Daniela Canardi Una proposta innovativa per fiorire la Pasqua «Un inno di gloria saluti il trionfo del Signore risorto»
«Ora, nel luogo ove era stato crocifisso, vi era un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora posto» (Gv 19,41-42)
Il progetto La composizione preparata per la grande Veglia di Pasqua ha voluto ricordare proprio il giardino che fu testimone della risurrezione del Signore. I lilium longiflorum formano un unico grande fiore, luminoso, bianco, immagine del Signore risorto. A terra, dal tappeto di muschio fioriscono le viole del pensiero. Anche il cero è onorato dagli stessi fiori che sembrano avvolgerlo in un abbraccio: lilium longiflorum, lisianthus e garofani bianchi, e prunus, come un sorriso di primavera.
Nella notte, ascoltando proclamare le letture bibliche, faremo memoria dei fatti che Dio ha compiuto per la nostra salvezza: un mistero di amore cominciato con le meraviglie della creazione e svolto lungo i secoli fino alla sua realizzazione, la risurrezione del suo Figlio Gesù. «Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati» «Toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne» (Ez 36, 25-26)
Alla grande croce, sono state intrecciate ghirlande di ruscus e di dendrobium tutte orientate verso l alto, un altro invito ad alzare lo sguardo.
II Domenica di Pasqua o della Divina Misericordia «Il suo amore è per sempre» (Sal 117)
E ancora Pasqua: la Chiesa ne celebra l Ottava. In questi giorni continuerà a risuonare con forza il grido di gioia: Cristo è risorto! E veramente risorto!. Questa Domenica, per desiderio di papa Giovanni Paolo II, è anche denominata della Divina Misericordia. La composizione che conclude l ottava di Pasqua è caratterizzata dal carattere festivo e gioioso della celebrazione che continua la gioia della Pasqua. Calle che si innalzano come le canne dell organo e alla base lisianthus bianchi e foglie variegate di potos. Per sette settimane il cero pasquale sarà fiorito del colore liturgico del tempo di Pasqua: il bianco; per la domenica della Divina Misericordia si è scelto di ornarlo di sole rose bianche.
«La destra del Signore si è alzata, la destra del Signore ha fatto meraviglie. Non morirò, resterò in vita e annunzierò le opere del Signore» ( Sal 117)
Nel tempo di Pasqua, e particolarmente in questa Domenica, è opportuno compiere il Rito dell aspersione come atto penitenziale. Si tratta di un chiaro richiamo al Battesimo, una benedizione attraverso il segno dell acqua che scende a rinnovare la salvezza, acqua diffusa perché si rinnovi in ciascuno il proposito di avere cura di quel germe di Vita ricevuto nel Battesimo, per diventare ogni giorno un po di più figli di Dio e discepoli di Cristo, secondo la strada che da Lui ci è stata indicata: morire per risorgere. Un suggerimento potrebbe essere di utilizzare il rosmarino, invece dell aspersorio in metallo, così freddo. Il rosmarino, tanto diffuso nelle nostre latitudini, fiorisce proprio nel tempo di Pasqua, unendo il suo profumo delicato alla bellezza delle piccole infiorescenze azzurre. Il profumo non è un di più, ma diventa esso stesso segno del volerci bene di Dio che si diffonde in mezzo all assemblea. Non è difficile preparare un mazzetto per l aspersione, basta non esagerare. Scegliere pochi rametti lunghi circa un palmo, legarli fra loro con l avvertenza di lasciare il più lungo al centro e rivestire i gambi privati delle foglioline di rafia o di guttaperca verde perché sia agevole al celebrante l impugnatura, ed è fatto.
Tre calle volutamente disassate rispetto all asse della composizione si protendono verso la custodia eucaristica, elevandosi da un piccolo bouquet di lisianthus e da un grande colletto formato dalle stesse foglie di calla e da alcune palme opportunamente ridimensionate. «Beati quelli che pur non avendo visto crederanno!» (Gv 20, 29)
Sull annuncio della risurrezione si fonda la comunità cristiana, quella di oggi come quella di tutti i tempi: la Chiesa, uomini e donne con «un cuore solo e un anima sola», «che credono nel Signore che era morto, ma che ora vive per sempre». Questo annuncio sarà rinnovato ogni domenica dall ambone, che diventa così il luogo da cui risuona senza interruzione l annuncio pasquale della risurrezione. Un appuntamento settimanale di speranza per ogni fedele. Le strutture che ci hanno accompagnato fino dall inizio della Quaresima saranno smontate; rimarrà per tutte le settimane del tempo di Pasqua il segno dei fiori bianchi al cero, acceso durante tutte le celebrazioni liturgiche. Daniela Canardi Le composizioni sono state realizzate nella Chiesa del Santo Volto in Torino.