DOMENICA XXVII DEL TEMPO ORDINARIO (C)

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Camminiamo insieme Parrocchia Santa Lucia Vergine e Martire 33080 Prata di Pordenone (Italia) Parroco: don Pasquale Rea: 34986334 23 Segreteria: martedì ore 9.00-11.00. sito: www.parrocchiapratapn.it - Email: segreteria@parrocchiapratapn.it Ref. Oratorio: Corrado Giacomet: 334966 6152 (provvisorio) 2 ottobre 2016 DOMENICA XXVII DEL TEMPO ORDINARIO (C) Dal vangelo secondo Luca 17,5-10 In quel tempo gli apostoli dissero al Signore: «Aumenta la nostra fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granellino di senapa, potreste dire a questo gelso: Sii sradicato e trapiantato nel mare, ed esso vi ascolterebbe. Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà quando rientra dal campo: Vieni subito e mettiti a tavola? Non gli dirà piuttosto: Preparami da mangiare, rimboccati la veste e servimi, finché io abbia mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai anche tu? Si riterrà obbligato verso il suo servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti? Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare». Ci sono momenti, nella vita, difficili da conciliare con l'idea dell'amore del Padre, in cui abbiamo riposto la nostra totale fiducia o fede: momenti in cui vacilla o viene meno la nostra fede in Lui. Sono i momenti della prova, quando pare che tra noi e Dio sia calata una densa nube, al punto da mettere in dubbio non solo che ci voglia bene, ma addirittura che esista. Ed è comprensibile, nel dolore, questo smarrimento! Oggi, di fronte alle tante tragedie del nostro mondo, ultima il terremoto ad Amatrice, che avvengono in tanti modi: dalla tragedia della fame

e della miseria, a quella delle insensate guerre o dei rigurgiti di violenza nelle stesse famiglie, che sembrano il ghigno di satana, a tutti i tipi di sfruttamento, è facile essere tentati di porsi la stessa domanda: Signore, facci capire dove e come è il tuo amore'. E la risposta di Gesù davvero mostra la potenza della fede vera: "Se aveste fede quanto un granellino di senapa - che è il più piccolo di tutti i semi - potreste dire a questo gelso: Sradicati e vai a piantarti nel mare' ed esso vi obbedirebbe". Inutile nascondersi, grave è la crisi di fede che c'è in troppi. Viene da chiederci quali siano le cause di questa eclissi della fede', che qualcuno ha chiamato apostasia dell'europa'. Tanti descrivono la crisi come frutto del consumismo o della frenesia del piacere ad ogni costo. Troppi credono di sentirsi liberi totalmente', lasciando via libera a tutti i vizi, credendo così di realizzare il proprio sogno di vita. Ma vivere senza Dio è davvero realizzarsi' o la realtà non dimostra piuttosto che si diventa una merce', fino a giungere sui marciapiedi del vizio e, magari, finendo poi nell'inferno della disperazione? Siamo davvero felici di vivere, oscurando la bellezza e la dignità che viene dal Cielo? Ci parlano forse di vera felicità i tanti idoli' con cui abbiamo riempito case, paesi, cuori? Si ha l'impressione che oggi il mondo viva di una profonda inesprimibile tristezza, che a volte genera perfino il rifiuto del grande bene che è la vita. Non so come definire l'uomo del nostro tempo che, dopo aver fatto un'autentica guerra' alla natura, per affermare l'economia e il profitto ad ogni costo, fino a compromettere l'esistenza del pianeta, ora vuole quasi affermare la sua divinità', con la differenza che, quando Dio crea, contempla e si stupisce della bellezza della sua creatura: E vide che era cosa bella', invece l'uomo, questo irrazionale Dio', non solo sta spegnendo la bellezza, ma sta compromettendo la sua stessa esistenza! Eppure si sente Dio', ossia padrone