Strategia regionale per le Aree Interne

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Strategia regionale per le Aree Interne PROPOSTA DI INCLUSIONE DELLA LA MACRO AREA VALLE PELIGNA VALLE DEL SAGITTARIO Il progetto per le aree interne del Paese si prefigge di raggiungere assieme tre distinti ma interconnessi obiettivi generali: tutelare il territorio e la sicurezza degli abitanti; promuovere la diversità culturale e il policentrismo; concorrere al rilancio dello sviluppo La strategia per le Aree interne punta alla valorizzazione delle risorse esistenti nelle aree formate da piccoli comuni in un ottica di sviluppo e allo stesso tempo concorre anche ad un obiettivo di sostenibilità e di tutela del territorio che ha come punti focali: a) Tutela del territorio e delle comunità locali; b) Valorizzazione delle risorse naturali, culturali e del turismo sostenibile; c) Sviluppo dei Sistemi agro-alimentari; d) Diffusione del Risparmio energetico e delle filiere locali di energia rinnovabile; e) Incentivazione del saper fare e dell artigianato. Il Presidente D Alfonso nel delineare la strategia regionale per le aree interne ha individuato 4 Macro Aree: BassoSangro-Trigno, Val Fino-Vestina, Gran Sasso-Valle Subequana e Valle Roveto- Valle del Giovenco. Con le considerazioni che seguono si intende dimostrare che la Macro Area Valle Peligna - Valle del Sagittario ha i requisiti per essere inclusa nella strategia regionale. Si propone di individuare In Abruzzo 5 Macro Aree anziché 4. Le cinque macro aree sono state analizzate sulla base dei dati comunali resi disponibili dal Dipartimento dello Sviluppo economico (DPS) con riferimento ai dati demografici, morfologici ed ambientali. MACRO AREE N. COMUNI POP 2011 OVER65 2011 SUPERF KMQ Basso Sangro - Trigno 33 22.568 7.233 761 Val Fino - Vestina 19 26.680 7.010 516 Gran Sasso - Valle Subequana 24 9.358 3.045 501 Valle Roveto - Valle del Giovenco 12 24.259 5.777 591 Valle Peligna - Valle del Sagittario 13 12.205 3.390 516 TOTALE 101 95.070 26.455 2.886 I comuni coinvolti sono 101, gli abitanti delle aree selezionate sono 95.070, gli over 65 sono 26.455 e la superficie interessata è di 2.886 Kmq.

Macro area 1 Basso Sangro Trigno L area ha una popolazione pari a 22.568 abitanti ed è composta da 33 comuni. Comune Pop 2011 Comune Pop 2011 Comune Pop 2011 1 Borrello 368 12 Gessopalena 1.550 23 Pizzoferrato 1.127 2 Carunchio 639 13 Lama dei Peligni 1.364 24 Quadri 863 3 Castelguidone 416 14 Lettopalena 365 25 Roccaspinalveti 1.434 4 Castiglione M. M. 1.898 15 Montazzoli 1.032 26 Roio del Sangro 103 5 Celenza sul Trigno 974 16 Montebello sul Sangro 99 27 Rosello 253 6 Civitaluparella 349 17 Monteferrante 141 28 San Giovanni Lipioni 210 7 Colledimacine 237 18 Montelapiano 80 29 Schiavi di Abruzzo 931 8 Colledimezzo 531 19 Montenerodomo 736 30 Taranta Peligna 399 9 Fallo 146 20 Palena 1.412 31 Torrebruna 924 10 Fraine 396 21 Pennadomo 311 32 Torricella Peligna 1.391 11 Gamberale 328 22 Pietraferrazzana 128 33 Villa Santa Maria 1.433 Dal 2001 al 2011 (Fonte ISTAT Censimenti della popolazione) la popolazione dell area si è ridotta del 13,7% passando da 26.161 abitanti del 2001 ai 22.568 del 2011. Da segnalare come, nel complesso, l indice di invecchiamento della popolazione (over 65 su popolazione totale) si attesta al 32%. C è un rischio idrogeologico (basato sui fenomeni franosi) dell area di livello medio-basso (la media dell area è data da una fascia di popolazione che va dagli 11 ai 75 abitanti sottoposti a rischio idrogeologico). La densità abitativa è di 30 abitanti per Kmq. Macro area 2 Val Fino Vestina L area ha una popolazione pari a 26.680 abitanti e comprende 19 comuni della Provincia di Teramo e della Provincia di Pescara. Comune Pop 2011 Comune Pop 2011 Comune Pop 2011 1 Arsita 871 8 Castilenti 1.551 15 Montebello di Bertona 1.023 2 Bisenti 2.069 9 Cermignano 1.787 16 Montefino 1.091 3 Brittoli 335 10 Civitella Casanova 1.875 17 Penna Sant'Andrea 1.728 4 Carpineto della Nora 680 11 Corvara 278 18 Vicoli 396 5 Castel Castagna 491 12 Elice 1.729 19 Villa Celiera 747 6 Castelli 1.224 13 Farindola 1.601 7 Castiglione Messer Raimondo2.364 14 Isola del Gran Sasso d'italia 4.840 Dal 2001 al 2011 (Fonte ISTAT Censimenti della popolazione) la popolazione dell area si è ridotta del 6,7%. Si registra un indice di invecchiamento del 26,3%. C è un rischio idrogeologico (basato sui fenomeni franosi) dell area di livello medio-alto (la media dell area è data da una fascia di popolazione che va dai 76 ai 250 abitanti sottoposti a rischio idrogeologico). La densità abitativa è di 52 abitanti per Kmq.

