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GASTEC Gruppi termici murali a gas ad aria soffiata serie ISTRUZIONI D USO PER L UTENTE LB 541 17/07/96

Sommario Istruzioni d uso per l utente dati tecnici... " 3 funzionamento invernale... " 4 funzionamento estivo... " 4 pannelli di comando... " 4 Istruzioni per l installazione schema idraulico... " 6 dimensioni di ingombro gruppo termico... " 7 dima di montaggio... " 7 montaggio del gruppo... " 7 perdita di carico della caldaia... " 8 curve caratteristiche delle pompe installate... " 8 controllo della rotazione dei circolatori... " 8 messa in funzione dei circolatori... " 8 allacciamento all'impianto... " 9 schema indicativo di installazione... " 10 collegamento condotti di scarico fumi ed aspirazione aria... " 11 installazione della caldaia con aspirazione aria e scarico fumi all esterno... " 11 scarico in canna fumaria... " 11 scarico a tetto con terminali specifici per tetti piani e inclinati... " 12 linstallazione dell apparecchio con prelievo d aria dall ambiente (tipo B)... " 12 allacciamento alla canna fumaria... " 13 scarico diretto all'esterno... " 13 posizionamento dei terminali... " 13 collegamento elettrico... " 14 schemi elettrici... " 14 il bruciatore di gas delgruppo termico... " 16 controlli prima dell accensione... " 16 prima accensione... " 16 regolazione della combustione... " 16 regolazione della pressione di lavoro nei gruppi dotati di valvola gas SIT 822 e SIT 828... " 18 intercambiabilità dei gas... " 18 circuiti elettrici bruciatori installati... " 19 2

DATI TECNICI MODELLO SP / SP DUOFLAM CP / CP DUOFLAM Potenza termica nominale kw 23,6 kcal/h 20.300 Portata termica nominale kw 26,6 kcal/h 22.900 Potenza termica minima kw 12,3 kcal/h 10.600 Portata termica minima kw 13,6 kcal/h 11.700 Pressione max caldaia bar 4 Capacità vaso d'espansione lt 8 Precarica vaso d'espansione bar 1 Valvola di sicurezza caldaia bar 3 Contenuto d'acqua lt 12 Prod. H 2 O sanitaria con t= 30 C (CP) l/min 11,2 Peso totale kg 79 mod. CP; 70 mod. SP Tensione di alimentazione ~V/Hz 230/50 Potenza elettrica max assorbita W 240 Portata max METANO Nm 3 /h* 2,67 combustibile PROPANO Nm 3 /h* 1,02 BUTANO Nm 3 /h* 0,77 Press. nominale di alim. gas METANO mbar 20 Press. nominale di alim. gas PROPANO mbar 37 Press. nominale di alim. gas BUTANO mbar 30 Max. perdita di carico ammessa dai condotti di aspirazione aria e scarico fumi mbar 0,8 categoria dell apparecchio II 2H 3+ tipo di apparecchio C 13, C 23,C 33, C 43, C 53,B 123 apparecchio omologato di tipo C (*) Nm 3 = metro cubo di gas a 0 C, 1013 mbar AVVERTENZE: 1 - Questo gruppo termico serve a riscaldare acqua ad una temperatura inferiore a quella di ebollizione a pressione atmosferica; deve essere allacciato ad un impianto di riscaldamento e/o di produzione e distribuzione di acqua calda sanitaria nei limiti delle sue prestazioni e della sua potenza. Ogni altro uso di tale apparecchio é da considerarsi improprio e quindi pericoloso. 2 - L' installazione, la manutenzione e l assistenza del gruppo termico deve essere eseguita da personale professionalmente qualificato, nel rispetto della normativa e delle prescrizioni in vigore in materia di sicurezza, con particolare riferimento alla legge 5/3/1990 n 46: "Norme per la sicurezza degli impianti, alla norma UNI-CIG 7131 : lmpianti a gas di petrolio liquefatti per uso domestico non alimentati da rete di distribuzione, alla norma UNI-CIG 7129 : lmpianti a gas per uso domestico alimentati da rete di distribuzione ed alle norme CEI 64-2 e relativa app.b (nov.1990) e CEI 64-8 (giugno 1987), successivi loro aggiornamenti e secondo le istruzioni del costruttore 3 - Una cattiva installazione può arrecare danni a persone, animali o cose. Il costruttore non é responsabile dei danni causati da errori di installazione e dalla inossenvanza delle istruzioni allegate all apparecchio. 3

