C'era una volta una principessa che viveva in una reggia bellissima, ma era triste e non voleva mai

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Transcript:

IL DIAMANTE PROIBITO C'era una volta una principessa che viveva in una reggia bellissima, ma era triste e non voleva mai uscire dalla sua stanza. La principessa nella sua camera possedeva un cristallo magico che teneva gelosamente su un mobiletto vicino a uno specchio enorme. All' improvviso spuntò un topolino da un buco della parete e si presentò: - Io sono Pierino il topolino malvagino, mi piace il formaggino ma soprattutto quello stagionato trenta mesi. La principessa si spaventò e scappando fece cadere il cristallo che si fece in mille pezzi. D'un tratto nella camera si formò un vortice che risucchiò nello specchio la principessa e tutto quello che la circondava. Il re, trovando la stanza vuota, disse: - Cercate mia figlia in tutta le reggia e ispezionate la sua stanza! A ispezionare la stanza della figlia mandò uno dei suoi migliori cavalieri ovviamente"azzurro". Mentre il cavaliere osservava la stanza, comparve una fatina di nome Lina che disse: - Ti darò una chiave magica, che libererà la principessa solo se la butterai nello specchio a mezzanotte in punto. Ma tu in cambio devi darmi otto lingotti d'oro. Il cavaliere accettò la proposta della fatina. A mezzanotte in punto gettò la chiave nello specchio e liberò la principessa che ringraziò il cavaliere e se ne innamorò. Il giorno dopo i due si sposarono e vissero per sempre felici e contenti. Fiaba scritta da: Lorenzo, Asia, Luigi e Ilaria

ARTURO E IL SUO PRIMO AMORE C era una volta una principessa bellissima che, pur vivendo in una reggia meravigliosa, non voleva mai uscire dalla sua stanza, ed era sempre triste. Una giorno il re disse al suo regno: - Sudditi, udite, udite! Chi farà uscire mia figlia dalla sua stanza e la renderà felice, diventerà il suo cavaliere. Il giorno dopo tutti i ragazzi più belli del regno provarono a far uscire la bella fanciulla dalla sua stanza ma nessuno ci riuscì. Quella sera però arrivò un giovane di nome Arturo che tutti chiamavano il Cacaturo perché era piuttosto brutto. Si diresse verso il castello per suonare una serenata alla ragazza. Il castello sembrava abbandonato, circondato da fiori appassiti e piante rampicanti. La fanciulla incuriosita si affacciò al balcone. Mentre Arturo suonava la sua chitarra, i fiori sembravano rinascere, il castello riprese vita, le piante rampicanti scomparirono e divenne tutto più bello. Una strega invidiosa della bellezza della ragazza e del suo castello, la portò via con la sua scopa. In quell istante, Arturo prese il suo cavallo e decise di salvare la principessa. Il padre di Arturo per aiutarlo nella ricerca, gli diede una mappa magica. Il ragazzo seguì le indicazioni della mappa ma a un certo punto arrivò a un ponte che la malefica aveva fatto crollare. Arturo non sapeva cosa fare, allora per la disperazione strinse forte la mappa tra le sue mani e questa si trasformò in una scopa volante, grazie alla quale riuscì ad attraversare il ponte crollato. Da lì il ragazzo giunse alla catapecchia della strega, impugnò la sua spada pronto a liberare la ragazza. Ma la strega fece un incantesimo e trasformò la sua casa in una foresta piena di rovi, liane e serpenti velenosi. In questo luogo Arturo si sentiva in pericolo. Il ragazzo non sapeva cosa fare e, in preda al panico, si mise a urlare: - Aiuto! Salvatemi! Poi prese una pietra e la lanciò contro i serpenti ma magicamente il sasso si trasformò in un muro di roccia. La strega colse di sorpresa il ragazzo e lo spinse verso il muro per ucciderlo, ma non ci riuscì. Dal muro uscì fuori un arco e una freccia di fuoco. Arturo impugnò l arco, prese la mira e fece partire la freccia che in un istante uccise la strega malvagia. A quel punto apparve una fata che trasformò Arturo in un bellissimo ragazzo per ringraziarlo di aver ucciso la vecchia cattiva. La principessa si innamorò del ragazzo, i due si sposarono e vissero felici e contenti. Fiaba scritta da: Silvia, Francesco e Ramon