Macro area 3 Gran Sasso Valle Subequana L area ha una popolazione pari a 9.358 abitanti e comprende 24 comuni. Comune Pop 2011 Comune Pop 2011 Comune Pop 2011 1 Acciano 351 9 Castelvecchio Subequo 1.067 17 Ofena 527 2 Calascio 137 10 Collepietro 235 18 Prata d'ansidonia 501 3 Capestrano 895 11 Fagnano Alto 440 19 San Benedetto in Perillis 127 4 Caporciano 235 12 Fontecchio 410 20 San Pio delle Camere 631 5 Carapelle Calvisio 85 13 Gagliano Aterno 255 21 Santo Stefano di Sessanio 111 6 Castel del Monte 447 14 Goriano Sicoli 597 22 Secinaro 383 7 Castel di Ieri 329 15 Molina Aterno 419 23 Tione degli Abruzzi 326 8 Castelvecchio Calvisio 159 16 Navelli 550 24 Villa Santa Lucia degli Abr 141 Dal 2001 al 2011 (Fonte ISTAT Censimenti della popolazione) la popolazione dell area si è ridotta del 10,5%. l indice d invecchiamento segna il 32,5%. C è un rischio idrogeologico (basato sui fenomeni franosi) dell area di livello basso (la media dell area è data da una fascia di popolazione che va da 1 ai 10 abitanti sottoposti a rischio idrogeologico). La densità abitativa è di 19 abitanti per Kmq. Macro area 4 Valle Roveto Valle del Giovenco L area ha una popolazione pari a 24.259 abitanti e comprende 12 comuni. Comune Pop 2011 Comune Pop 2011 Comune Pop 2011 1 Balsorano 3.655 5 Lecce nei Marsi 1.735 9 Pescina 4.264 2 Bisegna 261 6 Morino 1.505 10 San Benedetto dei Marsi 3.910 3 Civita d'antino 994 7 Ortona dei Marsi 592 11 San Vincenzo Valle Rovet 2.433 4 Gioia dei Marsi 2.111 8 Ortucchio 1.863 12 Villavallelonga 936 Dal 2001 al 2011 (Fonte ISTAT Censimenti della popolazione) la popolazione dell area si è ridotta del 5,2%. Da segnalare come, nel complesso, l indice di invecchiamento è del 23,8%. C è un rischio idrogeologico (basato sui fenomeni franosi) dell area di livello basso (la media dell area è data da una fascia di popolazione che va da 1 ai 10 abitanti sottoposti a rischio idrogeologico). La densità abitativa è di 41 abitanti per Kmq.

