La gestione dei rifiuti: il il caso del Comune di Roma

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La sfida del geologo nel XXI secolo nelle strategie di sviluppo sostenibile La gestione dei rifiuti: il il caso del Comune di Roma Dipartimento Tutela Ambientale e del Verde - Protezione Civile U.O.- Gestione Piano Rifiuti e Risanamenti Ambientali Dott.ssa Luisa Frattini 5 maggio 2011 1

Normativa Principali riferimenti normativi Decreto Legislativo 5 febbraio 1997, n. n. 22 22 (cd. (cd. decreto decreto Ronchi ) Ronchi ) Decreto Legislativo 3 aprile 2006, 152 152 e s.m.i. (cd. (cd. Testo Testo unico unico Norme Norme in in materia materia ambientale ) ambientale ) Legge Regione Lazio 9 luglio 1998, n. n. 27 27 ( Disciplina regionale della della gestione dei dei rifiuti ) Deliberazione Consiglio Comunale di di Roma n. n. 105 105 del del 12 12 maggio 2005 ( Regolamento ( Regolamento comunale comunale per per la la Gestione Gestione dei dei rifiuti rifiuti urbani ) urbani ) Contratto di di Servizio per per la la Gestione dei dei rifiuti urbani e i i servizi di di decoro e igiene urbana --Comune di di Roma e Ama Ama S.p.A. 2

Gestione dei Rifiuti Urbani Normativa di Riferimento PRIMA DECRETO LEGISLATIVO 5 febbraio 1997, n. 22 cd. decreto Ronchi OGGI DECRETO LEGISLATIVO 3 aprile 2006, n. 152 Norme in materia ambientale 3

Il nuovo Codice Ambientale D.Lgs. 152/06 Dal 29 aprile 2006, data di entrata in vigore del D.Lgs. 3 aprile 2006, n.152 (recante Norme in materia ambientale ), la normativa nazionale sulla tutela dell ambiente ha subito una profonda trasformazione. Il D.Lgs. 152/06 (cd. Codice ambientale ) ha riscritto le regole su: valutazione di impatto ambientale (Parte II, artt. 4-52) difesa del suolo e tutela delle acque (Parte III, artt. 53-176) gestione dei rifiuti (Parte IV, artt. 177-266) riduzione dell'inquinamento atmosferico (Parte V, artt. 267-298) risarcimento dei danni ambientali (Parte VI, artt. 299-318) abrogando la maggior parte dei previgenti provvedimenti del settore. 4

Recepimento nuova direttiva quadro sui rifiuti 2008/98/Ce Con il il D.Lgs. del 3 dicembre 2010, n. n. 205 il il Governo su su delega del Parlamento ha ha concluso (almeno per ora e per l ennesima volta) la la revisione del D.Lgs. 152/06, intervenendo sulla Parte IV, recante le le norme in in materia di di Gestione dei rifiuti e di di Bonifica dei siti siti inquinati, con l occasione recependo le le prescrizioni della direttiva 2008/98/Ce, ultima direttiva quadro di di settore (S.O (S.O n. n. 269 269 alla alla G.U. G.U. n. n. 288 288 del del 10.12.2010) 5

MODIFICHE INTRODOTTE DAL D.Lgs. 152/2006 D.lgs. 22/97 Art. 21 I Comuni effettuano la gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati in regime di privativa nelle forme di cui alla legge n. 142/90 (sostituita da D.lgs. 267/2002 (T.U. Enti locali) e dell art. 23 (ambiti ottimali) I Comuni disciplinano la gestione dei rifiuti urbani con appositi regolamenti che, nel rispetto dei principi di efficienza, efficacia ed economicità, stabiliscono in particolare: l assimilazione per qualità e quantità dei rifiuti speciali non pericolosi ai rifiuti urbani secondo i criteri fissati ai sensi dell art.18 (determinazione da parte dello Stato dei criteri qualitativi e quantitativi per l assimilazione) D.lgs. 152/2006 Art. 198 I comuni concorrono, nell ambito delle attività svolte a livello degli ambiti territoriali ottimali ( ) alla gestione dei rifiuti urbani e assimilati. Sino all inizio delle attività del soggetto aggiudicatario della gara ad evidenza pubblica indetta dall Autorità d ambito ai sensi dell art. 202, i comuni continuano la gestione dei RU e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento in regime di privativa nelle forme di cui all art. 113, co. 5 del D.Lgs. 18/08/2000, n.267. I comuni concorrono a disciplinare la gestione dei rifiuti urbani con appositi regolamenti che ( ) in coerenza con i piani d ambito ( ) stabiliscono.:. l assimilazione, per qualità e quantità, dei rifiuti speciali non pericolosi ai rifiuti urbani, secondo i criteri di cui all art. 195, coma 2, lettera e) (determinazione da parte dello Stato dei criteri qualitativi e quantitativi per l assimilazione ai fini della raccolta e dello smaltimento ). (Criteri di assimilazione modif. dal c.d. secondo Correttivo ) 6

