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Transcript:

PROVINCIA DI PIACENZA N. 64 Reg. Del. VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE ADUNANZA DEL 28/03/2013 Oggetto: VARIANTE AL PIANO REGOLATORE GENERALE (PRG) DEL COMUNE DI FARINI ADOTTATA CON ATTO DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 19 DEL 23.4.2012. VALUTAZIONI PROVINCIALI SUI SOLI CONTENUTI DI VARIANTE INERENTI IL DISSESTO IDROGEOLOGICO: VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA' ALLA VAS AI SENSI DELL'ART. 12 DEL D.LGS. N. 152/2006 E SS.MM.II., OSSERVAZIONI AI SENSI DELL'ART. 15, COMMA 4, DELLA L.R. N. 47/1978 E PARERE SISMICO AI SENSI DELL'ART. 5 DELLA L.R. N. 19/2008. L anno DUEMILATREDICI addì VENTOTTO del mese di MARZO alle ore 09:00 si è riunita la Giunta Provinciale appositamente convocata. All appello risultano: TRESPIDI MASSIMO PRESIDENTE DELLA PROVINCIA Presente PARMA MAURIZIO VICE PRESIDENTE Presente BARBIERI PATRIZIA ASSESSORE Presente BURSI SERGIO ASSESSORE Presente DOSI MASSIMILIANO ASSESSORE Presente GALLINI PIERPAOLO ASSESSORE Presente GHILARDELLI MANUEL ASSESSORE Presente PAPARO ANDREA ASSESSORE Assente PASSONI PAOLO ASSESSORE Presente Partecipa il SEGRETARIO GENERALE FERDINANDO FERRINI. Accertata la validità dell adunanza il Sig. MASSIMO TRESPIDI in qualità di PRESIDENTE DELLA PROVINCIA ne assume la presidenza, dichiarando aperta la seduta e invitando la Giunta a deliberare in merito all oggetto sopra indicato. Su relazione dell'assessore BARBIERI PATRIZIA. Si accerta, in via preliminare, l esistenza dei pareri espressi ai sensi dell art. 49 D.Lgs. 18.8.2000, n 267.

* La proposta in oggetto come di seguito riportata viene approvata, con 8 voti favorevoli e 0 voti contrari espressi per alzata di mano, per il merito e successivamente e separatamente per l immediata eseguibilità. Vi sono 0 astenuti. Proposta n. STSVILUP 2013/679 Oggetto: VARIANTE AL PIANO REGOLATORE GENERALE (PRG) DEL COMUNE DI FARINI ADOTTATA CON ATTO DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 19 DEL 23.4.2012. VALUTAZIONI PROVINCIALI SUI SOLI CONTENUTI DI VARIANTE INERENTI IL DISSESTO IDROGEOLOGICO: VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA' ALLA VAS AI SENSI DELL'ART. 12 DEL D.LGS. N. 152/2006 E SS.MM.II., OSSERVAZIONI AI SENSI DELL'ART. 15, COMMA 4, DELLA L.R. N. 47/1978 E PARERE SISMICO AI SENSI DELL'ART. 5 DELLA L.R. N. 19/2008. LA GIUNTA Premesso che: con nota n. 2430 del 14.5.2012 (pervenuta il 21.5.2012 al n. 35150 di prot. prov.le) il Comune di Farini ha inoltrato a questa Amministrazione gli elaborati tecnico-amministrativi relativi all adozione, da parte del Consiglio Comunale (atto n. 19 del 23.4.2012), di una Variante al proprio Piano Regolatore Generale (PRG); la Variante in questione intende: - superare, mediante apposito studio geologico-tecnico e sismico dei corpi di frana quiescente sui quali insistono gli abitati di Mortè di Vigonzano, Campagna e Le Miniere di Groppallo, il vincolo di inedificabilità per quegli stessi territori; - indagare quali, dei crinali minori del territorio comunale, siano ancora meritevoli di tutela; dalla verifica di completezza della documentazione pervenuta è emersa la necessità di richiedere integrazioni e pareri al Comune di Farini, come da nota n. 43012 del 20.6.2012, in particolare per quanto riguarda l'adeguamento del PRG al sistema dei crinali del PTCP, mediante produzione di una dettagliata analisi di conoscenza dei luoghi ed un'analisi complessiva del paesaggio comunale, in conformità alle disposizioni del PTCP e all'atto di coordinamento tecnico e alle Linee guida approvate dal Consiglio provinciale con atto n. 292 del 29 dicembre 2011; l'amministrazione comunale, in considerazione dei tempi necessari per pervenire ai presupposti conoscitivi utili all'articolazione di una disciplina di Piano rispondente a quanto richiesto, con nota n. 461 del 25.1.2013 (ricevuta al prot. prov.le n. 6276 del 30.1.2013) ha