Macro area 5 Valle Peligna Valle del Sagittario 1 L area ha una popolazione pari a 12.205 abitanti e comprende 13 comuni. Comune Pop 2011 Comune Pop 2011 Comune Pop 2011 1 Anversa degli Abruzzi 368 6 Pacentro 1.211 11 Scanno 1.948 2 Campo di Giove 847 7 Prezza 1.015 12 Villalago 589 3 Cansano 282 8 Raiano 2.812 13 Vittorito 898 4 Cocullo 265 9 Rocca Pia 167 5 Corfinio 1.079 10 Roccacasale 724 Dal 2001 al 2011 (Fonte ISTAT Censimenti della popolazione) la popolazione dell area si è ridotta del 6%. Da segnalare come, nel complesso, in quest area si registra un indice di invecchiamento del 27,8%. C è un rischio idrogeologico (basato sui fenomeni franosi) dell area di livello medio-basso (la media dell area è data da una fascia di popolazione che va dagli 11 ai 75 abitanti sottoposti a rischio idrogeologico). La densità abitativa è di 24 abitanti per Kmq. 1 In questa Macro sono state escluse le Città di Sulmona e di Pratola Peligna in quanto non sono piccoli comuni e i Comuni di Pettorano sul Gizio, di Introdacqua e di Bugnara in quanto sono in crescita demografica.

TABELLA RIEPILOGATIVA MACRO AREE POPOL 1971-2011 POPOL 2001-2011 INDICE INVECCH RISCHIO IDROG ABIT / kmq Basso Sangro - Trigno -43,8% -13,7% 32,0% 11-75 Ab 30 Val Fino - Vestina -28,4% -6,7% 26,3% 76-250 Ab 52 Gran Sasso - Valle Subequana -46,5% -10,5% 32,5% 1-10 Ab 19 Valle Roveto - Valle del Giovenco -13,6% -5,2% 23,8% 1-10 Ab 41 Valle Peligna - Valle del Sagittario -21,0% -6,0% 27,8% 11-75 Ab 24 La tabella riepilogativa dell analisi fatta delle 5 macro aree sulla base dell indice di spopolamento, dell indice di invecchiamento, sul rischio idrogeologico e sulla densità abitativa mostra come le aree possono classificarsi sulla base dello svantaggio come appresso: 1 posto Gran Sasso-Valle Subequana 2 posto Basso Sangro Trigno 3 posto Valle Peligna-Valle del Sagitario 4 posto Val Fino-Vestina 5 posto Valle Roveto-Valle del Giovenco. La Macro Area Valle Peligna- Valle del Sagittario risulta essere più svantaggiata sia rispetto alla Val Fino-Vestina che alla Valle Roveto-Valle del Giovenco. Sulmona 15 novembre 2014 Aldo Ronci

Mappa delle Macro Aree Val Fino - Vestina Basso Sangro - Trigno Valle del Giovenco - Valle Gran Sasso - Valle Subeq Valle Peligna - Valle del S

