Sclerosi Multipla: Red Flags neuroradiologiche. Massimiliano Calabrese



Documenti analoghi
CRITERI DIAGNOSTICI E DIAGNOSI DIFFERENZIALE NELLA SCLEROSI MULTIPLA

IMAGING AL SERVIZIO DI

Imaging delle encefalopatie autoimmuni

Diagnosi e valutazione del paziente Centri Sclerosi Multipla del Triveneto. Il ruolo dell infermiere. Trieste, 10-11/6/2005

Cecità bilaterale all esordio

Monza, 02 febbraio 2012

Lo spettro delle malattie demielinizzanti (para)infettive: un case report tra confini e sovrapposizioni

MANIFESTAZIONI NEUROLOGICHE IN CORSO DI INFEZIONE DA HIV

Le demenze vascolari riconoscono come momento fisiopatologico comune un danno cerebrale di natura vascolare (ischemico, ipossico, emorragico), che si

SINDROME DA ANTICORPI ANTI-FOSFOLIPIDI

Mielopatia di incerta natura. Maria Teresa Muratore R.Buzzi,R.Carrozza,B.Mongiardo, V.Durastanti, G.Salvatori

I V C O N G R E S S O N A Z I O N A L E A N E U M E S T R E A P R I L E

EMA conferma le raccomandazioni per minimizzare il rischio di PML, un infezione del cervello, in seguito a utilizzo di Tysabri

Università degli Studi di Foggia C.di L. nella Professione Sanitaria di INFERMIERE LO STROKE ISCHEMICO. Dott. Cristiano Capurso

Update sulle malattie infiammatorie e infettive del SNC

LA DIAGNOSI DI SCLEROSI MULTIPLA

SCLEROSI MULTIPLA. SM Malattia demielinizzante

Patologia del linguaggio in età evolutiva

AIFA Agenzia Italiana del Farmaco Natalizumab (Tysabri)

Malattie rare, polmone e fumo Sergio Harari U.O. di Pneumologia e Terapia Semi Intensiva Osp. San Giuseppe - MultiMedica, Milano

Neuromielite ottica (Sindrome di Devic) in una paziente con Immunodeficienza comune variabile (CVID)

European Neurological Review

Allegato IV. Conclusioni scientifiche

Traumi. vertebro-midollari

IL DIRETTORE GENERALE

L impegno del farmacista nell adozione e monitoraggio del PDTA: l esempio della sclerosi multipla. D. Miceli

I tumori dell encefalo e del Sistema Nervoso Centrale Parte I I Tecniche di registrazione. Silvia Patriarca Registro Tumori Piemonte

AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO

L EMA conferma le raccomandazioni per ridurre al minimo il rischio di PML, un infezione cerebrale, associato all uso di Tysabri

VIE DI MOTO CENTRALI: POTENZIALI EVOCATI MOTORI ATTRAVERSO LA STIMOLAZIONE MAGNETICA TRANSCRANICA

Ictus Acuto: Fase di Ospedalizzazione (Diagnosi) Ictus Cerebrale: Linee Guida Italiane di Prevenzione e Trattamento

Vasculiti del. 12 giugno 2014

Convulsioni febbrili. Quale terapia preventiva? Quando approfondire?

X CONGRESSO NAZIONALE SIMEU. Napoli, 19 novembre 2016 LA TAC CRANIO. Libero Barozzi Bologna

Dish or not to dish. Disfagia in paziente con Iperostosi Scheletrica Idiopatica Diffusa (DISH)

Il trattamento precoce nei pazienti con sindrome clinicamente isolata (CIS)

Ipoglicemia e danno cerebrale: morfologia e imaging. Marco Chianelli. Osp Regina Apostolorum. Albano, Roma

Il neuroimaging nella fase iperacuta dell ictus ischemico

PAPILLITE OTTICA DA ANTICORPI ANTI-MOG

Fase. orale. Fase orofaringea

Idrocefalo Normoteso. Sapienza Università di Roma Dipartimento di Neurologia e Psichiatria Neurochirurgia. Paolo Missori

Figura 1 Distrofia simpatico riflessa:

Il trattamento delle forme aggressive

RMN CEREBRALE E PFO. Carmelo Cernigliaro. Clinica San Gaudenzio Novara

Curriculum Vitae di SABRINA MARANGONI

Cisti sub-ependimale. sinonimi: pseudocisti subependimale o cisti germinolitiche.