1 20 0 3 2 4 40 0 bar 60 C 6 80 120 5 100 1 2 3 4 5 6 7 8 9 OFF ON 1 2 0 40 20 0 3 bar 60 C 120 4 6 80 100 5 1 2 3 4 5 6 7 8 9 OFF ON FUNZIONAMENTO INVERNALE (produzione acqua calda sanitaria in precedenza e riscaldamento) Posizionare il selettore 4 sul simbolo (presente nei soli modelli CP). Con il selettore in posizione INVERNO il funzionamento del bruciatore e la regolazione della temperatura di caldaia e di mandata all impianto vengono comandati dal termostato di lavoro (rif. dis. pannelli di comando, pos. 7, campo di funzionamento 50 85 C). Detta regolazione può essere completata installando un termostato ambiente che comandi la pompa di circolazione dell acqua dell impianto. Il circolatore dell impianto entra in marcia dopo che la temperatura di caldaia avrà superato il valore di temperatura minima regolata dal termostato di minima (rif. dis. pannelli di comando, pos. 12). Nei modelli Duoflam il termostato alta-bassa, durante la fase di riscaldamento, provvede al passaggio automatico del bruciatore ad uno stadio di potenza ridotta (fiamma del risparmio) quando la temperatura di caldaia raggiunge un valore pretarato. FUNZIONAMENTO ESTIVO (solo produzione di acqua calda sanitaria, modelli CP) Posizionare il selettore 4 sul simbolo. Con il selettore 4 di figura in posizione ESTATE si esclude il funzionamento della pompa di circolazione dell impianto. La temperatura di caldaia viene mantenuta al valore regolato dal termostato di lavoro (rif. dis. pannelli di comando, pos. 7) e la produzione di acqua calda sanitaria é comandata dal sensore di prelievo, il quale aziona la pompa del circuito sanitario. SICUREZZE DELL APPARECCHIO Termostato di sicurezza (rif. dis. pannelli di comando, pos. 11): provvede a spegnere il gruppo termico quando la temperatura di caldaia supera il valore di taratura (100 C); nel caso questo intervenga, va ripristinato manualmente; per far ciò, togliere la protezione del termostato e premere il perno di riarmo. Fusibile (rif. dis. pannelli di comando, pos. 10): interrompe l alimentazione elettrica all apparecchio nei casi in cui sopravvenga un problema elettrico (per esempio un sovraccarico o un cortocircuito); nel caso intervenisse, disinserire l apparecchio dalla rete elettrica, togliere la protezione del fusibile e sostituirlo. Apparecchiatura di controllo e sicurezza (rif. dis. pannelli di comando, pos. 6): garantisce la sicurezza del funzionamento del bruciatore. L intevento di tale apparecchiatura ne arresta il funzionamento ed accende una spia di blocco (pos 6); Lo sblocco si esegue premendo la spia stessa (pos.6). L intervento delle sicurezze é causato da un anomalia temporanea o continua; se dopo il ripristino di una di queste, l anomalia persiste, chiamare il centro di assistenza ECOFLAM. PANNELLI DI COMANDO PANNELLO 7 8 9 10 PANNELLO DUOFLAM 7 8 9 10 RIARMO DEL TERMOSTATO DI SICUREZZA 1 1 11 2 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Svitare e togliere il cappuccio 3 4 5 6 15 14 4 5 6 Valori di taratura del costruttore 11 12 11 12 13 T. SICUREZZA T. MINIMA T. SICUREZZA T. MINIMA 50 50 T. AB PANNELLO PANNELLO DUOFLAM Manometro - 1 - Manometro Termometro caldaia - 2 - Termometro caldaia Contaore funzionamento bruciatore - 3 Selettore estate - inverno (non presente nella versione SP) - 4 - Selettore estate - inverno (non presente nella versione SP) Interruttore ON/OFF con spia luminosa - 5 - Interruttore ON/OFF con spia luminosa pulsante luminoso di sblocco - 6 - pulsante luminoso di sblocco Termostato di lavoro - 7 - Termostato di lavoro Lampada funzionamento pompa impianto - 8 - Lampada funzionamento pompa impianto Lampada funzionamento pompa bollitore - 9 - Lampada funzionamento pompa bollitore Fusibile - 10 - Fusibile Termostato di sicurezza - 11 - Termostato di sicurezza (1) Termostato di minima - 12 - Termostato di minima (2) 13 - Termostato di alta/bassa fiamma 14 - Contaore funzionamento bruciatore bassa fiamma 15 - Contaore funzionamento bruciatore alta fiamma (1) Il termostato di sicurezza comanda il blocco del fuzionamento quando la temperatura dell'acqua di caldaia supera il valore impostato (2) Il termostato di minima fa sì che la temperatura di caldaia non scenda al di sotto del valore impostato Si ricorda che il termostato di lavoro deve essere impostato ad una temperatura superiore a quella del termostato di minima. 4

