IL CIECO Il cammino di guarigione è progressivo e Gesù ci accompagna insegnandoci a vedere con i suoi occhi La Parola In quel temo Gesù giunse a Betsàida, dove gli condussero un cieco pregandolo di toccarlo. Allora preso il cieco per mano, lo condusse fuori del villaggio e, dopo avergli messo della saliva sugli occhi, gli impose le mani e gli chiese: «Vedi qualcosa?». Quegli, alzando gli occhi, disse: «Vedo gli uomini, poiché vedo come degli alberi che camminano». Allora gli impose di nuovo le mani sugli occhi ed egli ci vide chiaramente e fu sanato e vedeva a distanza ogni cosa. Marco 8,22-25 Commento Dove avviene il miracolo? A Betsaida un villaggio vicino al lago di Tiberiade. È il paese in cui sono nati Pietro, Andrea e Filippo. Il Vangelo di Marco è la trascrizione delle catechesi fatte a Roma da Pietro il quale, ovviamente, vuole precisare il luogo in cui fu compiuto. Betsaida è a circa 10 km da Cafarnao, che è il luogo in cui Pietro vive. Cosa accade? Gli condussero un cieco. Il cieco è figura di colui che ha occhi e non vede di colui al quale manca la luce degli occhi di colui che conduce un esistenza senza luce e morta e non sa in che direzione muoversi. Gesù dice: lo sono la luce del mondo: chi segue me, non cammina nelle tenebre, ma avrà la luce della vita (Gv 8,12). pregandolo di toccarlo. Il cieco è portato a Gesù da altri, non può farlo da solo. Ognuno giunge a Cristo condotto da chi lo conosce, come per il paralitico. È importante l intercessione per i fratelli, perché Cristo tocchi chi non può o non vuole ancora toccarlo. Come c è l evidente solidarietà del male, ce n è una misteriosa, ma molto più grande, anche nel bene. Comunità Magnificat - Cammino di Discepolato - prima tappa 57
Il cieco Come opera Gesù con il cieco? Preso il cieco per mano. Gesù direttamente prende il cieco e lo conduce per mano con mano forte, come un padre suo figlio, per portarlo fuori del villaggio. È l uscita dalle tenebre alla luce, che vuol essere senza più ritorno perché Gesù ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasferiti nel regno del suo Figlio diletto (Col 1,13). Nel Battesimo ci prende come per mano, ci conduce sulla via che passa attraverso il Mar Rosso di questo tempo e ci introduce nella vita duratura, in quella vera e giusta. Teniamo stretta la sua mano! Qualunque cosa succeda o ci venga incontro, non abbandoniamo la sua mano! Camminiamo allora sulla via che conduce alla vita. (Benedetto xvi, Omelia 22/3/2008) lo portò fuori. Gesù lo fa uscire, è il suo esodo, la sua liberazione! È la Pasqua di quest uomo! Ma perché lo porta fuori in disparte? Perché Gesù sta per compiere un gesto d amore e l amore esige uno stare a tu per tu. Se Dio mi ama in modo personale desidera un rapporto personale. Dio non desidera essere ossequiato e temuto da me, al contrario Egli cerca una relazione d amore e amarmi come Padre, come Madre, come Sposo. «Vedi qualcosa?». Perché mai questa guarigione in due stadi? Forse Gesù non è in grado di guarire all istante? Non può manifestare la sua potenza anche con una sola parola? Con questa guarigione che avviene in due tempi cosa vuole dirci il Signore? Gesù sa che la nostra illuminazione non è mai perfetta, mai totalmente riuscita, mai definitivamente conclusa. Ma vuole che anche noi lo appuriamo, perché, comprendendo di non vederci, siamo disposti a lasciarci continuamente guarire. È un dono per ciascuno di noi prendere consapevolezza della propria cecità e del continuo bisogno di ricevere la sua luce. In tutto il brano gli occhi sono messi in relazione al dono di vedere: c è tutto un gioco sul verbo vedere, che in italiano si traduce sempre allo stesso modo, mentre in greco acquista sfumature diverse. «Vedi qualcosa?» (blépo), alzando gli occhi (ana-blépo), vide chiaramente (diablépo), vedeva a distanza (en-blépo che vuol dire non solo vedere a distanza ma anche vedere dentro, vedere la profondità e quindi capire). Il cieco passa dal vedere confusamente al vedere chiaramente, al vedere-capire (en-blépo significa). 58 Comunità Magnificat - Cammino di Discepolato - prima tappa
