Patagonia e Argentina Postato da TourMaster /08/08 22:18

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Patagonia e Argentina Postato da TourMaster - 2009/08/08 22:18 Itinerario classico dai pinguini e dai leoni marini di Punta Tombo e della Penisola Valdés alla Fin del Mundo, tra ghiacciai, laghi e foreste per uno sguardo di insieme sulle meraviglie della Patagonia argentina. Un viaggio confortevole in gruppo multinazionale formato sul posto. Il periodo più indicato per il viaggio è fra settembre e maggio. 1 giorno - Italia, Buenos Aires Partenza con volo di linea per Buenos Aires, dove l arrivo è previsto il giorno successivo. 2 giorno - Buenos Aires Arrivo in mattinata nella più europea delle capitali sudamericane, metropoli piena di carattere e di atmosfera con eleganti palazzi, piazze ariose e monumentali, moderne avenidas. Trasferimento e sistemazione in hotel. Fondata nel 1536 da colonizzatori spagnoli con l intento di facilitare i trasporti fra il Perù e la madrepatria, Buenos Aires è un agglomerato di culture e di mondi diversi sorto sulle rive del Rio de la Plata. Pomeriggio dedicato alla visita dei luoghi e monumenti più significativi della capitale argentina, in particolare il coloratissimo e animato centro, la famosa Plaza de Mayo sulla quale si affaccia la presidenziale Casa Rosada, il pittoresco quartiere italiano di La Boca con le vecchie stradine dove i pittori espongono i loro quadri, le case di legno dipinte a vivaci colori e affrescate con murales, osterie popolari e locali tipici dove la sera aleggiano le note del tango. Pernottamento. Il soggiorno a Buenos Aires può essere allungato su richiesta. 3 giorno - Buenos Aires, Puerto Madryn (Punta Tombo) Partenza con il volo diretto a Trelew. Arrivo, trasferimento a Puerto Madryn e sistemazione in hotel. Pomeriggio dedicato all'escursione a Punta Tombo, piccolo promontorio affacciato sull oceano che ospita la più grande colonia di pinguini di Magellano di tutta la costa della Patagonia. Il luogo offre al viaggiatore uno spettacolo straordinario: una miriade di graziose e ondeggianti figure bianche e nere copre ogni metro quadrato estendendosi a perdita d occhio. Sottoposto a caccia spietata, il pinguino di Magellano rischiò l estinzione. Malgrado ciò, questa specie è sopravvissuta grazie alla sua prolificità ed è oggi protetta da leggi severe, come pure tutta la fauna della Penisola Valdés. Prima colazione e pernottamento. 4 giorno - Puerto Madryn (Penisola Valdés) Giornata dedicata all escursione alla Penisola Valdés. Ho passato un giorno nella preistoria disse il dottor William G. Conway, direttore del giardino zoologico di New York, quando visitò la Penisola Valdés. Lungo la costa frastagliata di Punta Norte, in un ambiente di insenature, grotte e spiagge popolate da uno straordinario numero di uccelli marini, vive e continua a moltiplicarsi l imponente e unica colonia continentale di elefanti marini: i maschi arrivano sulle coste di Valdés verso luglio, mentre le femmine vi giungono, già gravide, ad agosto. Questi giganteschi pinnipedi della specie Mirounga leonina, dettti elefanti marini per la caratteristica proboscide del maschio, coabitano nella riserva con i leoni marini. Camminando su un sentiero che corre lungo la spiaggia, sarà interessante osservare l incedere di questi enormi mammiferi che possono superare i sei metri di lunghezza. Rientro a Puerto Madryn. Prima colazione e pernottamento. 5 giorno - Puerto Madryn, Ushuaia Mattinata a disposizione. Trasferimento all aeroporto di Trelew e partenza per Ushuaia. Fondata nel 1884, la città più meridionale del mondo si staglia con le sue pittoresche case di legno tra le montagne che la cingono alle spalle e le acque del Canale di Beagle. Arrivo, trasferimento e sistemazione in hotel. Prima colazione e pernottamento. 