REGOLAMENTO COMUNALE PER LA VALORIZZAZIONE DELLE TIPICITA' AGROALIMENTARI ED ENOGASTRONOMICHE, DELLA PRODUZIONE, ATTIVITA' E ARTIGIANATO TRADIZIONALE,



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Comune di Piuro REGOLAMENTO COMUNALE PER LA VALORIZZAZIONE DELLE TIPICITA' AGROALIMENTARI ED ENOGASTRONOMICHE, DELLA PRODUZIONE, ATTIVITA' E ARTIGIANATO TRADIZIONALE, DELLA CULTURA E DELLE SPECIFICITÀ LOCALI. ISTITUZIONE DELLA DE.C.O. DENOMINAZIONE COMUNALE DI ORIGINE

INDICE Art. 1 - Finalità e ambito di applicazione Art. 2 L'intervento comunale Art. 3 Istituzione di un albo comunale delle iniziative e manifestazioni Art. 4 - Istituzione della De.C.O Art. 5 - Istituzione del Registro De.C.O. Art. 6 - Logo De.C.O. Art. 7 - Requisiti per l attribuzione della De.C.O. ai prodotti locali Art. 8 - Procedura per l attribuzione della De.C.O. ai prodotti locali Art. 9 - La struttura organizzativa Art. 10 - Utilizzo della De.C.O. e del relativo logo Art. 11 - Controlli e sanzioni Art. 12 - Le iniziative comunali Art. 13 - Le tutele e le garanzie Art. 14 - Le attività di coordinamento Art. 15 - Promozione di domande di registrazione ufficiale Art. 16 - Riferimento alle normative statali e regionali Art. 17 Norme finali

Art. 1 Finalità e ambito di applicazione 1. Il Comune di Piuro individua, ai sensi dell art.3 del T.U. delle leggi sugli Enti Locali approvato con D.Lgs.18/08/2000 n.267 ed ai sensi dell art.2 dello Statuto, tra i propri fini istituzionali anche, in particolare, l'assunzione di adeguate iniziative dirette a sostenere ogni forma d'intervento culturale a sostegno del patrimonio di tradizioni, cognizioni ed esperienze relative alle tipicità agroalimentari ed enogastronomiche, alla produzione, attività e artigianato tradizionale, alla cultura e alle specificità locali riferite a quei prodotti, loro confezioni, sagre e manifestazioni che, per la loro stessa tipicità, sono motivo di particolare interesse pubblico e, come tali, costituiscono una risorsa di sicuro valore economico, culturale e turistico e uno strumento di promozione dell immagine del Comune meritevole di valorizzazione. 2. Nel contempo, in attuazione dei principi statutari e nell ambito delle politiche di sostegno del comparto produttivo, intende anche valorizzare, attraverso le produzioni tipiche locali, il ruolo e la professionalità delle imprese agricole, artigianali e commerciali del territorio di Piuro. 3. Con il presente regolamento, sono stabilite anche le modalità di attribuzione, promozione e tutela della De.C.O. (acrononimo di Denominazione Comunale di Origine). Art. 2 L'intervento comunale L'azione del Comune si manifesta in direzione: 1. dell'indagine conoscitiva diretta ad individuare l'esistenza di oggetti di interesse di cui all'art. 1 commi 1 e 2 che, a motivo della loro rilevanza, siano meritevoli di evidenza pubblica, e di promuoverne la protezione nelle forme previste dalla legge al fine di garantire il mantenimento delle loro qualità attraverso l istituzione di un albo comunale delle produzioni e delle particolarità locali, e cioè di un registro De.C.O. (Denominazione Comunale); 2. dell'assunzione, nella fattispecie di prodotti che a motivo del loro consistere culturale e tradizionale siano meritevoli di riconoscimento protettivo da parte degli organi ufficiali preposti, di iniziative di valorizzazione per le quali il Comune si avvale della struttura organizzativa di cui all'art. 4 del presente regolamento per gli adempimenti amministrativi