Gruppi termici murali a gas ad aria soffiata serie ISTRUZIONI PER L INSTALLAZIONE

SCHEMA IDRAULICO 20 21 22 23 19 18 17 16 25 24 1 2 3 15 4 5 10 6 9 14 12 11 7 13 8 MANDATA IMPIANTO USCITA ACQUA CALDA INGRESSO ACQUA FREDDA RITORNO IMPIANTO ENTRATA GAS a 1-1 valvola gas a 2-2 valvola gas 3 - Stabilizzatore 4 - Filtro 5 - Rubinetto gas 6 - Vaso d'espansione 7 - Rubinetto di caricamento 8 - Valvola di sicurezza impianto 9 - Sensore di prelievo acqua sanitaria 10 - Scambiatore acqua-acqua a piastre 11 - Valvola di non ritorno circuito sanitario 12 - Circolatore circuito sanitario 13 - Valvola di non ritorno circuito riscaldamento 14 - Circolatore impianto 15 - Pressostato sicurezza impianto (a richiesta) 16 - Isolamento in preformato ceramico 17 - Rubinetto di scarico caldaia 18 - Pozzetto porta sonde 19 - Termoidrometro 20 - Valvola automatica di sfiato aria 21 - Scarico fumi 22 - Isolamento termico corpo caldaia 23 - Presa d'aria esterna "sistema SNORKEL" 24 - Bruciatore di gas ad aria soffiata 25 - Camera secca 6

DIMENSIONI D INGOMBRO La figura riporta le dimensioni di ingombro dei gruppi termici. Attenzione: Per eseguire la manutenzione è necessario lasciare uno spazio libero di 80 mm ai lati e 400 mm. sulla parte superiore della caldaia. DIMA DI MONTAGGIO (fornita a corredo) ø80 ø80 Per facilitare i collegamenti idraulici ed il posizionamento dei gruppi termici, viene fornita una apposita dima in acciaio zincato da fissare al muro. 210 215 60 260 MONTAGGIO DEL GRUPPO Dopo aver agganciato il gruppo termico agli appositi tasselli a muro e raccordato tutti gli allacciamenti idraulici provenienti dall impianto, eseguire i collegamenti elettrici all interruttore generale e al termostato ambiente. Terminate queste operazioni montare il mantello. 760 470 540 476 Dima a parete F F tutte le quote sono espresse in mm 695 A B C D E 25 145 60 110 85 A - Mandata riscaldamento ø 3/4" B - Uscita acqua calda sanitaria ø 1/2" (mod. CP) C - Entrata acqua fredda sanitaria ø 1/2" (mod. CP) D - Ritorno riscaldamento ø 3/4" E - Attacco alimentazione gas ø 1/2" F - Fori per tasselli ø 14 A B C D E 7

PERDITA DI CARICO DELLA CALDAIA m H2O 2 1,5 1 0,5 0 1 2 3 Q (m 3 /h ) CURVE CARATTERISTICHE DELLA POMPA INSTALLATA La pompa dell impianto montata nel gruppo termico è regolabile nella prevalenza e nella portata a mezzo di un selettore a tre velocità incorporato nella pompa stessa. DAB A65 o similare DAB A55 o similare m H 2 O 6 5 4 3 2 1 0 I II III 1 2 3 4 10 20 30 40 50 60 5 m H2O m 3 /h lt/min 6 5 4 3 2 1 0 III I II 1 2 3 4 10 20 30 40 50 60 5 m 3/h lt/min CONTROLLO SULLA ROTAZIONE DEL CIRCOLATORE Dopo un periodo di sosta prolungato la girante della pompa può rimanere bloccata. Per sbloccarla eseguire le seguenti operazioni (vedi figura): - Svitare il tappo A, facendo attenzione che l acqua che gocciola dal foro una volta rimosso il tappo non causi danni ad altri componenti del gruppo. - Far ruotare l albero con l aiuto di un cacciavite introdotto nella apposita fessura prevista sull albero, usando una certa cautela per non arrecare danni. - Dopo i controlli, ricordarsi di rimontare e fissare il tappo di chiusura, verificando che non vi siano perdite d acqua. MESSA IN FUNZIONE DEL CIRCOLATORE Prima di dare tensione all apparecchiatura del gruppo ed avviare la pompa, accertarsi che l impianto sia pieno d acqua e ben sfiatato. Al primo avviamento il circolatore può risultare leggermente rumoroso: ciò può essere causato da una leggera quantità d aria ancora presente in caldaia. Normalmente non è necessario sfiatare la pompa, ma nel caso ciò fosse richiesto è possibile eseguire questa operazione togliendo temporaneamente il tappo A di figura. 8

