Conducimi tu, luce gentile. Conducimi nel buio che mi stringe; la notte è scura, la casa è lontana, conducimi tu, luce gentile. Tu guida i miei passi, luce gentile, non chiedo di vedere assai lontano, mi basta un passo, solo il primo passo; conducimi avanti, luce gentile. Finché la notte passi, tu mi guiderai sicuramente a te, luce gentile. John Henry Newman
Nel nome del Padre... G. O Dio, vieni a salvarmi. T. Signore, vieni presto in mio aiuto. Dal libro del profeta Isaia (6,1-3) Nell anno in cui morì il re Ozia, io vidi il Signore seduto su un trono alto ed elevato; i lembi del suo manto riempivano il tempio. Sopra di lui stavano dei serafini; ognuno aveva sei ali: con due si copriva la faccia, con due si copriva i piedi e con due volava. Proclamavano l uno all altro, dicendo: «Santo, santo, santo il Signore degli eserciti! Tutta la terra è piena della sua gloria»..meditazione L uomo, nella sua fragilità, riesce a stare ritto in piedi e a camminare, ma ci sono momenti in cui si ferma e si inginocchia. Anzi, per procedere senza vacillare o cadere, è necessario imparare a stare in ginocchio. La stessa persona vive, dunque, atteggiamenti diversi e complementari. Celebrare il Natale significa riconoscere che «Gesù è il Signore»: il Figlio si mette totalmente a disposizione del Padre per evitare la deriva dell umanità. Infatti, il verbo «obbedire» significa «porsi in ascolto». L obbedienza di Gesù, che si manifesta pienamente sulla croce, inizia
già con l Incarnazione. Nascere e vivere nella gratuità dell amore è il primo fondamentale «sì» a Dio, al mistero della vita, a se stessi e agli altri. Davanti a Gesù si arresta il cammino dei Magi: lì avviene l incontro che dà compimento al loro viaggio. L esistenza dei Magi non è «statica», ma «estatica», capace cioè di uscire da sé per elevarsi verso l Alto. Paradossalmente, segno di questo elevarsi è il prostrarsi, è chinare il capo, in breve è disporsi anche con il fisico a riconoscere che quel Bambino è Figlio di Dio. «Adorare [che significa «portare la mano alla bocca, tacere, contemplare»] non è solo dare inizio al proprio cammino di fede, ma disporsi a credere che il Signore Gesù è la mèta. In Gesù, dai giorni di Betlemme, Dio può essere adorato faccia a faccia, in silenzio e portato alla bocca, fino ad essere mangiato nell Eucaristia. La relazione con Dio raggiunge il suo apice: la creatura riceve il suo Creatore e Signore. La fantasia dell amore di Dio raggiunge il suo massimo. Purtroppo, nella gioia è facile dimenticarsi di ringraziare e adorare il Signore. Chi ama non arriva mai, a mani vuote, dalla persona amata. Ma, prima di qualche dono visibile, i Magi offrono a Gesù la loro persona; riconoscono a Dio il primo posto, anticipando il gesto che gli apostoli faranno davanti a lui, risorto [Mt 28,17]. Natale è l occasione per testimoniare il primo comandamento, colmare la sete del cuore e ritrovare la propria dignità e libertà, perché tutto è dono e chiamata all amore.
.preghiamo G. Al Signore eterno e universale, rivelatosi ai Magi e disponibile all incontro con ogni persona, diciamo con fede: Ti adoriamo, Signore Gesù! - Benedetto il tuo Nome, atteso per secoli, invocato da generazioni e testimoniato fino al martirio: rit. - Benedetto il tuo volto, impresso nei santi, rassicurante e irraggiante la luce che illumina ogni persona: rit. - Benedetto il tuo sguardo, eloquente più delle parole, pacificante e risposta a tanti nostri interrogativi: rit. - Benedetto il tuo cuore, aperto a tutti, ricco di misericordia e sorgente di vera umanità: rit. - Benedetto il tuo amore, sigillo del cuore umano, mèta di ogni sincera ricerca e riserva del perdono di Dio: rit.
G. Signore Gesù, fin da piccolo tu hai accolto tutti, i sapienti dell Oriente e i poveri d Israele: insegnaci a essere semplici e a saperci inginocchiare davanti a te, come hanno fatto i pastori e i Magi, ricordando che riceviamo da te molto più di quello che ti doniamo. Tu sei Dio-con-noi e vivi e regni nei secoli dei secoli. T. Amen La tua luce, o Dio, ci accompagni sempre e in ogni luogo, perche contempliamo con purezza di fede e gustiamo con fervente amore il mistero di cui ci fai partecipi. G. Benediciamo il Signore T. Rendiamo grazie a Dio.
.impegno Durante la settimana, favorirebbe la preparazione al Natale entrare in una delle tante chiese «deserte» e sostare davanti al Santissimo Sacramento, per adorare il Signore Gesù: colui che i Magi hanno visto adagiato sulla paglia, ora è per noi pane vivo, che sempre ci attende.