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Direttore Artistico Amedeo Monetti ASSOCIAZIONE MUSICALE FLORESTANO-EUSEBIO Info: orta festival Telefono 02.33103962 - Cellulare 340.1583872 www.ortafestival.it ortafestival@fastwebnet.it orta festival XVI EDIZIONE 2 015 3-28 luglio

Orta Festival, la passione per la musica incontra con il maestro Ame deo Monetti il suo culmine ad Orta, dove le professionalità dei musicisti si fondono tra le onde del lago per avvolgere il pubblico di suoni e colori che esaltano le note trasformandole in dolci armonie. Un grazie a tutta l organizzazione, al Parroco don Pierluigi e alla Madre Badessa Cànopi per la sempre gentile accoglienza nelle chiese; a tutti gli sponsor pubblici e privati che grazie al loro impegno economico danno la possibilità di realizzare un evento che dà lustro a tutto il lago. Dott. Giorgio Angeleri Sindaco della città di Orta San Giulio Carissimo pubblico, cittadini di Orta e carissimi ospiti, Orta Festival nel 15 anno di vita consolida la sua identità con un riconoscimento da parte del Mi ni - stero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Un riconoscimento che ci ono ra, ma ci impegna maggiormente ad un regolamento della programmazione e soprattutto ad un aumento della produzione musicale. Portare il Festival a 15 appuntamenti concertistici, quale attività minima richiestaci, è e sarà un grande sforzo, soprattutto in un momento economicamente ancora difficile. Le defezioni di alcuni Sponsor e Fondazioni non si sono fatte attendere. Con ciò ringrazio i musicisti, come sempre di primo piano, che per questa edizione ci vengono incontro, capendo che questo può essere un anno di svolta per il nostro Festival, e come sempre mi rivolgo agli Amici di Orta Festival, il cui contributo si fa sempre più fondamentale. Vogliamo poter continuare a proporre il divertimento e la gioia di ascoltare musica insieme senza biglietto d ingresso, come avviene da 10 anni. Il mio grazie più sincero va a Madre Anna Maria Cànopi, che offre al nostro Festival la splendida ed unica cornice della Basilica dell Isola di San Giulio, e a don Pierluigi Grossi che ci ospita presso la chiesa di Santa Maria Assunta. Inoltre ringrazio la Città di Orta San Giulio nella persona del suo Sindaco dott. Giorgio Angeleri, che ha continuato a credere in questo progetto e ai Sindaci di Ameno e di Pettenasco che ci permettono di allargare la nostra proposta. Vitale per noi resta il sostegno di Fondazione Banca Popolare di Novara per il Territorio, Fondazione CRT, IntesaSanpaolo, l industria VIR nella persona dell ing. Savino Rizzio, gli altri preziosi Sponsor e gli Amici di Orta Festival ai quali va la mia gratitudine. Amedeo Monetti Direttore artistico di Orta Festival Assessorato alla Cultura ed al Turismo della Città di Orta San Giulio Distretto Turistico dei Laghi Comune di Ameno Comune di Pettenasco

ISOLA DI SAN GIULIO - BASILICA VENERDÌ 3 LUGLIO - ORE 21,00 Orchestra da Camera di Milano Amedeo Monetti - direttore Concerto realizzato con il contributo esclusivo di Concerto d apertura 1 Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791) Divertimento in re maggiore K 251 Arvo Pärt (1935) Cantus in memory of Benjamin Britten Jean Sibelius (1865-1957) Valse triste op. 44 n 1 Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791) Serenata in re maggiore K 239 Serenata notturna Era il 2005 quando per la prima volta fu concessa eccezionalmente la cornice unica della Basilica dell Isola di San Giulio, per un concerto che sottolineiamo continua ad essere straordinario. Il Concerto d apertura di Orta Festival non vuole essere un evento mondano e non lo è. La protagonista è la musica e solo la musica. Wolfgang Amadeus Mozart, primo attore della classicità viennese, verrà accostato in stretto dialogo di contrasti a pagine meno note, ma dal forte impatto emotivo, del Novecento. La fama di Arvo Pärt (nell anno del suo ottantesimo compleanno) di cui ascolteremo Cantus in memory of Benjamin Britten, è andata oltre il suo talento. È l unico compositore vivente (forse anche per il misticismo e la spiritualità delle sue opere) ad essere divenuto un icona, un punto di riferimento musicale e morale. Jean Sibelius (nell anno del 150 anniversario della nascita) verrà ricordato con una delle sue pagine più celebri: Valse triste op. 44 n 1 da Kuolema. Si prospetta dunque un inaugurazione di questa XVI Edizione ricca di musica, di tradizione e di novità ad opera di una compagine e di un direttore che hanno saputo in questi anni garantire rispetto al luogo, all arte ed al suo numeroso ed affezionato pubblico.