ALLACCIAMENTO ALL'IMPIANTO Prima di procedere al collegamento della caldaia, è buona norma provvedere alla disincrostazione e alla pulizia dell impianto, per eliminare eventuali corpi estranei che comprometterebbero la buona funzionalità del gruppo termico. E sempre consigliabile montare il gruppo in una posizione accessibile, per rendere più agevoli le eventuali operazioni di pulizia. Inoltre è consigliabile montare delle idonee saracinesche di intercettazione sulle tubazioni di mandata e ritorno dell impianto. RACCORDI ALL IMPIANTO Dl RISCALDAMENTO Nella parte inferiore della caldaia si trovano i raccordi per la mandata e il ritorno dell impianto. Le valvole di sicurezza dell impianto vanno collegate ad un apposito scarico. GRUPPO Dl CARICAMENTO MANUALE Il gruppo termico é stato dotato di un rubinetto a sfera per il caricamento manuale dell impianto di riscaldamento. Il riempimento del gruppo va eseguito lentamente, per dar modo all aria di uscire attraverso la valvola di sfiato automatica montata di serie sui gruppi e dagli altri sfiati eventualmente posti nell impianto di riscaldamento. La pressione di caricamento ad impianto freddo è indicata sul manometro caldaia posto sul cruscotto del gruppo e deve essere compresa tra 0,8 e 1 bar. Controllare periodicamente tale valore. Qualora nel tempo la pressione dell impianto dovesse scendere a valori inferiori al minimo sopra descritto, I utente dovrà, agendo sul rubinetto di caricamento, riportare la pressione al valore iniziale. La pressione a freddo e la pressione di pregonfiaggio del vaso di espansione devono corrispondere o comunque non essere inferiori all altezza della colonna statica dell impianto; ad esempio, per una colonna statica di 5 mt. di C.A., la pressione di pregonfiaggio del vaso e la pressione di caricamento dell impianto dovranno corrispondere almeno al valore minimo di 0,5 bar. LINEA GAS Accertarsi che il gruppo termico sia predisposto per il tipo di gas disponibile all'impianto. Nel caso di impiego di gas liquido (GPL), controllare che sia stato installato un opportuno riduttore di pressione e che sia regolato in modo da non superare i 300 mm C.A. (30 mbar) nella linea di alimentazione del bruciatore. ATTENZIONE: prima di accendere il bruciatore di gas bisogna accertarsi della perfetta tenuta della tubazione e dei raccordi al bruciatore. 9

SCHEMA INDICATIVO DI INSTALLAZIONE 6 7 16 12 15 1 2 20 11 17 8 3 4 15 5 10 9 18 13 14 19 21 15 1 - Corpo caldaia 11 - Valvola di intercettazione 2 - Bruciatore di gas ad aria soffiata 12 - Valvola di intercettazione 3 - Circolatore impianto 13 - Rubinetto acqua calda sanitaria 4 - Circolatore scambiatore acqua calda sanitaria 14 - Sensore di prelievo acqua sanitaria 5 - Rubinetto scarico caldaia 15 - Valvola di non ritorno 6 - Manometro 16 - Mandata impianto 7 - Valvola automatica di sfiato 17 - Ritorno impianto 8 - Valvola di sicurezza 3 bar (caldaia) 18 - Ingresso acqua fredda sanitaria 9 - Gruppo di caricamento manuale 19 - Uscita acqua calda sanitaria 10 - Vaso di espansione 20 - Corpi scaldanti 10

COLLEGAMENTO CONDOTTI DI SCARICO FUMI ED ASPIRAZIONE ARIA La caldaia è omologata di tipo C (stagna). Il collegamento dei condotti di aspirazione aria/scarico fumi va effettutato secondo gli schemi allegati di seguito. Per i componenti da utilizzare, fare riferimento al fascicolo tecnico n T01. IMPORTANTE: l installazione deve essere conforme alle leggi e normative vigenti (UNI-CIG 7129 e UNI-CIG 7131) nonchè alle eventuali disposizioni delle autorità locali. Installazione della caldaia con ASPIRAZIONE ARIA E SCARICO FUMI ALL'ESTERNO Questa applicazione prevede che l'aspirazione dell'aria e l'espulsione dei fumi di combustione sia diretta. SCARICO LATERALE SCARICO POSTERIORE fig. 1 SCARICO IN CANNA FUMARIA fig. 2 fig. 3 ARIA fig. 4 fig. 5 Tabella riassuntiva delle lunghezze massime ammissibili per tubazioni aria e fumi separati ø 80mm installati sulle caldaie N curve 90 N curve 45 0 1 2 3 4 0 12 10,5 9 7 5 1 11 10 8,5 6,5 4,5 2 10 8,5 7 5,5 4 Lunghezze massime ammissibili (m) 11

