servizio. >> 22

Sono eccellenze le miniere di talco e feldspato di Orani e Ottana, che indirizzano i prodotti finali al settore del gres porcellanato, materiale di tendenza e dalle svariate applicazioni commerciali. A Nuoro, sono fruttifere le imprese manifatturiere nella zona industriale di Pratosardo, che si estende per circa 8.000.000 di metri quadrati lordi, accoglie in 2.430.000 mq infrastrutturati 170 aziende operanti, più altre 60 aziende in fase di avanzato insediamento, per un totale di circa 230 aziende e 2.100 occupati diretti. Le aziende insediate, di piccola e media dimensione, occupano aree che vanno da un minimo di 500-1.000 mq a un massimo di 24.000-30.000 mq. Recentemente il Consorzio ha acquisito e sta urbanizzando in modo completo ulteriori 600.000 mq da destinare su comparti diversi ad attività industriali, artigianali, commerciali e di servizio, in cui sono già stati assegnati lotti in pochi mesi ad altre 20 nuove imprese, con un ulteriore forza lavoro pari a 250 addetti. La Zona Industriale si presenta come una vera e propria cittadella produttiva, illuminata a giorno anche di notte nelle sue ampie strade, larghe da 12 a 32 metri, lungo le quali insistono le linee in cavidotto di tutti i servizi, acqua, fognature, reti elettriche e telefoniche. La Zona Industriale è dotata di un moderno ed efficiente impianto di depurazione delle acque che tratta anche reflui provenienti dall'esterno della zona industriale, di servizi postali e bancari, trasporti urbani ed extraurbani, stazione ferroviaria, ristoranti, centro commerciale agro-alimentare, servizi di sorveglianza privata e pubblica mediante collegamento gratuito di teleallarme di ogni azienda con la centrale operativa della Questura, di servizi condominiali a gestione consortile per l'efficiente manutenzione dei servizi generali e della sede del Consorzio industriale. Situazioni di potenzialità e sviluppo come queste, lamentano paradossali avversità. Ad esempio, il distretto del marmo di Orosei, che nel maggio 2016, in una conferenza stampa organizzata da Confindustria, denuncia che molte delle 117 imprese, rientrate nelle graduatorie dei bandi Pia e Pfsi del 2013 per le aree di crisi del Nuorese, sono ancora in attesa concessione dei contributi, vivendo una limitazione non rispettosa delle potenzialità e del valore produttivo: qui si estraggono oltre 500mila metri cubi di materia prima all anno, qui ci sono aziende con un fatturato di circa 28 milioni di euro, qui ci sono almeno 15 aziende che danno lavoro a 500 persone in via diretta, per un occupazione sostenuta dal giro d affari che vale tra 90 e 100 milioni l anno, per il 90% merito dell estero. Le imprese hanno reagito alla crisi consorziandosi e prendendo scelte di risparmio, come il riutilizzo degli sfridi, gli scarti di lavorazione, micronizzati e utilizzati in farmaceutica o per l'abbattimento dei fumi delle centrali a carbone. >> 23

Considerando altre risorse, fornite da realtà quali la centrale idroelettrica del Taloro, la Sarflex, il polo metalmeccanico, il polo nautico di Tortolì, oltre alle tante aziende agroalimentari tra Tossilo e Bortigali, è evidente che il modello di sviluppo per uscire dalla crisi non può incentrarsi solo sulla ruralità (che produce a livello regionale appena il 3% del Pil) o sul turismo. I dati fanno emergere la necessità di un economia integrata che valorizzi i settori produttivi esistenti, ma generando nuove competenze che rendano possibili strategie produttive e applicative dei prodotti finiti, capaci di allargare gli sbocchi di mercato, lasciando affiorare potenzialità ancora inespresse. 3.5 > SVILUPPO INNOVATIVO 3.5.1 > ATTURA ED INNOVAZIONE Dopo la crisi di un economia, troppo orientata sulla finanza e sui servizi, l Europa riscopre l importanza strategica del settore industriale e del manifatturiero, congiungendola al concetto di sviluppo sostenibile e all'innovazione, in quanto ciò coniuga crescita economica e tutela dell ambiente. È necessario che anche la Sardegna e il centro Sardegna rilancino le produzioni industriali e manifatturiere investendo non più su un industria pesante, ma su produzioni innovative ed ecocompatibili, possibili grazie alle nuove tecnologie e prodotti di qualità; è necessario cioè che il comparto industriale e manifatturiero avanzi, investendo nella fabbricazione digitale, nella chimica verde, nei veicoli verdi, nella bioedilizia. >> 24

In generale, la percentuale di imprese nate in settori ad alta intensità di conoscenza rispetto al numero di imprese attive nello stesso settore, per il periodo compreso tra il 2004 e il 2013, attesta una decrescita in linea con la media nazionale. Il tasso di sopravvivenza di tali imprese è del 50,4%, indice di 3 punti inferiore alla media nazionale. Il grafico 22 documenta la comparazione sui temi dell innovazione e dello sviluppo tra i dati nazionali, regionali e provinciali. Il tasso di innovazione del sistema produttivo sardo nell anno 2012 è al 24%, ed è al di sotto della media nazionale di 9,5 punti percentuali. Il dato si riferisce a un indagine condotta su imprese con almeno 10 addetti che hanno introdotto innovazioni tecnologiche (di prodotto e processo) nel triennio di riferimento in percentuale sul totale delle imprese. >> 25

COMPARAZIONE INNOVAZIONE E SVILUPPO [fonte: ISTAT ] 4.455,9 < NUMERO DI BREVETTI registrati allo European Patent Office (EPO) (ANNO 2010) 33.5% 24.0% TASSO DI INNOVAZIONE > Imprese con almeno 10 addetti che hanno introdotto innovazioni tecnologiche (di prodotto e processo) nel triennio di riferimento in percentuale sul totale delle imprese con almeno 10 addetti (ANNO 2012) ITALIA SARDEGNA 75.2% < INTENSITÀ BREVETTUALE Numero di brevetti registrati allo European Patent Office (EPO) per milioni di abitanti (ANNO 2010) 19.6 0.89 11.7% 5.6% ITALIA SARDEGNA NUORO ITALIA SARDEGNA NUORO

