PIANO DI MONITORAGGIO NAZIONALE DEI RICOVERI DI GUFO COMUNE E ALLOCCO



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PIANO DI MONITORAGGIO NAZIONALE DEI RICOVERI DI GUFO COMUNE E ALLOCCO NEI CRAS a cura di Recuperoselvatici.it Gruppo Italiano Civette PAG 2 SCOPO DEL PIANO PAG. 3-5 GUFO COMUNE PAG. 6-8 ALLOCCO 1

SCOPO DEL PIANO Obiettivo dello studio: tramite i dati forniti dai CRAS, ottenere informazioni sui ricoveri di due specie di Strigiformi, in modo da poter evidenziare anche eventuali differenze tra le due. Auspicabilmente il fatto di conoscere le cause di ricovero degli animali, i luoghi ed i periodi di ritrovamento, potrà aiutare a definire delle azioni preventive. Inoltre i dati di ritrovamento dei pulli, indicativi della nidificazione della specie, verranno inseriti nel database Ornitho a cura di Marco Mastrorilli per contribuire all'atlante degli Uccelli Nidificanti in Italia. Specie oggetto dello studio: gufo comune Asio otus e allocco Strix aluco. Adesione al progetto: Per aderire sarà sufficiente inoltrare una e-mail all'indirizzo a.mariacher@gmail.com indicando gli estremi del CRAS da cui proverranno i dati. Invio dei dati: Tramite modulo on-line, all'indirizzo: www.recuperoselvatici.it/form.html. Dati raccolti: i dati saranno inizialmente riferiti retroattivamente all'anno 2010, poi si proseguirà negli anni successivi con l'inserimento delle informazioni in tempo reale. 2

GUFO COMUNE Nome scientifico: Asio otus Lunghezza: 35-37 cm Peso: F: 230 425 gr M: 207 331 gr Descrizione: Strigiforme di medie dimensioni, occhi gialli che virano sull arancione in età matura, presenza di ciuffi auricolari pronunciati, ben visibili quando l animale è in allerta. Colorazione di fondo di un caldo bruno rossiccio, con disegni grigio nerastri. Disco facciale completo. Becco ed unghie nerastre. Sessi simili, la femmina è generalmente di dimensioni maggiori rispetto al maschio e anche il piumaggio spesso mostra delle piccole differenze, nella maggior parte dei casi le femmine sono più scure e rossicce, mentre i maschi hanno una livrea più chiara. Pulcini (consideriamo tali i piccoli dalla nascita fino all indipendenza dai genitori): alla nascita coperti da un primo piumino (neoptile) corto, denso e bianco, sostituito tra la prima e la terza settimana da un secondo piumino (mesoptile) color crema o fulvo con fitta barratura grigiastra. Contemporaneamente iniziano a crescere le timoniere e le remiganti. Immaturi (dall indipendenza dai genitori all acquisizione del piumaggio da adulto): hanno il piumaggio completo, simile a quello dell adulto, ma in mano è distinguibile per avere tutte le remiganti della stessa età, leggermente più appuntite rispetto