richiesto di avviare l'istruttoria e assumere le valutazioni di competenza provinciale limitatamente ai contenuti della Variante inerenti il dissesto, rinviando quindi ad un secondo momento le valutazioni di competenza inerenti l'adeguamento dello strumento urbanistico comunale al sistema dei crinali del PTCP; le integrazioni e i pareri richiesti, ad esclusione quindi dell'analisi relativa ai crinali, sono pervenuti in parte in allegato alla citata nota comunale n. 461/2013 e in parte direttamente dalle Autorità ambientali; con nota prot. n. 8198 del 5.2.2013 pertanto, preso atto della documentazione ricevuta e della richiesta formulata dal Comune di rinviare le valutazioni sui contenuti della Variante inerenti il sistema dei crinali, sono stati riavviati i termini per l'adozione del provvedimento provinciale limitatamente ai contenuti della Variante inerenti il dissesto idrogeologico; Dato atto che: questa Amministrazione è competente ad esercitare la potestà amministrativa di esame della Variante in argomento, ai fini della formulazione di eventuali osservazioni in merito ai contenuti della stessa in base alla disciplina transitoria di cui all art. 41, comma 2, della L.R. 24 marzo 2000 n. 20 recante Disciplina generale sulla tutela e l uso del territorio ; l art. 6 del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i., indica i piani e i programmi comunque soggetti a procedura di VAS secondo le disposizioni di cui all art. 13 e seguenti e quelli i quali sono sottoposti a VAS solo ad esito di una verifica di assoggettabilità, da svolgere secondo la procedura di cui all art. 12 del Decreto legislativo medesimo sulla circostanza se lo specifico piano o programma oggetto di approvazione possa avere effetti significativi sull ambiente; con legge 13 giugno 2008, n. 9 la Regione, nelle more di approvazione della legge regionale attuativa della parte seconda del D. Lgs. n. 152/2006 e s.m.i., ha individuato le Province quali autorità competenti per la valutazione ambientale di piani e programmi di competenza dei Comuni, disposizione confermata dalla L.R. n. 6 del 6 luglio 2009;

l'art. 2, c. 3, lett. a) della medesima L.R. 9/2008 prevede, altresì, che le varianti specifiche al P.R.G. e i piani attuativi di cui alla legge regionale n. 47 del 1978 sono comunque soggetti alla verifica di assoggettabilità di cui all'articolo 12 del D.Lgs. n. 152 del 2006 sempreché rientrino nei casi previsti dall'articolo 6, commi 3 e 3 bis, del medesimo decreto; la disciplina urbanistica del Comune di Farini è ancora dettata dal Piano Regolatore Generale, approvato ai sensi della previgente normativa, e pertanto la Variante di cui trattasi rientra nei casi previsti dall'art. 2, c. 3, lett. a) della L.R. 9/2008; in merito all espressione del parere sismico, la competenza è stata confermata in capo alla Provincia dalla legge regionale 30 ottobre 2008, n. 19; Atteso che il Comune di Farini quale Autorità procedente, in accordo con questa Amministrazione in quanto Autorità competente, ha provveduto ad inviare direttamente la documentazione di Variante alle Autorità ambientali competenti con lo scopo di acquisirne i pareri ai fini delle valutazioni ambientali di competenza di questa Amministrazione; Preso atto delle attestazioni del Responsabile del Servizio Urbanistica e Ambiente del Comune di Farini (agli atti) concernenti: l'avvenuto invio alle Autorità Militari della comunicazione di adozione della Variante al PRG in epigrafe; l'insussisstenza, sul territorio comunale interessato dalla stessa Variante, dei vincoli di trasferimento e di consolidamento degli abitati; Preso atto altresì: del parere (in atti) reso dall'agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente dell'emilia-romagna con nota n. 50008 del 10.7.2012 (pervenuta al prot. prov.le n. 49511 del 17.7.2012); del parere igienico-sanitario (in atti) reso dal Dipartimento di Sanità pubblica (U.O. Igiene pubblica) dell Azienda Unità Sanitaria