SISTEMA MODULARE DI DISTRIBUZIONE

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SISTEMA MODULARE DI DISTRIBUZIONE SISTEMI CERTIFICATI MULTIMIX

L ESPERIENZA Il Know How di K-Tech nasce da una costante ricerca e verifica iniziate negli anni 60. Un team qualificato, la continua attenzione alle normative europee, qualità e tecnologia permettono di progettare e realizzare sistemi sempre più specializzati per dare rispondenza alla sempre più esigente richiesta di comfort. LA CERTIFICAZIONE Tra le prime aziende in Europa ad aver ottenuto la certificazione di sistema, secondo UNI EN 1264 con l Ente di certificazione IIP nel Marzo 2008, K-Tech ha messo al primo posto le esigenze dei propri clienti incrementando la sicurezza in un settore in pieno sviluppo. La certificazione di sistema per gli impianti radianti a pavimento è la conferma di un impegno costante per la qualità totale, come già dimostrano il marchio CE sui pannelli isolanti e i certificati per i tubi trasduttori a garanzia della massima qualità. L ORGANIZZAZIONE Nel territorio K-Tech dispone di una rete di tecnici altamente qualificati in grado di offrire un servizio di consulenza e assistenza specializzata. L ampia disponibilità di articoli a magazzino, la rapidità di consegna, l assistenza tecnica tempestiva e la formazione interna per gli specialisti del settore, concretizzano la qualità dell organizzazione K-Tech. MULTIMIX Impianti termoidraulici sempre più dedicati e personalizzati, chiedono soluzioni tecniche all avanguardia sia dal punto di vista prestazionale, sia dal punto di vista architettonico. MultiMix oltre a dare ottimale rispondenza alle normative in materia di classificazione energetica (UNI TS 11300), da modo di ottimizzare sia i tempi di installazione che l ordine e lo spazio dedicato ai sistemi di distribuzione e pompaggio.

SISTEMA MODULARE DI MISCELAZIONE E RILANCIO PER CENTRALE TERMICA MultiMix è un sistema di miscelazione e rilancio composto da: Collettore principale di distribuzione; Kit di miscelazione e rilancio a bassa temperatura; Kit di rilancio ad alta temperatura.

CARATTERISTICHE PRINCIPALI Collettore principale di distribuzione in fusione monoblocco, con funzione di separatore idraulico intercettabile; Disponibile nella versione a due o tre zone di distribuzione; Possibilità di assemblaggio con altri collettori per creare sistemi a più di tre zone di distribuzione; Facilità di connessione al generatore di calore attraverso i vari attacchi presenti nei vari lati. MATERIALI Corpo in ottone fuso CB753S UNI EN 1982-00; Tappi, bocchettoni, corpi valvole a sfera ed altri componenti in ottone CW617N; Guarnizioni e o-ring in EPDM perossidico. Fig.01 Collettore a 2 vie DATI TECNICI Pressione max: 10 Bar Temperatura max: 110 C ATTACCHI Principali: Derivati di testa: Derivati laterali: G1 (F) G3\4 (F) G1 (F) Fig.02 Collettore a 3 vie Articolo Larghezza Armadio Misure interne utili Collettore consigliato (L x H x P) (mm) (mm) CM 2 382 A 65 K3 640 x 750 x 150 CM 3 500 A 80 K3 790 x 750 x 150

Caratteristiche idrauliche Portata massima agli ingressi del collettore: 3500 l/h Fig.03 Collettore a 3 vie - flusso d acqua Fig.04 Collettore a 3 vie - particolare di funzionamento Pmax(kW) Potenza massima Salto termico sul circuito primario 10 C 20 C 30 C 40 80 120 40 C 160 5

Esempi di combinazioni del collettore di distribuzione MODULARITÁ La disponibilità di kit diversi e di collettori a due o tre zone componibili consente di adattare il sistema ad ogni esigenza impiantistica. FLESSIBILITÁ Il collettore/separatore è stato studiato per essere alimentato dal basso, dall alto o lateralmente e i collettori in serie tra loro possono alimentare fino a 6 zone. Si riportano alcuni esempi di configurazioni. 6

