LA PIOGGIA NEL PINETO ANALISI DEI VERSI GSCATULLO HEWLETT-PACKARD (

Documenti analoghi
G. D ANNUNZIO, La sera fiesolana

domanda retorica risposta indiretta risposta diretta definizione di poesia

''La pioggia nel pineto''

La pioggia nel pineto (da Alcyone)

Relatore: Guido Bellocchio

CORO LABORATORIO PER COMPOSITORI 3a edizione

Essere competenti nella sanità che cambia VERSO L ECCELLENZA. MILANO, 12 Settembre

Le filosofie dell Armonia

ULTIMO VIAGGIO DI ULISSE

Gli Astri dei poeti. di Sergio Magaldi. Settimo episodio

Poesie sul tema dell'acqua

LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

L ACQUA: tra scienza, attualità e arte.

I sussurri dell amore

I soliti discorsi d amore. O forse no?

Colloquio interdisciplinare. Classe 3^ a.s. 2008/2009

ODE AL CANE. Il cane mi domanda. e non rispondo. Salta, corre pei campi e mi domanda. senza parlare. e i suoi occhi

Italian Poetry Selections

CHOIR WORKSHOP FOR COMPOSERS 3rd edition

ALUNNO. Cognome e Nome:.. Scuola:. Classe:.. sez.: I TUOI INSEGNANTI ACCOMPAGNATORI E LA GUIDA NATURALISTICA. Inserisci qui una foto ricordo C.E.A.

e musi di bambini contro i vetri

A cura della sezione 4 A a.s. 2017/18

IL BOSCO DEI PICCOLI

Gio G v io anni P ascoli anni P l assassi- nio del padre

1 Concorso letterario Albero abbraccio e respiro del mondo. SEZIONE A - Scuola Primaria

E stata pubblicata la nuova raccolta di poesie di A. Cozzitorto dal titolo Adesso... Ti racconto.

Ballata della speranza

MODULO SCRITTURA CREATIVA SCUOLA IV NOVEMBRE. Accompagnamento musicale: piccole note iniziali

In poesia si distingue: Il significato è letterale di una parola.

Contesto storico. Biografia di Gabriele D Annunzio

Edmond Çali. Poesie senza titolo ARACNE

UNITÀ DIDATTICA 9 GABRIELE D ANNUNZIO

Le attività Fragile (l ombra che resta)

Il leone e l uccellino Una Grande Amicizia

Questa tua parola non avrà mai fine,ha varcato i cieli e porterà il suo frutto.

UNA STORIA... MOLTO VICINA A NOI. Guarda queste immagini. Che cosa ti fanno venire in mente? Trova una parola per ognuna e scrivila sotto.

Floriano Salmi EMOZIONI DI VITA

GIOVANNI PASCOLI. contatto con la natura, poi c è il tema della morte e delle sventure familiari.

Saverio Ponticelli IL PINO E IL MARE

Abbiate un sogno Abbiate un sogno

Tanto gentile e tanto onesta pare Dante, La vita nova ( )

Il mostro che ho dentro

La coda dei libri. Il libro incompiuto

LE PAROLE DELLA MUSICA

SUONO, RUMORE, SILENZIO

Ugo Foscolo A ZACINTO

Gli Angeli della Cupola della Creazione di San Marco a Venezia

Il corpo umano. Sara II B 22 maggio 2018

ha tanto da fare qui come ha avuto tanto da fare là, Perché voi lo state facendo nella vostra dimensione,

Antonella Cefis SPERANZA E AMORE

FRATELLO SOLE SORELLA CHIARA FRATE FRANCESCO E LA PERFETTA LETIZIA

Donato Panza UNA POESIA PER TE

Il signor Rigoni DAL MEDICO

Daniela Sobani AMORE, ODIO, AMORE

Ognuno di noi è speciale IL CORAGGIO DI ESSERE UNICI E GENTILI. Nome. Cognome. Classe. Anno Scolastico

collana ragnatele 87

Testo: 1 Corinzi 3:5-9 LUG 19 febbraio 2017 Tema: Ognuno di noi riceverà la ricompensa per il lavoro svolto

L audacia dell anima

ERIK LAZZARI LE FIGURE RETORICHE ERIK LAZZARI

Simposio didattico 5-10 febbraio 2018

Firenze - Seminario C.I.D.I Docente Cristina Granucci

Pensieri riflessi. La voce di un anima silenziosa

geografica-scientifica

Le meraviglie dell ascolto

ESERCIZI EXTRA - Grammatica

CHIESA CRISTIANA EVANGELICA BATTISTA (Via Cisa n. 5-1^ traversa Sarzana) Domenica 18 settembre 2011 LITURGIA. del.