a quelle dell adulto, con barrature più scure e ravvicinate, le secondarie con barre più numerose, l apice delle timoniere biancastro o grigio chiaro con poche punteggiature (grigio intenso e nette punteggiature nell adulto), copritrici primarie con 3-4 barre strette (2-3 e larghe nell adulto). Muta: Post-riproduttiva, completa o quasi, da giugno all inizio di novembre. Post-giovanile: parziale, interessa capo, corpo e la maggior parte delle copritrici alari, tra la 3 e l 11 settimana di vita. 1 post-riproduttiva: come nell adulto ma più lenta e tardiva. Possono essere trattenute alcune remiganti. Distribuzione: specie politipica a distribuzione oloartica. In Europa migratrice nella parte settentrionale dell areale, parzialmente sedentaria e dispersiva in quella meridionale. In Italia parzialmente sedentaria e nidificante nella penisola e nelle 2 isole maggiori. Popolazione stimata: in 6000-12000 coppie. Trend: incremento, fluttuazione locale con espansione in numerosi centri urbani. Habitat: ambienti boscati e alberati di latifoglie o conifere, circondati da aree aperte. Anche parchi cittadini e giardini. Più diffuso fino a 1200-1300 m slm. Prevalentemente notturno e crepuscolare. Alimentazione: prevalentemente piccoli roditori, ma anche altri mammiferi fino alle dimensioni di un piccolo di lepre, uccelli, rettili, anfibi ed invertebrati. Riproduzione: monogamo, noto qualche caso di bigamia. Coppie isolate, localmente raggruppate. Nidifica spesso su alberi sfruttando nidi abbandonati di corvidi o rapaci diurni, a volte anche in edifici e raramente sul terreno. Nido spesso occupato per più anni. Deposizione: fine febbraio-maggio (max metà marzo-aprile). Covata: 4-5 uova (2-7), incubate solo dalla femmina per 27-28 giorni. Schiusa asincrona. Covata singola, raramente 2. Involo a 30 giorni, abbandono del nido a circa 20 giorni. I giovani restano nei dintorni del nido per 60-70 giorni fino alla completa emancipazione. I giovani sono capaci di riprodursi già al primo anno. Movimenti: migratrice regolare, dispersiva tra agosto e dicembre (max fine settembre-novembre) e tra marzo-aprile. Localmente erratismo verticale da zone montuose verso il fondovalle. Svernante regolare: diversi esemplari in inverno si raccolgono in dormitori comuni definiti roost. Minacce: distruzione e trasformazione dell habitat, uso di pesticidi e rodenticidi, bracconaggio, collisione con cavi ed autoveicoli. IUCN Red List Asio otus: http://www.iucnredlist.org/apps/redlist/details/143315/0 Dati sul Gufo comune (dal British Trust for Ornithology, con dati sulla specie ed elenco di tutta la produzione bibliografica dal 1980 al 2005): http://blx1.bto.org/birdfacts/results/bob7670.htm 3

