Dal 2018 sarà richiesto che l attività usurante sia stata svolta per almeno la metà della vita lavorativa



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Transcript:

Entro il 1 di marzo 2015, chi perfeziona il requisito pensionistico dal 1 gennaio 2015 al 31 dicembre 2015 e intende usufruire della normativa sul lavoro usurante, deve presentare all INPS richiesta di riconoscimento della qualifica di usurato presentando tutta la documentazione del caso. Il termine non è perentorio ma un ritardo, nella presentazione dell istanza, determina uno slittamento in avanti della futura decorrenza della pensione che, se accolta l istanza di riconoscimento della qualifica di usurato, sarà in seguito comunicata dall INPS. Il lavoro usurante deve essere svolto al momento del perfezionamento del requisito pensionistico e per un periodo minimo di 7 anni negli ultimi 10 di attività lavorativa ( requisito in vigore fino a tutto il 2017). Dal 2018 sarà richiesto che l attività usurante sia stata svolta per almeno la metà della vita lavorativa. I lavori considerati usuranti sono quelli espressamente considerati tali da un decreto legislativo che è diventato operativo alla fine di maggio 2011. Si tratta innanzitutto delle cosiddette attività particolarmente faticose e pesanti, come quelle svolte in gallerie, cave, miniere, ad alte temperature, in cassoni, in spazi ristretti o correlate all amianto. Rientrano nella categoria anche quelle delle produzioni attraverso la catena di montaggio. O quelle degli autisti di mezzi pubblici. E considerato lavoro usurante anche quello notturno svolto per almeno 64 notti l anno con beneficio pensionistico crescente all aumentare della quantità di lavoro notturno. Sono previste, oltre al lavoro notturno per tutto l anno, altre tre fasce di lavoro notturno: da 64 a 71 giorni l anno, da 72 a 77 giorni, pari o superiore a 78 giorni. La pensione è riconosciuta dietro presentazione della relativa domanda, previo accoglimento INPS della richiesta di riconoscimento del lavoro usurante di cui alla domanda da presentare, come detto, entro il 1 marzo 2015. L accesso avviene con il sistema delle quote, con requisito anagrafico adeguato all incremento della sepranza di vita. A questi trattamenti pensionistici continuano ad applicarsi le cosidette finestre mobili, quindi finestra di 1 / 8

12 mesi per i dipendenti e finestra di 18 mesi per i trattamenti pensionistici a carico della gestione speciale dei lavoratori autonomi. La presentazione della domanda, di riconoscimento del lavoro usurante, oltre il termine del 1 marzo 2015, comporta, in caso di accertamento pisitivo di lavoro usurante, lo slittamento della decorrenza della pensione pari a: - Un mese, per un ritardo nella presentazione compreso in un mese; - Due mesi, per un ritardo nella presentazione superiore ad un mese ed inferiore a tre mesi; - Tre mesi, per un ritardo nella presentazione pari a superiore a tre mesi. Il requisito contributivo minimo è pari a 35 anni. Mentre la quota varia a seconda della categoria del lavoro usurante come da seguente tabella: Requisiti 2015 (per il lavoro dipendente) Lavori faticosi e pesanti e Lavoro notturno per l intero anno o per 78 o più gg/anno 2 / 8

Età Quota 61 anni e 3 mesi 97,3 Lavoro notturno da 72 a 77 gg/anno 62 anni e 3 mesi 98,3 Lavoro notturno da 64 a 71 gg/anno 63 anni e 3 mesi 99,3 CHI PUO BENEFICIARE? 3 / 8

a. Decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale 19 maggio 1999, art. 2 Il legislatore delegante ha individuato le mansioni particolarmente usuranti facendo riferimento a quelle che l art. 2 del decreto ministeriale del 19 maggio 1999 enucleava tra le attività particolarmente usuranti indicate nell allegato A del Decreto legislativo 11 agosto 1993, n. 374. Il riferimento per l individuazione delle mansioni non è, quindi, l allegato A del Dlgs n. 374/1993, ma il comma 1 dell articolo 2 del decreto ministeriale. Più in particolare, esse sono: - lavori in galleria, cava o miniera : mansioni svolte in sotterraneo con carattere di prevalenza e continuità; - lavori nelle cave mansioni svolte dagli addetti alle cave di materiale di pietra e ornamentale; - lavori nelle gallerie mansioni svolte dagli addetti al fronte di avanzamento con carattere di prevalenza e continuità; - lavori in cassoni ad aria compressa ; - lavori svolti dai palombari ; - lavori ad alte temperature : mansioni che espongono ad alte temperature, quando non sia possibile adottare misure di prevenzione, quali, a titolo esemplificativo, quelle degli addetti alle fonderie di fusione, non comandata a distanza, dei refrattaristi, degli addetti ad operazioni di colata manuale; 4 / 8

