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PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Progetto Proposto La nostra idea di business: Costruiamo un business plan Docenti di riferimento Michela Piccarozzi, Cecilia Silvestri CONTENUTI DEL DOCUMENTO: 1. Descrizione del Progetto ed obiettivi formativi 2. Principali Temi affrontati 3. Modalità di realizzazione e strumenti 4. Docenti coinvolti e tempistiche 5. Allegati - Esempio materiale didattico utilizzato - Schema proposto per il lavoro - Schema convenzione

1. DESCRIZIONE DEL PROGETTO ED OBIETTIVI FORMATIVI Il Progetto proposto ha come oggetto l analisi della tematica di creazione d impresa incentrata prevalentemente sulla comprensione e costruzione del documento del Business Plan (o Piano industriale). La creazione d impresa rappresenta un processo complesso che tocca vari ambiti tematici tipici dell economia, della gestione aziendale, del diritto e della finanza. Ogni fase pone all aspirante imprenditore problemi particolari, ognuno dei quali deve essere affrontato e risolto razionalmente, ma anche in modo creativo. L obiettivo prefissato è quello di fornire una informazione sintetica sul percorso di creazione d impresa, dal concepimento dell idea alla sua realizzazione toccando i principali concetti e strumenti tipici del business planning. Gli studenti avranno così modo di conoscere ed affrontare alcuni temi fondamentali per l aspirante manager e cimentarsi in maniera originale con una nuova realtà. 2. PRINCIPALI TEMI AFFRONTATI Le tematiche ed i concetti affrontati permetteranno allo studente di avere una sintetica panoramica sul tema della creazione di impresa. Partendo dal concetto di bisogno umano e soddisfazione di questo tramite un prodotto e/o servizio si andranno a sottolineare i funzionamenti dei principali rapporti economici (Stato, società, Enti pubblici, consumatori finali etc..) per comprendere il contesto di riferimento in cui si opera. Successivamente si toccheranno i temi legati strettamente alla gestione societaria: - L azienda e l impresa: due concetti a confronto; - Il funzionamento aziendale: organi e funzioni principali; - La struttura aziendale (organigramma, mansionigramma). Data questa premessa si potrà passare all analisi dell idea imprenditoriale e alla definizione degli aspetti chiave per la costruzione del Business Plan: - Come nasce l idea (mission e vision aziendale); - Il servizio/prodotto offerto; - Il mercato di riferimento (clienti, concorrenti, fornitori); - Le normative societarie e del mercato; - L analisi di marketing (immagine, logo, pubblicità etc ) - Il piano economico finanziario e le risorse necessarie (con brevi cenni sui concetti di costi aziendali, finanziamenti, copertura del fabbisogno etc.)

3. MODALITÀ DI REALIZZAZIONE E STRUMENTI Il Progetto si divide in due fasi: nella prima si affronteranno tutti i temi sopra menzionati tramite lezione frontale interattiva con gli studenti. Al termine della lezione verrà consegnato il materiale didattico e lo schema del progetto da realizzare. La seconda parte del progetto prevede l analisi e lo sviluppo dei lavori assegnati da parte degli studenti con le tempistiche e modalità concordate con il tutor scolastico. Gli studenti potranno organizzarsi in gruppi (massimo 4-5 componenti). Il progetto prevede l utilizzo del pacchetto Office per la realizzazione dell elaborato (Word, Power Point, Excel) e di alcune fonti on line per l analisi del mercato e dei principali componenti descrittivi del piano industriale. 4. DOCENTI COINVOLTI E TEMPISTICHE Gli studenti saranno affiancati da un tutor Universitario ed uno Scolastico. Al termine del Progetto i ragazzi esporranno i risultati conseguiti ed i lavori prodotti davanti ad una Commissione composta da docenti universitari. La lezione potrà essere concordata tra i tutor coinvolti e svolgersi presso la sede universitaria o quella scolastica. Il secondo incontro, con l esposizione dei lavori, verrà fissato sempre in relazione alle manifestate esigenze scolastiche ed universitarie.

ALLEGATO 1 Esempio di materiale didattico utilizzato

ALLEGATO 2 Schema proposto per il lavoro SEZIONE QUALITATIVA: Idea aziendale; Mission e strategie; Prodotti e/o servizi offerti (caratteristiche, fattori innovativi); Soggetti coinvolti e loro caratteristiche e responsabilità (organigramma); Il mercato di riferimento; I potenziali clienti e fornitori; I potenziali concorrenti (analisi punti forza e debolezza) Il marketing: strategie e lancio pubblicitario (internet, social media etc ) SEZIONE QUANTITATIVA: I principali ricavi attesi (per tipologia di prodotto/servizio) I principali costi (tipologie e stima) Il piano di start-up (i costi di avvio: notaio, pubblicità, Camera di Commercio ) La redditività dei prodotti servizi offerti (il margine lordo di contribuzione) I futuri investimenti previsti (attrezzature, immobili etc ) GLI STRUMENTI A DISPOSIZIONE: Internet: fonte di informazioni e confronto Siti istituzionali: Istat, camere di commercio, Siti societari: per fare ipotesi di confronto ed ispirarsi Strumenti office: excel, per le simulazioni I DOCUMENTI DA REALIZZARE: IL BUSINESS PLAN: Documento word che presenti tutte le caratteristiche del progetto seguendo la struttura indicata nelle slide; LA PRESENTAZIONE: Documento in power point che permetta di presentare tutte le caratteristiche del progetto in forma sintetica e con una grafica accattivante.