di ciò che non è suo, quando ha ricevuto solo il compito di custodire e coltivare', non distruggere! Se questo uomo, che annienta tutto, fosse dio', ci sarebbe davvero da aver paura, perché non merita certamente fiducia! Fiducia invece che merita il Padre, che non cessa di manifestare la Sua Presenza, il Suo Amore, la Sua Bellezza in chi di noi sa riporre in Lui piena fede. E, accanto alle follie degli uomini che negano Dio, per fortuna la terra è piena della gloria di Dio, che si manifesta nei semplici fedeli, nella Chiesa, nei martiri, in tante anime consacrate. A volte, è vero, Dio mette alla prova la nostra fede, quasi nascondendosi. È un poco il nostro venerdì santo, che prepara la gioia della Pasqua. Chiediamo al Signore in questa settimana di aumentare sempre più la nostra fede e di vivere la certezza che niente è impossibile per chi si fida e si affida a Dio". Don Pasquale

Oggi, 2 Ottobre, ricorre la giornata mondiale dell Aido (associazione che promuove l importanza della donazione di organi e tessuti). Sosteniamoli con la nostra generosità: all esterno della chiesa, trovate un gazebo con del materiale da poter prendere e delle piantine da comperare. Lunedì 3 ore 20.30 in Canonica, incontro ministri straordinari della comunione Martedì 4 ore 20.30 in canonica, consiglio di Presidenza ore 20.30 incontro di preghiera con rosario e adorazione, in chiesa; Venerdì 7 ore 20.00 in oratorio, incontro mamme piccoli angeli Sabato 8 ore 15.30 in oratorio incontro chierichetti delle medie dalle ore 15.00 alle ore 17.00, confessioni in chiesa Domenica 9 ore 17.00 in canonica, incontro tarcisiani Il gruppo NOI-Oratorio è in uscita in montagna:rifugio Venezia e giro del monte Pelmo ( partenza alle ore 7.00 dall Oratorio. Per informazioni rivolgersi a Luigi, Alessio e Paolo). La settimana scorsa abbiamo subito un atto vandalico nella sala teatro del nostro oratorio. Qualcuno si è divertito a svuotare un estintore a polvere provocando molti danni alle sedie, ai tendaggi e ai materiali elettrici presenti. Il danno è stato valutato poco più di 5000 euro. Questa settimana, il parroco, insieme ai ministri straordinari della Comunione, passerà a conoscere gli ammalati della nostra comunità e a portare loro la Comunione. Per favore, se conoscete altri anziani o ammalati che avrebbero piacere di ricevere l Eucarestia, segnalatelo in canonica al più presto così come se sapete di qualche familiare, parente o amico che viene ricoverato in ospedale per motivi di salute. Da mercoledì 19 Ottobre inizia il percorso fidanzati. Quanti fossero interessati facciano pervenire quanto prima le iscrizioni in canonica al parroco.

XXVII Settimana del Tempo Ordinario; Salterio della III Settimana Lunedì 3 ottobre ore 8.30 Parrocchiale Antonio -Anniversario e Genoveffa Menegotto Martedì 4 S. Francesco d Assisi, patrono d Italia -Festa ore 8.30 Parrocchiale + Giovanni Silvestrin -Anniversario + Ines Zanette -Anniversario + Defunti Paludet Alla Madonna per la figlia Mercoledì 5 ore 8.30 Parrocchiale + Angelo Brunetta + Anselmo Agnoletto Giovedì 6 ore 8.30 S. Giovanni Giornata di preghiera per le vocazioni + Alessandro Barriviera Venerdì 7 B. Vergine Maria del Rosario -Memoria Primo venerdì del mese Visita e Comunione agli ammalati ore 8.30 S. Simone + Mario Piccinin + Caterina Piccinin e Agostino Basso + Ines Truccolo e Marcello Zaccarin Alla Madonna per una famiglia Sabato 8 ore 15.30-17.00 Parrocchiale -Confessioni ore 17.00 Peressine + Guerino Paludet ore 18.30 Parrocchiale + Gianfranco Ceccato ed Elisa Piccinin + Piero Pivetta e Ines Zanette + Maria Rizzo -Anniversario + Monica ed Enrico Alla Madonna in Ringraziamento + Ines Zanette Alla B.V. Maria per il marito + Mari Bortolotto -Anniversario + Rina Val e Luigi Forlin -Anniversario Domenica 9 XXVIII del Tempo Ordinario ore 8.00 Parrocchiale + Luigi e Sira Silvestrin + Sebastiano e Maria Piccinin + Pio Bortolotto -Anniversario + Regina Piccinin -Anniversario + Colomba Bortolotto -Anniversraio ore 9.30 S. Simone + Manlio Moro e Renzo Zanardo ore 10.30 Parrocchiale + Daniele Bortolin -Anniversario + Defunti della classe 1961 Alla Madonna per la famiglia Mizzaro ore 18.30 Parrocchiale

