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AUTORITA DI BACINO REGIONALE COMITATO ISTITUZIONALE DELIBERAZIONE N. 23 Oggetto: Modifica ed Integrazione dell'art.21, comma 2 lettera d. delle Norme di Attuazione del Piano stralcio per l Assetto Idrogeologico della Regione Sardegna, a seguito della "Analisi modellistica per la definizione del franco idraulico da utilizzare nella progettazione, realizzazione e manutenzione delle infrastrutture a rete o puntuali" condotta dal Dipartimento di Ingegneria del Territorio dell Università degli Studi di Cagliari nell'ambito dell'accordo di collaborazione scientifica con la Direzione generale Agenzia Regionale del distretto Idrografico della Sardegna. L anno duemiladodici, addì 1 del mese di agosto nella sede della Presidenza della Giunta Regionale a seguito di convocazione del 24.07.2012, Prot. n.6478, si è riunito il Comitato Istituzionale dell Autorità di Bacino Regionale della Sardegna, istituito ai sensi dell art. 6 della L.R. 14 dicembre 2006 n. 19, costituito dai componenti sottoelencati: Presenza Assenza Ugo Cappellacci Angela Nonnis Presidente della Regione Sardegna Presidente Assessore Regionale dei Lavori Pubblici Giorgio Oppi Assessore Regionale della Difesa dell Ambiente Oscar Cherchi Assessore Regionale dell Agricoltura e riforma agro-pastorale Alessandra Zedda Assessore Regionale dell Industria Walter Marongiu Rappresentante delle Province Roberto Desini Rappresentante dei Comuni con popolazione superiore ai 5.000 abitanti Anton Pietro Stangoni Rappresentante dei Comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti Su delega del Presidente, di cui alla nota prot. 7491 del 27.09.2011, assume la Presidenza l Assessore dei Lavori Pubblici Dott.ssa Angela Nonnis. E presente il Segretario Generale dell Autorità di Bacino Ing. Maurizio Cittadini. 1/5

IL PRESIDENTE CONSTATATA la legalità dell adunanza, ai sensi dell art. 7 c.2 della L.R.19/2006, dichiara aperta la seduta ed invita il Comitato Istituzionale ad esaminare e ad assumere le proprie decisioni in merito all O.d.G. di cui all oggetto. IL COMITATO ISTITUZIONALE VISTO lo Statuto Speciale per la Sardegna e le relative norme di attuazione; VISTA la Legge Regionale 7.1.1977, n.1 recante Norme sull organizzazione amministrativa della Regione Sarda e sulle competenze della Giunta, della Presidenza e degli Assessorati Regionali e successive modificazioni ed integrazioni; VISTA la Legge Regionale 13.11.1998, n.31 recante Disciplina del personale regionale e dell'organizzazione degli uffici della Regione e successive modifiche ed integrazioni; VISTO il D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, recante Norme in materia ambientale e ss.mm.ii., con particolare riferimento alla parte terza relativa a Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall'inquinamento e di gestione delle risorse idriche ; VISTO il Decreto del Presidente della Regione del 10.07.2006 n.67 con il quale è stato approvato il suddetto Piano Stralcio di Bacino per l Assetto Idrogeologico (PAI); VISTA la L.R. 19 del 6.12.2006 recante Disposizioni in materia di risorse idriche e bacini idrografici con la quale è stata istituita l Agenzia regionale del distretto idrografico della Sardegna quale Direzione Generale della Presidenza, con particolare riferimento all articolo 31 Procedure transitorie ; VISTA la deliberazione del Comitato Istituzionale n. 2 del 26.04.2007, con la quale all art. 1 vengono recepite le procedure, le modalità di gestione, l aggiornamento e l attuazione del PAI; VISTE le Norme di Attuazione (N.A.) del P.A.I., così come aggiornate con Decreto del Presidente della Regione n.35 del 21.03.2008; VISTA la Deliberazione del Comitato Istituzionale dell Autorità di Bacino n. 4 del 10.03.2010 avente ad oggetto Approvazione Circolare 1/2010 recante Indirizzi interpretativi e procedurali relativi alle norme di attuazione del Piano Stralcio per l Assetto Idrogeologico (PAI) ; 2/5

CONSIDERATO che l art.21 delle Norme di Attuazione del P.A.I. prevede che la Regione Sardegna approvi disposizioni e norme tecniche per la progettazione, la realizzazione e la manutenzione delle infrastrutture a fini di prevenzione verso l insorgere di pericoli idrogeologici e di nuove situazioni di rischio idrogeologico VISTO l accordo di collaborazione, prot.7438 rep.2 del 23.12.2010, stipulato ai sensi dell art.15 L.241/1990 tra il Dipartimento di Ingegneria del Territorio dell Università degli Studi di Cagliari e la Presidenza della Regione Autonoma della Sardegna - Direzione Generale Agenzia Regionale del Distretto Idrografico, per l attività di "Analisi modellistica per la definizione del franco idraulico da utilizzare nella progettazione, realizzazione e manutenzione delle infrastrutture a rete o puntuali - Art.21 comma 1 e 2 lettera d. delle Norme di Attuazione del Piano stralcio per l Assetto Idrogeologico della Regione Autonoma della Sardegna"; VISTA la determinazione n.7441 rep.301 del 23.12.2010 del Direttore del Servizio difesa del suolo, assetto idrogeologico e gestione del rischio alluvioni della Direzione Generale Agenzia Regionale del Distretto Idrografico della Sardegna, con la quale è stato approvato l accordo di collaborazione citato in precedenza e disposto il relativo impegno di spesa. VISTA la relazione finale delle attività relative all accordo succitato, allegata alla presente deliberazione e intitolata Analisi modellistica per la definizione del franco idraulico da utilizzare nella progettazione, realizzazione e manutenzione delle infrastrutture a rete o puntuali Art. 21 comma 1 e comma 2 lettera d. delle Norme di Attuazione del Piano stralcio per l Assetto Idrogeologico della Regione Autonoma della Sardegna completa della tabella denominata Tabella 3 - Valori di h i per alcune condizioni del moto e calcolo del franco idraulico F come massimo tra i h i ad essa allegata, trasmessa dal Dipartimento di Ingegneria del Territorio dell Università degli Studi di Cagliari alla Direzione Generale Agenzia Regionale del Distretto Idrografico della Sardegna (prot.n.4235 del 17.05.2012), in cui si propone, con le opportune argomentazioni scientifiche, una differente metodologia per la valutazione dei franchi idraulici da utilizzare nella progettazione, realizzazione e manutenzione delle infrastrutture destinate alla prevenzione del rischio idraulico; VISTO che la suddetta relazione si conclude proponendo sostanzialmente di adottare un franco idraulico minimo sul livello della portata di progetto pari al massimo tra: 1) (dove v indica la velocità media della corrente); 2) un metro; 3/5