6 giorno - Ushuaia (Parco Nazionale Terra del Fuoco, Canale di Bearle) Escursione nel Parco Nazionale Terra del Fuoco, splendida riserva naturale che dista una ventina di chilometri da Ushuaia e si estende sino al confine con il Cile. Il parco comprende un area di 63.000 ettari con cime inviolate, laghetti color smeraldo, gigantesche torbiere, cascate cristalline e gelidi fiumi, isole, baie, e una vegetazione costituita da muschi, licheni e boschi di faggi antartici. Il nome di Terra del Fuoco fu dato dal navigatore Magellano che, costeggiando queste terre, aveva osservato numerosi fuochi accesi dagli indigeni. Pomeriggio dedicato alla navigazione lungo il Canale di Beagle, scenografica via d acqua scavata nelle ultime propaggini delle Ande e costellata di isole popolate da cormorani, gabbiani, sterne e innumerevoli specie di uccelli (la navigazione è subordinata alle condizioni meteorologiche). Al termine delle visite rientro in hotel ad Ushuaia. Prima colazione e pernottamento. 7 giorno - Ushuaia, El Calafate Mattinata a disposizione. Trasferimento in aeroporto e partenza con il volo per El Calafate. La città, che deve il nome a una pianta che abbonda nella steppa patagonica, è situata sulle rive del Lago Argentino ed è il punto di partenza per le escursioni nel Parco Nazionale dei Ghiacciai, protetto dall UNESCO. Arrivo, trasferimento e sistemazione in hotel. Prima colazione e pernottamento. 8 giorno - El Calafate (Ghiacciai Upsala e Onelli) Giornata dedicata alla suggestiva escursione in battello sulle acque cristalline del Lago Argentino, considerato uno dei

più belli del mondo, verso i Ghiacciai Upsala e Onelli. Ci si imbarca a Puerto Bandera inoltrandosi lungo il braccio settentrionale del lago fiancheggiato da selvagge montagne, nude e dirupate, che recano i segni della straordinaria forza erosiva degli estesi ghiacciai che le ricoprivano anticamente. È sorprendente il contrasto cromatico tra il verde dei boschi di faggio antartico e il bianco della lingua di ghiaccio dell Upsala. Navigare fra i grandi iceberg bianchi che galleggiano sulle acque azzurre, immergersi nella solitudine dei fiordi, arrestarsi al cospetto delle maestose "colate" di ghiaccio che scendono dalle pareti della cordigliera fino al lago, costituisce un esperienza unica e indimenticabile. È appena possibile immaginare qualcosa di più bello si domandava il naturalista Charles Darwin del blu berillo di questi ghiacciai che contrasta col bianco opaco delle distese di neve più in alto I frammenti caduti nell acqua dal ghiacciaio galleggiavano qua e là e davano l impressione di un mare polare in miniatura. Una straordinaria varietà di forme e colori caratterizza questi ghiacciai, determinate dalle pressioni interne, dall azione delle acque e dei venti e dall età dei diversi strati di ghiaccio. Al termine delle visite rientro a El Calafate. Prima colazione e pernottamento. 9 giorno - El Calafate (Ghiacciaio Perito Moreno), Buenos Aires Percorrendo la strada che costeggia la sponda meridionale del Lago Argentino si giunge in prossimità del Perito Moreno, raro esempio di ghiacciaio in continuo, seppur lento, avanzamento. Si possono ammirare da varie angolazioni il fronte del ghiacciaio, che si innalza per circa 70 metri, e il frangersi dei blocchi di ghiaccio che si staccano dalla parete e precipitano nelle acque del lago. Al termine delle visite trasferimento all aeroporto di El Calafate e partenza con il volo per Buenos Aires. Arrivo, trasferimento e sistemazione in hotel. Prima colazione e pernottamento. 