previsti dalla legge; 3. d'intervenire, mediante forme dirette e/o di coordinamento, in attività di ricerca storica finalizzata alla individuazione di ogni fonte che, per il conseguimento delle finalità di cui al presente articolo sia meritevole di attenzione; 4. di promuovere o sostenere iniziative esterne favorendo anche attraverso interventi finanziari, diretti nei limiti delle ricorrenti compatibilità di bilancio, ricercando forme di sponsorizzazione da parte di Enti, soggetti singoli ed associati, singoli e privati a favore delle associazioni che abbiano nei loro programmi istituzionali la salvaguardia dei beni culturali e tradizionali nell'ambito delle attività agro-alimentari e che non abbiano alcun fine di lucro. 5. Di contribuire alla creazione di opportunità economiche e commerciali per le imprese legate alla cultura produttiva e gastronomica, alle tradizioni locali e all economia del turismo. 6. di rilasciare un marchio De.C.O. (Denominazione Comunale di Origine) al fine di attestare l origine del prodotto oltre alla sua composizione. Art. 3 Istituzione di un albo comunale delle iniziative e manifestazioni 1. Viene istituito presso la competente struttura comunale, un apposito albo in cui vengono iscritte le segnalazioni relative alle iniziative e manifestazioni riguardanti le attività e le produzioni che, a motivo delle loro caratteristiche e dell'interesse culturale dalle stesse destato, sono meritevoli di particolare attenzione e rilevanza pubblica. 2. E previsto che l iscrizione sia concessa alle manifestazioni che abbiano avuto luogo nel territorio comunale per almeno due anni consecutivi. 3. L elenco ufficiale delle manifestazioni da iscrivere nell albo è approvato dalla Giunta comunale, su proposta dell ufficio competente, ed è soggetto a periodico aggiornamento. Art.4 Istituzione della De.C.O. 1. Per i fini di cui al presente regolamento, è istituita la De.C.O., Denominazione Comunale di Origine, per attestare l origine dei prodotti ed il loro legame storico e culturale con il territorio comunale, nonché quale efficace strumento promozionale del

Comune di Piuro. 2. Attraverso la De.C.O. si mira a: a. conservare nel tempo i prodotti che si identificano con gli usi e che fanno parte della cultura popolare locale; b. tutelare la storia, le tradizioni, il patrimonio culturale e i sapori legati alle produzioni tipiche locali. 3. La De.C.O. non costituisce un marchio di qualità ma, quale attestazione di origine geografica, equivale nel significato, negli obiettivi e negli effetti, al marchio Made in Piuro. 4. La De.C.O., come pure il relativo logo, sono di esclusiva proprietà del Comune di Piuro. Qualunque uso improprio da parte di soggetti non autorizzati sarà perseguito ai sensi di legge. Art.5 Istituzione del Registro De.C.O. 1. Viene istituito presso la competente struttura comunale un apposito registro per tutti i prodotti tipici segnalati e denominati. 2. L iscrizione nel registro vale ad attestare l origine locale del prodotto, la sua composizione e le modalità di produzione, secondo apposito disciplinare o scheda identificativa. 3. Nel registro sono annotati, in ordine cronologico di riconoscimento: a. i prodotti a denominazione comunale di origine (De.C.O.); b. le imprese che hanno ottenuto il diritto di utilizzare la De.C.O. sui loro prodotti in quanto rispondenti al disciplinare-tipo (o alle indicazioni della scheda descrittiva); c. gli estremi della deliberazione di Giunta comunale che dispone l iscrizione e le eventuali successive modificazioni. 4. Per uno stesso prodotto possono ottenere la De.C.O. anche più imprese diverse, se ed in quanto in possesso dei relativi requisiti. 5. Una stessa impresa può ottenere la De.C.O. per più prodotti diversi. 6. Per ogni prodotto De.C.O. è istituito un fascicolo con tutta la documentazione ad esso relativa. Art.6 Logo De.C.O. 1. Per contraddistinguere e riconoscere chiaramente i prodotti iscritti nel registro di cui