Stroke Unit Neurologia La Spezia Presidente Alice Emilia R. SCACCO ALL ICTUS

Analisi delle segnalazioni. acuta disseminata post vaccinazione. Paolo Pellegrino MD

Le infezioni in ambito neurologico. Il parere del neurologo Giampiero Grampa

Il Progetto ProntoNEU

Neuropatia Ottica Ischemica Anteriore Diagnosi Differenziale Terapia

SCHEDA DI VALUTAZIONE PER L INSERIMENTO DI FARMACI NON PRESENTI NEL PTR

Nel sospetto di patologia cerebrovascolare L IMAGING NELLA PATOLOGIA CEREBROVASCOLARE OGGI. Segni precoci lesione ischemica (1-3 ore)

Trombolisi sistemica: l evoluzione dei criteri di inclusione. Dr.ssa Raffaella Valenti Ospedale S. Stefano, Prato ASL Toscana Centro

Indice Volume I - Principi di diagnosi e terapia Parte I Approccio ai principali disturbi neurologici

Le patologie della Mielina: diagnosi differenziale delle malattie del SNC ALGORITMO DIAGNOSTICO E RICADUTE TERAPEUTICHE

CAPITOLO 33. Vasculopatie cerebrali croniche nell anziano. Introduzione. Roberto Rossi, Antonio Manca, Ugo Salvolini

Aspetti genetici dell ictus

SCHEDA DI VALUTAZIONE PER L INSERIMENTO DI FARMACI NON PRESENTI NEL PTR NATALIZUMAB

Dr. Antongiulio Gallina MEDICI SPECIALISTI D R. ANTONGIULIO GALLINA. Specialista in: - NEUROLOGIA 1 / 6

Micaela Robotti Centro Sclerosi Multipla IRCCS Policlinico SanDonato

L. Pavolucci*, G. Amore*, F. Rondelli*, L. Favero, L. Spinardi^, E. Sessagesimi^, L. Migliaccio, E. Favaretto, M. Guarino* 09/03/2018 ANEU - Bologna

LA SCLEROSI MULTIPLA IN ETÀ PEDIATRICA: DIAGNOSI ED EVIDENZE TERAPEUTICHE

Emerging Clinical aspects: the case of LGV, syphilis and Herpes

Trombolisi endovenosa dopo infusione di idarucizumab in pazienti in terapia con dabigatran: casi personali e revisione della letteratura

Vasculitis. Inflammation of blood vessel walls leading to narrowing and occlusion, and subsequently to tissue damage caused by infarction

GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA - Serie generale n. 194

PROGRAMMA DELL INSEGNAMENTO MEDICINA DELLO SVILUPPO E RIABILITAZIONE(6 CFU)

1 ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE

Il ruolo potenziale dei biomarcatori. delle afasie primarie progressive

*Gliomi, meningiomi (extracerebrali), adenomi ipofisari, neurinomi **piu del 10% dei tumori cerebrali originano da Ca polmonari.

Curriculum Vitae Prof.ssa Maria Rosaria Tola

1. Alvarez-Larran A., Ann. Hematol

Il farmacista nel percorso ictus. L attacco ischemico transitorio: «angina del cervello» XXXXXXXXX XXXXXX

Aspetti gestionali nella Sclerosi Multipla. Roberto BRUNO BOSSIO Responsabile Centro SM Distretto Sanitario Cosenza/Savuto ASP di Cosenza

LE LINEE GUIDA: UTILIZZO RAZIONALE DELL ESPERIENZA ALTRUI

ICTUS CEREBRALE E TIA

ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI

INFORMATI VACCINATI PROTEGGITI VACCINO

IMAGING NEURORADIOLOGICO

UOC Medicina Nucleare Ospedale Santo Stefano, Prato

La BPCO e le comorbilità. Federico Sciarra

Wolfram Syndrome: clinical and genetic features of a new adult case

PRECISAZIONI SULLA COMPILAZIONE DELLE RICHIESTE DI ESAMI RM CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALL USO DEL MEZZO DI CONTRASTO

