I GIOCHI OLIMPICI prof. Giuseppe Sibilani
I GIOCHI OLIMPICI sono un evento sportivo quadriennale che prevede la competizione tra i migliori atleti del mondo in quasi tutte le discipline sportive praticate nei cinque continenti. Anche se i Giochi del 1916, del 1940 e 1944 non sono stati disputati, si è continuato a conteggiare le Olimpiadi, cosicché i Giochi di Rio de Janeiro saranno quelli della trentunesima edizione. Il nome Giochi Olimpici è stato scelto per ricordare i giochi che si svolgevano nell'antica Grecia presso la città di Olimpia, nei quali si confrontavano i migliori atleti greci.
DALL ANTICHITA A Rio De Janeiro 2016
I GIOCHI OLIMPICI IN ANTICHITA I Giochi olimpici antichi furono delle celebrazioni atletiche e religiose svolte nella città della Grecia antica, Olimpia, storicamente dal 776 a.c. al 393 d.c.. Nell'antichità, si tennero in tutto 292 edizioni dei Giochi olimpici. I Giochi si tenevano ogni quattro anni e il periodo tra le due celebrazioni divenne noto come Olimpiade. La partecipazione era riservata a greci maschi liberi, che potessero vantare antenati greci.
La necessità di dedicare molto tempo agli allenamenti permetteva solo ai membri delle classi più facoltose di prendere in considerazione la partecipazione. A differenza dei Giochi olimpici moderni, solamente uomini che parlavano greco potevano partecipare alle celebrazioni. Si consideravano giochi "internazionali" poiché i partecipanti provenivano dalle varie città stato della Grecia, ed anche dalle colonie. I Giochi persero gradualmente importanza con l'aumentare del potere romano in Grecia: all'inizio furono benvoluti e aperti anche a Romani, Fenici, Galli e altri popoli sottomessi, ma quando il Cristianesimo divenne la religione ufficiale dell'impero Romano, i Giochi olimpici vennero visti come una festa "pagana e nel 393 d.c. l'imperatore Teodosio I, assieme al Vescovo di Milano Ambrogio, li vietò, ponendo fine a una storia durata oltre mille anni.
LE COMPETIZIONI DELL ANTICHITA Stadion (gara di corsa) Diaulos (corsa sulla distanza doppia dello Stadion) Dolicos (corsa di resistenza) Pugilato Lotta Pancrazio Pentathlon (Salto in lungo, Lancio del giavellotto, Lancio del disco, Corsa, Lotta) Hoplitodromos (Corsa con le armi) Gare equestri (Corse dei carri e dei cavalli)
PIERRE DE COUBERTIN E LE OLIMPIADI DELL ETA MODERNA Il motto L importante non è vincere ma partecipare è comunemente attribuito a Pierre de Coubertin, pedagogista e storico francese, che ha reso possibile la rinascita dei Giochi Olimpici Moderni.
PIERRE DE COUBERTIN Il barone Pierre De Coubertin alla fine del XIX secolo ebbe l'idea di organizzare dei giochi simili a quelli dell'antica Grecia, e quindi preclusi al sesso femminile, ma su questo punto non venne ascoltato. Le prime Olimpiadi dell'era moderna si svolsero ad Atene nel 1896.
LE OLIMPIADI DELL ETA MODERNA Dal 1900 potevano partecipare anche le donne.
LA BANDIERA OLIMPICA La bandiera olimpica raffigura cinque anelli intrecciati in campo bianco. I colori scelti sono presenti nelle bandiere di tutte le nazioni, quindi la loro combinazione simboleggia tutti i Paesi, mentre l'intreccio degli anelli rappresenta l'universalità dello spirito olimpico.