Locale di Piacenza con nota n. 42421 del 18.7.2012 (pervenuta al prot. prov.le n. 50314 del 20.7.2012); Dato atto che il termine di 60 giorni per l assunzione dell atto provinciale attinente ai profili urbanistici, ambientali e sismici relativi alla Variante in argomento, limitatamente ai contenuti inerenti il dissesto idrogeologico, scade il 31.32013, tenuto conto che le integrazioni richieste sono pervenute il 30.1.2013; Esaminata la Relazione conclusiva, depositata agli atti, che è stata resa a compimento della fase istruttoria svolta dal Settore Sviluppo economico, montagna, pianificazione e programmazione del territorio, delle attività estrattive, dell'ambiente e urbanistica, limitatamente ai contenuti di Variante inerenti il dissesto idrogeologico; Considerato che, dall illustrazione delle argomentazioni e delle considerazioni contenute nella predetta Relazione istruttoria, limitatamente ai contenuti di Variante inerenti il dissesto idrogeologico, cui si fa integrale rinvio per quanto non evidenziato nel presente provvedimento deliberativo, è emersa la necessità: di esprimere una valutazione di non assoggettabilità alla procedura di VAS di cui agli articoli da 13 a 18 del D.Lgs.n. 152/2006 e ss.mm.ii., nel rispetto dei contenuti e delle prescrizioni indicati nel Rapporto Ambientale e nei pareri elencati in premessa nonché delle prescrizioni riportate in apposita sezione dell'allegato tecnico (denominato Allegato Farini, valutazioni su Variante PRG CC 19-2012, dissesto ), parte sostanziale e integrante al presente provvedimento; di formulare osservazioni, ai sensi della disciplina urbanistica di cui alla L.R. n. 47/1978, come riportate in apposita sezione del citato allegato tecnico (denominato Allegato Farini, valutazioni su Variante PRG CC 19-2012, dissesto ), parte sostanziale e integrante al presente provvedimento; di formulare parere sismico favorevole, ai sensi dell'art. 5 della L.R. n. 19/2008; Richiamate le seguenti disposizioni normative e regolamentari: la L.R. 7 dicembre 1978 n. 47 Tutela ed uso del territorio ; la L.R. 24 marzo 2000 n. 20 recante Disciplina generale sulla tutela e l uso del territorio modificata, da ultimo, dalla L.R. n. 6/2009 Governo e riqualificazione solidale del territorio ; la L.R. 30 ottobre 2008, n. 19 recante Norme per la riduzione del rischio sismico ; il D.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 Codice dei beni culturali e del paesaggio ; il D.Lgs. 2 aprile 2006, n. 152, recante Norme in materia ambientale, come modificato dal D.Lgs. 16 gennaio 2008, n. 4, recante Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale ; il D.Lgs. 29 giugno 2010, n. 128 Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale, a norma dell articolo 12 della legge 18 giugno 2009, n. 69 ;

la L.R. 13 giugno 2008, n. 9, recante Disposizioni transitorie in materia di valutazione ambientale strategica e norme urgenti per l applicazione del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 ; il D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 recante il Testo unico delle leggi sull ordinamento degli enti locali modificato e integrato; la Legge 7 agosto 1990, n. 241, nel testo vigente; il D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165 modificato e integrato; il vigente Statuto dell Amministrazione provinciale; il vigente Regolamento sull organizzazione degli uffici e dei servizi; la Direttiva applicativa 7 febbraio 2000 del Settore Risorse finanziarie e patrimoniali recante Individuazione dei provvedimenti che non comportano l acquisizione dei pareri ex art. 53 L. 142/1990; Viste: la nota degli Assessori regionali alla Programmazione e sviluppo territoriale, cooperazione col sistema delle autonomie, organizzazione e all Ambiente e sviluppo sostenibile del 12 novembre 2008 recante Prime indicazioni in merito all entrata in vigore del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152, correttivo della Parte Seconda