all art. 5 e le iniziative di cui all art. 3, viene adottato un apposito logo identificativo a colori, così come allegato (allegato A) al presente regolamento. Art.7 Requisiti per l attribuzione della De.C.O. ai prodotti locali 1. I prodotti che si fregiano della De.C.O. devono essere prodotti nell ambito del territorio del Comune di Piuro ed essere comunque strettamente legati alla storia, alla cultura e alle tradizioni locali. 2. Per i prodotti trasformati e le preparazioni gastronomiche, nel disciplinare del singolo prodotto approvato dalla Giunta comunale, sarà specificato se, in base alla specifica tradizione, uno o più degli ingredienti devono essere in tutto o in parte originari del territorio comunale o altro. Art.8 Procedura per l attribuzione della De.C.O. ai prodotti locali 1. Le segnalazioni ai fini della iscrizione nel registro De.C.O. (Denominazione Comunale di Origine) per tutti i prodotti segnalati e denominati possono essere fatte da chiunque ritenga di promuoverle e, d'ufficio, anche dal Comune. Per le segnalazioni e domande previste dal presente articolo possono essere utilizzati i modelli allegati al presente regolamento (allegato B). 2. Le istanze per l attribuzione della De.C.O. devono essere corredate da una adeguata documentazione, diretta a evidenziare le caratteristiche del prodotto, con particolare riferimento a quelle analitiche e di processo. In particolare dovranno essere indicati: a. il nome del prodotto; b. l area geografica di produzione (che dovrà comprendere in tutto o in parte il territorio del Comune di Piuro); c. le caratteristiche del prodotto in base agli usi locali uniformi e costanti; d. i materiali e le attrezzature specifiche utilizzate per la preparazione, il condizionamento e l imballaggio dei prodotti; e. altre caratteristiche specifiche.

3. Sulla ammissibilità della iscrizione nel registro della De.C.O. si pronuncia, di norma entro sessanta giorni dalla data di ricevimento della richiesta corredata da tutti gli allegati, la Commissione comunale di cui all art.9. 4. La Commissione, sulla base della documentazione a corredo della segnalazione e degli altri elementi informativi raccolti, verificherà se il prodotto segnalato ha le caratteristiche per l iscrizione al registro De.C.O. e predisporrà, per ogni singolo prodotto che propone di iscrivere, una scheda identificativa del prodotto e delle sue caratteristiche peculiari, ovvero un disciplinare di produzione (allegato C). Nel disciplinare di produzione del prodotto potrà essere disposta la facoltà di indicare in etichetta anche il nome della frazione o un toponimo. 5. Completata l istruttoria, la Commissione presenterà le proprie proposte alla Giunta comunale che deciderà in merito ai prodotti da iscrivere nel registro De.C.O., approvando contestualmente le schede identificative o i disciplinari di produzione dei singoli prodotti che saranno vincolanti per la concessione della De.C.O. 6. Le aziende produttrici che intendono utilizzare il marchio De.C.O. fanno domanda (allegato D) alla Commissione, dichiarando conformità del proprio prodotto ai requisiti del disciplinare De.C.O. e alle indicazioni contenute nella scheda descrittiva del prodotto approvati dalla Commissione e poi dalla Giunta Comunale. 7. L accoglimento della richiesta è comunicato all impresa, unitamente agli estremi dell iscrizione nel registro (numero e data) e alle modalità di utilizzo del logo; alla comunicazione sono allegati copia della scheda identificativa e del disciplinare di produzione del prodotto e il modello del logo. L iscrizione nel registro De.C.O. non comporta oneri. 8. Le iniziative, manifestazioni, attività, i ristoratori e connesse produzioni iscritte nell'albo possono fregiarsi della scritta De.C.O. (Denominazione Comunale di Origine) per tutti i prodotti segnalati e denominati completata dal numero di iscrizione. Art.9 La struttura organizzativa 1. L esame delle richieste di iscrizione nel registro della DE.C.O. è affidato ad un apposita Commissione nominata dal Sindaco. Tale Commissione è presieduta da un membro scelto tra i partecipanti, che dura in carica fino alla scadenza del mandato amministrativo. Della Commissione fa parte il Sindaco o almeno un suo delegato. a. A supporto del lavoro della commissione, in considerazione della vastità delle