3) (dove y è la profondità media in metri, y è l altezza della corrente areata ed α un coefficiente che varia linearmente tra 0 e 1 quando la velocità varia tra 5 m/s e 15 m/s); VISTA la relazione istruttoria del 06.06.2012 predisposta dal Servizio Difesa del Suolo, Assetto Idrogeologico e Prevenzione del Rischio Alluvioni della Direzione Generale Agenzia di Distretto Idrografico con la quale si concorda con le conclusioni della relazione succitata e si propone che quanto scritto alla lettera d del comma 2 dell articolo 21 delle Norme di Attuazione del Piano Stralcio per l Assetto Idrogeologico: garantiscano un franco sul livello della portata di progetto pari al massimo tra l altezza cinetica della corrente ed un metro; venga integralmente sostituito con il testo: garantiscano un franco sul livello della portata di progetto, per velocità medie della corrente inferiori a 8 m/s, pari a quanto indicato dall analisi modellistica sul franco idraulico approvata dal Comitato istituzionale dell Autorità di Bacino, corrispondente al massimo tra: 1), dove indica la velocità media della corrente; 2) un metro; 3),dove y è la profondità media della corrente, è l altezza della corrente areata ed α un coefficiente che varia linearmente tra 0 e 1 quando la velocità varia tra 5 m/s e 15 m/s, con le limitazioni che il valore sarà assunto al massimo pari a 1,5 ed viene assunto pari a 2 metri o alla profondità media y, se questa risulta minore di 2. Per velocità superiori a 8 m/s il franco sarà almeno pari all intera altezza cinetica. DELIBERA 1) di approvare la relazione, allegata alla presente deliberazione e intitolata Analisi modellistica per la definizione del franco idraulico da utilizzare nella progettazione, realizzazione e manutenzione delle infrastrutture a rete o puntuali Art. 21 comma 1 e comma 2 lettera d. delle Norme di Attuazione del Piano stralcio per l Assetto Idrogeologico della Regione Autonoma della Sardegna, in cui si propone, con le opportune argomentazioni scientifiche, una differente metodologia per la valutazione dei franchi idraulici da utilizzare nella progettazione, realizzazione e manutenzione delle infrastrutture destinate alla prevenzione del rischio idraulico. 2) di approvare la tabella esplicativa denominata Tabella 3 - Valori di h i per alcune condizioni del moto e calcolo del franco idraulico F come massimo tra i h i allegata alla relazione di cui al punto 1. 3) che quanto scritto alla lettera d. del comma 2 dell articolo 21 delle Norme di Attuazione del Piano Stralcio per l Assetto Idrogeologico: garantiscano un franco sul livello della portata di progetto pari al massimo tra l altezza cinetica della corrente ed un metro; venga integralmente 4/5

sostituito con il testo: garantiscano un franco sul livello della portata di progetto, per velocità medie della corrente inferiori a 8 m/s, pari a quanto indicato dall analisi modellistica sul franco idraulico approvata dal Comitato istituzionale dell Autorità di Bacino, corrispondente al massimo tra: 1), dove indica la velocità media della corrente; 2) un metro; 3), dove è la profondità media della corrente, è l altezza della corrente areata ed α un coefficiente che varia linearmente tra 0 e 1 quando la velocità varia tra 5 m/s e 15 m/s, con le limitazioni che il valore sarà assunto al massimo pari a 1,5 ed viene assunto pari a 2 metri o alla profondità media, se questa risulta minore di 2. Per velocità superiori a 8 m/s il franco sarà almeno pari all intera altezza cinetica.. 4) che le opere per le quali, alla data dell approvazione da parte del Presidente della Giunta Regionale della deliberazione relativa al presente atto, sia già stata trasmessa agli uffici regionali la richiesta di approvazione dei relativi progetti ovvero degli studi preliminari con la relativa documentazione allegata, vengano valutate secondo quanto previsto dalla lettera d. del comma 2 dell articolo 21 delle Norme di Attuazione del P.A.I. precedentemente vigente, senza tener conto le modifiche introdotte dai punti 1, 2 e 3 della presente deliberazione; Letto, confermato e sottoscritto. Il Segretario Generale Maurizio Cittadini Per il Presidente del Comitato Istituzionale Angela Nonnis 5/5