del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 relativa a VAS, VIA e IPPC e del Titolo I della L.R. 13 giugno 2008, n. 9 Disposizioni transitorie in materia di Valutazione ambientale strategica e norme urgenti per l applicazione del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 ; la deliberazione dell Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna 2 maggio 2007, n. 112, (pubblicata nel BUR n. 64 in data 17 maggio 2207), recante Approvazione dell Atto di indirizzo e coordinamento tecnico ai sensi dell art. 16, comma 1, della L.R. n. 20/2000 Disciplina generale sulla tutela e l uso del territorio, in merito a Indirizzi per gli studi di microzonazione sismica in Emilia- Romagna per la pianificazione territoriale e urbanistica (proposta della G.R. in data 10.01.2007, n. 1) ; Visti i seguenti atti di pianificazione e programmazione sovracomunale: Piano territoriale regionale (PTR) approvato dall Assemblea legislativa regionale con deliberazione n. 276 del 3 febbraio 2010; Piano territoriale paesistico regionale (PTPR) approvato dal Consiglio regionale con deliberazione n. 1338 del 28 gennaio 1993; Piano di tutela delle acque (PTA) dell Emilia-Romagna approvato dall Assemblea legislativa con deliberazione n. 40 del 21 dicembre 2005; Piano regionale integrato dei trasporti (PRIT) approvato dal Consiglio regionale con deliberazione n. 1322 del 22 dicembre 1999; Piano stralcio per l assetto idrogeologico (PAI) del bacino idrografico del Fiume Po approvato con D.P.C.M. del 24 maggio 2001 (pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 183 dell 8 agosto 2001); Piano straordinario 267 (PS 267) per le aree a rischio idrogeologico molto elevato, redatto ai sensi della legge 3 agosto 1998, n. 267, Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 11 giugno 1998, n. 180, recante misure urgenti per la prevenzione del rischio idrogeologico e a favore delle zone colpite da disastri franosi nella regione Campania, approvato dal Comitato Istituzionale dell Autorità di Bacino del fiume Po con deliberazione n. 14 del 26 ottobre 1999 e aggiornato con deliberazione n. 20 del 26 aprile 2001; Piano territoriale di coordinamento provinciale (PTCP) approvato con atto della Giunta regionale n. 1303 del 25 luglio 2000, da ultimo sottoposto a Variante generale approvata con atto di Consiglio provinciale n. 69 del 2 luglio 2010; Piano infraregionale per le attività estrattive (PIAE) approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 417 del 12 marzo 1996, e sottoposto a variante approvata dal Consiglio provinciale il 14 luglio 2003 con deliberazione n. 83 e a successive varianti di cui una approvata con deliberazione del Consiglio provinciale n. 33 del 12 aprile 2006 e l'altra con deliberazione del Consiglio provinciale n. 124 del 21 dicembre 2012; Piano provinciale per la gestione dei rifiuti (PPGR) approvato dal Consiglio provinciale con atto n. 98 del 22 novembre 2004; Piano provinciale di risanamento e tutela della qualità dell aria (PPRTQA) approvato con deliberazione del Consiglio provinciale n. 77 del 15 ottobre 2007; Piano provinciale per l emittenza radio e televisiva (PPLERT) approvato con deliberazione del Consiglio provinciale n. 72 del 21 luglio 2008; Visto il parere favorevole espresso, ai sensi dell art. 49 del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 recante Testo unico delle leggi sull ordinamento degli enti locali, dal Dirigente del Settore Sviluppo economico, montagna, pianificazione e programmazione del territorio, delle attività estrattive, dell'ambiente e urbanistica in ordine alla regolarità tecnica;