ALLEGATO 3 Schema Convenzione CONVENZIONE PROGETTI ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO TRA. con sede in. via.. c.f. d ora in poi denominato istituzione scolastica, rappresentato dal Sig nato a.. il E l Università degli Studi della Tuscia con sede in Viterbo Via S. Maria in Gradi n. 4- codice fiscale 80029030568 d ora in poi denominata soggetto ospitante, rappresentata dal Rettore Prof. Alessandro Ruggieri nato a Roma il 1.6.1963 in qualità di rappresentante legale dell Università Premesso che - ai sensi dell art. 1. D. Lgs 77/05, l alternanza costituisce una modalità di realizzazione dei corsi nel secondo ciclo del sistema d istruzione e formazione, per assicurare ai giovani l acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro; - ai sensi della legge 13 luglio 2015 n. 107, art. 1, commi 33-43, i percorsi di alternanza scuola lavoro, sono organicamente inseriti nel piano triennale dell offerta formativa dell istituzione scolastica come parte integrante dei percorsi di istruzione; - l alternanza scuola-lavoro è soggetta all applicazione del D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e successive modifiche; Si conviene quanto segue Art. 1 L Università degli Studi della Tuscia di seguito indicata come il soggetto ospitante, si impegna ad accogliere a titolo gratuito presso le sue strutture soggetti in alternanza scuola lavoro su proposta dell, di seguito indicata/o anche come istituzione scolastica Art. 2 1. l accoglimento dello/degli studenti/i per i periodi di apprendimento in ambiente lavorativo non costituisce rapporto di lavoro; 2. Ai fini e agli effetti delle disposizioni di cui al D. Lgs. 81/2008, lo studente in alternanza scuola lavoro è equiparato al lavoratore, ex art. 2, comma 1 lettera a) del decreto citato; 3. L attività di formazione ed orientamento del percorso in alternanza scuola lavoro è congiuntamente progettata e verificata da un docente tutor interno, designato dall istituzione scolastica, e da un tutor formativo della struttura, indicato dal soggetto ospitante, denominato tutor formativo esterno; 4. Per ciascun allievo beneficiario del percorso in alternanza inserito nella struttura ospitante in base alla presente Convenzione è predisposto un percorso formativo personalizzato, che fa

parte integrante della presente Convenzione, coerente con il profilo educativo, culturale e professionale dell indirizzo di studi; 5. La titolarità del percorso, della progettazione formativa e della certificazione delle competenze acquisite è dell istituzione scolastica; 6. l accoglimento dello/degli studenti/i minorenni per i periodi di apprendimento in situazione lavorativa non fa acquisire agli stessi la qualifica di lavoratore minore di cui alla L. 977/67 e successive modifiche; 1. Il docente tutor interno svolge le seguenti funzioni: Art. 3 c) elabora, insieme al tutor esterno, il percorso formativo personalizzato sottoscritto dalle parti coinvolte (scuola, struttura ospitante, studente/soggetti esercenti la potestà genitoriale); d) assiste e guida lo studente nei percorsi di alternanza e ne verifica, in collaborazione con il tutor esterno, il corretto svolgimento; e) gestisce le relazioni con il contesto in cui si sviluppa l esperienza di alternanza scuola lavoro, rapportandosi con il tutor esterno; f) monitora le attività e affronta le eventuali criticità che dovessero emergere dalle stesse; g) valuta, comunica e valorizza gli obiettivi raggiunti e le competenze progressivamente sviluppate dallo studente; h) promuove l attività di valutazione sull efficacia e la coerenza del percorso di alternanza, da parte dello studente coinvolto; i) informa gli organi scolastici preposti (Dirigente Scolastico, Dipartimenti, Collegio dei docenti, Comitato Tecnico Scientifico/Comitato Scientifico) ed aggiorna il Consiglio di classe sullo svolgimento dei percorsi, anche ai fini dell eventuale riallineamento della classe; j) assiste il Dirigente Scolastico nella redazione della scheda di valutazione sulle strutture con le quali sono state stipulate le convenzioni per le attività di alternanza, evidenziandone il potenziale formativo e le eventuali difficoltà incontrate nella collaborazione; 2. Il tutor formativo esterno svolge le seguenti funzioni: a) collabora con il suo tutor interno alla progettazione, organizzazione e valutazione dell esperienza di alternanza; b) favorisce l inserimento dello studente nel contesto operativo, lo affianca e lo assiste nel percorso; c) garantisce l informazione/formazione dello/i studente/i sui rischi specifici aziendali, nel rispetto delle procedure interne; d) pianifica ed organizza le attività in base al progetto formativo, coordinandosi anche con altre figure professionali presenti nella struttura ospitante; e) coinvolge lo studente nel processo di valutazioni dell esperienza;