3.5.3 > RICERCA E INNOVAZIONE L ambito dei progetti di Ricerca e Innovazione conta 39 progetti sviluppati in 19 comuni. La quasi totalità di tali progetti appartiene alla categoria degli incentivi alle imprese 12. Il comune che ha visto approvati progetti con la maggiore dotazione finanziaria è Nuoro (10.609.763 ;3 progetti), seguito da Tortolì (1.256.265 ;2 progetti) e Bolotana (8.589.359 ;3 progetti). Per ciò che concerne i brevetti, i dati analizzati sono sconfortanti. Probabilmente nell impossibilità di riferirsi a vicini centri di ricerca, il territorio soffre di un basso numero di brevetti registrati. Il grafico 22 indicizza l intensità brevettuale per provincia, regione e ripartizione geografica, riferimento al 2010. Sono considerati i brevetti registrati allo European Patent Office (EPO) per provincia, regione calcolati per milioni di abitanti. Il confronto tra il 11,7% della Regione Sardegna e la media nazionale del 75,2% è abbastanza sconfortante. Nuoro raggiunge appena la quota del 5,6%. Per quanto riguarda l analisi in valori assoluti, ovvero il numero dei brevetti registrati per l anno 2010 a fronte di ben 4.455,9 su scala nazionale, nella Regione Sardegna se ne registrano appena 19,6 e Nuoro 0,89. Il dato è palese: non esiste ricerca e le imprese non producono innovazione. 12 Incentivi riconducibili alle misure PIA, Piani Integrati d Area >> 26

3.5.3 > SMART CITY 13 La Regione Autonoma della Sardegna e Crs4, in qualità di ente locale leader nella ricerca Ict, assieme al colosso cinese Huawei hanno siglato un accordo ad Hannover, in occasione della rassegna CeBit 2016, per sviluppare soluzioni innovative per città più intelligenti e sicure in Sardegna. Huawei, che offrirà esperienza e tecnologie di ultima generazione in ambito Lte, nonché sviluppo di soluzioni, tra cui il 5G, e Crs4 stabiliranno un laboratorio di innovazione congiunta a Pula, presso la sede del Crs4. Il nuovo centro di ricerca investirà nei progetti di ricerca Smart & Safe City, in linea con gli obiettivi prefissati da Horizon 2020, dal Framework Programme for Research and Innovation dell'unione Europea e dal programma di sviluppo regionale della Regione Sardegna denominato Smart Specialization Strategy (S3). Questo accordo rappresenta per la Regione un passo verso l'adozione di progetti di Smart & Safe City in Sardegna e in Italia, grazie alla creazione di un ecosistema tecnologico solido e al consolidamento delle competenze locali. Al momento, secondo lo studio Smart Italia. Smart City index 2016, nello scenario nazionale, Nuoro si colloca al 74 posto sui 116 capoluoghi di provincia italiana; migliora, pertanto, rispetto al precedente monitoraggio del 2014, quando era appena 84, passando dall ultima fascia 13 La Smart City, città intelligente, in urbanistica e architettura è un dispositivo strategico per contenere i moderni fattori di produzione urbana in un quadro comune, evidenziando il ruolo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC), del capitale sociale e ambientale nel definire il profilo di competitività delle città, muovendosi verso la sostenibilità e verso misure ecologiche sia di controllo sia di risparmio energetico, ottimizzando le soluzioni per la mobilità e la sicurezza. Una smart city è definita da sei parametri: Smart Economy, Smart Mobility, Smart Environment, Smart People, Smart Living e Smart Governance. L insieme di questi sei parametri, studiati scientificamente da un gruppo di ricercatori guidato dal professor Dr Rudolf Giffinger del Centre of regional Science della Vienna University of Tecnologies, individua l essenza di una smart city, insieme organico e multiforme del capitale fisico ed economico, e di quello intellettuale e sociale. Questo accento al capitale umanistico, coinvolge gli abitanti come uno dei fattori essenziali per la crescita di una città: spiega insomma che quanto più è vivibile una città, maggiore sarà il grado di smartness (competitività, creatività) dei cittadini che la abitano, e conseguentemente dello sviluppo della città stessa. >> 27

all attuale seconda fascia. I due principali gap sono la scarsa presenza di infrastrutture e reti tecnologiche, nonché un basso grado di maturità nel mercato e nelle relative applicazioni in ambito Smart City. La modesta performance è dovuta quindi a insufficienti investimenti sulle infrastrutture, ma soprattutto all assenza di strategie e visioni strutturate. In definitiva, Nuoro è classificata tra le città di benessere analogico, ovvero città ad alta vivibilità, ma con bassa diffusione di innovazioni, tra cui spicca ad esempio Lanusei. Nuoro ha sicuramente superato la prima fase di ritardo innovativo, ma è ancora lontana dal conseguimento degli obiettivi di una città smart. In generale, si evidenziano per specifici parametri particolarmente positivi solamente Cagliari (terza, dopo Milano e Torino, nello sviluppo della mobilità pubblica), Olbia (terza, dopo Benevento e Caltanissetta per risparmio energetico nell'illuminazione pubblica), Tortoli ed Iglesias (seconda e terza città, dopo Gorizia per indici ambientali positivi nello sviluppo delle isole ecologiche). (Vedi allegato grafico 24 - Stralci da Smart Italia. IL RANKING NAZIONALE, grafici POSIZIONE DELLE CITTÀ NEI RANKING PER STRATI, grafico CHI PIANIFICA E INVESTE IN INFRASTRUTTURA INTELLIGENTE OFFRE SERVIZI DI QUALITÀ AI CITTADINI, grafico LA SMARTNESS COME MOLTIPLICATORE DELLA QUALITÀ DELLA VITA, tabelle UN NUOVO APPROCCIO PER MISURARE LA SMARTNESS, tabelle GLI INDICATORI DELL EDIZIONE 2016) >> 28

100 IL RANKING NAZIONALE 80 60 40 20 0 Bologna Milano Torino Mantova Parma Trento Brescia Reggio Emilia Roma Firenze Modena Genova Padova Bergamo Venezia Lodi Bolzano Verona Piacenza Monza Ferrara Pisa Forlì Cremona Pavia Ravenna Rimini La Spezia Sondrio Vicenza Udine Napoli Cagliari Varese Siena Prato Livorno Aosta Treviso Bari Como Novara Trieste Belluno Biella Cuneo Lecco Arezzo Perugia Lucca Grosseto Lecce Sassari Savona Palermo Asti Vercelli Pistoia Pesaro Verbania Oristano Ancona Salerno Macerata Massa Pordenone Catania Potenza Terni Tortolì Ascoli Piceno Matera Gorizia Pescara Nuoro Brindisi Foggia Cosenza Olbia Taranto Caserta Barletta Rovigo Alessandria Ragusa Reggio Calabria Benevento Andria Siracusa Isernia L'Aquila Chieti Teramo Tempio Pausania Iglesias Rieti Campobasso Frosinone Viterbo Carbonia Imperia Latina Fermo Caltanissetta Avellino Trani Messina Lanusei Crotone Catanzaro Villacidro Vibo Valentia Trapani Agrigento Enna Sanluri FASCE DI PUNTEGGIO 80-100 60-80 Ranking nazionale dei 116 comuni capoluogo 40-60 20-40 Città metropolitane - capoluogo Città di medie dimensioni Città di piccole dimensioni <20 14 SMART CITY INDEX 2016