Strategia regionale per le Aree Interne della Regione Abruzzo PROPOSTA DI REINSERIMENTO DI SULMONA TRA I POLI D ATTRAZIONE La classificazione dei comuni effettuata nel 2014 a livello nazionale dal Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica (DPS) ha rettificato quella del 2012 e in Abruzzo sono stati individuati i seguenti 7 Poli di attrazione (Centri d offerta di servizi): L Aquila, Avezzano, Pescara, Chieti, Teramo, Giulianova e un Polo Intercomunale Atri, Pineto, Roseto e Silvi. Sulmona, che nella classificazione del Dipartimento dello Sviluppo Economico del 2012 era stata inserita tra i Poli d Attrazione, in quella attuale del 2014 risulta non più Polo d Attrazione ma Area Intermedia. 1 Si ricorda che la Provincia dell Aquila ha: da un lato 298.343 abitanti quasi gli stessi della Provincia di Teramo che ne conta 306.349; dall altro un territorio che ha un estensione di 5.034 Kmq ed è due volte e mezzo più grande di quello di Teramo che è di 1.984 Kmq. Nonostante questi dati L Aquila ha 2 soli Poli di Attrazione (L Aquila ed Avezzano) mentre Teramo ne ha ben tre (Teramo, Giulianova e il Polo Intercomunale Atri, Pineto, Roseto e Silvi) e tra l altro 2 di questi sono contigui (Giulianova e il Polo Intercomunale Atri, Pineto, Roseto e Silvi) e il terzo (Teramo) non dista dagli altri due più di 30 Km. Sulmona essendo stata classificata nel 2014 area intermedia avrà un suo Polo d Attrazione e, considerato che il tempo previsto per raggiungerlo va dai 20 ai 40 minuti, si desume che esso sarà Avezzano. 1 Sul sito del DPS nel foglio excel denominato Classificazione dei Comuni italiani secondo la metodologia per la definizione delle Aree Interne 2012 alla riga 5798 Sulmona è classificata Polo di Attrazione mentre nel foglio excel denominato Classificazione dei Comuni italiani secondo la metodologia per la definizione delle Aree Interne 2014 alla riga 5695 Sulmona è classificata Area Intermedia.

Sulmona non è stata classificata come Polo di attrazione nonostante ne abbia i requisiti per la presenza nei rispettivi territori di adeguati servizi di istruzione, salute e mobilità che sono: presenza di scuole secondarie superiori (tutti i tipi); presenza di un ospedale sede di DEA 2 ; presenza di una stazione ferroviaria di tipo almeno «Silver» 3. Tale esclusione fa presagire un disegno tendente al depauperamento di detti servizi nella Città in quanto le aree interne usufruiscono dei servizi accentrati nei Poli di attrazione e per i quali, come già detto, si intendono adottare politiche di adeguamento della disponibilità di servizi nell istruzione, nella sanità e nella mobilità. Pertanto le comunità della Valle Peligna, della Valle del Sagittario, della Valle Subequana e dell Alto Sangro si devono mobilitare per chiede il reinserimento di Sulmona tra i Poli di Attrazione (Centri di Servizi). Sulmona 15 novembre 2014 Aldo Ronci 2 L'ospedale sede DEA di I livello rappresenta un aggregazione funzionale di unità operative che, oltre alle prestazioni fornite dal Pronto Soccorso, garantisce le funzioni di osservazione, breve degenza e di rianimazione e realizza interventi diagnostico-terapeutici di medicina generale, chirurgia generale, ortopedia e traumatologia, terapia intensiva di cardiologia. Inoltre assicura le prestazioni di laboratorio di analisi chimico-cliniche e microbiologiche, di diagnostica per immagini, e trasfusionali. 3 RFI classifica le stazioni SILVER come impianti medio-piccoli con una frequentazione media per servizi regionali e interregionali inferiore a quella delle GOLD.

CLASSIFICAZIONE 2012 Poli di Attrazione Area di Cintura Area Intermedia Area periferica Area Ultraperiferica

CLASSIFICAZIONE 2014 Poli di Attrazione Area di Cintura Area Intermedia Area periferica Area Ultraperiferica

Strategia Nazionale per le Aree Interne Il rilancio delle aree interne viene visto dal Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica (DPS) come fondamentale e strategico per il rilancio dell'intera Italia. Una parte rilevante dei piccoli comuni che compongono le aree interne ha subito gradualmente, dal secondo dopoguerra, un processo di marginalizzazione segnato da: calo della popolazione, talora sotto la soglia critica; riduzione dell occupazione e dell utilizzo del territorio; offerta locale calante di servizi pubblici e privati; costi sociali, quali il dissesto idro-geologico e il degrado del patrimonio culturale e paesaggistico. Il progetto per le aree interne del Paese si prefigge di raggiungere assieme tre distinti ma interconnessi obiettivi generali: tutelare il territorio e la sicurezza degli abitanti; promuovere la diversità culturale e il policentrismo; concorrere al rilancio dello sviluppo. -------------- il DPS, come prima operazione, ha individuato, sul territorio italiano, i Poli d Attrazione (Centri di servizi) e le Aree interne, quest ultime suddivise in: aree interne di cintura se il tempo per raggiungere il polo di attrazione non supera 20 minuti; aree interne intermedie se il tempo è compreso tra 20 e 40 minuti; aree interne periferiche se il tempo è compreso tra 40 e 75 minuti; aree interne ultra-periferiche se il tempo supera i 75 minuti. Poli di attrazione Comuni Italiani Aree di cintura T < 20' Altri Comuni Aree intermedie 20' < T < 40' Aree periferiche 40' < T < 75' ------------- La strategia per le aree interne prevede due tipi di intervento: uno per i poli di attrazione (centri di servizi); e l altro per le aree interne. Aree ultra-periferiche T > 75'