Regolamento comunale per la gestione dei rifiuti urbani del Comune di Roma Il Il Consiglio Comunale, con con deliberazione n. n. 105 105 del del 12 12 maggio 2005, ha ha approvato il il nuovo Regolamento comunale per per la la gestione dei dei rifiuti urbani. (precedente (precedente Regolamento, Regolamento, predisposto predisposto ai ai sensi sensi del del D.P.R. D.P.R. 915/82, 915/82, era era stato stato approvato approvato con con Del. Del. C.C. C.C. n.370/1988) n.370/1988) Il Il Regolamento disciplina le le norme per per il il conferimento e la la raccolta dei dei vari vari tipi tipi di di rifiuti; delinea i i criteri di di distinzione tra tra rifiuti urbani domestici, esterni e speciali, ne ne definisce le le modalità di di gestione e stabilisce gli gli obblighi dei dei produttori di di rifiuti, definisce il il sistema sanzionatorio per per eventuali violazioni e individua il il personale addetto alla alla vigilanza e sanzioni (artt. 61 61 e 62 62 del del Regolamento). 7

Comune di Roma Contratto di Servizio Gestione rifiuti Il Il Comune di di Roma e Ama S.p.A. regolano i i loro rapporti attraverso il il Contratto di di Servizio per per la la Gestione dei dei rifiuti urbani e i i servizi di di decoro e igiene urbana. Il Il Contratto vigente, inizialmente di di durata triennale (2003-2005), è stato ulteriormente prorogato fino al al 31 31 dicembre 2011. (D.G.C. (D.G.C. n. n. 146 146 del del 29.12.2010). 29.12.2010). Sono in in corso le le attività per per la la predisposizione del del nuovo Contratto di di servizio, in in conformità alle alle Linee guida approvate dal dal Consiglio Comunale con deliberazione n. n. 20/07. 8

Definizioni (art. 183, c. 1, lett. a) D.Lgs. 152/06 e s.m.i. ) Definizione di rifiuto : Qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l intenzione o abbia l obbligo di disfarsi 9

DEFINIZIONI (art.183 D.Lgs. 152/06 e s.m.i.) PRODUTTORE: il soggetto la cui attività produce rifiuti ( produttore iniziale ) o chiunque effettui operazioni di pretrattamento, di miscuglio o altre operazioni che hanno modificato la natura o la composizione di detti rifiuti; DETENTORE: il produttore dei rifiuti o la persona fisica o giuridica che ne è in possesso; PREVENZIONE: misure adottate prima che una sostanza, un materiale o un prodotto diventi rifiuto che riducono la quantità dei rifiuti e gli impatti negativi dei rifiuti sull ambiente e sulla salute umana; GESTIONE: la raccolta, il trasporto, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti, compreso il controllo di tali operazioni; 10

CLASSIFICAZIONE (art.184 D.Lgs. 152/06 e s.m.i.) ORIGINE CARATTERISTICHE DI DI PERICOLOSITA urbani speciali pericolosi non pericolosi R.U. domestici R.U. esterni 11

RIFIUTI URBANI (1) (art.184, comma 2 D.Lgs. 152/06) 1. 1. i i rifiuti domestici, anche ingombranti, provenienti da da locali e luoghi adibiti ad ad uso di di civile abitazione; 2. 2. i i rifiuti speciali non pericolosi provenienti da da locali e luoghi adibiti ad ad usi usi diversi da da quelli di di civile abitazione, assimilati ai ai rifiuti urbani, per qualità e quantità, ai ai sensi dell art. 198, c. c. 2, 2, lett. g); 12

Criteri qualitativi e quantitativi di assimilazione (art.9 Regolamento) (1) Nelle more della della determinazione dei dei criteri qualitativi e quantitativi di di assimilazione di di cui cui all art. 18, 18, c.2, c.2, lett. lett. d) d) del del D.Lgs. 22/97 (ora (ora art. art. 198, 198, c.2, c.2, lett. lett. g) g) D.Lgs. D.Lgs. 152/06), 152/06), si si considerano assimilati agli agli urbani, ai ai fini fini del del presente Regolamento, i i rifiuti speciali non non pericolosi prodotti dalle dalle attività individuate al al precedente art. art. 8 che: che: (comma 1) 1) a) a) abbiano una una composizione merceologica analoga a quella dei dei rifiuti urbani domestici o, o, comunque, siano costituiti da da manufatti e materiali simili a quelli elencati al al punto 1.1.1, lett. lett. a) a) della della del.c.i. del del 27.07.1984 (.) (.) b) b) rispondano ai ai criteri quantitativi, definiti in in chilogrammi di di rifiuti prodotti per per unità di di superficie all anno (kg/mq*anno), così così come riportati nella nella tabella A. A. 13

