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Transcript:

Municipio Roma I Centro (Ex Municipi Roma Centro Storico e Roma XVII) Prot. CA/96786/2017 Anno 2017 VERBALE n. 21 Seduta del 8 Giugno 2017. Presidenza: Davide Curcio Deliberazione n. 13 ESTRATTO DEL VERBALE DELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO DEL MUNICIPIO ROMA I CENTRO L'anno duemiladiciassette, il giorno di giovedì 8 del mese di giugno, alle ore 10,00 nella sede provvisoria del Consiglio del Municipio Roma I, sito in via della Greca 5, si è adunato, previa trasmissione degli avvisi per le ore 10,00 dello stesso giorno per l esame degli argomenti iscritti all ordine dei lavori ed indicati nei medesimi avvisi, il Consiglio del Municipio in seduta pubblica così composto: Sabrina Alfonsi, Maria Giuseppina Campanini, Gianluca Caramanna, Matteo Costantini, Davide Curcio, Flavia De Gregorio, Stefania Di Serio, Maurizio Esposito, Adriano Labbucci, Sara Lilli, Stefano Marin, Roberto Morziello, Nathalie Naim, Livio Ricciardelli, Claudia Santoloce, Lorenzo Maria Santonocito, Jacopo Scatà, Alessandra Sermoneta, Vincenzo Siani, Daniela Spinaci, Raffaella Svizzeretto, Stefano Tozzi, Giuseppa Urso, Marco Veloccia, Valeria Zancla Presidenza: Davide Curcio Assiste: F.A. Stefano Alessandroni in qualità di Segretario Alle ore 10,20 il Presidente dispone che si provveda all appello per la verifica del numero dei Consiglieri intervenuti. Eseguito l appello, il Presidente dichiara che sono presenti i seguenti 15 Consiglieri: Matteo Costantini, Davide Curcio, Flavia De Gregorio, Stefania Di Serio, Maurizio Esposito, Adriano Labbucci, Sara Lilli, Livio Ricciardelli, Claudia Santoloce, Lorenzo Maria Santonocito, Jacopo Scatà, Alessandra Sermoneta, Stefano Tozzi, Marco Veloccia, Valeria Zancla. Il Presidente dell Assemblea, constatato che il numero degli intervenuti è sufficiente per la validità della seduta agli effetti deliberativi, dichiara aperta l adunanza e nomina scrutatori i consiglieri: Esposito, Sermoneta e Labbucci. Alle ore 10,30 entrano in aula i conss. Campanini e Svizzeretto ed escono i conss. Tozzi, Santonocito e Veloccia. Alle ore 10,35 entrano in aula i conss. Alfonsi, Caramanna, Santonocito, Siani e Spinaci Alle ore 10,40 entra in aula la cons. Naim ed esce il cons. Santonocito. Alle ore 11,10 esce dall aula il cons. Caramanna. Il Presidente, non essendoci altri interventi né proclamazioni di voto da parte dei Consiglieri, pone quindi in votazione, per alzata di mano, la sotto riportata Proposta di Deliberazione.