-------------- La strategia per i poli di attrazione prevede di adottare politiche di adeguamento della disponibilità di servizi nell istruzione, nella sanità,nella mobilità e nella connettività virtuale (accesso ad internet) in quanto contribuiscono direttamente ad aumentare il benessere della popolazione residente e anche ad aumentare l attrattività dei luoghi nei confronti dei potenziali nuovi residenti oltre ad essere le pre-condizioni per l efficacia dei progetti di sviluppo locale A livello nazionale sono stati individuati i Poli di attrazione (Centri d offerta di servizi) che devono avere le seguenti caratteristiche: presenza di scuole secondarie superiori (tutti i tipi); presenza di almeno 1 ospedale sede di DEA 1 ; presenza di una stazione ferroviaria di tipo almeno «Silver» 2. -------------- La strategia per le Aree interne punta alla valorizzazione delle risorse esistenti nelle aree formate da piccoli comuni in un ottica di sviluppo e allo stesso tempo concorre anche ad un obiettivo di sostenibilità e di tutela del territorio che ha come punti focali: a) Tutela del territorio e delle comunità locali; b) Valorizzazione delle risorse naturali, culturali e del turismo sostenibile; c) Sviluppo dei Sistemi agro-alimentari; d) Diffusione del Risparmio energetico e delle filiere locali di energia rinnovabile; e) Incentivazione del saper fare e dell artigianato. STRATEGIA DI SVILUPPO POLI D'ATTRAZIONE AREE INTERNE > servizi scolastici Costituzione delle pre-condizioni Promozione di progetti > tutela del territorio > servizi sanitari per lo sviluppo territoriale di sviluppo locale > Risorse naturali > trasporti culturali e del turismo > Sistemi agro-alimentari > Energie rinnovabili > Saper fare e artigianato 1 L'ospedale sede DEA di I livello rappresenta un aggregazione funzionale di unità operative che, oltre alle prestazioni fornite dal Pronto Soccorso, garantisce le funzioni di osservazione, breve degenza e di rianimazione e realizza interventi diagnostico-terapeutici di medicina generale, chirurgia generale, ortopedia e traumatologia, terapia intensiva di cardiologia. Inoltre assicura le prestazioni di laboratorio di analisi chimicocliniche e microbiologiche, di diagnostica per immagini, e trasfusionali. 2 RFI classifica le stazioni SILVER come impianti medio-piccoli con impianti medio-piccoli e con una frequentazione media per servizi regionali e interregionali inferiore a quella delle GOLD.

L azione a sostegno delle aree interne si realizza individuando a livello regionale, di concerto con il DPS, delle aree intercomunali particolarmente svantaggiate per le quali si predispongono progetti di sviluppo locale. Il DPEFR 2015-2017 predisposto dalla Regione Abruzzo prevede di finanziare la strategia regionale delle aree interne con i fondi europei. Per poter accedere ai finanziamenti per gli interventi sui progetti di sviluppo intercomunali è previsto che tra i comuni interessati esista coesione territoriale e in particolare che l intercomunalità sia obbligatoriamente definita attraverso uno strumento giuridico (associazioni, unioni, fusioni, ecc...). Per il 2014 la Legge di Stabilità prevede di finanziare un progetto pilota per ogni Regione. Sulmona 15 novembre 2014 Aldo Ronci