POSIZIONE DELLE CITTÀ NEI RANKING PER STRATI Bologna 1 100,0 Milano 2 97,7 Torino 3 91,9 Mantova 4 84,8 Parma 5 83,3 Trento 6 82,1 Brescia 7 80,5 Reggio Emilia 8 78,7 Roma 9 78,5 Firenze 10 77,7 Modena 11 77,3 Genova 12 75,2 Padova 13 74,9 Bergamo 14 72,6 Venezia 15 70,9 Lodi 16 70,6 Bolzano 17 69,5 Verona 18 68,3 Piacenza 19 68,1 Monza 20 66,2 Ferrara 21 64,2 Pisa 22 62,8 Forlì 23 62,5 Cremona 23 62,5 Pavia 25 62,2 Ravenna 26 62,1 Rimini 27 61,9 La Spezia 28 61,2 Sondrio 29 60,6 Vicenza 30 60,0 Udine 31 59,0 Napoli 32 58,5 Cagliari 33 56,6 Varese 34 56,3 Siena 35 55,7 Prato 36 55,1 Livorno 36 55,1 Aosta 38 54,3 Treviso 39 53,3 1 3 2 35 9 5 10 14 4 6 15 11 18 23 31 17 27 8 21 21 26 7 12 30 34 18 29 39 40 25 32 33 44 42 23 16 13 46 36 Bari 40 52,8 Como 41 51,1 Novara 42 49,1 Trieste 43 49,0 Belluno 44 48,2 Biella 45 47,1 Cuneo 46 47,0 Lecco 47 44,8 Arezzo 48 44,1 Perugia 49 43,7 Lucca 50 42,6 Grosseto 51 41,7 Lecce 52 41,3 Sassari 53 40,7 Savona 54 40,3 Palermo 55 40,1 Asti 56 40,0 Vercelli 57 38,9 Pistoia 58 38,5 Pesaro 59 38,3 Verbania 60 38,2 Oristano 61 37,4 Ancona 62 37,2 Salerno 63 36,8 Macerata 64 34,6 Massa 65 33,8 Pordenone 66 33,7 Catania 67 33,5 Potenza 68 33,2 Terni 69 32,9 Tortolì 70 32,8 Ascoli Piceno 71 32,7 Matera 72 32,6 Gorizia 73 31,6 Pescara 74 30,3 Nuoro 74 30,3 Brindisi 76 29,4 Foggia 77 29,2 Cosenza 78 28,5 20 37 59 53 77 48 59 62 56 38 51 76 41 58 52 45 47 67 74 64 54 72 28 83 50 69 55 43 61 75 101 71 63 103 73 81 66 56 94 Olbia 79 28,4 Taranto 80 27,4 Caserta 81 25,6 Barletta 82 25,3 Rovigo 83 25,2 Alessandria 84 24,9 Ragusa 85 23,7 Reggio Calabria 85 23,7 Benevento 87 23,1 Andria 88 22,2 Siracusa 89 21,8 Isernia 90 21,6 L'Aquila 91 21,4 Chieti 92 21,2 Teramo 92 21,2 Tempio Pausania 94 21,1 Iglesias 95 20,2 Rieti 96 19,9 Campobasso 97 19,7 Frosinone 98 19,0 Viterbo 99 18,8 Carbonia 100 18,0 Imperia 101 17,9 Latina 102 17,7 Fermo 103 16,0 Caltanissetta 104 15,6 Avellino 105 15,4 Trani 106 15,3 Messina 107 14,4 Lanusei 108 13,7 Crotone 109 13,0 Catanzaro 110 12,6 Villacidro 111 11,0 Vibo Valentia 112 10,4 Trapani 113 9,1 Agrigento 114 7,2 Enna 115 5,8 Sanluri 116 0,0 85 80 91 65 86 97 68 78 84 82 95 112 70 92 49 102 98 109 105 96 93 79 87 88 99 88 106 88 100 104 113 110 107 114 111 108 116 115 LA SMARTNESS DEI I CAPOLUOGO NOTA: i colori sono riferiti al ranking di ogni città in ogni strato/ambito. La prima fascia(verde)siriferiscealleposizioni1-39 del ranking, la seconda(gialla)alleposizioni40-78delrankingelaterza(rossa)alleposizioni79-116delranking. Prima fascia Seconda fascia Terza fascia 15 SMART CITY INDEX 2016

CHI PIANIFICA E INVESTE IN INFRASTRUTTURA INTELLIGENTE OFFRE SERVIZI DI QUALITÀ AI CITTADINI Lo Smart City Index valorizza il percorso effettuato nella realizzazione di una città intelligente attraverso l analisi delle performance raggiunte nei 4 strati e nei 2 ambiti trasversali considerati dall analisi. Il ranking 2016 mette in evidenza una correlazione tra i punteggi ottenuti negli strati dell infrastruttura e sensoristica e i punteggi fatti registrare negli strati delivery platform e applicazioni e servizi. Risulta evidente che chi ha investito nella creazione di un infrastruttura intelligente è in grado di offrire servizi smart di valore ai cittadini. Inoltre, le città che hanno saputo definire una strategia e una vision strutturate, per affrontare al meglio il proprio percorso verso la Smart City, sono generalmente caratterizzate da performance più elevate e si posizionano nella parte alta della classifica. DELIVERY PLATOFROM + APPLICAZIONI E SERVIZI APPLICATION BASED Villacidro Sanluri LAGGING Fermo Arezz o Agrigento Siena Ranking in Vision e Strategia 1-39 40-78 79-116 Pavia Livorno Campobasso Ferrara Vic enza Rimini Pis a Lecco Como Cagliari Cuneo Cremona Pis toia Varese Grosseto Lucca Palermo Udine Olbia Verc elli As ti Treviso Trieste Massa Sass ari Bari Biella Savona Perugia Novara Pordenone Lecce Carbonia Pesaro Catania Oristano Rovigo Potenza Teramo Tortolì Macerata Ancona Belluno Rieti As c oli P. Reggio Calabria Terni Tempio Pausania Viterbo Igles ias Matera Gorizia Salerno Verbania Lanusei Latina Imperia Siracusa Taranto Cosenza Ragusa Aless Frosinone andria Nuoro Brindis i Enna Chieti Caserta L'Aquila Trapani Barletta Andria Foggia Caltanissetta Benevento Pesc ara Catanzaro Vibo Valentia Crotone Trani Av ellino Messina Is ernia Ravenna Prato Forlì Modena Reggio Emilia Monza Piacenza Lodi Roma Firenze Parma Padova Verona Sondrio Bergamo Venezia Genova Napoli Bologna INTEGRATION CHAMPIONS Milano La Spezia Torino Bresc ia Mantova Trento Bolz ano Aosta INFRASTRUCTURE BASED LA SMARTNESS DEI I CAPOLUOGO INFRASTRUTTURA + SENSORISTICA 16 SMART CITY INDEX 2016