Atteso, ai sensi e per gli effetti di cui all art. 49 del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 recante Testo unico delle leggi sull ordinamento degli enti locali, che il presente provvedimento deliberativo, non investendo profili contabili in quanto non comporta impegno di spesa o diminuzione di entrata, non necessita del parere di regolarità contabile; Tenuto conto di tutto quanto sopra esposto e richiamati i contenuti della Relazione istruttoria (in atti) a supporto della presente decisione; Ritenuto di dichiarare il presente provvedimento immediatamente eseguibile stante la necessità di trasmettere tempestivamente il provvedimento medesimo al Comune di Farini per le successive determinazioni di competenza; * DELIBERA Per quanto indicato in narrativa: 1. di prendere atto del Rapporto preliminare (in atti), funzionale alla verifica di assoggettabilità di cui all art. 12 del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii., della Variante al PRG del Comune di Farini adottata con atto del Consiglio Comunale n. 19 del 23.4.2012; 2. di esprimere, prendendo atto della verifica svolta dal Settore Sviluppo economico, montagna, pianificazione e programmazione del territorio, delle attività estrattive, dell'ambiente e urbanistica sulla Variante di cui al punto 1, limitatamente ai contenuti inerenti il dissesto idrogeologico, una valutazione di non assoggettabilità alla procedura di VAS di cui agli articoli da 13 a 18 del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii., nel rispetto dei contenuti e delle prescrizioni indicati nel Rapporto Ambientale e nei pareri elencati in premessa nonché delle prescrizioni riportate in apposita sezione dell'allegato tecnico (denominato Allegato Farini, valutazioni su Variante PRG CC 19-2012, dissesto ), parte sostanziale e integrante al presente provvedimento; 3. di formulare osservazioni sulla Variante di cui al punto 1, limitatamente ai contenuti inerenti il dissesto idrogeologico, ai sensi della disciplina urbanistica di cui alla L.R. n. 47/1978, come riportate in apposita sezione del citato allegato tecnico (denominato Allegato Farini, valutazioni su Variante PRG CC 19-2012, dissesto ), parte sostanziale e integrante al presente provvedimento; 4. di formulare parere sismico favorevole sulla Variante di cui al punto 1, limitatamente ai contenuti inerenti il dissesto idrogeologico, ai sensi dell'art. 5 della L.R. n. 19/2008; 5. di trasmettere copia della presente deliberazione al Comune di Farini; 6. di precisare che il presente provvedimento deliberativo sarà trasmesso in elenco ai capigruppo consiliari contestualmente alla pubblicazione all Albo pretorio on-line dell Ente, ai sensi dell art. 125, del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 recante Testo Unico delle leggi sull ordinamento degli enti locali ; 7. di dichiarare il presente provvedimento immediatamente eseguibile, ai sensi dell art. 134, comma 4, del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, recante Testo Unico delle leggi sull ordinamento degli enti locali. Approvato e sottoscritto con firma digitale: Il PRESIDENTE DELLA PROVINCIA MASSIMO TRESPIDI Il SEGRETARIO GENERALE FERDINANDO FERRINI

PROVINCIA DI PIACENZA Settore Sviluppo economico, montagna, pianificazione e programmazione del territorio, delle attività estrattive, dell'ambiente e urbanistica PARERE DI REGOLARITA' TECNICA Sulla proposta n. 679/2013 del Settore Sviluppo economico, montagna, pianificazione e programmazione del territorio, delle attività estrattive, dell'ambiente e urbanistica ad oggetto: VARIANTE AL PIANO REGOLATORE GENERALE (PRG) DEL COMUNE DI FARINI ADOTTATA CON ATTO DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 19 DEL 23.4.2012. VALUTAZIONI PROVINCIALI SUI SOLI CONTENUTI DI VARIANTE INERENTI IL DISSESTO IDROGEOLOGICO: VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA' ALLA VAS AI SENSI DELL'ART. 12 DEL D.LGS. N. 152/2006 E SS.MM.II., OSSERVAZIONI AI SENSI DELL'ART. 15, COMMA 4, DELLA L.R. N. 47/1978 E PARERE SISMICO AI SENSI DELL'ART. 5 DELLA L.R. N. 19/2008., si esprime ai sensi dell art. 49, 1 comma del Decreto legislativo n. 267 del 18 agosto 2000, parere FAVOREVOLE in ordine alla regolarità tecnica. Piacenza lì, 27/03/2013 Sottoscritto dal Dirigente (MARENGHI DAVIDE) con firma digitale