Municipio Roma I (Ex Municipi Roma Centro Storico e Roma XVII) Prot. n. CA/ 96786 /2017 Schema di deliberazione che si sottopone all approvazione del Consiglio del Municipio Oggetto: Espressione di parere su Proposta di deliberazione dell Assemblea Capitolina, a iniziativa dei Consiglieri Sturni e altri, concernente la revisione dello Statuto di Roma Capitale (prot. n.rc/10872 del 4 aprile 2017). AGLI UFFICI DEL MUNICIPIO LA PRESIDENTE DEL MUNICIPIO Sabrina Alfonsi IL CONSIGLIERE PROPONENTE.. IL DIRETTORE DEL MUNICIPIO F.to Lucia Roncaccia IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO F.to Davide Curcio Premesso che, con deliberazione del Consiglio Comunale n. 10 dell'8 febbraio 1999 è stato approvato il nuovo Regolamento del Decentramento Amministrativo; che, l'art. 6, comma 1, della Deliberazione n. 10 dell'8/2/1999 prevede l'espressione di un parere da parte del Consiglio del Municipio sulla proposta di Deliberazione di cui all'oggetto; vista la nota del Segretariato Generale Direzione supporto Giunta ed Assemblea Capitolina -Direzione Generale-Direzione Giunta ed Assemblea Capitolina - Servizio Assistenza Assemblea Capitolina, prot. RC. 14415 del 10 maggio 2017 con la quale è stata trasmessa la suddetta proposta di deliberazione e richiesto il parere; PARERI RESI AI SENSI E PER GLI EFFETTI DELL ART.49 del T.U.E.L. approvato con Decreto Legislativo 18.8.2000 n. 267 PARERE TECNICO DEL RESPONSABILE DELL UFFICIO Ai sensi e per gli effetti dell art. 49 del T.U.E.L. approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267 si esprime parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica della proposta di deliberazione di cui all oggetto. PARERE RAGIONIERE GENERALE RICHIESTA DI PARERE AL DIRETTORE AI SENSI DELL ART. 97, COMMA 2 del T.U.E.L. approvato con D.Lgs, 18.8.2000 n.267 LA PRESIDENTE DEL MUNICIPIO PARERE DEL DIRETTORE IL DIRIGENTE IL RAGIONIERE GENERALE IL DIRETTORE

visto il parere Contrario espresso dalla Commissione Bilancio, Personale, Regolamenti nella seduta del 7 giugno 2017 con le seguenti Osservazioni: Rispetto alla proposta in oggetto il Consiglio esprime parere negativo in quanto la proposta appare assolutamente regressiva sotto il profilo delle Pari Opportunità e confusa e contraddittoria nella parte relativa agli istituti di partecipazione. In linea generale va sottolineato come la commissione elette abbia espresso totale contrarietà a tali revisioni dello statuto riguardanti gli articoli 23 e 25 comma 3, non solo per nulla urgenti ma anche reputati dannosi, le cui modifiche comportano una trasformazione dell'assetto delle commissioni consiliari nei municipi. La discriminazione delle donne, nei diversi ambiti, non è affatto un problema superato ed è assolutamente necessario non eliminare gli istituti, che tengono alta l'attenzione su questo problema e cercano di garantire la parità di genere. I principali rilievi riguardano i seguenti punti: - punto c) relativo all Art. 8. Iniziativa popolare ed istituti di partecipazione o rispetto al comma 1, si osserva come sia inappropriata l espressione ogni forma di uso delle nuove tecnologie. Le tecnologie non sono tutte equivalenti, un istituzione deve individuare e favorire l impiego delle tecnologie più idonee; o rispetto al comma 7, si osserva come la possibilità di presentare la petizione in Assemblea Capitolina dovrà comportare anche per le petizioni a livello di Regolamento per gli istituti di partecipazione e di iniziativa popolare modalità di raccolta delle sottoscrizioni più stringenti, analoghe a quelle delle interrogazioni e delle interpellanze; - punto d) relativo all Art. 8-bis. Bilancio Partecipativo o non è chiaro se per Bilancio Partecipativo si intenda uno strumento di semplice raccolta delle istanze o se invece questo sia da intendersi come un vero e proprio strumento di co-decisione. In questa sede ci teniamo a rimarcare come l approvazione di un Bilancio sia l atto più importante e più politico di un Consiglio Comunale. In quanto tale non può essere delegato