MISTERI DELLA GIOIA. MARIA RICEVE L ANNUNCIO DELL INCARNAZIONE DEL VERBO Luca 1,

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Transcript:

MISTERI DELLA GIOIA Saremo guidati da alcuni testi della Parola di Dio in un percorso interiore contemplativo, una brevissima riflessione che può favorire l ascolto interiore. Chiediamo a Maria di condurci per mano lungo il cammino che lei stessa ha compiuto, da Nazareth a Gerusalemme. La modalità è quella dell utilizzo di una clausola che si proclama subito dopo la prima parte dell Ave Maria; invece di continuare con la seconda parte: Santa Maria, si proclama una frase che aiuta a soffermarci con più attenzione sul mistero. MARIA RICEVE L ANNUNCIO DELL INCARNAZIONE DEL VERBO Luca 1,26-33.38 L angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazareth, a una vergine che si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallegrati, o piena di grazia, il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Disse Maria: «Ecco, la serva del Signore, avvenga di me secondo la tua parola». I Verbo si è fatto uomo in un preciso momento storico e in una precisa località geografica. Maria riceve l annuncio a Nazareth, a casa sua, in un piccolo villaggio, nello scorrere della vita di ogni giorno. Lì, Dio si è rivelato come Dio-con-noi.

Maria si dichiara serva del Signore. Non è una sorta di rassegnata accondiscendenza, ma è la gioiosa adesione, l espressione entusiasta, di chi ha colto una realtà eccezionale e la desidera, la vuole con tutte le sue forze. Contemplando questo mistero lasciamo che l annuncio dell angelo sia per noi la buona notizia che Dio ci ama e ci chiama a collaborare con Lui perché tutti comprendano il Suo amore. Dio vuole avere bisogno di noi, del nostro sì, per testimoniare, come Maria, che Egli si prende cura di ciascuno. Egli è con noi, nella nostra vita, e nulla potrà mai separarci dal suo amore. Clausola: Ave Maria del tuo seno, Gesù: Dio con noi MARIA VISITA ELISABETTA Luca 1,39-45.56 Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo E beata colei che ha creduto nell adempimento di ciò che il Signore le ha detto». Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua. Maria si mette in viaggio, in fretta, con entusiasmo, per andare verso la montagna di Giudea. La sua vita di madre, dunque, inizia con un viaggio verso la montagna; ma noi sappiamo che la montagna, nella Scrittura, è simbolo del luogo dell incontro con Dio. Lì riceve inattesa la conferma delle parole dell angelo e le viene rivelata la sua missione: essere madre del Signore, madre di Dio. Maria ci rivela anche chi è il vero discepolo di Gesù; lei che ha creduto al compimento della Parola di Dio nella sua vita, l ha accolta con fiducia piena e totale e si è messa in cammino. Il discepolo è colui che si pone nell atteggiamento di obbedienza piena alla Parola del Signore. Contempliamo in questo mistero la fedeltà del Signore alla Sua parola, nella nostra vita. Questo ci impegna, come discepoli di Gesù Cristo, ad ascoltare Lui che parla nel Vangelo e ci chiama a rimanere in un cammino di fede, mentre ci affida la missione di testimoniare agli altri cosa vuol dire credere. Clausola: Ave Maria del tuo seno, Gesù: fedele alla Sua Parola LA NASCITA DI GESÙ Luca 2,1-7 In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nazareth, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c era posto nell alloggio.