10 giorno - Buenos Aires, Italia Prima colazione. Giornata a disposizione per visite individuali o acquisti nella capitale. Nel tardo pomeriggio trasferimento in aeroporto e partenza con il volo per l'italia. 11 giorno - Italia Arrivo in Italia nel pomeriggio. ESTENSIONI Parco Nazionale Torri del Paine (Cile) 1 GIORNO - El Calafate (Perito Moreno) Come sopra - 9 giorno - ma con rientro a El Calafate. Pernottamento. 2 GIORNO - El Calafate, Parco Nazionale Torri del Paine Partenza con pullman alla volta della frontiera con il Cile e proseguimento fino al Parco Torri del Paine, che si estende lungo le pendici occidentali della Cordigliera delle Ande e dal 1978 è Riserva di Biosfera dell UNESCO. Arrivo e sistemazione in hotel. Prima colazione e pernottamento. 3 GIORNO - Parco Nazionale Torri del Paine Giornata dedicata a visite nel parco che riserva magnifici scorci sulla catena del Paine, con torri granitiche che si innalzano quasi verticalmente, per più di 2000 metri, dalla steppa patagonica. Prima colazione e pernottamento. 4 GIORNO - Parco Torri del Paine, El Calafate Prima colazione. Trasferimento con pullman di linea a El Calafate. Proseguimento del programma prescelto. Bariloche e il Parco Nahuel Huapi 1 GIORNO - El Calafate (Perito Moreno) Come sopra - 9 giorno - ma con rientro a El Calafate. Pernottamento. 2 GIORNO - El Calafate, Bariloche Trasferimento all aeroporto di El Calafate e partenza con il volo per San Carlos de Bariloche, capoluogo del Distretto dei Laghi. La cittadina si affaccia in una ridente posizione sul lago Nahuel Huapi ed è il punto di partenza per escursioni nella più antica e grande area protetta dell Argentina. All inizio del secolo scorso il geografo Francisco Moreno ricevette in dono dallo Stato tre leghe di terra demaniale in questa regione andina, allora conosciuta solo dagli indios, che era stato il primo argentino a esplorare. Moreno le regalò a sua volta al Presidente perché di quelle terre facesse un parco naturale pubblico del quale possano godere le generazioni presenti e future. Il parco è un mosaico di laghi di origine glaciale, penisole e boschi che si arrestano verso i 1500 metri di altitudine per lasciare posto al manto nevoso delle vette più alte. Arrivo, trasferimento e sistemazione in hotel. Prima colazione e pernottamento. 3 GIORNO - Bariloche (Parco Nazionale Nahuel Huapi) Trasferimento a Puerto Pañuelo, imbarco sul battello e navigazione sino a Puerto Cántaros, all estremità occidentale del lago Nahuel Huapi. Un sentiero a gradoni conduce al punto panoramico sulla cascata Cántaros e prosegue, attraverso una vegetazione rigogliosa, fino al lago omonimo. Ripresa la navigazione, si raggiunge Puerto Blest. Dopo la visita del National Park Interpretation Center, proseguimento fino al lago Frias. Rientro a Bariloche. Prima colazione e per-

nottamento. 4 GIORNO - Bariloche, Buenos Aires Prima colazione. Mattinata dedicata alla visita di San Carlos de Bariloche. Il percorso detto Circuito chico (60 km. circa) offre spettacolari vedute del Nahuel Huapi. Inizia con la salita in seggiovia sul Cerro Campanario da dove è possibile ammirare una bella panoramica dei laghi. Proseguendo in direzione della penisola di San Pedro si giunge al promontorio in cima al quale sorge l albergo Llao Llao, oggi in disuso, considerato a suo tempo il più lussuoso dell Argentina. Dopo la visita della Cappella di San Eduardo, si attraversa il ponte sul lago Moreno per raggiungere Baia Lopez. Trasferimento all'aeroporto e partenza con il volo per Buenos Aires. Cascate di Iguazù 1 GIORNO - Buenos Aires, Iguazù Trasferimento all'aeroporto e partenza con il volo per Iguazù. Arrivo, trasferimento e sistemazione in hotel. Pomeriggio dedicato alla visita delle cascate dal lato argentino, Situato a cavallo del confine tra Argentina e Brasile, e protetto dall UNESCO, il Parco di Iguazù comprende una serie di spettacolari cascate. Qui, nel lussureggiante ambiente della selva tropicale, il fiume Iguazù confluisce nell Alto Paranà formando più di 200 salti, alti 70 metri circa, tra i quali l impressionante Garganta del Diablo. Pernottamento. 