a soggetti od organismi che non siano democraticamente eletti; - punto e) relativo all Art. 10. Referendum o al comma 1 viene eliminata la maggioranza qualificata dei 2/3 oggi prevista per promuovere un referendum consultivo. Riteniamo invece che sia giusto mantenere la previsione di una maggioranza qualificata dei 2/3, in quanto il referendum è uno strumento straordinario di grande rilevanza che altrimenti potrebbe essere abusato; o rispetto al comma 3, la previsione che il testo di un quesito referendario possa essere modificato dopo la raccolta delle sottoscrizioni (anche solo di quelle necessarie per presentarlo al giudizio di ammissibilità) è inammissibile e grave; o rispetto al comma 5, appare svilente dell istituto del referendum e della facoltà propositiva dei cittadini la previsione che l Assemblea Capitolina possa porre al voto una controproposta. Il meccanismo previsto appare macchinoso e non specifica

cosa succede nel caso in cui le due proposte messe al voto ottengano lo stesso numero di voti; o rispetto al comma 8, la previsione che l Assemblea Capitolina sia obbligata a deliberare nel senso espresso dal referendum è lesiva dell autonomia dei Consiglieri; - punto h) relativamente alla modifica dell Art. 23. Commissione Pari Opportunità, che prevede la soppressione della commissione delle Elette per trasformarla in commissione Pari Opportunità: o si esprime totale contrarietà in quanto si ritiene che la soppressione della Commissione Elette sia una negazione della specificità delle tematiche e problematiche di genere. Inoltre la costituzione di un eventuale commissione pari opportunità, che potrebbe essere inserita come tema in una delle commissioni permanenti attuali, non prescinda dell esistenza della commissione delle elette; o l eventuale commissione Pari Opportunità verrebbe composta sulla base della proporzione dei gruppi capitolini trasformandola di fatto in una commissione politica negando il valore aggiunto della composizione della commissione elette che garantisce, invece, la formulazione di politiche di genere trasversali; - punto i) relativo all Art. 23-bis. Commissione Roma Capitale, Statuto e Innovazione Tecnologica o non appare opportuno prevedere una ulteriore commissione statutaria. La redistribuzione delle competenze tra le commissioni regolamentari può essere operata con una semplice modifica al Regolamento del Consiglio Comunale; - punto j) relativo al comma 3 dell Art. 25. Giunta Capitolina Tale punto riguarda la modifica dell attuale articolo 25 comma 3 Fra i nominati è garantita la presenza, di norma in pari numero, di entrambi i sessi, motivando le scelte difformemente operate con specifico riferimento al principio di pari opportunità che verrà così modificato Fra i nominati è garantita la presenza di entrambi i sessi. Rispetto a tale modifica: - non si condivide assolutamente la volontà di abbassare la soglia di garanzia (50%) attuale di presenza femminile, tali garanzie hanno consentito nel corso degli anni di avere una presenza femminile maggiore all interno delle istituzioni. Laddove questo meccanismo è mancato si rileva una scarsissima presenza delle donne; - è certezza del Consiglio che tale modifica vada a peggiorare la situazione attuale frutto dell applicazione di correttivi storici (doppia preferenza di genere; parità numerica nelle giunte e presenza esclusiva di donne nella commissione delle elette); - si contesta fortemente la decisione di abolire istituti, garanzie e meccanismi che, nel corso degli anni hanno consentito di migliorare la condizione femminile all interno delle istituzioni, condizione che rimane tragicamente critica nei diversi ambiti lavorativi; Punto l) relativo all Art. 43. Revisione dello Statuto o la proposta in oggetto elimina la previsione di dare notizia delle revisioni dello Statuto di Roma Capitale con la pubblicazione su almeno due quotidiani. Tale modifica è valutata negativamente in quanto riteniamo che a un processo di tale rilevanza debba essere data la massima pubblicità.