4 OTTOBRE SAN FRANCESCO D ASSISI-PATRONO D ITALIA Francesco nacque ad Assisi nel 1182, da Pietro di Bernardone, ricco mercante di stoffe preziose, e da Madonna Pica; la madre gli mise nome Giovanni; ma, tornato il padre dal suo viaggio in Francia, cominciò a chiamare il figlio Francesco. Nel 1202, tra le fila degli homines populi, prese parte allo scontro di Collestrada con i perugini e i boni homines fuoriusciti assisani: Francesco fu catturato con molti suoi concittadini e condotto prigioniero a Perugia. Dopo un anno, tra Perugia e Assisi fu conclusa la pace, e Francesco rimpatriò insieme ai compagni di prigionia. Decide allora di realizzare la sua aspirazione a diventare miles (cavaliere) e nel 1205 si unisce al conte Gentile, che partiva per la Puglia, onde essere da lui creato cavaliere. È a questo punto della vita di Francesco che iniziano i segni premonitori di un destino diverso da quello che lui aveva sognato. In viaggio verso la Puglia, giunto a Spoleto, a notte fatta si stese per dormire. E nel dormiveglia udì una voce interrogarlo: «Chi può meglio trattarti: il Signore o il servo?». Rispose: «Il Signore». Replicò la voce: «E allora perché abbandoni il Signore per il servo?». L indomani Francesco torna ad Assisi aspettando che Dio, del quale aveva udito la voce, gli rivelasse la sua volontà. Trascorre circa un anno nella solitudine, nella preghiera, nel servizio ai lebbrosi, fino a rinunciare pubblicamente, nel 1206, all eredità paterna nelle mani del vescovo Guido e assumendo, di conseguenza, la condizione canonica di penitente volontario. Francesco veste l abito da eremita continuando a dedicarsi all assistenza dei lebbrosi e al restauro materiale di alcune chiese in rovina del contado assisano dopo che a San Damiano aveva udito nuovamente la voce del Signore dirgli attraverso l icona del Crocifisso: «Francesco va, ripara la mia casa che, come vedi, è tutta in rovina». Nel 1208, attirati dal suo modo di vita, si associano a Francesco i primi compagni e con essi nel 1209 si reca a Roma per chiedere a Innocenzo III l approvazione della loro forma di vita religiosa. Il Papa concede loro l autorizzazione a predicare rimandando però a un secondo tempo l approvazione della Regola. Il 29 novembre 1223 finalmente Onorio III approva con la bolla Solet annuere la Regola dell Ordine dei Frati Minori (detta "Regola bollata"). Durante la notte di Natale del 1223, a Greccio, Francesco volle rievocare la nascita di Gesù, facendo una rappresentazione vivente di quell'evento per vedere con gli occhi del corpo i disagi in cui si è trovato [il Bambino nato a Betlemme] per la mancanza delle cose necessarie a un neonato, come fu adagiato in una greppia e come giaceva sul fieno tra il bue e l asinello. È da questo episodio che ebbe poi origine la tradizione del presepe. Dopo il capitolo di Pentecoste del 1224 Francesco si ritirò con frate Leone sul monte della Verna per celebrarvi una quaresima in onore di san Michele Arcangelo. Nell ultimo

