www.cantoeprego.it Canti del folclore Venerdì 3 Giugno 2011 id_2012_cant v01.02 fol
Indice 3001.11 Addio del volontario... 1 3031.11 Auschwitz... 2 3008.11 Bella ciao... 3 3506.11 Crudele fu mio padre... 4 3007.11 Fischia il vento... 5 3013.11 L'Internazionale... 6 3022.11 La bandiera... 7 3016.11 La campana... 8 3203.11 La capra... 9 3005.11 La domenica andando alla Messa... 10 3026.11 La fameja dei Gobon... 11 3002.11 La leggenda del piave... 12 3004.11 Mamma... 13 3023.11 Sul cappello... 14 3006.11 Sul ponte di Bassano... 15
3001.11 Addio del volontario pag. 1 - [ag. 09/12/10] Addio, mia bella, addio. L'armata se ne va. E se non partissi anch'io: sarebbe una viltà! Il sacco preparato sull'omero mi sta. Son uomo e son soldato, viva la libertà! La spada, le pistole lo schioppo l'ho con me. Allo spuntar del sole io partirò da te.
3031.11 Auschwitz pag. 2 - Francesco Guccini - [ag. 09/12/10] Son morto ch'ero bambino son morto con altri cento passato per un camino e ora sono nel vento Ad Auschwitz c'era la neve il fumo saliva lento nei campi tante persone che ora sono nel vento Nei campi tante persone ma un solo grande silenzio che strano, non ho imparato a sorridere qui nel vento. Io chiedo come puo` un uomo uccidere un suo fratello eppure siamo a milioni in polvere qui nel vento. Ancora tuona il cannone ancora non e` contenta di sangue la bestia umana e ancora ci porta il vento. Io chiedo quando sara` che un uomo potra` imparare a vivere senza ammazzare e il vento si posera`.
3008.11 Bella ciao pag. 3 - [ag. 09/12/10] Questa mattina mi sono alzato O bella ciao, o bella ciao, o bella ciao ciao ciao Questa mattina mi sono alzato E ho trovato l invasor. O partigiano portami via O bella ciao, o bella ciao, o bella ciao ciao ciao O partigiano portami via Che mi sento di morir. E se io muoio da partigiano O bella ciao, o bella ciao, o bella ciao ciao ciao E se io muoio da partigiano Tu mi devi seppellir. Mi seppellisci lassù in montagna O bella ciao, o bella ciao, o bella ciao ciao ciao Mi seppellisci lassù in montagna Sotto l ombra di un bel fior. E la genti che passeranno O bella ciao, o bella ciao, o bella ciao ciao ciao E la genti che passeranno E diranno oh che bel fior. E questo è il fiore del partigiano O bella ciao, o bella ciao, o bella ciao ciao ciao E questo è il fiore del partigiano Morto per la libertà.
3506.11 Crudele fu mio padre pag. 4 - raccolta di 25 canti scozzesi op.108 di Ludwig van Beethoven - (Coro della Sat) - (Questo canto popolare, il cui titolo originale è "O cruel was my Father", è tratto dalla raccolta di 25 canti scozzesi op.108 di Ludwig van Beethoven, per voce, violino, violoncello e pianoforte. ) - [ag. 09/12/10] Crudele fu mio padre - allor che mi scacciò, crudele fu mia madre - che intese e non fiatò, crudele il verno gelido - che sul mio cor calò, ma più crudele il tristo, ahimè, - che qui m'abbandonò. Su, su mio dolce bimbo - riscaldati al mio sen; ignaro è il babbo tuo - del nostro gran soffrir, ché, pur spietato come egli è - verrebbe certo a te per darti il suo ristoro - incontro al vento e al gel. Ma gelo e vento han spenta - la piccola tua vita e di tua madre il pianto - non ti potè salvar. Le mie cocenti lagrime - il freddo inaridì e disperata e misera - con te tutto svanì. E l'infelice madre - nell'alta neve cadde e il gelo della morte - le serpeggiava in sen. Baciò il suo bimbo pallido - accanto a sè il posò, rivolse a Dio lo sguardo - e poi s'addormentò.
3007.11 Fischia il vento pag. 5 - [ag. 29/05/11] Fischia il vento urla la bufera Scarpe rotte eppur bisogna andar A conquistare la nostra primavera dove sorge il sol dell'avvenir. Ogni contrada è Patria del ribelle Ogni donna a lui dona un sospir. Nella notte lo guidano le stelle forte il cuor il braccio nel colpir. Cessa il vento calma è la bufera Torna a casa il fiero partigian. Sventolando la rossa sua bandiera vittorioso al fin liberi siam.
3013.11 L'Internazionale pag. 6 - [ag. 29/05/11] Compagni avanti, il gran Partito noi siamo dei lavorator. Rosso un fiore in petto ci è fiorito, una fede ci è nata in cuor. Noi non siamo più nell'officina, entro terra, nei campi, in mar la plebe sempre all'opra china senza ideali in cui sperar. Su, lottiamo! l'ideale nostro al fine sarà l'internazionale futura umanità. Un gran stendardo al sol fiammante dinanzi a noi glorioso va, noi vogliam per esso siano infrante le catene della libertà.