Separazione idraulica di collettori in serie Nei casi in cui i collettori MultiMix vengano assiemati per configurare situazioni con più di tre zone, cioè mettendo in serie almeno 2 collettori, e si voglia creare separazione idraulica tra circuito primario e secondario i rispettivi by-pass devono essere posizionati come nell esempio qui sopra riportato. Il by-pass del collettore alimentato dovrà essere aperto, mentre il by-pass del collettore non alimentato dovrà essere chiuso. Questo tipo di regolazione serve per dare la corretta direzione al flusso d acqua. 7

TECHNICAL DATA Fig.05 Collettore a 2 vie - dati dimensionali 8

TECHNICAL DATA Fig.06 Collettore a 3 vie - dati dimensionali 9

KIT DI DISTRIBUZIONE BASSA TEMPERATURA CARATTERISTICHE PRINCIPALI Modulo di miscelazione idoneo per l alimentazione di sistemi radianti a pavimento, parete e soffitto; Sistema di miscelazione con valvola a tre vie a pistone; Possibilità di regolazione a punto fisso mediante testa termostatica con sensore remoto ad immersione o climatica mediante motore o testa elettrotermica; Bypass secondario di bilanciamento per aumentare le performance del sistema; Sistema a cannocchiale per un facile montaggio/smontaggio della pompa. MATERIALI Corpo in ottone fuso CB753S UNI EN 1982-00; Altre parti in ottone CW617N; Guarnizioni e o-ring in EPDM perossidico. DATI TECNICI Pressione max: 10 Bar Temperatura max: 110 C Campo di misura termostati: 0 80 C Campo di regolazione valvola bypass di sovrapressione: 0.2 0.6 bar Temperatura d intervento del termostato di sicurezza: 60 C Due attacchi da 1 F CARATTERISTICHE IDRAULICHE Kv max valvola miscelatrice (via diritta): 4,87 Kv max valvola miscelatrice (terza via): 4,34 Kv bypass secondario di bilanciamento regolabile da 0 a 6,5; Kv della testata a valle della pompa(escluso blocco di miscelazione e bypass secondario):3,95*. Fig.07 Kit di distribuzione bassa temperatura Articolo M MIX Descrizione Modulo di miscelazione e rilancio bassa temperatura *Questo valore deve intendersi come perdita di carico localizzata da aggiungersi alle perdite del circuito a pavimento 10

Particolari tecnici CARATTERISTICHE PRINCIPALI Facile installazione o rimozione del circolatore grazie ad un sistema a canocchiale sul bocchettone di mandata della pompa. E possibile aumentare lo spazio utile di lavoro (5mm) durante la fase di installazione o smontaggio facilitandone quindi l esecuzione. Fig.08 Kit di distribuzione bassa temperatura - dimensione interasse circolatore 11

Flessibilità di utilizzo I gruppi MultiMix di miscelazione essendo dotati di una valvola lineare a pistone con attacco 30x1,5 possono essere pilotati indistintamente da: - Testa termostatica con sensore capillare; - Servomotore elettrico a 3 punti 220/24V; - Testa elettrica con pilotaggio elettronico 0 10V. Fig.09 Kit di distribuzione bassa temperatura BOX DI ISOLAMENTO A completare la gamma MultiMix, ci sono i 3 box di isolamento caldo/freddo anti-condensa (per impianti di raffrescamento). N.B: I box CM2 e CM3 si possono integrare ed abbinare tra loro per isolare kit da 4,6 o più vie (2+2; 2+3; 3+3). 12 Articolo Descrizione KIT ISOLANTE CM1 Box isolante in EPP nero per gruppi M MIX e M AT KIT ISOLANTE CM2 Box isolante per gruppi a 2 vie completi di collettore KIT ISOLANTE CM3 Box isolante per gruppi a 3 vie completi di collettore

Schema idraulico e prestazioni Il calcolo della potenza massima per il kit di miscelazione è stato effettuato fissando dei valori di portata sul circuito secondario, in base alle caratteristiche delle pompe tradizionali e al salto termico sul circuito secondario. Qsec (l/h) 1000 1200 1500 1800 2000 1000 1200 1500 1800 2000 1000 1200 1500 1800 2000 1000 1200 1500 1800 2000 1000 1200 1500 1800 2000 1000 1200 1500 1800 2000 Salto Termico ( C) 5 6 7 8 9 10 Potenza (kw) 5,8 7,0 8,7 10,5 11,6 7,0 8,4 10,5 12,6 14,0 8,1 9,8 12,2 14,7 16,3 9,3 11,2 14,0 16,7 18,6 10,5 12,6 15,7 18,8 20,9 11,6 14,0 17,4 21,0 23,2 Fig.10 Diagramma di flusso termico bassa temperatura 13