LE OLIMPIADI INVERNALI Nel 1924 vennero istituiti anche dei Giochi Olimpici invernali specifici per gli sport invernali. A partire dal 1994 l'edizione invernale non si tiene più nello stesso anno dell'edizione estiva, ma sfasata di due anni. I Giochi olimpici invernali, anche detti Olimpiadi invernali sono la controparte invernale dei Giochi olimpici estivi. In essi si disputano gare di sport invernali, che si svolgono su ghiaccio o neve, come il pattinaggio su ghiaccio e lo sci.
LE PARAOLIMPIADI l medico britannico Ludwig Guttmann organizzò una competizione sportiva nel 1948, conosciuta come Giochi di Stoke Mandeville, per veterani della seconda guerra mondiale con danni alla colonna vertebrale.
I contatti tra Guttmann e la delegazione giapponese presente a Roma in rappresentanza del Comitato Organizzatore della XVIII Olimpiade di Tokyo 1964 fecero sì che Tokyo ospitasse i Giochi Internazionali di Stoke Mandeville del 1964, successivamente riconosciuti come II Giochi Paralimpici estivi. Idealmente l'abbinamento avrebbe dovuto proseguire nel 1968 a Città del Messico, ma nel 1966 il progetto naufragò a causa del mancato sostegno del governo messicano. Fu allora Israele ad offrirsi di ospitare l'edizione del 1968, come parte delle celebrazioni per il ventesimo anniversario della nascita dello stato. Le prime Paralimpiadi Invernali furono tenute a Örnsköldsvik, in Svezia, nel 1976.
Rio De Janeiro Il simbolo delle olimpiadi raffigura tre persone che si abbracciano dando forma a un ideale Pan di Zucchero con i colori della bandiera brasiliana.
Città ospitante Rio De Janeiro, Brasile Nazioni partecipanti 205 Atleti partecipanti 10500 Competizioni 300 in 26 sport Cerimonia di apertura 05 agosto 2016 Cerimonia di chiusura 21 agosto 2016
Olimpiadi 2016 Rio De Janeiro La Cerimonia di apertura si svolgerà il 5 agosto 2016 allo Stadio Maracanà di Rio de Janeiro e la cerimonia di chiusura il 21 Agosto 2016. Rio de Janeiro sarà la prima città dell'america Latina che ospiterà la 31 edizione dei Giochi Olimpici del 2016. Il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha fatto questa scelta dopo che è stato assegnato il Mondiale di Calcio 2014 a Rio de Janeiro, destinazione preferita ad altre città (Chicago e Madrid), anche per la bellezza naturale del luogo, per l'allegria carioca e per il flusso turistico ed economico-commerciale che porterà a questo evento. Rio de Janeiro ha già iniziato la costruzione, il miglioramento e l'ammodernamento delle infrastrutture della città in particolar modo quello dei trasporti, quindi Aeroporto, Metropolitana e trasporto pubblico. Con tutto ciò, oltre a portare una maggiore visibilità, si potrà sfruttare al meglio il flusso di turisti che arriverà e che sarà presente durante l'evento. Oltre allo stadio Maracanà e al quartiere Deodoro, Barra da Tjuca, nella zona ovest di Rio de Janeiro, sarà il luogo dove si terrà la maggior parte delle competizioni olimpiche, ma anche sulla spiaggia di Copacabana ci sarà in programma il beach volley.
