BIANCONERO INSIEME 2011 IL CICLOTURISMO COL CUORE



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Transcript:

BIANCONERO INSIEME 2011 IL CICLOTURISMO COL CUORE Cari amici, il 22 luglio 2011 si riparte per una nuova avventura all insegna del sano divertimento e del puro cicloturismo-escursionistico. Quest anno, per soddisfare i Vs. palati sopraffini, si farà base a Spondigna, alla ricerca di altre ascese indimenticabili, ma pedalabili; eccovi le mete prescelte: 1) Clou della Gita: Passo Stelvio, mt. 2758!!! Chapeau au roi. Anche se l affronteremo di sabato, sarebbe molto gradito l uso da parte di tutti dell abito della domenica cioè della ns. bella divisa bianconera (km 68); la discesa, molto panoramica verrà effettuata dalla parte svizzera (Umbrailpass, S.ta Maria Val Mustair/Svizzera, Tubre, Glorenza, Spondigna) 2) Una bellissima salita nella Val Martello (la vallata delle fragole) fino al Paradiso del Cevedale (km 84) I percorsi sono da considerarsi con coefficiente di difficoltà medio, ma sempre alla portata di un cicloturista ben allenato; inoltre, non effettuando anelli, ma solo 2 andate e ritorno, qualsiasi eventuale difficoltà potrà essere rimossa anticipando la discesa verso l albergo od il pulman. SINTESI DEL WEEK-END 22 Luglio Partenza Lugo Prato allo Stelvio (km. 408) 23 Luglio Passo Stelvio 24 Luglio Salita della Val Martello Paradiso del Cevedale e ritorno a Lugo Il nostro viaggio sarà effettuato con un autobus molto confortevole, capienza 53 posti, climatizzato, frigobar, Dvd e con carrello portabiciclette (max. n. 24, le eccedenti andranno caricate nel baule bus con sacca). Tenete in considerazione l elevata variabilità del tempo, soprattutto ad alta quota, e, quindi, è indispensabile essere equipaggiati di buon punto seguendo i suggerimenti sotto elencati: divisa sociale borsa portaoggetti capiente, con attacco manubrio o zainetto con tracolla 1

2 porta borracce 2 borracce 2 camere d aria 2 ricariche d aria (bombolette) alimentazione di supporto (barrette e/o integratori o bomboloni freschi ) giubbotto antiacqua giubbotto antivento guanti invernali manicotti ginocchiere o gambali passamontagna o berretta sotto-casco calzini invernali ed estivi lampadine lampeggianti avanti e retro bici obbligatorie per le gallerie documento valido per l espatrio (scendendo dallo Stelvio sconfiniamo in Svizzera) casco obbligatorio E sempre da tener presente l eventuale variabilità del meteo e, quindi, anche per l abbigliamento da tempo libero sono consigliati felpe o maglioni e giubbotti antipioggia (anche l ombrello!!!). Sarà disponibile a tutti un servizio di primo intervento meccanico con pompa per gonfiaggio gomme. HOTEL POSTA CERVO *** Indirizzo Via Spondigna, 7 39026 PRATO ALLO STELVIO SPONDIGNA (Bolzano) Tel 0473 616021 Fax 0473 617142 Email: info@posthirsch.com Sito ufficiale: www.postacervo.com Il costo previsto per la gita è di Euro 175 La quota comprende: il trasporto A/R con autobus G/T 53 posti con carrello portabici (max. n. 24; le eccedenti verranno caricate nel baule bus con sacca); sistemazione nel confortevole Hotel 3 stelle sopra evidenziato, situato nello splendido scenario della Val Venosta e del Parco dello Stelvio; la posizione strategica dell Hotel 2