Schemi funzionali valvola a tre vie Ritorno acqua fredda in caldaia Q3=Q1 Mandata acqua calda dalla caldaia Q1 CASO 1: Mandata con valvola a tre vie in apertura parziale Piattello B Con i piattelli A e B aperti l acqua calda prelevata dal primario Q1 si miscela co la quantità d acqua fredda di ritorno dall impianto secondario Q2, formando l acqua di miscela Q1+Q2 che và all impianto a pavimento; la stessa quantità d acqua prelevata dal primario caldo ritorna al primario freddo ed è individuata nella portata Q3=Q1. Piattello A Ritorno acqua fredda Q2+Q3 Mandata acqua calda all impianto Q1+Q2 Ritorno acqua fredda in caldaia Mandata acqua calda dalla caldaia CASO 2: Mandata con valvola a tre vie in completa chiusura Con il piattello A tutto chiuso e B tutto aperto l acqua di ritorno dall impianto secondario viene rimandata all impianto a pavimento nel caso in cui sia stato soddisfatto il carico termico neccessario per garantire le condizioni di benessere in ambiente. Piattello B Piattello A Ritorno acqua fredda Q2 Mandata acqua calda all impianto Q1 14

Schemi funzionali valvola a tre vie Ritorno acqua fredda in caldaia Mandata acqua calda dalla caldaia Q2 CASO 3: Mandata con valvola a tre vie in apertura totale Piattello B Con il piattello A tutto aperto e B tutto chiuso l acqua in mandata all impianto radiante ha la stessa portata e temperatura dell acqua proveniente dal primario. Piattello A Ritorno acqua fredda Mandata acqua calda all impianto Q1 DETENTORE DI REGOLAZIONE PORTATA CIRCUITO SECONDARIO Bypass secondario di bilanciamento: Kv regolabile da 0,27 a 6,5 (i valori sopra indicati sono il Kv ossia la portata d acqua in mc/h che passando attraverso il detentore con un determinato grado di apertura, comporta la perdita di carico di 1 bar). Il detentore di bilanciamento consente di regolare la portata max d acqua di ritorno dall impianto radiante che può miscelarsi con l acqua calda prelevata dal circuito primario. Una volta scelta la temperatura di mandata all impianto radiante regolando l attuatore termostatico, agendo sul detentore si và a determinare la quantità d acqua di ritorno da fare ricircolare nell impianto secondario, bilanciando di fatto la portata spillata dal primario con la portata spillata dal secondario. 15

16 Fig.11 Perdita di carico valvola miscelatrice - Kit di distribuzione bassa temperatura

Fig.12 Perdita di carico by-pass secondario di bilanciamento - Kit di distribuzione bassa temperatura 17

KIT DI DISTRIBUZIONE BASSA TEMPERATURA CARATTERISTICHE PRINCIPALI Modulo di miscelazione idoneo per l alimentazione di radiatori o scaldabagno ad accumulo; Dotato di valvole di intercettazione pompa, termometri di mandata e ritorno, bypass differenziale di sovrapressione e valvola di non ritorno; Sistema a cannocchiale per un facile montaggio/smontaggio della pompa. MATERIALI Corpo in ottone fuso CB753S UNI EN 1982-00; Altre parti in ottone CW617N; Guarnizioni e o-ring in EPDM perossidico. DATI TECNICI Pressione max: 10 Bar Temperatura max: 110 C Campo di misura termostati: 0 80 C Campo di regolazione valvola bypass di sovrapressione: 0,2 0,6 bar Due attacchi da 1 F CARATTERISTICHE IDRAULICHE Kv: 5,77 Fig.13 Kit di distribuzione alta temperatura Articolo M AT Descrizione Modulo di rilancio alta temperatura 18

