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Ossido di Cromo Verde Pagina 1 di 5 1. Identficazione della sostanza o del preparato e della società: Ossido di ferro Nome commerciale: Ossido di cromo verde 1300 Usi previsti: Fornitore: Applicazione come materie prima nella colorazione di materiali per l edilizia, pitture, carta, plastica Rockwood Italia S.p.A. - Divisione Silo Via G. Reiss Romoli 44/12 10148 Torino, Italia Numero telefonico d emergenza: +39 011 228 05 87 2. Composizione/informazione sugli ingredienti CARATTERIZZAZIONE FORMULA CAS EINECS COLOR % INDEX Ossido di cromo Cr 2 O 3 1308-38-9 215-160-9 77288 Min 98,5% 3. Identificazione dei pericoli L ossido di cromo trivalente non è classificato pericoloso dalla direttiva 67/548/CEE. Questo preparato non è classificato pericoloso secondo la Direttiva 1999/45/CE Contatto con la pelle provoca per azione meccanica irritazione delle pelli sensibili. Contatto con gli occhi provoca irritazione per azione meccanica e lacrimazione. L inalazione provoca tosse, starnuti, difficoltà respiratoria. L ingestione provoca dolori di stomaco,vomito e diarrea. 4. Misure di pronto soccorso Informazioni generali: Rimuovere gli indumenti i contaminati. Inalazione: Contatto con la pelle: Allontanare l infortunato dalla sorgente di esposizione e portarlo all aria aperta. Se persiste difficoltà respiratoria ed irritazione al tratto respiratorio consultare un medico. Sciacquare a fondo con acqua e sapone delicato. Richiedere l assistenza medica se i sintomi persistono. Contatto con gli occhi: Sciacquare a fondo con acqua per almeno 15 minuti, sollevando le palpebre periodicamente. Se i sintomi persistono richiedere l assistenza medica. Ingestione: Bere abbondanti quantità d acqua. Non somministrare liquidi se la persona è in stato di incoscienza. Richiedere l assistenza medica se insorge irritazione gastrica.

Ossido di Cromo Verde Pagina 2 di 5 5. Misure antincendio Il prodotto non è combustibile. Adottare mezzi di estinzione adatti a combattere la combustione del materiale circostante. 6. Misure in caso di rilascio accidentale Protezione personale: Evitare il contatto con la pelle e con gli occhi. Indossare maschera antipolvere. Protezione ambientale: Evitare che il materiale penetri nelle fognature, nel suolo o nelle acque. Modalità di pulizia: Eventuali dispersioni di prodotto possono essere rimosse: con acqua che deve essere inviata ad un impianto di depurazione o allo smaltimento come rifiuto. con sistemi di aspirazione se allo stato secco o spazzando evitando lo sviluppo di polvere. mediante assorbimento e spazzatura con segatura umida che evita lo sviluppo di polvere. 7. Manipolazione e stoccaggio Manipolazione Provvedere un adeguata aerazione e ventilazione negli ambienti di lavoro. Provvedere a sistemi di filtrazione dell aria emessa dagli impianti di lavorazione del materiale in polvere. Stoccaggio Immagazzinare in un luogo fresco e asciutto separato da materiale incompatibile (vedi punto 10). Il prodotto è avvolto nel polietilene. La rimozione del film di polietilene può causare una scarica elettrostatica; pertanto tale rimozione non dovrebbe essere effettuata quando ciò possa essere rischioso. Protezione da incendio ed esplosione Il prodotto non è combustibile. Non esiste rischio di esplosione con la polvere di questo prodotto. 8. Controllo dell esposizione e protezioni personali Valori limite di esposizione ossido di cromo, polvere TLV/TWA (ACGIH) 0,5 mg Cr/m 3 PEL (OSHA) 0,5 mg Cr/m 3 Protezione personale Protezione respiratoria: Utilizzare maschera antipolvere durante la manipolazione.(livello minimo di protezione P1). Protezione della pelle: Utilizzare la normale tenuta da lavoro, utilizzare guanti di PVC o di gomma. Protezione degli occhi: Indossare occhiali di sicurezza. Protezione ambientale: Le apparecchiature destinate alla lavorazione del prodotto in polvere (insaccatrici, miscelatori, essiccatori) devono essere dotate di sistema di aspirazione e filtrazione dell aria atto a prevenire la formazione di polveri nell ambiente di lavoro ed esterno.

Ossido di Cromo Verde Pagina 3 di 5 9. Proprietà fisiche e chimiche Aspetto: Odore: Polvere di colore verde nessuno ph (20 C, acqua, 50 g/litro): 3,5 6,5 Punto di fusione: Punto di ebollizione: Punto di infiammabilità: Proprietà esplosive: Proprietà comburenti: Tensione di vapore (20 C): Densità (20 C): Densità apparente (20 C): Viscosità (20 C): Solubilità: > 2.300 C non misurato non è infiammmabile non possiede proprietà esplosive non possiede proprietà comburenti appross. 5,4 kg/l appross. 0,8 kg/l insolubile in acqua e solventi organici (disperdibile). Solubile in acidi. Coefficiente di ripartizione in n-c 8 H 14 OH/H 2 O: Velocità di evaporazione: 10. Stabilità e reattività Decomposizione termica Stabile Reazioni pericolose / Prodotti di decomposizione pericolosi Nessuno Materiali di evitare: Nessuno 11. Informazioni tossicologiche Ossido di cromo (III) Tossicità orale (ratto): Informazioni generali: LD 50 > 10.000 mg/kg Il prodotto può essere ossidato in quantità minime a Cr(VI) quando viene applicato a temperature alte in un atmosfera con ossigeno. Cr(VI) è stato identificato come sostanza tossicologica. L esposizione degli operatori deve essere inferiore ai seguenti limiti: TWA (OSHA PEL): 0,1 mg CrO 3 /m 3 TLV-TWA (ACGIH): 0,05 mg CrO 3 /m 3 TWA (NIOSH REL): 0,025 mg Cr(VI)/ m 3 0,050 mg Cr(VI)/ m 3 soffitto