ORTA SAN GIULIO - CHIESA DI S. MARIA ASSUNTA SABATO 4 LUGLIO - ORE 21.15 Orta Festival Ensemble Amedeo Monetti direttore Concerto d apertura 2 Jean Sibelius (1865-1957) Suite champêtre op. 98b Edvard Grieg (1843-1907) Holberg Suite op. 40 Charles Ives (1874-1954) Hymn and Cantabile George Gershwin (1898-1937) Lullaby Bill Evans (1929-1980) Waltz for Debby (arr. F. Pigato) Con questo ravvicinato secondo appuntamento inaugurale si può in effetti parlare di piccola festa della musica. Gli archi dell Orta Festival Ensemble, guidati da Amedeo Monetti, ci porteranno alla scoperta di autentiche rarità musicali. Continuando nell omaggio a Jean Sibelius con la sua Suite champêtre op. 98b, si prosegue con l omaggio al Molière norvegese, Ludwig Holberg ad opera di Edvard Grieg. La scuola nord americana è rappresentata nella seconda parte con tre interessantissime opere. Hymn di Charles Ives, in cui vi è tutta l originalità di quest autore, la quasi ignota Lullaby (Berceuse, Ninna Nanna) di George Gershwin, pagina dall impronta delicata e dal cullante profilo blues e per finire il Waltz for Debby di Bill Evans, in un originale arrangiamento di Francesco Pigato, divenuto un american standard.

ORTA SAN GIULIO - CHIESA DI S. MARIA ASSUNTA MERCOLEDÌ 8 LUGLIO - ORE 21.15 Quartetto Mantegna Sylvie Gazeau - viola ORTA SAN GIULIO - CHIESA DI S. MARIA ASSUNTA VENERDÌ 10 LUGLIO - ORE 21.15 Emanuele Segre - chitarra Gianluca Saveri - percussioni... dalla mia vita... Bedrich Smetana (1824-1884) Quartetto n 1 in mi minore "Z mého života" ( Dalla mia vita ) Niccolò Castiglioni (1932-1996) Romanze (1990) per Quartetto d archi Antonin Dvorak (1841-1904) Quintetto in mi bemolle maggiore op.97 per due violini, due viole e violoncello Il terzo appuntamento del Festival continua con l omaggio, ad opera del brillante Quartetto Mantegna, alla musica nazionale ceca di Bedrich Smetana e del suo erede immediato Antonin Dvorak. Il bel Quartetto n 1 in mi minore (Dalla mia vita) di fattura semplice, lineare e di sonorità infallibile, dove il drammatismo del primo tempo risulta efficacissimo per assenza di qualsiasi ostentazione; dove il secondo tempo (Polka), con quel curioso effetto di tromba raggiunto vicendevolmente dalla viola e dal secondo violino dà una forte impressione di musica ambulante; dove l espressiva canzone del Largo sostenuto passa spontanea fra i quattro strumenti e dove il finale (Vivace) è pieno di slancio e sangue. Il Quartetto Mantegna sarà affiancato nell esecuzione del Quintetto op. 97 di Dvorak dall ospite d onore della serata, la violista d oltralpe Sylvie Gazeau, fondatrice dell Ensemble Intercontemporain con Pierre Boulez e nota in Italia per le sue collaborazioni con Salvatore Accardo e Bruno Giuranna. In quest opera certi intervalli, i ritmi puntati o sincopati della tradizione popolare ceca si avvicinano a quelle dei neri d America (il Quintetto fu scritto a Spilville-Iowa). Con le Romanze di Niccolò Castiglioni continua l omaggio voluto dal Festival alla musica nuova del secolo scorso.... and Crossover Baden Powell (1937-2000) Canto de Ossanha - Samba triste Maurice Ravel (1875-1937) Alborada del Gracioso John Cage (1912-1992) Dream Isaac Albéniz (1860-1909) Asturias op. 47 Heitor Villa-Lobos (1887-1959) Chôro n. 1 Steve Reich (1936-) Nagoya Guitars Iannis Xenakis (1922-2001) Rebonds B (solo percussion) Giovanni Sollima (1962-) The Black Owl In un cartellone come quello di questa XVI edizione non poteva mancare un passaggio di Emanuele Segre, un artista amato dal nostro pubblico e da molti anni di casa ad Orta Festival. Nuovo è però il progetto che ci propone in duo con il percussionista Gianluca Saveri, fondatore del Quartetto Tetraktis di Perugia, nonché primo percussionista della Mahler Chamber Orchestra. Un viaggio attraverso autori e stili, espressioni sonore di varia provenienza fino a forme di estetica moderna e postmoderna. Oltre a Ravel, Albeniz, Villa-Lobos in locandina trovano posto nomi come Cage, Reich, Panfili, Xenakis e Sollima, lontani tra loro nello stile e nelle visioni, ma accomunati da una profonda conoscenza dell'artigianato compositivo.