Per capire le sfumature pensiamo allo sguardo di Gesù - guardare intorno ( periblèpo): quando Gesù guarda intorno tutti sono ammutoliti e affascinati; - guardare in alto ( anablèpo): quando Gesù guarda in alto prega; - guardare dentro, in profondità ( enblèpo): quando Gesù guarda dentro arriva al cuore; è così che guarda il giovane ricco ( fissatolo lo amò - traduzione migliore lo guardò dentro e lo amò ). - Verso san Pietro: Gesù due volte lo guarda dentro : a) al primo incontro: fissato lo sguardo su di lui (= guardando dentro a lui) gli disse tu sei Simone, figlio di Giovanni e ti chiamerai Cefa che vuol dire Pietro (Gv 1,42); b) nell ora del tradimento Gesù voltatosi guardò Pietro (lo guardò dentro) e Pietro uscito pianse amaramente (Lc 22, 61-62). Di nuovo gli impose le mani. È necessario un ulteriore intervento, a dimostrare la necessità del cieco di un contatto che non sia fugace ma una comunione iterata con Colui che ci prende per mano e ci conduce alla libertà. Il cieco riceve il dono della vista non solo per vedere in modo nitido anche da lontano, ma occhi nuovi per vedere in profondità nello Spirito, che scruta ogni cosa, anche le profondità di Dio (1Cor 2,10). Avere gli occhi e non vedere: i farisei increduli e i discepoli con la visione umana Prima di questo brano in cui si parla della guarigione del cieco l evangelista Marco ha riportato un episodio singolare: Gesù parla ai discepoli dell incredulità dei farisei ma i discepoli neppure lo ascoltano, tutti preoccupati del fatto che hanno dimenticato di prendere il pane. Ma Gesù, accortosi di questo, disse loro: «Perché discutete che non avete pane? Non intendete e non capite ancora? Avete il cuore indurito? Avete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite? E non vi ricordate, quando ho spezzato i cinque pani per i cinquemila, quante ceste colme di pezzi avete Comunità Magnificat - Cammino di Discepolato - prima tappa 59
Il cieco portato via?». Gli dissero: «Dodici». «E quando ho spezzato i sette pani per i quattromila, quante sporte piene di pezzi avete portato via?». Gli dissero: «Sette». E disse loro: «Non capite ancora? (Mc 8,11-21). Attualizzazione Pensare in modo nuovo Questa guarigione è un messaggio, un gesto carico di significato che Gesù stesso vuole trasmettere: i discepoli devono pensare in modo nuovo. Gesù compie un gesto chiaramente simbolico: anche se non sono farisei, i discepoli continuano a portare nel cuore lo stesso modo di pensare mentre in realtà essi devono vedere in modo nuovo. Diventare discepoli di Cristo non significa dunque solo cambiare comportamento. Al centro del mistero cristiano c è una trasformazione, operata dallo Spirito, che cambia la nostra mente e il nostro cuore. Noi non abbiamo il potere di operarla, ma possiamo accoglierla con gioia. I cristiani pensano in modo differente Questo fatto si fa più evidente mentre cresce la nostra esperienza spirituale. Infatti lo Spirito ci fa intuire la volontà del Padre, l aspetto spirituale dei fatti comuni e la profondità del cuore umano. La nostra scala di valori cambia irreparabilmente, la nostra maturazione si valuta secondo standard che il resto della società non comprende. La trasformazione della mente operata dallo Spirito Santo ci conduce progressivamente a pensare come Cristo, uomo perfetto. Infatti san Paolo dice: Ora, noi abbiamo il pensiero di Cristo (1Cor2, 16). Trasformatevi rinnovando la vostra mente L apostolo delle genti scrive: Non conformatevi alla mentalità di questo secolo, ma trasformatevi rinnovando la vostra mente, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto (Romani 12,2). Anche l esperienza di Saulo è stata quella di un uomo che crede di vedere, di sapere quale è la verità mentre in realtà è cieco nello Spirito! Perché ci sia la conversione il Signore deve dimostrargli che lui è cieco in Dio, che le sue strade sono buio! Per questo a Saulo appare una luce ed egli diventa cieco: il cieco vede buio, deve capire di essere nella tenebra. 60 Comunità Magnificat - Cammino di Discepolato - prima tappa
Ora finalmente possiamo capire il miracolo, possiamo capire il significato pedagogico che ci dà Gesù con questa guarigione step by step. Perchè? Forse Dio non può guarire con un solo sguardo? Con uno sfioramento? Certo. Ma Dio vuol farci capire il valore del cammino. Dio ti guarisce passo dopo passo: nel cammino c è una continua progressione per aderire a Gesù e seguirlo. La prima cosa è aprire gli occhi verso Dio, è riconoscerlo in Gesù e aderire per la fede in Lui. Ma continua a restare in Lui e a camminare con Lui: alla tua luce vediamo la luce (Sal 36, 10) Io sono la luce del mondo: chi segue me, non cammina nelle tenebre, ma avrà la luce della vita (Gv 8,12). DOMANDE PER LA RIFLESSIONE Qual è stato il più grande cambiamento che Gesù ha fatto nella tua vita con il Seminario di Vita Nuova? Cosa rappresentano per te, ora, i fratelli e le sorelle con le quali hai condiviso questo tratto di strada IMPEGNO DELLA SETTIMANA Leggi in preghiera S. Paolo e la sua conversione (Atti cap 9, 1-40) poi invoca lo Spirito Santo e la sua Luce. Comunità Magnificat - Cammino di Discepolato - prima tappa 61