Visto lo Statuto di Roma Capitale, approvato con deliberazione dell Assemblea Capitolina n. 8 del 7 marzo 2013. Visto il Regolamento del Decentramento Amministrativo, approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 10 dell 8 febbraio 1999 e successive modifiche ed integrazioni. Visto il D.LGS. 31 dicembre 2012, n. 235. Visto il Regolamento dell Assemblea capitolina, approvato con deliberazione C.C. n. 100 del 25 luglio 2002 e s.m.i Atteso che trattandosi di atto di indirizzo non occorre acquisire, ai sensi e per effetti dell art.49 del TUEL, alcun parere. IL CONSIGLIO DEL MUNICIPIO per i motivi espressi in narrativa D E L I B E R A di esprimere parere Contrario in ordine alla Proposta di deliberazione dell Assemblea Capitolina, a iniziativa dei Consiglieri Sturni e altri, concernente la revisione dello Statuto di Roma Capitale (prot. n. RC/10872 del 4 aprile 2017) con le seguenti Osservazioni: Rispetto alla proposta in oggetto il Consiglio esprime parere negativo in quanto la proposta appare assolutamente regressiva sotto il profilo delle Pari Opportunità e confusa e contraddittoria nella parte relativa agli istituti di partecipazione. In linea generale va sottolineato come la commissione elette abbia espresso totale contrarietà a tali revisioni dello statuto riguardanti gli articoli 23 e 25 comma 3, non solo per nulla urgenti ma anche reputati dannosi, le cui modifiche comportano una trasformazione dell'assetto delle commissioni consiliari nei municipi. La discriminazione delle donne, nei diversi ambiti, non è affatto un problema superato ed è assolutamente necessario non eliminare gli istituti, che tengono alta l'attenzione su questo problema e cercano di garantire la parità di genere. I principali rilievi riguardano i seguenti punti: - punto c) relativo all Art. 8. Iniziativa popolare ed istituti di partecipazione o rispetto al comma 1, si osserva come sia inappropriata l espressione ogni forma di uso delle nuove tecnologie. Le tecnologie non sono tutte equivalenti, un istituzione deve individuare e favorire l impiego delle tecnologie più idonee; o rispetto al comma 7, si osserva come la possibilità di presentare la petizione in Assemblea Capitolina dovrà comportare anche per le petizioni a livello di Regolamento per gli istituti di partecipazione e di iniziativa popolare modalità di raccolta delle sottoscrizioni più stringenti, analoghe a quelle delle interrogazioni e delle interpellanze;

- punto d) relativo all Art. 8-bis. Bilancio Partecipativo o non è chiaro se per Bilancio Partecipativo si intenda uno strumento di semplice raccolta delle istanze o se invece questo sia da intendersi come un vero e proprio strumento di co-decisione. In questa sede ci teniamo a rimarcare come l approvazione di un Bilancio sia l atto più importante e più politico di un Consiglio Comunale. In quanto tale non può essere delegato a soggetti od organismi che non siano democraticamente eletti; - punto e) relativo all Art. 10. Referendum o al comma 1 viene eliminata la maggioranza qualificata dei 2/3 oggi prevista per promuovere un referendum consultivo. Riteniamo invece che sia giusto mantenere la previsione di una maggioranza qualificata dei 2/3, in quanto il referendum è uno strumento straordinario di grande rilevanza che altrimenti potrebbe essere abusato; o rispetto al comma 3, la previsione che il testo di un quesito referendario possa essere modificato dopo la raccolta delle sottoscrizioni (anche solo di quelle necessarie per presentarlo al giudizio di ammissibilità) è inammissibile e grave; o rispetto al comma 5, appare svilente dell istituto del referendum e della facoltà propositiva dei cittadini la previsione che l Assemblea Capitolina possa porre al voto una controproposta. Il meccanismo previsto appare macchinoso e non specifica cosa succede nel caso in cui le due proposte messe al voto ottengano lo stesso numero di voti; o rispetto al comma 8, la previsione che l Assemblea Capitolina sia obbligata a deliberare nel