2 GIORNO - Iguazù, Buenos Aires Visita delle cascate dal lato brasiliano. Trasferimento all'aeroporto e partenza con il volo per Buenos Aires. Arrivo, trasferimento e sistemazione in hotel. Prima colazione e pernottamento. 3 GIORNO - Buenos Aires Prima colazione. Proseguimento secondo il programma prescelto. ============================================================================ Argentina. Patagonia palmo a palmo Postato da TourMaster - 2012/09/10 15:31 Alla scoperta della Patagonia, regione selvaggia ai confini del mondo, scegliendo di percorrerla via terra, lungo la mitica RN 40 che, creata nel 1935, unisce 11 provincie di tre differenti regioni del Paese, dall estremo nord al confine con la Bolivia fino al finis terrae del sud, per più di 5.000 km. In parte su asfalto e in larga parte su pista, attraversa 236 ponti, incrocia 18 fiumi, si avvicina a 13 grandi laghi e salares, raggiunge 20 riserve naturali e parchi nazionali e connette 27 passi della cordigliera andina. Percorrerla almeno in parte, specie nella porzione patagonica, è il modo migliore per conoscere un territorio vastissimo che, oltre alle tappe classiche di ogni viaggio in Patagonia che si rispetti, offre la possibilità di apprezzare anche scorci meno noti, per percepire l'essenza di quest'area che tanto ha affascinato esploratori di tutto il mondo. Da Buenos Aires, un balzo a Trelew da dove inizia la traversata terrestre della Patagonia argentina. Si parte dalle coste a strapiombo della Penisola Valdes che ospitano colonie di leoni marini e pinguini che so osservano numerosissimi anche a Punta Tombo: foche e infinite specie volatili. Poi è l incanto di una foresta pietrificata, a Sarmiento, dove si ammirano centinaia e centinaia di tronchi mineralizzati. Si prosegue verso sud fino a raggiungere Los Antiguos, sulle sponde del Lago Buenos Aires, il secondo dell America Latina dopo il Titicaca, e finalmente si imbocca la Ruta 40. La prima tappa è la Cueva de las manos pintadas, dichiarata Patrimonio Culturale dell Umanità nel 1999 dall'unesco. Considerata la Cappella Sistina dell'arte preistorica di queste latitudini, la grotta si trova nello stupendo canyon formato dal Rio Pinturas. Qui centinaia di impronte di mani in negativo, riprodotte in moltissimi colori, si sovrappongono le une alle altre. Eccoci quindi al cospetto delle grandi vette andine, tra ghiacciai e fiumi impetuosi, le suggestioni e la bellezza del Cerro San Lorenzo. Nei pressi di El Chalten, grandiosi si ergono il Fitz Roy e il Cerro Torre: leggenda per quanti amano la montagna e per tutti uno spettacolo di forza quasi innaturale. Costeggiando i laghi Viedma e Argentino si avanza verso sud. I laghi si aprono tra alte montagne, piccole vallate, fiordi che si insinuano tra foreste e ghiacciai e baie ricche di fascino. Ecco ora il Parco Nacional Los Glaciares col suo più famoso ghiacciaio, il Perito Moreno, dal fronte alto oltre 60 metri, superbo spettacolo di una natura viva, aspra e selvaggia. Dalla forza delle montagne a quella del grande Lago Argentino, con iceberg galleggianti alla deriva. Luoghi unici, di una bellezza assoluta. Infine El Calafate, da dove in volo si ritorna a Buenos Aires per poi proseguire per l'italia. 1 giorno. Roma - Buenos Aires Partenza da Roma per Buenos Aires. Cena e pernottamento a bordo.