LA SMARTNESS COME MOLTIPLICATORE DELLA QUALITÀ DELLA VITA Il ranking 2016 conferma l esistenza di una correlazione tra smartness e qualità della vita, evidenziando le città «Smart e vivibili» nella parte alta delle due classifiche, e le città «in ritardo» nella parte bassa. È inoltre possibile mettere in evidenza due ulteriori cluster di città: Le città del «benessere analogico», cioè città ad alta vivibilità ma con bassa diffusione di innovazioni: sono soprattutto città della Marche e della Sardegna. In particolare si distinguono Fermo, Lanusei, Tempio Pausania e Olbia. Le città del «riscatto Smart», cioè città che, pur partendo da una qualità della vita più bassa, riescono a trovare nella Smart City un occasione di innovazione. Si distinguono in particolare Napoli, Bari e Lecce tre città del Sud che riconfermano, come nell edizione precedente, la loro presenza in questo quadrante. SMART CITY INDEX 2016 RISCATTO «SMART» Palermo Lecce Napoli Salerno Catania Matera Terni Foggia Potenza Taranto Cosenza Aless andria Rovigo Brindis i Pesc ara Barletta Caserta Ragusa Reggio Calabria Benevento Siracusa Is ernia Andria L'Aquila Teramo Igles ias Rieti Campobasso Chieti Viterbo Caltanissetta Trani Av ellino Messina Catanzaro Crotone Villacidro Vibo Valentia Carbonia Frosinone Latina Imperia Trapani Agrigento IN RITARDO Enna Sanluri Bari Pavia As ti Lodi Ferrara Biella Sass ari Padova Torino Genova Piacenza Bresc ia Bergamo Bologna Cremona Forlì Pis a Ravenna La Spezia Vic enza Rimini Sondrio Varese Cagliari Udine Siena Livorno Prato Aosta Novara Treviso Como Trieste Belluno Lecco Perugia Arezz o Cuneo Lucca Grosseto Pis toia Verc elli Verbania Savona Pesaro Oristano Ancona Macerata Pordenone Massa As c oli Pic eno Tortolì Gorizia Nuoro Olbia Lanusei Reggio Emilia Venezia Fermo Verona Mantova Monza Roma Parma Modena Trento Firenze Tempio Pausania «SMART» E VIVIBILI Milano BENESSERE ANALOGICO Bolz ano LA SMARTNESS DEI I CAPOLUOGO QUALITÀ DELLA VITA Il Sole 24 Ore (2015) 17 SMART CITY INDEX 2016

UN NUOVO APPROCCIO PER MISURARE LA SMARTNESS I quattro strati su cui si articola una Smart City L integrazione tra gli strati per creare servizi per i cittadini I due ambiti di analisi aggiuntivi I quattro strati su cui si articola la Smart City APPLICAZIONI E SERVIZI Applicazioni e servizi a valore aggiunto per i cittadini SERVICE DELIVERY PLATFORM Elaborazione e valorizzazione dei big data del territorio SENSORISTICA IoT per raccogliere i big data della città e gestire le infrastrutture da remoto Un architettura per strati e una governance coerente con questo modello La Smart City richiede un approccio innovativo che attraverso una progettazione per strati superi il tradizionale processo di digitalizzazione per silos verticali. La sfida per le città italiane è integrare le nuove infrastrutture abilitanti e i sensori tecnologici con le strutture esistenti sul territorio, sfruttando le sinergie e l interoperabilità tra sistemi. La vision e la governance della Smart City devono essere coerenti con questa impostazione, sia a livello di deleghe e competenze istituzionali, sia di regole di finanziamento dei vari progetti. Il percorso verso la costruzione di una Smart City deve essere finalizzato a creare una singola infrastruttura di base e un unica piattaforma di delivery dei servizi in grado di elaborare le informazioni trasmesse dai sensori per erogare servizi a valore aggiunto per i cittadini, contribuendo a migliorarne la qualità della vita. I due ambiti di analisi aggiuntivi SMART CITIZENS E VIVIBILITÀ DELLA CITTÀ L impatto dei servizi smart sulla qualità della vita dei cittadini italiani COME CONFRONTIAMO LE CITTÀ INFRASTRUTTURA Reti e dotazioni tecnologiche abilitanti per la costruzione di una città intelligente VISION E STRATEGIA La redazione di piani strategici e politiche istituzionali in ambito Smart City 10 SMART CITY INDEX 2016

