PIANO DI ASSEGNAZIONE DELLE FREQUENZE PER IL SERVIZIO RADIOFONICO DIGITALE TERRESTRE



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PIANO DI ASSEGNAZIONE DELLE FREQUENZE PER IL SERVIZIO RADIOFONICO DIGITALE TERRESTRE Definizione dei bacini di servizio sul territorio nazionale ed estensione della pianificazione in alcuni bacini CONSULTAZIONE dei soggetti di cui all art.13, comma 2, dell Allegato A alla delibera n. 664/09/CONS

QUADRO DI RIFERIMENTO PRINCIPALI RIFERIMENTI NORMATIVI: LEGGE 249/97 TESTO UNICO DEI SERVIZI MEDIA CONTRATTO DI SERVIZIO RAI DELIBERA N. 181/09/CONS DELIBERA N. 664/09/CONS LEGGE N. 220/2010 LEGGE N. 44/2012 LEGGE N. 221/2012 DELIBERA N. 180/12/CONS E S.M.I. DELIBERA N. 277/13/CONS PROCEDURE DI GARA PER DIVIDENDO INTERNO DELIBERA N. 451/13/CONS E S.M.I. DELIBERA N.149/14/CONS DELIBERA N.480/14/CONS DELIBERA N. 602/14/CONS SCENARIO DI COORDINAMENTO INTERNAZIONALE ACCORDO DI GINEVRA 2006 ATTIVITA DI COORDINAMENTO BILATERALE (FRANCIA, SVIZZERA, SLOVENIA, CROAZIA, MALTA, CITTA DEL VATICANO. SAN MARINO.) ATTIVITA DI MONITORAGGIO DA PARTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA (RSPG) ATTIVITA DI MONITORAGGIO DA PARTE DEL RADIO REGULATION BOARD DELL UIT 1

DELIBERA n. 664/14/CONS - Allegato A Regolamento recante la nuova disciplina della fase di avvio delle trasmissioni radiofoniche terrestri in tecnica digitale Art.13, commi.. 2. Ai fini della pianificazione delle frequenze e della connessa configurazione delle reti, l Autorità, sentite la concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo e le associazioni maggiormente rappresentative delle imprese radiofoniche private suddivide il territorio nazionale in bacini di utenza e sub bacini di utenza per le diffusioni locali, individua le frequenze assegnabili nelle aree territoriali nelle quali si è concluso il passaggio definitivo alla trasmissione televisiva digitale terrestre e determina il numero e la configurazione delle reti radiofoniche digitali terrestri da attivare nelle medesime aree. 3. Ai fini del pluralismo del sistema la pianificazione delle frequenze e la configurazione delle reti per le trasmissioni radiofoniche terrestri in tecnica digitale da realizzare nelle aree territoriali di cui al comma 2, devono garantire un uso efficiente della risorsa radioelettrica, un uniforme copertura e una razionale distribuzione delle frequenze tra soggetti legittimamente operanti in ambito nazionale e locale. La pianificazione delle radiofrequenze deve permettere, agli operatori nazionali, la realizzazione di reti isofrequenziali a copertura nazionale e, agli operatori locali, la realizzazione di reti isofrequenziali per la copertura dei singoli bacini e sub-bacini di utenza, nonché un efficiente copertura portatile indoor nelle aree metropolitane con il minimo impiego di risorse infrastrutturali. In presenza di limitate e particolari situazioni può essere prevista una copertura in tecnica k-sfn o MFN, ai fini della compatibilità con le assegnazioni di GE06 dei paesi confinanti e con le aree tecniche limitrofe. 5. L Autorità, per l individuazione delle reti di cui al comma 3, tiene conto, in particolare, dei seguenti criteri : a) garantire la trasmissione in tecnica digitale dei programmi radiofonici delle emittenti nazionali e locali legittimamente irradiati in tecnica analogica, attraverso i blocchi di diffusione di cui alla lettere c) e d); b) riservare alla concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo un blocco di diffusione, secondo quanto previsto dal precedente articolo 11, con cui assolvere gli obblighi di copertura e fornitura del servizio pubblico radiofonico di cui al Testo Unico e al contratto di servizio; c) garantire agli operatori di rete nazionali privati almeno due blocchi di diffusione in grado di raggiungere, con copertura portatile outdoor, la più elevata percentuale della popolazione; d) garantire agli operatori di rete locali privati fino a 11 blocchi di diffusione al fine di soddisfare le richieste dei fornitori di contenuti di cui all articolo 3, comma 14, del presente regolamento per la diffusione in tecnica digitale terrestre del programma di cui al medesimo articolo 3, comma 13 lettera b); detti blocchi dovranno essere idonei a realizzare reti con copertura portatile outdoor con la più elevata percentuale della popolazione di ciascun bacino servito, fermo il rispetto del limite di cui all articolo 24, comma 3, del Testo Unico per ciascuno fornitore di contenuti in ambito locale. 2