rende entrambe le mete facilmente raggiungibili; camere doppie o triple; singole con sovrapezzo di al giorno, tutte con servizi privati, telefono e tv. Trattamento di mezza pensione: dalla cena di venerdì 22 alla 1 colazione di domenica 24 luglio 2011 (colazione a buffet; cena a scelta di 4 portate; bevande incluse); sala TV; w lan/internet gratuito; parcheggio privato; servizio biancheria per vestiario da bici; deposito per biciclette; 5 camere a disposizione per la doccia dopo la gita della domenica; assicurazione medico sanitaria. A 100 mt dall Hotel, negozio specializzato per assistenza bici. La quota non comprende: gli extra di carattere personale e tutto quanto non riportato alla voce la quota comprende. MINIMO PARTECIPANTI: n. 25 Prenotazione: anticipo in contanti di Euro 75 entro 15 marzo 2011 Saldo: in contanti di Euro 100 entro 15 giugno 2011 Rinuncia: un partecipante potrà, attraverso comunicazione, esercitare il diritto di rinuncia, prima del versamento del saldo, purché trovi un sostituto Dopo aver versato anche il saldo, non si avrà diritto ad alcun rimborso ad eccezione che si trovi, in sostituzione, un altro socio disponibile ad effettuare la gita. Alcuna responsabilità, in merito a danni, furti, incidenti, e qualsiasi altro, potrà essere imputata all organizzazione. Per informazioni: Domenico Cafarella 346-3369360 o Roberto Tampieri 347-7385462 3

SABATO 23 LUGLIO Ore 7,30 Colazione Ore 8,30 Partenza per cima Stelvio Ore 19,30/20 Cena chilometro 1. 0 - Nome salita Paese di partenza km Quota iniziale Quota finale Dislivello Pendenza Media Difficoltà Prato allo Stelvio 24,7 907 2758 1851 7,2% Passo Stelvio PASSO STELVIO - mt. 2758 da Prato allo Stelvio (Bz) per Località di partenza: Prato allo Stelvio mt 907 Località di arrivo: Passo allo Stelvio mt 2758 Distanza: km. 24,7 Dislivello: mt. 1851 Pendenza media: 7,2% Pendenza max. rilevata (riferita a tratti di 100 mt): 14 % Manto stradale: Paesaggio: Difficoltà: 4

La salita nel dettaglio Poche salite in Europa hanno il fascino e la fama dello Stelvio: diciamoci la verità, per un ciclista è quasi una consacrazione affrontare i 48 tornanti più famosi del mondo, ed una volta arrivati in cima la soddisfazione è grande: l'atmosfera magica che si respira arrancando verso la meta è unica, un "salitomane" non può fare a meno di presentare sul proprio palmarès il mostro sacro, sua maestà "Re Stelvio". Diciamo che dei due versanti quello altoatesino è di gran lunga il più impegnativo e spettacolare: senza nulla togliere alla salita da Bormio il vero Stelvio è quello che si affronta da Trafoi. Partiamo però più da lontano, e precisamente da Spondigna, lungo la strada della Val Venosta che da Merano conduce verso il valico di Resia (non vi venga in mente di fare riscaldamento su quella che considero la statale più trafficata d'europa..). Al bivio nei pressi dell'hotel Posta svoltiamo a sinistra ed attraversiamo l'adige e la ferrovia per affrontare un lungo e placido rettilineo tra filari di pioppi che ci porta a Prato allo Stelvio: se la giornata è serena gettando l'occhio in alto si vedono le cime innevate dei ghiacciai dell'ortles, un primo inquietante biglietto da visita che sembra strizzare l'occhio al ciclista sussurrandogli "..sì, devi salire sino a qui...". Superato il centro di Prato, nei pressi dell'hotel Prad iniziamo i rilevamenti altimetrici: siamo a 916 metri di quota. I primi chilometri di salita filano via lisci come l'olio: la strada corre a fianco del torrente Solda, dalle acque irrequiete e spumeggianti, e sale abbastanza regolarmente attraversando una prima volta il torrente a Ponte allo Stelvio (km. 4,5 mt 1117). Il tracciato si fa piuttosto tortuoso, la vegetazione è rigogliosa e l'ombra non manca visto che la valle è ancora molto stretta: nei pressi di Gomagoi un primo brusco impennarsi delle pendenze, poi una volta superato il bivio sulla sinistra per Solda la strada ritorna a farsi pianeggiante per circa un chilometro. Superiamo per due volte il torrente ed affrontiamo il tornante N. 48, il primo di una lunga serie. Siamo a quota 1360 metri, lo Stelvio inizia qui e d'ora in poi ben pochi saranno i tratti in cui si potrà rifiatare. Il primo è in corrispondenza di Trafoi (inutile dire chi vi è nato, lo sanno anche i sassi...), ma all'uscita dal paese ci attende il tratto più impegnativo dell'ascesa: infatti dopo il bivio per le "Tre Fontane" la strada si arrampica letteralmente sui fianchi della montagna, in una fittissima pineta. I tornanti si susseguono in continuazione, molto ravvicinati tra di loro: numerosi i tratti superiori al 10%, il più insidioso proprio in corrispondenza dell'albergo "Weisser Knott" (km. 15,1) dove la strada si restringe notevolmente. Siamo ora al cospetto delle cime dell'ortles, il panorama è grandioso e se si ha la forza di staccare gli occhi dal manubrio si rimane incantati dalla bellezza dei seracchi della Vedretta (ghiacciaio) dell'ortles. Siamo ormai vicini ai limiti della vegetazione arborea: nuovi tornanti si susseguono, più intervallati tra di loro, sino a giungere alla Franzeshohe-Sottostelvio (km. 18,6), ultimo punto di ristoro prima del passo. Qui si apre il sipario sull'ultima parte della salita: di fronte a noi, disegnati sul fianco della montagna, i tornanti più famosi del mondo, una impressionante scalinata che incute timore 5