GLI INDICATORI DELL EDIZIONE 2016 4 - APPLICAZIONI E SERVIZI GOVERNMENT Servizi anagrafici online (certificati, cambio residenza, ecc.) Procedure edilizie Servizi per le scuole comunali Pagamento online tributi locali e servizi per la scuola Accessibilità servizi Wi-Fi (app, mappa, free/pagamento) Integrazione social network 3 - SERVICE DELIVERY PLATFORM READINESS App store cittadini Card Centrali di controllo 2 - SENSORISTICA Rete stradale (rilevatori del traffico, occupazione parcheggi, autodetector, semafori intelligenti, ecc.) Mezzi pubblici (sensori su autobus e taxi) Illuminazione pubblica (lampioni intelligenti) MOBILITA Bigliettazione elettronica Pianificazione multimodale dei mezzi pubblici Pagamenti elettronici (sosta, ZTL, TPL) Applicazioni real time di bike/car sharing e pooling Informazioni all utenza in mobilità (app, pannelli, SMS) Corrieri in bicicletta Pagamenti Sistemi di identificazione Open Data TURISMO E CULTURA Informazioni su attrazioni, servizi, percorsi turistici Informazioni, prenotazioni e pagamenti delle strutture (monumenti, alberghi, ecc.) Card e app per visitare la città E-commerce prodotti locali Biblioteche, media library online Integrazione social network SCUOLA Ambienti web per la didattica Servizi digitali per la segreteria DEMATERIALIZZAZIONE, INTEGRAZIONE E INTEROPERABILITÀ Dematerializzazione processi e documenti Multicanalità dei servizi Integrazione tra servizi À Prenotazione, pagamento ticket e ritiro referti via web Scelta medico di medicina generale via web Accesso dati fascicolo sanitario elettronico Controllo condizioni dell ambiente (centraline di monitoraggio dell aria) Sicurezza negli edifici Videosorveglianza di aree pubbliche (piazze, monumenti, edifici pubblici, periferia, ecc.) SMART CITIZEN E VIVIBILITÀ DELLA CITTÀ SMART CITIZENS Domanda di mobilità elettrica, TPL e car/bike sharing Consumi di gas, energia e acqua e produzione di rifiuti Interventi di riqualificazione energetica degli edifici Fruizione di servizi culturali Alfabetizzazione scolastica e digitale BENESSERE DELLA CITTÀ Qualità della mobilità Disponibilità di verde pubblico e orti urbani Inquinamento acustico e dell aria Musei, monumenti, ecc. Salute e servizi sociali (ospedalizzazione, popolazione straniera, speranza di vita, ecc.) Sicurezza fisica, stradale e ambientale 1 - INFRASTRUTTURA E RETI TELEICAZIONI Banda larga/ultralarga fissa (ADSL, fibra ottica) Banda larga e ultralarga mobile (HSPDA, LTE) Wi-fi urbano (hot spot pubblici e privati) Reti per la sicurezza (fibra ottica, Wi-Fi, simulcast, PMR-Tetra) Infrastruttura per la scuola (LIM, PC, aule internet) ORTO Mobilità pubblica (estensione e offerta della rete TPL, metro, autobus, ecc.) Mobilità elettrica e ciclabile (colonnine e piste ciclabili) Mobilità condivisa, car e bike sharing (stazioni di riconsegna e disponibilità mezzi) Mobilità privata (sosta a raso e controllo accessi) IA Teleriscaldamento Waste to energy Rinnovabili (potenza e produzione di solare, eolico, idroelettrico, geotermico, ecc.) Illuminazione pubblica (spese e investimenti) Smart grid AMBIENTE Rete idrica (dispersione rete) Rete fognaria (capacità di depurazione) Rifiuti (disponibilità isole ecologiche) VISION E STRATEGIA Programmazione strategica Smart City Piani e azioni per l energia sostenibile (Obiettivi CO 2, edifici pubblici, illuminazione, ecc.) Norme e incentivi per la casa (raccolta differenziata, compostaggio e regolamenti edilizi) Capacità economico-finanziaria Comunicazione, trasparenza e partecipazione 11 SMART CITY INDEX 2016

3.5.4 > START UP INNOVATIVE 14 Occorre riferire che sulle 5.078 start-up innovative italiane, 136 sono presenti in Sardegna. Di queste 88 a Cagliari, 30 a Sassari e solo 3 a Nuoro. Le start-up innovative sono state introdotte dall'art. 25 del DL 179/12 ed hanno quale oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico. Si tratta di società di capitali costituite anche in forma cooperativa non quotate e residenti in Italia o comunque con sede o filiale nazionale nuove o attive da meno di cinque anni e con un regime speciale per quelle costituite da meno di quattro anni dall'entrata in vigore del DL 179/12. A fine marzo 2016 il numero delle start-up innovative come definite ai sensi del decreto legge 179/2012 iscritte alla sezione speciale del Registro delle imprese è pari a 5.439, in aumento di 296 unità rispetto alla fine di dicembre dello scorso anno (+5,8%). Le start-up rappresentano lo 0,35% del milione e mezzo di società di capitali italiane. Il capitale sociale delle start-up è pari complessivamente a poco più di 277 milioni di euro, che corrisponde in media a 51mila euro a impresa (il capitale medio è caratterizzato da un aumento rispetto al trimestre precedente pari al 7,3%). 14 Cruscotto di indicatori statistici. Dati nazionali. Startup innovative report con dati strutturali 1 trimestre 2016. Camera di Commercio d Italia. Elaborato: 01 aprile 2016 >> 29

Sotto il profilo settoriale, circa il 72% delle start-up innovative fornisce servizi alle imprese (in particolare, prevalgono le seguenti specializzazioni: produzione software e consulenza informatica, 30%; attività di R&S, 15,1%; attività dei servizi d informazione, 8,1%), il 18,8% opera nei settori dell industria in senso stretto (su tutti: fabbricazione di computer e prodotti elettronici e ottici, 3,8%; fabbricazione di macchinari, 3,3%; fabbricazione di apparecchiature elettriche, 2,2%); il 4,2% delle start-up opera nel commercio. Il peso delle nuove imprese innovative sulle società di capitali del comparto è più elevato della media (pari allo 0,35%) nei servizi alle imprese (1,1%) e nell industria in senso stretto (0,45%). In particolare, si evidenzia che il 22,9% delle società di capitali che operano nelle attività di R&S sono start-up innovative; rilevante è anche la quota di start-up innovative fra le società dei servizi di produzione di software (6,6%). Le start-up con una compagine societaria a prevalenza straniera sono 130, il 2,4% del totale. Sotto il profilo occupazionale, le 2.261 start-up con dipendenti impiegano a fine dicembre 20151 6.524 persone (in aumento di 1.173 unità rispetto a fine settembre, +21,9%), in media 2,9 dipendenti per ogni impresa, mentre almeno la metà delle start-up con dipendenti ne impiega al massimo due. Sotto il profilo occupazionale, le 2.261 start-up con dipendenti impiegano a fine dicembre 20151 6.524 persone (in aumento di 1.173 unità rispetto a fine settembre, +21,9%), in media 2,9 dipendenti per ogni impresa, mentre almeno la metà delle startup con dipendenti ne impiega al massimo due. Gli indicatori di redditività ROI e ROE delle start-up innovative rilevano che per ogni euro di produzione le start up innovative generano in media 15 centesimi di valore aggiunto, un dato più basso di quello delle società di capitali (21 centesimi). Limitatamente alle imprese in utile, le start-up generano, invece, più valore aggiunto rispetto alle società di capitali (33 centesimi contro 21). >> 30

grafico 24 START UP INNOVATIVE [fonte: C.C. Italiana - I Trimestre 2016] 5.657 START UP INNOVATIVE VENETO 417 > VALLE D AOSTA 13 UMBRIA 83 > TRENTINO 185 > TOSCANA 319 > LOMBARDIA 21.8% SICILIA 263 > SARDEGNA 149 > PUGLIA 215 > PIEMONTE MOLISE 376 20 > MARCHE 276 > EMILIA-ROMAGNA LAZIO 11.63% 10.04% LOMBARDIA 1.233 > LIGURIA 96 > VENETO 7.37% PIEMONTE 6.65% CAMPANIA 6.06% TOSCANA MARCHE SICILIA 5.64% 4.88% 4.65% LAZIO 568 > FRIULI V.G. 140 > PUGLIA 3.8% TRENTINO-ALTO ADIGE 3.27% FRIULI-VENEZIA SARDEGNA CALABRIA ABRUZZO GIULIA 2.47% 2,63% 2.32% 2.26% LIGURIA UMBRIA 1.7% 1.47% BASILICATA 0.78% VALLE D'AOSTA MOLISE 0.23% 0.35% GRADUATORIA REGIONI EMILIA ROMAGNA 658 > CAMPANIA 343 > CALABRIA 131 > BASILICATA 44 ABRUZZO 128 > ITALIA 149 START UP INNOVATIVE SARDEGNA 3 START UP INNOVATIVE NUORO