PETTENASCO - CHIESA SS. AUDENZIO E CATERINA SABATO 11 LUGLIO - ORE 21.15 Trio Roma classica Santi Interdonato violino Alessandra Leardini violoncello Antonello Maio pianoforte Trio Recital Franz Joseph Haydn (1732-1809) Trio in sol maggiore Hob. XV:25 Ongarese Sergei Rachmaninov (1873-1943) Trio elegiaco in sol minore n 1 Felix Mendelssohn Bartholdy (1809-1847) Trio in re minore op.49 n 1 Uno straordinario trio di solisti che prende il nome dall'omonima orchestra da camera "Roma classica". L'occasione di vivere un percorso musicale attraverso tre secoli di musica nel repertorio del trio con pianoforte. Franz Joseph Haydn di cui ascolteremo un trio tra i più belli e significativi del suo catalogo, con il celebre finale all'ongarese ed il Trio in re minore op. 49 n 1 di Felix Mendelssohn di cui Robert Schumann ebbe a dire: «Operi dunque questo trio il suo effetto, come deve, e sia per noi una nuova testimonianza della forza artistica del suo creatore, che ora appare quasi alla sua più alta fioritura». Il Trio elegiaco n 1 in sol minore che verrà eseguito tra le due precedenti opere, per quanto lavoro giovanile, rispecchia già appieno lo stile romantico dotato di un dono melodico proprio alla cultura slava e russa, che fluisce in maniera quasi istintiva nella musica di Rachmaninov. I nostri artisti, che svolgono un'intensa attività concertistica nelle maggiori istituzioni cameristiche italiane, sapranno mettere a confronto questi autori grazie alla loro grande versatilità.

GOZZANO - CHIESA MADONNA DELLA LUZZARA LUNEDÌ 13 LUGLIO - ORE 21.15 Mattia Petrilli flauto Matteo Pigato violoncello Compositori... si muore Johann Sebastian Bach (1685-1750) Partita in la minore BWV 1013 per flauto solo Suite in sol maggiore n 1 BWV 1007 per violoncello solo Elliott Carter (1908-2012) Scrivo in Vento (1991) per flauto solo Renato Dionisi (1910-2000) Invenzione (1988) per violoncello solo Heitor Villa-Lobos (1887-1959) Assobio a Jato per flauto e violoncello Il titolo di questo appuntamento prende spunto da una battuta del compositore e grande didatta Renato Dionisi. Ci si può dire compositori o, più in generale musicisti, solo quando lo si è stati per tutta la vita. Essere musicista e non fare il musicista. J.S. Bach, qui messo a confronto con la musica di tre autori molto diversi tra loro, fu colui che più di ogni altro è stato musicista. Dionisi, la cui opera di compositore ancora troppo poco si conosce, fu autore la cui grandezza risiede soprattutto nell essenzialità e nella rarefazione, in cui il flusso metrico-ritmico sembra scaturire da intuizioni estemporanee. In Invenzione la separazione tra infinitamente piccolo ed infinitamente grande risulta solo apparente, annullata con elegante levità attraverso il doppio filtro della melanconia e dell ironia. Elliott Carter è capace invece di una semplicità espressiva estrema fatta di contrasti al suo interno, mettendo a confronto linee nervose con espressioni musicali persino pittoresche. Il flauto di Mattia Petrilli (richiesto fin giovanissimo da Claudio Abbado nelle sue più prestigiose compagini e membro del Quintetto Papageno), incontra il violoncello di Matteo Pigato in Assobio a Jato, una sorta di fantasia scritta da Heitor Villa-Lobos.