2 giorno. Buenos Aires Arrivo al mattino nella capitale argentina. Trasferimento in hotel. Pranzo libero. Pomeriggio dedicato alla visita della città. Buenos Aires data dal 1536, quando vi giunse l esploratore spagnolo Pedro de Mendoza con i suoi battelli e stabilì un accampamento presso il Rio de la Plata. Oggi più del 40% della popolazione dell'argentina (35 milioni di abitanti) vive in questa città. Il centro gravita attorno alla Plaza de Mayo, nucleo dell insediamento originario, risalente al 1580, dove si trovano la Casa Rosada (il palazzo presidenziale), la Catedral Metropolitana, il Museo del Cabildo, il famoso Teatro Colòn che occupa un intero isolato. Si visitano anche: il quartiere di San Telmo, uno dei più interessanti di Buenos Aires, abitato soprattutto da artisti e bohemien, e il quartiere de la Boca che si sviluppò alla fine del XIX secolo presso il porto, sulle rive spesso inondate dal fiume Riachuelo. I muri delle case del Caminito, popolare via pedonale, sono dipinti a colori vivaci, un tempo con le vernici che avanzavano dalle navi in riparazione nel vicino porto. Cena libera e pernottamento. 3 giorno. Buenos Aires - Trelew - Punta Tombo - Puerto Madryn (240 km - 5 ore circa) Di buon mattino trasferimento in aeroporto e imbarco sul volo di linea (due ore) per Trelew, dal gallese tre, che significa villaggio e lew, diminutivo di Lewis, fondatore di Trelew e capo della colonia di gallesi che colonizzarono la valle del fiume Chubut. All arrivo, partenza immediata per l escursione in giornata alla pinguinera di Punta Tombo, dove si può ammirare una nutrita colonia di pinguini, detti di Magellano. Quando arriva la primavera australe, in questo promontorio (125 km a sud di Trelew) il pinguino di Magellano giunge al suo appuntamento annuale. Dopo un lunghissimo viaggio tocca terra per fare il suo nido. Da metà settembre a metà aprile si radunano più di un milione di esemplari e la zona diventa così la colonia di pinguini (pinguinera) più grande del mondo. Trasferimento quindi a Puerto Madryn. Sistemazione in hotel e cena. 4 giorno. Puerto Madryn - Penisola Valdes - Puerto Madryn Escursione dell'intera giornata alla Penisola Valdes (520 km) Avvistamento di balene da luglio a dicembre. La Penisola Valdes, dal 1999 sotto la tutela dell Unesco per preservare il suo ecosistema unico al mondo, è pianeggiante e arida. Si inoltra nell'oceano Atlantico e costituisce una delle più importanti riserve di fauna marina e avicola del mondo. Le sue coste frastagliate, generalmente a strapiombo sul mare, sono habitat di molte specie di uccelli che vi giungono per svernare, attirati dal clima particolarmente favorevole alla riproduzione. Qui vive e continua a prosperare l unica e imponente colonia continentale di Mirounga Leonina, meglio conosciuti come elefanti marini del sud per la caratteristica proboscide del maschio. Il maschio arriva a misurare sei metri e a pesare 3000 chili, mentre la femmina non supera quasi mai i tre metri di lunghezza e i 1000 chili di peso. Questi mammiferi arrivano qui dal mese di luglio e fra ottobre e gennaio sulla penisola si concentra una colonia di circa 1300 esemplari. Li si incontra a Punta Delgada, mentre a Punta Norte si trova una "lòberia", cioè una colonia di leoni marini. Caleta Valdes e Golfo Nuovo rappresentano ottimi punti di avvistamento di gruppi di Eubalena australis (Balena Franca Austral) che arrivano in questa zona per riprodursi tra luglio e dicembre. È possibile effettuare un escursione in barca per ammirarle da vicino. Il periplo dell intera penisola permette di sostare nei punti più adatti per osservare la fauna marina, evitando di "scontrarsi" coi turisti dei regular tour. In serata rientro in hotel a Puerto Madryn. Cena e pernottamento. 