" Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga in me secondo la tua parola..." (Lc 1,38)
Canto C. O Dio, vieni a salvarmi. T. Signore, vieni presto in mio aiuto. C. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. T. Come era nel principio, e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia. G. In questo ultimo scorcio di Avvento, la Parola non ci parla più di "vie" da spianare e preparare per la venuta del Redentore, ma di una dimora da destinare a Lui. Disponiamoci all'accoglienza di Dio e lasciamo che il suo Figlio nasca, e rinasca, sempre in noi. E un evento grande, un'esperienza di fede che possiamo, anche noi, accogliere e vivere con l'atteggiamento semplice ed umile della Vergine Maria che, all'angelo rispose:" Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga in me secondo la tua parola..." (Lc 1,38). C. Rispondiamo alle invocazioni di perdono cantando: Misericordias Domini in aeternum cantabo. 1 L. Ti chiediamo perdono Signore, per tutte le volte che non abbiamo le mani pronte al servizio. Misericordias Domini in aeternum cantabo. 2 L. Ti chiediamo perdono Signore, perchè non siamo stati capaci di avere gli occhi aperti alle necessità dei fratelli. Misericordias Domini in aeternum cantabo. 3 L. Ti chiediamo perdono Signore, per tutte le volte che il nostro cuore non è riuscito ad amare senza distinzioni. Misericordias Domini in aeternum cantabo 4 L. Ti chiediamo perdono Signore per tutte le volte che non siamo stati capaci di ascoltarti e di risponderti: Ciò che Tu vuoi, Signore, si compia in me. Misericordias Domini in aeternum cantabo G. Giovedì 8 dicembre abbiamo celebrato la giornata dell Adesione e noi stasera in comunione con quanti hanno scelto di aderire all AC e con i sacerdoti che ci sostengono recitiamo la preghiera che ci sta accompagnando durante lo spazio di Adoro il lunedì : Ti prego, Gesù, * fa che con la tua grazia io non mi stanchi mai di cercarti e di adorarti con tutto il cuore.
Insegnami a conoscerti e ad amarti per imparare da Te ad incontrare e prendermi cura degli altri e a vivere in pienezza la mia vita. Fa che il mio cuore non si inorgoglisca, non cerchi cose più grandi delle mie forze; fa che si apra al mondo con il Tuo sguardo di compassione e di misericordia e che nel mio cuore trovino eco le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce di tutti, dei poveri soprattutto e che sappia anche partecipare con ciò che sono a portare un po di Cielo in terra. Affido a te, Maria, tutti noi affinché ci accompagni, ciascuno con la propria vocazione, in un cammino che non abbia paura di fidarsi ed affidarsi a Gesù, ma che tenda verso l alto e che profumi di santità, per la gioia del mondo intero. Maria, Madre della Chiesa, prega per noi. Santi e Beati dell Azione Cattolica, pregate per noi. Dal Vangelo secondo Luca (Lc 1,26-38) In quel tempo, l angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazareth, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l angelo si allontanò da lei. * Preghiera liberamente adattata dalla nostra associazione parrocchiale
Riflessione "Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola" (Lc 1,38). Così la Vergine Maria risponde all'annuncio dell'angelo riguardo la sua futura gravidanza. Il fiat di Maria lascia trasparire il suo desiderio, la gioia, di abbandonarsi al volere di Dio: dunque, lei è la prima a credere al Vangelo, e, allo stesso tempo, è la figura ideale del discepolo. Maria è totalmente disponibile ad accogliere il Verbo che viene, da divenire la Casa di Dio, il luogo in cui l'attesa del Signore s'intensifica e diviene certezza nell'oggi della storia. L'esempio della Madre del Signore stimola ciascuno di noi a prepararci al Natale coscienti che non è una ricorrenza, ma la rivelazione del mistero d'amore di Dio, fasciato nel silenzio per secoli eterni (Rm 16,25), vale a dire, annunciato dai profeti e atteso dai credenti ebrei, e visibile, ora, nel Figlio fatto carne per noi. La meravigliosa chiamata di Dio alla speranza implica, perciò, un'integrale apertura del cuore e dello spirito per accogliere il Verbo fatto storia. PREGHIAMO INSIEME: Poiché le parole non sono fatte per rimanere inerti nei nostri libri, ma per prenderci e correre il mondo in noi, lascia, o Signore, che di quella lezione di felicità, di quel fuoco di gioia che accendesti un giorno, alcune scintille ci tocchino, ci mordano, c'investano, ci invadano. Fa' che da essi penetrati come "faville nelle stoppie" noi corriamo le strade di città accompagnando l'onda delle folle contagiosi di beatitudine, contagiosi di gioia. Perché ne abbiamo veramente abbastanza di tutti i banditori di cattive notizie, di tristi notizie: essi fan talmente rumore che la tua Parola non risuona più. Fa' esplodere nel loro frastuono il nostro silenzio che palpita del tuo messaggio di speranza. (Madeleine Delbrel) Canto G. Concludiamo Adoro il lunedì con la parte finale della compieta.
Ant. Nella veglia salvaci, Signore, nel sonno non ci abbandonare: il cuore vegli con Cristo e il corpo riposi nella pace. Ora lascia, o Signore, che il tuo servo * vada in pace secondo la tua parola; CANTICO di SIMEONE Lc 2,29-32 perché i miei occhi han visto la tua salvezza * preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti * e gloria del tuo popolo Israele. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. * Come era nel principio, e ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen. Ant. Nella veglia salvaci, Signore, nel sonno non ci abbandonare: il cuore vegli con Cristo e il corpo riposi nella pace. ORAZIONE Donaci, o Padre, un sonno ristoratore e fa' che i germi di bene, seminati nei solchi di questa giornata, producano una messe abbondante. Per Cristo nostro Signore. BENEDIZIONE FINALE Il Signore ci conceda una notte serena e un riposo tranquillo. R Amen. Canto