Allegato-Farini, valutazioni su Variante PRG CC 19-2012, dissesto PROVVEDIMENTO DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA ALLA VAS Valutati i contenuti del Rapporto Preliminare, elaborato dall autorità procedente sulla base degli elementi di cui all Allegato I del D.Lgs. 152/2006 e s.m., considerata la proposta di Variante parziale al vigente PRG del Comune di Farini e considerati i contenuti dei pareri dei soggetti con competenze in materia ambientale individuati relativamente al Rapporto Preliminare stesso, si ritiene che la medesima proposta di Variante non comporti impatti significativi sull ambiente e, pertanto, si ritiene di escludere la Variante parziale al Piano Regolatore Generale (PRG) del Comune di Farini, adottata con atto C.C. n. 19 del 23.04.2012, dalla valutazione di cui agli articoli da 13 a 18 del D.Lgs. n. 152 del 03.04.2006 e ss. mm. ii.. La proposta di Variante in oggetto dovrà, in ogni caso, tenere conto dei contenuti e delle prescrizioni presenti all interno del Rapporto Preliminare, dei pareri dei soggetti con competenze in materia ambientale, sulla base dei quali è stato formulato il presente provvedimento di verifica, e delle prescrizioni di seguito riportate: 1. è necessario che nelle zone circostanti le aree di variante in cui sarà insediata la destinazione residenziale, comprese le zone agricole adiacenti, sia esclusa la presenza di attività insalubri di 1 classe di cui all art. 216 del R.D. 1265/1934, definite dall elenco approvato con D.M. Sanità 05/09/1994 e di quelle che per emissioni di polveri, gas o altre esalazioni, vapori, fumi, scarichi idrici e scolo di acque, rifiuti solidi, e liquidi, rumori, radiazioni ionizzanti e non ionizzanti, traffico indotto, ecc., possono generare impatti ambientali e costituire pericolo, danno o molestia alle persone; 2. ai fini della protezione dei residenti dal rumore, si ritiene necessario che alle aree di variante in cui sarà insediata la destinazione residenziale, venga attribuita la classe 2 e che, in corrispondenza dei nuovi edifici a destinazione residenziale, sia per la loro localizzazione che a seguito di opere protettive, venga garantito il conseguimento, in periodo diurno e notturno e tenuto conto di tutte le sorgenti di rumore presenti e previste, dei valori di qualità indicati per le aree residenziali (classe 2 ) dalla tabella del D.P.C.M. 14/11/1997; 3. per quanto riguarda le specifiche caratteristiche edilizie ed igienico-sanitarie degli edifici e degli impianti da realizzarsi nelle aree oggetto di variante, si richiama la necessità (ove tecnicamente possibile) alla fognatura comunale, il principio dell invarianza idraulica, le distanze da eventuali impianti di depurazione, non chè l opportunità di prevedere specifiche opere di mitigazione e compensazione (utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, impianto di nuove essenze arboree, recupero e riutilizzo delle acque meteoriche, ecc.) 4. qualora le zone oggetto di variante risultino comprese nell area di rispetto di opere di captazione ad uso idropotabile ricadenti nell ambito di applicazione dell art. 94 del D.Lgs. n. 152/2006, dovranno essere rispettati i divieti di insediamento dei centri di pericolo e di svolgimento delle attività di cui al punto 4 del suddetto art. 94; in ogni caso, gli interventi edilizi e le relative opere di urbanizzazione dovranno essere realizzati in modo da evitare qualsiasi inquinamento della falda acquifera; a tale proposito, si richiama la necessità di adottare tutte le soluzioni necessarie ad evitare la dispersione sul suolo e nel sottosuolo di fanghi e acque reflue, anche se depurati e di acque meteoriche provenienti da piazzali e strade, realizzando reti fognarie che garantiscano la perfetta tenuta, nonché pavimentazioni non permeabili e dotate di idonei sistemi di raccolta e allontanamento delle acque per parcheggi e zone carrabili; inoltre le tubazioni delle reti di fognatura dovranno essere