M2 Lausanne : il primo "vero" metrò svizzero



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M2 Lausanne : il primo "vero" metrò svizzero Autor(en): Objekttyp: Bettelini, Marco Article Zeitschrift: Archi : rivista svizzera di architettura, ingegneria e urbanistica = Swiss review of architecture, engineering and urban planning Band (Jahr): - (2009) Heft 2 PDF erstellt am: 08.07.2016 Persistenter Link: http://dx.doi.org/10.5169/seals-134260 Nutzungsbedingungen Die ETH-Bibliothek ist Anbieterin der digitalisierten Zeitschriften. Sie besitzt keine Urheberrechte an den Inhalten der Zeitschriften. Die Rechte liegen in der Regel bei den Herausgebern. Die auf der Plattform e-periodica veröffentlichten Dokumente stehen für nicht-kommerzielle Zwecke in Lehre und Forschung sowie für die private Nutzung frei zur Verfügung. Einzelne Dateien oder Ausdrucke aus diesem Angebot können zusammen mit diesen Nutzungsbedingungen und den korrekten Herkunftsbezeichnungen weitergegeben werden. Das Veröffentlichen von Bildern in Print- und Online-Publikationen ist nur mit vorheriger Genehmigung der Rechteinhaber erlaubt. Die systematische Speicherung von Teilen des elektronischen Angebots auf anderen Servern bedarf ebenfalls des schriftlichen Einverständnisses der Rechteinhaber. Haftungsausschluss Alle Angaben erfolgen ohne Gewähr für Vollständigkeit oder Richtigkeit. Es wird keine Haftung übernommen für Schäden durch die Verwendung von Informationen aus diesem Online-Angebot oder durch das Fehlen von Informationen. Dies gilt auch für Inhalte Dritter, die über dieses Angebot zugänglich sind. Ein Dienst der ETH-Bibliothek ETH Zürich, Rämistrasse 101, 8092 Zürich, Schweiz, www.library.ethz.ch http://www.e-periodica.ch

m2 Lausanne - il primo «vero» metrò svizzero Marco Bettelini* La decisione del popolo vodese del 24 novembre 2002, coraggiosa per molti versi, di dotarsi di un nuovo metrò ha costituito il punto di partenza per una realizzazione ingegneristica di eccezio nale valore. L'inaugurazione è avvenuta lo scorso 18 settembre, a soli 6 anni dall'inizio dei lavori. Il nuovo metrò è completamente automatico e si snoda su una lunghezza di 5.9 km in direzione nord-sud con un totale di 14 stazioni. Esso sarà utilizzato annualmente da 25 milioni di passeg geri, con punte orarie di 6 600 passeggeri per di rezione. Un'opera importante e pionieristica per il nostro paese, che speriamo possa fare scuola. Una rete importante di trasporti pubblici Con il progetto m2 la regione losannese persegue i seguenti obiettivi: - preservare la qualità di vita nel contesto urbano; - rispondere adeguatamente ai bisogni crescenti di mobilità; - facilitare gli spostamenti in ambito lavorativo e del tempo libero; - garantire una migliore organizzazione della cir colazione in città, grazie ad un trasporto pub blico rapido e funzionale. Prima della realizzazione del m2 la rete metrò della città di Losanna comprendeva tre linee: - la linea Losanna-Echallens-Bercher, costruita nel 1872, dal centro città in direzione nord ovest. Questa linea serve la città, la periferia e i villaggi vicini; - la linea Losanna-Ouchy («Reelle»), messa in ser vizio nel 1877 (originalmente come funicolare, dal 1959 a cremagliera) e disattivata a inizio 2006, collegava le rive del lago Lemano con il centro; - la linea mi, detta tsol (Tramway du Sud-Oue st Lausannois), costruita nel 1991, collega il centro della città con la stazione regionale di Renens, attravèrso la periferia sud-ovest ed il quartiere universitario (Università e scuola Po litecnica federale). Il metrò m2 ha sostituito la vecchia linea Losan na-ouchy, della quale ha potuto utilizzare circa 1.5 km di tracciato. v$k <* Fig. - 1 II ponte Saint-Martin sorto il ponte Bessières. Sullo sfondo la cattedrale di Losanna (Foto M. Schobinger/MLO SA) Un tracciato molto impegnativo Il nuovo metrò collega Ouchy (sulla riva del lago Lemano, a quota 373 m s.m.) con Croisettes-Epalignes (quota 711 m s.m.), attraversando la città in direzione Nord-Sud (Fig. 3). Il dislivello totale è di ben 338 m, con una pendenza media del 6% e massima del 12%. Questa pendenza del tutto ec cezionale è particolarmente impegnativa a livello