RIFIUTI URBANI (2) (art.184, comma 2 D.Lgs. 152/06 -) R.U. ESTERNI 1. 1. i i rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade; 2. 2. i i rifiuti di di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade ed ed aree pubbliche o su su quelle private comunque soggette ad ad uso uso pubblico; 3. 3. i i rifiuti giacenti sulle spiagge marittime e lacuali e sulle rive dei dei corsi d acqua; 4. 4. i i rifiuti vegetali provenienti da da aree verdi, quali giardini, parchi e aree cimiteriali; 5. 5. i i rifiuti cimiteriali provenienti da da esumazioni ed ed estumulazioni, quali residui lignei, metallici, stoffe, cuoio e simili. 14

RIFIUTI SPECIALI (art.184, comma 3 D.Lgs. 152/06) 1. 1. i i rifiuti da da attività agricole e agro-industriali ai ai sensi e per per gli gli effetti dell articolo 2135 c.c.; c.c.; 2. 2. i i rifiuti derivanti dalle dalle attività di di demolizione, costruzione, nonché i i rifiuti che che derivano dalle dalle attività di di scavo fermo restando quanto disposto dall art.184-bis.. 3. 3. i i rifiuti da da lavorazioni industriali 4. 4. i i rifiuti da da lavorazioni artigianali; 5. 5. i i rifiuti da da attività commerciali; 6. 6. i i rifiuti da da attività di di servizio; 7. 7. i i rifiuti derivanti dalla dalla attività di di recupero e smaltimento di di rifiuti, i i fanghi prodotti dalla dalla potabilizzazione e da da altri altri trattamenti delle delle acque e dalla dalla depurazione delle delle acque reflue e da da abbattimento di di fumi; 8. 8. i i rifiuti derivanti da da attività sanitarie; 15

DEFINIZIONI (art.183 D.Lgs. 152/06 e s.m.i.) RACCOLTA: il il prelievo dei dei rifiuti, compresi la la cernita preliminare e il il deposito, ivi ivi compresa la la gestione dei dei centri di di raccolta, ai ai fini fini del del loro loro trasporto in in un un impianto di di trattamento; RACCOLTA DIFFERENZIATA: la la raccolta in in cui cui un un flusso di di rifiuti è tenuto separato in in base base al al tipo tipo ed ed alla alla natura dei dei rifiuti al al fine fine di di facilitarne il il trattamento specifico (art. (art. 183 183 D.Lgs. D.Lgs. 152/06 152/06 come come modif. modif. dal dal D.Lgs. D.Lgs. 205/2010 205/2010 - - c.d. c.d. quarto quarto Correttivo ): - Monomateriale: la raccolta di rifiuti aventi la medesima natura merceologica, effettuata con modalità specifiche, che permettono di avviare al recupero i rifiuti senza operazioni di separazione; - Multimateriale: la raccolta differenziata di rifiuti di diversa composizione (ad esempio la raccolta congiunta di vetro, lattine, barattoli e plastica oppure di lattine, barattoli e plastica) i quali possono essere raccolti in un unico tipo di contenitore, ovvero con modalità specifiche, per essere poi separati nelle successive fasi di recupero; 16

LA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI A ROMA INFORMAZIONI GENERALI IL SISTEMA DI DI RACCOLTA STRADALE IL SISTEMA DI DI RACCOLTA PORTA A PORTA IL SISTEMA DI DI RACCOLTA DUALE 17

Comune di Roma contesto territoriale Area servita (19 Municipi): Popolazione: Superficie oggetto spazzamento: RU raccolti: 1.286 Km 2 3.000.000 ab. equivalenti (stima) 23,67 Km 2 5.000 t/g 18

Comune di Roma contesto territoriale Roma ha ha un estensione di di 1.286 Kmq ed ed una popolazione residente pari a 2.800.000 abitanti (4^ città d Europa per numero di di abitanti), ai ai quali si si aggiungono un un afflusso giornaliero dalla provincia stimato in in circa 500 mila persone/giorno ed ed una presenza turistica che nel 2010 ha ha raggiunto 10.481.000 presenze, che concorrono sensibilmente ad ad aumentare la la produzione dei rifiuti della città. 19