SPORT E NUMERO DI COMPETIZIONI Atletica leggera (47) Badminton (5) Calcio (2) Canoa/kayak Canoa/kayak (in acque libere) (12) Canoa/kayak (slalom) (4) Canottaggio (14) Ciclismo BMX (2) Mountain bike (2) Ciclismo su strada (4) Ciclismo su pista (10) Equitazione Dressage (2) Concorso completo (2) Salto ad ostacoli (2) Rio De Janeiro 2016 Ginnastica Pallavolo Ginnastica artistica (14) Pallavolo (2) Ginnastica ritmica (2) Beach volley (2) Trampolino elastico (2) Pentathlon moderno (2) Hockey su prato (2) Judo (14) Lotta Lotta stile libero (11) Pugilato (13) Scherma (10) Sollevamento pesi (15) Taekwondo (8) Lotta greco-romana (7) Tennis (5) Nuoto e sport acquatici Tennis tavolo (4) Tuffi (8) Tiro a segno/volo (15) Nuoto (34) Tiro con l'arco (4) Nuoto Triathlon (2) sincronizzato (2) Vela (10) Pallanuoto (2) Pallacanestro (2) Pallamano (2)
Rio: una cascata urbana per le Olimpiadi del 2016 Una torre di vetro sul mare alta 105 metri di fronte a Copacabana per generare energia Una torre alimentata da sole e mare per rendere energeticamente autosufficienti le prossime Olimpiadi. Appena calato il sipario sui Giochi di Londra, infatti, si comincia già a parlare delle nuove costruzioni eco-compatibili, delle strade da percorrere verso l energia pulita e delle strategie a zero emissioni che vedremo nel 2016 alle Olimpiadi di Rio de Janeiro. Tra queste, un progetto colossale chiamato Solar City Tower (Sct) che, nei prossimi anni, si appresta a richiamare l attenzione e far parlare parecchio di sé.
IL PROGETTO - Una torre di vetro sul mare con in cima una cascata, alta 105 metri e visibile dai visitatori che arrivano via nave o con l aereo, situata nell isola di Cotonduba, di fronte alla spiaggia di Copacabana. E che nella baia di Rio offrirà non solo un punto di vista privilegiato grazie ai tre punti di osservazione distribuiti nella struttura, ma anche un anfiteatro con centro congressi, caffetterie, negozi e una piattaforma retrattile, a 90 metri di altezza, per il bungee jumping. Un idea dello studio svizzero Rafaa Architecture & Design, nata in origine per un concorso di architettura e ora in attesa dei permessi delle autorità locali per iniziare i lavori. E diventare il simbolo della forza della natura. «L obiettivo primario della Sct», spiega Rafael Schmidt, capo architetto dello studio di Zurigo, «è quello di ridurre l impronta ecologica e di cercare di sostenere lo spirito olimpico di vivere pacificamente insieme». TORRE SOLARE Chiave del progetto un enorme impianto solare per generare energia elettrica e fornire elettricità al parco olimpico e alla città carioca. Accumulandola di giorno mediante pannelli solari e utilizzando il surplus energetico per pompare acqua di mare dentro a un serbatoio. Acqua di riserva che, nelle ore notturne, verrà impiegata per alimentare le turbine e garantire energia elettrica a tutta la città. «Il nostro sarà un edificio-macchina», illustra l architetto, «che funziona come un sistema dinamico di risorse in entrata e in uscita. È un modello basato sul concetto di metabolismo, che cerca di minimizzare l impronta ecologica attraverso il miglioramento dello stoccaggio e dei flussi di risorse diverse, diventando il fornitore energetico della città».
Lo sport contro la violenza e la droga In occasione dei Giochi Olimpici 2016, la prefettura di Rio de Janeiro con l'aiuto della Banca Interamericana di sviluppo (BID), il Barcellona club di calcio spagnolo, la Lega di Basket Americana NBA e il gruppo pubblicitario britannico Wpp organizzeranno la costruzione di circa 20 centri sportivi nelle favelas di Rio de Janeiro. Ronaldo, uno dei calciatori più amati dal popolo brasiliano, sarà il testimonial principale dell'iniziativa; "Grazie al calcio sono uscito dalla povertà...". Lo scopo è quello di togliere dalla strada, dalla violenza e dal mondo della droga migliaia di ragazzi poveri e indirizzarli in un programma sociale-sportivo di grande interesse. Bisogna investire sui giovani facendo capire l'importanza dello sport e del sacrificio per raggiungere uno scopo, la vittoria non solo sportiva ma di se stessi nella vita.