di materiale rotabile e di trazione. Il tracciato comprende 8 nuove gallerie e 2 gallerie esistenti di lunghezza variabile tra i 67 m del tunnel Perdonnet e i 662 m del tunnel route de Berne, con una sezione tipo di 50 m2. La larghezza varia tra 9.94 me 11.7 m, l'altezza tra 6.74 m e 7.61 m. Il 90% della tratta è in galleria e comprende 3.4 km scavati in sotterraneo e 1.9 km realizzati a cielo aperto, con un volume totale di scavo di circa 350000 m3. Solo 600 m sono costituiti da tratte all'aperto e su ponte. Praticamente l'intera trat ta, ad eccezione di quella sotto la stazione ffs, su una lunghezza di circa 200 m, comporta binari doppi per la circolazione nelle due direzioni. Il tracciato comprende un totale di 14 stazioni (11 realizzate a cielo aperto, 2 in sotterraneo e una all'aperto), con una profondità massima di 25 m (stazione Fourmi), e un garage-officina gat («garage-atelier») a Epalinges. Le stazioni, nor malmente poco profonde, sono provviste di am pie scalinate e di ascensori per le persone a mo bilità ridotta. Esse sono provviste, per incre mentare ulteriormente la sicurezza dei passeg geri, di vetrate di separazione dai binari con porte automatiche. Condizioni particolarmente difficili di realizza zione comportano inevitabilmente dei rischi. Il 22 febbraio 2005 la catastrofe è stata sfiorata con un crollo durante la costruzione sotto la piazza Saint-Laurent, nel pieno centro di Losanna, danneggiando seriamente un centro commer ciale. Il crollo è dovuto alla presenza, non rilevata nei sondaggi effettuati, di un'importante sacca di materiale sciolto impregnato d'acqua. Non ci so no fortunatamente state vittime, ma danni molto rilevanti. La realizzazione del metrò è stata pur troppo funestata da due disgrazie: un operaio vit tima di una caduta in cantiere a fine 2006 e una giovane donna investita da un treno durante i collaudi, a fine 2008. Un metrò completamente automatico Il metrò m2 funziona - primo in Svizzera - in mo do completamente automatico. La soluzione adottata è basata sul sistema Urbalis 300 per la gestione automatica della segnaletica e dei treni della ditta francese j\lstom. Lo stesso sistema è già stato utilizzato dal 2003 per la North East Li ne di Singapore e garantisce piena sicurezza an che in caso di intervalli ridotti tra i treni (nel ca so specifico l'intervallo minimo è attualmente di tre minuti, con possibile riduzione a due). La ge stione del traffico è controllata dalla sala coman do centralizzata di Perrelet. B G 1 Tramway du sud-ouest lausannois (TSOL) III B 2 III E2ISB3CFFFFS Chemins de fer fedérau>: suisses III ^jfeo' Lausanna-Echallens-Berchef Epenex EPFL CFF RSDe 560 Colibri» UNIL-Sorge S Bourdon nett e i iffldc Mouline Fig. 2 - Metro di Losanna Fig. 3 - Tracciato del metrò m2 Prilly-Chasseur Union- Pnlly \iprilly-mal Pnlly-Malley (en projet) Malley UNIL-Dorigny -yes» t, «, ' 'a m. CrolsettesQ Vernies Q Fourmi Q CHUVÖ Mont et an Oureu Laiisanne-Chauderon ÖL TA*, Riporrne ^loui^o"""* m ftacciûrac Bessieres vigie Montelly»m? dèliy(*tt«mp89 Tra le particolarità dei veicoli occorre segnalare la trazione su gomma, necessaria a causa della forte pendenza, con conduzione laterale, prin cipio derivato direttamente da quello del mp 89 del metrò parigino. Rotaie e ruote metalliche so no utilizzate unicamente in caso di perdita di pressione nei pneumatici e per garantire il tran sito attraverso gli scambi. Un'altra particolarità legata alla forte pendenza è il triplo sistema di frenaggio: freno motore con immissione di energia in rete in condizioni normali, freno mec canico a tamburo sulle ruote in caso di emer genza e per l'aggiustamento fine della posizione di arresto nelle fermate ed un terzo sistema ma gnetico che agisce sulle rotaie, per il blocco com pleto del veicolo e per frenate di emergenza. L'a limentazione a 750 V corrente continua avviene attraverso il binario laterale di conduzione, iso lato rispetto alle rotaie. Le caratteristiche sa lienti dei 15 veicoli della Alstom sono: lunghez za 30.7 m, peso a vuoto 56 tonnellate, potenza 4 x 315 kw, 220 posti, di cui 60 a sedere, velocità massima 60 km/h. In considerazione della forte 01 wj Lausanne-Flon Lausanne CFF igrancy B Montrillon ^supprimée} Délices O Ouchy Simplon