La gestione dei rifiuti urbani Il servizio di igiene urbana è svolto da AMA S.p.A., Società pubblica (100% del Comune di Roma); AMA S.p.A. ha un organico di circa 7.900 unità; I costi complessivi del servizio di gestione rifiuti urbani ammontano a circa 650.000.000. La discarica di Roma, ubicata nel settore sud-ovest della città (zona Malagrotta - Mun. XVI), è di proprietà privata. 20

Le dimensioni 1 milione e 800 mila t/anno da raccogliere 7.900 unità di personale addette ai servizi 54.039 cassonetti per RU indifferenziato (verdi) 22.553 cassonetti per RD (bianchi e blu) 1.360 cassonetti per RD (gialli indumenti) 11.838 altri contenitori per RD (pile, farmaci, etc) 19.314 cestini gettacarte 13 Isole ecologiche o Centri di raccolta 77 sedi di zona AMA 10 Stabilimenti e impianti AMA 21

LA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI A ROMA INFORMAZIONI GENERALI IL SISTEMA DI DI RACCOLTA STRADALE IL SISTEMA PORTA A PORTA IL SISTEMA DI DI RACCOLTA DUALE 22

MODALITA DI RACCOLTA: sistema stradale La città di Roma ha un sistema stradale con: Cassonetti Bianchi per carta e cartone; Cassonetti Blu per imballaggi in vetro, plastica e metalli; Cassonetti verdi per rifiuto indifferenziato. 23

Cassonetto Bianco Cosa inserire: tutti gli imballaggi in carta, cartone e cartoncino (scatole per la pasta, per le scarpe, per i detersivi), sacchetti di carta, cartoni, fascette di carta per yogurt e bevande giornali, riviste, libri, cataloghi, quaderni, fogli, buste, carta in qualunque forma (c.d. frazioni merceologiche similari - f.m.s.) Cosa non inserire: carte copiative, carte oleate, carte sporche piatti e bicchieri plastificati, vaschette in polistirolo, carta plastificata per alimenti rifiuti pericolosi (pile, batterie, farmaci, cartucce toner etc) 24

Modalità di raccolta Carta e Cartone Raccolta congiunta: servizio di raccolta differenziata di materiale cartaceo (giornali, libri, cartoncini, cartoni e frazioni cellulosiche similari) provenienti da utenze domestiche mediante cassonetti/campane, eventuale stoccaggio, selezione ed infine commercializzazione del materiale raccolto Raccolta selettiva: servizio di raccolta di cartoni da imballaggio presso utenze commerciali 25

Cassonetto Blu Cosa inserire: bottiglie e barattoli in vetro contenitori in plastica per liquidi (bottiglie bevande, flaconi detersivi), altri imballaggi in plastica come confezioni per alimenti (es.: affettati, frutta e verdura, vaschette del gelato, delle uova) cmq puliti, buste e sacchetti (es.: pasta, riso, caramelle), sacchetti per la spesa, films e pellicole Imballaggi in banda stagnata e barattolame vario (barattoli pomodori, tonno, legumi, cibo cani/gatti) cmq puliti imballaggi in alluminio (lattine, vassoi, fogli) Cosa non inserire: lampadine, neon, ceramiche e vasellame confezioni del latte o di altri liquidi (c.d. tetrapak), carta plastificata per alimenti piatti, bicchieri e posate di plastica polistirolo vetro in lastre rifiuti pericolosi (pile, batterie, farmaci, cartucce toner etc) 26

Modalità di raccolta Multimateriale Raccolta mediante contenitori stradali (campane e cassonetti blu) del Multimateriale: vetro, plastica, metalli Raccolta porta a porta presso gli esercizi di ristorazione del Centro Storico del vetro (monomateriale) e della frazione multimateriale leggera (plastica e metalli) 27

Cassonetto Verde Cosa inserire: tutti i rifiuti che residuano dalla raccolta differenziata 28

MODALITA DI RACCOLTA: sistema stradale I rifiuti urbani pericolosi hanno un circuito di raccolta separato con cassonetti dedicati: medicinali batterie 29

MODALITA DI RACCOLTA: sistema stradale Gli indumenti usati e accessori di abbigliamento (scarpe, abiti, cinture, etc) sono conferiti in cassonetti dedicati 30

Centri di Raccolta Centri di Raccolta (da sito internet AMA) 31

Centri di Raccolta AMA S.p.A. Centro di di Raccolta Lido Lido di di Ostia (Municipio XIII XIII P.zza Bottero )) Contenitore per per raccolta olio olio vegetale esausto, presente in in tutti tutti i i CdR CdR 32