ORTA SAN GIULIO - CHIESA DI S. MARIA ASSUNTA GIOVEDÌ 16 LUGLIO - ORE 21.15 Ivan Rabaglia - violino Raffaella Damaschi - pianoforte ORTA SAN GIULIO - CHIESA DI S. MARIA ASSUNTA VENERDÌ 17 LUGLIO - ORE 21.15 Ivan Rabaglia - violino Raffaella Damaschi - pianoforte Schubert 1 Franz Schubert (1797-1828) Sonatina in sol minore op. post. 137 n 3 D 408 Arvo Pärt (1935) Fratres per violino e pianoforte Franz Schubert (1797-1828) Sonatina in la minore op. post. 137 n 2 D 385 Quello di questa serata è il primo di 3 doppi appuntamenti che Orta Festival ha ideato per questa XVI Edizione. Due concerti (questi nel più puro spirito della musica da camera) che ci offrono l occasione di ascoltare in sequenza l opera completa delle Sonatine e Sonata di Franz Schubert. «Egli ha suoni per i più fini sentimenti, per i pensieri, anzi per gli stessi avvenimenti e circostanze della vita. Così multiformi sono i pensieri e le azioni dell uomo, altrettanto molteplice è la musica di Schubert. Ciò che egli vede con l occhio, tocca con la mano, si trasforma in musica». Così scrive Robert Schumann. Ci sarà anche l opportunità di ascoltare Fratres, una delle opere più conosciute ed eseguite di Arvo Pärt. Scritta nel 1977 segna la svolta nella sua produzione. L effetto di questo lavoro sulla scena musicale fu così dirompente che l autore ne elaborò ben 17 versioni. La versione per violino e pianoforte fu scritta nel 1980 per Gidon Kremer, che la eseguì in prima esecuzione al Festival di Salisburgo lo stesso anno. Il violinista Ivan Rabaglia, ospite regolare delle più blasonate associazioni concertistiche mondiali con il suo Trio di Parma, sarà insieme, in questo viaggio musicale, alla pianista Raf - faella Damaschi, che abbiamo apprezzato nelle passate edizioni del Festival a fianco di noti artisti. Schubert 2 Franz Schubert (1797-1828) Sonatina in re maggiore op. post. 137 n 1 D 384 Toru Takemitsu (1930-1996) Distance de fée per violino e pianoforte Franz Schubert (1797-1828) Sonata in la maggiore op. post. 162 D 574 «Se la fecondità è una caratteristica principale del genio, Franz Schubert appartiene ai geni più grandi. Non oltrepassò di molto i trent anni, ma scrisse tanto da far stupire c è una quantità di opere strumentali d ogni forma e specie grandi e piccole piene delle cose più meravigliose e di rarissime bellezze». È sempre Robert Schumann che così scrive della musica di Schubert sulla Neue Zeitschrift für Musik, parlando della sua divina lunghezza. I nostri due artisti che hanno compilato per noi questo excursus schubertiano, ci faranno inoltre ascoltare in questa seconda serata Distance de fée di Toru Takemitsu. Egli è stato senza dubbio il maggior compositore giapponese del Novecento. Ispirato ad una raccolta poetica, Distance de fée appunto, di Shugo Takigushi (principale esponente del Surrealismo in Giappone), questo breve lavoro per violino e pianoforte rappresenta lo spartiacque tra il suo periodo di apprendistato e la prima fase della sua produzione.