ENCEFALO. L encefalo è costituito da: Tronco encefalico. cervelletto cervello. Bulbo Ponte mesencefalo. Diencefalo. Telencefalo

Riccardo Currò Scuola di Specializzazione in Neurologia. Fondazione «C. Mondino», Università degli studi di Pavia

La Storia Naturale della Malformazione di Chiari

Modulo 2 L IMPATTO DELLA RINITE ALLERGICA SULL ASMA

GHIANDOLE SALIVARI: QUADRI PATOLOGICI

Evidenze cliniche nella risposta iniziale al trattamento SAT nella S.M. Dott.ssa Rita Brandi via dei Villini, 10 Roma

POLINEUROPATIE MULTINEUROPATIE

IL DECORSO PROGRESSIVO: DIVERSA FASE O DIVERSA MALATTIA?

La sclerosi multipla pediatrica: management generale

MANIFESTAZIONI REUMATOLOGICHE NELLE MALATTIE CRONICHE INTESTINALI

PARAPARESI SPASTICHE EREDITARIE: Le Forme Recessive. F. M. Santorelli; 05 Ottobre, 2013

CARDIOPATIA ISCHEMICA. Aneurisma Una conseguenza diretta del rimodellamento ventricolare è lo sviluppo di aneurisma ventricolare.

A.A. 2012/13. Scaricato da Sunhope.it. Prof. M.Rotondo. D.U. Neuroscienze Clinica Neurochirurgica S.U.N C.T.O.

Introduzione alle applicazioni cliniche della Risonanza Magnetica Nucleare nell ambito della Sclerosi Multipla.

Transcript:

Sclerosi Multipla: Red Flags neuroradiologiche Massimiliano Calabrese La diagnosi di Sclerosi Multipla (SM) si basa sulla dimostrazione di una disseminazione spaziale e temporale delle lesioni e la contemporanea esclusione di altre patologie neurologiche che possano mimare, clinicamente o radiologicamente, la SM. 1,2 Con le ultime revisioni dei criteri diagnostici 1,2 è stata data un importanza sempre maggiore all aspetto neuroradiologico della patologia. Infatti la sempre più capillare diffusione della Risonanza Magnetica (RM) ed il miglioramento della sua sensibilità e specificità, ha permesso di usare questo potente strumento tecnologico per acquisire la diagnosi di SM in tempi sempre più brevi, consentendo così di avviare precocemente il trattamento terapeutico. Se tuttavia i primi due criteri diagnostici (la disseminazione spaziale e temporale) sono piuttosto intuitivi, il 3 criterio risulta spesso sottovalutato e di difficile interpretazione. Come per i primi due criteri, anche in questo caso la tecnologia neuroradiologica può risultare di grande aiuto. D altra parte il frequente, e spesso accidentale, riscontro di lesioni a carico della sostanza bianca e la concomitante esistenza di numerose patologie neurologiche che possono essere responsabili di tali lesioni crea ancora numerose difficoltà in fase diagnostica. In questi casi la definizione di alcune caratteristiche peculiari delle lesioni causate dalla SM, può fornire un indubbio contributo al processo diagnostico. In questo breve articolo cercherò non tanto di definire tutte le patologie che possono entrare in diagnosi differenziale con la SM ma piuttosto alcune specifiche Red Flags radiologiche che se presenti devono mettere in guardia il clinico in quanto atipiche di SM e suggestive invece di altre patologie neurologiche che possono mimare la SM. A. La Sclerosi Multipla Il punto di partenza ovviamente sono le caratteristiche radiologiche delle lesioni in corso SM: in questa patologia l aspetto delle lesioni è prevalentemente ovoidale, con morfologia digitata (digitazioni di Dawson), e la loro localizzazione è principalmente periventricolare (Figura 1). Tuttavia è frequentemente interessata dal processo flogistico anche la sostanza bianca dei centri semiovali e di altre regioni lontane dai ventricoli come le regioni sottotentoriali, la corteccia cerebrale e soprattutto il corpo calloso (meglio visibile in sezioni sagittali, Figura 2A e B) a causa della sua alta concentrazione di fibre mieliniche. Dopo somministrazione di Gadolinio, alcune lesioni possono mostrare presa di contrasto (nella SM virtualmente ogni lesione attraversa una fase di attività in cui risulta captante il mdc per almeno 4-6 settimane) e tale captazione può essere omogenea, disomogenea o a cercine. 3 (Figura 2B). Anche le lesioni midollari nella SM sono frequenti ed hanno alcune caratteristiche peculiari (Figura 2C): esse sono identificabili al meglio utilizzando le cosiddette sequenze fast short-tau inversion recovery (fast-stir); sono descritte nel 97% circa dei pazienti con SM definita e nel 30-40% dei pazienti all esordio della malattia 4 ; generalmente hanno una morfologia che viene definita cigar-like ; sono localizzate a livello della porzione superiore del midollo cervicale e si estendono in genere per uno o due metameri; sono situate alla periferia del midollo, anche se la sostanza grigia puo essere coinvolta; occupano meno del 50% dell area traversa del midollo; non determinano un rigonfiamento midollare e non appaiono ipointense sulle sequenze T1-pesate 4. Un cenno particolare va poi fatto per le lesioni corticali che sono state recentemente descritte come un fenomeno frequente e precoce nella SM: esse infatti possono addirittura precedere la comparsa delle lesioni a carico della SB ma tendono ad accumularsi nel corso del tempo risultando così proporzionali alla durata di malattia 5. Lesioni completamente intracorticali sembrano piuttosto specifiche per la SM essendo molto rare in altre