anche ai ciclisti più preparati. Un vero spettacolo, da guadagnare e gustare (si fa per dire...) metro per metro. Mancano ancora 7 chilometri alla vetta: le pendenze sono estremamente regolari, inesorabili: 8-9% ma nemmeno un metro in cui tirare il fiato! Si devono dosare le energie e soprattutto salire con molta regolarità trovando la giusta cadenza: in questo tratto il traffico può essere fastidioso (meglio affrontare la salita nelle prime ore del mattino), anche perchè spesso l'incrocio tra i veicoli è difficoltoso in prossimità dei tornanti: difficilissimi gli ultimi due chilometri, manco a farlo apposta le pendenze più elevate si incontrano proprio qui! L'arrivo sul passo è trionfale, si ha la grande sensazione di aver compiuto un'impresa, ma l'atmosfera idilliaca è rotta ben presto dal caos e dal traffico di turisti, bancarelle e vetture: uno dei peggiori esempi di sfruttamento della montagna, all'insegna del mordi e fuggi. Ma questo è il dazio che occorre pagare per conquistare il passo più famoso d'europa: rassegnatevi e indossate in fretta la mantellina per affrontare la discesa, magari fermandosi in corrispondenza dei punti più panoramici del percorso. Inutile raccomandare prudenza ed attenzione alle condizioni meteo, che qui sono estremamente variabili: ricordate che vi trovate a 2700 metri di quota e che in caso di cattivo tempo sul passo può tranquillamente cadere la neve anche in piena estate Eventuali deviazioni che si possono compiere: Si scende sul versante di Bormio per circa 4 chilometri prima di incontrare la dogana elvetica: qui si svolta a destra superando una breve rampa che conduce all'umbrail Pass (mt. 2503). Da qui una bella discesa (di cui circa 4 km in fondo naturale che non crea però alcun problema) ci porta a S.Maria in Monastero, e quindi si percorre in discesa la bellissima valle sino a Tubre (confine) per rientrare in Italia a Glorenza e da qui a Prato allo Stelvio: nessuna difficoltà - Stelvio a parte - per un percorso di circa 80 km molto suggestivo 6

DOMENICA 24 LUGLIO Ore 7,30 Colazione Ore 8,30 Partenza per cima Monte Martello Ore 16 Ritorno a Lugo VAL MARTELLO-PONTE PARADISO mt. 2068 Località di partenza: Coldrano mt 660 Località di arrivo: Rifugio Genziana mt 2051 Distanza: km. 22,7 Dislivello: mt. 1391 Pendenza media: 6,1% Pendenza max. rilevata (riferita a tratti di 100 mt): 13% Nome salita Paese di partenza km Quota Quota iniziale finale Dislivello Pendenza Media Difficoltà Coldrano 22,7 660 2051 1391 6,1% Val Martello - Cevedale 7

