SCHEDA OPERATIVA n. 1 <<Figlio mio, se tu accoglierai le mie parole e custodirai in te i miei precetti, tendendo il tuo orecchio alla sapienza, inclinando il tuo cuore alla prudenza, se appunto invocherai l intelligenza e rivolgerai la tua voce alla prudenza, se la ricercherai come l argento e per averla scaverai come per i tesori, allora comprenderai il timore del Signore e troverai la conoscenza di Dio, perché il Signore dà la sapienza, dalla sua bocca escono scienza e prudenza. Egli riserva ai giusti il successo, è scudo a coloro che agiscono con rettitudine, vegliando sui sentieri della giustizia e proteggendo le vie dei suoi fedeli. Allora comprenderai l equità e la giustizia, la rettitudine e tutte le vie del bene, perché la sapienza entrerà nel tuo cuore e la scienza delizierà il tuo animo. La riflessione ti custodirà e la prudenza veglierà su di te, per salvarti dalla via del male>> (Pr 2,1-12a). <<Chi ama il denaro non è mai sazio di denaro e chi ama la ricchezza non ha mai entrate sufficienti. Anche questo è vanità. Con il crescere delle ricchezze aumentano i profittatori e quale soddisfazione ne riceve il padrone se non di vederle con gli occhi? Dolce è il sonno del lavoratore, poco o molto che mangi; ma la sazietà del ricco non lo lascia dormire. Un altro brutto guaio ho visto sotto il sole: ricchezze custodite dal padrone a suo danno. Se ne vanno in fumo queste ricchezze per un cattivo affare e il figlio che gli è nato non ha nulla nelle mani. Come è uscito dal grembo di sua madre, nudo ancora se ne andrà come era venuto, e dalle sue fatiche non ricaverà nulla da portare con sé. Anche questo è un brutto guaio: che se ne vada proprio come è venuto. Quale profitto ricava dall avere gettato le sue fatiche al vento? Tutti i giorni della sua vita li ha passati nell oscurità, fra molti fastidi, malanni e crucci>> (Qo 5,9-16)
SCHEDA OPERATIVA n. 2 <<Beato l uomo che ha trovato la sapienza, l uomo che ottiene il discernimento: è una rendita che vale più dell argento e un provento superiore a quello dell oro. La sapienza è più preziosa di ogni perla e quanto puoi desiderare non l eguaglia. Lunghi giorni sono nella sua destra e nella sua sinistra ricchezza e onore; le sue vie sono vie deliziose e tutti i suoi sentieri conducono al benessere. È un albero di vita per chi l afferra, e chi ad essa si stringe è beato. Il Signore ha fondato la terra con sapienza, ha consolidato i cieli con intelligenza; con la sua scienza si aprirono gli abissi e le nubi stillano rugiada. Figlio mio, custodisci il consiglio e la riflessione né mai si allontanino dai tuoi occhi: saranno vita per te e ornamento per il tuo collo. Allora camminerai sicuro per la tua strada e il tuo piede non inciamperà. Quando ti coricherai, non avrai paura; ti coricherai e il tuo sonno sarà dolce. Non temerai per uno spavento improvviso, né per la rovina degli empi quando essa verrà, perché il Signore sarà la tua sicurezza e preserverà il tuo piede dal laccio. Non negare un bene a chi ne ha il diritto, se hai la possibilità di farlo. Non dire al tuo prossimo: Va, ripassa, te lo darò domani, se tu possiedi ciò che ti chiede. Non tramare il male contro il tuo prossimo, mentre egli dimora fiducioso presso di te. Non litigare senza motivo con nessuno, se non ti ha fatto nulla di male. Non invidiare l uomo violento e non irritarti per tutti i suoi successi, perché il Signore ha in orrore il perverso, mentre la sua amicizia è per i giusti>> (Pr 3,13-32). <<Parole di Qoèlet, figlio di Davide, re a Gerusalemme. Vanità delle vanità, dice Qoèlet, vanità delle vanità: tutto è vanità. Quale guadagno viene all uomo per tutta la fatica con cui si affanna sotto il sole? Una generazione se ne va e un altra arriva, ma la terra resta sempre la stessa. Il sole sorge, il sole tramonta e si affretta a tornare là dove rinasce. Il vento va verso sud e piega verso nord. Gira e va e sui suoi giri ritorna il vento. Tutti i fiumi scorrono verso il mare, eppure il mare non è mai pieno: al luogo dove i fiumi scorrono, continuano a scorrere. Tutte le parole si esauriscono e nessuno è in grado di esprimersi a fondo. Non si sazia l occhio di guardare né l orecchio è mai sazio di udire. Quel che è stato sarà e quel che si è fatto si rifarà; non c è niente di nuovo sotto il sole. C è forse qualcosa di cui si possa dire: Ecco, questa è una novità? Proprio questa è già avvenuta nei secoli che ci hanno preceduto. Nessun ricordo resta degli antichi, ma neppure di coloro che saranno si conserverà memoria presso quelli che verranno in seguito>> (Qo 1,1-11)
SCHEDA OPERATIVA n. 3 <<Va dalla formica, o pigro, guarda le sue abitudini e diventa saggio. Essa non ha né capo né sorvegliante né padrone, eppure d estate si procura il vitto, al tempo della mietitura accumula il cibo. Fino a quando, pigro, te ne starai a dormire? Quando ti scuoterai dal sonno? Un po dormi, un po sonnecchi, un po incroci le braccia per riposare, e intanto arriva a te la povertà, come un vagabondo, e l indigenza, come se tu fossi un accattone>> (Pr 6,6-11) <<Non confidare nelle tue ricchezze e non dire: Basto a me stesso. Non seguire il tuo istinto e la tua forza, assecondando le passioni del tuo cuore. Non dire: Chi mi dominerà?, perché il Signore senza dubbio farà giustizia. Non dire: Ho peccato, e che cosa mi è successo?, perché il Signore è paziente. Non essere troppo sicuro del perdono tanto da aggiungere peccato a peccato. Non dire: La sua compassione è grande; mi perdonerà i molti peccati, perché presso di lui c è misericordia e ira, e il suo sdegno si riverserà sui peccatori. Non aspettare a convertirti al Signore e non rimandare di giorno in giorno, perché improvvisa scoppierà l ira del Signore e al tempo del castigo sarai annientato. Non confidare in ricchezze ingiuste: non ti gioveranno nel giorno della sventura>> (Sir 5,1-8).