patologie, che talvolta entrano in diagnosi differenziale con la SM, come la neuromielite ottica 6 ed l emicrania 7. Tabella 1. Caratteristiche radiologiche delle lesioni nella sclerosi multipla. 3-6 Lesioni Encefaliche Sede Aspetto Dimensioni Altre caratteristiche Periventricolare, corpo calloso (periferia), ma anche infratentoriale e corticale. Ovoidale e a fiamma (digitazioni di dawson) Variabili ma non enormi e prive di effetto massa Possibile captazione del mdc, talvolta ipointense in T1 Lesioni Spinali Sede Aspetto Dimensioni Altre caratteristiche Cervicale>dorsale>lombare Cigar-like In genere piccole (estese meno di 2 metameri) e coinvolgenti meno della metà della sezione midollare Raramente ipointense in T1, raro il rigonfiamento midollare Ovviamente in questa sede non sarà possibile trattare esaurientemente tutta la diagnostica differenziale della SM. Tuttavia cercherò di analizzare le caratteristiche radiologiche delle patologie che più di sovente possono mimare la SM, in modo da rendere più semplice il riconoscimento delle cosiddette Red Flags B. Patologie infiammatorie demielinizzanti I. La Neuromielite Ottica (NMO): è una patologia infiammatoria demielinizzante caratterizzata da ripetuti episodi di neurite ottica e mielite entrambi di norma con importanti sequele e quindi a prognosi potenzialmente molto severa. I recenti criteri diagnostici per la NMO hanno specificato alcune caratteristiche peculiari delle lesioni tipiche di questa patologia: estensione almeno pari ai 3 metameri; coinvolgimento del midollo a tutto spessore spesso con rigonfiamento midollare e precoce ipointensità nelle sequenze pesate in T1. 8,9 II. L encefalomielite Acuta Disseminata ADEM: è una patologia demielinizzante immunomediata monofasica che colpisce preferenzialmente i bambini e spesso consegue ad una infezione o vaccinazione. Alla RM le lesioni sono sostanzialmente indistinguibili dalla SM, tuttavia nella fase di attività della malattia, esse tendono spesso ad assumere tutte contemporaneamente il contrasto. In genere hanno margini non bene definiti e sono piuttosto rare le digitazioni di Dawson come anche le classiche lesioni nel corpo calloso e quelle periventricolari. 10,11 C. Vasculopatie ipossico/ischemiche (microangiopatia amiloide, iperomocisteinemia, malattie mitocondriali, CADASIL, sindrome di Susac, angite primaria, LES, Bechet etc.) Una delle possibilità più frequenti quando si vedono lesioni a carico della sostanza bianca che mimano una SM, è che esse siano invece di origine ischemica causate da disordini dei piccoli vasi che sono infatti spesso asintomatici o tutt al più associati ad una sintomatologia