Allotment DAB GE06 ch. VHF 12 e 10 1/4 Blocchi 12 A e 12 B NOTA: 12B San Marino 3

Allotment DAB GE06 ch. VHF 12 e 10 2/4 Blocchi 12 C e 12 D NOTA: 12C San Marino NOTA: 12D Vaticano 4

Allotment DAB GE06 ch. VHF 12 e 10 3/4 Blocchi 10 A e 10 B 5

Allotment DAB GE06 ch. VHF 12 e 10 4/4 Blocchi 10 C e 10 D 6

Ipotesi di definizione dei bacini di servizio 1/3 (Provincie con lo stesso colore costituiscono un bacino) REGIONE (In parentesi il numero di fornitori di servizi radiofonici concessionari locali) PROVINCIA REGIONE (In parentesi il numero di fornitori di servizi radiofonici concessionari locali) PROVINCIA Torino TO Udine UD Cuneo CN Pordenone PN Friuli-Venezia Giulia (22) Vercelli VC Gorizia GO Piemonte (65) Novara NO Trieste TS Biella BI Piacenza PC Verbano-Cusio-Ossola VB Parma PR Asti AT Reggio nell'emilia RE Alessandria AL Modena MO Valle d'aosta (5) Aosta AO Emilia-Romagna (70) Bologna BO Varese VA Ferrara FE Milano MI Ravenna RA Pavia PV Forlì-Cesena FC Lodi LO Rimini RN Como CO Imperia IM Lombardia (125) Sondrio SO Savona SV Liguria (23) Lecco LC Genova GE Monza e della Brianza MB La Spezia SP Bergamo BG Livorno LI Brescia BS Pisa PI Cremona CR Massa-Carrara MS Mantova MN Lucca LU Trentino-Alto Adige (30) Bolzano BZ Pistoia PT Toscana (45) Trento TN Firenze FI Belluno BL Prato PO Verona VR Arezzo AR Vicenza VI Siena SI Veneto (74) Treviso TV Grosseto GR Venezia VE Viterbo VT Padova PD Rieti RI Rovigo RO Lazio (112) Roma RM Latina LT Frosinone FR NOTA: Il numero di fornitori di servizio radiofonici riportato per ciascuna Regione corrisponde al numero di soggetti aventi sede nella Regione come risulta dagli elenchi dei fornitori pubblicati sul sito del Ministero dello sviluppo economico 7

Ipotesi di definizione dei bacini di servizio 2/3 (Provincie con lo stesso colore costituiscono un bacino) REGIONE (In parentesi il numero di fornitori di servizi radiofonici concessionari locali) PROVINCIA REGIONE (In parentesi il numero di fornitori di servizi radiofonici concessionari locali) PROVINCIA Umbria (18) Marche (40) Abruzzo (28) Molise (5) Campania (79) Puglia (117) Basilicata (27) Perugia PG Cosenza CS Terni TR Catanzaro CZ Pesaro e Urbino PU Calabria (85) Crotone KR Ancona AN Reggio di Calabria RC Macerata MC Vibo Valentia VV Ascoli Piceno AP Messina ME Fermo FM Catania CT L'Aquila AQ Siracusa SR Teramo TE Trapani TP Pescara PE Sicilia (161) Palermo PA Chieti CH Agrigento AG Campobasso CB Caltanissetta CL Isernia IS Enna EN Caserta CE Ragusa RG Napoli NA Sassari SS Salerno SA Olbia-Tempio OT Benevento BN Oristano OR Avellino AV Medio Campidano VS Sardegna (41) Foggia FG Nuoro NU Bari BA Ogliastra OG Barletta-Andria-Trani BT Cagliari CA Taranto TA Carbonia-Iglesias CI Brindisi BR Lecce LE Potenza PZ Matera MT NOTA: Il numero di fornitori di servizio radiofonici riportato per ciascuna Regione corrisponde al numero di soggetti aventi sede nella Regione come risulta dagli elenchi dei fornitori pubblicati sul sito del Ministero dello sviluppo economico 8