Cara acqua.. mi stai a cuore. Emozioni per l acqua con la sua biodiversità

X AGOSTO. Giovanni Pascoli

Nel domani che non si chiede

Anno scolastico 2017/2018 Progetto rivolto ai bambini di ogni fascia d'età, con particolar attenzione ai bambini di tre anni

Alda Gallerano! La chiave d oro. Alda Gallerano. La chiave d oro

Franco Bonatti POETICHE ARMONIE. Pensieri in versi

in occasione dei 150 ANNI DELL UNITA D ITALIA presenta la fiaba musicale: Dolceterra di Fiorella Colombo

La poesia della speranza

Infiniti paesaggi. Riserva di: Taccuino di campo NICOLA P. GATTACECA PANORAMA RACCHIUSO, LUMINOSO

Bruno Chisu FESTA DI DONNE

COME FACCIAMO A PARLARE?

Alessandro La Rosa & Carla Corbari LA VITA CREATA

La Pentecoste Atti 2, 1-47

La farfalla. Un battito d ali

CONSIGLIO. consigliare ed ascoltare col cuore

Piccoli Frammenti. Queste pagine racchiudono pensieri ed emozioni di giorni vissuti nell altalena di temporali e arcobaleni

Un *cuore sulla vela / Liala. - Bologna : Cappelli, [1978] p. ; 19 cm. Classificazione Dewey 853 Letteratura italiana.

San martino. La nebbia agl irti colli Piovigginando sale E sotto il maestrale Urla e biancheggia il mar.

Pensieri sull uscita del 10 ottobre 2011 a Villa Ada

Esposito Marcello SMS

Guarda la foto e descrivi la famiglia. Quali relazioni hanno? Osserva la foto e attacca le parole sull'immagine corrispondente.

Tra terra e cielo. Frammenti di vita in versi

RIPASSO DI METRICA. Introduzione alla letteratura Prof.ssa Nanci

Microcreazioni quotidiane: ricreare il mondo attraverso i cinque sensi

La storia di Marilù e i 5 sensi

NEL MONDO DEGLI UCCELLI

Il Popolo della Pianura Alta

LA VEGETAZIONE. 1. Parole per capire VOLUME 1 CAPITOLO 5. A. Conosci già queste parole? Scrivi il loro significato o fai un disegno: montagna...

La canzone che vive tre volte

Un fiore colto nel giardino del pensiero la voce dei poeti

Gianluca Esposito. Estratto. E-book disponibile su

BALLATE AI CAVALLI DI FRISIA

2 Timoteo 2: 2 Siamo capaci

Mariapia Coppola InvIsIbIlI allodole

Transcript:

LA PIOGGIA NEL PINETO ANALISI DEI VERSI GSCATULLO HEWLETT-PACKARD (

La pioggia nel pineto Analisi completa verso dopo verso Testo Taci. Su le soglie del bosco non odo parole che dici umane; ma odo parole più nuove che parlano gocciole e foglie lontane. Ascolta. Piove dalle nuvole sparse. Piove su le tamerici salmastre ed arse, piove su i pini scagliosi ed irti, piove su i mirti divini, su le ginestre fulgenti di fiori accolti, su i ginepri folti di coccole aulenti, piove su i nostri volti silvani, piove su le nostre mani ignude, su i nostri vestimenti leggieri, su i freschi pensieri che l'anima schiude novella, su la favola bella che ieri t'illuse, che oggi m'illude, o Ermione. Odi? La pioggia cade su la solitaria verdura con un crepitío che dura e varia nell'aria secondo le fronde più rade, men rade. Ascolta. Risponde al pianto il canto delle cicale che il pianto australe non impaura, nè il ciel cinerino. E il pino ha un suono, e il mirto altro suono, e il ginepro altro ancóra, stromenti diversi sotto innumerevoli dita. E immersi noi siam nello spirto silvestre, d'arborea vita viventi; e il tuo volto ebro è molle di pioggia come una foglia, e le tue chiome auliscono come le chiare ginestre, o creatura terrestre che hai nome Ermione. Ascolta, ascolta. L'accordo delle aeree cicale a poco a poco più sordo si fa sotto il pianto che cresce; ma un canto vi si mesce più roco che di laggiù sale, dall'umida ombra remota. Più sordo e più fioco s'allenta, si spegne. Sola una nota ancor trema, si spegne, risorge, trema, si spegne. Non s'ode voce del mare. Or s'ode su tutta la fronda crosciare l'argentea pioggia che monda, il croscio che varia secondo la fronda più folta, men folta. Ascolta. La figlia dell'aria è muta; ma la figlia del limo lontana, la rana, canta nell'ombra più fonda, chi sa dove, chi sa dove! E piove su le tue ciglia, Ermione. Piove su le tue ciglia nere sìche par tu pianga ma di piacere; non bianca ma quasi fatta virente,

par da scorza tu esca. E tutta la vita è in noi fresca aulente, il cuor nel petto è come pesca intatta, tra le pàlpebre gli occhi son come polle tra l'erbe, i denti negli alvèoli con come mandorle acerbe. E andiam di fratta in fratta, or congiunti or disciolti (e il verde vigor rude ci allaccia i mallèoli c'intrica i ginocchi) chi sa dove, chi sa dove! E piove su i nostri vólti silvani, piove su le nostre mani ignude, su i nostri vestimenti leggieri, su i freschi pensieri che l'anima schiude novella, su la favola bella che ieri m'illuse, che oggi t'illude, o Ermione. Analisi Taci. Su le soglie La poesia si apre con un intimidazione al non parlare, ad ascoltare soltanto. Subito una cesura interrompe bruscamente il primo emistico. La seconda parte del verso ci introduce l ambientazione: siamo sul limite di un qualcosa, con un enjambement scopriamo nel secondo verso che si tratta di un bosco. del bosco non odo Il secondo verso continua il primo, il poeta descrive al suo accompagnatore, che più avanti si scoprirà essere Ermione, suo amore, dapprima ciò che non sente. Con un nuovo enjambement il verso dopo chiarisce. parole che dici il poeta non sente alcuna parola che Ermione sole chiamare umana, non c è nessun uomo che parla, ecco perché quest armonia del silenzio non va disturbata come stava facendo Ermione prima del verso 1. Nuovo enjambement. umane; ma odo Ecco l aggettivo che chiarisce meglio la frase iniziata dal poeta nel verso 3, le parole che non si sentono nel bosco sono quelle umane. In contrapposizione del verbo del verso 2 (non odo) la sensazione che il D Annunzio condivide con Ermione è ciò che sente realmente. 5 parole più nuove I suoni uditi dal D Annunzio risultano essere parole più nuove, non facenti parte del mondo umano: migliori, queste parole sono in realtà suoni.