SCARICO A TETTO CON TERMINALI SPECIFICI PER TETTI PIANI E INCLINATI aspirazione aria Lmax= L MAX = 11m 22m scarico fumi aspirazione aria Lmax= L MAX = 11m 22m scarico fumi Questi tipi di installazione prevedono una lunghezza massima ammissibile dei tubi ø 80mm (tanto in aspirazione aria quanto nello scarico fumi) di L max = 22m. fig. 6 fig. 7 installazione dell apparecchio con PRELIEVO D ARIA DALL'AMBIENTE (tipo B) I gruppi termici possono essere anche installati come gli apparecchi di tipo B (figg. 8, 9 e 10), cioé con prelievo dell aria dall ambiente direttamente nell ambiente dove gli apparecchi vengono installati purchè in conformità alle leggi e normative vigenti. ATTENZIONE: In tal caso il locale deve essere adeguatamente ventilato tramite aperture su pareti esterne aventi i requisiti previsti dalle normative UNI-CIG 7129 e UNI-CIG 7131. SCARICO LATERALE SCARICO POSTERIORE SCARICO IN CANNA FUMARIA fig. 8 fig. 9 fig. 10 12

ALLACCIAMENTO ALLA CANNA FUMARIA Il collegamento alla canna fumaria e lo scarico dei prodotti della combustione devono essere realizzati nel rispetto della normativa vigente, con particolare riferimento alle norme UNI-CIG 7129 e UNI-CIG 7131 e successivi aggiornamenti. ATTENZIONE: il dimensionamento della canna fumaria è parte integrante del progetto di un nuovo edificio o di una sua eventuale ristrutturazione. In particolare si ricorda che la CANNA FUMARIA deve avere i seguenti requisiti: - deve essere impermeabile, a tenuta dei prodotti della combustione, termicamente isolata - deve essere realizzata in materiali adatti a resistere nel tempo alle normali sollecitazioni meccaniche, al calore ed all'azione dei prodotti della combustione e delle loro eventuali condense - deve essere adeguatamente coibentata per evitare fenomeni di condensa - deve avere un andamento verticale ed essere priva di strozzature in tutta la sua lunghezza - deve essere adeguatamente distanziata, mediante intercapedine d'aria o isolanti opportuni, da materiali infiammabili - deve avere al di sotto del primo canale da fumo una camera di raccolta di materiali solidi ed eventuali condense, di altezza pari almeno a 500 mm. L'accesso a detta camera deve essere garantito da uno sportello metallico di chiusura a tenuta d'aria - deve avere sezione interna circolare, quadrata o rettangolare con angoli arrotondati con raggio non inferiore a 20mm - deve essere dotata all'estremità di un comignolo rispondente ai requisiti della normativa in vigore - deve essere priva di mezzi di aspirazione posti all'estremità del condotto - in un camino che passa entro o è addossato a locali abitati non deve esistere alcuna sovrappressione Per il CANALE DA FUMO valgono le seguenti regole: - deve essere realizzato in materiali adatti a resistere nel tempo alle normali sollecitazioni meccaniche, al calore ed all'azione dei prodotti della combustione e delle loro eventuali condense. In qualsiasi punto del canale da fumo la temperatura dei fumi deve essere superiore a quella del punto di rugiada. Non è consentito l'impiego di tubi corrugati - deve essere collegato a tenuta - deve essere collocato in vista, facilmente smontabile e deve consentire le normali dilatazioni termiche - deve rispettare le lunghezze massime indicate nel fascicolo tecnico n T01. - deve avere l'asse della sezione terminale di imbocco perpendicolare alla parete opposta interna del camino, e deve essere fissato a tenuta all'imbocco del camino - non deve avere serrande di intercettazione - deve distare almeno 500 mm da materiali combustibili e/o infiammabili - deve ricevere lo scarico di un solo apparecchio di utilizzazione SCARICO DIRETTO ALL'ESTERNO In caso di scarico diretto all'esterno, oltre ai requisiti menzionati per i canali da fumo, valgono le seguenti indicazioni: - deve avere il tratto finale dotato di terminale di protezione, non a filo della parete esterna dell'edificio ma sporgente di un tratto necessario per l'attacco del terminale - deve essere protetto con guaina metallica nel tratto attraversante i muri; la guaina dovrà essere chiusa nella parte rivolta verso l'interno dell'edificio ed aperta verso l'esterno POSIZIONAMENTO DEI TERMINALI Per quanto riguarda il posizionamento dei terminali fare riferimento alle norme UNI-CIG 7129 e UNI-CIG 7131. 13