Accesso da Coldrano 23 Km Distanza (km) Dislivello (m) Pendenza (%) Coldrano(660)-Morter(729) 1,7 69 4,06 Morter(729)-Bagni di Salto(1158) 5,2 429 8,25 Bagni di Salto(1158)-Transacqua(1219) 1,6 61 3,81 Transacqua(1219)-Ganda(1268) 1,2 49 4,08 Ganda(1268)-S.Maria alla Fonderia(1556) 4,1 288 7,02 S.Maria alla Fonderia(1556)-Lago di Gioveretto(1848) 4,3 292 6,79 Lago di Gioveretto(1848)-Rifugio Gioveretto(1888) 1,6 40 2,50 Rifugio Gioveretto(1888)-Zum See(1864) 0,6-24 -4,00 Zum See(1864)-Rifugio Genziana(2051) 2,3 187 8,13 Rifugio Genziana(2051)-Ponte Paradiso(2068) 0,4 17 4,25 La località, situata alla testata della Val Martello, ai piedi del Cevedale (3737m), è raggiungibile dal fondovalle della Val Venosta mediante una lunga ed impegnativa strada asfaltata che presenta tratti molto duri alternati ad altri più facili ed ad alcune contropendenze. A Coldrano/Goldrain (660m) si lascia il fondovalle della Val Venosta ad una rotonda appena a monte del centro e si attraversa la vallata in moderata ascesa per raggiungere Morter (729m), bel paesino allo sbocco della Val Martello, che si evita percorrendone la circonvallazione. Dopo il paese si imbocca la stretta valle in impegnativa ascesa lasciando sull'altura a sinistra il Castel Montani; dopo un ponte la salita diventa decisamente dura e si snoda in mezzo alla valle sempre esposta al sole; si affrontano sei ripidi tornanti in località Masetti di fuori in mezzo alle coltivazioni di ortaggi e soprattutto di fragole, che costituiscono la coltura caratteristica della valle; dopo un albergo in località Burgaun (1068m) si raggiunge un ponticello e si arriva a Bagni di Salto/Bad Salt (1158m), località termale ormai in disuso; dopo una sensibile discesa di 600 metri fino alla zona degli impianti sportivi si sale moderatamente a Transacqua/Ennewasser (1219m) e Ganda di Martello/Gand (1268m); da qui una deviazione sale sul versante occidentale a la Valle/Tal (1312m), sede del comune di Martello/Martell. Si prosegue nel bosco con buona ombreggiatura ed impegnative pendenze poi si incontra una ripida galleria artificiale di 200 metri; presso un pugno di case la salita diventa moderata, si supera un barristorante presso il quale si trova una fontana e si raggiunge la suggestiva chiesa di S.Maria alla Fonderia/Sankt Maria in der Schmelz (1556m), che merita sicuramente una visita. Si prosegue in ripida ascesa, si incontra un'altra galleria artificiale e si affrontano due ripidi e stretti tornanti ravvicinati seguiti da un breve falsopiano in una stretta gola; dopo un ponte si sale con pendenza impegnativa in mezzo ad una vasta conca di coltivazioni dove sorgono numerose caratteristiche costruzioni rurali in legno; si scende moderatamente per 200 metri fino al rifugio presso il centro del biathlon. Si affronta ora uno dei tratti più duri e spettacolari del percorso, i 10 tornantini con pendenze 8

segnalate fino al 13% che si snodano ravvicinati nel bosco fino alla galleria di 80 metri che conduce alla diga che genera il Lago di Gioveretto/Zufrittsee (1848m), dove si gode il miglior panorama sul Cevedale ed il suo ghiacciaio. Si costeggia il bacino senza difficoltà e si sale dolcemente al rifugio Gioveretto/Zufritt Hutte (1888m); si scende per 600 metri fino alla pensione Zum See (1864m) dove la strada si restringe ed entra pianeggiante in una stretta gola; dopo qualche rampa alternata a tratti facili si attraversa il torrente e si affonta un tratto di salita molto impegnativa che precede gli 8 tornanti conclusivi con pendenze segnalate fino al 13%: i primi 6 sono ravvicinati e passano presso l'edificio dell'ex rifugio Borromeo (1988m), in fase di ristrutturazione, e gli ultimi 2 infine conducono al rifugio Genziana/Enzian Hutte (2051m). Davanti al rifugio la strada spiana per pochi metri e lascia a sinistra il rifugio Schonblick (2055m) poi si affronta l'ultima durissima rampa in mezzo ai parcheggi fino ad un chiosco, da dove si continua in falsopiano nel fitto bosco per raggiungere in breve il termine della strada provinciale asfaltata al Ponte Paradiso (2068m) sul Rio Plima in posizione piuttosto chiusa; la strada ancora segnata su molte carte per Paradiso del Cevedale (2088m), dove sorge in stato di abbandono l'albergo di montagna progettato da Giò Ponti, non è più percorribile. (Itinerario percorso il 25/07/2009) Diga di Giavaretto mt 1852 (da dove si può ammirare il Cevedale ed il suo ghiacciaio) 9

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