Maria, dopo essere tornata a Nazareth con Giuseppe, deve riprendere il cammino e, questa volta, non per scelta personale, ma su ordine del potere imperiale. Questo ci ricorda che la storia umana, anche nelle sue vicende più contorte, nei suoi intrighi e nei giochi di potere, rimane luogo della presenza di Dio. Dio non si pente dell incarnazione del Verbo e continua a stare con noi, a sostenerci nel cammino. Contempliamo la nascita di Gesù che non ha paura di stare in pieno nella storia umana. Anzi, egli viene per rendere la Storia una Storia santa, di salvezza, di pace, di libertà, di amore. Tocca a noi imparare a vivere la Storia, e la nostra storia, con Lui, per lui e in Lui. Clausola: Ave Maria del tuo seno, Gesù: venuto a salvarci GESÙ È PRESENTATO AL TEMPIO cf. Luca 2,22-38 Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore come prescrive la legge del Signore. A Gerusalemme c era un uomo di nome Simeone. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù, anch egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio. Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione, e anche a te una spada trafiggerà». C era anche una profetessa, Anna. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme. A Gerusalemme, nella città santa, giungono Maria e Giuseppe in ossequio alla Legge, e si recano al Tempio che è il centro della fede ebraica, il luogo della presenza di Dio. Troviamo così, da una parte Giuseppe e Maria che si sottopongono a quanto chiesto dalla Legge; dall altra Simeone che, mosso dallo Spirito Santo, quando vede il bambino lo prende in braccio e lo riconosce Signore, Cristo, Salvatore. Giunge anche una donna, Anna, che viene definita profetessa cioè che sa vedere oltre l apparenza, che sa interpretare i segni di Dio nelle vicende umane. Entrambi si fanno voce di Dio per Maria e Giuseppe. Contempliamo in questo mistero Dio che in Cristo interviene nella storia, si fa carico della fatica di vivere di ogni persona, del desiderio di libertà e di gioia che ciascuno porta nel cuore e ci dona persone capaci di aiutarci a vedere i segni del suo agire, a dare senso alla nostra esistenza umana. Clausola: Ave Maria del tuo seno, Gesù: segno della presenza di Dio nella nostra vita GESÙ TRA I DOTTORI DEL TEMPIO Luca 2,41-50

I suoi genitori si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro. Luca ci presenta un pellegrinaggio e una meta, Gerusalemme. La domanda centrale di questa Parola è quella che Luca pone sulle labbra di Maria: «Perché hai fatto così?». Eppure, rimanendo fedeli al testo greco, a questa domanda Gesù risponde nell ordine dell essere: «Non sapevate che io devo essere nelle cose del Padre?». Contempliamo questo atteggiamento di Gesù che risponde alla Madre con l affermazione di una scelta precisa: essere nelle cose del Padre. Non sempre capiamo che cosa il Signore vuole da noi. Anche Maria non capisce, ma custodisce nel cuore. I fatti e le parole ci segnano e ci fanno crescere. Chiediamo al Signore la grazia di saper vedere e custodire ciò che avviene. Chiediamo, di rimanere, di essere nelle cose di Dio e di liberarci sempre di più della nostra mentalità umana. Clausola:... Gesù, Sapienza di Dio. LITANIE TRATTE DAGLI SCRITTI DI SANTA CATERINA DA SIENA Maria, tempio della Trinità prega per noi Maria, portatrice del fuoco Maria, carro di fuoco Maria, porgitrice di misericordia Maria, donatrice di pace Maria, terra fruttifera Maria, pianta novella dalla quale abbiamo il fiore odorifero del Verbo Maria, dolce campo dove fu seminato il Verbo innestato nella carne tua Maria, albero che ha in sé l innesto Maria, vasello di umiltà Maria, libro nel quale oggi è scritta la regola nostra Maria, in te è scritto il Verbo dal quale noi abbiamo la dottrina della vita Maria, tu sei la tavola che ci porgi quella dottrina Maria, benedetta fra tutte le donne Maria, tu ci hai dato della farina tua Maria, cera calda che hai ricevuto l impronta del desiderio e dell amore della nostra salvezza Maria, modellata dallo Spirito

Maria, fatta scala per porre in croce il Figlio tuo Maria, dolcissima e carissima madre Maria, in te è rimasta la volontà del Figlio Maria, vulnerata col coltello dell odio per il peccato Maria, vulnerata col coltello dell amore per la nostra salvezza Maria, Madre di smisurata carità PREGHIERA CONCLUSIVA Signore nostro Dio, che hai fatto della Vergine Maria il trono regale della tua Sapienza, illumina la Chiesa con la luce del Verbo della vita, perché nello splendore della verità cammini fino alla piena conoscenza del tuo mistero d amore.