COLLEGAMENTO ELETTRICO La caldaia va collegata elettricamente mediante l apposita spina in dotazione (rif. A) alloggiata nel retro del pannello di comando. IMPORTANTE: Il collegamento elettrico del gruppo termico va eseguito nel rispetto della normativa vigente in tema di sicurezza. Il cavo di alimentazione elettrica deve avere una sezione minima di 1mm 2 per lunghezze fino a 2 metri, oppure 1,5 mm 2 per lunghezze maggiori. L'allacciamento elettrico deve prevedere un sezionatore con apertura dei contatti di almeno 3 mm in modo da garantire la disinserzione dell'apparecchio dalla rete. segnale blocco TA Neutro Terra Fase S3 T2 T1 N L1,, A SCHEMI ELETTRICI SP MONOSTADIO A Legenda: CBF - contaore di bassa fiamma CI - Circolatore impianto F - Fusibile LCI - Lampada circolatore impianto Z - Filtro antidisturbo TA - Termostato ambiente TL - Termostato di lavoro Tmin - Termostato di minima TS - Termostato di sicurezza SP BISTADIO A Legenda: CAF - Contaore di alta fiamma CBF - Contaore di bassa fiamma CI - Circolatore impianto F - Fusibile LCI - Lampada circolatore impianto TA - Termostato ambiente TAB - Termostato di alta/bassa fiamma TL - Termostato di lavoro Tmin - Termostato di minima Z - Filtro antidisturbo 14

CP MONOSTADIO A Legenda: CBF - Contaore di bassa fiamma TA - Termostato ambiente CI - Circolatore impianto TL - Termostato di lavoro CS - Circolatore sanitario F - Fusibile Tmin - Termostato di minima LCI - Lampada circolatore impianto TS - Termostato di sicurezza Z - Filtro antidisturbo IE - Interruttore inverno/estate LCS - Lampada circolatore sanitario P - Pressostato segnalazione di flusso CP BISTADIO A per collegare il modulo 70 togliere il ponte L1-S3 ed effettuare i collegamenti tra morsettiera 6 poli e connettore Wieland in dotazione al modulo stesso per collegare il modulo 70 togliere il ponte L1-S3 ed effettuare i collegamenti tra morsettiera 6 poli e connettore Wieland in dotazione al modulo stesso Legenda: CAF - Contaore di alta fiamma R - Relé CBF - Contaore di bassa fiamma TA - Termostato ambiente CI - Circolatore impianto TL - Termostato di lavoro CS - Circolatore sanitario F - Fusibile Tmin - Termostato di minima LCI - Lampada circolatore impianto TS - Termostato di sicurezza Z - Filtro antidisturbo IE - Interruttore inverno/estate LCS - Lampada circolatore sanitario P - Pressostato segnalazione di flusso TAB - Termostato alta/bassa fiamma 15