tipologie di prodotti agroalimentari da valutare, di volta in volta potranno essere invitati a partecipare uno o più esperti scelti tra persone in possesso di comprovata professionalità e/o conoscenza, nonché storici locali in relazione allo specifico settore produttivo. b. La Commissione dura in carica fino alla scadenza del mandato amministrativo e viene dichiarata indispensabile per la realizzazione dei fini istituzionali ai sensi dell art. 96 del D.Lgs. 267/2000. c. La Commissione opera validamente con la presenza della maggioranza dei suoi componenti e decide a maggioranza dei presenti. d. Le funzioni di segretario della commissione sono svolte da un componente della Commissione stessa designato dal Presidente. e. Non è previsto alcun compenso per i componenti, neppure a titolo di rimborso spese. Art.10 Utilizzo della De.C.O. e del relativo logo 1. Il Comune concede l utilizzo gratuito della scritta De.C.O. e del relativo logo identificativo, nel rispetto delle disposizioni che seguono. 2. Il concessionario ha facoltà di riprodurre il logo De.C.O. nelle quantità e dimensioni che gli sono necessarie per l esercizio della sua attività e nei colori originali o in bianco e nero, fermo restando che le riproduzioni devono essere assolutamente fedeli; è obbligatoria l aggiunta degli estremi di iscrizione (data e numero). 3. Il logo De.C.O. deve essere sistemato in modo chiaro e visibile; l utilizzatore del logo non più impiegare altri contrassegni che per il loro aspetto esterno, e/o in seguito alla loro applicazione, possano ingenerare confusione con il logo De.C.O. 4. Nel caso di vendita al minuto, la presentazione del prodotto dovrà avvenire in imballaggi e/o confezioni tali da garantire una gradevole immagine e conferire adeguata attrattività nei confronti del consumatore. 5. Il Comune di Piuro, proprietario del logo De.C.O., può avvalersi dello stesso in ogni occasione in cui ciò sia ritenuto utile ed opportuno dall Amministrazione. 6. E vietato l utilizzo, in qualunque forma, del logo De.C.O. da parte di soggetti non autorizzati.

Art.11 Controlli e sanzioni 1. Ogni abuso nell utilizzazione del logo verrà perseguito dal Comune di Piuro a termini di legge. 2. Possono essere fatti controlli dall Amministrazione comunale in osservanza del presente regolamento e delle norme contenute negli eventuali disciplinari. 3. Costituiscono causa di revoca della De.C.O. e conseguente cancellazione dal relativo registro, fatta salva ogni eventuale azione giudiziaria a tutela dell Amministrazione: a. il mancato rispetto del disciplinare di produzione (allegato C) e delle altre disposizioni del presente regolamento, salvo regolarizzazione nei termini fissati dal Comune; b. il rifiuto dell impresa a consentire i controlli e/o a presentare la documentazione richiesta in sede di verifica sulla corretta utilizzazione della De.C.O.; c. la perdita dei requisiti richiesti; d. l uso difforme o improprio del logo De.C.O., accertato dal Comune, anche su segnalazione della commissione di cui all art. 9 qualora, dopo la relativa contestazione, l utilizzatore non provveda all adeguamento nei termini fissati; e. gravi violazioni alle norme igienico-sanitarie; f. frode alimentare. 4. L'organo di controllo è rappresentato dalla stessa Commissione o da chiunque rilevi infrazioni da parte di un utilizzatore del logo alle disposizioni vigenti, registri le stesse in modo ineccepibile per iscritto, fotograficamente e con altri mezzi idonei dandone quindi pronta comunicazione all Amministrazione comunale. 5. La Giunta comunale, con proprio provvedimento e previo parere obbligatorio e motivato della Commissione, sospende oppure revoca il diritto all utilizzazione del logo De.C.O. 6. La Commissione formula il parere di cui al comma 5 solo dopo aver ascoltato il contradditorio il trasgressore. 7. Colui al quale è stato sospeso o revocato il diritto del riconoscimento De.C.O. non può richiedere alcun indennizzo o risarcimento danni. Art. 12 Le iniziative comunali 1. Il Comune assicura mediante gli strumenti di cui ha la disponibilità la massima divulgazione delle disposizioni previste dal presente regolamento.