Il grafico 24, sulla base di fonti del Registro delle imprese della Camera di Commercio, illustra le Start up innovative Imprese iscritte nel Registro delle startup innovative per settore economico, provincia, regione e ripartizione geografica. L'anno di riferimento è 2016 (valori assoluti). Nel Nuorese non vi sono start up innovative, mentre il resto d Italia investe e si espande rapidamente verso questo settore. 3.5.5 > FABLAB A supporto dello sviluppo tecnologico e innovativo, ci sono in Sardegna diverse iniziative. Oltre al percorso formativo dedicato alla fabbricazione digitale per le imprese, attuate dal Progetto Make in Nuoro, realizzato dalla Camera di Commercio di Nuoro in collaborazione con l Ailun, la Regione Sardegna ha predisposto una serie di strumenti, che però sembrano non recare benefici importanti al nuorese; andrebbero esplorate le ragioni, azione al momento non possibile giacché non supportata da dati statistici pubblici o di nostro accesso. Sardegna Ricerca, istituita dalla Regione Sardegna nel 1985 con il nome "Consorzio Ventuno", dopo aver assunto l'attuale denominazione nel gennaio 2007, con la Legge Regionale n. 20 del 5 agosto 2015 è stata trasformata in agenzia regionale, parte integrante delle politiche regionali di promozione della ricerca scientifica e dell'innovazione tecnologica in Sardegna. L'ente ha quattro sedi operative: quella centrale è a Pula, all'interno del Parco tecnologico, la sede legale è a Cagliari, un'altra è nella Zonda Industriale di Macchiareddu e, infine, c'è quella di Nuoro. Il Parco scientifico e tecnologico della Sardegna ha due sedi, caratterizzate da una posizione geografica privilegiata e da facilità di collegamenti; una di queste, Alghero, si trova nella Sardegna settentrionale, ma in un complesso che appartiene all'università di Sassari. La sede centrale è situata a Pula, nei pressi di Cagliari. >> 31

Il FabLab di Sardegna Ricerche è un laboratorio in piccola scala di digital fabrication, si ispira al modello dell'open source, lo statuto è conforme alla Charter del Fabrication Laboratory del Massachusetts Institute of Technology. Anche questo centro, però, è situato a Pula. Sardegna Ricerche aderisce alla rete europea Enterprise Europe Network (EEN), co-finanziata con fondi COSME 2015-2020, attraverso il consorzio transregionale denominato CINEMA. La rete ha l'obiettivo di assistere imprese o centri di ricerca nella diffusione dell'innovazione tramite lo scambio di tecnologie e competenze e l'offerta di servizi qualificati per lo sviluppo di business e innovazione. Enterprise Europe Network è la più grande rete di servizi per aiutare le Piccole e Medie Imprese a migliorare la loro competitività, sviluppare il loro potenziale di innovazione e confrontarsi in una dimensione internazionale. Esistono diversi programmi regionali, regolati da bandi, di cui non sono disponibili dati statistici di valutazione dell'impatto effettivo, qui menzionati come mero riferimento di scenario, a suggerimento di strumenti possibili per la ricerca di sostegni economici ad eventuali investimenti. Il programma "Aiuti alle PMI del settore ICT per l'inserimento in azienda di alte professionalità" prevede la concessione di aiuti alle micro, piccole e medie imprese regionali per l'inserimento di personale altamente qualificato in azienda. Il programma "Generazione Faber" assegna borse a disoccupati o inoccupati residenti in Sardegna e in possesso di un diploma o di una laurea che desiderino realizzare i propri progetti di sperimentazione avvalendosi del FabLab (Fabrication Laboratory) di Sardegna Ricerche. Uno degli obiettivi del programma è rilanciare e rafforzare i servizi di innovazione offerti dal Parco tecnologico della Sardegna e dalle strutture collegate. >> 32

4 > CONCLUSIONI Come illustrato nel corso della relazione, il secondo episodio recessivo [2008-2009], pur essendo meno intenso del precedente, ha avuto maggiore impatto, dimostrando che la capacità di ripresa dell'economia italiana è stata ostacolata dalla perdita della capacità produttiva del settore industriale e, in particolare, di quello manifatturiero. È pertanto logica la conclusione secondo cui tale comparto è di fondamentale importanza, ancor più se si considera che livelli più elevati di produttività aumentano la possibilità di dare occupazione di 14-15 punti percentuali. Il settore manifatturiero è in ripesa: + 21,4% produzione di autoveicoli, +4,8% produzione di bevande, +4,4% fabbricazione di computer, +3,5% articoli in gomma, +3,2% abbigliamento, + 3,1% apparecchiature elettriche, +1,5% prodotti in metallo. Dal momento che si assiste a una positiva, seppure moderata, ripresa del mercato interno, fattore che traina la produzione e il fatturato industriale e manifatturiero, è sensato oltre che raccomandabile agevolare la ripresa e lo sviluppo di tale settore. Il territorio di Nuoro non smentisce i dati nazionali, confermando che, ad esempio, il settore che per numero di imprese soddisfa il maggior numero di addetti è quello manifatturiero. L'Istituto Tagliacarne, su base Istat 2013, a livello regionale, dimostra che l'industria ha contribuito per il 16,8% al valore aggiunto provinciale, contro il 6,9% del comparto agricolo. La nostra area geografica di riferimento, però, soffre di un sistema infrastrutturale penalizzante, nonché di ritardi nell'erogazione dei finanziamenti concessi. Altro elemento critico è il tasso di istruzione secondaria, che nel nuorese è inferiore a quello regionale. Tuttavia, una risorsa da prendere in considerazione è il fatto che il 47% delle scuole secondarie superiori sono Istituti tecnici. >> 33