- lavorazione del vetro cavo : mansioni dei soffiatori nell industria del vetro cavo eseguito a mano e a soffio; - lavori espletati in spazi ristretti, con carattere di prevalenza e continuità ed in particolare delle attività di costruzione, riparazione e manutenzione navale, le mansioni svolte continuativamente all interno di spazi ristretti, quali intercapedini, pozzetti, doppi fondi, di bordo o di grandi blocchi strutture; - lavori di asportazione dell amianto mansioni svolte con carattere di prevalenza e continuità. b. Lavoratori notturni Tra i lavoratori ammessi a beneficiare del trattamento pensionistico anticipato sono compresi anche i lavoratori notturni, per i quali il decreto legislativo fornisce apposita definizione. Ai soli fini dell accesso ai benefici pensionistici sono, infatti, considerati lavoratori notturni: 1. i lavoratori a turni che prestano la loro attività per almeno 6 ore consecutive, comprendenti l intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino, per un numero di giorni lavorativi all anno non inferiore a: a. 78 giorni: per coloro che maturano i requisiti per l accesso anticipato nel periodo compreso tra il 1 luglio 2008 e il 30 giugno 2009; b. 64 giorni: per coloro che maturano i requisiti per l accesso anticipato dal 1 luglio 2009. 2. i lavoratori, diversi da quelli di cui al numero 1, che prestano la loro attività per almeno 3 ore nell intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino, per periodi di lavoro di durata pari all intero anno lavorativo. 5 / 8

c. Addetti alle lavorazioni su linea a catena Il legislatore delegante (L. n. 247/2007, art. 1, comma 3, lett. b) aveva fatto riferimento ai lavoratori addetti alle lavorazioni su linea a catena che, all interno di un processo produttivo in serie, contraddistinto da un ritmo collegato a lavorazioni o a misurazione di tempi di produzione con mansioni organizzate in sequenze di postazioni, svolgano attività caratterizzate dalla ripetizione costante dello stesso ciclo lavorativo su parti staccate di un prodotto finale, che si spostano a flusso continuo o a scatti con cadenze brevi determinate dall organizzazione del lavoro o dalla tecnologia, con esclusione degli addetti a lavorazioni collaterali a linee di produzione, alla manutenzione, al rifornimento materiali e al controllo di qualità. Il Governo ha ritenuto di specificare la platea dei lavoratori interessati (in senso riduttivo) facendo riferimento, in aggiunta a quanto previsto dalla delega, alle imprese per le quali operano alcune voci di tariffa per l assicurazione contro gli infortuni sul lavoro indicate in allegato al decreto legislativo. Più in particolare, si tratta delle seguenti attività: - Prodotti dolciari; additivi per bevande e altri alimenti - Lavorazione e trasformazione delle resine sintetiche e dei materiali polimerici termoplastici e termoindurenti; produzione di articoli finiti, etc. - Macchine per cucire e macchine rimagliatrici per uso industriale e domestico - Costruzione di autoveicoli e di rimorchi - Apparecchi termici: di produzione di vapore, di riscaldamento, di refrigerazione, di condizionamento 6 / 8

- Elettrodomestici - Altri strumenti ed apparecchi - Confezione con tessuti di articoli per abbigliamento ed accessori; etc. - Confezione di calzature in qualsiasi materiale, anche limitatamente a singole fasi del ciclo produttivo Il testo di legge, nell individuare i lavoratori, riprende i contenuti della legge delega. Va, però, evidenziato che il testo non è perfettamente conforme. In particolare, il testo del decreto: 1. fa riferimento, come detto, ad alcune voci di tariffa Inail; 2. fa espresso riferimento a lavorazioni cui si applicano i criteri per l organizzazione del lavoro previsti dall articolo 2100 del codice civile : si tratta delle ipotesi di cottimo obbligatorio, relative ai casi in cui, in conseguenza dell organizzazione del lavoro, il lavoratore è vincolato all osservanza di un determinato ritmo produttivo, o quando la valutazione della sua prestazione è fatta in base al risultato delle misurazioni dei tempi di lavorazione; 3. esclude dal novero delle mansioni che danno diritto al beneficio quelle di regolazione o controllo computerizzato delle linee di produzione, non previste dalla legge di delega. Con riferimento alla platea soggettiva così definita, va evidenziato che la logica del legislatore delegato è quella di restringere il numero degli aventi diritto. Questo vale, innanzitutto, per il criterio di selezione che fa riferimento alle voci Inail. La disposizione che Confindustria ha 7 / 8

ripetutamente chiesto di eliminare, nella certezza che avrebbe generato criticità interpretative non intende far riferimento astratto alle attività svolte dalle aziende classificate nelle voci Inail richiamate, ma solamente alle attività che, svolte alle dipendenze di quelle aziende, sono retribuite nella forma del cottimo obbligatorio e con le modalità procedurali indicate dalla norma. d. Attività di trasporto pubblico La disposizione limita l ambito applicativo ai conducenti di veicoli, di capienza complessiva non inferiore a 9 posti, adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo. Restano, dunque, escluse attività lavorative diverse che, seppure faticose, non rientrano nella definizione di legge. Il riferimento è, ad esempio, agli autisti di mezzi rotabili di superficie che, seppure previsti nell allegato A del Dlgs n. 374/1993, non sono contemplati dall art. 2 del DM 4 maggio 1999 (cd decreto Salvi), richiamato dalla legge che ha delegato al Governo l adozione del provvedimento in esame. News e iniziative Cgil Lecco 8 / 8