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2 INDICE INTERROGAZIONI PRESIDENTE...Pag.3 DEGANI, sottosegretario di Stato per l ambiente e la tutela del territorio e del mare.. 3 FABBRI (PD)... 4 ALLEGATO (contiene i testi di seduta)... 5 N.B. L asterisco accanto al nome riportato nell indice della seduta indica che gli interventi sono stati rivisti dagli oratori. N.B. Sigle dei Gruppi parlamentari: Area Popolare (NCD-UDC): AP (NCD-UDC); Forza Italia-Il Popolo della Libertà : FI-PdL XVII; Grandi Autonomie e Libertà (Grande Sud, Libertà e Autonomianoi SUD, Movimento per le Autonomie, Nuovo PSI, Popolari per l Italia): GAL (GS, LA-nS, MpA, NPSI, PpI); Lega Nord e Autonomie: LN-Aut; Movimento 5 Stelle: M5S; Partito Democratico: PD; Per le Autonomie (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE: Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE; Scelta Civica per l Italia: SCpI; Misto: Misto; Misto-Italia Lavori in Corso: Misto-ILC; Misto-Liguria Civica: Misto-LC; Misto- Movimento X: Misto-MovX; Misto-Sinistra Ecologia e Libertà: Misto-SEL.

3 Interviene il sottosegretario di Stato per l ambiente e la tutela del territorio e del mare Barbara Degani. I lavori hanno inizio alle ore 9,20. INTERROGAZIONI PRESIDENTE. L ordine del giorno reca lo svolgimento dell interrogazione 3-01634, presentata dalla senatrice Fabbri e da altri senatori. DEGANI, sottosegretario di Stato per l ambiente e la tutela del territorio e del mare. Signor Presidente, nel periodo dal 4 al 7 febbraio 2015, nella Regione Marche sono state registrate precipitazioni che, cumulate a fine evento, sono state superiori a 100 millimetri. In merito a ciò, il presidente della Regione Marche, il 9 febbraio scorso, ha richiesto il riconoscimento dello stato di emergenza riservandosi di produrre, appena possibile, la documentazione a corredo, prevista dalla direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 26 ottobre 2012. Al riguardo, la Presidenza del Consiglio dei ministri ha avviato l istruttoria ed è in attesa di ricevere la documentazione di cui sopra per procedere alla verifica della situazione sui luoghi interessati dall evento, propedeutici al riconoscimento del beneficio richiesto. Il Ministero delle politiche agricole ha fatto presente che, per i danni causati all agricoltura dall evento calamitoso, ad oggi non è pervenuta alcuna richiesta formale di intervento e ha assicurato che non appena perverrà la proposta della Regione Marche, nei termini e con le modalità prescritte dalla normativa vigente in materia, provvederà all istruttoria di competenza per l emissione del decreto di declaratoria, con il quale potranno essere attivate le misure compensative proposte dall onorevole interrogante. Per quanto attiene all esclusione dal Patto di stabilità interno delle spese per gli interventi post calamità, laddove fosse dichiarato lo stato di emergenza, le disposizioni di cui all articolo 31, comma 7 e seguenti, della legge n. 183 del 2011 già prevedono l esclusione dal Patto delle risorse statali assegnate per la realizzazione di interventi disciplinati da ordinanze di protezione civile, nonché delle relative spese sostenute dagli enti locali. Di contro, l esclusione dal Patto di stabilità interno delle spese sostenute dagli enti locali a seguito di eventi calamitosi, a valere sulle risorse proprie o provenienti da donazioni di terzi, potrà avere seguito allorquando sarà data attuazione al disposto di cui al comma 8-bis del citato

4 articolo 31 che subordina l esclusione delle predette spese ad un apposita norma di legge ad oggi ancora non emanata. FABBRI (PD). Signor Presidente, sono parzialmente soddisfatta della risposta del Ministero dato che da essa si evince che la Presidenza del Consiglio dei ministri ha avviato l istruttoria riferita alla richiesta di stato d emergenza da parte del presidente della Regione Marche. Detto questo, sembra che la presidenza della Regione Marche non abbia ancora mandato la documentazione relativa ai danni causati dagli eventi calamitosi oggetto dell interrogazione. Se così fosse, mi ritengo soddisfatta della risposta della Sottosegretaria ma, ovviamente, insoddisfatta per il lavoro della Regione Marche. PRESIDENTE. Senatrice Fabbri, ci uniamo alle sue considerazioni. Lo svolgimento delle interrogazioni all ordine del giorno è così esaurito. I lavori terminano alle ore 9,30. Licenziato per la stampa dall Ufficio dei Resoconti