Ossido di Cromo Verde Pagina 4 di 5 12. Informazioni ecologiche Tossicità Acquatica (Idus Idus dorata): nessuna informazione disponibile Tossicità Batteriologica: nessuna informazione disponibile Mobilità: Persistenza e degradabilità: Potenziale di bioaccumulo: Il pigmento è insolubile in acqua e può essere separato per sedimentazione. Ambiente Evitare contaminazione di fognature, acque e terreni. 13. Considerazioni per lo smaltimento Le eccedenze e i residui del prodotto e l imballo possono essere smaltiti come rifiuti non pericolosi oppure essere destinati al recupero Rispettare le normative locali e nazionali (vedasi punto 15). 14. Trasporto Prodotto non soggetto alle normative sul trasporto di merci pericolose (GGVS/GGVE/RID/IMDG-CODE/TCAO/ IATA/DGR/ADR). 15. Informazioni sulla normativa * L ossido di cromo non è classificato pericoloso dalla Direttiva 67/548/CE. La presente scheda è stata compilata in accordo con la direttiva comunitaria 2001/58/CE. Normativa italiana di riferimento: D.P.R. 547/55 Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro. D.P.R. 203/88 Emissioni in atmosfera. Decreto Legislativo del Governo n 626 del 19/09/1994 Attuazione delle direttive 89/391CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE, 89/656/CEE, 90/269/CEE, 90/270/CEE, 90/394/CEE e 90/679/CEE, 93/88/CEE, 97/42/CE e 1999/38/CE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori durante il lavoro. Decreto Legislativo del Governo n 242 del 19/03/1996 Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, recante attuazione di direttive comunitarie riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro. Decreto Legislativo del Governo n 52 del 03/02/1997 Attuazione della direttiva 92/32/CEE concernente classificazione, imballaggio ed etichettatura delle sostanze pericolose. Decreto Legislativo del Governo n 22 del 05/02/1997 Attuazione delle direttive 91/156/CEE sui rifiuti, 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e 94/62/CE sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio. Decreto Ministeriale del 04/04/1997 Attuazione dell'art. 25, commi 1 e 2, del decreto legislativo 3 febbraio 1997, n. 52, concernente classificazione, imballaggio ed etichettatura delle sostanze pericolose, relativamente alla scheda informativa in materia di sicurezza. Decreto Ministeriale del 28/04/1997 Attuazione dell'art. 37, commi 1 e 2, del decreto legislativo 3 febbraio 1997, n. 52, concernente classificazione, imballaggio ed etichettatura delle sostanze pericolose. Decreto Ministeriale del 05/02/1998 Individuazione dei rifiuti non pericolosi sottoposti alle procedure semplificate di recupero ai sensi degli articoli 31 e 33 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22. Decreto Legislativo del Governo n 285 del 16/07/1998 Attuazione di direttive comunitarie in materia di classificazione, imballaggio ed etichettatura dei preparati pericolosi, a norma dell'articolo 38 della legge 24 aprile 1998, n. 128.

Ossido di Cromo Verde Pagina 5 di 5 Decreto Legislativo del Governo n 152 del 11/05/1999 Disposizioni sulla tutela delle acque dall'inquinamento e recepimento della direttiva 91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane e della direttiva 91/676/CEE relativa alla protezione delle acque dall'inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole. Decreto Legislativo del Governo n 372 del 04/08/1999 Attuazione della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento. (IPPC). Decreto Legislativo del Governo n 25 del 2/2/2002 Attuazione della Direttiva 98/24/CE sulla protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori contro i rischi da agenti chimici durante il lavoro. Normativa europea di riferimento: Direttiva 67/548/CEE del 27/06/1967 Direttiva del Consiglio, del 27 giugno 1967, concernente il ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative relative alla classificazione, all'imballaggio e all'etichettatura delle sostanze pericolose. Direttiva 2001/58/CE Schede di sicurezza. Direttiva 1999/45/CE Classificazione, etichettatura, imballaggio dei preparati pericolosi. Direttiva 2001/59/CE recante ventottesimo adeguamento della Direttiva 67/548/CEE. Decisione 2001/118/ CE Registro europeo dei rifiuti. 16. Altre informazioni Le informazioni riportate sono basate sulle conoscenze attuali. Chi lo utilizza è tenuto ad effettuare opportune indagini per determinare l idoneità delle informazioni per le proprie specifiche esigenze. Le parti modificate di questa versione sono segnate con *. La presente scheda annulla la precedente. Contatto tecnico: tel. 011-2280587 e fax 011-2280607.