biennio di vita di Francesco si colloca anche la composizione del Cantico di frate sole (o Cantico delle creature). Sono anni questi in cui Francesco è sempre più tribolato dalla malattia (soffriva di gravi disturbi al fegato e di un tracoma agli occhi). Quando le sue condizioni si aggravarono in maniera definitiva Francesco fu riportato alla Porziuncola, dove morì nella notte fra il 3 e il 4 ottobre 1226. Il giorno seguente il suo corpo, dopo una sosta presso San Damiano, fu portato in Assisi e venne sepolto nella chiesa di San Giorgio. Frate Francesco d Assisi fu canonizzato il 19 luglio 1228 da Papa Gregorio IX. Il 25 maggio 1230 la sua salma fu infine trasferita dalla chiesa di San Giorgio e tumulata nell'attuale Basilica di San Francesco fatta costruire celermente da frate Elia su incarico di Gregorio IX tra il 1228 e il 1230. CANTICO DELLE CREATURE «Altissimu, onnipotente, bon Signore, tue so' le laude, la gloria e 'honore et onne benedictione. Ad te solo, Altissimo, se konfàno et nullu homo ène dignu te mentovare. Laudato sie, mi' Signore, cum tucte le tue creature, spetialmente messor lo frate sole, lo qual è iorno, et allumini noi per lui. Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore, de te, Altissimo, porta significatione. Laudato si', mi' Signore, per sora luna e le stelle, in celu l'ài formate clarite et pretiose et belle. Laudato si', mi' Signore, per frate vento et per aere et nubilo et sereno et onne tempo, per lo quale a le tue creature dài sustentamento. Laudato si', mi' Signore, per sor'aqua, la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta. Laudato si', mi' Signore, per frate focu, per lo quale ennallumini la nocte, et ello è bello et iocundo et robustoso et forte. Laudato si', mi' Signore, per sora nostra matre terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba. Laudato si', mi' Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amore, et sostengo infirmitate et tribulatione. Beati quelli ke 'l sosterrano in pace, ka da te, Altissimo, sirano incoronati. Laudato si' mi' Signore per sora nostra morte corporale, da la quale nullu homo vivente pò skappare: guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali; beati quelli ke trovarà ne le tue santissime voluntati, ka la morte secunda no 'l farrà male. Laudate et benedicete mi' Signore' et ringratiate et serviateli cum grande humilitate».

MESE DI OTTOBRE: Mese missionario MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO PER LA GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE 2016 Chiesa missionaria, testimone di misericordia Cari fratelli e sorelle, il Giubileo Straordinario della Misericordia, che la Chiesa sta vivendo, ci invita a guardare alla missione ad gentes come una grande, immensa opera di misericordia sia spirituale che materiale. In effetti, in questa Giornata Missionaria Mondiale, siamo tutti invitati ad uscire, come discepoli missionari, ciascuno mettendo a servizio i propri talenti, la propria creatività, la propria saggezza ed esperienza nel portare il messaggio della tenerezza e della compassione di Dio all intera famiglia umana. In forza del mandato missionario, la Chiesa si prende cura di quanti non conoscono il Vangelo, perché desidera che tutti siano salvi e giungano a fare esperienza dell amore del Signore. Essa «ha la missione di annunciare la misericordia di Dio, cuore pulsante del Vangelo» (Bolla Misericordiae Vultus, 12) e di proclamarla in ogni angolo della terra, fino a raggiungere ogni donna, uomo, anziano, giovane e bambino. Accogliendo e seguendo Gesù mediante il Vangelo e i Sacramenti, con l azione dello Spirito Santo noi possiamo diventare misericordiosi come il nostro Padre celeste, imparando ad amare come Lui ci ama e facendo della nostra vita un dono gratuito, una segno della sua bontà. La Chiesa per prima, in mezzo all umanità, è la comunità che vive della misericordia di Cristo: sempre si sente guardata e scelta da Lui con amore misericordioso, e