aspecifica. Tali patologie, infatti, nel complesso, sono di gran lunga più frequenti (5-10% nei pazienti tra 20 e 40 anni) rispetto alla SM (1 caso su 1000). Anche se spesso tali patologie sono radiologicamente indistinguibili dalla SM, alcune caratteristiche delle loro lesioni possono tuttavia essere di grande aiuto per distinguerle dalla SM. 12,13 I. CADASIL e un disordine legato alla mutazione del gene Notch3. Dal punto di vista radiologico si caratterizza per multipli e bilaterali infarti lacunari (nei gangli della base e capsula interna) e per una diffusa iperintensità nelle sequenze pesate in T2 a carico della sostanza bianca periventricolare e profonda. Le caratteristiche radiologiche peculiari del CADASIL (Figura 3a e 3b) sono costituite dal coinvolgimento del lobo temporale, dell insula e della capsula esterna mentre corpo calloso e regioni sottotentoriali sono raramente colpite. Concomitano inoltre spesso piccole microemorragie. 14,15 II. III. IV. Malattie mitocondriali. Le encefalopatie mitocondriali sono disordini rari che coinvolgono gli enzimi della catena respiratoria. Alcune di queste patologie come l otticopatia ereditaria di Leber o la encefalopatia con acidosi lattica ed episodi stroke-like, MELAS, possono in alcuni casi essere confuse con una SM. Purtroppo non esiste un quadro radiologico tipico per l otticopatia di Leber mentre il riscontro di un diffuso aumento del lattato nel parenchima cerebrale osservato alla RM spettroscopica costituisce un forte indizio di MELAS le cui lesioni spesso cortico-sottocorticali ignorano i confini dettati dalla vascolarizzazione. 16,17 Sindrom di Susac: e una rara patologia caratterizzata da encefalopatia, occlusioni dell arteria retinica e deficit uditivo di tipo neurosensoriale causate da una microangiopatia di origine sconosciuta. Nell fase acuta la RM mostra tipiche lesioni iperintense nelle sequenze T2 pesate che talvolta captano anche il mdc e possono coinvolgere sia la sostanza bianca che quella grigia. La sede tipicamente più colpita risulta come nella SM il corpo calloso; tuttavia in questo caso vengono colpite le fibre centrali (Figura 4) con relativo risparmio di quelle alla periferia, peculiarità questa che la distingue dalla SM. La presenza di un enhancement delle leptomeningi è un altro consueto segno in questa patologia mentre risulta molto raro nella SM. 18,19 Vasculiti del SNC: sono un capitolo molto vasto della neurologia, comprendendo molte patologie tutte piuttosto rare ma potenzialmente confondibili con la SM. In molte di esse, come la malattia di Bechet ed il Lupus eritematoso sistemico o la sindrome da anticorpi antifosofolipidi, il quadro clinico è sufficiente a distinguerle dalla SM tuttavia le lesioni ad esse associate sono in genere perlopiù indistinguibili da quelle della SM. Tuttavia la predominanza di lesioni cortico-sottocorticali e la concomitante presenza di piccoli infarti, calcificazioni ed emorragie devono essere considerate a tutti gli effetti delle vere e proprie red flags. Inoltre in queste patologie in genere le lesioni captanti il mdc sono molto più rare che nella SM. 20-22 L angite primitiva del SNC ( un raro disordine ad eziologia ignota), è caratterizzata dalla presenza di estese lesioni infartuali spesso emorragiche e con effetto massa associate a calcificazioni ed enhancement leptomenigeo. 20 Nella malattia di Bechet vi sono lesioni encefaliche nella maggior parte dei casi: sono comuni le lesioni del tronco encefalico e dei gangli della base spesso associate all atrofia di queste aree, che invece risulta più rara nella SM. 21,22 D. Patologie infettive