f) fornisce all istituzione scolastica gli elementi concordati per valutare le attività dello studente e l efficacia del processo formativo. 3. Le due figure dei tutor condividono i seguenti compiti: a) predisposizione del percorso formativo personalizzato, anche con riguardo alla disciplina della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro. In particolare, il docente tutor interno dovrà collaborare col tutor formativo esterno al fine dell individuazione delle attività richieste dal progetto formativo e delle misure di prevenzione necessarie alla tutela dello studente; b) controllo della frequenza e dell attuazione del percorso formativo personalizzato; c) raccordo tra le esperienze formative in aula e quella in contesto lavorativo; d) elaborazione di un report sull esperienza svolta e sulle acquisizioni di ciascun allievo, che concorre alla valutazione e alla certificazione delle competenze da parte del Consiglio di classe; e) verifica del rispetto da parte dello studente degli obblighi propri di ciascun lavoratore di cui all art. 20D.Lgs 81/2008. In particolare la violazione da parte dello studente degli obblighi richiamati dalla norma citata e dal percorso formativo saranno segnalati dal tutor formativo esterno al docente tutor interno affinché quest ultimo possa attivare le azioni necessarie. Art. 4 1. Durante lo svolgimento del percorso in alternanza scuola lavoro il/i beneficiario/i del percorso è tenuto /sono tenuti a: a) svolgere le attività previste dal percorso formativo personalizzato; b) rispettare le norme in materia di igiene, sicurezza e salute sui luoghi di lavoro, nonché tutte le disposizioni, istruzioni, prescrizioni, regolamenti interni, previsti a tale scopo; c) mantenere la necessaria riservatezza per quanto attiene ai dati, informazioni o conoscenze in merito a processi produttivi e prodotti, acquisiti durante lo svolgimento dell attività formativa in contesto lavorativo; d) seguire le indicazioni dei tutor e fare riferimento ad essi per qualsiasi esigenza di tipo organizzativo o altre evenienze; e) rispettare gli obblighi di cui al D.Lgs. 81/2008, art. 20. Art. 5 1. L istituzione scolastica assicura il/i beneficiario/i del percorso in alternanza scuola lavoro contro gli infortuni sul lavoro presso l INAIL, nonché per la responsabilità civile presso compagnie assicurative operanti nel settore. In caso di incedente durante lo svolgimento del percorso il soggetto ospitante si impegna a segnalare l evento, entro i tempi previsti dalla normativa vigente, agli istituti assicurativi (facendo riferimento al numero della polizza sottoscritta dal soggetto promotore) e, contestualmente, al soggetto promotore. 2. Ai fini dell applicazione dell articolo 18 del D. Lgs. 81/2008 il soggetto promotore si fa carico dei seguenti obblighi:

- tener conto delle capacità e delle condizioni della struttura ospitante, in rapporto alla salute e sicurezza degli studenti impegnati nelle attività di alternanza; - informare/formare lo studente in materia di norme relative a igiene, sicurezza e salute sui luoghi di lavoro, con particolare riguardo agli obblighi dello studente ex art. 20 D. Lgs 81/2008; - designare un tutor interno che sia competente e adeguatamente formato in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro o che si avvalga di professionalità adeguate in materia (es. RSPP); 1. Il soggetto ospitante si impegna a: Art. 6 a) garantire al beneficiario/ai beneficiari del percorso, per il tramite del tutor della struttura ospitante, l assistenza e la formazione necessarie al buon esito dell attività di alternanza, nonché la dichiarazione delle competenze acquisite nel contesto di lavoro; b) rispettare le norme antinfortunistiche e di igiene sul lavoro; c) consentire al tutor del soggetto promotore di contattare il beneficiario/i beneficiari del percorso e il tutor della struttura ospitante per verificare l andamento della formazione in contesto lavorativo, per coordinare l intero percorso formativo e per la stesura della relazione finale; d) informare il soggetto promotore di qualsiasi incidente accada al beneficiario/ai beneficiari; e) individuare il tutor esterno in un soggetto che sia competente e adeguatamente formato in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro o che si avvalga di professionalità adeguate in materia (es. RSPP). Art. 7 1. La presente convenzione decorre dalla data di sottoscrizione e dura fino all espletamento dell esperienza definita da ciascun percorso formativo personalizzato presso il soggetto ospitante. 2. E in ogni caso riconosciuta facoltà al soggetto ospitante e al soggetto promotore di risolvere la presente convenzione in caso di violazione degli obblighi in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro o del piano formativo personalizzato. VITERBO, p. L Istituto Scolastico p. L Università degli Studi della Tuscia Il Rettore Prof. Alessandro Ruggieri