Che giustizia al fin venga, vogliamo: non più servi, non più signor; fratelli tutti esser dobbiamo nella famiglia del lavor.
3022.11 La bandiera pag. 7 -. - [ag. 29/05/11] E la bandiera di tre colori è stata sempre la più bella! E noi vogliamo sempre quella noi vogliamo la libertà! La libertà! La libertà!
3016.11 La campana pag. 8 - [ag. 29/05/11] La campana che suona vicina, che suona lontana, che al mattino ci sveglia e alla sera c'invita al riposo, sempre batte dan dan dan dan.
3203.11 La capra pag. 9 - [ag. 29/05/11] L'è 'riva la capra che mangiava l'erba che m'ha rotto il fiasco. Perchè l'ha fatto andare giù, e ora il fiasco non c'è più e ora il fiasco non c'è più. L'è 'rivà anche il lupo che mangiò la capra che mangiava l'erba che m'ha rotto il fiasco. E' arrivato anche il cane che abbaiava al lupo che mangiò la capra che mangiava l'erba che m'ha rotto il fiasco. E' arrivato anche il fuoco che bruciòil bastone che picchiava il cane che abbaiava al lupo che mangiò la capra che mangiava l'erba che m'ha rotto il fiasco. E' arrivataanche l'acqua che spegneva il fuoco che bruvciava il bastone che picchiava il cane che abbaiava al lupo che mangiò la capra che mangiava l'erba che m'ha rotto il fiasco. E' arrivato anche il bastone che picchiava il cane che abbaiava al lupo che mangiò la capra che mangiava l'erba che m'ha rotto il fiasco.
3005.11 La domenica andando alla Messa pag. 10 - [ag. 09/12/10] La domenica andando alla messa, compagnata dai miei amatori mi sorpresero i miei genitori: monachella mi fecero andar. Dimmi che m'ami, sono innocente come il sol che risplende sul mare; voglio dare l'addio all'amor. Giovanotti piangete, piangete, m'phan tagliato i miei biondi capelli; tu lo sai ch'eran ricci, eran belli, giovanotti piangete con me. [Le carrozze son già preparate, i cavalli son pronti a partire; dimmi o bella se tu vuoi venire questa sera a passeggio con me.
3026.11 La fameja dei Gobon pag. 11 - [ag. 09/12/10] Un gobo ed una goba a l'età di novant'anni per por fine ai loro affanni per por fine ai loro affanni. Un gobo ed una goba a l'età di novant'anni per por fine ai loro affanni si decisero a sposar. Gobo so pare, goba sa mare goba la fja de so sorela era goba anche quela... era goba anche quela. Gobo so pare, goba sa mare goba la fja de so sorela era goba anche quela la famiglia dei gobon.
3002.11 La leggenda del piave pag. 12 - [ag. 09/12/10] Il Piave mormorava calmo e placido al passaggio dei primi fanti il ventiquattro maggio: l'esercito marciava per raggiunger la frontiera, per far contro il nemico una barriera. Muti passaron quella notte i fanti tacere bisognava e andare avanti. S'udiva intanto dalle amate sponde somesso e lieve il tripudiar de l'onde... Era un presagio dolce e lusinghiero. Il Piave mormorò: non passa lo straniero!
3004.11 Mamma pag. 13 - Cesare Andrea Bixio / Bruno Cherubini - 1940 - [ag. 29/05/11] Mamma, son tanto felice perché ritorno da te. La mia canzone ti dice ch'è il più bel sogno per me! Mamma son tanto felice... Viver lontano perché? Mamma, solo per te la mia canzone vola, mamma, sarai con me, tu non sarai più sola! Quanto ti voglio bene! Queste parole d'amore che ti sospira il mio cuore forse non s'usano più, mamma!, ma la canzone mia più bella sei tu! Sei tu la vita e per la vita non ti lascio mai più! Sento la mano tua stanca: cerca i miei riccioli d'or. Sento, e la voce ti manca, la ninna nanna d'allor. Oggi la testa tua bianca io voglio stringere al cuor.
3023.11 Sul cappello pag. 14 -. - [ag. 29/05/11] 1. Sul cappello, sul cappello che noi portiamo c'è una lunga, c'è una lunga penna nera che a noi serve, che a noi serve da bandiera su pei monti, su pei monti sempre andar. Oilalà! 2. Su pei monti, su pei monti che noi saremo pianteremo, pianteremo l'accampamento; brinderemo brinderemo al Reggimento: Viva il Corpo, viva il corpo degli Alpin! Oilalà! 3. Su pei monti, su pei monti che noi saremo coglieremo, coglieremo le stelle alpine, per donarle, per donarle alle bambine, farle piangere, farle piangere e sospirar. Oilalà! Evviva, evviva il Reggimento evviva, evviva i baldi Alpin!
3006.11 Sul ponte di Bassano pag. 15 - [ag. 09/12/10] conta prima: 15 conta dopo: 17 Sul ponte di Bassano là ci darem la mano là ci darem la mano ed un bacin d'amor. 2. Per un bacin d'amore successer tanti guai, non lo credevo mai doverti abbandonar. 3. Doverti abbandonare, volerti tanto bene è un mazzo di catene che m'incatena il cuor. 4. Che m'incatena il core, che m'incatena i fianchi, io lascio tutti quanti, non mi marito più.