Schema idraulico e prestazioni Il calcolo della potenza massima per il kit è stato effettuato fissando dei valori di portata, in base alle caratteristiche delle pompe tradizionali e al salto termico tra mandata e ritorno dell impianto. Qtot (l/h) 800 1000 1200 1500 1800 800 1000 1200 1500 1800 800 1000 1200 1500 1800 Salto Termico ( C) 10 15 20 Potenza (kw) 9,3 11,6 13,9 17,4 20,9 13,9 17,4 20,9 26,1 31,3 18.6 23,2 27,8 34,8 41,8 Fig.14 Diagramma di flusso termico alta temperatura 19

TECHNICAL DATA Fig.15 Kit di distribuzione bassa temperatura - dati dimensionali 20

TECHNICAL DATA Fig.15 Kit di distribuzione alta temperatura - dati dimensionali 21

EQUILIBRATORE DI PRESSIONE - EP 25 CARATTERISTICHE PRINCIPALI Componente in ottone, compatto, progettato per essere collegato ai kit di distribuzione MultiMix, o per essere genericamente impiegato alle unità di riscaldamento; L equilibratore di pressione è intercettabile con valvola a sfera ed è dotato di una valvola di sfiato, una valvola di intercettazione per consentire lo spurgo delle impurità accumulate sul fondo, un termo manometro e un termometro; Munito di portasonda per eventuali sensori di temperatura ed un kit di isolamento; Caratteristica ulteriore è la reversibilità: EP presenta infatti sul retro i medesimi attacchi permettendo di essere ruotato e portato in alimentazione da destra. MATERIALI Corpo in OTS 60 pb2; Altre parti in ottone CW617N; Guarnizioni e o-ring in EPDM perossidico; Staffe di supporto in FEP13 EU111 UNI 5867; DATI TECNICI Pressione max: 10 Bar Temperatura max: 110 C Portata massima: 4500 l/h Range di misura termomanometro: - Temperatura: 0 120 C - Pressione: 0 6 Bar Campo di misura termometro: 0 80 C Attacchi: 2+2 da 1 1/4. Fig.17 Separatore idraulico - EP 25 Articolo EP 25 Descrizione Separatore idraulico in fusione monoblocco 22

Caratteristiche idrauliche L equilibratore di pressione dona stabilità all impianto di riscaldamento. Il suo scopo è quello di separare idraulicamente il circuito primario di caldaia dal circuito secondario, azzerando la differenza di pressione tra l ingresso e l uscita del secondario. In questo modo, primario e secondario risultano autonomi da un punto di vista idraulico e non si verificano condizioni anomali di funzionamento dovute ad una reciproca interferenza tra le pompe che agiscono sui due circuiti. L equilibratore di pressione consente inoltre di eliminare bolle d aria presenti all interno dell impianto e di rimuovere le impurità che per gravità si accumulano sul fondo. In questo modo viene aumentata la longevità dei componenti incrementando l affidabilità dell intero impianto, soprattutto preservando il corretto funzionamento del generatore di calore. Fig.18 Schema funzionale - EP 25 23

Variazioni della temperatura in mandata del secondario indotte dal separatore EP 25 CASO 1: Portata primario uguale alla portata secondario Nel caso in cui la portata della pompa del primario e del secondario siano uguali, si può ritenere che le temperature del primario e del secondario siano uguali. T1=T2 T3=T4 CASO 2: Portata primario inferiore alla portata secondario Situazione classica quando la portata della pompa del primario è inferiore alla portata del secondario, si può ritenere che le temperature del primario siano così correlate: T1>T2 T3=T4 La temperatura di mandata del secondario risulta inferiore rispetto alla temperatura di mandata del primario. CASO 3: Portata primario superiore alla portata secondario Nel caso in cui la portata della pompa del primario sia superiore alla portata del secondario, si può ritenere che le temperature del primario e secondario siano così correlate: T1=T2 T3<T4 La temperatura di ritorno del primario risulta superiore rispetto alla temperatura dei ritorno del secondario. 24

TECHNICAL DATA Fig.19 EP 25 - dati dimensionali 25

26 Esempi d assieme

Esempi d assieme 27

28 Esempi d installazione

Esempi d installazione 29

ASSICURAZIONE Allianz S.p.A. Divisione Allianz Ras Responsabilità Civile Prodotti Responsabilità Civile Terzi MASSIMALI Per sinistro: 1.500.000,00 Con limite per persona di: 1.500.000,00 Con limite per danni a cose di: 1.500.000,00 Polizza N. 069212151 Polizza N. 69212215 KTECH SRL

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