5 giorno. Puerto Madryn - Foresta pietrificata di Sarmiento - Perito Moreno (850 km - 12 ore circa) Oggi ci si dirige verso l entroterra, in direzione ovest. La lunga tappa di trasferimento, in buona parte lungo la Ruta Nacional 3, conduce dalla costa atlantica alla parte opposta, fin quasi al confine con il Cile. Si attraversano grandi spazi circondati dal nulla nello spazio infinito, l essenza stessa della Patagonia. A Sarmiento si visita una spettacolare foresta pietrificata, una delle più importanti dell Argentina. Qui centinaia e centinaia di tronchi mineralizzati da oltre 65 milioni di anni sono ancora allo stato naturale, grazie al terreno argilloso che ha protetto il bosco. Al termine della visita proseguimento per Los Antiguos, cittadina in riva alla rotonda baia meridionale del Lago Buenos Aires, il secondo del Sud America dopo il Titicaca. Pranzo al sacco lungo il percorso. Cena e pernottamento in hotel. 6 giorno. Perito Moreno - Rio Pinturas - Lago Posadas (360 km - 8 ore circa) Partenza al mattino molto presto. Dopo aver raggiunto la località di Perito Moreno (da non confondere con il ghiacciaio), si imbocca la Ruta Nacional 40, una delle strade leggendarie del mondo, resa immortale dai racconti di esploratori e grandi viaggiatori. D ora in poi, l'itinerario segue la Ruta 40 fino a El Calafate. In parte su asfalto e in parte su pista si raggiunge la valle Rio Pinturas dove si visita la Cueva de las Manos Pintadas. Considerata la Cappella Sistina dell'arte preistorica di queste latitudini, la grotta si trova nello stupendo canyon creato dal Rio Pinturas. Qui centinaia di impronte di mani in negativo, riprodotte in moltissimi colori, si sovrappongono le une alle altre. Secondo gli studiosi le pitture corrispondono a diversi periodi o stili differenti: il più antico risale a circa diecimila anni fa e si caratterizza per le scene di caccia nelle quali si vedono gruppi di cacciatori che inseguono greggi di guanachi

nei colori rosso, viola e ocra. Nel secondo gruppo stilistico, datato tra i cinque e i settemila anni fa, il tema centrale sono gruppi di guanacos più statici. Si vedono rappresentati con i cuccioli e la figura umana non è vincolata agli animali, bensì viene disegnata di fronte, stilizzata, con gambe corte e un solo braccio. Queste stupende pitture, considerate le più antiche del Sud-America, furono eseguite molto probabilmente da cacciatori paleolitici che arrivarono dall'europa attraverso lo stretto di Bering. Pranzo al sacco. Cena e pernottamento. 7 giorno. Lago Posadas - Cerro San Lorenzo (20 km - 4 ore circa) Mattinata dedicata all esplorazione del fiume Oro Canyon e a una passeggiata al Mirador del lato nord del Monte San Lorenzo (3706 mt). Rientro al villaggio e pranzo. Nel pomeriggio si possono visitare una caverna degli antichi indiani Tehuelche e l area degli scavi archeologici. Cena e pernottamento. 8 giorno. Lago Posadas - El Chaltén (580 km - 9 ore circa) Lungo trasferimento a sud, verso la zona dei ghiacciai, in un paesaggio caratterizzato da sterminate distese di cespugli tipici della "pampa patagonica". Sullo sfondo, dalla scenografia maestosa della cordigliera andina svettano il Cerro Torre e il Fitz Roy. Pranzo al sacco lungo la strada. Arrivo nel pomeriggio a El Chaltén, piccolo villaggio ai piedi delle due cime colossali. Cena e pernottamento in hotel. 9 giorno. El Chaltén Una facile escursione a piedi di circa tre ore conduce al Mirador del Fitz Roy, di fronte alla famosa e spettacolare montagna, ambita da tutti gli scalatori, ma fra le più temibili. Battuta da piogge e venti della pampa, irta di guglie ribelli e di torrioni ghiacciati, ha sempre ispirato agli uomini un riverente senso di terrore. Nel pomeriggio escursione allo scenografico Lago del Deserto, passando per il Glaciar Los Huemules. Qui sorge il campo base "Cesare Maestri", costruito dal celebre scalatore italiano, il primo alpinista a raggiungere l imponente cima del Cerro Torre (3128 metri). In alternativa è possibile effettuare un trekking di circa sette ore alla Laguna. Pranzo al sacco. Rientro a El Chaltén. Cena e pernottamento in hotel. 