ORTA SAN GIULIO - CHIESA DI S. MARIA ASSUNTA SABATO 18 LUGLIO - ORE 21.15 Alessandro Deljavan - pianoforte ORTA SAN GIULIO - CHIESA DI S. MARIA ASSUNTA DOMENICA 19 LUGLIO - ORE 21.15 Alessandro Deljavan - pianoforte Chopin Etudes 1 (op.10) Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791) Sonata in si bemolle maggiore K 281 Maurizio Zaccaria (1982) Mechanism (2014), prima esecuzione assoluta Chopin Etudes 2 (op.25) Frédéric Chopin (1810-1849) Sonata n 2 in si bemolle minore op. 35 12 Etudes op. 25 Frédéric Chopin (1810-1849) 12 Etudes op. 10 Dopo averlo ascoltato nella passata edizione del Festival in veste di camerista, è nella più pura veste di solista che avremo l onore di ascoltare nuovamente Alessandro Deljavan. Italiano di origini iraniane, questo giovane artista si sta rivelando come uno dei maggiori talenti della nuova generazione di pianisti a livello internazionale. Rende omaggio a Frédéric Chopin e lo fa eseguendo in questo nostro secondo doppio appuntamento l integrale degli Studi. L opera 10 composta tra il 1829 e il 1832 (pubblicata nel 1833 con dedica a Liszt) è il primo compiuto capolavoro chopiniano, geniale rivelazione di stupefacente irruenza inventiva. L esplorazione della tastiera pianistica, con tutte le sue implicazioni tecniche e timbriche, è dichiaratamente il problema centrale di queste composizioni. In questa prima serata chopiniana avremo l occasione inoltre di assistere ad una prima esecuzione assoluta: Mechanism del giovane compositore italiano Maurizio Zaccaria. Secondo tour de force per il nostro giovane pianista, che in questa serata accosterà agli Studi op. 25 la monumentale Sonata n 2 op. 35, certamente la più celebre delle tre sonate di Frédéric Chopin composta nel 1839, nata attorno al terzo movimento Marche funèbre, già abbozzato nel 1837. Nell opera 25, composta a partire dal 1832 (almeno in parte contemporaneamente all opera 10), si nota una tendenza ad ampliare le dimensioni formali, pur restando centrale alla composizione il problema tecnico che diviene esso stesso il materiale della forma. In Chopin la ricchezza dell armonia e delle modulazioni assume un preciso significato, come mezzo per esplorare audacemente nuovi accostamenti di tonalità, nuovi rapporti per trarne inedite potenzialità timbriche. «Questi Studi indicano una volta di più quale audace forza creatrice sia posta in lui: veri quadri poetici» (Robert Schumann).

AMENO - CHIESA S. GIOVANNI MARTEDÌ 21 LUGLIO - ORE 21.15 Quartetto Lyskamm Streichquartett Bela Bartok (1881-1945) Quartetto n 6 Sz 114 (1939) Emanuele Casale (1974) 7 per quartetto d archi Ludwig van Beethoven (1770-1827) Quartetto in la maggiore op. 18 n 5 Giovane formazione ma già di grandissima esperienza, il Quartetto Lyskamm è già stato ospite di Orta Festival in due occasioni. Torna dopo aver vinto lo scorso inverno il secondo premio al prestigiosissimo concorso internazionale "Franz Schubert und die Musik der Moderne" a Graz in Austria ed è un piacere per noi poterlo riavere. Sarà con un programma che mette a confronto il Quartetto n 6 di Bela Bartok (l'ultima composizione che scrisse prima della fuga dall'europa nazifascista) con il quinto dei sei Quartetti op. 18 di Ludwig van Beethoven, vera spina dorsale del - la letteratura quartettistica. Grande attesa ed interesse per 7, lavoro per quartetto d'archi scritto nel 2004 dal siciliano Emanuele Casale. La produzione cameristica di questo giovane compositore italiano si caratterizza per uno spirito tendenzialmente "ludico" da cui scaturisce uno stile "italico" ed essenzialista, il quale, rifacendosi seppur lontanamente al carattere sonoro di compositori italiani quali Frescobaldi, Scarlatti, Vivaldi genera forme musicali estremamente asciutte e condensate esaltandone le idee più dirette.