2. Il Comune individua, nel quadro dei propri programmi editoriali, forme di comunicazione pubblica a cui affidare ogni utile informazione riferita alla materia trattata dal regolamento. 3. Il Comune, altresì, ricerca, ai fini De.C.O. forme di collaborazione con enti e associazioni particolarmente interessati alla cultura delle attività agro-alimentari attraverso tutte le forme associative previste dalla vigente legge sull ordinamento degli enti locali. Art. 13 Le tutele e le garanzie 1. Il Comune, nei modi e nelle forme consentiti dalla legge, valorizza i diritti e gli interessi pubblici derivanti dalla presenza di espressioni popolari riguardanti le attività di cui all'art. 1, in quanto rappresentanti di un rilevante patrimonio culturale pubblico, strettamente connesso agli interessi che il Comune è tenuto a tutelare e a garantire ai sensi degli artt. 3 e 13 del T.U. delle leggi sull ordinamento degli enti locali di cui al Dlgs 18 agosto 2000 n. 267. Art. 14 Le attività di coordinamento 1. Il Comune, nell'ambito delle iniziative previste dal presente regolamento, attua mediante i propri organi di governo - Giunta comunale e Sindaco o delegato - forme di coordinamento rispetto a tutte le organizzazioni culturali che hanno tra i propri fini la cultura delle attività di cui all'art. 1, riferita alle corrispondenti espressioni locali. Art. 15 Promozione di domande di registrazione ufficiale 1. Il Comune, per propria iniziativa e su proposta di organizzazioni di produttori interessati o degli organismi di cui ai precedenti articoli, sussistendo le condizioni previste dalla legge, promuove la presentazione da parte dei soggetti previsti dalla vigente normativa comunitaria, al Ministero delle politiche agricole ed alla Regione della domanda di registrazione ai fini della protezione della denominazione di origine protetta o della indicazione geografica protetta o della attestazione di specificità, dei prodotti agricoli ed alimentari e delle zone di produzione degli stessi.

2. Il Comune sostiene la presentazione della domanda provvedendo per conto ed a nome dei soggetti interessati alle procedure amministrative ed alle documentazioni occorrenti ed a seguire il procedimento durante le fasi previste dalla legge. Art. 16 Riferimento alle normative statali e regionali 1. Le normative di cui al presente regolamento s'ispirano ai principi di cui alle normative statali e regionali vigenti, conseguentemente queste costituiscono un limite, rispetto alle discipline dalle stesse previste, all'applicazione del regolamento in tutte le eventualità di ordine attuativo. Art. 17 Norme finali 1. Il presente regolamento entra in vigore al momento in cui la deliberazione consiliare di approvazione diviene esecutiva a norma di legge. 2. Non sono previste riserve di alcun tipo all'immediata efficacia delle norme di cui al presente regolamento. 3. Il presente regolamento va interpretato, rispetto alla lettera delle espressioni normative, nel senso che queste espressioni non costituiscono un limite, se non riferito alla legge, alla realizzazione di ulteriori iniziative, sempre nell'ambito dell'art. 1, ancorché non espressamente previste.