SCHEDA OPERATIVA n. 4 <<Non vantarti del domani, perché non sai neppure che cosa genera l oggi. Ti lodi un estraneo e non la tua bocca, uno sconosciuto e non le tue labbra. La pietra è greve, la sabbia è pesante, ma più d entrambi la collera dello stolto. L ira è crudele, il furore è impetuoso, ma alla gelosia chi può resistere? Meglio un rimprovero aperto che un amore nascosto. Leali sono le ferite di un amico, ingannevoli i baci di un nemico. Lo stomaco sazio disprezza il miele, per lo stomaco affamato anche l amaro è dolce. Come un uccello che vola lontano dal nido, così è l uomo che va errando lontano da casa. Profumo e incenso allietano il cuore e il consiglio dell amico addolcisce l animo. Non abbandonare il tuo amico né quello di tuo padre, non entrare nella casa di tuo fratello nel giorno della tua disgrazia. Meglio un amico vicino che un fratello lontano. Sii saggio, figlio mio, e allieterai il mio cuore; così avrò di che rispondere a colui che mi insulta. L accorto vede il pericolo e si nasconde, gli inesperti vanno avanti e la pagano>> (Pr 27,1-12). Dolce è la luce e bello è per gli occhi vedere il sole. Anche se l uomo vive molti anni, se li goda tutti, e pensi ai giorni tenebrosi, che saranno molti: tutto ciò che accade è vanità. Godi, o giovane, nella tua giovinezza, e si rallegri il tuo cuore nei giorni della tua gioventù. Segui pure le vie del tuo cuore e i desideri dei tuoi occhi. Sappi però che su tutto questo Dio ti convocherà in giudizio. Caccia la malinconia dal tuo cuore, allontana dal tuo corpo il dolore, perché la giovinezza e i capelli neri sono un soffio>> (Qo 11,7-10)
SCHEDA OPERATIVA n. 5 <<Una donna forte chi potrà trovarla? Ben superiore alle perle è il suo valore. In lei confida il cuore del marito e non verrà a mancargli il profitto. Gli dà felicità e non dispiacere per tutti i giorni della sua vita. Si procura lana e lino e li lavora volentieri con le mani. Stende la sua mano alla conocchia e le sue dita tengono il fuso. Apre le sue palme al misero, stende la mano al povero. Illusorio è il fascino e fugace la bellezza, ma la donna che teme Dio è da lodare. Siatele riconoscenti per il frutto delle sue mani e le sue opere la lodino alle porte della città>> (Pr 31,10-13.19-20.30-31) <<Nella prosperità l amico non si può riconoscere e nell avversità il nemico non resterà nascosto. Quando uno prospera, i suoi nemici sono nel dolore, ma quando uno è nei guai, anche l amico se ne va. Non fidarti mai del tuo nemico, perché la sua malvagità s arrugginisce come il rame. Anche se si abbassa e cammina curvo, sta attento e guàrdati da lui; compòrtati con lui come chi pulisce uno specchio e ti accorgerai che la sua ruggine non resiste a lungo. Non metterlo al tuo fianco, perché egli non ti scavalchi e prenda il tuo posto; non farlo sedere alla tua destra, perché non ambisca il tuo seggio, e alla fine tu riconosca la verità delle mie parole e senta rimorso per i miei detti. Chi avrà pietà di un incantatore morso da un serpente e di quanti si avvicinano alle belve? Così càpita a chi frequenta un peccatore e s immischia nei suoi delitti. Per un momento rimarrà con te, ma se vacilli, non resisterà. Il nemico ha il dolce sulle labbra, ma in cuore medita di gettarti in una fossa. Il nemico avrà lacrime agli occhi, ma se troverà l occasione, non si sazierà del tuo sangue. Se ti càpita una disgrazia, lo troverai accanto a te, e, fingendo di aiutarti, ti prenderà per il tallone. Scuoterà il capo e batterà le mani, poi sparlerà di te voltandoti la faccia>> (Sir 12,8-18).