foto suor Maria Raphaela Quaglia Fascino di un luogo in cui il tempo sembra non averpiù misura (A.M. Cànopi)

ORTA SAN GIULIO - CHIESA DI S. MARIA ASSUNTA MERCOLEDÌ 22 LUGLIO - ORE 21.15 Manuela Custer mezzosoprano Raffaele Cortesi pianoforte Made in Italy Francesco Paolo Tosti (1846-1916) Quattro canzoni d Amaranta Ottorino Respighi (1879-1936) Deità silvane Gian Francesco Malipiero (1882-1973) Due Sonetti del Berni I Sonetti delle fate La voce della mezzosoprano novarese Manuela Custer, che tanto successo sta riscuotendo sui palcoscenici più prestigiosi, ci accompagnerà in un percorso musicale nel mondo della lirica da camera italiana. Si parla di liriche da camera anche con F. P. Tosti (noto per le sue Romanze salottiere) poiché le Quattro canzoni d Amaranta che ascolteremo sono su testo di Gabriele D Annunzio. Ancor più nettamente si parla con Respighi e Malipiero (appartenenti alla generazione dell ottanta con Pizzetti e Casella) di liriche da camera in cui la poesia deve essere elevata. Deità silvane composte nel 1917 da Respighi (l anno di Fontane romane) su testo dell eclettico artista Antonio Rubino, si ricollegano alla vocazione per l antico di Respighi attraverso la ripulitura della linea vocale e sono molto interessanti per la felice lievità di scrittura e la suggestiva raffinatezza armonica. Anche con Malipiero nei Due Sonetti del Berni (1922) la musica è ispirata al recupero di modelli antichi attinti dalla polifonia e dal gregoriano, mentre nei sei Sonetti delle fate il testo dannunziano è rivestito da una musica che vive di climi impressionistici, ma realizzati con mano originale e sempre in rapporto sensibile con il testo. Sarà compito anche del prezioso partner al pianoforte, Raffaele Cortesi, sottolineare questi aspetti.