Molte patologie infettive sia virali che batteriche o fungine possono dare lesioni encefaliche in parte indistinguibili da quelle della SM; in questi casi tuttavia il quadro clinico (acuto o subacuto) è in genere sufficiente a distinguerle dalla SM. V è tuttavia una patologia infettiva che di recente è balzata alla nostra attenzione in conseguenza dell introduzione degli anticorpi monoclonali (i.e. Natalizumab) come terapia per la SM. Mi riferisco ovviamente alla Leucoencefalopatia Multifocale Progressiva: si tratta di una infezione opportunistica da virus del JC, in genere comune nei pazienti immunocompromessi 24 ed appunto di recente osservazione nei pazienti in terapia con Natalizumab. La RM mostra in genere lesioni asimmetriche e multifocali a carico della SB. Tali lesioni non colpiscono mai i nervi ottici e solo raramente interessano il midollo spinale o presentano effetto massa 25-27. (Figura 5) In conclusione la combinazione dei dati clinici, ematologici, liquorali e neuroradiologici resta imprescindibile per un corretto inquadramento diagnostico. La sola RM non è in grado infatti di distinguere le lesioni tipiche della SM da quelle di altre patologie che possono mimare la SM Tuttavia esistono alcune Red Flags che quando presenti devono aumentare il nostro livello di attenzione segnalando una atipicità del quadro radiologico che merita una attenta riflessione ed un puntuale approfondimento. Sede Aspetto Dimensioni Altre caratteristiche Lesioni Encefaliche Periventricolare, Corpo Calloso (periferia), ma anche infratentoriale e corticale. Ovoidale e a fiamma (digitazioni di Dawson) Variabili ma non enormi e prive di effetto massa Possibile captazione del mdc, talvolta ipointense in T1 Lesioni Spinali Sede Cervicale>dorsale>lombare Aspetto Cigar-like Dimensioni In genere piccole (estese meno di 2 metameri) e coinvolgenti meno della metà della sezione midollare Altre caratteristiche Raramente ipointense in T1, raro il rigonfiamento midollare Tabella 1. Caratteristiche radiologiche delle lesioni nella Sclerosi Multipla. Figure Figura 1. Immagine FLAIR assiale di un soggetto affetto da Sclerosi Multipla. Evidenti le classiche lesioni iperintense nelle sequenze pesate in T2 in sede periventricolare.

Figura 2. A). Immagini sagittali pesate in T2 e B) pesate in T1 dopo somministrazione di Gadolinio in un soggetto affetto da Sclerosi Multipla. Evidenti le classiche lesioni a carico del corpo calloso, alcune delle quali in fase di attività. C) Immagini pesate in T2 del tratto cervicale che evidenziano le classiche lesioni Cigar-like. Figura 3A e B. Immagini FLAIR assiali di un paziente affetto da CADASIL. Evidente l iperintensità a carico della sostanza bianca, piuttosto simmetrica e coinvolgente anche i lobi temporali. Figura 4. Immagini FLAIR sagittali di paziente affetto da sindrome di Susac. Evidenti le classiche lesioni a carico del corpo calloso.

Figura 5. Immagine FLAIR assiale in scala di rossi di paziente affetto da PML. Si noti come l estesa lesione a carico della sostanza bianca non presenti effetto massa. Referencees 1) Polman CH, Reingold SC, Edan G et al. Diagnostic criteria for multiple sclerosis: 2005 revisions to the McDonald Criteria. Ann Neurol 2005; 58: 840 46. 2) Polman CH, Reingold SC, Banwell B, et al. Diagnostic criteria for multiple sclerosis: 2010 revisions to the McDonald criteria. Ann Neurol. 2011 Feb;69(2):292-302. 3) Filippi M, Rocca MA. New magnetic resonance imaging biomarkers for the diagnosis of multiple sclerosis. Expert Opin Med Diagn. 2012 Mar;6(2):109-20. 4) Lycklama G, Thompson A, Filippi M, et al. Spinal-cord MRI in multiple sclerosis. Lancet Neurol 2003; 2: 555 62. 5) Calabrese M, De Stefano N, Atzori M, et al. Detection of cortical inflammatory lesions by double inversion recovery magnetic resonance imaging in patients with multiple sclerosis. Arch Neurol. 2007 Oct;64(10):1416-22.

