Celebrazioni ed eventi VOCEDIPADREPIO.COM Fr. Daniele Iniziata l Inchiesta diocesana sulla vita, fama di santità e virtù del discepolo e figlio spirituale di Padre Pio. Fu «esempio di generosa carità ed incessante preghiera». 70 Sabato 7 luglio è stata per i confratelli di Padre Pio una giornata di festa. È iniziato per un altro frate cappuccino della provincia religiosa di di FRANCESCO BOSCO Sant Angelo e Padre Pio, il percorso verso l onore degli altari. Nel corso di una solenne celebrazione Eucaristica, presieduta dall arcivescovo di Manfredonia Vieste e San Giovanni Rotondo, Mons. Michele Castoro, si è tenuta la Sessione di Apertura dell Inchiesta diocesana sulla vita, fama di santità e sulle virtù eroiche di fr. Daniele da San Giovanni Rotondo, al secolo Michele Natale, morto in concetto di santità il 6 luglio 1994. Fr. Daniele ha vissuto sotto la direzione spirituale e speciale di Padre Pio, mettendo in pratica i suoi suggerimenti, lo ha imitato nella devozione a Gesù Sacramentato ed alla Vergine Santissima e lo ha seguito sulla via del dolore e della sofferenza, ricevendo, tramite l intercessione della Mamma Celeste e del suo padre spirituale, tante grazie per sé e per la gente che si affidava alle sue preghiere ed ai suoi sacrifici. Ancora oggi, a distanza di 18 anni, tanti si recano al cimitero di San Giovanni Rotondo per confidargli pene e chiedere la sua intercessione, già tante volte sperimentata quando era in vita. «Fr. Daniele è stato un esempio di
S E T T E M B R E Natale : Servo di Dio MONS. MICHELE C ASTORO MENTRE SI AVVIA ALL ALTARE PER PRESIEDERE L EUC ARISTIA. 71 FR. DANIELE HA IMITATO LA DEVOZIONE EUCARISTICA E MARIANA DI PADRE PIO CHE LO GUIDÒ COME PADRE SPIRITUALE NEL PROGETTO DI DIO E NELLA VITA RELIGIOSA. 2012
Celebrazioni ed eventi VOCEDIPADREPIO.COM 72 generosa carità ed incessante preghiera». Con queste parole, fr. Fran - cesco Daniele Colacelli, ministro provinciale, ha salutato i presenti, sottolineando il rapporto personale con il Servo di Dio, «una guida e una presenza spirituale che ha dato sempre conforto, serenità e pace» alla sua famiglia d origine. Infatti anche il Ministro Provinciale, che porta il suo nome accanto a quello di Francesco, ha potuto sperimentare sulla sua persona «in ma - niera inequivocabile la sua protezione e la sua intercessione». Fr. Daniele, ha concluso fr. Francesco, «certamente, aggiungerà un altra luce di coerenza e semplicità evangelica nella famiglia provinciale, nell ordine Cappuccino e nella Chiesa». Fr. Daniele Natale è il quarto figlio spirituale di Padre Pio su cui si apre una Causa di beatificazione e canonizzazione: Giacomo Gaglione, già dichiarato venerabile; madre Maria Crocifissa del Divino Amore (al secolo Maria Gargani), don Olinto Angelo Giuseppe Marella e madre Maria Francesca (al secolo Eleonora Foresti), per i quali è in corso la fase romana della causa; il prof. Enrico Medi, la cui Inchiesta diocesana è iniziata nel 1996. Tra i concelebranti erano presenti il postulatore generale dell Ordine dei Frati Minori Cappuccini, fr. Florio Tessari, il vice postulatore, fr. Mariano Di Vito, e tutti gli officiali nominati per l Inchiesta: don Michele Nasuti, delegato episcopale; IL MINISTRO PROVINCIALE HA RICORDATO LA SIGNIFICATIVA PRESENZA DI FR. DANIELE NELLA SUA STORIA VOCAZIONALE ED UMANA. PER TANTI FR. DANIELE È STATO GUIDA, PRESENZA SPIRITUALE E CONFORTO.
S E T T E M B R E don Alessandro Rocchetti, promotore di giustizia, e il diacono don Francesco Armenti, notaio, che al termine della celebrazione hanno prestato «il giuramento di adempiere fedelmente il proprio incarico e di mantenere il segreto d ufficio» insieme al notaio aggiunto, dott. Luigi Gravina. Hanno, inoltre, prestato giuramento i tre componenti della commissione storica composta da fr. Cosimo Vicedomini, Marianna Iafelice e Stefano Campanella. Durante l omelia mons. Castoro rivolgendosi ai familiari, agli amici, ai confratelli del Servo di Dio ha spiegato che «questa sera il Signore vuole stupirci ancora, ci ha convocato per ricordare la figura di fr. Daniele, un umile frate cappuccino, un frate questuante, vissuto in questa terra passando il tempo tra la gente a fare del bene». In lui molti hanno potuto scorgere «l umiltà dei semplici del Vangelo, la vita religiosa secondo la regola di san Francesco nella sua autenticità». Egli «è stato mandato da Dio per testimoniare il suo amore tra la gente. Non è stato un dotto ma un uomo sapiente secondo la definizione del Vangelo». L Arcivescovo, 73 2012
VOCEDIPADREPIO.COM MOMENTI DEL GIURAMENTO DEGLI OFFICIALI DEL TRIBUNALE DIOCESANO, DEL POSTULATORE GENERALE, DEL VICE-POSTULATORE E DELLA COMMISSIONE STORIC A. 74 pertanto, «sollecitato da un gran numero di testimoni che hanno conosciuto fr. Daniele e che in lui hanno intravisto i segni prodigiosi della misericordia di Dio» ha aperto la fase diocesana della causa di beatificazione e canonizzazione di quest umile frate cappuccino. Mons. Castoro ha inoltre ribadito che «con l inizio dell Inchiesta diocesana, che consisterà nella raccolta degli scritti, di tutti gli altri documenti riguardanti la causa e delle prove testimoniali, a fr. Daniele spetterà il titolo di Servo di Dio. Al termine di questo lavoro tutti gli atti saranno trasmessi alla Congregazione delle Cause dei Santi per le valutazioni di merito». La riflessione dell Arcivescovo poi si è incentrata sul profilo biografico di questa bella figura di frate minore cappuccino. E - spressione, quest ultima, usata durante i funerali dall allora Ministro Provinciale, oggi vice postulatore, che prima della benedizione finale ha introdotto la Sessione di Apertura dell Inchiesta diocesana spiegando che «i componenti del tribunale ecclesiastico e della commissione storica scelti dall Arcivescovo sono chiamati a dar vita ad un inchiesta approfondita e seria secondo le norme del diritto ecclesiastico per dare sicurezza e certezza nella ricerca delle prove sulla vita, fama di santità e virtù di fr. Daniele. A questo scopo saranno a - scoltati circa cinquanta testimoni che hanno conosciuto direttamente il Servo di Dio. Noi - ha concluso fr. Mariano rivolgendosi ai presenti - dobbiamo accompagnare il lavoro del tribunale con la nostra preghiera». Al termine della celebrazione è stata recitata da tutti i presenti e anche da coloro che seguivano la Santa Messa attraverso Padre Pio TV, la preghiera per la beatificazione del nuovo Servo di Dio. NUMEROSI I SACERDOTI E I FRATI CHE HANNO PARTECIPATO ALLA SESSIONE D APERTURA DELLA INCHIESTA DIOCESANA.