Nel loro insieme, i dati e le esperienze raccontate dagli imprenditori in occasione delle conferenze citate nelle presente relazione, fanno emergere la necessità di un'economia integrata che valorizzi i settori produttivi esistenti, ma generi nuove competenze affinché siano praticabili strategie produttive e applicative dei prodotti finali, che allarghino gli sbocchi di mercato. Nonostante la grave pecca infrastrutturale, c'è da dire che il territorio nuorese ha la più alta densità imprenditoriale della Regione, vantando il settore manifatturiero più forte. Ha destinato al suo territorio, inoltre, progetti finanziati con i Piani Operativi, i fondi CIPE e il Piano di Azione per la Coesione, per un valore di 4 volte superiore al budget regionale in tema di città e ambiente e di 3 volte superiore in tema di energia, ricerca, innovazione. A fronte di un atteggiamento costruttivo verso il futuro, va comunque detto che in merito al tasso di Innovazione del sistema produttivo, per le imprese con almeno 10 addetti, secondo i dati a noi accessibili (Istat aggiornati al 2012) emerge che i valori nuoresi sono inferiori alla media nazionale. Ciononostante c'è un incremento: passiamo infatti dal 20,8% del 2008 al 24% del 2012. Occorre fare di più. Nell'ambito dei progetti di Ricerca e Innovazione solo 3 comuni del nostro territorio di interesse hanno dei progetti finanziati: Nuoro, Tortoli e Botolana, per un totale di appena 8 progetti. A Nuoro ci sono solo 3 start-up a fronte delle 88 di Cagliari. La Regione Sardegna si sta impegnando per favorire la ricerca in Smart Safe City, ma va segnalato che i centri deputati allo scopo sono situati nella fascia geografica di influenza di Cagliari. Il territorio Nuorese deve pertanto sviluppare proprie idee, proprie competenze e propri strumenti per unirsi e beneficiare delle possibilità che gli studi e le iniziative regionali avvieranno. >> 34

grafico 25 SINTESI MAPPING - STRATEGIA RETE Fab Lab CAMPO FIORITO CON LOCALIZZAZIONE IMPRESE ATTUTIERE (PER CLASSIFICAZIONE ATECO 2007), NUMERO DI ADDETTI, NUMERO DI STUDENTI E ACCESSIBILITÀ RETE TERRITORIALE DEI FAB LAB Nuoro 612 4624 69 37 Budoni 112 11 14 168 Posada Torp 65 3 Siniscola 8 5 3 361 2 Osidda RADICE 1 : NUMERODI ADDETTI TOTALE IMPRESE PER CITTÀ 20 24 4 23 8 Bosa 10 0 1 8 3 Suni Modolo 56 Tinnura Flussio Magomadas Sindia 0 Sagama 0 33 2 464 0 58 1 66 6 Bolotana Lei 9 Silanus 5 3 Bortigali Macomer Birori54 13 4 456Borore 134 Orotelli 190 11 15 2 34 Oniferi 10 Orani Ottana 2 Dualchi Noragugume 5 7 14 12 Sarule 440 106 25 2 Olzai 1323 4 8 Gavoi 2 Lodine 42 6 201 2 Ortueri 32 2 Tonara 39 75 11 14 19 12 421 Belv 83 Aritzo Meana Sardo 19 6 7 22 4624 4 Urzulei 16 5 3 45 Elini 31 Ilbono 3 15 33 100 10 6 27 Osini Ulassai Ussassai 10 Villanova Tulo Esterzili 121 4 17 46 20 2 2 Serri Gergei Escolca 5 28 830 3 333 Nurri11 8 Orroli 82 Perdasdefogu 28 8 45 Escalaplano 16 15 88 1716 12 95 9 16 Bari Sardo 50 Cardedu 846 Jerzu 16 5 284 7 64 Loceri 8 4 4 3 Lanusei 6 Gairo 1 Seui Sadali 2 4 7 4 25 17 Girasole 34 Tortolì 24 10 43 1 19 Arzana 5 Isili 34 18 766 Lotzorai Villagrande Strisaili 63 18 Baunei 16 Seulo 3 3 Triei 3 Laconi Genoni 6 33 Nurallao 6 Talana 33 80 19Nuragus 7 164 Gadoni 8 154 27 Desulo 7 Dorgali Orgosolo 4 25 314 288 45 21 Sorgono Atzara 44 83 150 Fonni Ovodda 147 Austis 10 Tiana 68 20 11 64 Oliena 17 18 Ollolai 10 612 Mamoiada 29 20 4 Teti 5 40 7 16 Orosei Galtell 9 109 6 Nuoro 10 69 3 4 12 Irgoli Onifai Loculi 30 Montresta 6 AREA CON LACUNE DI ACCESSIBILITÀ 987 44 17 COD. 10 > INDUSTRIE ALIMENTARI COD. 16 > INDUSTRIA DEL LEGNO E DEI PRODOTTI IN LEGNO E SUGHERO (ESCLUSI I MOBILI); FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN PAGLIA E MATERIALI DA INTRECCIO COD. 23 > FABBRICAZIONE DI ALTRI PRODOTTI DELLA LAVORAZIONE DI MINERALI NON METALLIFERI COD. 25 > FABBRICAZIONE DI PRODOTTI IN METALLO (ESCLUSI MACCHINARI E ATTREZZATURE) COD. 32 > INDUSTRIE ATTURIERE COD. 33 > RIPARAZIONE, MANUTENZIONE ED INSTALLAZIONE DI MACCHINE ED APPARECCHIATURE ISOCRONE 60 MINUTI DA POLO URBANO DI TORTOLÌ 15 Lula 77 219 Orune 2 11 ISOCRONE 60 MINUTI DA POLO URBANO DI NUORO 4 63 RADICE 2 : NUMERO DI STUDENTI SCUOLE SECONDARIE ISOCRONE 60 MINUTI DA POLO URBANO DI MACOMER Onan Bitti 6 CITTÀ 3 23 6 FIORITURA : PRESENZA DI IMPRESE PER CATEGORIA ATECO 2007 35 33 Lod NUMERO DI IMPRESE ATTURIERE 219 San Teodoro 4 1 2 1 > Nuoro 2 > Macomer 3 > Tortolì 4 > Siniscola 5 > Sorgono 6 > Isilli 33 27 Tertenia 66