\ bmjm*. Fig. 4 - II punto di incrocio di La Sallaz (Foto M. Schobinger/MLO SA) pendenza e della distanza ridotta tra le ferma te, la velocità media sarà di soli 18 km/h. Cia scuno di essi percorrerà annualmente 70000 km. Il design è particolarmente sobrio ed ele gante. Installazioni e sicurezza L'infrastruttura ferroviaria comprende 13 km di rotaie, 1.2 dei quali riscaldati per prevenire il pe ricolo di perdita di trazione dovuto al gelo. L'approwigionamento elettrico è garantito da 180 km di cavi di vario tipo. La potenza installata è notevole: 9 MW per la trazione (750 V CC con 4 sottostazioni elettriche) e 7 MW per gli impianti della galleria (400 V CA con 8 sottostazioni elet triche). L'alimentazione avviene attraverso due punti di collegamento alla rete di media tensione 11.5 kv della città. Particolare attenzione è stata dedicata all'isolazione della rete di alimentazio ne del sistema di trazione che, essendo a corren te continua, comporta un rischio elevato di cor rosione dovuta a correnti vaganti. L'infrastruttura di sicurezza comprende in parti colare marciapiedi laterali su entrambi i lati con corrimano per la fuga degli utenti, illuminazio ne, telefoni di soccorso e idranti. Un'analoga in frastruttura, integrata da un sistema di sorve glianza video, è installata nelle stazioni. Sui treni sono stati installati impianti di comunicazione, sorveglianza video e estintori. Una particolarità del metrò m2 è costituita dal l'impianto di ventilazione, che comprende un to tale di 52 acceleratori e tre punti di estrazione dei fumi, equipaggiati con un totale di 5 ventilatori assiali della capacità di 40 m3/s ciascuno. La rea lizzazione di questo impianto è stata decisa a se guito degli studi di sicurezza in caso di incendio, che hanno evidenziato gravi rischi per l'utenza in caso di propagazione incontrollata dei fumi, do vuta alla forte pendenza longitudinale. Particolare attenzione è stata accordata alle pro ve di funzionamento, che hanno richiesto ap prossimativamente un anno e mezzo. Esse sono state organizzate su cinque livelli principali: pro ve unitarie di funzionamento dei singoli impian ti negli stabilimenti di produzione, prove indivi duali di funzionamento in situ dopo l'installazio ne, prove di integrazione dei singoli sistemi (lo cali e a distanza), prove delle prestazioni (tempi di percorrenza ecc.) e «marche à blanc» (prove di funzionamento dell'intero sistema, con circola zione automatica dei treni senza passeggeri). Diversi partner istituzionali Il progetto m2 è complesso. Oltre ai numerosi partner impegnati nella progettazione e nella realizzazione, occorre considerare diversi part ner istituzionali, in particolare: - l'ufficio Federale dei Trasporti, come autorità di sorveglianza;

- il dipartimento delle infrastrutture del canton Vaud, che ha curato la fase di progettazione, ap provazione e accompagnamento della realizza zione; - i servizi della città di Losanna, che curano l'in terfaccia tra il progetto e il contesto urbano nel quale esso si inserisce; - la società dei trasporti pubblici losannese, come futuro gestore della struttura; - la società Métro Lausanne-Ouchy, committente per la fase realizzativa del progetto. Tempi e costi I lavori sono iniziati nel marzo 2004. Ad inizio 2007 sono cominciate le prove dinamiche, che so no culminate nelle «prove generali» di funziona mento, la cosiddetta «marche à blanc», tra luglio e agosto 2008. La messa in servizio è avvenuta il 27 ottobre 2008, meno di 6 anni dopo la decisio ne popolare. L'opera è stata dunque realizzata in soli 54 mesi. Considerando la complessità dei la vori realizzati e il delicato contesto urbano si trat ta di una prestazione veramente eccezionale. II budget totale del progetto m2 ammonta a 736 milioni di franchi (inclusa inflazione e tutti i maggiori costi legati alla sicurezza), suddivisi co me segue: 45% per i lavori di genio civile, 42% per gli impianti e 13% per altre opere. Da nota re che la costruzione delle gallerie ha assorbito solo circa il 60% del budget riservato alle opere Fig. 5 - Un momento delle prove incendio civili, mentre il rimanente è stato utilizzato per stazioni, garage-officina, opere d'arte e altri la vori esterni. Il contributo della Confederazione ammonta a 190 milioni e quello della città di Lo sanna a 100 milioni. I costi rimanenti sono a ca rico del canton Vaud. Il rincaro ha comportato un aumento dei costi effettivi dell'ordine del 20%. L'autore ha il piacere di ringraziare l'ing. Marc Badoux (direttore del pro getto m2) e il Dr Michele Mossi (direttore dello studio di ingegneria ge ste), per l'eccellente collaborazione nel quadro delle verifiche esterne di sicurezza dell'opera e per l'autorizzazione a pubblicare il materiale. * Ingegnere meccanico presso la Lombardi SA Ingegneri Consulenti Fig. 6 - La tratta Formi-Vennes durante le prove incendio. Sulla destra è visibile una postazione di soccorso con segnaletica, telefono, estinto re e idrante.