5 Allegato INTERROGAZIONI FABBRI, AMATI, BORIOLI, CALEO, CARDINALI, D ADDA, ESPOSITO Stefano, FASIOLO, FAVERO, MIRABELLI, MANASSERO, MORGONI, ORRÚ, PEZZOPANE, PUPPATO, PUGLISI, RANUCCI, SCALIA, SOLLO, SPILABOTTE, VACCARI, VERDUCCI. Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell ambiente e della tutela del territorio e del mare. Premesso che: a partire dal 4 febbraio 2015, una forte ondata di maltempo ha colpito alcune regioni dell Italia centrale e meridionale e, in particolare, molti territori della regione Marche; i maggiori problemi hanno riguardato il reticolo idrografico dei fiumi Foglia, Metauro e Misa, fenomeni franosi nel pesarese, e fortissimi danneggiamenti alla fascia costiera; a ciò si aggiungono i numerosi allagamenti, come confermato dalla Coldiretti, soprattutto nella valle del Foglia e in quella del Misa; la porzione di arenile compresa tra Fano ed Ancona è stata inghiottita dal mare; le mareggiate hanno devastato ampi tratti del litorale e impedito il regolare deflusso delle piene dei fiumi, causando ingenti danni alle infrastrutture pubbliche e private e alle attività produttive localizzate sulla costa; oltre alla zona di Senigallia, dove è scattato il preallarme per l alluvione a seguito all innalzamento del livello del Misa e dove tutte le scuole sono state chiuse, allagamenti e danni hanno colpito e allagato anche le città di Fano, di Pesaro e il suo entroterra, dove è esondato il fiume Foglia; in località Casinina, frazione del comune di Auditore (Pesaro-Urbino), il Foglia ha tracimato gli argini allagando diverse abitazioni: i residenti sono stati tratti in salvo dai mezzi anfibi dei Vigili del Fuoco, che hanno soccorso anche alcuni automobilisti in panne; allagamenti di scantinati e primi piani delle abitazioni sono stati registrati anche a Fano; ad Ancona il mare ha abbattuto un tratto della diga di contenimento della Fincantieri e ha invaso parte dei capannoni; ancora una volta, in presenza di forti e insistenti piogge, il territorio nazionale si trova a dover fare i conti con frane, cedimenti di infrastrutture, argini che non riescono a trattenere l impatto delle acque; nei primi giorni di maggio 2014, infatti, le Marche e i suoi territori erano stati in parte già interessati da eccezionali eventi meteorologici che hanno provocato esondazioni di diversi corsi d acqua, allagamenti in aree urbane ed extraurbane, frane, interruzioni stradali e ferroviarie;

6 in una situazione come questa, emerge con ancora più forza la necessità di spostare l asse degli interventi di messa in sicurezza dei territori da una logica emergenziale ad una logica di lungo periodo; il 9 febbraio, il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, ha chiesto al Governo di dichiarare lo stato di emergenza per i territori colpiti dall eccezionale ondata di maltempo, si chiede di sapere: se il Governo non ritenga di deliberare, quanto prima, lo stato di emergenza per le province marchigiane e per i territori colpiti dalla forte ondata di maltempo iniziata il 4 e 5 febbraio e lo stato di calamità naturale per i danni all agricoltura; se non ritenga di stanziare un pacchetto di prime risorse volte al ristoro dei danni subiti dai privati e dalle attività produttive, per la messa in sicurezza delle aree colpite e, più in generale, per il contrasto al dissesto idrogeologico dell intero territorio nazionale; se non ritenga di prevedere, per le aree colpite di cui in premessa, l esclusione dal patto di stabilità interno delle risorse necessarie per gli interventi post-calamità provenienti dallo Stato, nonché le spese sostenute dagli enti locali a valere su risorse proprie o provenienti da donazioni di terzi. (3-01634)

E 1,00