L'investimento in innovazione è quindi già in atto. Oltre che a essere desiderato dalle imprese stesse, ci pare che esso si renda particolarmente necessario in un'area che non ha sedi universitarie, se non poche sezioni distaccate. È evidente, dunque, che l'investimento in innovazione, anche in termini formativi, offrirebbe una continuità didattica specializzata alternativa o, eventualmente, integrativa di quella universitaria. Un passo importante potrebbe essere la creazione di FabLab distribuiti in prossimità dei diversi poli produttivi della provincia nuorese. La nascita di un fablab è il primo seme che potrebbe far nascere un nodo di una rete territoriale e poi regionale. Inoltre come si evince dei grafici presentati fino ad ora esistono poli produttivi fruttiferi, ma scollegati tra loro; essi risulterebbero fasce territoriali avvantaggiate dalla presenza della rete di FabLab che potrebbero crearsi grazie all Impulso positivo del progetto Make in Nuoro. Uno sviluppo integrato prevede appunto che non esistano zone lasciate in ombra, ma che tutti i contesti produttivi abbiano medesime opportunità di crescita. La messa in rete e a sistema dei diversi FabLab fornirebbe una strategia condivisa e coordinata. Un'iniziativa del genere, non solo andrebbe a servizio delle imprese, ma integrerebbe con qualità sperimentale e tecnica l'esistente sistema formativo, dotando anche il nuorese degli stessi beni operativi e potenziali di altre città della regione, attualmente geograficamente favorite da sistemi infrastrutturali più efficienti. Sembra quindi evidente che in coerenza con gli strumenti digitali propri della rivoluzione attuata dai fablab, si possa combattere il problema della carenza delle infrastrutture non solo costruendo strade ma dotando i territori di centri simili a quello creato all Ailun, poiche essi possono trasmettere informazioni, progetti e conoscenze a discapito di una rete fisica di connesione territoriale. Proprio l'ultimo grafico sintetizza il mapping sul nuorese e individua le località dove la presenza di FabLab risulterebbe strategica. La sintesi rappresenta, per ogni città e località, degli alberi alle cui basi, quali radici, sono graficizzati il numero degli studenti e il numero degli addetti delle imprese. La ramificazione permette, poi, di visualizzare il numero delle imprese. Dal quadro emerso, si palesano le criticità del territorio, evidenti nei vuoti. >> 35

È possibile, però, fare valutazioni strategiche. Sono altresì suggerite proposte di governance a breve, medio e lungo termine. Sul grafico abbiamo posizionato i 6 FabLab di cui si suggerisce la realizzazione, naturale gemmazione di quello realizzato a Nuoro. Reputiamo strategico il raccordo tra formazione e attività produttiva: i FabLab possono favorirlo, sia incoraggiando la nascita di imprese innovative sia migliorando la performance di quelle esistenti. Pertanto si sono posizionati i quattro FabLab laddove potrebbero fattivamente concorrere allo sviluppo innovativo e produttivo. L attività di mapping presente in questo documento ha fatto emergere il dato strategico riguardante proprio il suddetto posizionamento. Le scelte operate non sono di natura arbitraria, ma sono il naturale risultato dell intreccio di tutti i dati trattati nella presente relazione. Infatti la complessa natura dei Fablab rende la loro posizione fattore strategico per il successo produttivo dei nuovi laboratori. Proprio il posizionamento in luoghi con precise caratteristiche riguardanti, il grado d istruzione, la presenza di imprese ed artigiani con determinate vocazioni, la presenza di una rete infrastrutturale minima, la domanda latente di innovazione, rendono emergente il dato riguardante la creazione di poli come i fablab capaci di ridare ossigeno a territori ed imprese asfittici. Inoltre la rete di fablab potrebbe facilitare relazioni tra i soggetti già operanti sul territorio; I luoghi scelti si caratterizzano sono caratterizzati da una struttura urbana più articolata, animati da attività economiche e produttive di una certa complessità: Nuoro, Macomer, Siniscola, Tortolì. Collochiamo invece gli altri due FabLab in piccoli centri, non serviti da una idonea accessibilità. D'altro canto essi si segnalano per la presenza delle scuole: qui la realizzazione di FabLab potrebbe mettere in moto quelle potenzialità capaci di attrarre e abilitare risorse locali, generando una visione di sviluppo a rete che unirebbe, intorno ai due centri individuati, una costellazione di piccole realtà, attualmente disgregate, di cui promuovere il riscatto. I siti sono: Isilli e Sorgono.(Vedi grafico 25) >> 36

Si vuol concludere la presente relazione sottolineando il risultato e l importanza dell analisi di mapping condotta: Dai dati, oggettivi e riscontrabili di cui si riportano le fonti in bibliografia, non si evince solo il dato incontrovertibile ed evidente della necessità di strutture sul territorio come quella realizzata presso l Ailun e denominata Make in NUORO. Emerge bensi l esigenza di far germogliare, da tale esperienza, la nascita di iniziative simili. Le politiche di rianimazione del territorio su cui la Camera di Commercio di Nuoro insiste trovano in un centro di fabbricazione digitale come il MIN una reale opportunità per innovare il lavoro, i processi ed i prodotti della Sardegna Centrale. Sembra quindi evidente che le future scelte amministrative in ambito produttivo, formativo, economico e sociale non possano prescindere dall esistenza di un centro per la diffusione dell innovazione a carattere interazionale rappresentato dal fablab MIN. >> 37

FONTI E BIBLIOGRAFIA: Camera di Commercio di Nuoro. Istat, Istituto Nazionale di Stato, Rapporto annuale 2016. La situazione del Paese, presentato venerdì 20 maggio 2016 a Roma, presso la Sala Regina di Palazzo Montecitorio. Istat, Istituto Nazionale di Stato, Rapporto sulla competitività dei settori produttivi, edizione 2016. Sardegna statistiche, Commercio estero anni 2005-2014, rapporto pubblicato su http://www.sardegnastatistiche.it Sardegna statistiche, Strutture del comparto industriale anni 2005-2014, rapporto pubblicato su http://www.sardegnastatistiche.it Sardegna statistiche, Spesa per consumi finali sul territorio economico delle famiglie residenti e non residenti, per regione e ripartizione geografica. Valori a prezzi correnti. Anni 2005-2014, pubblicato su http://www.sardegnastatistiche.it Sardegna statistiche, Innovazione, rapporto pubblicato su http://www.sardegnastatistiche.it Sardegna statistiche, Struttura produttiva - Asia Unità localirapporto pubblicato su http://www.sardegnastatistiche.it Sardegna statistiche, Struttura produttiva - Asia Impreserapporto pubblicato su http://www.sardegnastatistiche.it Sardegna statistiche, Struttura produttiva - Infocamere Movimprese, http://www.sardegnastatistiche.it M. F.Maltinti, S.Portas, F.Pinna, F.Annunziata, Libro Bianco. Le criticità del sistema stradale italiano, Regione Sardegna, a cura della Società Italiane Infrastrutture Vaiarie, ed. Franco Angeli, Coni, 2002 Ernest & Young. Italia Smart - Rapporto Smart City Index 2016 BANCA D ITALIA. INDAGINE CAMPIONARIA SUI ORTI INTERNAZIONALI. Periodo 2011-2014 - Benchmark 2011 Rapporto finale Camera di Commercio d Italia. Cruscotto di indicatori statistici. Dati nazionali. Startup innovative report con dati strutturali 1 trimestre 2016. Elaborato il 01 aprile 2016. >> 38

CREDITI Documento realizzato dal team di progetto MIN: Nicola Pirina Gianpiero Picerno ceraso Francesca Luciano Amleto Picerno Ceraso Gianluca Dettori - Mapping e computazione dati: Agostino Granato Ricerca dati e relazione: Emanuela Marmo >> 39