LA PRINCIPESSA E IL PRINCIPE C era una volta una principessa che, pur vivendo in una reggia bellissima, non voleva mai uscire dalla sua stanza ed era molto triste. La principessa aveva infatti paura di una vecchia e brutta strega. La donna aveva dato vita ad un drago sputa fuoco che però non sapeva volare, e lo usava per catturare le fanciulle più belle del regno e rinchiuderle in una grotta buia perché era molto invidiosa. Un giorno, la principessa,dalla finestra, vide passare un bel principe e chiamò in fretta suo padre. La figlia gli indicò il principe e gli disse: - Quel principe è l uomo giusto per sconfiggere la strega: per piacere,mandatelo a chiamare. Il padre le disse: - Scriverò una lettera a suo padre, il re del Regno qua vicino, che conosco fin da quando ero bambino. Il principe, dopo una lunga settimana,si presentò al palazzo, e il re gli disse: - Va nella stanza lì in fondo e troverai mia figlia. Il principe andò dalla principessa. Appena la vide rimase estasiato dalla sua bellezza. La principessa gli raccontò e spiegò tutto e allora il principe cominciò ad allenarsi per sconfiggere la malvagia strega. La notte prima che il principe affrontasse la strega, comparve una fata che gli diede una pozione magica la quale gli avrebbe dato più forza e più velocità per sconfiggere la strega. Il principe, al risveglio, bevve tutta la pozione magica in un sorso e poi si mise in cammino finché arrivò davanti a una grotta, era davvero stanchissimo e quindi si addormentò. Quando si risvegliò, sentì una voce malefica che lanciava insulti; guardò e vide la strega che stava ingiuriando una delle povere fanciulle intrappolate. Il principe le disse: - Allora sei tu la malvagia strega! Io ti sconfiggerò! La strega gli scagliò contro il drago. Il principe salì sopra la schiena del mostro che cominciò a sputare fuoco; l eroe allora girò la testa del drago verso la strega che morì bruciata. Il principe quindi liberò tutte le fanciulle che erano prigioniere e tornò, a cavallo del drago, dalla sua principessa. La principessa e il principe si sposarono, e il drago suonò la chitarra al loro matrimonio. Dopo gli sposi insegnarono al drago a volare e vissero tutti felici e contenti!! Fiaba scritta da: Federica, Giuseppe e Marco

LA DONZELLETTA E IL SUO AMORE C era una volta una donzella che, pur vivendo in una casetta bellissima, non voleva mai uscire dalla sua stanza ed era sempre triste, non faceva altro che pulire e piangere nella sua cameretta e non usciva mai perché aveva paura di incontrare la matrigna che la terrorizzava per la sua cattiveria. Un giorno passò di lì il re di Cartlandia con il suo cavallo bianco e sentì una ragazza piangere. Allora si preoccupò e andò a chiedere informazioni. Bussò alla porta e vide una donna brutta vecchia e rugosa che gli disse: - Buon dì re, qual buon vento vi porta? - Ho sentito piangere una donzella, come mai è così triste? Le posso parlare? - E no, mi dispiace ma mia figlia non vuole vedere nessuno perché è sconvolta per la morte del suo caro padre. Il re non le volle credere e mandò suo figlio Carlo a fare delle ricerche sulla vecchia. Il giorno dopo il principe si svegliò all alba e iniziò le ricerche. Giunto davanti alla matrigna, la sentì urlare: - Solo perché sei bella ti credi chissà chi, ma invece non sei niente! Nessuno crederà che io ti ho rinchiusa, né ti crederanno se dirai che io ho ucciso tuo padre: AHAHAHA!!. Era tardi e la donzella era molto stanca e, mentre stava andando a letto, sentì bussare alla finestra, la aprì e vide una fata che le disse: - So come aiutarti: tieni questa chiave per aprire la porta, e questa polverina magica che ti aiuterà a liberarti di quella strega malvagia. lentamente si sciolse. Dopo, tutta soddisfatta, andò a fare una passeggiata e incontrò il principe Carlo. I due giovani s innamorarono a prima vista, si sposarono, ebbero due gemelline, Monica e Valentina, e vissero felici e contenti. Fiaba scritta da: Sara, Valentina e Monica. Sarah uscì dalla sua stanza per cercare la matrigna, la trovò in salotto che stava riposando. La donzella, zitta zitta, le mise la polverina sul corpo e la vecchia