10 giorno. El Chaltén - El Calafate - Perito Moreno (270 km - 10 ore circa) Costeggiando i laghi Viedma e Argentino si avanza verso sud. I laghi si aprono tra alte montagne, piccole vallate, fiordi che si insinuano tra foreste e ghiacciai e baie piene di fascino. Ai piedi della "mesa" di Miguens, El Calafate si affaccia sulle acque turchesi del Lago Argentino. Né interessante, né pittoresca, la cittadina è la porta d entrata al Parque Nacional Los Glaciares, che offre alcune delle meraviglie naturali più straordinarie del Sud America. Per le sue caratteristiche estetiche e naturali uniche al mondo, il parco fu incorporato nel 1981 nella lista dei Patrimoni Mondiali dell Umanità dall'unesco. Dal hielo continental, l'immensa massa di ghiaccio della calotta della cordigliera delle Ande, si distaccano 47 formazioni glaciali fra le quali figurano i ghiacciai Viedma, Upsala, Onelli e il Perito Moreno. Il Perito Moreno è uno dei pochi ghiacciai del mondo che avanza e non retrocede, come avviene per la maggior parte: si allunga di circa 100 metri all'anno. Situato fra il Brazo Rico e il Canal de los Tempanos, ha un fronte di 5 km e un'altezza di 60 metri sopra il livello dell'acqua del braccio meridionale del Lago Argentino. Dopo la visita al ghiacciaio, ritorno a El Calafate. Pranzo, cena e pernottamento in hotel. 11 giorno. El Calafate - Lago Argentino Se le condizioni meteorologiche lo permettono, si può effettuare l'escursione in barca lungo il Brazo Norte del lago per vedere il vasto fronte dei ghiacciai Upsala e Onelli, meno spettacolari del Perito Moreno, ma resi suggestivi dagli iceberg che ne incorniciano le sponde. La navigazione sul Lago Argentino (1560 kmq), e in particolare nel Brazo Norte, è particolarmente avventurosa e affascinante perché si incontrano imponenti iceberg galleggianti alla deriva, di un azzurro incredibile, oltre a panorami inusuali e di rara bellezza. Pranzo al sacco. Ritorno all'hotel di El Calafate. Cena e pernottamento. 12 giorno. El Calafate - Buenos Aires - Roma Tempo a disposizione. Pranzo libero. Nel pomeriggio trasferimento in aeroporto e volo a Buenos Aires (tre ore). Arrivo e coincidenza con il volo internazionale di rientro in Italia. Cena e pernottamento a bordo. 13 giorno. Italia Arrivo in Italia. ESTENSIONE ALLA TERRA DEL FUOCO Al posto di tornare a Buenos Aires, si può volare direttamente da El Calafate a Ushuaia nella Terra del Fuoco.

Il nome si deve a Magellano e a Carlo V di Spagna, re all'epoca dell'esplorazione. Nel suo primo viaggio, infatti, il navigatore portoghese le diede il nome di 'Tierra del Humo', riferendosi ai fumi degli indigeni che si scaldavano attorno al fuoco. Poi il re la volle chiamare 'Tierra del Fuego', perché, dove c'era il fumo, c'era sicuramente anche il fuoco. Ushuaia, Estrecho de Magallanes, Cabo de Hornos sono nomi che evocano miti, leggende e avventure. La Isla Grande della Tierra del Fuego copre una superficie di 65 mila chilometri quadrati, ma la parte argentina a oriente del sessantottesimo meridiano ne include soltanto un terzo. Da sapere Buenos Aires gode di un clima temperato e umido. La temperatura media annuale è di 17. In estate (i nostri mesi invernali) la media massima è di 25, in inverno (la nostra estate) la media minima cala fino a 10. Nella Penisola Valdes s incontra una particolare situazione climatica in quanto la penisola, che si presenta come un territorio arido e pianeggiante, è riparata dalla cordigliera andina e gode della benefica vicinanza all oceano. Nell inverno australe il clima è freddo con temperature al di sotto dei 5, mentre in estate le temperature si alzano parecchio e nei mesi più caldi (gennaio e febbraio) possono oltrepassare i 35, con una forte escursione tra il giorno e la notte quando le temperature scendono anche di circa 10, dipendendo dai venti e dalle maree. Sull altipiano della Patagonia il clima è freddo e secco, l estate è corta ed è caratterizzata da giornate molto lunghe. La temperatura massima in estate raggiunge in media i 20, mentre la temperatura minima può arrivare a 5. Durante i mesi estivi la presenza di vento è frequente. La sensazione termica che il vento produce è che la temperatura ambientale scenda di 6/7. E pertanto consigliabile portare con sé capi di abbigliamento caldi per essere pronti ai repentini cambi di temperatura, guanti e calzettoni di lana, cappello di lana e copricapo che protegga dal sole, occhiali d alta montagna (consigliati quelli con protezione laterale) con filtro UV, scarpe comode da montagna, creme solari a protezione totale. ============================================================================