ORTA SAN GIULIO - CHIESA DI S. MARIA ASSUNTA VENERDÌ 24 LUGLIO - ORE 21.15 ORTA SAN GIULIO - CHIESA DI S. MARIA ASSUNTA SABATO 25 LUGLIO - ORE 21.15 Alessandro Taverna - pianoforte Alessandro Taverna - pianoforte Fantasien 1 Fantasien 2 Ludwig van Beethoven (1770-1827) Sonata op. 27 n 2 in do diesis minore "Quasi una fantasia" (Al chiaro di luna) Raffaele Bellafronte (1961) Novità Felix Mendelssohn Bartholdy (1809-1847) Fantasia in fa diesis minore op.28 Robert Schumann (1810-1856) Fantasia in do maggiore op.17 Dopo il successo ottenuto lo scorso anno, torna a trovarci un altro giovane ma affermatissimo pianista, Alessandro Taverna. Già prediletto da Lorin Maazel, è richiestissimo dalle più esigenti stagioni e festival internazionali. Il prossimo Festival Mito lo vedrà al fianco di Daniel Harding e della Filarmonica della Scala nel IV Con certo di Beethoven. Sotto nostra richiesta ha ideato un percorso che si snoda, in quest'ultimo doppio appuntamento, attorno al tema della Fantasia. Dalla celeberrima "Sonata quasi una fantasia" (Al chiaro di luna) di Beethoven per concludere con il capolavoro schumanniano la Fantasia op.17 dedicata a Liszt passando per la meno nota Fantasia op.28 di Mendelssohn. Strana in verità è la sorte della parola "fantasia", destinata, almeno in musica, ad alludere alla "non-forma". In principio il verbo tedesco fantasieren era inteso nel senso di "improvvisare su uno strumento". In seguito l'immagine cara alla cultura tedesca diviene quella della "irregolarità che sottolinea le regole". Se in origine la "fantasia" tendeva a privarsi, per esempio, di rigore matematico, Concerto il realizzato fantastico con in musica il contributo così come esclusivo l'intendono di i romantici è più che mai un'annessione insaziabile, un "di più", una ricerca di nuovi rivestimenti e colori. Ludwig van Beethoven (1770-1827) Sonata op. 27 n 1 in mi bemolle maggiore Quasi una fantasia Frédéric Chopin (1810-1849) Fantasia in fa minore op.49 Ferruccio Busoni (1866-1924) Kammer-Fantasie über "Carmen" Franz Liszt (1811-1886) Tarantella di bravura (su motivi della "Muta di Portici" di Auber) Per il suo secondo recital, Alessandro Taverna ha scelto un programma che si apre ancora una volta nel segno dell'irrequietezza. Essa può suscitare interrogativi nello stesso autore, come avviene con la definizione data da Ludwig van Beethoven all'op.27 n 1: Sonata quasi una fantasia, in cui vi è l'intento di sottolineare la libertà formale rispetto alla cornice "canonica" pur sempre visibile. Altro capolavoro che ascolteremo in questa serata è la Fantasia op.49 di Chopin, da non considerarsi la "V Ballata", di cui qualcuno ha parlato, per il metro in 4/4 e per il carattere; anch'essa però documenta una ricerca formale fuori dagli schemi "definendo" una struttura nuova ed inclassificabile. Infine il puro virtuosismo nelle Fantasie su temi d'opera, come nel caso della Kam mer-fantasie di Busoni e nella Tarantella di bravura costruita su motivi variati in maniera rapsodica della "Muta di Portici" di Auber da Franz Liszt. A l'alta fantasia qui mancò possa; ma già volgeva il mio disio e 'l velle, si come rota ch'igualmente è mossa, l'amor che move il sole e l'altre stelle. Dante Alighieri (Paradiso, XXXIII, 142-145)

ISOLA DI SAN GIULIO - BASILICA MARTEDÌ 28 LUGLIO - ORE 21,00 Enrico Bronzi violoncello Ivan Rabaglia, Daniela Cammarano violino Simonide Braconi, Giuseppe Russo Rossi viola Enrico Bronzi, Matteo Pigato violoncello Concerto di chiusura. Verklärte Nacht Johann Sebastian Bach (1685-1750) Suite in do minore n 5 BWV 1011 per violoncello solo Arnold Schönberg (1874-1951) Verklärte Nacht op.4 per due violini, due viole e due violoncelli Concerto realizzato con il contributo esclusivo di Dopo Ivan Rabaglia, ascoltato nel doppio appuntamento schubertiano, torna a trovarci in veste di solista un altro membro del Trio di Parma, ormai grande amico di Orta Festival: Enrico Bronzi. Il pubblico del Festival conserva ancora nell orecchio l eco delle sue splendide interpretazioni bachiane degli anni passati, ma la V Suite in do minore per violoncello solo mancava all appello. Opera dalle dimensioni eccezionali (si pensi che il solo Prélude conta un introduzione pomposa alla francese e un lungo episodio fugato dalla magistrale fattura) prevede la scordatura della corda la un tono più bassa (sol), utilizzata per realizzare inconsueti effetti timbrici e per superare difficoltà tecniche. Il Sestetto Verklärte Nacht op.4 ispirato al poema di Richard Dehmel appartiene alla produzione del primo Schönberg, ancora in parte radicato nel mondo sonoro di Wagner, Brahms e Richard Strauss. Quest opera, scritta in tre settimane nel corso di una vacanza trascorsa in compagnia del collega Alexander von Zemlinsky (settembre 1899), non ha bisogno di giustificazioni o di appoggi extra-musicali per essere ascoltata e goduta, è un pezzo elettrizzante e pienamente coinvolgente, trenta minuti di pura musica.