senso espresso dal referendum è lesiva dell autonomia dei Consiglieri; - punto h) relativamente alla modifica dell Art. 23. Commissione Pari Opportunità, che prevede la soppressione della commissione delle Elette per trasformarla in commissione Pari Opportunità: o si esprime totale contrarietà in quanto si ritiene che la soppressione della Commissione Elette sia una negazione della specificità delle tematiche e problematiche di genere. Inoltre la costituzione di un eventuale commissione pari opportunità, che potrebbe essere inserita come tema in una delle commissioni permanenti attuali, non prescinda dell esistenza della commissione delle elette; o l eventuale commissione Pari Opportunità verrebbe composta sulla base della proporzione dei gruppi capitolini trasformandola di fatto in una commissione politica negando il valore aggiunto della composizione della commissione elette che garantisce, invece, la formulazione di politiche di genere trasversali; - punto i) relativo all Art. 23-bis. Commissione Roma Capitale, Statuto e Innovazione Tecnologica o non appare opportuno prevedere una ulteriore commissione statutaria. La redistribuzione delle competenze tra le commissioni regolamentari può essere operata con una semplice modifica al Regolamento del Consiglio Comunale; - punto j) relativo al comma 3 dell Art. 25. Giunta Capitolina Tale punto riguarda la modifica dell attuale articolo 25 comma 3 Fra i nominati è garantita la presenza, di norma in pari numero, di entrambi i sessi, motivando le scelte difformemente operate con specifico riferimento al principio di pari opportunità che verrà così modificato Fra i nominati è garantita la presenza di entrambi i sessi. Rispetto a tale modifica: - non si condivide assolutamente la volontà di abbassare la soglia di garanzia (50%) attuale di presenza femminile, tali garanzie hanno consentito nel corso degli anni di

avere una presenza femminile maggiore all interno delle istituzioni. Laddove questo meccanismo è mancato si rileva una scarsissima presenza delle donne; - è certezza del Consiglio che tale modifica vada a peggiorare la situazione attuale frutto dell applicazione di correttivi storici (doppia preferenza di genere; parità numerica nelle giunte e presenza esclusiva di donne nella commissione delle elette); - si contesta fortemente la decisione di abolire istituti, garanzie e meccanismi che, nel corso degli anni hanno consentito di migliorare la condizione femminile all interno delle istituzioni, condizione che rimane tragicamente critica nei diversi ambiti lavorativi; Punto l) relativo all Art. 43. Revisione dello Statuto o la proposta in oggetto elimina la previsione di dare notizia delle revisioni dello Statuto di Roma Capitale con la pubblicazione su almeno due quotidiani. Tale modifica è valutata negativamente in quanto riteniamo che a un processo di tale rilevanza debba essere data la massima pubblicità.

Procedutosi alla votazione, nella forma sopra indicata, il Presidente, assistito dagli scrutatori: Esposito, Sermoneta e Labbucci ne proclama l'esito che è il seguente: FAVOREVOLI: 13 (Conss. Alfonsi, Curcio, Costantini, De Gregorio, Di Serio, Lilli, Naim, Ricciardelli, Santoloce, Scatà, Sermoneta, Spinaci, Zancla). CONTRARI: Campanini, Siani, Svizzeretto. ASTENUTI: Esposito e Labbucci La suestesa deliberazione risulta, pertanto, approvata a maggioranza. La presente deliberazione assume il n.13. Il Presidente F.to Davide Curcio Il Segretario F.to Stefano Alessandroni La delibera è stata pubblicata all'albo del Municipio Roma I Centro ed all'albo Pretorio dal al e non sono state prodotte opposizioni. Esecutiva a norma e per gli effetti dell'art. 27, comma 11 dello Statuto di Roma Capitale approvato con deliberazione dell Assemblea Capitolina n. 8 del 7/03/2013. La presente deliberazione è stata adottata dal Consiglio del Municipio Roma I Centro nella seduta del 8 giugno 2017. Il Direttore del Municipio Roma I Centro F.to Dott.ssa Lucia Roncaccia Municipio Roma I Centro, li.