CENTRO DI RACCOLTA (definizione art. 183 del D.Lgs. 152/06 modif. dal quarto correttivo ) CENTRO DI RACCOLTA : area presidiata ed ed allestita, senza ulteriori oneri a carico della finanza pubblica, per l attività di di raccolta mediante raggruppamento differenziato dei rifiuti urbani per frazioni omogenee conferiti dai detentori per il il trasporto agli impianti di di recupero e trattamento. La La disciplina dei centri di di raccolta è data con decreto del Ministero dell ambiente e della tutela del territorio e del mare, sentita la la conferenza unificata Stato Regioni, città e autonomie locali, di di cui cui al al d.lgs 28.08.1997, n. n. 281; (D.M. (D.M. 8 8 aprile aprile 2008, 2008, modificato modificato con con D.M. D.M. del del 13 13 maggio maggio 2009-2009- G.U. G.U. 18.07.2009, 18.07.2009, n. n. 165 165 ) ) 33

LA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI A ROMA INFORMAZIONI GENERALI IL SISTEMA DI DI RACCOLTA STRADALE IL SISTEMA DI DI RACCOLTA PORTA A PORTA IL SISTEMA DI DI RACCOLTA DUALE 34

La raccolta porta a porta a Roma La La raccolta differenziata porta porta a porta porta integrata è ad ad oggi oggi attiva attiva nei nei quartieri indicati indicati in in tabella, tabella, con con un un coinvolgimento di di circa circa 70.000 abitanti. In In questi questi quartieri, la la percentuale di di RD RD ha ha superato il il 60% 60% Colli Aniene (Mun. V) 4.583 utenze domestiche 12.833 abitanti 270 utenze non domestiche Villaggio Olimpico (Mun. II) 1.563 utenze domestiche 4.689 abitanti 93 utenze non domestiche Decima (Mun. XII) 1.668 utenze domestiche 4.504 abitanti 91 utenze non domestiche Trastevere (Mun. I) 7.460 utenze domestiche 22.380 abitanti 1.116 utenze non domestiche Massimina (Mun.XVI) 4.123 utenze domestiche 12.734 abitanti 517 utenze non domestiche Torrino Sud (Mun. XII) 3.918 utenze domestiche 11.754 abitanti 153 utenze non domestiche 35

La raccolta a domicilio o porta a porta Modalità generali ogni civico è stato dotato di di una batteria di di contenitori carrellati di di dimensioni adatte al al condominio tali contenitori sono custoditi all interno delle pertinenze condominiali i i contenitori vengono svuotati con cadenze stabilite in in base a calendari prefissati 36

La raccolta porta a porta Vantaggi Maggiore raccolta differenziata e minore smaltimento di rifiuti Migliore qualità delle frazioni raccolte (minore presenza di scarti non riciclabili) e quindi miglior tasso di recupero Contenimento degli inevitabili aumenti di costo di smaltimento Migliore decoro urbano (rimozione cassonetti stradali) Maggiore disponibilità di parcheggi Strade più pulite Responsabilizzazione del cittadino anche tramite elementi di premialità o sanzionatori Maggiore contatto tra operatori AMA e utenza Maggiore comodità per chi già prima faceva la raccolta differenziata 37

La raccolta porta a porta Modalità generali eliminati i cassonetti stradali Cassonetto Verde Rifiuti Indifferenziati Cassonetto Bianco Carta Cassonetto Blu Multimateriale positivo impatto sul decoro urbano maggiore disponibilità di parcheggi strade più pulite 38

La raccolta porta a porta RIFIUTI ORGANICI Scarti alimentari 3 VOLTE A SETTIMANA RIFIUTI NON RICICLABILI Materiali non oggetto di raccolta differenziata 2 VOLTE A SETTIMANA CARTA Carta, cartone, Cartoncino MULTIMATERIALE: Contenitori in vetro, plastica e metallo 1 VOLTA A SETTIMANA 1 VOLTA A SETTIMANA Quattro tipi di bidoncini nelle pertinenze condominiali 39

Porta a porta modalità raccolta frazione secco riciclabile CARTA, CARTA, CARTONE, CARTONCINO VETRO, PLASTICA, METALLO 40

Porta a porta modalità raccolta frazione umida SCARTI ALIMENTARI E ORGANICI 41

Porta a porta modalità raccolta frazione secca residuale MATERIALI NON NON RICICLABILI 42

Il kit per le famiglie SHOPPER BIOPATTUMIERA SACCHETTI GUIDA PROMEMORIA CALENDARIO 43