ORTA FESTIVAL 2005/ 2014 Zora Slokar Giuseppe Andaloro Alessandro Carbonare Lorna Windsor Rabaglia, Senese, Fiore Russo Rossi, Bronzi, Pigato Lorenza Borrani Michele Pertusi Francesco Manara Pietro De Maria Amedeo Monetti Orchestra da Camera di Milano Bruno Canino Enrico Bronzi Amedeo Monetti Orchestra da Camera di Milano Trio Rabaglia-Braconi-Pigato Emanuele Segre Amedeo Monetti Vittorio Ghielmi Pier Narciso Masi Gabriele Pieranunzi Paul Gulda Barbara Theler Trio di Parma Alessandro Carbonare, Massimo Piva, Raffaella Damaschi Orchestra da Camera di Milano Amedeo Monetti Orchestra da Camera di Milano Antonio Ballista Bernardini. Senese, Russo Rossi, Pigato, Bernardi, Slokar, Zucco, Carbonare

JOHN REUTER, Valves of San Galgano LUNEDÌ AMICI DI 26 ORTA LUGLIO FESTIVAL - ORE 21.15 2014 Mecenati Antonio BECK PECCOZ Giuseppina BORONI Erminia COCINI Mario Eugenio e Carlotta COMBA Alessandro GAMBA Anita GAMBA Antonio GAMBA Walter LOCATI Francesco MINISCALCHI Luigi Andrea PIVA Savino RIZZIO Paolo RODA Bruno VENIANI Bruno VILLA Benemeriti Gloria ALAIMO RAZZINI Elena AMMAN Dagmar BIRKENKAMP Martino KILLIAS Teresa QUAGLINO Angelina e Luciano SEBAINI COMUZZI Gianni VIZZIELLO Kurt e Marianne WEBER Promotori Angela Maria ALLESINA Graziella BELLORA Bruno BISSOLI Pacifico BUSNARDO Pierfrancesco CASTELNUOVO Eleonora CORNAGLIA Bruno CROCI Piero e Melita de GENNARO Monica FORTIS Paola FOSSA Piera FRANGIAMORE Giovanna GENESIO Pino LIPARI Gioietta MOMO VELLANO Giuliana MORPURGO Gerd e Ute NIEKE Carla NOLI SALMINI Giulio PAOLI Roberto PERI Francesco SALA Marcello SALMINI Gaudenzio TEMPORELLI Rosanna TOMMASI PAOLI Sostenitori Giancarlo ALBERIO Lorena BARON Francesca BATTISTELLA Hichen BEN GOUIDER Pio BOCCIOLONE Renato BOLOGNESE Adriano BOSCO Hans Rudolf BRAUN Jeannette BUESS Nucci CARAVATI Pier Giorgio CASSINE Giulio CIBRARIO Giulia COLOMBO Annarita CONCONI Romano COTTINI Annie COUSSET Roberto e Verbena de GENNARO Marco FARINA Simone FONTANA Cristina FONTANETO Nicoletta GALBANI Germana GALEAZZI RICCA Simone GIORIA Pietro Maria GUIDETTI Elisa GUILIZZONI Ettore INFANTI Ilia LAMPUGNANI Renata LAVELLI Francois LICHERE Marisa LOALDI Giuseppe LOMBARDI Paolo LOMBARDO Maurizio MALAVASI Silvia MARCIONI Mirella MARI Valeria MEZZANOTTE Alberto PEROVANI VICARI Anna PESTALOZZA Maria Pia ROSSI Virginia RUSSO Mariella SACCHI Laila SERVIDA Luisella TORTI Leda VALENTE Bruno VICARI Stelio VILLANI

Dal 1 aprile al 23 agosto 2015 LA GRANDE MOSTRA NEI TRE MUSEI DI INTESA SANPAOLO GALLERIE D ITALIA - PIAZZA SCALA, MILANO GALLERIE D ITALIA - PALAZZO ZEVALLOS STIGLIANO, NAPOLI GALLERIE D ITALIA - PALAZZO LEONI MONTANARI, VICENZA INTESA SANPAOLO E GALLERIE D ITALIA RACCONTANO LA FINE DI UN EPOCA. Per la prima volta le opere di pittori, scultori e illustratori che hanno vissuto il conflitto sono raccolte in tre percorsi espositivi d eccezione. Una storia nazionale vista con gli occhi degli artisti. www.gallerieditalia.com CON IL PATROCINIO DI

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