che parlano gocciole e foglie A dire queste parole sono le gocce della pioggia che cadono e le foglie del bosco. lontane. Il poeta ci descrive anche la profondità del suono udito, tipico dei decadenti utilizzare le sensazioni percepibili da tutti i sensi. I suoni sono lontani. Ascolta. Piove Nuovo invito del poeta ad Ermione, questa volta non è più un egoistico fa silenzio perché non sento ma diventa un fa silenzio così che anche tu possa sentire. Il poeta vuole rendere partecipe Ermione delle sensazioni che lui prova. La invita ad ascoltare anzitutto la pioggia: Piove questa parola viene ripetuta moltissime volte all interno di tutto il testo, come la pioggia cade tante volte e ripete il suo rumore. dalle nuvole sparse. Viene quindi introdotto l elemento visivo da dove viene la pioggia? è la domanda che è sottintesa, l autore ci indica le nuvole che sono sparse nel cielo. Particolare attenzione può essere posta sul verbo utilizzato: che è un participio passato, come se l autore paragonasse l immagine ad un quadro e le nuvole sono state messe lì da qualcuno che ha compiuto l azione di spargerle per il cielo. 10 Piove su le tamerici In questo verso l autore ci chiarisce la posizione geografica e l ambientazione della scena: siamo al mare ecco perché ci sono le sempreverdi tamerici, arbusti che crescono in ambiente marittimo. Inizia poi con quel piove (prima ripetizione) la lunga lista dei luoghi e delle cose in cui cade la pioggia. salmastre ed arse, Due aggettivi che si riferiscono a tamerici e richiamano due sensazioni diverse. Salmastre è sì un riferimento visivo ma che sfiora anche le percezioni del gusto: è il sapore del mare. Arse invece è l inaridimento del sole che ha reso giallognoli gli arbusti. piove sui pini Ricorrente è il piove come già citato nell 8 verso, capiamo di che bosco si tratta quello in cui si trova il poeta: è un pineto. scagliosi ed irti, Due aggettivi riferiti ai pini, il primo si riferisce alla corteccia del tronco, mentre irti è in merito la forma delle foglie. piove su i mirti Nuovamente il piove, segue quindi un nuovo tipo di vegetazione presente.

15 divini, Il divini è riferito ai mirti, il mirto è infatti pianta sacra a Venere, dea dell amore che è ovviamente è il punto focale della poesia: l amore per la natura e gli uomini assieme. su le ginestre fulgenti Il verbo è sempre il piove iniziale, le ginestre sono la quarta pianta della macchia mediterranea, fulgenti è il loro aggettivo: risplendono per il loro colore dorato. di fiori accolti, I fiori di ginestra sono raggruppati in mazzetti, ecco il significato del verso. su i ginepri folti Piove anche sui ginepri che sono folti, ma non nel senso che possiedono tante foglie ma folti con il senso pieni di bacche (verso successivo). di coccole aulenti, Le coccole sono le bacche che sono aulenti, dall odore aspro e forte: profumate. Nuovamente c è una sensazione che non coinvolge la vista ma questa volta l olfatto. 20 piove su i nostri vólti Il piove, che si ripete, coinvolge ora non più piante ma anche il poeta ed Ermione, e qui compare l intenzione del poeta di creare un unicum con la natura anche in campo semantico. silvani, L aggettivo riprende i concetti del verso 20, ed applica l aggettivo silvani (ovvero silvestri) non ai pini ma alle persone che prendono forma e colore della natura. piove su le nostre mani Continua la mescolanza con la natura, ora è ogni parte dei due umani ad unirsi al bosco. Piove sulle mani, come se fossero foglie o rami. ignude, L aggettivo è riferito al verso 22, e più precisamente al sostantivo mani. su i nostri vestimenti Piove sui vestimenti, ovvero i vestiti che sono poi corteccia di alberi immaginari. 25 leggieri, Nuovamente un aggettivo riferito al verso precedente, i vestimenti sono leggieri, la pioggia li bagna ne mostra l interno. L atmosfera diventa romantica, quasi erotica. su i freschi pensieri Piove non più solo in senso fisico, ma anche spirituale ed immateriale. Piove sui pensieri nuovi.

che l anima schiude Il verso è esplicativo ed indica la provenienza di questi pensieri. novella, I pensieri sono nuovi, freschi, pieni di speranze. su la favola bella che ieri t illuse, che oggi m illude, o Ermione Piove anche sulla loro storia d amore e più in generale sui loro sogni ed il futuro. Questi quattro versi che si ripeteranno più di una volta sono critica all amore ed alle relazioni: quando uno è preso dalla fiaba e si lascia coinvolgere l altro non lo è e così questi problemi di tempistica non permettono di gioire realmente delle relazioni. Odi? la pioggia cade. Sono finiti gli imperativi, il poeta non intima più il silenzio ne chiede di ascoltare, pone invece una domanda: la senti anche tu? Il piovere non è più un verbo, ma è il soggetto, ella cade: è una perifrasi, egualmente piove. su la solitaria L aggettivo solitaria indica la lontananza dai luoghi abitati del bosco 35 verdura Si intende il bosco. con un crepitìo che dura La sensazione è qui uditiva, con un suono onomatopeico cr pt, ed il sostantivo crepitio indicante il rumore della pioggia. e varia nell aria Il suono aumenta e diminuisce, in base alla posizione che esse hanno nello spazio, e che con l aria si modifica. secondo le fronde Il suono si modifica, così come il crepitio, in base alle fronde degli alberi più rade, men rade. Due aggettivi che si riferiscono alle fronde del verso precedente.