Ipotesi di definizione dei bacini di servizio 3/3 Numero totale bacini: 39 9

Ipotesi di estensione della pianificazione: individuazione dei bacini di minore impatto sulle utilizzazioni estere Denominazione regione (In parentesi il numero di fornitori di servizi radiofonici concessionari locali) Denominazione provincia Sigla Pistoia PT Toscana (45) Firenze FI Prato PO Arezzo AR Rieti RI Lazio (112) Roma RM Latina LT Frosinone FR Abruzzo (28) L'Aquila AQ Caserta CE Napoli NA Campania (79) Salerno SA Benevento BN Avellino AV Basilicata (27) Potenza PZ Matera MT Cosenza CS Catanzaro CZ Calabria (85) Crotone KR Reggio di Calabria RC Vibo Valentia VV Messina ME Catania CT Sicilia (161) Siracusa SR Trapani TP Palermo PA 10

Criteri e parametri di pianificazione 1/2 (Definizioni e valori come da Accordo GE06) Criteri di pianificazione Ricezione mobile Ricezione portatile indoor Altezza dal suolo antenna ricezione Guadagno antenna ricezione Location probability C/N (db) Rapporto di protezione (db) Intensità di campo minimo mediano (E med ) ref (db(µv/m)) a f r = 200 MHz 1,5 m 1,5 m -2 db -2 db 99% 95% 15 15 15 15 60 66 L intensità di campo minimo mediano (50% dei tempi, 50% dei luoghi, altezza 10 m dal suolo), alla frequenza effettiva è dato dalla formula: (E med ) ref (f) = (E med ) ref (f r ) +30 log 10 (f/f r ) dove f è la frequenza effettiva e f r è la frequenza di riferimento Il campo disturbante totale in un punto è la somma in potenza dei campi disturbanti individuali prodotti dai trasmettitori interferenti. Il campo disturbante individuale di un trasmettitore è definito come la somma del valore in db(µv/m) dell intensità di campo interferente (cioè valutata al 50% dei luoghi e al X% del tempo) e del Rapporto di Protezione 11

Criteri e parametri di pianificazione 2/2 (Definizioni e valori come da Accordo GE06) Criteri di base da stabilire Si assume di impiegare strutture di rete isofreqenziali (SFN) e di mantenere fermo il principio di equivalenza dei siti (secondo il quale la pianificazione non stabilisce i siti da impiegare, rinviando a quelli assentiti dalle Regioni e Provincie autonome o comunque autorizzati dagli Enti competenti). Occorre stabilire: a. Pianificazione mobile/portatile indoor. b. Livello minimo del segnale utile da proteggere (>= intensità di campo minima usabile). c. Criteri di valutazione delle interferenze sul territorio nazionale (percentuale dei tempi 1% o 10%). d. Eventuali limitazioni sulla potenza massima irradiata. 12

Principali temi in consultazione 1. Definizione della suddivisione del territorio nazionale in bacini di servizio 2. Identificazione dei bacini in cui può essere estesa la pianificazione, in relazione a: 2.1. Disponibilità di risorse di spettro in banda VHF (Oltre ai blocchi nei ch. 12 e 10, in GE06 sono assegnati blocchi nel ch. 11 a Trento, Isernia Campobasso e Foggia ) 2.2. Compatibilità con le utilizzazioni degli altri Paesi 3. Criteri e parametri tecnici di pianificazione 3.1 Tipo di servizio (mobile/portatile indoor) 3.2. Vincoli tecnici per la compatibilità in ambito nazionale 3.3. Vincoli tecnici per la compatibilità con i Paesi esteri 4. Distribuzione dei blocchi di frequenza disponibili tra i bacini da pianificare 5. Ogni altro elemento conoscitivo o proposta ritenuti utili ai fini del presente procedimento ovvero, più in generale, dello sviluppo del servizio di radiofonia digitale sul territorio nazionale. 13