IL BRUCIATORE Dl GAS DEL GRUPPO TERMICO Il bruciatore di gas ad aria soffiata montato sul gruppo murale è in grado di adattarsi, con diverse regolazioni, alle potenzialità termiche richieste dal gruppo medesimo. Il bruciatore di gas montato sul gruppo termico é espressamente studiato e realizzato in funzione della camera di combustione di tale termogruppo per ottimizzarne le prestazioni, ed é dotato dei più moderni ed efficienti apparati di controllo e sicurezza. Particolare cura è stata rivolta alla qualità della combustione ed alla silenziosità di funzionamento, nonchè alla semplicità di installazione e manutenzione. CONTROLLI PRIMA DELL ACCENSIONE Bruciatore di gas per gruppo termico bistadio Bruciatore di gas per gruppo termico monostadio Prima di mettere in funzione il gruppo termico, bisogna assicurarsi che l impianto sia in ordine di marcia, verificando che: - I impianto di riscaldamento e il circuito sanitario siano pieni d acqua ed in pressione; - i circuiti acqua e gas siano a tenuta; - la tensione di alimentazione sia compatibile con quella del gruppo termico; - la caldaia sia predisposta per il funzionamento con il tipo di gas disponibile. N.B. Nella prima accensione si possono verificare dei blocchi di funzionamento del bruciatore in quanto può esserci presenza d aria nelle condutture del gas; si raccomanda quindi una preventiva operazione di sfiato. PRIMA ACCENSIONE Attenzione: l'operazione di prima accensione deve essere eseguita da personale professionalmente qualificato - Aprire il rubinetto del gas. - verificare con l'aiuto di un manometro a colonna d'acqua il valore corretto della pressione a monte della valvola; - impostare il selettore estate-inverno in posizione "inverno"; - in caso sia stato collegato un termostato ambiente al circuito, controllare che i contatti di questo siano chiusi - Posizionare l interruttore sul cruscotto nella posizione ON (acceso). Eseguite queste operazioni, il bruciatore inizia la fase di preventilazione, per immettere aria fresca di lavaggio in camera di combustione, senza aprire la valvola del gas. Al momento dell accensione, la pressione del gas a valle della valvola deve portarsi al valore di taratura preimpostato dal costruttore. Tale valore può essere controllato collegando il manometro alla presa di pressione a valle della valvola gas. A bruciatore acceso misurare la portata del gas al contatore e controllare attraverso il visore della caldaia l'aspetto della fiamma. In caso fosse necessario effettuare una taratura dell'apparecchio, fare riferimento ai paragrafi successivi (regolazione della pressione di lavoro delle valvole gas nelle differenti versioni e regolazione della combustione). REGOLAZIONE DELLA COMBUSTIONE ATTENZIONE: la regolazione della combustione deve essere eseguita da personale professionalmente qualificato ed autorizzato Ecoflam Una buona regolazione della combustione é di vitale importanza al fine di ottenere un funzionamento sicuro, economico ed ecologico dell'apparecchio. Ciò presuppone indispensabilmente una analisi della combustione, effettuata con una attrezzatura affidabile e precisa. Il punto di prelievo dei fumi deve essere situato in prossimità del raccordo della caldaia al condotto di scarico, entro una distanza dal raccordo della caldaia pari a circa 3~5 diametri del condotto. I gruppi termici sono pretarati dal costruttore. Correggere la regolazione delle portate solo dove si renda necessario a seguito di un analisi di combustione ed un controllo di portata. Per eseguire le variazioni necessarie, leggere attentamente le istruzioni seguenti. 16

La taratura dei valori della combustione e della portata di gas vanno eseguite secondo le seguenti procedure: per gruppi con bruciatore monostadio: regolazione dei valori di combustione: 1 - Predisporre la caldaia in funzionamento. 2 - Regolare la portata del gas seguendo le indicazioni relative alle valvole gas a pag.18. regolazione della portata del bruciatore: 1 - Allentare la vite di serraggio A della serranda aria (vedi figura a lato) e correggere la portata d aria (e quindi anche la portata del bruciatore) agendo sulla manopola B di regolazione. 2 - verificare quindi la portata del bruciatore misurando la portata di gas al contatore e, nel caso di ulteriori modifiche, ripetere i punti 2 e 3 3 - bloccare la vite di serraggio. A 0 1 2 3 4 5 0 1 2 3 4 5 per gruppi con bruciatore bistadio: regolazione dei valori di combustione: B 1 - Predisporre la caldaia in funzionamento ed alla massima potenza. 2 - Attendere il passaggio in alta fiamma del bruciatore o ruotare il termostato alta-bassa fino a provocare il passaggio dalla minima alla massima fiamma 3 - Regolare la portata del gas seguendo le indicazioni relative alle valvole gas a pag.18. regolazione della portata del bruciatore: regolazione della portata minima: 1 - portare il funzionamento del bruciatore in alta fiamma (massima potenza) 2 - Allentare la vite del fermo del microinterruttore del motoriduttore relativo al posizionamento della serranda aria del primo stadio di potenza e correggere la portata d aria (e quindi anche la portata del bruciatore) agendo sul regolatore manuale (vedi figura) 3 - spostare il microinterruttore nella nuova posizione e bloccarne la vite di fermo; agendo sul termostato di altabassa fiamma, riportare il bruciatore alla minima potenza: verificare quindi la portata del bruciatore misurando la portata di gas al contatore e nel caso di ulteriori modifiche, ripetere i punti 2 e 3. regolazione della portata massima: 1 - portare il funzionamento del bruciatore in bassa fiamma (minima potenza) 2 - Allentare la vite del fermo del microinterruttore del motoriduttore relativo al posizionamento della serranda aria del secondo stadio di potenza e correggere la portata d aria (e quindi anche la portata massima del bruciatore) agendo sul regolatore manuale (vedi figura) 3 - spostare il microinterruttore nella nuova posizione e bloccarne la vite di fermo; agendo sul termostato di altabassa fiamma, riportare il bruciatore alla massima potenza: verificare quindi la portata del bruciatore misurando la portata di gas al contatore e nel caso di ulteriori modifiche, ripetere i punti 2 e 3. regolatore manuale + Reg. portata aria 2 stadio + Reg. portata aria 1 stadio + Reg. portata aria 1 stadio regolatore manuale + Reg. portata aria 2 stadio N.B.: Il pressostato aria di minima viene già pretarato dal costruttore. Nel caso in cui questo dovesse intervenire, non modificarne la regolazione ma agire sulla serranda aria. pag. 17