40 Ascolta. Risponde Torna l imperativo, Ascolta è l invito del poeta. Risponde è il verbo del verso successivo che si lega con un enjambement a questo. al pianto il canto il pianto è la pioggia, e fanno eco ad esso le cicale (verso successivo). Questa è un informazione temporale: le cicale cantano dopo pranzo, forse un pic-nic. Il tempo è circa le 2 e mezza. delle cicale Si veda il commento del verso precedente. che il pianto australe Il pianto è il rumore della pioggia sferzata dal vento caldo ed umido di Austro. non impaura, Non impaura indica una nuova descrizione del canto delle cicale che non si lasciano spaventare dalla pioggia ma che continuano a frinire. 45 né il ciel cinerino. Né si lasciano spaventare dal colore del cielo coperto di nubi (cinerino) E il pino ha un suono, e il mirto altro suono, e il ginepro altro ancóra, stromenti 50 diversi sotto innumerevoli dita. Questa scena, che potrebbe essere definito un arboreo concerto, riepiloga alcuni delle piante dei primi versi, ognuna ha un suono differente, come fossero strumenti musicali suonati dalla pioggia (le innumerevoli dita sono le gocce). E immersi Ancora rievocato il concetto di immersione ed unicum naturale. noi siam nello spirto L Unicum non è solo materiale ma diviene qui anche spirituale. silvestre, Nuovo aggettivo riferito ai pini ed attribuito agli uomini (l altro era silvani)

55 d arborea vita viventi; Sott inteso siamo, e l unicum diventa anche a livello di vita, non solo spirito, non solo carne, ma tutta l esistenza. e il tuo vólto ebro Il volto di Ermione è felice, è inebriato, gioioso, eccitato quasi. è molle di pioggia La pioggia bagna il volto di Ermione che diventa molle di pioggia come una foglia, Il poeta paragona il volto bagnato di Ermione ad una foglia che è bagnata dalla pioggia. e le tue chiome Il poeta parla dei capelli di lei, al plurale, le chiama chiome, una sorta di ritorno al selvaggio. 60 auliscono come Ritorno sensoriale dell olfatto: le chiome profumano le chiare ginestre, la fonte di profumo, le ginestre tornano per la terza volta. o creatura terrestre Ermione viene invocata. che hai nome Il tono è reverenziale, quasi divino. Ermione. Il verso è composto solo da una parola, il nome proprio di Ermione che termina la strofa. Si noti che tutte hanno questa terminazione. Ermione chiude, è il fine di tutta la poesia. 65 Ascolta, ascolta. L accordo Torna il tema della musicalità, due incitazioni Ascolta, ascolta, sono l accordo che fanno da sottofondo ed accompagnamento le cicale. delle aeree cicale Le cicale volano, sono perciò definite aeree. Sono strumento d accompagnamento a questo topos del concerto arboreo. a poco a poco Con un anafora, la sensazione è di rallentamento.

più sordo Rallenta ancora, c è un iperbole: non si intende sordo nel senso di atono ma di basso e attenuato. si fa sotto il pianto Entra in scena un nuovo strumento. 70 che cresce; Una sorta di climax musicale espresso a parole. ma un canto vi si mesce Ancora un altro strumento. più roco Si contrappone alla sordità dell accordo. che di laggiù sale, Nuovamente la frase ascende, ed il volume del canto sale. dall umida ombra remota. Il riferimento è al bosco che è lontano (ombra). 75 Più sordo e più fioco s allenta, si spegne. Il climax è discendente, la musicalità del bosco scema. Sola una nota ancor trema, si spegne, risorge, trema, si spegne. Simile alla poesia il tuono con l anticlimax, sembra essere tipica dei decadenti questa tecnica del ritorno, e del terminare totalmente. 80 Non s ode voce del mare. Il rumore del mare (siamo sul Tirreno) è soffocato dal rumore della pioggia. Or s ode su tutta la fronda La fronda è metonimia di bosco. Crosciare Onomatopea della pioggia che attraversando le foglie cade a terra.