da questo amore essa trae lo stile del suo mandato, vive di esso e lo fa conoscere alle genti in un dialogo rispettoso con ogni cultura e convinzione religiosa. Accanto all opera evangelizzatrice e sacramentale dei missionari, le donne e le famiglie comprendono spesso più adeguatamente i problemi della gente e sanno affrontarli in modo opportuno e talvolta inedito: nel prendersi cura della vita, con una spiccata attenzione alle persone più che alle strutture e mettendo in gioco ogni risorsa umana e spirituale nel costruire armonia, relazioni, pace, solidarietà, dialogo, collaborazione e fraternità, sia nell ambito dei rapporti interpersonali sia in quello più ampio della vita sociale e culturale, e in particolare della cura dei poveri. Auspico pertanto che il popolo santo di Dio eserciti il servizio materno della misericordia, che tanto aiuta ad incontrare e amare il Signore i popoli che ancora non lo conoscono. La fede infatti è dono di Dio e non frutto di proselitismo; cresce però grazie alla fede e alla carità degli evangelizzatori che sono testimoni di Cristo. Nell andare per le vie del mondo è richiesto ai discepoli di Gesù quell amore che non misura, ma che piuttosto tende ad avere verso tutti la stessa misura del Signore; annunciamo il dono più bello e più grande che Lui ci ha fatto: la sua vita e il suo amore. Ancora oggi non ci sottraiamo a questo gesto di comunione ecclesiale missionaria. Non chiudiamo il cuore nelle nostre preoccupazioni particolari, ma allarghiamolo agli orizzonti di tutta l umanità. Papa Francesco

MESE DI OTTOBRE: Mese del Santo Rosario Ottobre è comunemente chiamato il Mese del Rosario perché il giorno 7 viene celebrata la memoria della Beata Maria Vergine del Rosario. Il Santo Rosario è chiamato Salterio della beatissima Vergine Maria. Questo modo di pregare Dio consiste nel lodare la beatissima Vergine ripetendo il saluto angelico 150 volte, quanti sono i salmi del salterio di David, interponendo ad ogni decina il Padre nostro con meditazioni illustranti l intera vita del Signore nostro Gesù Cristo. Sorto all inizio del secolo XII, il Rosario si è diffuso in tutta la Chiesa arricchito da numerose indulgenze, compagno fedele di tutti i cristiani che vogliono condurre seriamente la loro vita. San Giovanni Paolo II ha pubblicamente dichiarato di preferire la preghiera del Santo Rosario a qualunque altraa non liturgica. Egli ha anche felicemente arricchito i Misteri tradizionalii con quelli della Luce che culminano con il mistero della istituzione dell'eucaristia. Una domanda: TU HAI LA CORONA DEL SANTO ROSARIO? LA RECITI IN FAMIGLIA, O CON L ASSEMBLEA DEI FEDELI, O ALMENO DA SOLO? In questo mese, trova un po di tempo, meglio se ogni giorno, per pregare il Rosario. Semina, durante la giornata tante Ave Maria dovunque ti trovi. Con la preghiera del Rosario anche tu puoi dare un grande aiuto perché tante anime trovino Gesù, il solo Amore necessario, e perché il Cuore Immacolato di Maria trionfi sul Maligno e conceda la pace a tutti. Con martedì 10 ricomincia il percorso del catechismo. In questa settimana abbiamo raccolte le iscrizioni ma ne mancano ancora all appello molti. Invito voi genitori a non trascurare questo momento fondamentale di crescita umana e spirituale dei vostri ragazzi. Le iscrizioni sono ancora aperte e le raccogliamo martedì 4 ottobre in canonica, seguendo l orario di segreteria, oppure venerdì 7 ottobre dalle 18.00 alle 19.00 sempre in canonica. Gli orari e i giorni sono i seguenti: Terza elementare: martedì 14.15-15. Quartaa elementare: martedì 15.30-16.30 Quinta elementare: martedì 14.15-15.15 Prima media: martedì 15.30-16.30 Seconda media: giovedì 14.30-15.30 Terza media: giovedì 16.30-17.30