6) Calabrese M, Oh MS, Favaretto A, et al. No MRI evidence of cortical lesions in neuromyelitis optica. Neurology. 2012 Oct 16;79(16):1671-6 7) Absinta M, Rocca MA, Colombo B, et al. Patients with migraine do not have MRI-visible cortical lesions. J Neurol. 2012 Dec;259(12):2695-8 8) Wingerchuk DA, Lennon VA, Pittock SJ, Lucchinetti CF, Weinshenker BG. Revised diagnostic criteria for neuromyelitis optica. Neurology 2006; 66: 1485 89. 9) Pittock SJ, Lennon VA, Krecke K, Wingerchuk DM, Lucchinetti CF,Weinshenker BG. Brain abnormalities in neuromyelitis optica.arch Neurol 2006; 63: 390 96. 10) Menge T, Hemmer B, Nessler S, et al. Acute disseminated encephalomyelitis: an update. Arch Neurol 2005; 62: 1673 80. 11) Hynson JL, Kornberg AJ, Coleman LT, et al. Clinical and neuroradiologic features of acute disseminated encephalomyelitis in children. Neurology 2001; 56: 1308 12. 12) Barkhof F, Scheltens P. Imaging of white matter lesions. Cerebrovasc Dis 2002; 13: 21 30. 13) Bot JCJ, Barkhof F, Lycklama. Nijeholt G, et al. Differentiation of multiple sclerosis from other inflammatory disorders and cerebrovascular disease: value of spinal MR imaging. Radiology 2002; 223: 46 56. 14) Joutel A, Corpechot C, Ducros A, et al. Notch3 mutations in cerebral autosomal dominant arteriopathy with subcortical infarcts and leukoencephalopathy (CADASIL), a mendelian condition causing stroke and vascular dementia. Ann N Y Acad Sci 1997; 826: 213 17. 15) O Sullivan M, Jarosz JM, Martin RJ, et al. MRI hyperintensities of the temporal lobe and external capsule in patients with CADASIL. Neurology 2001; 56: 628 34. 16) Lerman-Sagie T, Leshinsky-Silver E, Watemberg N, et al. White matter involvement in mitochondrial diseases. Mol Genet Metab2005; 84: 127 36. 17) Dubeau F, De Stefano N, Zifkin BG, et al. Oxidative phosphorylation defect in the brains of carriers of the trnaleu(uur) A3243G mutation in a MELAS pedigree.ann Neurol 2000; 47: 179 185. 18) Susac JO. Susac s syndrome. AJNR Am J Neuroradiol 2004; 25: 351 52. 19) Susac JO, Murtagh FR, Egan RA, et al. MRI fi ndings in Susac s syndrome. Neurology 2003; 61: 1783 87. 20) Campi A, Benndorf G, Filippi M, et al. Primary angiitis of the central nervous system: serial MRI of brain and spinal cord. Neuroradiology 2001; 43: 599 607. 21) Yoshioka H, Matsubara T, Miyanomae Y, et al. Spinal cord MRI in neuro-behcet s disease. Neuroradiology 1996; 38: 661 62. 22) Mascalchi M, Cosottini M, Cellerini M, et al. MRI of spinal cord involvement in Behcet disease: case report. Neuroradiology 1998; 40: 255 57. 23) Barkhof F, Valk J, Hommes OR, Scheltens P. Meningeal Gd-DTPA enhancement in

multiple sclerosis. Am J Neuroradiol 1992; 13: 397 400. 24) Whiteman ML, Post MJ, Berger JR, et al. Progressive multifocal leukoencephalopathy in 47 HIV seropositive patients: neuroimaging with clinical and pathologic correlation. Radiology 1993; 187: 233 40. 25) Kleinschmidt-DeMasters BK, Tyler KL. Progressive multifocal leukoencephalopathy complicating treatment with natalizumab and interferon beta-1a for multiple sclerosis. N Engl J Med 2005;353: 369 74. 26) Langer-Gould A, Atlas SW, Bollen AW, Pelletier D. Progressive multifocal leukoencephalopathy in a patient treated with natalizumab. N Engl J Med 2005; 353: 375 81. 27) Polman CH, O Connor PW, Havrdova E, et al. A randomized, placebo-controlled trial of natalizumab for relapsing multiple sclerosis. N Engl J Med 2006; 354: 899-910.