l argentea pioggia La pioggia ha l aggettivo di argentea, questo precede il sostantivo e lo rinforza. che monda, Viene introdotto il tema della purificazione, la pioggia lava gli animi e li riporta alla natura. 85 il croscio che varia Nuova onomatopea nella parola croscio, varia perché c è il tema della musicalità. secondo la fronda Il croscio, dice il poeta, varia di fronda in fronda più folta, men folta. In base alla quantità di foglie presenti Ascolta. Nuovo invito ad ascoltare. La figlia dell aria Invocazione quasi epica, rassomiglia infatti ai patronimici, il poeta ci dice da dove è generato colui che genera il suono. 90 è muta; ma la figlia Non è presente suono, ma inizia subito un nuovo verso dopo una pausa secondaria che continua con un enjambement sotto. del limo lontana, La figlia è della terra, opposta all aria, e di nuovo abbiamo la posizione nello spazio: il suono viene da lontano. la rana, Ecco che viene svelato il nome del nuovo strumento. canta nell ombra più fonda, la rana canta nascosta chi sa dove, chi sa dove! Il poeta non sa dov è, ci confessa la sua ignoranza con una ripetizione, o una sorta di anafora. 95 E piove su le tue ciglia, Piove sulle ciglia di Ermione, nuovamente ella è parte della natura e le ciglia sono ramificazioni, come del resto le chiome.

Ermione. L invocazione è più breve questa volta, manca l interezione oh. Piove su le tue ciglia nere Si riprende il verso 95, con l aggiunta di un aggettivo. sì che par tu pianga ma di piacere; non bianca La pioggia scroscia come lacrime sul viso d Ermione, che cambia colore e dal bianco si fa verde (come si vedrà nel verso 100). 100 ma quasi fatta virente, par da scorza tu esca. Ermione è di nuova paragonata alla natura, come se uscisse dalla corteccia di un albero. E tutta la vita è in noi fresca Inno alla giovinezza, la vita arborea e la loro è fresca aulente, è profumata il cuor nel petto è come pèsca 105 intatta, La struttura del verso è come dal 102 al 104, ora anche il cuore è parte della natura, è il frutto dell albero-corpo dei due umani. tra le pàlpebre gli occhi son come polle tra l erbe, Questa volta la similitudine non è abbreviata in metafora ma espressa da un verso ad un altro, con un come nel 107. i denti negli alvèoli son come mandorle acerbe. Nuovamente una similitudine. 110 E andiam di fratta in fratta, or congiunti, or disciolti (e il verde vigor rude ci allaccia i mallèoli c intrica i ginocchi)

115 chi sa dove, chi sa dove! Questa scena, che sfiora nuovamente l erotismo, ci racconta quale il finale tra i due protagonisti. I due si intrecciano come vegetali, come alberi d ulivo. E piove su i nostri vólti silvani, piove su le nostre mani ignude, 120 su i nostri vestimenti leggieri, su i freschi pensieri che l anima schiude novella, 125 su la favola bella che ieri m illuse, che oggi t illude, o Ermione. Si ripete tutto quel che era dal verso 20 sino al 33 con l unico cambiamento nel penultimo verso della poesia. Non è più Ermione che s illude prima e dopo il poeta ma il contrario: l amore, ci insegna D Annunzio, è altalenante, gli amanti a volte si trovano, a volte no. Così nella poesia mentre prima era lui a crederci veramente, a credere nella Favola Bella, ora e lei ed i due non si ameranno mai realmente. Così la poesia si chiude con un ultima invocazione alla musa amata, semplice. Realizzato il 28/12/2012 da Paolo Franchi, 2BC (A.S. 2012/2013) Grafica il 06/09/15 per Sapere Aude! AMDG