Roost di gufo comune. Gufo comune adulto. Pulcino di gufo comune. 4

Copritrici primarie di Gufo comune. Secondarie di Gufo comune. Areale attuale di nidificazione del Gufo comune in Italia. 5

ALLOCCO Nome scientifico: Strix aluco Lunghezza: 37-39 cm Peso: F: 415 650 gr M: 310 540 gr Descrizione: Strigiforme di medie dimensioni, occhi con iride bruno scuro, testa grande e rotondeggiante, ciuffi auricolari assenti. Piumaggio morbido e rigonfio. Colorazione generale fortemente criptica, con tinta di fondo variabile dal bruno rossiccio al grigio chiaro, con due forme estreme ben definite (forma rossa e forma grigia). In Italia prevale la forma grigia (55,4%), segue quella rossa (38,5%), più rare le forme intermedie (5,8%). (Brichetti & Fracasso, 2006)). La colorazione è indipendente da sesso ed età, ma è correlata alla piovosità e alle temperature delle aree esaminate, Con colorazione rossa prevalente nelle aree con climi relativamente caldi e umidi, viceversa per la forma grigia. Nella stessa covata comunque si possono trovare pulcini con morfismi diversi. Disco facciale completo. Becco giallastro con apice olivastro ed unghie nerastre. Sessi simili, la femmina è generalmente di dimensioni maggiori rispetto al maschio. Pulcini (consideriamo tali i piccoli dalla nascita fino all indipendenza dai genitori): alla nascita l iride è bluastra, sono coperti da un primo piumino (neoptile) corto, denso, bianco o fulviccio, sostituito tra la prima e la terza-quarta settimana da un secondo piumino (mesoptile) di colore variabile dal grigio al bruno rossiccio con fitta e sottile barratura scura. Contemporaneamente iniziano a crescere le timoniere e le remiganti. Immaturi (dall indipendenza dai genitori all acquisizione del piumaggio da adulto): hanno il piumaggio completo, simile a quello dell adulto, ma in mano è distinguibile per avere remiganti e timoniere giovanili ed omogenee, e con apici più appuntiti rispetto all adulto. Muta: Post-riproduttiva, completa o quasi, da maggio-giugno e sospesa tra settembre e novembre. Post-giovanile: parziale, tra maggio e ottobre inizia a 45 giorni di età, poco dopo l involo, e termina a circa 3 mesi. Interessa capo, corpo e la maggior parte delle copritrici alari. 1 post-riproduttiva: solo alcune primarie e secondarie vengono rinnovate, ma tutte le timoniere. 2 post-riproduttiva: vengono sostituite solo per penne trattenute nella muta precedente, ma rimangono da rinnovare alcune secondarie. Distribuzione: specie politipica a distribuzione eurocentroasiatico-mediterranea. In Italia sedentaria e nidificante nella penisola e in Sicilia. Più frequente nelle regioni centro-settentrionali, più localizzato al Sud. Assente in Sardegna (2 segnalazioni come accidentale nel 1987 e nel 1996 in prov. di Sassari). Popolazione stimata: in 30000-50000 coppie. Trend: stabilità, con decremento locale. Habitat: vari tipi di ambienti boscati e alberati, sia naturali che in zone interne e periferiche di piccoli e grandi centri urbani, ricchi di siti idonei per la nidificazione che di prede. Massima densità in castagneti da frutto. Più diffuso fino a 1000-1200 m slm. Prevalentemente notturno e crepuscolare. Alimentazione: dieta molto varia con prede che vanno dalle dimensioni di un coleottero a quelle di un giovane coniglio. Prevalentemente roditori, ma anche uccelli, rettili, anfibi ed invertebrati. Negli ambienti urbani la percentuale degli uccelli aumenta notevolmente. Può predare anche altri rapaci notturni come l assiolo e la civetta. Riproduzione: monogamo, noto qualche caso di bigamia. Coppie isolate, spiccata territorialità durante tutto il corso dell anno e fedeltà al sito riproduttivo. Nidifica spesso in cavità di alberi maturi, edifici, pareti rocciose, raramente sul terreno. Spesso utilizza nidi artificiali, più raramente nidi abbandonati da altri animali. Deposizione: febbraio- giugno (max metà marzo). Covata: 2-5 uova (1-6), incubate solo dalla femmina per 28-30 giorni. Schiusa asincrona. Covata singola. Involo a 32-37 giorni, abbandono del nido a circa 27-30 giorni. I giovani restano nei dintorni del nido ancora per 75-90 giorni fino alla completa emancipazione. I giovani sono capaci di riprodursi 6

già al primo anno. Movimenti: migratrice irregolare, dispersiva tra agosto e ottobre. Minacce: distruzione e trasformazione dell habitat, uso di pesticidi e rodenticidi, bracconaggio, collisione con cavi ed autoveicoli. IUCN Red List Strix aluco: http://www.iucnredlist.org/apps/redlist/details/143245/0 Dati sull Allocco (dal British Trust for Ornithology, con dati sulla specie ed elenco di tutta la produzione bibliografica dal 1980 al 2005): http://blx1.bto.org/birdfacts/results/bob7610.htm Allochi con morfismi di colore grigi e rossi. Allocco adulto. Pulcino di allocco. 7

Secondaria e, a destra, settima primaria di allocco. Areale attuale di nidificazione dell allocco in Italia. Bibliografia: - Brichetti P., Fracasso G., 2006. Ornitologia Italiano. Vol. 3. Stercoraride Caprimulgide. Alberto Perdisa Editore. Bologna. - Chiavetta M., 1992. Guida ai rapaci notturni. Zanichelli S.p.A. Bologna. - Della Pietà C., Mastrorilli M., 2008. Gufi e Civette. Muzzio Editore. Siti utili: - www.gruppoitalianocivette.it - www.recuperoselvatici.it - www.gufiamo.it 8