REGOLAZIONE DELLE PRESSIONI DI LAVORO NEL GRUPPO TERMICO MONOSTADIO O DUOFLAM dotato di valvola gas SIT 822 o SIT 828 La valvola provvede automaticamente alla regolazione della portata di gas da erogare in funzione della quantità d'aria fornita dal ventilatore del bruciatore, quindi per regolare la portata termica del gruppo termico é sufficiente agire solamente sulla serranda aria del bruciatore. Riducendo la portata d'aria agendo sulla serranda, si riduce automaticamente la portata del gas, viceversa aumentando la portata d'aria (sempre agendo sulla serranda) aumenta automaticamente la portata del gas, Nei gruppi Duoflam, la regolazione della bassa fiamma avviene facendo diminuire la portata d'aria, variata dal servomotore, e ciò comporta una riduzione proporzionale della portata di gas. La taratura del rapporto aria/gas é necessaria quando, a seguito di una analisi di combustione, si riscontrano valori non corretti. Per modificare il rapporto aria / gas bisogna seguire la seguente procedura: 1 - accendere il bruciatore ed assicurarsi che funzioni in alta fiamma 2 - agire molto gradualmente sulla vite B di figura (svitando si aumenta la portata del gas, avvitando la si riduce) ed effettuare una analisi dei fumi, controllando che i valori siano corretti 3 - commutare il funzionamento del bruciatore in bassa fiamma 4 - effettuare una analisi dei fumi, controllando che i valori siano corretti (si dovrebbero trovare gli stessi valori della analisi effettuata in alta fiamma) una eventuale correzione si ottiene agendo sulla vite A (per valvola SIT 828: svitando aumenta la portata del gas, avvitando diminuisce; per valvola SIT822: avvitando aumenta la portata del gas, svitando diminuisce) 5 - riportare il funzionamento del bruciatore in alta fiamma ed effettuare una ulteriore analisi dei fumi, controllando che i valori non siano variati; se ciò fosse accaduto ripetere i punti 2, 3 e 4 6 - controllare infine la portata termica, regolandone il valore agendo sulla serranda aria SIT 822 SIT 828 INTERCAMBIABILITA' DEI GAS I gruppi termici murali possono essere alimentati a gas naturale o GPL; l'operazione di trasformazione del tipo di alimentazione da GPL a gas metano o viceversa richiede la sostituzione di un orifizio calibrato nella linea gas di alimentazione del bruciatore ed una nuova taratura dei valori della combustione e della portata del bruciatore (vedere paragrafo: Regolazione della combustione a pag. 16): Tale operazione richiede necessariamente l'intervento di un tecnico autorizzato Ecoflam. 18

CIRCUITO ELETTRICO DEI BRUCIATORI INSTALLATI AZUR AZZURRA- MONOSTADIO E MV EVGS EVG TR PA E EVG EVGS MV PA TR Elettrodo di rivelazione Elettrovalvola gas Elettrovalvola gas di sicurezza Motore ventilatore Pressostato aria Trasformatore di accensione L1 N T1 T2 S3 B4 L1 N L2 AZUR AZZURRA- DUOFLAM E MV EVGS EVG TR PA MARRONE CELESTE NERO E EVG EVGS MV PA TR Elettrodo di rivelazione Elettrovalvola gas Elettrovalvola gas di sicurezza Motore ventilatore Pressostato aria Trasformatore di accensione L1 N L2 L1 N T1 T2 S3 B4 CONECTRON LKS 118-03 (B3-5 S3) 19

La ECOFLAM S.p.A si riserva il diritto di apportare ai prodotti quelle modifiche che riterrà necessarie o utili, senza pregiudicarne le caratteristiche principali. Ecoflam S.p.A. via Roma, 64-31023 RESANA (TV) - Italy - tel. 0423/715345 r.a. - telex 411357 ECOFLA I - telefax 0423/715444