C era una volta una principessa che, pur vivendo in una reggia bellissima, non voleva mai uscire dalla sua stanza ed era sempre triste. Però non poteva rimanere sempre chiusa perché doveva abituarsi alla vita da regina per regnare nel suo paese insieme a un principe. Allora il re chiamò tre principi di paesi diversi, molto affascinanti e acculturati e disse loro: LA PRINCIPESSA E LA POZIONE MAGICA - Se convincerete mia figlia a uscire dalla sua camera e a regnare sul suo paese con uno di voi, avrete in cambio una cassettina di diamanti e monete d oro. Allora i principi, udite le sue parole, si misero subito al lavoro. Il primo principe le portò una colazione da vera Regina, con vassoi di dolci e bibite di tutti i tipi Poi le raccontò la storia della sua famiglia. Però la principessa lo trovava noioso. Il secondo era un principe perfetto, parlava in modo elegante e le portò un pranzo con i fiocchi: piatti e piatti di dessert, antipasti, contorni Ma la principessa lo trovava perfetto come re ma non come marito. Il terzo principe era molto simpatico, poetico e romantico, le preparò una cena degna di lei e le promise che l avrebbe fatta vivere come voleva lei, anche in una semplice casetta. E la principessa, sentite le sue parole, prese la sua decisione. Iniziarono a preparare le nozze, però il giorno prima della cerimonia una persona della servitù, invidiosa della principessa e innamorata del principe, durante la notte trasformò la ragazza in una ranocchia e purtroppo le nozze saltarono. La serva minacciò il principe dicendogli: - Se ti sposi con me, la tua bella principessa tornerà normale, se fai il contrario rimarrà per sempre una ranocchia!!! Allora il maggiordomo, avendo saputo dell accaduto, decise di donare al principe una pozione magica sottratta alla serva cattiva e gli disse che doveva fingere di essere innamorato di lei. Il principe accettò l offerta e fece bere la pozione alla perfida donna che immediatamente si ritrovò in uno stagno trasformata in un ranocchio. Così la principessa tornò normale, si sposò con il principe, diede alla luce un bambino e vissero tutti felici e contenti. Fiaba scritta da Micaela e Selene

LA PRINCIPESSA LIA E LA CORONA PERDUTA C'era una volta una principessa che, pur vivendo in una reggia bellissima, non voleva mai uscire dalla sua stanza ed era sempre triste... La principessa Lia, che governava sulla città di Argo, era sempre triste perché non trovava un principe azzurro. Un giorno il re fece un annuncio a tutto il popolo. Egli disse: - Chi riuscirà a far ridere mia figlia, avrà in cambio 10000 monete d'oro. Il giorno dopo tutti i principi dei regni vicini vennero al palazzo reale, cercando di far ridere la principessa, ma nessuno ci riuscì. Una sera, mentre la principessa si spazzolava i suoi lunghi e morbidi capelli, alla finestra della sua stanza bussò una fata che le disse: - Se vuoi trovare un principe azzurro che ti renda felice per tutta la vita, domani devi andare nel bosco vicino alla tua reggia e devi cercare la corona che ho perso; indossala e vedrai davanti a te un bel principe sopra il suo cavallo bianco. La mattina seguente la principessa, senza farsi vedere da nessuno, andò nel bosco che le aveva indicato la fata. Arrivata, vide un oggetto che brillava, lo prese e lo indossò, e davanti a sé vide un bel principe sopra il suo cavallo bianco. Dopo pochi minuti si sentì un gran rumore, all'improvviso il cielo divenne scuro e arrivò uno stregone sul suo cavallo nero che, rivolgendosi alla principessa Lia, disse: - Sono io il tuo principe, non lui!!! I due si misero subito a combattere con tanta foga, poi d un tratto il principe sguainò una spada d'oro e uccise il rivale. Il giorno dopo il principe e la principessa si sposarono e vissero felici e contenti. Fiaba scritta da: Giulia, Claudia e Imma