posate il più distante possibile dalla rete acquedottistica e dovranno comunque avere la generatrice superiore a quota più bassa rispetto alla generatrice inferiore delle tubazioni dell acquedotto poste nelle vicinanze; 5. per quanto riguarda le specifiche caratteristiche edilizie ed igienico-sanitarie degli edifici e degli impianti da realizzarsi nelle aree oggetto di variante, si richiama quanto segnalato in precedenza, nonché il rispetto di quanto prescritto dalla normativa per il superamento delle barriere architettoniche (L. n. 13 del 09/01/1989 e D.M.LL.PP. n. 236 del 14/06/1989 per gli edifici privati e DPR n. 503 del 24/07/1996 per edifici, spazi e servizi pubblici); inoltre, si ritiene necessario, fatti salvi eventuali impedimenti di natura tecnica, l allaccio all acquedotto comunale per l approvvigionamento idropotabile e alla fognatura comunale per lo smaltimento dei reflui; infine, si richiamano il principio dell invarianza idraulica, le distanze da eventuali impianti di depurazione previste dall All. 4 del Provvedimento del Comitato dei Ministri 4 febbraio 1977, nonché l opportunità di prevedere specifiche opere di mitigazione e compensazione (utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, impianto di nuove essenze arboree, recupero e riutilizzo delle acque meteoriche, ecc.); 6. realtivamente a viabilità, sicurezza stradale e prevenzione degli incendi, si segnala la necessità di adottare per strade, svincoli e accessi e per parcheggi pubblici e privati idonee soluzioni che riducano al minimo le interferenze fra i diversi flussi di traffico ed evitino la necessità di attraversamenti pericolosi; inoltre, relativamente a percorsi pedonali e piste ciclabili, si ritiene che debbano essere prioritariamente realizzati in sede propria e comunque localizzati e dotati di tutte le soluzioni atte a garantire la migliore continuità e protezione dei percorsi stessi; OSSERVAZIONI 1. località I Morte di Vigonzano : dovranno essere rispettate ed applicate le prescrizioni da svolgersi nella fase attuativa delle opere, così come definite all'interno della Scheda norma n. 11 allegata al PRG comunale. 2. località Campagna : dovranno essere rispettate ed applicate le prescrizioni da svolgersi nella fase attuativa delle opere, così come definite all'interno della Scheda norma n. 10 allegata al PRG comunale. 3. località Le Miniere di Groppallo : dovranno essere rispettate ed applicate le prescrizioni da svolgersi nella fase attuativa delle opere, così come definite all'interno della Scheda norma n. 9 allegata al PRG comunale. - Variante parziale al PRG del Comune di Farini, adottata con atto C.C. n. 19 del 23.04.2012-1

Provincia di Piacenza Servizio Affari generali, archivio, protocollo, comunicazione e Urpel Relazione di Pubblicazione, trasmissione Capi Gruppo Consiliari Delibera di Giunta N. 64 del 28/03/2013 Settore Sviluppo economico, montagna, pianificazione e programmazione del territorio, delle attività estrattive, dell'ambiente e urbanistica Proposta n. 679/2013 Oggetto: VARIANTE AL PIANO REGOLATORE GENERALE (PRG) DEL COMUNE DI FARINI ADOTTATA CON ATTO DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 19 DEL 23.4.2012. VALUTAZIONI PROVINCIALI SUI SOLI CONTENUTI DI VARIANTE INERENTI IL DISSESTO IDROGEOLOGICO: VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA' ALLA VAS AI SENSI DELL'ART. 12 DEL D.LGS. N. 152/2006 E SS.MM.II., OSSERVAZIONI AI SENSI DELL'ART. 15, COMMA 4, DELLA L.R. N. 47/1978 E PARERE SISMICO AI SENSI DELL'ART. 5 DELLA L.R. N. 19/2008. La deliberazione sopra indicata: viene oggi pubblicata all Albo Pretorio per quindici giorni consecutivi ai sensi dell art. 124 D. Lgs. 18.8.2000 n. 267 ed è stata trasmessa in elenco in data odierna ai Capigruppo Consiliari ai sensi art. 125 D. Lgs. 18.8.2000 N.267. È stata dichiarata immediatamente eseguibile. Piacenza li, 04/04/2013 Sottoscritta per il Dirigente del Servizio (MALCHIODI MARIA ELENA) con firma digitale